ITPD980164A1 - Gruppo valvolare per la regolazione automatica della portata di un gas combustibile. - Google Patents

Gruppo valvolare per la regolazione automatica della portata di un gas combustibile. Download PDF

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ITPD980164A1
ITPD980164A1 IT98PD000164A ITPD980164A ITPD980164A1 IT PD980164 A1 ITPD980164 A1 IT PD980164A1 IT 98PD000164 A IT98PD000164 A IT 98PD000164A IT PD980164 A ITPD980164 A IT PD980164A IT PD980164 A1 ITPD980164 A1 IT PD980164A1
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IT
Italy
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valve
membrane
pressure
actuator
pressure differential
Prior art date
Application number
IT98PD000164A
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Inventor
Giuseppe Veronese
Giampiero Turrin
Roberto Mozzato
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Sit La Precisa Spa
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un gruppo valvolare per la regolazione automatica della portata di un gas combustibile ad un dispositivo per il riscaldamento di un fluido in funzione di variazioni della portata del fluido circolante nel dispositivo di riscaldamento, secondo il preambolo della rivendicazione principale n.
1.
Nell'ambito tecnico specifico della presente invenzione vi è l'esigenza di regolare la portata di gas erogata a dispositivi di riscaldamento dell'acqua, quali scaldabagni o caldaie di tipo domestico, in funzione di variazioni della portata d'acqua circolante nel dispositivo di riscaldamento. La regolazione della portata di gas combustibile attuata in modo correlato e proporzionale alla portata di acqua circolante nel dispositivo di riscaldamento consente vantaggiosamente di mantenere una temperatura dell'acqua in uscita del dispositivo riscaldatore sostanzialmente uniforme e tale da assicurare adeguato comfort all'utilizzatore.
Un primo sistema noto di regolazione automatica della portata di gas prevede l'impiego di un attuatore a membrana alimentato da un differenziale di pressione indotto nel condotto in cui circola l'acqua e correlato alla sua portata. L'attuatore a membrana alimentato da questo differenziale di pressione dell'acqua genera un segnale di spostamento che è trasferito direttamente sull'otturatore di una valvola collocata nel condotto adduttore del gas così da regolare la portata di gas combustibile in modo correlato alla portata d'acqua richiesta dall'utilizzatore.
Fra gli inconvenienti riscontrati in questo sistema di regolazione vi è il fatto che, poiché il differenziale di pressione indotto nel condotto d'acqua è correlato proporzionalmente con il quadrato della sua portata, la legge di variazione dell'alzata dell'otturatore del condotto adduttore di gas non è lineare e rende conseguentemente piuttosto complessa la regolazione della portata di gas combustibile. Tale legge inoltre può variare in funzione della geometria dell'otturatore e risulta altresì variabile in funzione del tipo di gas impiegato. Per risolvere in parte tali inconvenienti è possibile adottare sistemi di compensazione che tuttavia risultano alquanto complessi ed onerosi, e comunque tali da non giustificarne l'impiego in apparecchi quali gli scaldabagni a gas o le caldaie di uso domestico.
Sono altresì noti sistemi di regolazione della portata di gas a comando elettronico che rilevano la temperatura dell'acqua circolante nel dispositivo riscaldatore e regolano elettronicamente la portata di gas combustibile erogata al dispositivo. Essi risultano tuttavia più complessi e sofisticati dei precedenti sistemi noti e comportano applicazioni piuttosto onerose che mal si prestano ad un utilizzo a costi contenuti nelle apparecchiature sopra menzionate.
Il problema alla base della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un gruppo valvolare per la regolazione automatica della portata di un gas combustibile strutturalmente e funzionalmente concepito così da ovviare a tutti gli inconvenienti lamentati con riferimento alla tecnica nota citata.
Questo problema è risolto dall'invenzione mediante un gruppo valvolare realizzato in accordo con le rivendicazioni che seguono.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell'invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata che segue di un suo preferito esempio di realizzazione illustrato, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento ai disegni acclusi in cui:
- la figura 1 è una vista schematica in sezione di un gruppo valvolare secondo l'invenzione,
- la figura 2 è una vista corrispondente a quella di figura 1 di una variante di realizzazione dell ' invenzione,
- la figura 3 è una vista in parziale sezione di un particolare del gruppo valvolare di figura 1 in una sua variante di realizzazione,
- la figura 4 è una vista di uno schema funzionale di un apparecchio equipaggiato con il gruppo valvolare della presente invenzione.
