ITPD960125A1 - Cuscino a celle rigonfiabili con uno o piu' fluidi di cui almeno uno di opportuna densita' particolarmente adatto come ausilio per disabili - Google Patents

Cuscino a celle rigonfiabili con uno o piu' fluidi di cui almeno uno di opportuna densita' particolarmente adatto come ausilio per disabili Download PDF

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ITPD960125A1
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Berto Vassilli
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Vassilli Srl
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DESCRIZIONE
del brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“Cuscino a celle rigonfiabili con uno o più fluidi, di cui almeno uno di opportuna densità, particolarmente adatto come ausilio per disabili”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il campo dei cuscini costituiti da un assieme di celle rigonfiabili è un campo densamente popolato.
Le soluzioni più disparate sono state adottate a partire da qualche decennio addietro e nelle diverse parti del mondo, costituendo l’oggetto di molti brevetti di cui parecchi già scaduti per decorrenza dei termini di protezione.
Oltre ai cuscini costituiti da celle rigonfiabili si è riscontrato un analogo interesse per la realizzazione di materassini o di stuoie costituite da una pluralità di celle rigonfiabili.
Quali esempi di riferimento si rimanda ai Brevetti:
DE N° 1.951.476 del 1969;
USA N° 3.984.886 del 1975;
USA N° 4.267.611 del 1979;
USA N° 4.541.136 del 1983;
Si nota che i miglioramenti si sono ottenuti via via con la disponibilità di materiali più appropriati quali gli elastomeri e con il progredire della tecnologia.
Particolare interesse oggi viene riservato ai cuscini destinati ai disabili ed in particolare a quelli da utilizzare per le sedute delle carrozzelle.
Sono note le problematiche da affrontare per i disabili, che costretti a permanenze più o meno lunghe su carrozzelle, sono soggetti all’insorgenza di piaghe di decubito dovute alla pressione del loro peso che si scarica in zone concentrate in corrispondenza delle prominenze ossee del sedere. I cuscini a celle rigonfiate possono ridurre od eliminare detto inconveniente in quanto sono in grado di distribuire la pressione (di reazione) in zone più ampie della regione ischea oltre a consentire eventuali interspazi tra le superfici di appoggio che favoriscano la aerazione.
Risolto il problema di scongiurare le piaghe di decubito riamane un altro problema che è quello della stabilità.
Chi sta seduto su un cuscino a celle riempite con un fluido aeriforme, che può essere l’aria, avverte un senso di galleggiamento che, a prescindere dal disagio subito, nella realtà determina una instabilità. Se ciò potrebbe essere tollerato da una persona sana, ciò non è ammissibile per una persona disabile. Per ovviare a questo ultimo problema attualmente, in qualche cuscino di commercio, l’area di gonfiaggio (del cuscino) è suddivisa in quattro zone, con possibilità di sottoporre ad una diversa pressione ciascuna zona, differenziando il sostegno nei diversi quadranti per chi sta seduto. Pare che i risultati non siano soddisfacenti per cui sia il disagio e sia la instabilità rimangono.
Scopo del presente brevetto è quello di risolvere il problema della instabilità ed il conseguente disagio continuando invece a soddisfare le esigenze di una seduta che non determina l’instaurarsi di piaghe di decubito.
Il problema viene risolto riempiendo le celle non con un fluido aeriforme o con un fluido denso e pesante, ma con un fluido denso e leggero caratterizzato da una buona elasticità e portanza, da una bassa conducibilità termica, e da una discreta mobiltà per transitare attraverso le microcomunicazioni praticate fra cella e cella. Possono essere adeguati allo scopo sopra esposto i tipi di fluido corrispondenti a quelli esistenti nel mercato e che vengono utilizzati per esempio nelle solette per i sottopiedi degli scarponi da sci.
Il cuscino del trovato, come già insegnato e noto nel brevetto DE N° 1.951.476, può essere diviso in due o più zone ed il rigonfiamento delle celle delle varie zone può essere effettuato con fluidi diversi e specificatamente le celle di alcune zone possono essere gonfiate con fluidi aeriformi di tipo normale; mentre le altre vengono gonfiate con fluidi di opportuna densità. Il riempimento delle celle per ciascuna zona può avvenire inoltre completamente con un fluido di uno stesso tipo, oppure dosando opportunamente la quantità di un fluido rispetto alla quantità di un altro fluido diverso.
Con la soluzione adottata secondo il presente brevetto, il cuscino, o la parte di cuscino con le celle gonfiate con la presenza di un fluido di adeguata densità, sottoposto al peso della persona che vi siede sopra, assume la configurazione anatomica della parte che viene in appoggio e la quantità di fluido che si allontana a séguito dello affossamento, va a confluire sulle zone esterne a ridosso della persona, aumentando la superficie di raccolta e conferendo una ulteriore stabilità di seduta.
