ITPD20110369A1 - Apparecchiatura per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, e procedimento per trasferire liquidi tra serbatoi, in particolare mediante detta apparecchiatura - Google Patents

Apparecchiatura per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, e procedimento per trasferire liquidi tra serbatoi, in particolare mediante detta apparecchiatura Download PDF

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ITPD20110369A1
ITPD20110369A1 IT000369A ITPD20110369A ITPD20110369A1 IT PD20110369 A1 ITPD20110369 A1 IT PD20110369A1 IT 000369 A IT000369 A IT 000369A IT PD20110369 A ITPD20110369 A IT PD20110369A IT PD20110369 A1 ITPD20110369 A1 IT PD20110369A1
Authority
IT
Italy
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pipe
liquid
control valve
flow rate
tanks
Prior art date
Application number
IT000369A
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English (en)
Inventor
Giorgio Sordato
Original Assignee
Sordato S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
    • B01FMIXING, e.g. DISSOLVING, EMULSIFYING OR DISPERSING
    • B01F35/00Accessories for mixers; Auxiliary operations or auxiliary devices; Parts or details of general application
    • B01F35/80Forming a predetermined ratio of the substances to be mixed
    • B01F35/83Forming a predetermined ratio of the substances to be mixed by controlling the ratio of two or more flows, e.g. using flow sensing or flow controlling devices
    • B01F35/833Flow control by valves, e.g. opening intermittently
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
    • B01FMIXING, e.g. DISSOLVING, EMULSIFYING OR DISPERSING
    • B01F2101/00Mixing characterised by the nature of the mixed materials or by the application field
    • B01F2101/06Mixing of food ingredients
    • B01F2101/16Mixing wine or other alcoholic beverages; Mixing ingredients thereof

Description

APPARECCHIATURA PER TRASFERIRE LIQUIDI, IN PARTICOLARE VINO, TRA SERBATOI, E PROCEDIMENTO PER TRASFERIRE LIQUIDI TRA SERBATOI, IN PARTICOLARE MEDIANTE DETTA APPARECCHIATURA
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne una apparecchiatura per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, ed un procedimento per trasferire liquidi tra serbatoi, in particolare mediante detta apparecchiatura.
L’apparecchiatura ed il procedimento di cui trattasi sono destinati ad essere vantaggiosamente impiegati nelle aziende vinicole per eseguire operazioni di travaso, di taglio, ovvero di miscelazione di liquidi alimentari, quali in particolare vini, liquori, ecc.
Stato della tecnica
È particolarmente sentita nelle aziende produttrici di vino l’esigenza di travasare elevate quantità di vino tra diversi serbatoi, in particolare al fine di eseguire tagli o miscelazioni di due o più diverse tipologie di vini, per ottenere una miscela (o blend) di vini con le proprietà organolettiche desiderate.
Tali miscelazioni sono ottenute mediante operazioni di travaso di ciascun vino da tagliare contenuto in un corrispondente serbatoio di partenza, ad un serbatoio di arrivo in cui à ̈ mescolato alle altre tipologie di vini, secondo specifiche quantità previste dalla ricetta della tipologia di blend che desidera ottenere.
In particolare, à ̈ noto eseguire le operazioni di travaso utilizzando un’apparecchiatura per il trasferimento di vini comprendente una pompa collegata mediante una tubazione flessibile di aspirazione al serbatoio di partenza, e mediante una tubazione flessibile di mandata al serbatoio di arrivo.
Le operazioni di travaso sono controllate in loco da un operatore, che prima aziona manualmente l’avvio della pompa per travasare il vino dal serbatoio di partenza al serbatoio di arrivo. L’operatore rileva manualmente la quantità di vino trasferita da un serbatoio all’altro ad esempio misurando manualmente l’altezza del vino nel serbatoio di arrivo. Poi, quando la quantità desiderata di vino à ̈ stata trasferita nel serbatoio di arrivo, l’operatore comanda manualmente l’arresto della pompa.
Successivamente, à ̈ necessario scollegare manualmente la tubazione di mandata dal serbatoio di partenza e collegarla, sempre manualmente, ad un altro serbatoio di partenza in cui à ̈ contenuto un altro vino da travasare nel serbatoio di arrivo per miscelarlo al vino già trasferito nel serbatoio di arrivo.
Il principale inconveniente dell’apparecchiatura e del procedimento di tipo noto sopra brevemente descritti consiste nel fatto che richiedono la presenza costante dell’operatore durante tutto il tempo di travaso del vino, il quale deve eseguire manualmente numerose operazioni con un conseguenti elevati tempi di esecuzione dei travasi.
Più in dettaglio, à ̈ necessaria la presenza di un operatore in loco che comandi manualmente il funzionamento della pompa per determinare le quantità di vino da travasare.
Inoltre, la presenza dell’operatore à ̈ necessaria per rilevare eventuali perdite dalle tubazioni flessibili che collegano la pompa ai serbatoio, le quali sono facilmente soggette a rottura a causa dell’usura o di danneggiamenti provocati ad esempio dal passaggio di un carrello di trasporto sopra alla tubazione medesima. In particolare, la rottura di una delle tubazioni flessibili, se non rilevata da un operatore, comporta lo spreco di elevate quantità di vino, con conseguente perdita economica da parte dell’azienda vinicola.
Un ulteriore inconveniente della soluzione sopra descritta à ̈ dovuto al fatto che la misurazione manuale delle quantità di vino travasate da parte dell’operatore del livello del vino nel serbatoio non consente di miscelare i vini nelle percentuali richieste con elevata precisione.
Sono noti altresì impianti per il travaso e la miscelazione di prodotti liquidi alimentari, quali in particolare succhi di frutta, che prevedono l’impiego di tubazioni fisse, realizzate ad esempio in acciaio, per collegare i serbatoi di partenza al serbatoio di arrivo.
Più in dettaglio, ciascun serbatoio di partenza à ̈ collegato in maniera fissa al corrispondente serbatoio di arrivo mediante una tubazione metallica intercettata da una valvola motorizzata, la quale à ̈ azionabile da una unità di controllo per mettere in comunicazione i due serbatoi. Inoltre, à ̈ prevista una pompa provvista di un misuratore di portata atto a rilevare la quantità di liquido che viene trasferito, dalla pompa, da un serbatoio all’altro.
Quest’ultima soluzione di tipo noto si à ̈ dimostrata nella pratica in alcun modo adatta ad essere impiegata nelle cantine e nelle aziende vinicole.
Più in dettaglio, un primo inconveniente dell’impianto sopra brevemente descritto consiste nel fatto che non consente di cambiare i collegamenti tra diversi serbatoi, e pertanto non à ̈ adatto per preparare le numerose tipologie di blend di vini presenti nel mercato.
Un ulteriore inconveniente dell’impianto sopra brevemente descritto à ̈ dovuto al fatto che non può essere trasportato da un ambiente all’altro, il che ne preclude l’uso nelle cantine e nelle aziende vinicole che presentano tipicamente diversi ambienti, separati uno dall’altro, in cui sono alloggiati serbatoi di differenti tipologie di vini.
Un ulteriore inconveniente dell’impianto sopra brevemente descritto consiste nel fatto di essere strutturalmente molto complesso ed ingombrante, oltre che costoso da installare, a causa della necessità di predisporre ed articolare numerose tubazioni in acciaio.
