ITPN20130038A1 - Dispositivo per la pulizia di superifici piane di pannelli destinati a lavorazioni successive - Google Patents

Dispositivo per la pulizia di superifici piane di pannelli destinati a lavorazioni successive

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ITPN20130038A1
ITPN20130038A1 IT000038A ITPN20130038A ITPN20130038A1 IT PN20130038 A1 ITPN20130038 A1 IT PN20130038A1 IT 000038 A IT000038 A IT 000038A IT PN20130038 A ITPN20130038 A IT PN20130038A IT PN20130038 A1 ITPN20130038 A1 IT PN20130038A1
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cleaning
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continuous belt
belt
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Description

Descrizione dell’invenzione industriale intitolata:
“DISPOSITIVO PER LA PULIZIA DI SUPERFICI DA PARTICELLE E DA SPORCO, IN PARTICOLARE DI PANNELLI DESTINATI A LAVORAZIONI SUCCESSIVE”
L’invenzione riguarda un dispositivo per la pulizia di superfici da particelle e da sporco e/o da residui di lavorazioni di vario genere, in particolare di superfici di pannelli destinati a lavorazioni successive, come ad esempio di rivestimento, di verniciatura, di laminazione, ecc..
Attualmente, per eseguire la pulizia di superfici da particelle e da sporco di vario genere, ed in particolare da superfici di pannelli destinati a lavorazioni successive, come ad esempio il rivestimento, la verniciatura, la laminazione ecc.., vengono comunemente utilizzati dispositivi di vario genere atti a rimuovere preventivamente tali particelle, sporchi, impurità ecc.. che si sono depositati sulle superfici stesse, in maniera tale da ottenere superfici il più possibile lisce ed esenti da tali particelle, sporchi, impurità, ecc...
Sono noti vari tipi di dispositivi attualmente impiegati per eseguire tale pulizia delle superfici, che si possono suddividere essenzialmente in quattro diverse tipologie :
1) spazzolatrici a “rullo” con sistema di aspirazione superiore con cappa aspirante centralizzata, costituito da una o più spazzole a rullo fisse azionate in rotazione e posizionate superiormente ai pannelli, che vengono trascinati e fatti avanzare in un’unica direzione da idonei mezzi di trascinamento, e tali spazzole a rullo agiscono sulle superfici da pulire, in modo da rimuovere le particelle, sporchi, impurità ecc.. dalle superfici dei pannelli, che vengono poi aspirati dall’ambiente tramite un sistema d’aspirazione esterno costituito da una o più cappe aspiranti, le quali convogliano il flusso d'aria carica di impurità in un sistema centralizzato di tipo tradizionale ;
2) spazzolatrici a nastro trasversale con sistema di aspirazione situato generalmente alle estremità del nastro rotante, il quale è posizionato superiormente ai pannelli che vengono fatti avanzare in una sola direzione da idonei mezzi di avanzamento, e l’aspirazione dell’aria e delle impurità depositatasi sui pannelli avviene tramite cappe aspiranti di tale sistema d’aspirazione, le quali provvedono a convogliare l’aria e le impurità aspirate verso il sistema centralizzato di aspirazione di tipo tradizionale ;
3) spazzolatrici a rulli rotanti e controrotanti, in cui le teste di spazzolatura sono montate su idonei caroselli rotanti attorno al proprio asse ed i singoli rulli sono rotanti attorno al proprio asse, e sono disposti a contatto dei pannelli che vengono fatti avanzare in una sola direzione d’avanzamento, mentre l’aspirazione dell’aria e delle impurità avviene generalmente con un sistema centrale e centralizzato di tipo tradizionale ;
4) dispositivi ad aria compressa, che sfruttano l’aria compressa generata tramite compressori (a vite, centrifughi, a pistoni ecc..) e sono dotati di ugelli fissi o rotanti atti a dirigere dei getti di aria ad alta pressione sulla superficie dei sottostanti pannelli, che vengono fatti avanzare in un’unica direzione da idonei mezzi di avanzamento, asportando così le impurità dalle superfici dei pannelli.
