ITPD20120231A1 - Dispositivo di bloccaggio - Google Patents

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ITPD20120231A1
ITPD20120231A1 IT000231A ITPD20120231A ITPD20120231A1 IT PD20120231 A1 ITPD20120231 A1 IT PD20120231A1 IT 000231 A IT000231 A IT 000231A IT PD20120231 A ITPD20120231 A IT PD20120231A IT PD20120231 A1 ITPD20120231 A1 IT PD20120231A1
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IT
Italy
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pair
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locking device
dimensional
hole
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IT000231A
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Emmanuele Carletto
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Carletto Stefano
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B2/00Friction-grip releasable fastenings
    • F16B2/02Clamps, i.e. with gripping action effected by positive means other than the inherent resistance to deformation of the material of the fastening
    • F16B2/04Clamps, i.e. with gripping action effected by positive means other than the inherent resistance to deformation of the material of the fastening internal, i.e. with spreading action
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B9/00Connections of rods or tubular parts to flat surfaces at an angle
    • F16B9/05Connections of rods or tubular parts to flat surfaces at an angle by way of an intermediate member
    • F16B9/054Connections of rods or tubular parts to flat surfaces at an angle by way of an intermediate member the intermediate member being threaded
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B21/00Means for preventing relative axial movement of a pin, spigot, shaft or the like and a member surrounding it; Stud-and-socket releasable fastenings
    • F16B21/10Means for preventing relative axial movement of a pin, spigot, shaft or the like and a member surrounding it; Stud-and-socket releasable fastenings by separate parts
    • F16B21/20Means for preventing relative axial movement of a pin, spigot, shaft or the like and a member surrounding it; Stud-and-socket releasable fastenings by separate parts for bolts or shafts without holes, grooves, or notches for locking members
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B7/00Connections of rods or tubes, e.g. of non-circular section, mutually, including resilient connections
    • F16B7/04Clamping or clipping connections
    • F16B7/0406Clamping or clipping connections for rods or tubes being coaxial
    • F16B7/0413Clamping or clipping connections for rods or tubes being coaxial for tubes using the innerside thereof

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Lock And Its Accessories (AREA)

Description

TITOLO
DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile nel settore della ferramenta e delle costruzioni ed, in particolare, ha per oggetto un dispositivo di bloccaggio del tipo descritto nel preambolo della rivendicazione 1.
Stato della Tecnica
Sono noti numerosi esempi di dispositivi per bloccare un elemento a piastra o di forma generica in prossimità dell’estremità longitudinale di un elemento tubolare.
In particolare, US3721463 descrive un dispositivo per bloccare la testa di un parchimetro su un elemento tubolare cavo definente una direzione longitudinale. Il dispositivo comprende un elemento troncoconico provvisto di un foro longitudinale per una vite passante e un elemento prismatico in materiale plastico. Quest’ultimo presenta una superficie laterale esterna di forma complementare alla parete interna dell’elemento tubolare cavo ed una cavità interna di forma complementare all’elemento troncoconico. Infine à ̈ prevista una piastra avente un foro filettato centrale nel quale à ̈ possibile serrare la vite passante. La piastra ha dimensioni trasversali tali da poter essere inserita longitudinalmente nell’elemento tubolare cavo ma da non poter ruotare attorno all’asse longitudinale quando la vite passante viene serrata. Con i vari elementi assemblati senza serrare la vite, il dispositivo può essere inserito scorrevolmente nell’elemento tubolare cavo. Quando la vite passante viene serrata, l’elemento troncoconico viene compresso nella cavità dell’elemento prismatico, il quale si dilata trasversalmente facendo aderire la propria superficie laterale alla parete interna dell’elemento tubolare cavo. L’attrito tra quest’ultimo e l’elemento prismatico blocca il dispositivo.
Uno svantaggio evidente di questa soluzione risiede nel fatto che il dispositivo à ̈ relativamente complesso e gli elementi troncoconico e prismatico richiedono lavorazioni complesse con tolleranze ristrette, comportando un costo di fabbricazione relativamente elevato.