Presentazione dell’invenzione
In questa situazione, scopo essenziale della presente invenzione à ̈ pertanto quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica di tipo noto sopra citata, mettendo a disposizione una apparecchiatura per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, ed un procedimento per trasferire liquidi tra serbatoi, i quali consentano di travasare in maniera automatizzata elevate quantità di liquido tra diversi serbatoio, senza alcun rischio di perdite di liquido.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una apparecchiatura per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, ed un procedimento per trasferire liquidi tra serbatoi, i quali consentano di eseguire qualsiasi combinazione di collegamento tra i serbatoio.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una apparecchiatura per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, ed un procedimento per trasferire liquidi tra serbatoi, operativamente del tutto affidabili.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una apparecchiatura per trasferire liquidi costruttivamente semplice ed economica da produrre.
Questi ed altri scopi ancora vengono tutti raggiunti dall’apparecchiatura e dal procedimento secondo le rivendicazioni allegate.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
− la figura 1 mostra una vista in prospettiva dell’apparecchiatura per il trasferimento di liquidi in oggetto;
− la figura 2 mostra uno schema idraulico dell’apparecchiatura per il trasferimento di liquidi in oggetto.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni à ̈ stato indicato nel suo complesso con 1 l’apparecchiatura per il trasferimento di liquidi, in particolare vini, tra serbatoi, oggetto della presente invenzione.
L’apparecchiatura 1 di cui trattasi à ̈ vantaggiosamente impiegata nelle cantine e nelle aziende vinicole per miscelare vini di diversa tipologia, al fine di ottenere una miscela (o blend) di vini con le desiderate proprietà organolettiche ovvero con un desiderato grado alcolico.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 di cui trattasi à ̈ impiegata per trasferire uno o più liquidi (in particolare vini di diversa tipologia) da un corrispondente serbatoio di partenza 2 ad un serbatoio di arrivo 3, in cui i liquidi sono mescolati assieme per ottenere il desiderato blend.
In particolare, i vini sono trasferiti nel serbatoio di arrivo 3 ciascuno in una determinata quantità, secondo quanto indicato nella ricetta dello specifico blend che si desidera ottenere.
Con riferimento alla forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, l’apparecchiatura 1 in oggetto comprende una o più tubazioni di aspirazione 4 flessibili, ciascuna dotata di una prima sezione di ingresso 5 destinata ad essere collegata al corrispondente serbatoio di partenza 2 contenente il liquido da trasferire, e di una prima sezione di uscita 6 opposta alla prima sezione di ingresso 5. Inoltre, l’apparecchiatura 1 comprende una o più tubazioni di mandata 7 flessibili, ciascuna dotata di una seconda sezione di ingresso 8, e di una seconda sezione di uscita 9 opposta alla seconda sezione di ingresso 8 e destinata ad essere collegata al corrispondente serbatoio di arrivo 3 in cui trasferire il liquido.
Preferibilmente, le tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 sono realizzate in materiale plastico, idoneo all’impiego di liquidi alimentari ed in grado di resistere a pressioni relativamente elevate, in particolare di circa 25-30 bar.
L’apparecchiatura 1 comprende, inoltre, mezzi di pompaggio 10, i quali sono collegati in aspirazione alla prima sezione di uscita 6 della tubazione di aspirazione 4, sono collegati in mandata alla seconda sezione di ingresso 8 della tubazione di mandata 7, e sono azionabili a trasferire il liquido dal corrispondente serbatoio di partenza 2 al serbatoio di arrivo 3.
In accordo con l’idea alla base della presente invenzione, l’apparecchiatura 1 comprende un primo misuratore di portata periferico 11 montato in corrispondenza della prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4, ed operativamente associato a tale prima sezione di ingresso 5 per misurare la portata di flusso del liquido che attraversa la prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4 medesima. Secondo l’invenzione, inoltre, l’apparecchiatura 1 comprende un secondo misuratore di portata periferico 12 montato in corrispondenza della seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7, ed operativamente associato a tale seconda sezione di uscita 9 per misurare la portata di flusso del liquido che attraversa la seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7 medesima.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 in oggetto comprende una unità logica di controllo 13 operativamente collegata ai mezzi di pompaggio 10 per controllarne in maniera automatizzata il funzionamento.
Inoltre, l’unità logica di controllo 13 à ̈ operativamente collegata ai suddetti primo e secondo misuratore di portata periferico 11, 12 per ricevere da questi ultimi rispettivamente una prima ed una seconda misurazione della portata del flusso di liquido che passa rispettivamente attraverso la prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4 ed attraverso la seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7. Sulla base di tali misurazioni della portata del flusso del liquido rilevate dai misuratori di portata periferici 11, 12, l’unità logica di controllo 13 individua l’eventuale insorgere di perdite nelle tubazioni di aspirazione 4 e/o di mandata 7 e comanda conseguentemente in maniera automatizzata l’arresto dei mezzi di pompaggio 10, in particolare senza la necessità della supervisione in loco di un operatore, come descritto in dettaglio nel seguito.
Più in dettaglio, l’unità logica di controllo 13 comanda l’arresto dei mezzi di pompaggio 10 in corrispondenza di variazioni della portata del flusso del liquido, che si verificano a valle della prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4, maggiori di un determinato valore di soglia.
Più in dettaglio, tali variazioni della portata maggiori del suddetto valore di soglia sono rappresentative di una perdita nelle tubazioni di aspirazione 4 o di mandata 7 verificatasi a valle della prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4. Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 per trasferire liquidi comprendere una prima valvola di controllo 14 posta ad intercettazione della prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4 collegata al serbatoio di partenza 2. Tale prima valvola di controllo 14 à ̈ azionabile dall’unità logica di controllo 13 a commutare tra una prima posizione chiusa, in cui blocca la comunicazione tra il serbatoio di partenza 2 e la tubazione di aspirazione 4, ed una prima posizione aperta, in cui mette in comunicazione il serbatoio di partenza 2 con la tubazione di aspirazione 4 per consentire ai mezzi di pompaggio 10 di prelevare il liquido dal serbatoio di partenza 2.
Inoltre, l’apparecchiatura 1 comprende una seconda valvola di controllo 15 posta ad intercettazione della seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7 collegata al serbatoio di arrivo 3. Tale seconda valvola di controllo 15 à ̈ azionabile dall’unità logica di controllo 13 a commutare tra una seconda posizione chiusa, in cui blocca la comunicazione tra la tubazione di mandata 7 ed il serbatoio di arrivo 3, ed una seconda posizione aperta, in cui mette in comunicazione la tubazione di mandata 7 con il serbatoio di arrivo 3 per consentire ai mezzi di pompaggio 10 di convogliare il liquido al serbatoio di arrivo 3 medesimo.
In caso di perdite verificatesi nelle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 durante le operazioni di trasferimento del liquido, l’unità logica di controllo 13 comanda vantaggiosamente la chiusura di tali prima e seconda valvola di controllo 14 e 15, al fine di impedire la fuoriuscita del vino rispettivamente dal serbatoio di partenza 2 e dal serbatoio di arrivo 3.
Più in dettaglio, l’unità logica di controllo 13 comanda la commutazione della prima valvola di controllo 14 e della seconda valvola di controllo 15 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione chiusa in corrispondenza di variazioni della portata del flusso del liquido (misurata dal primo e dal secondo misuratore di portata periferico 11 e 12), maggiori del suddetto valore di soglia.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 in oggetto per trasferire liquidi comprende una terza valvola di controllo 16 posta ad intercettazione della prima sezione di uscita 6 della tubazione di aspirazione 4 collegata ai mezzi di pompaggio 10. Tale terza valvola di controllo 16 à ̈ azionabile dall’unità logica di controllo 13 a commutare tra una terza posizione chiusa, in cui blocca la comunicazione tra la tubazione di aspirazione 4 ed mezzi di pompaggio 10, ed una terza posizione aperta, in cui mette in comunicazione la tubazione di aspirazione 4 con i mezzi di pompaggio 10 per consentire a questi ultimi di aspirare il liquido da trasferire proveniente dal serbatoio di partenza 2.