Con riferimento alla figura 1, con 1 è complessivamente indicato un gruppo valvolare per la regolazione automatica della portata di un gas combustibile erogato ad un dispositivo di riscaldamento di acqua, quale ad esempio uno scaldabagno o caldaia di tipo domestico, non rappresentato nelle figure, in funzione di variazioni della portata di acqua circolante nel dispositivo di riscaldamento. Il gas è alimentato al gruppo valvolare in corrispondenza di un condotto di alimentazione 2 ed è erogato da esso attraverso un condotto di erogazione 3 ad un bruciatore del dispositivo di riscaldamento, non illustrato in figura.
Detti condotti 2,3 sono separati da una servovalvola 4 comprendente un primo otturatore 5 elasticamente sollecitato in chiusura di una prima sede 6 dal carico elastico di un molleggio 7 e comandabile in apertura da una prima membrana 8 sensibile al differenziale di pressione esistente tra la pressione Pu nel condotto di erogazione 3, da un lato, ed il valore della pressione Pt in una camera di pilotaggio 9, dall'altro lato. Il valore della pressione Pt nella camera di pilotaggio 9 è controllato attraverso il comando mediato da una valvola di modulazione della pressione a membrana, indicata con 10, e costituente con la servo-valvola 4 un dispositivo regolatore di pressione servoassistito a membrana.
La valvola modulatrice di pressione 10 comprende un'asta di comando 12 avvitata in una formazione a bicchiere 13 la quale è mantenuta attestata contro una struttura stazionaria del gruppo valvolare dal carico elastico di una prima molla 14. Una seconda molla 15 è attiva tra la formazione a bicchiere 13 ed un piattello 16 porta-otturatore 17 suscettibile di intercettare una sede 18. Il piattello 16 è solidarizzato ad una membrana 19 della valvola modulatrice assoggettata da un lato al carico esercitato tramite l'asta di comando 12 e dall'altro lato alla pressione esistente in una camera 20. Detta camera 20 è in comunicazione con il condotto di erogazione 3, tramite un travaso 21, e con una seconda camera 22, tramite la sede di valvola 18. La seconda camera 22 è sempre in comunicazione con la camera di pilotaggio 9 tramite un secondo travaso 23, mentre è selettivamente comunicante con un condotto 24 di spillamento del gas alimentato all'ingresso del gruppo valvolare e con un condotto 25 comunicante con la camera 20 attraverso una valvola di intercettazione 26. Detta valvola 26 comprende un otturatore 27 sollecitato in chiusura di una terza sede 28 e spostabile per azione di un'asta di comando 29 del medesimo in chiusura di una quarta sede 30, in modo tale che quando la terza sede 28 sia chiusa la quarta sede 30 rimanga aperta e viceversa. Nel condotto 24 è disposta una strozzatura 24a tale da indurre una perdita di carico per derivare la pressione di pilotaggio Pt da una frazione della portata di gas spillata all'ingresso del gruppo valvolare dalla portata alimentata attraverso il condotto 2.
L'asta di comando 12 della valvola modulatrice è attiva sulla membrana 19 per il tramite di una leva 31 di primo genere infulcrata in una sua posizione intermedia in corrispondenza di un fulcro 32 associato ad una mensola 32a fissata alla struttura stazionaria del gruppo valvolare 1. La leva 31 è direttamente attiva su di uno spallamento 12a dell'asta di comando 12, il quale è regolabile mediante avvitatura. Attraverso tale regolazione è possibile variare la distanza tra detto spallamento 12a e la porzione di leva 31 attiva sullo, spallamento stesso, così da regolare conseguentemente il valore di soglia per l'attivazione della modulazione di pressione della valvola 10.
Da parte opposta all'asta di comando 12 rispetto al fulcro 32, la leva 31 è spostabile per il tramite di uno stelo 33 avente contrapposte estremità solidarizzate a rispettive membrane 34,35 di un attuatore a membrana indicato con 35a. Le membrane 34,35 sono soggette alle pressioni rilevate in sezioni contigue di un condotto 36a di alimentazione dell'acqua, rispettivamente a valle e a monte di una strozzatura 36 del condotto 36a. L'attuatore 35a è quindi alimentato con il differenziale di pressione indotto nel condotto 36a e genera un carico direttamente trasferito dalle membrane 34, 35 allo stelo 33 il quale è correlato al valore del differenziale di pressione.