Tuttavia, tutti i dispositivi sopra descritti non garantiscono una pulizia adeguata delle superfici dei pannelli, in maniera precisa ed assoluta, in quanto nei dispositivi utilizzanti delle spazzole, tra le setole di queste ultime si annidano facilmente delle particelle di impurità che, a causa della forza centrifuga delle spazzole stesse, vengono proiettate nuovamente sulle superfici lavorate, non ottenendo così il risultato prestabilito, mentre a loro volta nei dispositivi a getti d’aria compressa la pressione elevata dell'aria soffiata sulle superfici può fare rimbalzare le particelle di impurità nuovamente sulla superficie da pulire, oppure l'azione meccanica delle spazzole e/o dei soffi può risultare non sufficiente per pulire accuratamente le superfici da trattare, oppure le particelle possono venire nuovamente proiettate sulle superfici da pulire per troppa energia.
La presente invenzione si propone lo scopo di realizzare un dispositivo per la pulizia di superfici da particelle e da sporco, e/o da residui di lavorazioni di vario genere, in particolare di superfici piane di pannelli destinati a lavorazioni successive, come ad esempio di rivestimento, di verniciatura, di laminazione, il quale dispositivo è realizzato con caratteristiche costruttive e di lavorazione nuove ed innovative, tali da eliminare i suddetti inconvenienti dei dispositivi attualmente adoperati, ottenendo così superfici di pannelli con una pulizia precisa ed assoluta.
Il dispositivo di pulizia conforme all’invenzione è realizzato con le caratteristiche costruttive sostanzialmente descritte, con particolare riferimento alle allegate rivendicazioni del brevetto. L’invenzione verrà meglio compresa dalla seguente descrizione, a solo scopo esemplificativo non limitativo, e con riferimento agli uniti disegni in cui :
- la fig. 1 mostra una vista prospettica frontale del dispositivo di pulizia di superfici conforme alla presente invenzione, in una prima forma di realizzazione, e con un pannello sottostante spostato in diverse posizioni di avanzamento per la pulizia della sua superficie superiore piana ;
- la fig. 2 mostra una vista frontale di una variante costruttiva del dispositivo di pulizia della fig. 1, col pannello spostato sotto al dispositivo stesso nella fase di pulizia ;
- la fig. 3 mostra una vista frontale parziale del dispositivo di pulizia della fig. 1, in un’altra variante costruttiva dello stesso ;
- la fig. 4 mostra una vista frontale del presente dispositivo di pulizia, in una seconda forma di realizzazione, e con un pannello sottostante spostato nella fase di pulizia ;
- la fig. 5 mostra una vista frontale di un particolare costruttivo ingrandito del dispositivo di pulizia della fig. 4.
Nelle suddette figure, viene rappresentato schematicamente un dispositivo 6 per la pulizia di superfici da particelle e da sporco e/o da residui di lavorazioni di vario genere, in particolare di superfici piane di pannelli 7 destinati a lavorazioni successive, come ad esempio di rivestimento, di verniciatura, di laminazione, ecc…
Questo dispositivo di pulizia 6 viene montato superiormente a mezzi di trascinamento di tipo tradizionale, come ad esempio una serie di rulli motorizzati 8 disposti in successione fra loro e definenti un piano di scorrimento superiore, sul quale vengono disposti e trascinati i diversi pannelli 7, la cui superficie superiore 9 rivolta verso l’alto deve venire pulita dal presente dispositivo di pulizia. Naturalmente, potrebbe essere necessario pulire anche la superficie inferiore dei pannelli, prevedendo in tal caso un altro dispositivo di pulizia in corrispondenza di tale superficie inferiore. Come visibile dalla fig. 1, i pannelli 7 vengono disposti selettivamente sui primi rulli 8 della serie di rulli, i quali vengono azionati in rotazione nello stesso senso di rotazione (indicato dalle frecce A) da almeno un motore ed idonei organi di trasmissione (non indicati) associati con i rulli stessi, in modo da determinare l’avanzamento dei pannelli nell’unico senso di avanzamento B.