Inoltre, l’apparecchiatura 1 comprende una quarta valvola di controllo 17 posta ad intercettazione della seconda sezione di ingresso 8 della tubazione di mandata 7 collegata ai mezzi di pompaggio 10. Tale quarta valvola di controllo 17 à ̈ azionabile dall’unità logica di controllo 13 a commutare tra una quarta posizione chiusa, in cui blocca la comunicazione tra i mezzi di pompaggio 10 e la tubazione di mandata 7, ed una quarta posizione aperta, in cui mette in comunicazione i mezzi di pompaggio 10 con la tubazione di mandata 7 per convogliare in quest’ultima il liquido da trasferire nel serbatoio di arrivo 3.
Analogamente a quanto sopra descritto per la suddetta prima e seconda valvola di controllo 14 e 15, nel caso dell’insorgere di perdite nelle tubazioni di aspirazione e di mandata 4 e 7 durante le operazioni di travaso del liquido, l’unità logica di controllo 13 comanda vantaggiosamente la chiusura della terza e della quarta valvola di controllo 16 e 17, al fine di impedire la fuoriuscita del liquido rimasto all’interno dei mezzi di pompaggio 10 dopo l’arresto di questi ultimi comandato dall’unità logica di controllo 13 medesima.
Più in dettaglio, l’unità logica di controllo 13 comanda la commutazione della terza valvola di controllo 16 e della quarta valvola di controllo 17 rispettivamente nella terza e nella quarta posizione chiusa in corrispondenza di variazioni della portata del flusso del liquido (misurata dal primo e dal secondo misuratore di portata periferico 11 e 12) maggiori del suddetto valore di soglia.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 comprende un misuratore di portata centrale 18 operativamente associato ai mezzi di pompaggio 10, ed atto a misurare la portata di flusso del liquido pompato dai mezzi di pompaggio 10 dalla prima sezione di uscita 6 della tubazione di aspirazione 4 alla seconda sezione di ingresso 8 della tubazione di mandata 7.
L’unità logica di controllo 13 à ̈ operativamente collegata al misuratore di portata centrale 18 per ricevere da quest’ultimo una terza misurazione della portata del flusso di liquido pompato dai mezzi di pompaggio 10.
Operativamente, l’unità logica di controllo 13 riceve dal primo misuratore di portata periferico 11 la prima misurazione della portata del flusso di liquido che passa attraverso la prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4, riceve dal secondo misuratore di portata periferico 12 la seconda misurazione della portata del flusso di liquido che passa attraverso la seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7, e riceve dal misuratore di portata centrale 18 la terza misurazione della portata del flusso di liquido pompato dai mezzi di pompaggio 10.
L’unità logica di controllo 13, sulla base di tali misurazioni ricevute dai misuratori di portata periferici 11, 12 e centrale 18, rileva prime variazioni della portata del flusso del liquido tra la prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4 ed i mezzi di pompaggio 10, e seconde variazioni della portata del flusso del liquido tra i mezzi di pompaggio 10 e la seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7.
L’unità logica di controllo 13 comanda l’arresto dei mezzi di pompaggio 10 in corrispondenza di valori della prima variazione e/o della seconda suddetta variazione della portata maggiori del suddetto valore di soglia.
Più in dettaglio, valori della prima variazione di portata maggiori del valore di soglia sono indicativi di una perdita verificatasi nella tubazione di aspirazione 4, e valori della seconda variazione di portata maggiori del valore di soglia sono indicativi di una perdita nella tubazione di mandata 7.
Vantaggiosamente, in corrispondenza dei valori della prima e/o della seconda variazione della portata maggiori del valore di soglia, l’unità logica di controllo 13 comanda la commutazione della prima e della seconda valvola di controllo 14 e 15 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione chiusa, per impedire la fuoriuscita di liquido rispettivamente dal serbatoio di partenza 2 e dal serbatoio e di arrivo 3.
Preferibilmente, in corrispondenza dei valori della prima e/o della seconda variazione maggiori del valore di soglia, l’unità logica di controllo 13 comanda, inoltre, la commutazione della terza e della quarta valvola di controllo 16 e 17 rispettivamente nella terza e nella quarta posizione chiusa, per impedire la fuoriuscita di liquido dai mezzi di pompaggio 10.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 comprende un primo condotto di scarico 19 collegato alla prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4, ed una prima valvola di scarico 20, la quale à ̈ posta ad intercettazione del primo condotto di scarico 19 ed à ̈ azionabile dall’unità logica di controllo 13 ad aprire o a chiudere la comunicazione della tubazione di aspirazione 4 verso il primo condotto di scarico 19. Più in dettaglio, tale prima valvola di scarico 20 à ̈ azionabile dall’unità logica di controllo 13 a commutare tra una quinta posizione chiusa, in cui isola la tubazione di aspirazione 4 dal primo condotto di scarico 19, ed una quinta posizione aperta, in cui mette in comunicazione la tubazione di aspirazione 4 con il primo condotto di scarico 19, per evacuare l’aria inizialmente presente nella tubazione di aspirazione 4 ovvero per drenare l’acqua immessa nella tubazione di aspirazione 4 durante una prevista fase di avviamento o di lavaggio, come sarà descritto in dettaglio nel seguito.
Inoltre, l’apparecchiatura 1 comprende un secondo condotto di scarico 21 collegato alla seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7, ed una seconda valvola di scarico 22, la quale à ̈ posta ad intercettazione del secondo condotto di scarico 21 ed à ̈ azionabile dall’unità logica di controllo 13 ad aprire o a chiudere la comunicazione della tubazione di mandata 7 verso il secondo condotto di scarico 21. Più in dettaglio, tale seconda valvola di scarico 22 à ̈ azionabile dall’unità logica di controllo 13 a commutare tra una sesta posizione chiusa, in cui isola la tubazione di mandata 7 dal secondo condotto di scarico 21, ed una sesta posizione chiusa, in cui mette in comunicazione la tubazione di mandata 7 con il secondo condotto di scarico 21, per evacuare l’aria inizialmente presente nella tubazione di mandata ovvero l’acqua immessa nella tubazione di mandata durante la suddetta fase di avviamento o di lavaggio.
Vantaggiosamente, le valvole di controllo 14, 15, 16, 17, e preferibilmente anche le valvole di scarico 20, 22, sono di tipo elettropneumatico a semplice effetto con ritorno a molla nella posizione chiusa.
Il funzionamento a semplice effetto delle suddette valvole, con ritorno a molla nella posizione chiusa, consente, in caso di mancanza di aria in pressione o di energia elettrica, di isolare i serbatoi 2, 3 e le tubazioni 4, 7 dell’apparecchiatura 1 preservando il liquido in essi contenuto.
La posizione effettiva di ciascuna valvola à ̈ monitorata mediante micro-interruttori della stessa valvola operativamente collegati all’unita logica di controllo 13.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, l’apparecchiatura 1 comprende una o più prime unità periferiche 23, ciascuna associata alla prima sezione di ingresso 5 della corrispondente tubazione di aspirazione 4, ed una o più seconde unità periferiche 24, ciascuna associata alla seconda sezione di uscita 9 della corrispondente tubazione di mandata 7.