Un ulteriore svantaggio di questa soluzione risiede nel fatto che l’elemento prismatico, dovendosi deformare avvitando la vite, à ̈ realizzato in materiale plastico, con conseguenti problemi di durata. Inoltre, se il dispositivo viene sottoposto a ripetuti cicli di bloccaggio/sbloccaggio, l’elemento prismatico deformabile può essere soggetto a rottura e deterioramento rapido.
Un dispositivo simile al precedente ed avente sostanzialmente gli stessi svantaggi à ̈ descritto in EP0278016.
GB1160389 descrive un dispositivo per bloccare un tappo sull’estremità di un tubo. Il dispositivo comprende un’asta centrale avente un’estremità vincolata al tappo da bloccare ed un’estremità libera posizionabile nel tubo; con il tappo in posizione, l’asta centrale si estende in direzione longitudinale parallelamente al tubo. E’ prevista una barra trasversale inserita con gioco in un foro passante praticato in corrispondenza dell’estremità libera dell’asta centrale ed avente dimensioni trasversali leggermente inferiori alla sezione trasversale del tubo, in modo da poter essere inserita in quest’ultimo. Un elemento mobile in direzione longitudinale e comandato da una vite sul tappo, presenta una porzione in contatto con un’estremità della barra trasversale in modo che il serraggio della vite faccia ruotare la barra trasversale attorno ad un asse passante per il foro dell’estremità libera dell’asta centrale e comprima l’altra estremità della barra trasversale contro la parete interna del tubo bloccando il tappo.
Uno svantaggio evidente di questa soluzione risiede nel fatto che la barra trasversale agisce contro la parete interna del tubo in modo asimmetrico provocando possibili rotazioni dell’asta centrale e del tappo bloccato. Inoltre, l’asta centrale à ̈ sollecitata a flessione, aumentando il rischio di rotture se la vite viene serrata in modo eccessivo o se sono eseguiti numerosi cicli di bloccaggio/sbloccaggio.
EP1210885 descrive un dispositivo per il bloccaggio del piano di un tavolo all’estremità di una gamba tubolare del tavolo stesso. Il dispositivo di bloccaggio comprende un elemento cilindrico avente un taglio longitudinale per tutta la propria lunghezza in modo da poter variare la propria sezione trasversale tra una configurazione di riposo inseribile nella gamba tubolare ed una posizione allargata bloccata all’interno della gamba tubolare. Sono previste due coppie di viti e dadi opportunamente supportati all’interno dell’elemento cilindrico ed atti ad allargare quest’ultimo per bloccarlo all’interno della gamba tubolare.
Uno svantaggio di questa soluzione risiede nel fatto che il bloccaggio dell’elemento cilindrico mediante i dadi e le viti risulta poco agevole.
Presentazione dell'invenzione
Uno scopo primario del presente trovato à ̈ quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati, realizzando un dispositivo di bloccaggio che risulti relativamente semplice da realizzare e poco costoso.
Uno scopo particolare à ̈ quello di realizzare un dispositivo che sia in grado di esercitare un’azione meccanica bilanciata senza asimmetrie, ottenendo un accoppiamento stabile ed efficace.
Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo che sia facilmente montabile e possa essere bloccato/sbloccato anche numerose volte.
Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo impiegabile come tappo di chiusura di fori e di elementi tubolari in genere. Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo che sia utilizzabile per fissare a parete quadri. pensili, apparecchiature, ecc. Questi scopi, nonché altri che meglio appariranno nel seguito, sono raggiunti, in accordo con la rivendicazione 1, da un dispositivo di bloccaggio inseribile lungo un asse longitudinale in corrispondenza dell’estremità di un foro o di un elemento tubolare; il dispositivo comprende mezzi di contatto con la parete interna del foro o dell’elemento tubolare, mobili tra una prima posizione trasversalmente contratta, atta a consentire l’inserimento e la rimozione del dispositivo rispetto all’elemento tubolare, ed una seconda posizione trasversalmente espansa per esercitare un’azione di pressione contro la parete interna del foro o dell’elemento tubolare e impedire mediante attrito i movimenti relativi tra il dispositivo e l’elemento a cui e fissato. Il dispositivo comprende, inoltre, mezzi di comando a vite, atti a muovere i mezzi di contatto tra la prima e la seconda posizione. I mezzi di contatto comprendono una coppia di elementi bidimensionali ognuno dei quali presenta un’estensione prevalente lungo un rispettivo piano principale, un bordo periferico atto ad entrare almeno parzialmente in contatto con la parete interna del foro o dell’elemento tubolare nella seconda posizione espansa, e una fenditura sostanzialmente radiale tra l’asse longitudinale ed il bordo periferico. Ogni elemento bidimensionale à ̈ inserito con gioco nella fenditura dell’altro elemento bidimensionale della stessa coppia, e le fenditure radiali di entrambi gli elementi bidimensionali della stessa coppia sono sostanzialmente allineate e disposte da parti opposte rispetto all’asse longitudinale, in modo da definire un asse trasversale di rotazione dei piani principali. La prima posizione contratta à ̈ associata ad una prima distanza angolare tra i piani principali, mentre la seconda posizione espansa à ̈ associata ad una seconda distanza angolare tra gli stessi piani principali.