Nella figura 1 viene mostrato un pannello 7 spostato in tre diverse posizioni di avanzamento rispetto alla serie di rulli motorizzati 8 ed al presente dispositivo di pulizia 6, ed in particolare nella prima posizione di sinistra viene mostrato il pannello 7 prima di venire caricato sui rulli 8, e sulla cui superficie superiore 9 si trovano due impurità 10 che devono venire asportate dal dispositivo di pulizia 6. Nella seconda posizione centrale della fig. 1, si nota tale pannello 7 che è stato appena caricato sui rulli motorizzati 8, e viene fatto avanzare gradualmente nel senso B. In questo caso, una porzione centrale del pannello (non indicata) risulta posizionata sotto al dispositivo di pulizia 6, che pertanto provvede a pulire come verrà descritto la superficie superiore del pannello stesso, mentre la porzione iniziale del pannello (indicata con 7’) non è ancora posizionata sotto al dispositivo di pulizia 6 e sulla superficie superiore di tale porzione iniziale di pannello 7’ si nota ancora un’impurità 10 da rimuovere. Nella terza posizione del pannello della fig. 1 (di destra), si nota il pannello 7 che è stato scaricato dalla zona terminale dei rulli motorizzati 8, dopo essere passato sotto al dispositivo di pulizia 6, e con la sua superficie superiore 9 completamente pulita da tutte le impurità. Il dispositivo di pulizia 6 conforme all’invenzione è sostanzialmente composto da una struttura di sostegno metallica fissa 11, poggiante sul pavimento, formata da una serie di profilati uniti fra loro (non indicati), e da un mezzo di pulitura 12 delle superfici superiori 9 dei pannelli 7, il quale è sostenuto da tale struttura di sostegno fissa 11 ed è disposto in posizione soprastante alla serie di rulli motorizzati 8, ed è realizzato ed azionato in rotazione come verrà di seguito descritto. I diversi profilati metallici della struttura di sostegno 11 sono sagomati in maniera tale da sostenere il mezzo di pulitura fisso 12 in posizione trasversale e distanziato al di sopra della serie di rulli di trascinamento 8, e dei pannelli 7 disposti e scorrevoli sopra ai rulli stessi.
Tale mezzo di pulitura 12 è composto da una serie di rulli di trascinamento allungati, nell’esempio formati da tre rulli 13, 14 e 15, fissati e sostenuti dalla struttura di sostegno 11, e da un nastro continuo 16 avvolto attorno ai suddetti rulli di trascinamento ed azionato in rotazione dagli stessi, il quale nastro è realizzato come verrà descritto e serve ad asportare tutte le impurità presenti sulla superficie superiore 9 dei pannelli 7, grazie al fatto di scorrere sempre a contatto della superficie superiore stessa. I rulli di trascinamento 13, 14, 15 sono sagomati di forma cilindrica e disposti preferibilmente in posizione orizzontale, e sono posizionati parallelamente ed equidistanziati tra di loro a formare un triangolo equilatero, in maniera tale che siano tutti disposti in posizione superiore e distanziata rispetto ai rulli 8 ed ai pannelli 7, ed in posizione trasversale al verso di avanzamento dei pannelli stessi, e che i due rulli superiori 13 e 14 risultino allineati fra loro lungo un piano orizzontale, ed il terzo rullo inferiore 15 si trovi nella mezzeria del piano orizzontale formato tra i rulli 13 e 14. I rulli cilindrici 13, 14 e 15 sono azionati in rotazione da almeno un idoneo mezzo di azionamento, come almeno un motoriduttore 17, alimentato dal circuito elettrico del dispositivo di pulizia 6, e che nell’esempio è fissato lateralmente a detti rulli cilindrici, ed è atto ad azionare in rotazione almeno uno dei rulli stessi, ad esempio il rullo superiore 13, ma che naturalmente può azionare in rotazione anche i restanti rulli cilindrici 14 e 15, determinando con ciò anche la rotazione del nastro continuo 16, e la rotazione viene in questo caso effettuata nel senso di rotazione C. A sua volta, il nastro continuo 16 che viene avvolto attorno ai suddetti tre rulli cilindrici 13, 14 e 15, 20 presenta la stessa lunghezza di tutti i rulli cilindrici, e copre pertanto tutte le superfici esterne dei rulli stessi, e risulta così disposto nel senso trasversale rispetto al verso di avanzamento B dei pannelli 7, e su tale nastro continuo 16 viene fissata su tutta la sua superficie una fascia esterna 18 composta da una gomma poliuretanica avente caratteristiche di morbidezza variabile e formata dal materiale gel poliuretanico reticolato, le cui proprietà verranno di seguito descritte.