Ciascuna prima unità periferica 23 comprende vantaggiosamente il primo misuratore di portata periferico 11, la prima valvola di controllo 14, e preferibilmente la prima valvola di scarico 20 ed il primo condotto di scarico 19, operativamente associati alla corrispondente tubazione di aspirazione 4 come sopra descritto. Tale prima unità periferica 23, preferibilmente, à ̈ dotata di un primo condotto di raccordo 25 collegato alla prima sezione di ingresso 5 della corrispondente tubazione di aspirazione 4, e destinato ad essere idraulicamente connesso al corrispondente serbatoio di partenza 2 per collegare quest’ultimo alla prima sezione di ingresso 5 della corrispondente tubazione di aspirazione 4. Vantaggiosamente, sul primo condotto di raccordo 25 sono montati la prima valvola di controllo 14 ed il primo misuratore di portata periferico 11. Preferibilmente, inoltre, da tale primo condotto di raccordo 25 à ̈ derivato il primo condotto di scarico 19.
Analogamente, ciascuna seconda unità periferica 24 comprende vantaggiosamente il secondo misuratore di portata periferico 12, la seconda valvola di controllo 15, e preferibilmente la seconda valvola di scarico 22 ed il secondo condotto di scarico 21, operativamente associati alla corrispondente tubazione di mandata 7 come sopra descritto. Ciascuna seconda unità periferica 24, preferibilmente, à ̈ dotata di un secondo condotto di raccordo 26, collegato alla seconda sezione di uscita 9 della corrispondente tubazione di mandata 7, e destinato ad essere idraulicamente connesso al corrispondente serbatoio di arrivo 3 per collegare quest’ultimo alla seconda sezione di uscita 9 della corrispondente tubazione di mandata 7. Vantaggiosamente, sul secondo condotto di raccordo 26 sono montati la seconda valvola di controllo 15 ed il secondo misuratore di portata periferico 12. Preferibilmente, inoltre, da tale secondo condotto di raccordo 26 à ̈ derivato il secondo condotto di scarico 21.
Preferibilmente, ciascun serbatoio di partenza 2 e di arrivo 3 à ̈ idraulicamente collegato rispettivamente alla relativa tubazione di aspirazione 4 e di mandata 7 dell’apparecchiatura 1 attraverso un proprio condotto di allacciamento metallico intercettato da un rubinetto di consenso, azionabile preferibilmente in maniera manuale dall’operatore.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, i mezzi di pompaggio 10 dell’apparecchiatura 1 comprendono una pompa 27, preferibilmente del tipo centrifugo, collegata in ingesso alle tubazioni di aspirazione 4 mediante un primo collettore 28 e collegata in uscita alle tubazioni di mandata 7 mediante un secondo collettore 29. La pompa 27 dei mezzi di pompaggio 10 à ̈ comandata dall’unità logica di controllo 13 mediante preferibilmente un inverter con funzione di controllo di portata. Vantaggiosamente, il primo ed il secondo collettore 28 e 29 sono collegati tra loro da un condotto di pompaggio 30, al quale à ̈ operativamente connessa la pompa 27 per trasferire il liquido, proveniente dalle tubazioni di aspirazione 4, dal primo collettore 28 al secondo collettore 29, dal quale il liquido à ̈ poi convogliato alla tubazione di mandata 7 collegata al serbatoio di arrivo 3 in cui trasferire il liquido.
Preferibilmente, i mezzi di pompaggio 10 sono dotati di un trasduttore di pressione 31 per il monitoraggio della pressione del liquido pompato dalla pompa 27 e per la verifica di integrità dei collettori 28, 29 e del condotto di pompaggio 30.
Preferibilmente, i mezzi di pompaggio 10 sono provvisti di una valvola di drenaggio 32 posta ad intercettazione di un condotto di drenaggio 33 derivato dal condotto di pompaggio 30, ed azionabile per permettere il drenaggio di quest’ultimo e dei collettori 28, 29, e se la dislocazione lo permette, anche il drenaggio delle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 dell’apparecchiatura 1.
Preferibilmente, i mezzi di pompaggio 10 sono montati su un telaio di supporto 34 trasportabile, dotato ad esempio di ruote, per consentire di spostare agevolmente l’apparecchiatura 1 tra i diversi ambienti dell’azienda vinicola o della cantina.
In accordo con una caratteristica vantaggiosa della presente invenzione, i misuratori di portata periferici 11, 12 ed il misuratore di portata centrale 18 dell’apparecchiatura 1 sono di tipo elettromagnetico.
Più in dettaglio, vantaggiosamente, il misuratore di portata centrale 18, montato preferibilmente sul condotto di pompaggio 30 dei mezzi di pompaggio 10, esegue una misura della portata del flusso di liquido sull’intera sezione di passaggio del liquido. A tale scopo il misuratore di portata centrale 18 comprende un corpo tubolare, attraverso il quale passa il liquido, e due bobine alimentate in corrente continua, a polarità alternata, ed atte a generare un campo magnetico costante attraverso l’intera sezione del corpo tubolare. Sono inoltre previsti due elettrodi montati sul corpo tubolare in posizione diametralmente opposta, ed atti a misurare la tensione indotta dal passaggio del liquido attraverso il campo magnetico (generato dalle bobine), in accordo con la legge sull’induzione di Faraday nota al tecnico esperto del settore. Tale tensione indotta à ̈ proporzionale alla velocità del flusso di liquido che attraversa il corpo tubolare, ed à ̈ impiegata assieme al valore della sezione del corpo tubolare per calcolare la portata del flusso del liquido.
Il misuratore di portata centrale 18 del tipo sopra descritto presenta una precisione di misura molto elevata, con un errore dell’ordine di circa dello 0.25%, e non necessita di operazioni di taratura per il suo funzionamento.
Ciascun primo e secondo misuratore di portata periferico 11, 12 (operativamente associato rispettivamente alla prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4 ed alla seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7), esegue una misura della portata del flusso di liquido che attraversa una porzione centrale limitata della sezione 5, 9 della corrispondente tubazione 4, 7. Ciascun primo e secondo misuratore di portata periferico 11, 12, quindi, calcola la portata sull’intera sezione 5, 9 della corrispondente tubazione 4, 7 supponendo che il flusso che passa attraverso la porzione centrale della sezione 5, 9 sia sostanzialmente uguale a quello che passa nel resto della sezione 5, 9, ed impiegando specifici fattori correttivi che dipendono dalla conducibilità del liquido, dalla temperatura, dal diametro delle tubazioni, ecc.
In particolare, ciascun misuratore di portata periferico 11, 12 comprende un corpo allungato, ad esempio in acciaio inox, inserito all’interno della corrispondente tubazione 4, 7, ad esempio attraverso una bocca di un connettore a T connesso idraulicamente alla tubazione 4, 7. Inoltre, ciascun misuratore di portata periferico 11, 12 à ̈ dotato di due elettrodi tra loro distanziati e disposti in corrispondenza della porzione centrale limitata della sezione 5, 9 corrispondente della tubazione 4, 7. Tra i due elettrodi à ̈ generato un campo magnetico perpendicolare al flusso di liquido. Quando quest’ultimo passa in corrispondenza dei due sensori, questi ultimi misurano una tensione indotta proporzionale alla velocità del liquido, dalla quale à ̈ ricavata la portata del flusso.
