ITPN20100024A1 - Apparecchiatura di riscaldamento e relativo procedimento di funzionamento - Google Patents

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ITPN20100024A1
ITPN20100024A1 IT000024A ITPN20100024A ITPN20100024A1 IT PN20100024 A1 ITPN20100024 A1 IT PN20100024A1 IT 000024 A IT000024 A IT 000024A IT PN20100024 A ITPN20100024 A IT PN20100024A IT PN20100024 A1 ITPN20100024 A1 IT PN20100024A1
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IT
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duct
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heating apparatus
combustion
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Ronchi Adriano De
Giacomo Zanette
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Mcz Group Spa
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F23COMBUSTION APPARATUS; COMBUSTION PROCESSES
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    • F23J11/00Devices for conducting smoke or fumes, e.g. flues 
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Description

Descrizione
del brevetto per invenzione avente per titolo:
“APPARECCHIATURA DI RISCALDAMENTO E RELATIVO
PROCEDIMENTO DI FUNZIONAMENTO”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura di riscaldamento, quale ad esempio una stufa, un caminetto, o simile, atta ad essere alimentata, preferibilmente in maniera automatica, mediante combustibile solido quale ad esempio pellet, ovvero corpuscoli di residui legnosi pressati, legna, carbone, o altro materiale infiammabile sotto forma di frammenti o blocchetti. La presente invenzione si riferisce anche al procedimento di funzionamento di detta apparecchiatura di riscaldamento. L’apparecchiatura secondo l’invenzione è provvista di un migliorato sistema di evacuazione dei fumi prodotti dalla combustione.
Ad oggi sono note apparecchiature di riscaldamento a combustibile solido, quali ad esempio stufe a pellet, comprendenti sostanzialmente una camera di combustione nella quale è previsto un braciere che viene alimentato in modo automatico con una quantità controllata di combustibile prelevato da un opportuno serbatoio di stoccaggio mediante un dispositivo di alimentazione. L’aria comburente è fornita alla camera di combustione attraverso un condotto comunicante con l’ambiente esterno ed idraulicamente collegato con un ventilatore previsto per aspirare i fumi prodotti nella combustione dopo che hanno rilasciato parte del loro calore ad un fluido termovettore in un opportuno scambiatore di calore per il riscaldamento dell’ambiente in cui è collocata l’apparecchiatura di riscaldamento. Un ulteriore mezzo di pompaggio permette l’ingresso entro l’apparecchiatura di riscaldamento del fluido termovettore ad una prima temperatura e l’uscita di tale fluido ad una seconda temperatura più elevata della prima temperatura.
Il ventilatore, che evacuando i fumi di combustione comporta una depressione nella camera di combustione ed una conseguente aspirazione di aria comburente dall’ambiente esterno, è collocato a valle di detto scambiatore di calore sostanzialmente in corrispondenza della sezione di collegamento tra il collettore di scarico dei fumi dall’apparecchiatura di riscaldamento ed un condotto di raccordo ad una canna fumaria prevista nell’ edificio per l’evacuazione dei fumi in atmosfera.