La posizione del nastro continuo 16 può venire regolata in altezza rispetto al pannello 7 disposto sui rulli motorizzati 8 e trascinato dagli stessi nella direzione d’avanzamento B, in dipendenza dello spessore di ogni pannello da pulire, e ciò viene ottenuto grazie al fatto che il rullo cilindrico inferiore 15 è imperniato col suo perno di rotazione 19 in un’asola passante verticale 20, praticata nelle corrispondenti piastre laterali 21 della struttura di sostegno fissa 11 (nella figura 1 è visibile solo una delle due piastre laterali), e nelle quali risultano imperniati e sostenuti tutti i rulli cilindrici 13, 14 e 15. In questo modo, è sufficiente regolare la posizione in altezza del perno di rotazione 19 lungo l’asola passante verticale 20 delle due piastre laterali 21, per variare di conseguenza la posizione del rullo inferiore 15 e quindi anche quella del nastro continuo 16 rispetto alla superficie superiore del relativo pannello da pulire, permettendo così di mantenere il nastro 16 e la relativa fascia esterna 18 sempre a contatto con la superficie esterna di ogni pannello e quindi di pulire la superficie stessa durante la rotazione del nastro 16 determinata dalla rotazione dei cilindri 13, 14 e 15. Sincronizzando l’avanzamento dei pannelli 12 lungo il percorso definito dai rulli motorizzati 8 e la rotazione del nastro continuo 16, e regolando di volta in volta l’altezza del rullo inferiore 15 in modo da adattare l’altezza del nastro rispetto all’altezza del pannello 7, è così possibile rimuovere con assoluta certezza tutte le impurità presenti sulla superficie superiore 9 di ogni pannello, grazie alle proprietà meccaniche di adesione del gel poliuretanico reticolato, eseguendo in questa maniera una pulizia accurata e sicura di queste superfici superiori, per cui esse risultano lisce ed esenti da qualsiasi impurità e si prestano in modo ottimale a venire sottoposte ad eventuali successive fasi di lavorazione dei pannelli, come ad esempio il rivestimento, la verniciatura, laminazione ecc...
La proprietà del gel poliuretanico reticolato, costituente la fascia esterna 18 del nastro continuo 16, consiste nel diventare scivolosa (e quindi facilmente lavabile) quando essa viene bagnata da un liquido, e questa condizione rende particolarmente facile il lavaggio e la pulizia della fascia esterna stessa dalle impurità che si raccolgono per adesione, in quanto in tal caso sulla fascia esterna 18 si forma uno strato superficiale d’acqua (non indicato), che raccoglie tutte le impurità asportate dalla superficie superiore dei pannelli, ed inoltre la superficie di tale fascia esterna 18 ridiventa adesiva appena viene asciugata, predisponendosi nuovamente per raccogliere ulteriori impurità mediante adesione.
Per bagnare la fascia esterna 18 del nastro continuo 16 dopo la rimozione delle impurità dalla superficie superiore di ogni pannello 7 passante sotto il suddetto mezzo di pulitura 12, il presente dispositivo di pulizia 6 comprende inoltre dei mezzi di lavaggio 22, posizionati al di sopra di uno dei rulli cilindrici superiori, nell’esempio indicato del rullo 14, nella zona superiore d’inversione del movimento del nastro continuo 16, i quali sono composti da una spazzola a nastro 23 avvolta e sostenuta da due pulegge 24 e 25, allineate e distanziate fra loro nel senso trasversale del nastro continuo 16, delle quali la puleggia 25 viene azionata in rotazione, nel senso indicato dalla freccia D, da un motoriduttore elettrico 26 collegato nel circuito elettrico del dispositivo di pulizia e pure fissato alla struttura di sostegno 11, e tale spazzola a nastro 23 si prolunga per tutta la larghezza del nastro continuo 16 e le setole di tale spazzola 23 si trovano a contatto strisciante con la sottostante superficie della fascia esterna 18. Sulla parte superiore della spazzola a nastro 23 è situato un ugello 27 collegato alla rete idrica e leggermente sollevato rispetto alla superficie della spazzola stessa, in modo tale che durante la rotazione della spazzola a nastro 23 nel senso trasversale del nastro continuo 16, l’ugello diriga un getto d’ acqua sulla spazzola a nastro stessa, e quest’ultima provveda a distribuire l’acqua su tutta la superficie della detta fascia 18, bagnandola.