Grazie a questa particolare configurazione sarà possibile realizzare un dispositivo semplice, avente un costo relativamente contenuto e, nello stesso tempo, efficace e stabile.
Il dispositivo trova impiego sia inserito in un elemento tubolare per esempio di acciaio, alluminio o altro metallo, vetroresina plastica, sia inserito in un foro praticato su un materiale resistente come il calcestruzzo, la pietra, il mattone, i metalli, le plastiche, ecc.
Il dispositivo trova anche impiego come tappo di chiusura, anche ermetico, di un foro su una parete o di un elemento tubolare.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive del dispositivo secondo il trovato, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 rappresenta una vista prospettica di un primo esempio di realizzazione del dispositivo secondo il trovato;
la FIG. 2a rappresenta una vista esplosa di un secondo esempio di realizzazione del dispositivo secondo il trovato;
la FIG.2b rappresenta una vista esplosa di un terzo esempio di realizzazione del dispositivo con funzione di tappo ermetico;
le FIG. 3a e 3b rappresentano una vista parziale del dispositivo di FIG. 1, inserito in un elemento tubolare e in un foro;
la FIG.4 rappresenta una vista di un particolare del dispositivo di FIG.1; la FIG. 5 rappresenta una vista prospettica di un terzo esempio di realizzazione del dispositivo secondo il trovato;
la FIG.6 rappresenta una vista esplosa del dispositivo di FIG.5.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita
Il dispositivo viene descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato. Il dispositivo di bloccaggio secondo il trovato viene indicato globalmente con il numero di riferimento 1, ed à ̈ inseribile lungo un asse longitudinale L in corrispondenza dell’estremità E di un elemento tubolare T.
Il dispositivo 1 comprende mezzi di contatto 2 con la parete interna P dell’elemento tubolare T. I mezzi di contatto 2 sono mobili tra una prima posizione trasversalmente contratta, atta a consentire l’inserimento e la rimozione, mediante traslazione assiale, del dispositivo 1 rispetto all’elemento tubolare T, ed una seconda posizione trasversalmente espansa, nella quale i mezzi di contatto 2 sono in grado di esercitare un’azione di pressione contro la parete interna P dell’elemento tubolare T e impedire, mediante attrito, i movimenti relativi tra il dispositivo 1 e l’elemento tubolare T.
Il dispositivo 1 comprende, inoltre, mezzi di comando 3 a vite, atti a muovere i mezzi di contatto 2 tra la prima posizione contratta e la seconda posizione espansa.
