ITPI20140025U1 - Dispositivo portatile per la disinfestazione e la protezione di spazi dalla presenza di insetti - Google Patents

Dispositivo portatile per la disinfestazione e la protezione di spazi dalla presenza di insetti

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ITPI20140025U1
ITPI20140025U1 ITPI2014U000025U ITPI20140025U ITPI20140025U1 IT PI20140025 U1 ITPI20140025 U1 IT PI20140025U1 IT PI2014U000025 U ITPI2014U000025 U IT PI2014U000025U IT PI20140025 U ITPI20140025 U IT PI20140025U IT PI20140025 U1 ITPI20140025 U1 IT PI20140025U1
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Description

DISPOSITIVO PORTATILE PER LA DISINFESTAZIONE E LA PROTEZIONE DI SPAZI DALLA PRESENZA DI INSETTI
DESCRIZIONE DEL TROVATO
La presente innovazione si inquadra nel novero delle attrezzature per evitare la presenza di insetti in spazi aperti o comunicanti con l’aperto, quali piccoli giardini, terrazze, verande, porticati e simili.
Come noto, laddove coesistono vegetazione, piante, specchi d’acqua, cespugli si crea un ambiente favorevole alla vita e alla proliferazione di insetti, tra cui anche di quelle specie nocive per l’uomo, ad esempio zanzare ed altre in grado di pungere l’epidermide con sostanze irritanti.
In primavera ed estate, dove sarebbe massimo il piacere di trascorrere del tempo all’aperto, si ha anche il periodo di maggiore vitalità di tali insetti, con le conseguenze e il fastidio da tutti conosciuti.
Naturalmente, gli effetti nocivi delle punture di insetti possono essere maggiori per i neonati e per i bambini, rispetto agli adulti, sicché il problema può assumere aspetti che vanno ben oltre il semplice prurito o la leggera irritazione cutanea.
Per tali ragioni si cerca con molti sistemi ed espedienti di eliminare, o quantomeno allontanare, tali insetti dalle aree in cui si desidera stare, senza ricorrere alle lozioni protettive da applicare alla cute, che sono abbastanza efficaci per prevenire le punture, a patto di non lasciare porzioni scoperte non trattate, ma non eliminano la presenza degli insetti e il fastidio da questi procurato.
Un sistema usato diffusamente è la bomboletta spray di insettifugo o insetticida; un altro è la spirale insetticida, nota anche come zampirone, dal nome del suo inventore.
Ambedue i sistemi offrono risultati discreti, almeno in aree limitate, con costi contenuti, ma devono essere reiterati con una certa frequenza.
Tra i vari sistemi ed espedienti utilizzati a tal fine, i più efficienti sono senz’altro quelli che prevedono la proiezione di sostanze nebulizzate che vanno a depositarsi sulle superfici di tutto quanto presente nell’area interessata.
Il trattamento più comune prevede che la sostanza nebulizzata sia un biocida/abbattente (insetticida) in grado di uccidere le specie di insetti presenti in loco, che entrano in contatto con le superfici su cui detta sostanza è depositata; ovviamente quest’ultima, che contiene evidentemente sostanze tossiche, deve essere preparata in opportuna concentrazione, in modo da risultare letale per gli insetti ma sostanzialmente innocua per l’uomo.
La sostanza biocida/abbattente, che deve essere spruzzata preferibilmente quando non ci sono ancora persone, presenta alcuni limiti: in primo luogo ha un tempo di azione di due tre minuti, per cui un insetto che è venuto in contatto con la sostanza ha ancora il tempo di volare e di pungere; inoltre, l’insetto deve posarsi su una superficie trattata affinché la sostanza biocida possa ucciderlo. Quest’ultima condizione può non verificarsi per specie di insetti che hanno la capacità di sorvolare senza posa la zona trattata e che perciò conservano intatte le loro possibilità di pungere.
Detta sostanza biocida/abbattente quindi, da sola, non risolve completamente il problema, tanto che per avere un risultato ottimale sarebbe necessario integrare il trattamento con una seconda sostanza repellente/disabituante (insettifuga) da nebulizzare.