Il presente dispositivo di pulizia comprende inoltre dei mezzi di raschiatura 28 dell’acqua distribuita sulla superficie della fascia esterna 18, e dei mezzi di asciugatura dell’acqua 29, disposti in successione fra loro, a valle della spazzola a nastro 23 nel senso di avanzamento C del nastro continuo 16. In particolare, i mezzi di raschiatura 28 sono costituiti sostanzialmente da una scatola allungata 30 in materia plastica, fissata alla struttura di sostegno 11 in posizione ravvicinata alla spazzola a nastro 23, al di sopra del nastro continuo 16, ed estesa in senso trasversale per tutta la larghezza di tale nastro continuo, e nella scatola allungata 30 è fissato un raschietto 31 di materiale flessibile per tutta la lunghezza di tale scatola, in modo che il raschietto si trovi a contatto strisciante con la superficie della fascia esterna 18 e, durante la rotazione di quest’ultima nel senso C, rimuova lo strato d’acqua distribuita in precedenza, assieme a tutte le impurità asportate dalla superficie superiore del relativo pannello 7, e che l’acqua e le impurità raccolte vengono poi convogliate e scaricate esternamente attraverso idonei convogliatori di raccolta 32, fissati pure alla struttura di sostegno 11, pulendo così completamente la fascia esterna 18 dalle impurità raccolte.
A loro volta, i mezzi di asciugatura dell’acqua 29 sono sostanzialmente costituiti da uno o più elementi riscaldanti elettrici 33, collegati nel circuito elettrico del dispositivo di pulizia 6 e atti a venire inseriti e disinseriti dai mezzi di comando elettrici del dispositivo stesso, tali elementi riscaldanti essendo sostenuti dalla struttura di sostegno 11 nel senso trasversale ed al di sopra del nastro continuo 16, per tutta la larghezza di quest’ultimo, in modo da generare radiazioni infrarosse di adeguata potenza, che vengono dirette lungo tutta la superficie della fascia esterna 18 per asciugare in tempi rapidi quest’ultima dopo la rimozione dalla stessa dell’acqua e delle impurità. Per dirigere e concentrare meglio le radiazioni infrarosse contro la fascia esterna 18, attorno allo od agli elementi riscaldanti 33 viene fissata una lamiera metallica 34 opportunamente piegata verso il basso, in modo da impedire dispersioni verso l’esterno di tali radiazioni infrarosse.
In queste condizioni, allora, appena tale fascia esterna è stata asciugata, riacquista la sua proprietà adesiva, per cui il nastro continuo 16 viene nuovamente fatto avanzare appena un ulteriore pannello 7 è stato posizionato sotto al suddetto mezzo di pulitura 12, con conseguente rimozione delle impurità dalla superficie superiore del pannello stesso con gli stessi criteri sopra specificati. Nella fig. 2 viene mostrato il dispositivo di pulizia 6 in una variante costruttiva, con un pannello 7 spostato sotto al mezzo di pulitura 12. Questo dispositivo è identico e funziona nello stesso modo di quello della fig. 1, per cui i componenti identici vengono contraddistinti con gli stessi riferimenti numerici, tranne il fatto che in questo caso non è prevista la spazzola a nastro 23 e l’acqua di gocciolamento viene fatta cadere direttamente sulla superficie della fascia esterna 18 da uno o più ugelli 27 e viene distribuita uniformemente per tutta la lunghezza della fascia stessa.