In una variante di realizzazione, rappresentata in figura 3, è previsto che 1'attuatore 35a comprenda una singola membrana 35b soggetta ai contrapposti lati rispettivamente alle pressioni rilevate a monte ed a valle della strozzatura 36. La singola membrana 35b è solidarizzata ad una estremità di uno stelo 33a alla cui contrapposta estremità è vincolata la leva 31. Il tratto di estremità della leva 31 rivolto verso lo stelo 33a è avvolto da un elemento di tenuta 33b. Detto elemento di tenuta è calzato sulla leva 31 ed è vincolato con tenuta idraulica alle sue opposte estremità rispettivamente con la leva e con la parte stazionaria del gruppo valvolare.
In tal modo le tenute idrauliche previste sono vantaggiosamente di tipo statico e tali da consentire il movimento di oscillazione della leva attorno al suo fulcro senza sostanziale generazione di attrito in contrasto al movimento della leva.
Ritornando al gruppo valvolare di figura 1, la leva 31 è spostata rispetto al fulcro 32 dal carico esercitato per effetto del differenziale di pressione alimentato all 'attuatore a membrana 35a. Poiché la portata d'acqua nel condotto 36a è correlata proporzionalmente al differenziale di pressione attivo sulle membrane 34,35, come meglio chiarito nel seguito, per ciascun valore di portata d'acqua la posizione dell'asta 12 di comando della valvola modulatrice è direttamente comandata, in modo correlato, tramite la leva 31, dal differenziale di pressione dell'acqua indotto nel condotto 36a.
Con 37 è indicata una vite di regolazione del minimo associata all'asta di comando 12 della valvola modulatrice. Tramite la vite 37 viene regolata la corsa dell'asta 12 in modo da garantire un carico elastico minimo sulla molla 15 e conseguentemente un valore minimo di pressione della valvola.
Da una stessa parte dello stelo 33, rispetto al fulcro 32, la leva 31 è prolungata in una appendice elasticamente sollecitata da un rispettivo molleggio 39 il cui carico elastico serve a mantenere attestata la leva contro uno spallamento dello stelo 33.
Dalla stessa parte dell'asta di comando 12, rispetto al fulcro 32, la leva 31 è ulteriormente prolungata in un primo ed un secondo tratto contigui 40,41. Il primo tratto 40 è addossato contro uno spallamento di una vite di regolazione 42 per la regolazione del valore massimo di pressione ammissibile per la valvola modulatrice.
Il secondo tratto 41 è costituito da una lamina elastica fissata ad una estremità alla leva ed attestata, alla contrapposta estremità, contro un riscontro di uno stelo 43 di comando dell'otturatore 27. Lo stelo 43 è a sua volta attivo su di un elemento di comando di un interruttore del tipo a scatto rapido indicato con 44 e la cui soglia di intervento è regolabile mediante avvitatura di una boccola 45. L'interruttore 44 è sollecitato dal carico elastico della lamina 41 e per un prefissato valore di tale carico, lo stelo 43 è spostato, a seguito dello scatto rapido dell'interruttore 44, di una prefissata corsa tale da portare l'otturatore 27 in chiusura della sede 30 con movimento a scatto.
Nel funzionamento, in seguito ad una diminuzione della portata d'acqua richiesta, l'oscillazione della leva 31 è tale da ridurre il carico elastico esercitato dalla molla 15 sulla membrana 19 e, per contro incrementare il carico elastico sullo stelo 43 esercitato dalla lamina 41. Al raggiungimento di un prefissato valore di soglia della portata, pari alla portata minima ammessa, il carico elastico della lamina aziona il meccanismo a scatto rapido dell'interruttore 44 il cui elemento di comando sposta lo stelo 43 di una corsa la cui lunghezza è tale da commutare la valvola di intercettazione 26 e portare l'otturatore 27 in chiusura della sede 28. La membrana 8 risulta così soggetta da entrambi i lati alla stessa pressione e l'otturatore 5 è azionato in chiusura della sede 6 dal molleggio 7, determinando l'intercettazione del flusso di gas attraverso il gruppo valvolare.