Quest’ultima è solitamente un prodotto naturale, atossico e perciò ecologico che mentre risulta estremamente sgradevole per gli insetti, tanto da indurli ad allontanarsi, possiede un odore piacevole per l’uomo, così che non ci sono controindicazioni a nebulizzarla in presenza di quest’ultimo.
Per applicare trattamenti insetticidi o insettifughi è noto un dispositivo portatile, ad esempio come quello descritto e difeso nel documento anteriore WO 2009/094338A2, provvisto nella sua parte frontale di ugelli nebulizzatori atti ad irrorare l’ambiente circostante con la suddetta sostanza biocida/abbattente oppure con quella repellente/disabituante.
Il dispositivo sopra menzionato comprende una struttura esterna a colonna, dotata di ruote e manico di manovra così che un operatore possa facilmente spingerla o tirarla per disporla nella posizione voluta, similmente ad un trolley per il trasporto di bagagli.
All’interno della struttura sono disposti, tra l’altro:
� un serbatoio prodotto, contenente la sostanza biocida/abbattente oppure con quella repellente/disabituante, in opportuna diluizione;
� una pompa, atta a prelevare la suddetta sostanza dal serbatoio, per inviarla, a pressione, attraverso tubazioni, a detti ugelli nebulizzatori, aventi orientamento regolabile;
� una centralina di controllo programmabile, collegata ad una tastiera per l’avvio e l’arresto del dispositivo, quest’ultima essendo accessibile dall’esterno della struttura a colonna;
� una batteria ricaricabile che provvede ad alimentare gli organi del dispositivo senza che sia necessario un allacciamento a fonti di energia esterna;
� organi per la ricarica della batteria, da allacciare con un connettore ad una fonte esterna di corrente elettrica.
Il dispositivo di cui sopra comprende, inoltre, un telecomando collegato in radiofrequenza alla centralina ed avente preferibilmente la sola funzione di arresto del dispositivo.
Il citato documento menziona, in aggiunta, una serie di elementi accessori che possono essere presenti nel dispositivo, preposti a funzioni varie, ad esempio di segnalazione e/o di verifiche di sicurezza che precedono e, se del caso, inibiscono l’avvio.
Si omette in questa sede una completa elencazione di tali elementi accessori, per la quale si rimanda ad un esame diretto del documento medesimo, in quanto non afferenti con l’oggetto della presente innovazione, come risulterà evidente nel seguito.
Il dispositivo descritto nel suddetto documento anteriore presenta il suo principale limite nel fatto che è conformato in modo da poter nebulizzare solamente la sostanza contenuta nel suo serbatoio, perciò o solo la sostanza biocida/abbattente o solo quella repellente/disabituante.
Per poter irrorare l’area da proteggere con ambedue le sostanze o si dispone di due dei suddetti dispositivi, oppure si rende necessario un laborioso e poco pratica operazione di cambio del prodotto nel serbatoio.
È intuitivo comprendere come il prevedere un doppio dispositivo risulti oneroso, pertanto spesso, in cui si ha un unico dispositivo, si preferisce utilizzare la sola sostanza biocida/abbattente, magari con ripetizioni più frequenti dei trattamenti, così da ottenere, nel tempo, una più consistente riduzione numerica degli esemplari ed una più efficace “bonifica” dell’area che interessa.
Trattamenti frequenti con sostanza biocida/abbattente portano però alcuni effetti collaterali indesiderati su piante, fogli, fiori ed anche animali che possono risultarne danneggiati, ed inoltre si rende necessario evitare che bambini piccoli possano ingerire tali sostanze toccando superfici molto trattate e poi mettendosi in bocca le dita.
Questi inconvenienti sono maggiori in spazi che possono essere solo parzialmente aperti, quali , terrazze, verande, porticati e simili.