Nella fig. 3 viene mostrata un’ulteriore variante possibile del presente dispositivo di pulizia, in cui si nota che l’acqua di gocciolamento viene fatta cadere direttamente su tutta la superficie della fascia esterna 18 da uno o più ugelli 27, come nella fig. 2, mentre i mezzi di raschiatura sono conformati come un rullo 35 in materiale plastico o simile, come ad es. teflon, posizionato a contatto con la fascia esterna 18 trasversalmente lungo tutta la sua superficie, e movimentato da un motore elettrico (non mostrato), asportando così l’acqua 36 con le impurità e scaricandola alle estremità esterne in apposti convogliatori di raccolta (non mostrati).
Nella fig. 4 viene inoltre mostrato il presente dispositivo di pulizia in una seconda forma di realizzazione possibile, in cui esso è composto da un cilindro di grande diametro 37, sostenuto dalla struttura di sostegno 11 e posizionato trasversalmente al verso di avanzamento B del sottostante pannello 7, ed esteso almeno per tutta la larghezza di quest’ultimo, il quale cilindro è spostabile verticalmente in altezza in modi diversi, per regolarne l’altezza a seconda dell’altezza dei pannelli da trattare, ed è azionato in rotazione dal relativo motoriduttore (non indicato) nel verso C, identico a quello di avanzamento del pannello 7. Sulla superficie del cilindro 37 viene fissato il consueto nastro continuo 38, a cui viene applicata la fascia esterna 39 di gel poliuretanico reticolato, (vedi particolare ingrandito della fig. 5).
In questa seconda forma di realizzazione, i mezzi di lavaggio 40 della fascia 39, i mezzi di raschiatura delle impurità 41 ed i mezzi di asciugatura 42, sono gli stessi adoperati per la versione di dispositivo di pulizia illustrata nella fig. 2.
Col dispositivo di pulizia conforme all’invenzione, è pertanto possibile ottenere una pulizia perfetta ed efficace di superfici di pannelli che necessitano di lavorazioni successive come verniciatura, laminazione, ecc….
Tale dispositivo di pulizia può venire vantaggiosamente impiegato come una macchina per la pulizia dei pannelli/antine ecc.. nelle linee di verniciatura (laccatura lucida od opaca) nel settore legno/mobile/arredo, ed anche in qualsiasi altro settore tecnologico, dove l’assenza totale di impurità sulle superfici di questi prodotti è fondamentale per un’efficace e soddisfacente verniciatura finale.
Tale macchina per la pulizia può venire vantaggiosamente montata anche dentro la cabina di verniciatura e garantisce la perfetta pulizia di tutti i prodotti da verniciare.

Claims (10)

  1. Descrizione dell’invenzione industriale intitolata: “DISPOSITIVO PER LA PULIZIA DI SUPERFICI DA PARTICELLE E DA SPORCO, IN PARTICOLARE DI PANNELLI DESTINATI A LAVORAZIONI SUCCESSIVE” RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (6) per la pulizia di superfici da particelle e da sporco e/o da residui di lavorazioni di vario genere, in particolare di superfici piane di pannelli (7) destinati a lavorazioni successive, come ad esempio di rivestimento, di verniciatura, di laminazione, ecc…, in cui i pannelli (7) vengono disposti su e trascinati da mezzi di trascinamento come rulli motorizzati (8) o simili, in un unico senso di avanzamento (B), caratterizzato per venire montato superiormente a detti mezzi di trascinamento (8) e per essere sostanzialmente composto da una struttura di sostegno metallica fissa (11), poggiante sul pavimento, formata da una serie di profilati uniti fra loro, da mezzi di pulitura (12) delle superfici superiori (9) dei pannelli (7), disposti in posizione soprastante a detti mezzi di trascinamento (8), atti ad asportare mediante adesione le impurità che si trovano su dette superfici superiori (9), da mezzi di lavaggio (22 ; 27) di detti mezzi di pulitura (12) per bagnare e raccogliere le impurità che si depositano sugli stessi, da mezzi di raschiatura (28 ; 35 ; 41) di detti mezzi di pulitura (12), per rimuovere l’acqua distribuita e le impurità raccolte da detti mezzi di pulitura (12), convogliando poi l’acqua verso mezzi di raccolta e di scarico (32), e da mezzi d’asciugatura dell’acqua (29 ; 42) per asciugare l’acqua da detti mezzi di pulitura (12), permettendo a questi ultimi di asportare nuovamente le impurità da superfici da pulire di ulteriori pannelli (7).