Per garantire un’adeguata depressione nel condotto di raccordo, posto che la canna fumaria garantisca almeno 10 Pa di tiraggio, è necessario che esso sia configurato per avere una lunghezza massima di circa sei metri con un tubo di diametro 80 millimetri ed un massimo di tre metri di tubazione sostanzialmente orizzontale (inclinazione 3-5%) con non più di tre gomiti a 90 gradi, inoltre un tratto verticale tra due cambi di direzione successivi deve presentare una lunghezza di almeno 1,5 metri. Scostamenti, anche lievi, da questi valori determinano una riduzione o l’annullamento della depressione indotta nel condotto di raccordo dal tiraggio della canna fumaria. Tali condizioni di scarso tiraggio entro il condotto di raccordo comportano generalmente una combustione irregolare del combustibile con un conseguente rapido sporcamento della camera di combustione, un intasamento del braciere ed il possibile blocco del ventilatore di evacuazione dei fumi. In tali condizioni di malfunzionamento Γ apparecchio di riscaldamento giunge rapidamente allo spegnimento, o comunque necessita di una manutenzione indesideratamente frequente e non programmata. In una situazione in cui alTintemo del condotto di raccordo vi sia una pressione sostanzialmente uguale a quella atmosferica che impedisce un tiraggio naturale entro il condotto, si può ottenere una modesta efficienza nello smaltimento dei fumi grazie al funzionamento del ventilatore di evacuazione dei fumi presente all’ interno dell’ apparecchiatura di riscaldamento. Una tale condizione di funzionamento è però fortemente sconsigliata in quanto il condotto di raccordo posto in pressione dal ventilatore di evacuazione dei fumi può comportare la fuoriuscita degli stessi qualora in detto condotto fosse presente una falla o un collegamento difettoso tra due componenti di tubazione attigui. Per questo stesso motivo, il funzionamento delle apparecchiature di riscaldamento del tipo noto sopra descritto non è raccomandato in assenza di una canna fumaria o altro condotto di tiraggio, ovvero nelle situazioni in cui il condotto di raccordo in realtà costituisca una semplice condotta di convogliamento dei fumi direttamente in atmosfera. In assenza di una canna fumaria, il condotto di raccordo che evacua i fumi direttamente in atmosfera può risentire fortemente delle condizioni di pressione dinamica indotte dal normale spirare del vento nell’intorno della bocca di rilascio dei fumi del condotto di raccordo. Tali condizioni possono determinare una completa assenza di tiraggio nel condotto di raccordo o addirittura un deflusso inverso degli stessi fumi con grave rischio per rincolumità degli utenti dell’apparato di riscaldamento.
Le predette caratteristiche dimensionali che il condotto di raccordo deve possedere per garantire il corretto funzionamento dell’apparecchio di riscaldamento limitano molto la scelta del locale idoneo all’installazione dell’apparecchiatura, rendendo, come detto sopra, sconsigliabile o addirittura impossibile l’installazione dell’apparecchiatura in ambienti in cui non si disponga di una canna fumaria, o altro condotto di tiraggio esterno, che si trovi in posizione sostanzialmente attigua al punto di installazione. Il mancato rispetto di questi limiti dimensionali del condotto di raccordo costituisce spesso una rilevante fonte di errori di installazione dell’apparecchiatura di riscaldamento. Tali errori comportano non solo un’insoddisfazione da parte dell’ utilizzatore a causa del funzionamento irregolare dell’apparecchiatura ma anche un potenziale rischio per la salute dell’ utilizzatore stesso.
E’ dunque sentita l’esigenza di poter disporre di una più ampia scelta di possibilità di posizionamento dell’apparecchiatura di riscaldamento che sia indipendente dalla presenza e/o dalla posizione della canna fumaria o altro condotto di tiraggio esterno.
Compito del presente trovato è quello di fornire un’apparecchiatura di riscaldamento che superi i difetti e gli svantaggi delle apparecchiature di riscaldamento di tipo noto.
Nell’ ambito del compito sopra esposto uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un’apparecchiatura di riscaldamento la cui efficienza rimanga sostanzialmente inalterata sia quando essa viene installata in posizione remota rispetto ad una canna fumaria prevista in un edificio per l’evacuazione dei fumi in atmosfera sia quando non si disponga affatto di una canna fumaria e lo scarico dei fumi avvenga direttamente in atmosfera mediante una tubazione collegata all’ apparecchiatura.
Un altro scopo dell 'invenzione è quello di fornire un’apparecchiatura di riscaldamento che prolunghi gli intervalli di tempo tra due interventi di manutenzione consecutivi anche nel caso in cui il combustibile solido sia di scarsa qualità.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un’apparecchiatura di riscaldamento che semplifichi le procedure di installazione.
Ancora uno scopo del presente trovato è quello di fornire un’apparecchiatura di riscaldamento che riduca al massimo i rischi per la salute degli utilizzatori derivanti da un suo malfunzionamento, da installazioni errate o dall’ invecchiamento e/o usura dei componenti.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di fornire un procedimento di funzionamento di una apparecchiatura di riscaldamento che permetta di conseguire una migliorata efficienza di smaltimento dei fumi di combustione.