D’altra parte irrorare la sola sostanza repellente/disabituante è anch’essa una soluzione parziale, in quanto gli insetti non vengono ridotti di numero ma solo allontanati e sono quindi pronti a ritornare, almeno in parte, non appena l’effetto della sostanza suddetta si affievolisce.
Scopo della presente innovazione è perciò quello di proporre un dispositivo portatile per la disinfestazione e la protezione di spazi dalla presenza di insetti, in particolare di quelli nocivi per l’uomo, superando l’efficacia dei dispositivi di arte nota, in particolare per consentire trattamenti multipli con sostanza biocida/abbattente e con sostanza repellente/disabituante ed ottenere così, nell’area trattata, una vivibilità ottimale per l’uomo.
Un altro scopo dell’innovazione riguarda la volontà di proporre un dispositivo portatile di uso semplice ed intuitivo, adatto quindi ad essere manovrato anche da persone non particolarmente esperte.
Ancora uno scopo dell’innovazione consiste nell’ottenere un dispositivo portatile dotato di elevata autonomia di funzionamento nonché molto versatile per quanto concerne la funzione di ricarica degli accumulatori.
Un ulteriore scopo dell’innovazione risiede nel realizzare diverse versioni del dispositivo portatile, accomunate dalle stesse caratteristiche costruttive principali ma dotate di peculiarità specifiche, per rendere ciascuna versione più adatta a particolari condizioni d’uso.
Ancora un altro scopo dell’innovazione si prefigge di ottenere un dispositivo portatile pregevole sotto il profilo estetico oltre che affidabile, il tutto con costi di produzione relativamente contenuti.
Questi ed altri scopi sono interamente raggiunti mediante un dispositivo portatile per la disinfestazione e la protezione di spazi dalla presenza di insetti, in particolare nocivi per l’uomo, comprendente:
� un mobile di contenimento provvisto di parti apribili per accedere all’interno;
� almeno due serbatoi, alloggiati nel citato mobile di contenimento, rispettivamente atti a contenere una prima ed una seconda soluzione liquida di principi attivi;
� un primo ed un secondo condotto d’uscita, associati ai relativi serbatoi e previsti per il prelievo da questi di dette prima e seconda soluzione liquida di principi attivi;
� una valvola di intercettazione a tre vie elettro-attuata, in due rami della quale confluiscono detti primo e secondo condotto d’uscita, mentre dal terzo ramo ha origine un condotto di mandata;
� una pompa, associata a detto condotto di mandata, atta a prelevare le suddette prima o seconda soluzione liquida di principi attivi dai rispettivi serbatoi e ad inviarle, a pressione, ad un impianto di distribuzione, collegato a valle di detto condotto di mandata e costituito da una pluralità di condotti provvisti, alle relative estremità, di corrispondenti ugelli nebulizzatori atti a proiettare getti di detta prima o seconda soluzione liquida di principi attivi nell’ambiente circostante, con direzione prestabilita; � mezzi di comando e controllo, governati da un elaboratore elettronico ed atti ad azionare e disattivare il dispositivo secondo prestabiliti programmi orari e cicli operativi, per irrorare i citati spazi con detta prima o seconda soluzione liquida di principi attivi;
� almeno una batteria ricaricabile, destinata ad alimentare con corrente elettrica detti mezzi di comando e controllo e, mediante questi, le citate valvola di intercettazione a tre vie e pompa;
� mezzi di ricarica, associati a detta batteria ricaricabile, atti a prelevare energia elettrica da fonti esterne e ad immetterla in quest’ultima con tensione ed intensità prestabilite.
Le caratteristiche dell’innovazione saranno rese evidenti nella seguente descrizione di preferite forme di realizzazione del dispositivo portatile per la disinfestazione e la protezione in oggetto, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
� la Fig. 1 illustra una vista frontale schematica di una prima forma di realizzazione del dispositivo in oggetto, con alcuni componenti interni indicati con linee tratteggiate;
� la Fig. 2 illustra una vista laterale del dispositivo di Fig. 1, con alcuni componenti interni indicati con linee tratteggiate e con associata una vista ribaltata parziale di una tastiera, per meglio rappresentare la stessa; � la Fig.3 illustra uno schema funzionale del dispositivo;
� la Fig. 4 illustra una vista frontale schematica di una seconda forma di realizzazione del dispositivo in oggetto, con alcuni componenti interni indicati con linee tratteggiate;
� la Fig. 5 illustra una vista laterale del dispositivo di Fig. 4, con alcuni componenti interni indicati con linee tratteggiate.