  2. 2. Dispositivo di pulizia secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta struttura di sostegno (11) è sagomata in maniera tale da sostenere detti mezzi di pulitura fissi (12) in posizione trasversale e distanziata al di sopra di detti mezzi di trascinamento (8), e dei pannelli (7) disposti e scorrevoli sopra a questi ultimi.
  3. 3. Dispositivo di pulizia secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di pulitura (12) sono composti da una serie di rulli di trascinamento motorizzati ed allungati, formati ad esempio da tre rulli (13, 14, 15), fissati e sostenuti da detta struttura di sostegno (11), e da un nastro continuo (16) avvolto attorno a detti rulli di trascinamento (13, 14, 15) ed azionato in rotazione dagli stessi, nonché scorrevole sempre a contatto della superficie superiore di detti pannelli (7), detti rulli di trascinamento (13, 14, 15) essendo sagomati di forma cilindrica e disposti preferibilmente in posizione orizzontale, ed essendo posizionati parallelamente ed equidistanziati tra di loro a formare un triangolo equilatero, in maniera tale che siano tutti disposti in posizione superiore e distanziata rispetto a detti mezzi di trascinamento (8) ed ai pannelli (7), e caratterizzato dal fatto che detto nastro continuo (16) viene avvolto attorno a detti rulli cilindrici (13, 14, 15) e presenta la stessa lunghezza di tutti i rulli cilindrici, e copre pertanto tutte le superfici esterne dei rulli stessi, e risulta disposto nel senso trasversale rispetto al verso di avanzamento (B) dei pannelli (7), e su detto nastro continuo (16) essendo fissata su tutta la sua superficie almeno una fascia esterna (18) composta da una gomma poliuretanica avente caratteristiche di morbidezza variabile e formata dal materiale gel poliuretanico reticolato, e disposta sempre a contatto con la superficie superiore dei pannelli (7), per asportare per adesione tutte le impurità presenti sulla superficie stessa.
  4. 4. Dispositivo di pulizia secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la posizione di detto nastro continuo (16) può venire regolata in altezza rispetto al pannello (7) disposto su detti mezzi di trascinamento (8), in dipendenza dello spessore di ogni pannello da pulire, e ciò viene ottenuto grazie al fatto che il rullo cilindrico inferiore (15) è imperniato col suo perno di rotazione (19) in un’asola passante verticale (20), praticata nelle corrispondenti piastre laterali (21) della struttura di sostegno fissa (11), e nelle quali risultano imperniati e sostenuti tutti i rulli cilindrici (13, 14 e 15), in modo tale che regolando la posizione in altezza del perno di rotazione (19) lungo l’asola passante verticale (20) delle due piastre laterali (21), venga variata la posizione del rullo inferiore (15) e quindi anche quella di detto nastro continuo (16) rispetto alla superficie superiore del relativo pannello da pulire, permettendo così di mantenere detto nastro (16) e la relativa fascia esterna (18) sempre a contatto con la superficie esterna di ogni pannello da pulire.
  5. 5. Dispositivo di pulizia secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta fascia esterna (18) costituita da detto gel poliuretanico reticolato diventa scivolosa (e quindi facilmente lavabile) quando essa viene bagnata da un liquido, e questa condizione rende particolarmente facile il lavaggio e la pulizia della fascia esterna stessa dalle impurità che si raccolgono per adesione, in quanto in tal caso sulla fascia esterna (18) si forma uno strato superficiale d’acqua, che raccoglie tutte le impurità asportate dalla superficie superiore dei pannelli, ed inoltre la superficie di tale fascia esterna (18) ridiventa adesiva appena viene asciugata, predisponendosi nuovamente per raccogliere ulteriori impurità mediante adesione.