I misuratori di portata periferici 11, 12 del tipo sopra brevemente descritto presentano una precisione di misura con un errore dell’ordine di circa del 3%, e pertanto maggiore di quello del misuratore di portata centrale 18, a fronte tuttavia di una maggiore semplicità strutturale dalla quale deriva un costo considerevolmente inferiore.
Vantaggiosamente, l’unità logica di controllo 13 esegue in maniera automatizzata una calibrazione dei misuratori di portata periferici 11, 12 utilizzando come valore di riferimento, la terza misurazione rilevata dal misuratore di portata centrale 18, durante una prevista fase di calibrazione descritta in dettaglio nel seguito con riferimento al procedimento di trasferimento di liquidi in oggetto.
In fase di funzionamento dell’apparecchiatura, tale calibrazione consente di rendere la precisione di misura dei misuratori di portata periferici 11, 12 sostanzialmente uguale a quella del misuratore di portata centrale 18.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 à ̈ collegabile ad una o più sorgenti di un fluido in pressione 35, 36, 37, quali in particolare una sorgente di liquido sanificato 35, costituita ad esempio da una presa dell’acquedotto, una sorgente di aria compressa 36, ed una sorgente di azoto 37, per eseguire previste fasi operative descritte in dettaglio nel seguito.
A tale scopo, vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 à ̈ dotata di uno o più condotti di fornitura 35’, 36’ 37’, ciascuno collegabile alla corrispondente sorgente 35, 36, 37, e collegati preferibilmente al condotto di pompaggio 30 dei mezzi di pompaggi 10.
Preferibilmente, il condotto di fornitura 35’, 36’, 37’ di ciascuna sorgente di fluido in pressione 35, 36, 37 à ̈ intercettato da una corrispondente elettrovalvola 35’’, 36’’ 37’’, azionabile dall’unità logica di controllo 13 in accordo con le suddette previste fasi operative.
Inoltre, vantaggiosamente, il condotto di fornitura 35’, 36’ 37’ di ciascuna sorgente di fluidi in pressione à ̈ intercettato da una corrispondente valvola di non ritorno (non illustrata), al fine di impedire l’afflusso del liquido da trasferire nelle sorgenti di fluido in pressione e quindi evitare contaminazioni.
Inoltre, preferibilmente, su ciascun condotto di fornitura 35’, 36’, 37’ à ̈ montato un corrispondente pressostato (non illustrato) per monitorare la pressione del fluido proveniente dalla corrispondente sorgente di fluido in pressione 35, 36, 37.
In particolare, il condotto di fornitura 35’ della sorgente di liquido sanificato 35 à ̈ provvista di un misuratore di portata a palette (non illustrato), per poter eseguire in maniera particolarmente precisa l’immissione dell’acqua nelle tubazioni e nei condotti dell’apparecchiatura 1.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 à ̈ provvista di un trasduttore di temperatura 39, montato in particolare sul condotto di pompaggio 30 dei mezzi di pompaggio 10, per il monitoraggio della temperatura del liquido da trasferire e dei fluidi in pressione.
Inoltre, l’apparecchiatura 1 à ̈ provvista in particolare di sensore di presenza liquido 40, montato preferibilmente sul condotto di pompaggio 30 dei mezzi di pompaggio 10, per verificare la presenza di liquido nelle diverse fasi operative di funzionamento dell’apparecchiatura 1.
L’apparecchiatura 1, inoltre, à ̈ vantaggiosamente dotata di una valvola di sfiato 41 posta ad intercettazione di un condotto di sfiato 42, derivato preferibilmente dal condotto di pompaggio 30 dei mezzi di pompaggio 10, per permettere il flusso del liquido da trasferire quando non ci sono altre vie di uscita per l’evacuazione dell’aria/gas presente nei condotti e nelle tubazioni dell’apparecchiatura 1.
Vantaggiosamente, l’unità logica di controllo 13 comprende un computer, preferibilmente remoto, ed un PLC montato sull’apparecchiatura 1, in particolare sul telaio di supporto 34 dei mezzi di pompaggio 10, comandato dal computer a controllare il funzionamento dei mezzi di pompaggio 10 e delle valvole di controllo 14, 15, 16, 17 e di scarico 20, 22.
Sul computer remoto sono impostati i parametri di funzionamento dell’apparecchiatura 1 per eseguire il trasferimento del liquido nelle modalità desiderate. Tali parametri sono aggiornabili dall’operatore in funzione ad esempio, della tipologia e della quantità di liquido da trasferire, del numero dei serbatoi 2, 3 collegati all’apparecchiatura 1, della lunghezza e della sezione delle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7, ecc.
In particolare, à ̈ possibile impostare parametri quali: parametri identificativi tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7, (etichetta, tipo, diametro, lunghezza e note di tutti i collegamenti utilizzabili), parametri identificativi serbatoi 2, 3 (tipo utilizzo -partenza, arrivo-, volume nominale, volume effettivo e note di tutto il parco serbatoi utilizzabile). I dati immessi dall’operatore saranno di supporto sia per la successiva immissione dei dati relativi alla miscela sia per lo svolgimento delle fasi di controllo dell’apparecchiatura 1, nonché di lavaggio, avviamento, scarico, ecc.
Costituisce oggetto della presente invenzione anche un procedimento per trasferire liquidi tra serbatoio, in particolare mediante l’apparecchiatura 1 del tipo sopra descritto.
Nel seguito, per semplicità di esposizione si farà riferimento alla medesima nomenclatura finora introdotta, seppure si debba intendere che il presente procedimento possa essere ottenuto anche con apparecchiature non provviste di tutte le caratteristiche sopra considerate.
Il procedimento di trasferimento di liquidi tra contenitori secondo la presente invenzione comprende preferibilmente una fase di accensione dell’unità logica di controllo 13 (computer e preferibilmente PLC), ed una fase di settaggio dei parametri di funzionamento, eseguita dall’operatore mediante preferibilmente una interfaccia a video di un apposito programma caricato nel computer.
Successivamente à ̈ prevista una fase di impostazione della ricetta di lavorazione, in cui l’operatore imposta la quantità di ciascun liquido da trasferire dal corrispondente serbatoio di partenza 2 al serbatoio di arrivo 3, secondo la ricetta della miscela che si desidera ottenere.
È prevista, inoltre, una fase di collegamento di ciascuna tubazione di aspirazione 4 al corrispondente serbatoio di partenza 2 e di collegamento di ciascuna tubazione di mandata 7 al corrispondente serbatoio di arrivo 3.
In tale fase di collegamento, i mezzi di pompaggio 10 sono spenti, e le valvole di controllo 14, 15, 16, 17, e preferibilmente le valvole di scarico 20, 22, dell’apparecchiatura 1 sono nelle rispettive posizioni chiuse. Tale operazione di collegamento à ̈ seguita dall’operatore preferibilmente seguendo le istruzioni a video del computer dell’unità logica di controllo 13.
Vantaggiosamente, il procedimento per trasferire liquidi, in oggetto comprende una fase di avviamento, eseguita preferibilmente in maniera automatizzata mediante l’unità logica di controllo 13 dell’apparecchiatura 1.
Tale fase di avviamento comprende vantaggiosamente uno stadio di immissione di fluido in pressione all’interno delle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 mettendo in comunicazione la prima sezione di uscita 6 delle tubazioni di aspirazione 4 e la seconda sezione di ingresso 8 delle tubazioni di mandata 7 con almeno una delle sorgenti di fluido in pressione 35, 36, 37, per verificare la tenuta delle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 medesime.