L'interruttore a scatto rapido 44 esplica inoltre la funzione di elemento di comando, in accensione o spegnimento, di dispositivi di accensione del bruciatore e di sorveglianza della fiamma (non rappresentati) normalmente previsti negli apparecchi equipaggiati con il gruppo valvolare dell'invenzione.
Addizionalmente l'interruttore 44 può essere predisposto per comandare, attraverso il segnale determinato dallo scatto rapido, la chiusura di una elettrovalvola 45 collocata a monte del gruppo valvolare, così da intercettare il flusso di gas principale alimentato attraverso il condotto 2.
In figura l, il gruppo valvolare 1 è rappresentato in una condizione operativa in cui l'otturatore 27 è in chiusura della sede 30, così che la pressione del gas spillato attraverso il condotto 24, sia attiva nella camera di pilotaggio 9, attraverso il travaso 23 e la camera 22, nonché nella camera 20 del regolatore di pressione 10. In tale condizione l'otturatore 5 è sollecitato in parziale apertura della sede 6, così da assicurare l'erogazione del gas all'uscita del gruppo valvolare 1.
Per un aumento della portata d'acqua richiesta all'utenza, il differenziale di pressione dell'acqua a cui sono soggette le membrane 34,35 cresce proporzionalmente (fuidodinamicamente la portata è proporzionale alla radice quadrata del differenziale di pressione) e sollecita l'asta di comando 12, tramite la leva 31, determinando un carico elastico sulla molla 15. Tale carico preme la membrana 19 la quale sollecita in parziale chiusura l'otturatore 17 nella corrispondente sede 18. Detta parziale chiusura determina un aumento della pressione Pt esistente nella camera 22 e, tramite il travaso 23, nella camera 9 di pilotaggio. Questa pressione incrementata Pt agisce sulla membrana 9 sollecitando in apertura l'otturatore 5. La parziale apertura dell'otturatore 5, per effetto di una diminuzione delle perdite di carico, determina un aumento della pressione Pu di erogazione. Tale pressione Pu è altresì attiva, attraverso il condotto 21, sul lato di membrana 19 della camera 20 così da bilanciare conseguentemente il carico elastico esercitato dalla molla 15. Per ciascun valore del carico elastico sulla membrana 19 è ottenuto pertanto un valore di pressione e di portata di gas proporzionalmente correlato al valore del differenziale di pressione e di portata dell'acqua rilevato nel condotto 36.
Viceversa, per una diminuzione della portata d'acqua richiesta all'utenza, il differenziale di pressione rilevato nel condotto dell'acqua diminuisce proporzionalmente ed un corrispondente carico è trasmesso all'asta di comando 12, e da questa, tramite la molla 15, alla membrana 19. In questo caso, la diminuzione del carico elastico della molla 15 determina una parziale apertura della sede 18 con conseguente diminuzione della pressione Pt di pilotaggio esistente nelle camere 22 e 9. L'otturatore della servo-valvola 4 è pertanto portato in parziale chiusura della sede 6 così da indurre, per effetto dell'incremento delle perdite di carico, una diminuzione della pressione di erogazione Pu. Tale pressione agisce attraverso il condotto 21 nella camera 20 bilanciando il carico elastico attivo sulla membrana 19, determinando in tal modo un valore di pressione del gas erogato nonché di portata proporzionalmente correlato con il differenziale di pressione d'acqua e di portata rilevato nel condotto 36.
Si ha quindi che la pressione di erogazione Pu del gas varia in modo direttamente proporzionale con il differenziale di pressione dell'acqua rilevato nel condotto di alimentazione 36a. Assumendo che il differenziale di pressione del gas all'uscita del gruppo valvolare sia sostanzialmente pari alla pressione di erogazione (in quanto riferita alla pressione atmosferica), al variare della portata d'acqua richiesta il rapporto fra il differenziale di pressione dell'acqua e la pressione di erogazione del gas rimane di conseguenza sostanzialmente costante. Poiché le portate variano proporzionalmente con il differenziale di pressione (sostanzialmente con la radice quadrata del differenziale di pressione), nel funzionamento è mantenuto costante il rapporto fra la portata di gas e la portata di acqua. Tale rapporto costante fra le portate di gas e di acqua garantisce conseguentemente un differenziale di temperatura fra ingresso ed uscita dell'acqua dal dispositivo riscaldatore sostanzialmente costante. Poiché la temperatura di ingresso dell'acqua si può ritenere approssimativamente costante o al più variabile in modo limitato e per ampi intervalli temporali (ad esempio variazioni stagionali della temperatura), la temperatura di uscita dell'acqua rimane sostanzialmente costante e tale da assicurare in tutte le condizioni di funzionamento un adeguato comfort all'utilizzatore .