Nelle sopraelencate figure, è stato indicato col riferimento 1 il dispositivo portatile oggetto della presente innovazione, nel suo complesso.
Il dispositivo portatile 1 è previsto per la disinfestazione e la protezione di spazi aperti o comunicanti con l’aperto, quali piccoli giardini, terrazze, verande, porticati e simili dalla presenza di insetti, in particolare di quelli nocivi per l’uomo come le zanzare ed altri in grado di pungere.
Il dispositivo portatile 1 comprende un mobile di contenimento 2 provvisto di parti apribili 3, ad esempio portelli o simili, per accedere all’interno.
Le caratteristiche del mobile di contenimento 2 saranno meglio descritte nel seguito, con riferimento alle due forme di realizzazione illustrate a titolo esemplificativo nelle figure allegate.
Nel mobile di contenimento 2 sono alloggiati almeno due serbatoi 7, 8, ad esempio di cinque litri ciascuno, rispettivamente atti a contenere una prima ed una seconda soluzione liquida di principi attivi 70, 80.
Detta prima soluzione liquida 70 contiene, in idonea diluizione, una sostanza biocida/abbattente, mentre la seconda soluzione 80 contiene una sostanza repellente/disabituante, anch’essa in idonea diluizione.
Di tali sostanze si è già trattato in premessa e le loro caratteristiche sono note agli esperti del settore.
I serbatoi 7, 8 sono accessibili dall’esterno aprendo un corrispondente pannello rimovibile 31, che costituisce una delle citate parti apribili 3 del mobile di contenimento 2.
Per facilitare le operazioni di riempimento, i serbatoi 7, 8, sono vantaggiosamente dotati di corrispondenti bocchettoni superiori 7B, 8B inclinati verso l’esterno.
Dai serbatoi 7, 8 si estendono, rispettivamente, un primo ed un secondo condotto d’uscita 71, 81, previsti per il prelievo da questi di dette prima e seconda soluzione liquida di principi attivi 70, 80.
Il primo ed il secondo condotto d’uscita 71, 81 confluiscono in due rami di una valvola di intercettazione a tre vie elettro-attuata 90, dal terzo ramo della quale ha origine un condotto di mandata 9.
Lungo il condotto di mandata 9 è disposta una pompa 91, atta a prelevare le suddette prima o seconda soluzione liquida di principi attivi 70, 80 dai rispettivi serbatoi 7, 8 e ad inviarle, a pressione, ad un impianto di distribuzione 50, collegato a valle di detto condotto di mandata 9.
L’impianto di distribuzione 50 è costituito da una pluralità di condotti 5 provvisti, alle relative estremità, di corrispondenti ugelli nebulizzatori 6 atti a proiettare getti di detta prima o seconda soluzione liquida di principi attivi 70, 80 nell’ambiente circostante, con direzione prestabilita.
Secondo una preferita soluzione costruttiva, detti ugelli nebulizzatori 6 sono dotati di corrispondenti valvole antigocciolamento e sono del tipo con testina orientabile.
Nel dispositivo portatile 1 sono ulteriormente previsti mezzi di comando e controllo 10, governati da un elaboratore elettronico ed atti ad azionare e disattivare il dispositivo 1 secondo prestabiliti programmi orari e cicli operativi, per irrorare i citati spazi con detta prima o seconda soluzione liquida di principi attivi 70, 80.