Lo stadio di immissione di fluido in pressione à ̈ ottenuto vantaggiosamente collegando le sorgenti di fluido in pressione 35, 36, 37 ai mezzi di pompaggio 10, ed in particolare al condotto di pompaggio 30 di questi ultimi mediante l’apertura dell’elettrovalvola 35’’, 36’’, 37’’ del corrispondente condotto di fornitura 35’, 36’, 37’.
Inoltre, vantaggiosamente, lo stadio di immissione di fluido in pressione prevede di commutare ciascuna terza valvola di controllo 16 nella sua terza posizione aperta, in cui mette in comunicazione la corrispondente tubazione di aspirazione 4 con i mezzi di pompaggio 10, e di commutare ciascuna quarta valvola di controllo 17 nella sua quarta posizione aperta, in cui mette in comunicazione la corrispondente tubazione di mandata 7 con i mezzi di pompaggio 10, per consentire al fluido in pressione di entrare nelle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 dell’apparecchiatura 1.
In particolare, durante lo stadio di immissione di gas inerte la prima sezione di ingresso 5 di ciascuna tubazione di aspirazione 4 Ã ̈ isolata dal corrispondente serbatoio di partenza 2, e la seconda sezione di uscita 9 di ciascuna tubazione di mandata 7 Ã ̈ isolata dal corrispondente serbatoio di arrivo 3, mediante rispettivamente la commutazione di ciascuna prima valvola di controllo 14 nella prima posizione chiusa e mediante la commutazione di ciascuna seconda valvola di controllo 15 nella seconda posizione chiusa.
Preferibilmente, lo stadio di immissione di fluido in pressione prevede di immettere liquido sanificato nelle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 collegando la sorgente di liquido sanificato 35 all’apparecchiatura 1. Successivamente, il liquido sanificato nelle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 à ̈ portato ad una determinata pressione collegando l’apparecchiatura 1 alla sorgente di aria compressa 36 ovvero alla sorgente di azoto 37.
Vantaggiosamente, la fase di avviamento prevede un primo stadio di apertura del primo condotto di scarico 19 e del secondo condotto di scarico 21, in modo tale che, durante il suddetto stadio di immissione di fluido in pressione, il liquido sanificato proveniente dalla sorgente di liquido sanificato 35 espella l’aria presente nelle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 attraverso il primo ed il secondo condotto di scarico 19 e 21 medesimi. Tale primo stadio di apertura à ̈ ottenuto mediante la commutazione della prima valvola di scarico 20 (che intercetta il primo condotto di scarico 19) e della seconda valvola di scarico 22 (che intercetta il secondo condotto di scarico 21) rispettivamente nella loro quinta e sesta posizione chiusa.
Mediante l’immissione di liquido sanificato nelle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7, prevista nel suddetto stadio di immissione di fluido in pressione, si esegue vantaggiosamente anche un pre-lavaggio delle tubazioni 4, 7.
La fase di avviamento prevede quindi un successivo primo stadio di chiusura del primo e del secondo condotto di scarico 19 e 21, quando le tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 sono completamente riempite di fluido in pressione, in particolare di liquido sanificato. Tale secondo stadio di chiusura à ̈ ottenuto riportando la prima e la seconda valvola di scarico 20 e 22 nelle corrispondenti quinta e sesta posizione chiusa.
Vantaggiosamente, la fase di avviamento prevede quindi uno stadio di misurazione della pressione del fluido in pressione nelle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 per un determinato periodo di tempo, ed uno stadio di rilievo di una riduzione di pressione al di sotto di una determinata soglia di pressione.
Nel caso in cui tale stadio di misurazione dia esito positivo, cioà ̈ nel caso in cui si rilevi una riduzione della pressione delle tubazioni 4, 7 al di sotto della suddetta determinata soglia di pressione, l’unità logica di controllo 13 avvisa l’operatore, mediante ad esempio un segnale a video del computer, della presenza di una perdita nelle tubazioni 4, 7 e pertanto della necessità di controllare i collegamenti delle tubazioni 4, 7 ovvero di controllare la presenza di danneggiamenti di queste ultime.
Nel caso in cui lo stadio di misurazione di esito negativo, cioà ̈ nel caso in cui non si rilevino riduzioni della pressione delle tubazioni 4, 7 al di sotto della suddetta determinata soglia di pressione, l’unità logica di controllo 13 comanda i successivi stadi operativi della fase di avviamento per eseguire l’espulsione del fluido in pressione (in particolare del liquido sanificato) immesso nelle tubazioni 4, 7 durante la fase di immissione di fluido in pressione, e descritti qui di seguito.
La fase di avviamento prevede, quindi, un primo stadio di messa in comunicazione della prima sezione di ingresso 5 delle tubazioni di aspirazione 4 con il corrispondente serbatoio di partenza 2, mediante la commutazione della corrispondente prima valvola di controllo 14 nella prima posizione aperta, e quindi un successivo stadio di avvio dei mezzi di pompaggio 10.
Vantaggiosamente, la fase di avviamento prevede un secondo stadio di apertura di ciascun secondo condotto di scarico 21, mediante la commutazione della corrispondente seconda valvola di scarico 22 nella sesta posizione chiusa, al fine di consentire il drenaggio del fluido in pressione immesso nelle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7 nella precedente fase di immissione di fluido in pressione.
A tale scopo, à ̈ previsto uno stadio di espulsione del fluido in pressione attraverso il secondo condotto di scarico 21 a seguito della spinta del liquido pompato dai mezzi di pompaggio 10. In particolare, la quantità di liquido sanificato (immesso nelle tubazioni 4 e 7 nel precedente stadio di immissione di fluido in pressione) che esce dal secondo condotto di scarico 21 à ̈ misurata dal secondo misuratore di portata 12 operativamente associato alla seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7.
Durante il suddetto stadio di espulsione, il liquido sanificato ed il liquido da trasferire scorrono nelle tubazioni 4 e 7 con un flusso sostanzialmente laminare, in modo tale pertanto da non mescolarsi tra loro in maniera significativa.
È quindi previsto un successivo secondo stadio di chiusura del secondo condotto di scarico 21 quando il liquido pompato dai mezzi di pompaggio 10 ha espulso sostanzialmente tutto il fluido in pressione attraverso il secondo condotto di scarico 21 medesimo. Tale secondo stadio di chiusura à ̈ ottenuto mediante la commutazione della seconda valvola di scarico 22 nella sua sesta posizione chiusa.
Preferibilmente, le valvole di controllo 14, 16, 17 sono portate nella corrispondente posizione chiusa, ed i mezzi di pompaggio 10 sono arrestati.
Sono quindi previsti due o più cicli di trasferimento del liquido, in ciascuno dei quali il liquido contenuto in uno dei serbatoi di partenza 2 à ̈ trasferito al serbatoio di arrivo 3. Ciascuno di tali cicli di trasferimento prevede un secondo stadio di messa in comunicazione della prima sezione di ingresso 5 dalla tubazione di aspirazione 4 con il corrispondente serbatoio di partenza 2 del liquido da trasferire in tale ciclo, mediante la commutazione della corrispondente prima valvola di controllo 14 nella prima posizione aperta, ed un terzo stadio di messa in comunicazione della seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7 con il serbatoio di arrivo 3, mediante la commutazione della seconda valvola di controllo nella seconda posizione aperta, al fine di trasferire il liquido prelevato da serbatoio di partenza 2 al serbatoio di arrivo 3 medesimo.
È quindi previsto un successivo stadio di azionamento dei mezzi di pompaggio 10 per trasferire il liquido dal serbatoio di partenza 2 al serbatoio di arrivo 3.
