ITPG960017A1 - Fresa per neve a geometria variabile - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo

FRESA PER NEVE A GEOMETRIA VARIABILE

RIASSUNTO

il presente trovato descrive una fresatrice per campi nevosi adatta alla preparazione delle piste da sci e caratterizzata dal fatto di avere la parte fresante vera e propria formata da due semifrese articolate l'una all’altra allo scopo di potersi meglio adattare alla geometria della sezione maestra delia pista da trattare. In particolare gli assi delle due semifrese possono essere posti o su una stessa retta passante per i centri di rotazione, o possono formare con la stessa retta sul piano verticale angoli (alfa) verso l'alto o verso il basso a seconda di come si voglia preparare la superficie della pista; la retta che unisce i centri di rotazione delle semifrese può avere inoltre giacitura qualunque sui piano verticale tramite la rotazione della intera fresatrice atorno a un asse orizzontale parallelo all'asse longitudinale del veicolo di base. E' pertanto possibile, utilizzando il presente trovato, realizzare sagome della pista sia piane che concave oppure anche convesse e comunque inclinate nel piano verticale a seconda delle necessità. La fresatrice in oggetto va applicata a un adatto veicolo cingolato di normale reperibilità commerciale e che non fa quindi parte del presente trovato.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

L'invenzione concerne un nuovo tipo di fresatrice per neve da applicare su veicoli cingolati tramite attacchi del tipo esemplificativamente ma non restrittivamente indicati in (12) e caratterizzata dal fatto di essere formata da due semifrese (1) articolate su due perni (13) tramite una dentatura di solidarizzazione (4) realizzata con due settori di ruota dentata il cui centro cade negli stessi perni (13). Le semifrese sono movimentate sul piano verticale da cilindri idraulici (3) in modo tale da poter ruotare in detto piano verticale di uno stesso angolo (alfa) e potersi quindi adattare a piste la cui sezione trasversale presenti un andamento sia concavo che convesso. La macchina di cui al presente trovato è formata sostanzialmente da un telaio portante principale (5) che viene collegato al veicolo di base (in genere un cingolato) tramite adatti attacchi del tipo (12); il sistema di attacco (12) è tale che tutta la struttura portante (5) può ruotare attorno all'asse di (12), asse che coincide con l'asse longitudinale del veicolo di base e quindi con quello della pista da trattare. Sulla struttura portante (5) sono vincolati due bracci portanti (2), in genere in lega leggera, che possono ruotare attorno a due cerniere (13) tramite l'azionamento di due cilindri idraulici (3) ed essendo resi solidali nel loro movimento da due settori dentati (4) con centro nei perni (13) i quali obbligano i bracci (2) a ruotare dello stesso angolo (alfa) nel piano verticale.

In fig. (A) è rappresentata una vista generale della fresatrice, mentre in fig. (B) è indicato il sistema di movimentazione delle semifrese (1). Ogni semifresa (1) è formata da una struttura tubolare (8) cui sono saldati i denti (7); nelle figure i denti sono esemplificativamente indicati come triangolari ma nella realtà possono essere realizzati nei modi più diversi e comunque la loro conformazione particolare non rientra nelle rivendicazioni del presente trovato. Le strutture tubolari (8) sono vincolate ai bracci portanti (2) tramite cuscinetti a rotolamento (9) sui lati esterni mentre all'interno ricevono il moto dal riduttore (10) tramite opportuni giunti omocinetici (6); un motore che in via esemplificativa ma non limitativa è indicato di tipo idraulico (11), viene flangiato sulla parte alta del riduttore (10) e provvede ad erogare la coppia necessaria a mantenere in rotazione le semifrese (1) . Nella fig. (A) il riduttore non è direttamente visibile poiché è coperto dalla struttura del telaio portante principale (5) mentre esso è chiaramente riportato in fìg (B). Nelle fig. C, D, E sono riportate alcune varianti della invenzione oggetto del presente trovato intese a migliorare le prestazioni della macchina anche se potranno portare aggravio dei costi di costruzione. In particolare il funzionamento delle soluzioni alternative a quella principale è il seguente:

Fig. C - la sincronizzazione del movimento nel piano verticale delle due semifrese è ottenuta tramite un cilindro verticale (14) vincolato da un lato alla struttura principale (5) tramite cerniera sferica e dall'altro alla stessa struttura principale tramite un carrello (16); allo stesso carrello (16) sono vincolati i bracci portanti (2) i quali, essendo anche vincolati alla struttura principale (5) tramite bielle (16), sono di conseguenza obbligati a ruotare di uno stesso identico angolo sul piano verticale per ogni posizione assunta dal cilindro verticale (14).

Fig. D - la sincronizzazione del movimento dei due bracci (2) è ottenuta con una cinematica perfettamente analoga a quanto indicato in fig. C ma ora il carrello (16) e il cilindro (14) sono unificati in un unico organo, il cilindro a doppio stelo (15); detto cilindro (15), in virtù della sua particolare configurazione costruttiva, può essere vincolato rigidamente al telaio principale (5) con fasce (20) applicate alla sua camicia esterna o in qualsiasi altro modo purché si tratti di vincolo rigido, e può pertanto, a seguito di un opportuno dimensionamento delle boccole di scorrimento dello stelo in funzione dei carichi radiali, permettere alle cerniere (13) dei due semibracci (2) di scorrere secondo una retta verticale senza bisogno di una ulteriore guida di tipo carrello (16).

Fig. E - Nelle soluzioni precedenti le semifrese (1)sono supportate direttamente dal lato riduttore

(10) da due giunti omocinetici (6) i quali ovviamente, in questa configurazione, debbono anche assorbire i carichi radiali trasmessi dalle semifrese (1). In genere tali carichi radiali sono abbastanza modesti e non c’è quindi alcun problema per i giunti omocinetici (6) a svolgere la doppia funzione di trasmettere il momento motore e di supportare i carichi radiali ma quan do le dimensioni della fresa aumentano e/o la neve da tratare è particolarmente consistente possono nascere problemi con i carichi radiali. In tale caso è opportuno supportare le semifrese (1) con adati cuscineti (19) anche dal lato ridutore e di collegarle ai giunti omocinetìcì (6) con alberi scanalati (17); con tale configurazione i giunti omocinetici sono chiamati solo a trasmetere momento torcente mentre i carichi radiali sono assorbiti dai cuscineti centrali di tipo (19)

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI Riv 1) fresatrice per neve formata da due semifrese (1) articolate che possono ruotare nel piano verticale in modo tale che il loro asse formi angoli uguali (alfa), positivi o negativi, rispeto a una linea orizzontale passante per i loro centri di rotazione (13) Riv.2) fresatrice per neve come in rivendicazione 1) nella quale la solidarizzazione delle due semifrese (1) in modo da costringerle a ruotare dello stesso asse è otenuta tramite due settori di ruota dentata (4) con centro negli stessi perni (13) atorno ai quali ruotano le semifrese (1). Riv.3) fresatrice per neve come nelle rivendicazioni precedenti formata da due semifrese (1) le quali sono poste in rotazione da un motoriduttore centrale (10) tramite due giunti omocinetici (6) Riv.4) fresatrice per neve come in rivendicazione 2) nella quale la solidarizzazione delle due semifrese (1) nella rotazione sul piano verticale è ottenuta tramite bielle (18), cilindro verticale (14) e carrello di scorrimento (16) Riv. 5) fresatrice per neve come alla rivendicazione precedente nella quale la solidarizzazione è ottenuta tramite bielle (18) e cilindro a stelo passante (o a doppio stelo) (15) Riv.6) fresatrice per neve come alle rivendicazioni precedenti nella quale il carico radiale dal lato riduttore non è sopportato diretamente dai giunti omocinetici (6) ma è assorbito da opportuni cuscinetti centrali (19), essendo il collegamento tra giunti omocinetici (6) e semifrese (1) ottenuto tramite alberi scanalati (17).