Secondo una ulteriore caratteristica del gruppo valvolare secondo l'invenzione, nella strozzatura 36 del condotto di alimentazione è previsto un elemento otturatore a farfalla 48 le cui differenti posizioni permettono, a parità di portata d'acqua passante nel condotto 36a, di indurre differenti perdite di carico e conseguentemente differenti valori del differenziale di pressione generato in corrispondenza della strozzatura 36. In tal modo si può variare, a parità di portata d'acqua richiesta dall'utenza, il rapporto fra il differenziale di pressione e la pressione di erogazione del gas così da variare selettivamente la portata di erogazione del gas e conseguentemente la temperatura di uscita dell'acqua dal dispositivo riscaldatore. Pertanto l'otturatore a farfalla costituisce elemento regolatore del rapporto fra il differenziale di pressione dell'acqua e la pressione di erogazione del gas. In alternativa è previsto che l'elemento otturatore a farfalla 48 sia disposto nel condotto di alimentazione del gas, a valle del gruppo valvolare 1 per esplicare, analogamente a quanto descritto sopra, la funzione di elemento regolatore del rapporto fra i differenziali di pressione e quindi fra le portate di acqua e di gas.
In figura 2, è rappresentata una variante di realizzazione del gruppo valvolare dell'invenzione, complessivamente indicata con 50, in cui parti corrispondenti all'esempio precedente sono contrassegnate dai medesimi riferimenti numerici. Il gruppo valvolare 50 si presta particolarmente ad applicazioni in cui una utenza quale uno scaldabagno istantaneo ad acqua per uso domestico sia associato ad una caldaia a gas per il riscaldamento di ambienti. In figura 4 è riportato uno schema funzionale di un impianto combinato del tipo anzidetto. L'impianto prevede un primo circuito d'acqua con elementi riscaldanti R, quali radiatori per ambienti, collegati ad una caldaia C alla quale è associato un bruciatore B alimentato mediante una linea G di erogazione del gas combustibile. E' previsto inoltre un secondo circuito per l'alimentazione di acqua sanitaria ad un corrispondente dispositivo riscaldatore, quale uno scambiatore di calore S. L'acqua è fornita all'utenza tramite una linea W di alimentazione dell'acqua allo scambiatore di calore S nel quale è fatto circolare il fluido del primo circuito derivato mediante una valvola V del tipo a tre vie.
Con particolare riferimento alla figura 2, il gruppo valvolare 50 si differenzia dal gruppo dell'esempio precedente per la previsione, in aggiunta alla valvola modulatrice 10, di una seconda servovalvola 51. Detta servo-valvola 51 è provvista di una membrana 52 solidarizzata ad un piattello portaotturatore 53 associato ad una corrispondente sede di valvola 54. La membrana 52 è assoggettata, da un lato al carico esercitato da una molla 55 e regolabile mediante avvitatura di un porta-molla 56, e dall'altro lato alla pressione esistente in una camera 60. Detta camera 60 è in comunicazione con la camera 22 tramite la sede di valvola 54 e con la camera di pilotaggio 9 tramite il travaso 23. La camera 60 è altresì selettivamente comunicante con il condotto 21, attraverso la sede di valvola 30 la cui apertura è comandata dalla valvola di intercettazione 26. In questa variante del trovato, la valvola 26 costituisce valvola commutatrice atta a commutare alternativamente il funzionamento dalla servovalvola 51 alla valvola modulatrice 10, quali elementi modulatori della pressione di erogazione del gas.