I detti mezzi di comando e controllo 10 comprendono:
� un’unità PLC (Programmable Logic Controller) alla quale sono funzionalmente connesse dette valvola di intercettazione a tre vie 90 e pompa 91;
� una tastiera 12 di interfaccia utente/dispositivo, interconnessa alla citata unità PLC, provvista di almeno due tasti di avvio 121, 122 e uno di arresto 123, rispettivamente per l’attivazione e la disattivazione di un selezionato ciclo operativo del dispositivo 1 e della corrispondente nebulizzazione di detta prima o seconda soluzione liquida di principi attivi 70, 80.
� un ricevitore in radiofrequenza, integrato nella citata unità PLC, sintonizzato sul segnale emesso da un telecomando 14, nel quale sono riproposti gli stessi due tasti di avvio 121, 122 e uno di arresto 123 presenti nella citata tastiera 12.
I detti mezzi di comando e controllo 10 sono alimentati con corrente elettrica fornita da almeno una batteria ricaricabile 11, e sono a loro volta atti ad alimentare elettricamente le citate valvola di intercettazione a tre vie 90 e pompa 91.
A detta batteria ricaricabile 11 sono associati mezzi di ricarica 13, atti a prelevare energia elettrica da fonti esterne e ad immetterla in quest’ultima con tensione ed intensità prestabilite.
A tal fine i mezzi di ricarica 13 comprendono un trasformatore e/o raddrizzatore di corrente, di tipo sostanzialmente noto, e sono atti a ricevere energia elettrica alternativamente, o in combinazione, da:
� una linea esterna a corrente continua 12V o 24V oppure a corrente alternata 220V, collegabile tramite un connettore a spina 16.
� almeno un pannello fotovoltaico 15 associato ad una superficie esterna del citato mobile contenitore 2.
In una prima forma di realizzazione del dispositivo portatile 1, di cui alle Figg. 1 e 2, il suddetto mobile contenitore 2 presenta forma di torretta con la faccia superiore 2A inclinata, ed è dotato di almeno due ruote 20, disposte su un unico assale con posizione decentrata rispetto al baricentro della torretta 2 medesima, così che questa, in assenza di sollecitazioni, appoggia sul suolo con la faccia inferiore 2B e risulta stabile in posizione verticale.
A detto mobile di contenimento 2, particolarmente indicato per uso domestico, è associato un manico di manovra 21, eventualmente di tipo estensibile verso l’alto, sagomato in modo che un operatore possa esercitare sullo stesso mobile 2 una coppia ribaltante avente fulcro nell’asse delle citate ruote 20 e diretta a far sollevare dal suolo la suddetta faccia inferiore 2B, così da poter spostare il dispositivo 1 senza strisciamenti.
Gli ugelli nebulizzatori 6 sono dislocati in detta faccia superiore inclinata 2A; quest’ultima è vantaggiosamente convessa (Fig. 2), cosicché i vari ugelli nebulizzatori 6 si trovano disposti a raggiera e possono aumentare l’angolo complessivo col quale le goccioline nebulizzate vengono proiettate nell’ambiente circostante.
Tuttavia, nel dispositivo 1 sono previste prolunghe flessibili 60, costituite da noti elementi commerciali non illustrati nel dettaglio, da accoppiare all’occorrenza con corrispondenti ugelli nebulizzatori 6; in questo modo è possibile spostare i getti di questi ultimi in posizioni diverse dalle originali, così che le eiezioni di dette prima e seconda soluzione liquida di principi attivi 70, 80 interessino diverse aree di copertura.
Nel mobile di contenimento 2 illustrato nella Fig. 2 è previsto un alloggiamento 23 atto a contenere dette prolunghe flessibili 60 quando non utilizzate.
Nello stesso mobile 2, inoltre, il citato pannello fotovoltaico 15 è disposto nella detta faccia superiore inclinata 2A, in posizione pressoché centrale, dove assume orientamento ottimale per ricevere i raggi solari (Fig. 1). Infatti, la faccia superiore 2A è inclinata vantaggiosamente di un angolo compreso tra 10° e 45° rispetto all’orizzontale, cosicché il mobile di contenimento può essere orientato sulla superficie terrestre in modo da rendere massima la quantità luce solare incidente sul pannello fotovoltaico nell’arco di una giornata.