Il compito e gli scopi sopra esposti vengono raggiunti da una apparecchiatura di riscaldamento avente le caratteristiche enunciate nella allegata rivendicazione 1 e da un procedimento di funzionamento avente le caratteristiche enunciate nella allegata rivendicazione 9. Caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
- La Figura 1 mostra una apparecchiatura di riscaldamento secondo l’invenzione comprendente un condotto di scarico dei fumi a parete, ovvero privo di allacciamento ad una canna fumaria;
- La Figura 2 mostra Γ apparecchiatura di riscaldamento di Figura 1 comprendente un condotto di scarico dei fumi allacciato ad una canna fumaria;
- La Figura 3 mostra schematicamente un dettaglio dell’unità di controllo e delle linee di comunicazione di segnale dell’ apparecchiatura di riscaldamento di Figura 1 ;
Con riferimento alle Figure 1 e 2 una apparecchiatura di riscaldamento secondo l’invenzione, quale ad esempio una stufa, un caminetto, o simile, atta ad essere alimentata, preferibilmente in maniera automatica, mediante combustibile solido, comprende un corpo di contenimento 1 costituito ad esempio da un elemento scatolare che definisce un vano 2. Entro il corpo di contenimento 1 sono disposti un condotto di aspirazione d’aria comburente 3 avente una bocchetta di ingresso 4 collocata all’esterno del corpo di contenimento 1, una camera di combustione 5 e primi mezzi di pompaggio 6, costituiti preferibilmente da un ventilatore centrifugo. Entro il corpo di contenimento 1 è pure alloggiata una unità di controllo 22 (Figura 3) la cui funzione verrà meglio descritta in seguito. Opportuni mezzi di alimentazione 7 forniscono combustibile alla camera di combustione 5 in maniera controllata e preferibilmente automatica. I primi mezzi di pompaggio 6 comprendono una sezione di ingresso 8 in comunicazione di fluido con il condotto di aspirazione 3 in modo che Γ azionamento dei mezzi di pompaggio 6 metta in depressione il condotto di aspirazione 3 e, conseguentemente, anche la camera di combustione 5. Una sezione di uscita 9 dei mezzi di pompaggio 6 è posta in comunicazione di fluido con un condotto di scarico 10 dei fumi prodotti dalla combustione in corrispondenza di una sua regione di estremità 20, comprendente una pluralità di elementi tubolari 19 uniti assieme con eventuale interposizione di una guarnizione di tenuta (non mostrata nelle figure). Il condotto di scarico 10 è previsto per il convogliamento ed il rilascio in atmosfera dei fumi di combustione, tale rilascio può essere effettuato o mediante un collegamento a parete 11, come illustrato in figura 1, o mediante un allacciamento 12 ad una canna fumaria 13, come illustrato in figura 2. Nel caso di scarico dei fumi a parete, ovvero nel caso in cui non si disponga di una canna fumaria o altro condotto di tiraggio, un foro praticato in una parete 14 riceve una regione di estremità 15 del condotto di scarico 10 vantaggiosamente dotata di un diffusore 16. Nel caso di allacciamento ad una canna fumaria 13, una regione di estremità 15 del condotto di scarico 10 è ricevuta entro un foro praticato in una parete 14 e termina entro il vano 17 di tiraggio della canna fumaria 13.
Per consentire l’installazione dell’ apparecchiatura di riscaldamento in posizione remota rispetto al punto di evacuazione dei fumi utilizzando un condotto di scarico 10 dei fumi piuttosto lungo e con numerose curve e gomiti, detto condotto di scarico 10 è provvisto di secondi mezzi di pompaggio 18, preferibilmente disposti nella regione di estremità 15 del condotto di scarico, ovvero in prossimità della sezione di rilascio dei fumi da detto condotto 10. Vantaggiosamente, i primi ed i secondi mezzi di pompaggio 6, 18 sono identici e sono costituiti da una coppia di ventilatori centrifughi. L’utilizzo di ventilatori centrifughi, opportunamente dimensionati e progettati per trattare fluidi ad elevata temperatura, presentano curve caratteristiche (prevalenza/portata) favorevoli all’applicazione nell’ambito della presente invenzione, e pertanto l’uso di questo tipo di ventilatori è da preferirsi. Tuttavia, se lo si desidera, possono essere utilizzati altri tipi di ventilatori, purché siano realizzati con materiali e configurazioni idonee a trattare fluidi ad elevata temperatura senza danneggiarsi. In particolare, opportuni accorgimenti devono essere adottati per conferire alla palettatura un’adeguata resistenza alle alte temperature. Inoltre, il fatto che i mezzi di pompaggio 6, 18 siano costituiti da due componenti identici ha vantaggiosi effetti anche sul contenimento del costo dell’ apparecchiatura di riscaldamento.