Una caratteristica peculiare del trovato consiste nel fatto che i mezzi di contatto 2 comprendono una coppia di elementi bidimensionali 4, 4’ reciprocamente accoppiati. Ogni elemento bidimensionale 4, 4’ presenta un’estensione prevalente lungo un rispettivo piano principale (non illustrato nelle allegate figure), ed un bordo periferico 5, atto ad entrare almeno parzialmente in contatto con la parete interna P dell’elemento tubolare T quando il dispositivo 1 si trova nella seconda posizione espansa; inoltre, ogni elemento bidimensionale 4, 4’ ha una fenditura 6 sostanzialmente radiale che si estende tra l’asse longitudinale L ed il bordo periferico 5. Ogni elemento bidimensionale 4, 4’ à ̈ inserito con gioco nella fenditura 6 dell’altro elemento bidimensionale 4, 4’ della stessa coppia, e le fenditure radiali 6 di entrambi gli elementi bidimensionali 4, 4’ della stessa coppia sono sostanzialmente allineate e disposte da parti opposte rispetto all’asse longitudinale L in modo da definire un asse trasversale R di rotazione dei piani principali. Grazie a questa configurazione, i piani principali associati agli elementi bidimensionali 4, 4’ si intersecano in corrispondenza dell’asse trasversale R e possono ruotare almeno parzialmente attorno a quest’ultimo, facendo variare le dimensioni trasversali complessive dei mezzi di contatto 2. La prima posizione contratta, che consente lo scorrimento assiale degli elementi bidimensionali 4, 4’ all’interno dell’elemento tubolare T, à ̈ associata ad una prima distanza angolare tra i piani principali, mentre la seconda posizione espansa, che impedisce lo spostamento assiale, à ̈ associata ad una seconda distanza angolare tra i piani principali. In particolare, quando i piani principali degli elementi bidimensionali 4, 4’ si avvicinano angolarmente tra loro, il bordo periferico 5 degli elementi bidimensionali 4, 4’ si avvicina alla parete interna P dell’elemento tubolare T, fino a toccarla e ad esercitare su di essa l’azione di spinta necessaria a bloccare per attrito il dispositivo 1 all’interno dell’elemento tubolare T. Ogni elemento bidimensionale 4, 4’ può presentare un foro passante 7 in corrispondenza dell’asse longitudinale L. Inoltre, i mezzi di comando 2 a vite possono comprendere una vite 8 inserita nei fori passanti 7 degli elementi bidimensionali 4, 4’, ed avvitabile in un dado 9. Quest’ultimo può essere in contatto con gli elementi bidimensionali 4, 4’ in modo da poter esercitare, mediante serraggio della vite 8, un’azione di avvicinamento angolare tra i piani principali dalla prima distanza angolare alla seconda distanza angolare. Grazie a questa configurazione, avvitare la vite 8 nel dado 9 comporta l’avvicinamento reciproco dei piani principali ed il conseguente progressivo contatto dei bordi periferici 5 con la parete interna P dell’elemento tubolare T.
Come illustrato nelle allegate figure, gli elementi bidimensionali 4, 4’ possono essere sostanzialmente uguali tra loro.
Come illustrato in FIG. 1 – FIG. 4, il bordo periferico 5 degli elementi bidimensionali 4, 4’ può avere forma sostanzialmente ovale. In un differente esempio di realizzazione, il bordo periferico 5 degli elementi bidimensionali 4, 4’ può avere forma sostanzialmente rettangolare, come illustrato in FIG.5 e FIG.6.
Come raffigurato in FIG.2a, in un esempio di realizzazione, il dispositivo 1 può comprendere una piastra di chiusura 10 provvista di un foro centrale 11 per il passaggio della vite 8 e di una superficie di contatto 12 con l’elemento tubolare T. Più in dettaglio, il bordo periferico 5 degli elementi bidimensionali 4, 4’ può presentare una porzione in contatto con la piastra di chiusura 10 quando i piani principali sono posizionati alla seconda distanza angolare ed il dispositivo 1 si torva nella seconda posizione espansa. La presenza della piastra di chiusura 10, facilita le operazioni di bloccaggio del dispositivo 1, in quanto offre la superficie di contatto 12 come riscontro per il bordo periferico 5 ed impedisce un eventuale spostamento assiale rigido di entrambi gli elementi bidimensionali 4, 4’ senza una variazione della distanza angolare dei rispettivi piani principali. Tuttavia, la piastra di chiusura 10 non à ̈ necessaria, e alcuni esempi di realizzazione secondo il trovato possono esserne sprovvisti, in quanto il bordo periferico 5, durante il serraggio della vite 8, spontaneamente si blocca assialmente, anche senza la piastra di chiusura 10.
In figura 2b si mostra il dispositivo accoppiato ad un tappo (Z) con guarnizione (U) ed anello OR (OR).