Si evidenzia come la presenza del pannello fotovoltaico 15, in condizioni di irraggiamento standard, riesce ad aumentare l’autonomia di funzionamento dato dalla batteria 11 sino a farla coincidere, più o meno, con il tempo necessario a svuotare i serbatoi 7, 8.
In una seconda forma di realizzazione del dispositivo portatile 1, di cui alle Figg. 4 e 5, il suddetto mobile contenitore 2 presenta forma prismatica e dimensioni decisamente inferiori rispetto a quello prima descritto, e si rivela particolarmente indicato per tutti quegli impieghi dove è necessario ridurre lo spazio occupato in condizione di riposo, quali ad esempio in campeggi con tende, camper, caravan oppure per feste o pranzi all’aperto e simili.
Per rendere comodo ed agevole il trasporto del dispositivo 1, al mobile contenitore 2 di forma prismatica è associata almeno una maniglia di presa 22. Nel medesimo mobile contenitore 2 sono realizzate due facce diagonali 2D simmetriche, orientate in alto, nelle quali sono dislocati i citati ugelli nebulizzatori 6, con orientamenti prestabiliti.
Il pannello fotovoltaico 15 è integrato in una tavoletta 24, articolata a cerniera alla parte superiore del mobile 2, a fianco della maniglia di presa 22, ribaltabile da una posizione orizzontale chiusa, indicata in tratteggio nella Fig. 5, in cui il pannello fotovoltaico 15 è rivolto verso il mobile 2 stesso, ad una eretta aperta, con inclinazione variabile, in cui il medesimo pannello fotovoltaico 15 è atto a ricevere i raggi solari.
La soluzione tecnica appena descritta consente, al tempo stesso, di proteggere il pannello fotovoltaico 15 quando è a riposo e di orientarlo convenientemente quando è in uso, il tutto senza aumentare gli ingombri del mobile 2 in configurazione di trasporto.
Da quanto sopra detto emergono con evidenza le vantaggiose peculiarità del dispositivo portatile in oggetto, in grado di realizzare un’efficace disinfestazione e protezione di spazi aperti o comunicanti con l’aperto, quali piccoli giardini, terrazze, verande, porticati e simili, dalla presenza di insetti, in particolare di quelli nocivi per l’uomo, superando i risultati ottenibili sia con i sistemi più comuni (bombolette e spirali insetticida) sia con i dispositivi di arte nota, in particolare per consentire trattamenti multipli con sostanza biocida/abbattente e con sostanza repellente/disabituante.
A questo proposito è doveroso mettere in risalto il fatto che i trattamenti multipli sopra detti permettono di minimizzare l’uso della sostanza biocida/abbattente, che come già accennato in premessa contiene principi attivi tossici, a favore della sostanza repellente/disabituante, completamente ecologica in quanto ottenuta con elementi naturali.
Il dispositivo proposto ha elevata facilità d’uso, grazie ai mezzi di comando e controllo semplici ed intuitivi, ripetuti identici sia bordo del dispositivo che in un telecomando, così che è adatto ad essere manovrato anche da persone non particolarmente esperte.
La presenza di un pannello fotovoltaico aumenta l’autonomia di funzionamento dato dalla batteria, mentre i mezzi di ricarica di questa sono adattabili a tutte le fonti esterne, sia a corrente continua che alternata più comuni.
Un ulteriore aspetto vantaggioso dell’innovazione, reso evidente dalla precedente descrizione, risiede nel poter realizzare diverse versioni del dispositivo portatile, accomunate dalle stesse caratteristiche costruttive principali ma dotate di peculiarità specifiche, per rendere ciascuna versione più adatta a particolari condizioni d’uso.
Le forme di realizzazione illustrate a mero titolo di esempio non esaustivo si distinguono anche per il pregevole aspetto estetico.
Il dispositivo portatile, così come proposto, è realizzabile utilizzando componenti per lo più commerciali, con ciò garantendo costi di produzione relativamente contenuti.