I secondi mezzi di pompaggio 18 servono a generare una depressione nel tratto di condotto di scarico 10 che si estende a monte di detti mezzi di pompaggio 18. In questo modo, non solo all’interno del condotto di scarico 10 si vengono a creare le condizioni di tiraggio ottimale per garantire un’efficace evacuazione dei fumi prodotti dalla combustione, ma la depressione presente in tale condotto 10 garantisce anche la sicurezza di funzionamento dell’ apparecchio di riscaldamento. Infatti, se tra due elementi tubolari 19 attigui dovesse aprirsi una fessura, non si verificherebbe alcuna fuoriuscita di fumi ma piuttosto un ingresso di aria ambiente nel condotto di scarico 10.
Secondo le forme preferite di realizzazione, l’apparecchiatura di riscaldamento secondo l’invenzione consiste in una stufa, o in un caminetto, atta ad essere alimentata, preferibilmente in maniera automatica, mediante combustibile solido. La stufa, o il caminetto, possono comprendere uno scambiatore di calore, previsto all’interno del corpo di contenimento 1, per trasferire almeno in parte il calore dei fumi di combustione ad un fluido termovettore, quale acqua o aria, per il riscaldamento di uno o più ambienti. Naturalmente la forza motrice del fluido termovettore sarà conferita da opportuni mezzi di pompaggio installati sul circuito idraulico del fluido termovettore entro il corpo di contenimento 1 dell’apparecchiatura di riscaldamento.
Nel caso in cui il condotto di scarico 10 sia molto esteso, i secondi mezzi di pompaggio 18 possono consistere in una pluralità di ventilatori disposti lungo il condotto 10 ad una distanza tale da garantire un sufficiente tiraggio forzato all 'interno di tutto il condotto 10.
Nella Figura 3 è mostrato schematicamente il sistema di comando 21 dei primi e secondi mezzi di pompaggio 6, 18 dell’apparecchiatura di riscaldamento secondo l’invenzione. Il sistema di comando 21 comprende una unità di controllo 22, alloggiata entro il corpo di contenimento 1 dell’apparecchiatura di riscaldamento e costituita da un circuito elettronico, in comunicazione di segnale con una pluralità di sensori e con i primi ed i secondi mezzi di pompaggio 6, 18. Più in dettaglio, le linee di segnale indicate con SI, S2 ed S3 rappresentano i collegamenti dell’unità di controllo 22, rispettivamente, con un sensore adatto a rilevare la potenza di fiamma impostata dall’ utilizzatore, un sensore di portata adatto a rilevare la portata di aria comburente nella bocchetta di ingresso 4 del condotto di aspirazione 3 ed un sensore di pressione adatto a rilevare la pressione esistente entro il condotto di scarico 10 nella sua regione di estremità 20, cioè in prossimità del collegamento del condotto 10 all’apparecchiatura di riscaldamento. I sensori potranno essere i più adatti a seconda delle esigenze. Ad esempio, il sensore che rileva la potenza di fiamma impostata dall’ utilizzatore potrà essere costituito da un potenziometro associato ad un selettore 23 della potenza di fiamma previsto sul corpo di contenimento 1 dell’apparecchiatura di riscaldamento, oppure da un dispositivo di lettura di un mezzo di memorizzazione in cui è registrato il dato corrispondente alla potenza di fiamma impostata dall’utilizzatore.