Si fa presente che i fluidi impiegati per l’attuazione del presente brevetto vanno ricercati tra quelli che posseggono una adeguata densità, associata a buona mobilità, quali i gel, ferme restando le altre caratteristiche di elasticità, di porosità per gli aeriformi e di buon isolamento termico. Non è determinate se i fluidi aventi le caratteristiche sopra esposte sono ottenuti o ottenibili per schiumatura o per miscelazione o per combinazione o per reazione ecc. di elementi vari tra loro.
La presente innovazione vista a posteriori data la sua semplicità può sembrare intuitiva e addirittura banale. Però finora nessuno ha mai pensato a questa soluzione; nonostante il diffuso e continuo interesse esistente da parte dei vari ricercatori a migliorare la stabilità di seduta su superfici realizzate con celle gonfiate con gli usuali fluidi quali aria ed acqua.
Quanto in precedenza esposto risulta chiarito dall’esame delle allegate tavole dei disegni.
La fig. 1 è la rappresentazione assonometrica dall’alto di un cuscino con una porzione vista in trasparenza allo scopo di mettere in mostra i due ordini di fasce (righe e colonne) che tengono spaziate le celle alla base. Si è contraddistinto con 1 la base da cui si elevano le celle 2; con 3 un ordine di fasce parallele di separazione e 4 il secondo ordine di fasce parallele di separazione perpendicolari alle prime fasce; con 5 la sommità delle celle e con 7 i loro fianchi.
La fig. 2 mostra la base 1 del cuscino privo della sovrastruttura delle celle 2 per evidenziare le fasce spaziatrici 3 e 4 e le microcomunicazioni 8 fra le varie celle. Si è contraddistinto con 12 la porzione del fondo in corrispondenza di una cella; e con 9 l’ingresso che dall’esterno comunica con tutte le celle ubicate da una parte della linea x-x; e con 10 un secondo ingresso che dall’esterno comunica con tutte le celle ubicate dalla parte opposta della suddetta linea x-x, le cui fasce spaziatrici 3 e 4 e la fascia perimetrale 6 vengono saldate a tenuta sul fondo 12.
La fig. 3 è una vista frontale del cuscino. Si è contraddistinto con 12 il piano di fondo cieco che costituisce il piano di appoggio del cuscino; con 1 il piano di base da cui si ergono le celle 2. Si è contraddistinto con 5 la sommità delle celle; con 7 i fianchi delle celle; con 3 (4) la fascia di spaziatura e con 13 la ampiezza di una cella 2.
La fig. 4 è una vista in pianta del cuscino corrispondente alla fig. 1. Si è contraddistinta con 1 la base da cui si ergono le celle 2; con 5 la sommità delle celle e con 7 i fianchi delle celle; con 3 e 4 i due ordini di fasce di spaziatura fra le celle; con 1 1 il rilievo presente nella fascia di spaziatura in corrispondenza delle microcomunicazioni 8; con 9 e 10 gli ingressi che dall’esterno comunicano con le celle che stanno rispettivamente da una parte o dall’altra parte della linea x-x. La fig. 5 mostra ingrandito il particolare del rilievo 11 collocato in corrispondenza delle fasce di spaziatura 3 (4) e in corrispondenza di una microcomunicazione 8 vista dall’interno di una delle due celle 2 da questa interessate. Si è contraddistinto con 12 il fondo del cuscino; con 7 le pareti delle celle.
La fig. 6 mostra ingrandito il particolare del rilievo 11 visto a 90 gradi rispetto alla rappresentazione della figura 5. Si è contraddistinto con 12 il fondo e con 1 il soprastante piano da cui si ergono le celle. Si è contraddistinto con 8 la apertura inerente alle microcomunicazioni.
La fig. 7 mostra un allineamento di celle del cuscino secondo il trovato. Le celle 2 sono gonfiate con due fluidi diversi di cui uno aeriforme 14 stazionante nella parte superiore ed il secondo 15 (non aeriforme) della voluta densità e mobilità (in grado di fornire le peculiarità che caratterizzano il presente trovato) collocato nella parte sottostante al fluido aeriforme.
Si è contraddistinto con 12 il piano di fondo; con 1 il piano da cui si ergono le celle; con 5 le sommità delle celle; con 7 i fianchi delle celle; con 1 1 i rilievi posti sulle spaziature in corrispondenza delle microcomunicazioni 8.