Si intende comunque che quanto sopra detto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche di dettaglio, che si rendesse necessario apportare per ragioni tecniche e/o funzionali, si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottostanti rivendicazioni.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo portatile per la disinfestazione e la protezione di spazi dalla presenza di insetti, in particolare nocivi per l’uomo, caratterizzato dal fatto di comprendere: � un mobile di contenimento (2) provvisto di parti apribili (3) per accedere all’interno; � almeno due serbatoi (7, 8), alloggiati nel citato mobile di contenimento (2), rispettivamente atti a contenere una prima ed una seconda soluzione liquida di principi attivi (70, 80); � un primo ed un secondo condotto d’uscita (71, 81), associati ai relativi serbatoi (7, 8) e previsti per il prelievo da questi di dette prima e seconda soluzione liquida di principi attivi (70, 80); � una valvola di intercettazione a tre vie elettro-attuata (90), in due rami della quale confluiscono detti primo e secondo condotto d’uscita (71, 81), mentre dal terzo ramo ha origine un condotto di mandata (9); � una pompa (91), associata a detto condotto di mandata (9), atta a prelevare le suddette prima o seconda soluzione liquida di principi attivi (70, 80) dai rispettivi serbatoi (7, 8) e ad inviarle, a pressione, ad un impianto di distribuzione (50), collegato a valle di detto condotto di mandata (9) e costituito da una pluralità di condotti (5) provvisti, alle relative estremità, di corrispondenti ugelli nebulizzatori (6) atti a proiettare getti di detta prima o seconda soluzione liquida di principi attivi (70, 80) nell’ambiente circostante, con direzione prestabilita; � mezzi di comando e controllo (10), governati da un elaboratore elettronico ed atti ad azionare e disattivare il dispositivo (1) secondo prestabiliti programmi orari e cicli operativi, per irrorare i citati spazi con detta prima o seconda soluzione liquida di principi attivi (70, 80); � almeno una batteria ricaricabile (11), destinata ad alimentare con corrente elettrica detti mezzi di comando e controllo (10) e, mediante questi, le citate valvola di intercettazione a tre vie (90) e pompa (91); � mezzi di ricarica (13), associati a detta batteria ricaricabile (11), atti a prelevare energia elettrica da fonti esterne e ad immetterla in quest’ultima con tensione ed intensità prestabilite.
  2. 2. Dispositivo portatile secondo la riv.1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando e controllo (10) comprendono: un’unità (PLC – Programmable Logic Controller) alla quale sono funzionalmente connesse dette valvola di intercettazione a tre vie (90) e pompa (91); una tastiera (12) di interfaccia utente/dispositivo, interconnessa alla citata unità (PLC), provvista di almeno due tasti di avvio (121, 122) e uno di arresto (123), rispettivamente per l’attivazione e la disattivazione di un selezionato ciclo operativo del dispositivo (1) e della corrispondente nebulizzazione di detta prima o seconda soluzione liquida di principi attivi (70, 80).
  3. 3. Dispositivo secondo la riv. 2, caratterizzato dal fatto che nei suddetti mezzi di comando e controllo (10) è previsto un ricevitore in radiofrequenza, integrato nella citata unità (PLC), sintonizzato sul segnale emesso da un telecomando (14), nel quale sono riproposti gli stessi due tasti di avvio (121, 122) e uno di arresto (123) presenti nella citata tastiera (12).
  4. 4. Dispositivo portatile secondo la riv.1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ricarica (13) comprendono un trasformatore e/o raddrizzatore di corrente e sono atti a ricevere energia elettrica da almeno un pannello fotovoltaico (15) associato ad una superficie esterna del citato mobile contenitore (2).
  5. 5. Dispositivo portatile secondo la riv.1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ricarica (13) comprendono un trasformatore e/o raddrizzatore di corrente e sono atti a ricevere energia elettrica da una linea esterna collegabile tramite un connettore a spina (16).