L’unità di controllo 22 è in grado di alimentare i primi e secondi mezzi di pompaggio 6, 18 attraverso le rispettive linee di alimentazione PI e P2. Inoltre il numero di giri dei primi e secondi mezzi di pompaggio 6, 18 può essere impostato dall’unità di controllo attraverso le rispettive linee di segnale S4 ed S5, in funzione dei segnali si, s2 ed s3 fomiti dai sensori di potenza di fiamma, di portata d’aria comburente e di pressione dei fumi allo scarico.
Le linee di segnale SI, S2, S3, S4 ed S5 potranno essere realizzate sia mediante opportuni cablaggi sia per mezzo di dispositivi adatti alla trasmissione di segnali senza fili, come ad esempio emettitori /ricevitori di segnali in radio frequenza, o altri dispositivi in grado di emettere e ricevere radiazione infrarossa. La realizzazione di una linea di segnale senza fili è particolarmente vantaggiosa per la linea S5 prevista per l’impostazione del numero di giri dei secondi mezzi di pompaggio 18, disposti in posizione remota rispetto all’unità di controllo 22. Naturalmente anche le linee di alimentazione PI e P2 dei primi e secondi mezzi di pompaggio 6, 18, anziché essere collegate all’unità di controllo 22, potranno essere collegate direttamente ad un fonte di energia elettrica. In tal caso Γ attivazione/disattivazione dei primi e secondi mezzi di pompaggio 6, 18, sarà effettuata dall’unità di controllo 22 per mezzo delle linee di segnale S4 ed S5.
Il procedimento di funzionamento della apparecchiatura di riscaldamento secondo l’invenzione prevede che l’apparecchiatura venga accesa avviando la combustione di un combustibile solido all’ interno della camera di combustione. L’unità di controllo 22 viene attivata per comandare l’accensione dei primi e secondi mezzi di pompaggio 6, 18. I primi mezzi di pompaggio 6 comportano un abbassamento della pressione all’ interno della camera di combustione 5 al di sotto della pressione atmosferica mentre i secondi mezzi di pompaggio 18 determinano una depressione all’interno di almeno un tratto del condotto di scarico 10 per favorire l’evacuazione dei fumi. L’accensione dei primi e secondi mezzi di pompaggio 6, 18 potrà essere contemporanea o sequenziale, attivando preferibilmente prima i primi mezzi di pompaggio 6 e successivamente i secondi mezzi di pompaggio 18 al fine di garantire immediatamente un adeguato apporto di aria comburente all’intemo della camera di combustione 5 ed un efficace evacuazione dei fumi di combustione attraverso il condotto di scarico 10.
Mediante le linee di segnale SI, S2 ed S3 l’unità di controllo 22 acquisisce i segnali si, s2, s3 che corrispondono, rispettivamente, alla potenza di fiamma impostata dall’ utilizzatore, alla portata d’aria comburente che fluisce nella bocchetta di ingresso 4 del condotto di aspirazione 3 e alla pressione dei fumi nella regione d’estremità 20 del condotto di scarico 10 in cui quest’ultimo si connette ai primi mezzi di pompaggio 6. Sulla base dei segnali si, s2, s3 rilevati, l’unità di controllo 22 impone il numero di giri desiderato ai primi e secondi mezzi di pompaggio 6, 18.
Secondo una modalità di controllo preferita, il numero di giri dei primi mezzi di pompaggio 6 viene impostato dall’unità di controllo 22 scegliendolo tra una gamma di valori discreti corrispondentemente associati a ciascun livello di potenza di fiamma impostabile dall’ utilizzatore. Quando l’unità di controllo 22 acquisisce il segnale si, quest’ultimo viene confrontato con i valori di potenza di fiamma memorizzati in un idoneo supporto di memoria presente sull’unità di controllo 22 e, dal momento che a ciascun valore di potenza di fiamma memorizzato è associato uno specifico numero di giri per i primi mezzi di pompaggio 6, l’unità di controllo 22 impone quello specifico numero di giri attraverso la linea di segnale S4 che varia la tensione di alimentazione dei primi mezzi di pompaggio 6. Il numero di giri imposto ai primi mezzi di pompaggio 6 dall’unità di controllo 22 rimane costante fintanto che il segnale si non cambia.