La fig. 8 mostra una possibile deformazione delle celle, di cui alla figura precedente, che reagiscono ad un carico gravante 16. Si vuole evidenziare che l’affossamento non raggiunge il fondo 12 perché il rigonfiamento delle celle 2 con un fluido 15 di opportuna densità adottato, ha la necessaria “portanza” e data la sua mobilità esso può traslare attraverso le microcomunicazioni 8 nelle celle laterali contigue. Le celle sottoposte al carico possono così modellarsi inviluppando la configurazione del carico posto sopra, ed effettuando su di esso una reazione (pressione) uniformemente distribuita.
La fig. 9 mostra schematicamente come viene inviluppato il sedere di un corpo umano 6 e come reagiscono le celle di un cuscino realizzato secondo il presente trovato e cioè rigonfiate con un fluido avente le prerogattive in precedenza descritte. La fig. 10 mostra un cuscino a celle la cui configurazione è alquanto diversa dalla precedente rappresentazione e ciò non implica alcuna limitazione del brevetto. Si è contraddistinto con 13 il fondo; con 1 il piano da cui si ergono le celle 2.
La fig. 1 1 è la rappresentazione di un cuscino le cui celle hanno una configurazione non molto dissimile di quella di figura 1. Si è contraddistinto con 13 il fondo; con 1 il piano da cui si ergono le celle 2.
La fig. 12 mostra il cuscino corrispondente alla figura precedente visto parzialmente sezionato. Si è contraddistinto nelle celle sezionate con 14 il fluido aeriforme che sta nello spazio superiore e con 15 il fluido denso con le caratteristiche in precedenza esposte collocato al di sotto. Si è contraddistinto con 13 il fondo; con 1 il piano da cui si ergono le celle 2.
La fig. 13 è la vista dall’alto del cuscino a celle, corrispondente al cuscino sezionato della fig. 12.
Non si esce dal brevetto per realizzazioni o soluzioni che derivano dal concetto innovativo rivendicato.
Non sono limitativi del brevetto la forma, la dimensione od il numero delle celle. Fondamentale è il concetto di usare per il rigonfiamento delle celle non più un fluido aeriforme ma un fluido elastico non aeriforme per cui il cuscino a celle così realizzato oltre a scongiurare il verificarsi di piaghe di decubito, fornisce alla persona che siede sopra la stabilità di seduta senza galleggiamenti.
Il principio del presente brevetto che protegge il cuscino a celle si intende esteso a materassi, a strisce, o a stuoie provviste di celle riempite con fluidi elastici non aeriformi.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) “Cuscino a celle rigonfiabili con uno o più fluidi, di cui almeno uno di opportuna densità, particolarmente adatto come ausilio per disabili” comprendente: • un piano di fondo (13); • un piano di materiale elastomerico (1) da cui si ergono delle celle (2) spaziate tra loro alla base da due ordini di fasce parallele (3-4) incrociate a 90 gradi; essendo dette fasce saldate a tenuta sul piano di fondo; essendo le celle comunicanti tra loro, nella totalità o a gruppi, così da costituire delle zone distinte; essendo le celle suscettibili di essere gonfiate con fluidi; caratterizzato dal fatto che tutte le celle (2) del cuscino o solamente quelle di alcune zone vengono gonfiate con un fluido, non aeriforme di opportuna densità e mobilità a guisa di un gel, dotato di proprietà di portanza, di elasticità, di permeabilità, di atermicità così da scongiurare movimenti di galleggiamento per chi siede sul cuscino.
  2. 2) Cuscino a celle rigonfiabili secondo la rivendicazione prima caratterizzato dal fatto che le celle (2), gonfiate con un fluido (15) non aeriforme di opportuna densità e portanza a guisa di un gel, dotato di proprietà di portanza, di elasticità, di permeabilità, di atermicità, collegate tra loro con microcomunicazioni, impediscono che l’affossamento determinato dalla persona posta sopra, raggiunga il fondo; garantendo un sufficiente spessore di materiale cedevole interposto tra il carico della persona ed il fondo.
  3. 3) Cuscino a celle rigonfiabili secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che le celle possono venire gonfiate non totalmente con un fluido di opportuna densità e portanza a guisa di un gel, dotato di proprietà di portanza, di elasticità, di permeabilità, di atermicità, integrando la parte mancante con un fluido aeriforme e ciò per conseguire un risultato dosato tra il non galleggiamento ed il galleggiamento del carico sopra il cuscino.
  4. 4) Cuscino a celle rigonfiabili caratterizzato secondo le rivendicazioni precedenti tutte come descritto e schematicamente rappresentato per gli scopi prefissi.
IT96PD000125A 1996-05-17 1996-05-17 Cuscino a celle rigonfiabili con uno o piu' fluidi,di cui almeno uno di opportuna densita',particolarmente adatto come ausilio per disabili IT1287902B1 (it)

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