  6. 6. Dispositivo secondo la riv.1, caratterizzato dal fatto che detti serbatoi (7, 8) sono dotati di un corrispondente bocchettone superiore di riempimento (7B, 8B) inclinato e rivolto verso un pannello rimovibile (31), definente una delle citate parti apribili (3) del suddetto mobile di contenimento (2).
  7. 7. Dispositivo portatile secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che detto mobile di contenimento (2) presenta forma di torretta con la faccia superiore (2A) inclinata, ed è dotato di almeno due ruote (20), disposte su un unico assale con posizione decentrata rispetto al baricentro della torretta (2) medesima, così che questa, in assenza di sollecitazioni, appoggia sul suolo con la faccia inferiore (2B) e risulta stabile in posizione verticale, e dal fatto che i citati ugelli nebulizzatori (6) sono dislocati in detta faccia superiore inclinata (2A) con orientamenti prestabiliti.
  8. 8. Dispositivo portatile secondo la riv. 7, caratterizzato dal fatto che detta faccia superiore inclinata (2A) del mobile di contenimento (2) è convessa.
  9. 9. Dispositivo portatile secondo la riv. 4 o 7, caratterizzato dal fatto che detto mobile di contenimento (2) presenta una faccia superiore inclinata (2A) di un angolo compreso tra 10° e 45° ri spetto all’orizzontale, nella quale è posizionato il citato pannello fotovoltaico (15), cosicché detto mobile di contenimento può essere orientato sulla superficie terrestre in modo da rendere massima la quantità luce solare incidente su detto pannello fotovoltaico nell’arco di una giornata.
  10. 10. Dispositivo portatile secondo la riv. 7, caratterizzato dal fatto che a detto mobile di contenimento (2) è associato un manico di manovra (21), sagomato in modo che un operatore possa esercitare sullo stesso mobile (2) una coppia ribaltante avente fulcro nell’asse delle citate ruote (20) e diretta a far sollevare dal suolo la suddetta faccia inferiore (2B), così da poter spostare il dispositivo (1) senza strisciamenti.
  11. 11. Dispositivo portatile secondo la riv. 7, caratterizzato dal fatto che sono previste prolunghe flessibili (60), da associare all’occorrenza a corrispondenti ugelli nebulizzatori (6) affinché i getti di questi ultimi abbiano posizioni di eiezione diverse dalle originali e, di conseguenza, diverse aree di copertura, e dal fatto che in detto mobile di contenimento (2) è previsto un alloggiamento (23) atto a contenere dette prolunghe flessibili (60) quando non utilizzate.
  12. 12. Dispositivo portatile secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che detto mobile di contenimento (2) presenta forma prismatica ed è provvisto di almeno una maniglia di presa (22).
  13. 13. Dispositivo portatile secondo la riv. 12, caratterizzato dal fatto che in detto mobile di contenimento (2) è prevista almeno una faccia diagonale (2D), orientata in alto, nella quale sono dislocati i citati ugelli nebulizzatori (6), con orientamenti prestabiliti.
  14. 14. Dispositivo portatile secondo la riv. 4 o 12, caratterizzato dal fatto che alla parte superiore del citato mobile di contenimento (2), a fianco della suddetta maniglia di presa (22), è articolata a cerniera una tavoletta (24) che reca integrato il citato pannello fotovoltaico (15) ed è atta ad essere ribaltata da una posizione orizzontale chiusa, in cui quest’ultimo è rivolto verso il mobile di contenimento (2) stesso, ad una eretta aperta, con inclinazione variabile, in cui il medesimo pannello fotovoltaico (15) è atto a ricevere i raggi solari.
  15. 15. Dispositivo secondo la riv. 1 o 7 o 13, caratterizzato dal fatto che detti ugelli nebulizzatori (6) sono dotati di corrispondenti valvole antigocciolamento.
  16. 16. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda soluzione liquida di principi attivi (70, 80) contengono, rispettivamente, una sostanza biocida/abbattente ed una sostanza repellente/disabituante.
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