Per quanto riguarda la regolazione del numero di giri dei secondi mezzi di pompaggio 18, secondo una modalità di controllo preferita, l’unità di controllo 22 acquisisce i segnali s2 ed s3 e li elabora con un algoritmo di controllo PID (Proporzionale - Integrativo - Derivativo) per definire il numero di giri da imporre ai secondi mezzi di pompaggio 18 tramite la linea di segnale S5. In altre parole, i segnali s2 ed s3, corrispondenti rispettivamente alla portata di aria comburente che fluisce nella bocchetta di ingresso 4 del condotto di aspirazione 3 e alla pressione dei fumi nella regione d’estremità 20 del condotto di scarico 10 in cui quest’ultimo si connette ai primi mezzi di pompaggio 6, vengono confrontati con valori di riferimento memorizzati in un idoneo supporto di memoria presente sull’unità di controllo 22 e la differenza, ovvero il segnale di errore, viene utilizzato dall’unità di controllo 22 per determinare il valore del numero di giri a cui vanno impostati i secondi mezzi di pompaggio 18. Grazie a questa regolazione viene garantito che entro la regione di estremità 15 del condotto di scarico 10 a valle dei secondi mezzi di pompaggio 18 vi sia una pressione superiore a quella atmosferica e di entità tale da consentire una efficace evacuazione dei fumi di combustione, anche in condizioni di agenti atmosferici gravosi quali vento e contropressioni insistenti nella sezione di scarico in atmosfera del condotto 10.
Naturalmente, in presenza di una pluralità di secondi mezzi di pompaggio 18, le linee di alimentazione P2 e le linee di segnale S5 che collegano l’unità di controllo 22 ed i secondi mezzi di pompaggio 18 dovranno essere allestite per ciascuno di essi.
Oltre alle funzioni sopra descritte, l’unità di controllo 22 può naturalmente sovraintendere al generale funzionamento dell’ apparecchiatura di riscaldamento, ricevendo ed emettendo ulteriori segnali indicativi, ad esempio, delle impostazioni dei tempi di accensione e spegnimento dell’apparecchiatura, della temperatura del fluido termovettore circolante nell’apparecchiatura di riscaldamento, di condizioni si malfunzionamento e così via.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendo stata realizzata una apparecchiatura di riscaldamento a combustibile solido di migliorata efficienza nella quale il numero di interventi di manutenzione connessi alla pulizia dell’ apparecchiatura risultano ridotti rispetto alle apparecchiature di riscaldamento ad oggi note. L’efficienza di funzionamento dell’ apparecchiatura secondo il trovato risulta infatti garantita anche in condizioni di funzionamento con combustibile di scarsa qualità e nel caso di installazioni particolarmente gravose, quali ad esempio quelle in cui il condotto di scarico dei fumi presenta una lunghezza relativamente elevata.
Il procedimento di funzionamento di un’apparecchiatura di riscaldamento secondo l’invenzione permette di ottenere un’efficiente evacuazione dei fumi prodotti dalla combustione sia in condizioni di scarico dei fumi mediante un condotto che termina a parete, ovvero privo di allacciamento ad una canna fumaria, sia in condizione di allacciamento ad una canna fumaria o altro condotto di tiraggio disposto in posizione remota rispetto al punto di installazione dell’ apparecchiatura di riscaldamento.
Naturalmente i materiali nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere i più adatti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (12)

  1. Rivendicazioni del brevetto per invenzione avente per titolo: “APPARECCHIATURA DI RISCALDAMENTO E RELATIVO PROCEDIMENTO DI FUNZIONAMENTO” RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura di riscaldamento atta ad essere alimentata mediante combustibile solido comprendente un corpo di contenimento (1) entro cui sono disposti: una unità di controllo (22), un condotto di aspirazione (3) d’aria comburente, una camera di combustione (5) e primi mezzi di pompaggio (6) adatti al prelievo di fumi di combustione, detti primi mezzi di pompaggio (6) comprendendo una sezione di ingresso (8) in comunicazione di fluido con detto condotto di aspirazione (3) ed una sezione di uscita (9) in comunicazione di fluido con un condotto di scarico (10) dei fumi, caratterizzata dal fatto che detto condotto di scarico (10) comprende uno o più di secondi mezzi di pompaggio (18) disposti all’ esterno di detto corpo di contenimento (1), detti primi e secondi mezzi di pompaggio (6, 18) essendo in comunicazione di segnale con l’unità di controllo (22).