Come raffigurato in FIG. 5 e FIG. 6, il dispositivo 1 può comprendere almeno un’ulteriore coppia di elementi bidimensionali 13, 13’ sostanzialmente uguali agli elementi bidimensionali 4, 4’ della prima coppia. In questi esempi di realizzazione, la prima coppia e l’ulteriore coppia di elementi bidimensionali 4, 4’ 13, 13’ sono fra loro assialmente sfalsate e la vite 8 à ̈ dimensionata in modo da attraversare i fori passanti 7 sia della prima coppia sia dell’ulteriore coppia di elementi bidimensionali 4, 4’ 13, 13’.
Inoltre, il dispositivo 1 può comprendere una terza coppia di elementi bidimensionali 14, 14’ similari agli elementi bidimensionali 4, 4’ 13, 13’ della prima e dell’ulteriore coppia. Tale terza coppia può essere assialmente interposta tra la prima coppia e l’ulteriore coppia di elementi bidimensionali 4, 4’ 13, 13’. In questo caso, i bordi periferici 15 degli elementi bidimensionali 14, 14’ della terza coppia possono avere dimensioni ridotte rispetto ai bordi periferici 5 degli elementi bidimensionali 4, 4’ 13, 13’ della prima coppia e dell’ulteriore coppia. In questo modo, i bordi periferici 15 degli elementi bidimensionali 14, 14’ della terza coppia possono entrare in contatto solo con gli elementi bidimensionali 4, 4’ 13, 13’ della prima coppia e dell’ulteriore coppia anche quando il dispositivo si trova nella seconda posizione espansa. Quest’ultimo accorgimento facilita la variazione di distanza angolare tra i piani principali degli elementi bidimensionali 4, 4’, 13, 13’ quando la vite 8 viene serrata.
La piastra di chiusura (10) può essere sostituita da una cornice o da un traverso posteriore di un pensile. Il dispositivo descritto può essere quindi usato come tassello per il fissaggio di qualsiasi cosa ad una parete forata. Da quanto sopra descritto, appare evidente che il dispositivo secondo il trovato raggiunge gli scopi prefissati ed in particolare permette di ottenere un dispositivo efficace, in grado di essere bloccato in modo sicuro e stabile e nello stesso tempo di essere relativamente economico da realizzare.
Queste sono le modalità schematiche sufficienti alla persona esperta per realizzare il trovato, di conseguenza, in concreta applicazione potranno esservi delle varianti senza pregiudizio alla sostanza del concetto innovativo.
Pertanto con riferimento alla descrizione che precede ed alle tavole accluse si esprimono le seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di bloccaggio inseribile lungo un asse longitudinale (L) in corrispondenza dell’estremità di un foro o di un elemento tubolare (T), comprendente: - mezzi di contatto (2) con la parete interna (P) del foro o dell’elemento tubolare (T), mobili tra una prima posizione trasversalmente contratta, atta a consentire l’inserimento e la rimozione di detto dispositivo (1) rispetto alle pareti del foro o dell’elemento tubolare (T), ed una seconda posizione trasversalmente espansa per esercitare un’azione di pressione contro la parete interna (P) del foro o dell’elemento tubolare (T) e impedire mediante attrito i movimenti relativi tra detto dispositivo (1) e l’elemento a cui à ̈ fissato (T); - mezzi di comando a vite (3), atti a muovere detti mezzi di contatto (2) tra detta prima posizione e detta seconda posizione; caratterizzato dal fatto che detti mezzi di contatto (2) comprendono una coppia di elementi bidimensionali (4, 4’) ognuno dei quali presenta un’estensione prevalente lungo un rispettivo piano principale, un bordo periferico (5) atto ad entrare almeno parzialmente in contatto con la parete interna (P) del foro o dell’elemento tubolare (T) in detta seconda posizione espansa, una fenditura (6) sostanzialmente radiale tra detto asse longitudinale (L) e detto bordo periferico (5), ogni elemento bidimensionale (4, 4’) di detta coppia essendo inserito con gioco in detta fenditura (6) dell’altro elemento bidimensionale (4’, 4) di detta coppia, e dette fenditure radiali (6) di entrambi gli elementi bidimensionali (4, 4’) di detta coppia essendo sostanzialmente allineate e disposte da parti opposte rispetto a detto asse longitudinale (L) in modo da definire un asse trasversale (R) di rotazione di detti piani principali, detta prima posizione contratta essendo associata ad una prima distanza angolare tra detti piani principali e detta seconda posizione espansa essendo associata ad una seconda distanza angolare tra detti piani principali.