In accordo con l’idea alla base della presente invenzione, il procedimento per trasferire liquidi in oggetto comprende le seguenti fasi operative:
− una fase di misurazione della portata del flusso del liquido attraverso la prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4 ed attraverso la seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7, ottenuta rispettivamente mediante il primo misuratore di portata periferico 11 e mediante il secondo misuratore di portata periferico 12;
− una fase di rilevamento di almeno una variazione della portata di flusso del liquido; − una fase di confronto della suddetta variazione di portata rispetto ad un determinato valore di soglia;
− una fase di arresto dei mezzi di pompaggio 10 quando la variazione di portata à ̈ maggiore del suddetto valore di soglia.
Vantaggiosamente, durante il trasferimento del liquido, la fase di confronto à ̈ eseguita ripetutamente a determinati intervalli di tempo, ad esempio circa ogni 5 secondi.
Più in dettaglio, la fase di confronto consente di confrontare la quantità di liquido che passa in corrispondenza dei misuratori di portata 11, 12, 18 durante il suddetto intervallo di tempo.
Preferibilmente, il suddetto valore di soglia à ̈ impostato ad un valore di portata che corrisponde al passaggio di un volume di liquido compreso tra 20 e 100 litri, e preferibilmente tra 30 e 40 litri.
Vantaggiosamente, la fase di arresto à ̈ comandata quando, nella suddetta fase di confronto, la variazione di portata del flusso del liquido supera il valore di soglia per almeno un intervello di tempo minimo, impostato sostanzialmente tra 3 e 60 secondi, ed uguale preferibilmente a circa 5 secondi.
L’impostazione dei suddetti valore di soglia ed intervallo di tempo minimo, in corrispondenza dei quali avviene la fase di arresto, consentono vantaggiosamente di scartare falsi rilevamenti di variazione di portata maggiore del valore di soglia dovuti ad esempio al transito di bolle d’aria.
In accordo con una caratteristica particolarmente vantaggiosa della presente invenzione, la fase di misurazione del procedimento per trasferire liquidi in oggetto prevede di rilevare:
− una prima misurazione della portata del flusso del liquido attraverso la prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4, ottenuta mediante il primo misuratore di portata periferico 11,
− una seconda misurazione della portata del flusso del liquido attraverso la seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7, ottenuta mediante il secondo misuratore di portata periferico 12,
− ed una terza misurazione della portata del flusso del liquido pompato dai mezzi di pompaggio 10 dalla prima sezione di uscita 6 della tubazione di aspirazione 4 alla seconda sezione di ingresso 8 della tubazione di mandata 7, ottenuta mediante il misuratore di portata centrale 18.
La fase di rilevamento prevede di rilevare una prima variazione tra la suddetta prima misurazione e la suddetta terza misurazione, corrispondente alla variazione della portata del flusso di liquido tra la prima sezione di ingresso 5 e la prima sezione di uscita 6 della tubazione di aspirazione 4, e di rilevare una seconda variazione tra la suddetta seconda misurazione e la suddetta terza misurazione, corrispondente alla variazione della portata del flusso di liquido tra la seconda sezione di ingresso 8 e la seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7.
La fase di confronto prevede quindi di comparare la prima e la seconda variazione di portata con il suddetto valore di soglia, e la fase di arresto à ̈ comandata quando almeno una di dette prima e seconda variazione di portata supera tale valore di soglia.
In questo modo, vantaggiosamente, à ̈ possibile individuare in maniera sostanzialmente certa il verificarsi di perdite nelle tubazioni di aspirazione 4 e di mandata 7, ed arrestare conseguentemente il trasferimento del liquido evitando inutili elevati sprechi di tale liquido. In particolare à ̈ possibile individuare in quale tubazione à ̈ avvenuta la perdita. Vantaggiosamente, la fase di arresto prevede di isolare la prima sezione di ingresso 5 della tubazione di aspirazione 4 dal serbatoio di partenza 2, mediante la commutazione della corrispondente prima valvola di controllo 14 nella prima posizione chiusa, e di isolare la seconda sezione di uscita 9 della tubazione di mandata 7 dal serbatoio di arrivo 3, mediante la commutazione della corrispondente seconda valvola di controllo 15 nella seconda posizione chiusa, al fine di evitare la fuoriuscita del liquido rispettivamente dal serbatoio di partenza 2 e dal serbatoti di arrivo 3.
Vantaggiosamente, la fase di arresto prevede di isolare la prima sezione di uscita 6 della tubazione di aspirazione 4 dai mezzi di pompaggio 10, mediante la commutazione della corrispondente terza valvola di controllo 16 nella terza posizione chiusa, e di isolare la seconda sezione di ingresso 8 della tubazione di mandata 7 dai mezzi di pompaggio 10, mediante la commutazione della corrispondente quarta valvola di controllo 17 nella quarta posizione chiusa, al fine in particolare di impedire la fuoriuscita del liquido presente nella pompa 27 e nei collettori 28, 29 dei mezzi di pompaggio 10.
Vantaggiosamente, il procedimento in oggetto comprende una fase di calibrazione del primo e del secondo misuratore di portata periferico 11, 12 impiegando come misura di riferimento la terza misurazione del flusso di liquido rilevata dal misuratore di portata centrale 18.
Preferibilmente, la fase di calibrazione à ̈ eseguita dopo uno periodo di transitorio del suddetto stadio di azionamento dei mezzi di pompaggio 10 (preferibilmente di circa 4560 secondi), in cui si attende che la portata del flusso di liquido giunga in maniera stabile ad un valore di regime, ed in cui la portata del flusso del liquido à ̈ misurata solo mediante il misuratore di portata centrale 18.
Successivamente, giunti al valore di portata di regime del flusso del liquido, la fase di calibrazione prevede di tarare i misuratori di portata periferici 11, 12 impiegando come valore di riferimento le terze misurazioni rilevate dal misuratore di portata centrale 18 durante il passaggio di un determinato volume di liquido, compreso preferibilmente tra 15000 e 20000 litri.
In particolare, la fase di calibrazione prevede di calcolare i valori di taratura delle costanti di trasduzione dei misuratori di portata periferici 11, 12. Tali valori di taratura sono mantenuti impostati nel primo e nel secondo misuratore di portata 11 e 12 (per rilevare rispettivamente la prima e la seconda misurazione della portata del flusso di liquido) fino al termine del trasferimento del liquido dal serbatoio di partenza 2 al serbatoio di arrivo 3.
Vantaggiosamente, i valori di taratura delle costanti di trasduzione dei misuratori di portata periferici 11, 12, calcolati nella fase di calibrazione, vengono storicizzati nell’unità logica di controllo 13 e saranno impiegati per impostare i valori iniziali delle costanti di trasduzione dei misuratori di portata periferici 11, 12 nel successivo ciclo di trasferimento di un altro liquido da uno degli altri serbatoi di partenza 2 collegati all’apparecchiatura 1.
Quando la quantità desiderata di liquido à ̈ stata trasferita dal serbatoio di partenza 2 al serbatoio di arrivo 3, à ̈ prevista una fase di arresto finale dei mezzi di pompaggio 10. È prevista quindi una fase di chiusura della tubazione di aspirazione 4 collegata al serbatoio di partenza 2 del liquido appena trasferito, mediante la commutazione della corrispondente prima valvola di controllo 14, e preferibilmente anche della corrispondente terza valvola di controllo 16, rispettivamente nella prima e nella terza posizione chiusa.