In figura 2 il gruppo valvolare è rappresentato in una condizione operativa in cui la pressione di erogazione Pu e conseguentemente la portata di gas è regolata dalla servo-valvola 51 mentre la valvola modulatrice 10 è esclusa dal funzionamento. In tale condizione, la camera 60 è in comunicazione con il condotto 21 tramite la sede di valvola 30 e la pressione di pilotaggio Pt è ottenuta mediante il bilanciamento tra la pressione Pu agente sulla membrana 52 ed il carico elastico attivo sulla medesima tramite la molla 55. Tramite la regolazione della corsa del porta-molla 56 viene regolato il valore massimo della pressione di erogazione (e portata) ammissibile il quale è scelto in funzione della potenza del dispositivo riscaldatore dell'impianto. In questa condizione operativa vi è circolazione d'acqua negli elementi riscaldanti R mentre il flusso al dispositivo riscaldatore S del circuito di acqua sanitaria è intercettato dalla chiusura dell valvola a tre vie. A seguito di una richiesta d'acqu sanitaria all'utenza e quindi di una portata d'acqua lungo la linea di alimentazione W, il differenziale di pressione d'acqua rilevato dall'attuatore a membrana 35 comanda, mediante la leva 31, la commutazione della valvola 26, analogamente a quanto previsto per il gruppo valvolare 1, per il tramite dell'interruttore a scatto rapido 44 e della lamina elastica 41. A seguito della commutazione, la pressione di erogazione Pu e quindi la portata di gas vengono regolate dalla valvola modulatrice 10 mentre la servo-valvola 51 viene esclusa dal funzionamento. La regolazione della pressione Pu avviene nel modo descritto più sopra con riferimento al gruppo valvolare 1 e, per ciascun valore di portata d'acqua richiesta, la pressione di erogazione del gas varia in modo direttamente proporzionale con il differenziale di pressione dell'acqua rilevato nel condotto di alimentazione. In questa seconda condizione operativa la commutazione attuata dalla valvola 26 comanda in apertura, per il tramite dell'interruttore 44, la valvola V a tre vie mediante la quale il flusso d'acqua del primo circuito è deviato verso lo scanbiatore di calore S per il riscaldamento dell'acqua sanitaria .
L'invenzione risolve così il problema proposto conseguendo i vantaggi sopra evidenziati rispetto alle soluzioni note.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo valvolare per la regolazione automatica della portata di un gas combustibile ad un dispositivo per il riscaldamento di un fluido in funzione di variazioni della portata di detto fluido in detto dispositivo di riscaldamento, comprendente: - mezzi per indurre un differenziale di pressione in detto fluido correlato alla portata di esso circolante in un condotto, - mezzi attuatori alimentati con detto differenziale di pressione per generare un segnale correlato al valore di detto differenziale di pressione, - mezzi di regolazione della portata di gas combustibile asserviti a detti mezzi attuatori per variare la portata di gas in modo correlato al differenziale di pressione di detto fluido, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione della portata di gas comprendono un regolatore di pressione a membrana e che detti mezzi attuatori sono attivi su detti mezzi di regolazione attraverso il comando mediato da detto regolatore di pressione.
  2. 2. Gruppo valvolare secondo la rivendicazione 1, in cui detto regolatore di pressione comprende: - una servo-valvola collocata in un condotto adduttore di gas ed avente un otturatore con comando a membrana, la membrana di detta servo-valvola essendo assoggettata da un lato alla pressione di erogazione del gas e dall'altro lato ad una pressione di riferimento stabilita in una camera di pilotaggio della servovalvola, e - una valvola di modulazione includente la membrana del detto regolatore di pressione per il controllo della pressione di riferimento nella camera di pilotaggio.
  3. 3. Gruppo valvolare secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi attuatori comprendono un attuatore a membrana, detto attuatore a membrana essendo attivo sulla membrana della valvola di modulazione per trasferire sulla membrana della valvola di modulazione un carico correlato al segnale generato dal detto attuatore a membrana al variare del differenziale di pressione di detto fluido.
  4. 4. Gruppo valvolare secondo la rivendicazione 3, in cui detto attuatore a membrana è attivo sulla membrana della valvola di modulazione per il tramite di una molla di carico della membrana di detta valvola di modulazione .
  5. 5. Gruppo valvolare secondo una o più delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui la membrana della valvola di modulazione è assoggettata da un lato alla pressione di erogazione del gas e dall'altro lato al carico elastico direttamente esercitato tramite detto attuatore a membrana dal differenziale di pressione indotto in detto fluido e correlato alla sua portata.