  2. 2. Apparecchiatura di riscaldamento secondo la rivendicazione 1 comprendente una pluralità di linee di segnale (SI, S2, S3, S4, S5) che collegano detta unità di controllo (22) con una pluralità di sensori e con detti primi e secondi mezzi di pompaggio (6, 18).
  3. 3. Apparecchiatura di riscaldamento secondo la rivendicazione 2 in cui detta pluralità di sensori comprende un sensore adatto a rilevare la potenza di fiamma dell’ apparecchiatura impostata da un utilizzatore, un sensore di portata disposto in detto condotto di aspirazione (3), ed un sensore di pressione disposto in una regione di estremità (20) del condotto di scarico (10) collegata all’ apparecchiatura di riscaldamento.
  4. 4. Apparecchiatura di riscaldamento secondo la rivendicazione 2 o 3 in cui una o più di dette linee di segnale (SI, S2, S3, S4, S5) è realizzata mediante cablaggi o per mezzo di dispositivi adatti alla trasmissione di segnali senza fili.
  5. 5. Apparecchiatura di riscaldamento secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti comprendente una linea di alimentazione (PI, P2) che si estende tra l’unità di controllo (22) e ciascuno di detti primi e secondi mezzi di pompaggio (6, 18).
  6. 6. Apparecchiatura di riscaldamento secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui detti primi e secondi mezzi di pompaggio (6, 18) sono disposti, ciascuno, in prossimità di una regione di estremità (15, 20) del condotto di scarico (10).
  7. 7. Apparecchiatura di riscaldamento secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui detti primi e secondi mezzi di pompaggio (6, 18) sono costituiti da ventilatori identici.
  8. 8. Apparecchiatura di riscaldamento secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di essere una stufa, o un caminetto.
  9. 9. Procedimento di funzionamento di una apparecchiatura di riscaldamento secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal comprendere le seguenti fasi: a) avviare la combustione di un combustibile solido entro una camera di combustione (5); b) ridurre la pressione all’interno della camera di combustione (5) al di sotto della pressione atmosferica attivando l’unità di controllo (22) per comandare l’accensione dei primi mezzi di pompaggio (6); c) ridurre la pressione all’interno di almeno un tratto del condotto di scarico (10) al di sotto della pressione atmosferica attivando l’unità di controllo (22) per comandare l’accensione dei secondi mezzi di pompaggio (18);
  10. 10. Procedimento di funzionamento di una apparecchiatura di riscaldamento secondo la rivendicazione 9 in cui la fase a) prevede di impostare una potenza di fiamma di combustione e le fasi b) e c) prevedono di regolare il numero di giri dei primi e secondi mezzi di pompaggio (6, 18) mediante acquisizione di segnali (si, s2, s3) corrispondenti a detta potenza di fiamma, alla portata d’aria comburente che fluisce in un condotto di aspirazione (3) e alla pressione dei fumi entro la regione d’estremità (20) di un condotto di scarico (10) associata a detta apparecchiatura.
  11. 11. Procedimento di funzionamento secondo la rivendicazione 10 in cui la regolazione del numero di giri di detti primi mezzi di pompaggio (6) è effettuata dall’unità di controllo (22) in funzione del segnale (si) indicativo della potenza di fiamma impostata nella fase b);
  12. 12. Procedimento di funzionamento secondo la rivendicazione 10 o 11 in cui la regolazione del numero di giri di detti secondi mezzi di pompaggio (18) è effettuata dall’unità di controllo (22) mediante un algoritmo di controllo PID elaborando segnali (s2, s3) indicativi della portata d’aria comburente che fluisce in un condotto di aspirazione (3) e della pressione dei fumi entro la regione d’estremità (20) di un condotto di scarico (10) associata a detta apparecchiatura.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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