  6. 6. Dispositivo di pulizia secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di lavaggio (22), atti a bagnare detta fascia esterna (18) dopo la rimozione delle impurità dalla superficie superiore di ogni pannello (7), sono posizionati al di sopra di almeno uno dei rulli cilindrici superiori (14), nella zona superiore d’inversione del movimento di detto nastro continuo (16), e sono composti da una spazzola a nastro (23) avvolta e sostenuta da due pulegge motorizzate (24, 25), allineate e distanziate fra loro nel senso trasversale del nastro continuo (16), detta spazzola a nastro (23) prolungandosi per tutta la larghezza di detto nastro continuo (16) in modo che le sue setole si trovino a contatto strisciante con la sottostante superficie di detta fascia esterna (18), detti mezzi di lavaggio (22) comprendendo inoltre anche almeno un ugello (27) situato sulla parte superiore di detta spazzola a nastro (23) e collegato alla rete idrica e leggermente sollevato rispetto alla superficie della spazzola stessa, in modo tale che durante la rotazione di detta spazzola a nastro (23) nel senso trasversale del nastro continuo (16), detto ugello (27) diriga un getto d’ acqua sulla spazzola a nastro stessa, e quest’ultima provveda a distribuire l’acqua su tutta la superficie della detta fascia esterna (18), bagnandola.
  7. 7. Dispositivo di pulizia secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di raschiatura (28) sono costituiti sostanzialmente da una scatola allungata (30) in materia plastica, fissata a detta struttura di sostegno (11) in posizione ravvicinata a detta spazzola a nastro (23), al di sopra di detto nastro continuo (16), ed estesa in senso trasversale per tutta la larghezza di tale nastro continuo, e nella scatola allungata (30) è fissato un raschietto (31) di materiale flessibile per tutta la lunghezza di tale scatola, in modo che il raschietto si trovi a contatto strisciante con la superficie della fascia esterna (18) e, durante la rotazione di quest’ultima nel senso C, rimuova lo strato d’acqua distribuita in precedenza, assieme a tutte le impurità asportate dalla superficie superiore del relativo pannello (7).
  8. 8. Dispositivo di pulizia secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di asciugatura (29) sono sostanzialmente costituiti preferibilmente da almeno un elemento riscaldante elettrico (33), collegato nel circuito elettrico del dispositivo di pulizia e atto a venire inserito e disinserito dai mezzi di comando elettrici del dispositivo stesso, detto elemento riscaldante (33) essendo sostenuto dalla struttura di sostegno (11) nel senso trasversale ed al di sopra del nastro continuo (16), per tutta la larghezza di quest’ultimo, in modo da generare radiazioni infrarosse di adeguata potenza, che vengono dirette lungo tutta la superficie di detta fascia esterna (18) per asciugare in tempi rapidi quest’ultima dopo la rimozione dalla stessa dell’acqua e delle impurità, detto elemento riscaldante (33) essendo ricoperto da una lamiera metallica (34) opportunamente piegata verso il basso, per dirigere e concentrare meglio le radiazioni infrarosse contro la fascia esterna (18), ed impedire dispersioni verso l’esterno di tali radiazioni infrarosse.
  9. 9. Dispositivo di pulizia secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’acqua di gocciolamento viene fatta cadere attraverso almeno un ugello (27) direttamente su tutta la superficie di detta fascia esterna (18), e che detti mezzi di raschiatura sono conformati come un rullo motorizzato (35) o fisso in materiale plastico o simile, come ad es. teflon, posizionato a contatto con la fascia esterna stessa, trasversalmente lungo tutta la sua superficie, asportando così l’acqua (36) con le impurità e scaricandola alle estremità esterne in apposti convogliatori di raccolta.
  10. 10. Dispositivo di pulizia secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato da un cilindro motorizzato di grande diametro (37), sostenuto dalla struttura di sostegno (11) e posizionato trasversalmente al verso di avanzamento B del sottostante pannello (7), ed esteso almeno per tutta la larghezza di quest’ultimo, il quale cilindro è spostabile verticalmente in altezza in modi diversi, per regolarne l’altezza a seconda dell’altezza dei pannelli da trattare, e che sulla superficie di detto cilindro (37) viene fissato un nastro continuo (38), a cui viene applicata una fascia esterna (39) di gel poliuretanico reticolato, che viene mantenuta a contatto con la superficie superiore dei pannelli (7).
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