  6. 6. Gruppo valvolare secondo la rivendicazione 5, in cui il carico elastico esercitato sulla membrana della valvola di modulazione è generato tramite una leva di primo genere, detta leva essendo sollecitata, rispetto al suo punto di fulcro, da un lato dall'attuatore a membrana ed essendo attiva dall'altro lato sulla molla di carico di detta valvola di modulazione, così che detto carico elastico sia proporzionalmente correlato al differenziale di pressione alimentato all'attuatore a membrana.
  7. 7. Gruppo valvolare secondo la rivendicazione 6, in cui la legge di proporzionalità tra la pressione di erogazione del gas ed il differenziale di pressione alimentato all'attuatore a membrana è una legge sostanzialmente lineare.
  8. 8. Gruppo valvolare secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui detto attuatore a membrana è del tipo a singola membrana, detta membrana essendo assoggettata ai contrapposti lati alle pressioni definenti detto differenziale di pressione e rilevate in sezioni contigue del condotto in cui circola detto fluido.
  9. 9. Gruppo valvolare secondo la rivendicazione 8, comprendente un elemento di tenuta calzato su detta leva ed avente contrapposte estremità vincolate a tenuta idraulica con una parte stazionaria del gruppo valvolare e con detta leva.
  10. 10. Gruppo valvolare secondo la rivendicazione 9, in cui dette tenute idrauliche sono tenute di tipo statico.
  11. 11. Gruppo valvolare secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui detto attuatore a membrana comprende una coppia di membrane affacciate e assoggettate rispettivamente all'una e all'altra delle pressioni definenti detto differenziale di pressione e rilevate in sezioni contigue del condotto in cui circola detto fluido, dette membrane essendo collegate fra loro tramite uno stelo vincolato a detta leva, la leva essendo oscillata attorno al suo fulcro per effetto dello spostamento dello stelo sollecitato, tramite la coppia di membrane, dal differenziale di pressione alimentato all'attuatore, detta leva essendo alloggiata almeno parzialmente all'interno di una camera compresa tra dette membrane chiusa a tenuta senza contatto tra la leva ed il fluido.
  12. 12. Gruppo valvolare secondo una o più delle rivendicazioni precedenti comprendente ulteriormente una valvola di intercettazione per l'intercettazione dell'alimentazione di gas a detta camera di pilotaggio, detta valvola di intercettazione comprendendo un otturatore spostabile selettivamente in chiusura di una prima o alternativamente di una seconda sede di valvola, detto otturatore essendo spostato tra dette sedi di valvola mediante un elemento di comando di un interruttore del tipo a scatto rapido attivo sullo stelo di comando dell'otturatore della valvola di intercettazione, detto elemento di comando a scatto rapido essendo attivato dal carico elastico di un elemento elastico solidarizzato a detta leva.
  13. 13. Gruppo valvolare secondo la rivendicazione 12, comprendente una seconda servo-valvola a membrana ed in cui detta valvola di intercettazione costituisce valvola commutatrice per commutare alternativamente il funzionamento dalla seconda servo-valvola alla valvola di modulazione e modulare di conseguenza la pressione di erogazione del gas.
  14. 14. Gruppo valvolare secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi per indurre detto differenziale di pressione nel condotto in cui circola detto fluido comprendono una strozzatura fra dette sezioni contigue del condotto, le pressioni definenti detto differenziale essendo rilevate in dette sezioni contigue e trasferite a detti mezzi attuatori per generare detto segnale correlato al valore del differenziale di pressione, mezzi parzializzatori essendo previsti tra dette sezioni contigue per variare selettivamente la sezione di flusso del fluido ed indurre conseguentemente a parità di portata differenti valori di detto differenziale di pressione.
  15. 15. Gruppo valvolare secondo la rivendicazione 13, comprendente una valvola deviatrice a tre vie interposta tra un primo ed un secondo circuito di detto fluido per deviare selettivamente il flusso di detto fluido dal primo al secondo circuito, il primo circuito essendo predisposto con elementi riscaldanti per il riscaldamento di ambienti, il secondo circuito essendo predisposto con una scambiatore di calore per il riscaldamento di acqua sanitaria, organi di accensione e sorveglianza di fiamma essendo associati ad un dispositivo riscaldatore di detto fluido, detto interruttore a scatto rapido costituendo elemento di comando per detti organi di accensione e sorveglianza di fiamma e/o di detta valvola a tre vie per comandare selettivamente il passaggio dal funzionamento di riscaldamento di ambienti al funzionamento d i riscaldamento di acqua sanitaria.
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