  2. 2. Dispositivo di bloccaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ogni elemento bidimensionale (4, 4’) di detta coppia presenta un foro passante (7) in corrispondenza dell’asse longitudinale (L), detti mezzi di comando a vite (3) comprendendo una vite (8) inserita in detti fori passanti (7) degli elementi bidimensionali (4, 4’) di detta coppia, ed un dado (9) in contatto con detti elementi bidimensionali (4, 4’) atto ad esercitare, mediante serraggio di detta vite (8), un’azione di avvicinamento angolare di detti piani principali da detta prima distanza angolare a detta seconda distanza angolare.
  3. 3.Dispositivo di bloccaggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che gli elementi bidimensionali (4, 4’) di detta coppia sono sostanzialmente uguali.
  4. 4. Dispositivo di bloccaggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto bordo periferico (5) degli elementi bidimensionali (4, 4’) di detta coppia ha forma sostanzialmente ovale.
  5. 5.Dispositivo di bloccaggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto bordo periferico (5) degli elementi bidimensionali (4, 4’) di detta coppia ha forma sostanzialmente rettangolare.
  6. 6. Dispositivo di bloccaggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di comprendere un piano di fissaggio o una piastra di chiusura (10) provvista/o di un foro centrale (11) per il passaggio di detta vite (8) e di una superficie di contatto (12) con la parete forata o con il tubo (T) al fine di fissare stabilmente detto piano di fissaggio o piastra di chiusura (10) a detta parete forata o a detto tubo (T).
  7. 7.Dispositivo di bloccaggio secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere fra detto piano di fissaggio o una piastra di chiusura (10) almeno una guarnizione e/o anello OR al fine di tappare detto foro o detto tubo (T).
  8. 8. Dispositivo di bloccaggio secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto bordo periferico (5) degli elementi bidimensionali (4, 4’) di detta coppia presenta una porzione in contatto con detta piastra di chiusura (10), con detti piani principali a detta seconda distanza angolare.
  9. 9. Dispositivo di bloccaggio secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un’ulteriore coppia di elementi bidimensionali (13, 13’) sostanzialmente uguali agli elementi bidimensionali (4, 4’) di detta coppia, detta coppia e detta ulteriore coppia di elementi bidimensionali (4, 4’, 13, 13’) essendo fra loro assialmente sfalsate e detta vite (8) essendo dimensionata in modo da attraversare detti fori passanti (7) sia di detta coppia sia di detta ulteriore coppia di elementi bidimensionali (4, 4’, 13, 13’).
  10. 10. Dispositivo di bloccaggio secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto di comprendere una terza coppia di elementi bidimensionali (14, 14’) similari agli elementi bidimensionali (4, 4’) di detta coppia, assialmente interposta tra detta coppia e detta ulteriore coppia di elementi bidimensionali (4, 4’, 13, 13’), detti bordi periferici (15) degli elementi bidimensionali (14, 14’) di detta terza coppia avendo dimensioni ridotte rispetto a detti bordi periferici (5) di degli elementi bidimensionali (4, 4’, 13, 13’) di detta coppia e di detta ulteriore coppia in modo da entrare in contatto solo con gli elementi bidimensionali (4, 4’, 13, 13’) di detta coppia e di detta ulteriore coppia anche in detta seconda posizione espansa.
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Cited By (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP3663593A1 (de) * 2018-12-03 2020-06-10 Franz Bürscher Baugruppe, welche aus einem hohlprofil und einer stirnseitig daran verankerten verbindungsbaugruppe besteht

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GB1160389A (en) * 1968-09-25 1969-08-06 Daniel Charles Lawrence Hobbs Wedge Bar Clamping Device for Tube End Fittings.

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