Preferibilmente, nel caso in cui il procedimento in oggetto preveda di trasferire il liquido in più serbatoi di arrivo 3, il suddetto ciclo di trasferimento sarà quindi ripetuto mettendo in comunicazione i mezzi di pompaggio 10 dell’apparecchiatura 1 con un altro dei serbatoi di arrivo 3 da riempire mediante l’apertura della seconda e quarta valvola di controllo 15 e 17 della corrispondente tubazione di mandata 7.
Successivamente, si ripete il suddetto ciclo di trasferimento per ciascuno degli altri serbatoi di partenza 2 contenenti i corrispondenti altri liquidi da trasferire.
Al termine di tutti i cicli di trasferimento previsti dal procedimento in oggetto, à ̈ prevista preferibilmente una fase di svuotamento delle tubazioni 4, 7 dell’apparecchiatura 1, mediante il collegamento delle tubazioni 4, 7 alla sorgente di liquido sanificato 35, in modo tale che la spinta del liquido sanificato faccia defluire il liquido rimasto in ciascuna tubazione 4, 7 nel corrispondente serbatoio 2, 3. Tale fase di svuotamento delle tubazioni 4, 7 à ̈ ottenuta in particolare aprendo l’elettrovalvola 35’’ della sorgente di liquido sanificato 35 e commutando le valvole di controllo 14, 15, 16, 17 nella corrispondente posizione aperta.
Vantaggiosamente, à ̈ quindi prevista una fase di risciacquo terminale, in cui il liquido sanificato, proveniente dalla sorgente di liquido sanificato 35, à ̈ immesso nelle tubazioni 4, 7 e nei mezzi di pompaggio 10 dell’apparecchiatura 1, ed à ̈ drenato attraverso i condotti di scarico 19, 21 di ciascuna tubazione 4, 7 mediante l’apertura delle corrispondenti valvole di scarico 20, 22, e preferibilmente attraverso il condotto di drenaggio 33 dei mezzi di pompaggio 10 mediante l’apertura della valvola di drenaggio 32.
Vantaggiosamente, le suddette fasi operative del procedimento per il trasferimento di liquidi in oggetto sono eseguite in maniera automatizzata mediante l’unità logica di controllo 13, la quale in particolare comanda il funzionamento dei mezzi di pompaggio 10 e delle valvole di controllo 14, 15, 16, 17 e di scarico 20, 22 dell’apparecchiatura 1, secondo le suddette fasi operative.
In questo modo, una volta eseguiti i collegamenti meccanici delle tubazioni 4, 7 ai corrispondenti serbatoi 2, 3 ed impostata dall’operatore la ricetta della miscela che si vuole ottenere, l’apparecchiatura 1 esegue in maniera automatizzata i cicli di trasferimento dei liquidi, senza la necessità della presenza dell’operatore in loco, ed in particolare à ̈ in grado di individuare autonomamente l’insorgere di eventuali perdite e di automaticamente arrestare l’apparecchiatura 1.
L’invenzione così concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (1) per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, la quale comprende: − una o più tubazioni di aspirazione (4) flessibili, ciascuna dotata di una prima sezione di ingresso (5) destinata ad essere collegata ad un serbatoio di partenza (2) contenente un liquido da trasferire, e di una prima sezione di uscita (6) opposta a detta prima sezione di ingresso (5); − una o più tubazioni di mandata (7) flessibili, ciascuna dotata di una seconda sezione di ingresso (8), e di una seconda sezione di uscita (9) opposta a detta seconda sezione di ingresso (8) e destinata ad essere collegata ad un serbatoio di arrivo (3) in cui trasferire detto liquido; − mezzi di pompaggio (10), collegati in aspirazione alla prima sezione di uscita (6) di detta tubazione di aspirazione (4), e collegati in mandata a detta seconda sezione di ingresso (8) di detta tubazione di mandata (7), ed azionabili a trasferire detto prodotto liquido da detto serbatoio di partenza (2) a detto serbatoio di arrivo (3); caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre: − un primo misuratore di portata periferico (11) montato in corrispondenza della prima sezione di ingresso (5) di detta tubazione di aspirazione (4), ed operativamente associato alla prima sezione di ingresso (5) di detta tubazione di aspirazione (4) per misurare la portata di flusso di detto liquido che attraversa la prima sezione di ingresso (5) di detta tubazione di aspirazione (4); − un secondo misuratore di portata periferico (12) montato in corrispondenza della seconda sezione di uscita (9) di detta tubazione di mandata (7), ed operativamente associato alla seconda sezione di uscita (9) di detta tubazione di mandata (7) per misurare la portata di flusso di detto liquido che attraversa la seconda sezione di uscita (9) di detta tubazione di mandata (7).
  2. 2. Apparecchiatura (1) per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere una unità logica di controllo (13) operativamente collegata a detti mezzi di pompaggio (10), e a detto primo e a detto secondo misuratore di portata periferico (11, 12) per ricevere misurazioni di detta portata; detta unità logica di controllo (13) comandando l’arresto di detti mezzi di pompaggio (10) in corrispondenza di variazioni della portata del flusso di detto liquido, misurata da detto primo e da detto secondo misuratore di portata periferico (11, 12), maggiori di un determinato valore di soglia.
  3. 3. Apparecchiatura (1) per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto di comprendere: − una prima valvola di controllo (14) posta ad intercettazione della prima sezione di ingresso (5) di detta tubazione di aspirazione (4), ed azionabile da detta unità logica di controllo (13) a commutare tra una prima posizione chiusa, in cui detta prima valvola di controllo (14) blocca la comunicazione tra detto serbatoio di partenza (2) e detta tubazione di aspirazione (4), ed una prima posizione aperta, in cui detta prima valvola di controllo (14) mette in comunicazione detto serbatoio di partenza (2) con detta tubazione di aspirazione (4); − una seconda valvola di controllo (15) posta ad intercettazione della seconda sezione di uscita (9) di detta tubazione di mandata (7), ed azionabile da detta unità logica di controllo (13) a commutare tra una seconda posizione chiusa, in cui detta seconda valvola di controllo (15) blocca la comunicazione tra detta tubazione di mandata (7) e detto serbatoio di arrivo (3), ed una seconda posizione aperta, in cui detta seconda valvola di controllo (15) mette in comunicazione detta tubazione di mandata (7) con detto serbatoio di arrivo (3); detta unità logica di controllo (13) comandando la commutazione di detta prima valvola di controllo (14) e di detta seconda valvola di controllo (15) rispettivamente in detta prima e in detta seconda posizione chiusa in corrispondenza di dette variazioni della portata del flusso di detto liquido maggiori di detto valore di soglia.
  4. 4. Apparecchiatura (1) per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto di comprendere: − una terza valvola di controllo (16) posta ad intercettazione della prima sezione di uscita (6) di detta tubazione di aspirazione (4), ed azionabile da detta unità logica di controllo (13) a commutare tra una terza posizione chiusa, in cui detta terza valvola di controllo (16) blocca la comunicazione tra detta tubazione di aspirazione (4) e detti mezzi di pompaggio (10), ed una terza posizione aperta, in cui detta terza valvola di controllo (16) mette in comunicazione detta tubazione di aspirazione (4) con detti mezzi di pompaggio (10); − una quarta valvola di controllo (17) posta ad intercettazione della seconda sezione di ingresso (8) di detta tubazione di mandata (7), ed azionabile da detta unità logica di controllo (13) a commutare tra una quarta posizione chiusa, in cui detta quarta valvola di controllo (17) blocca la comunicazione tra detti mezzi di pompaggio (10) e detta tubazione di mandata (7), ed una quarta posizione aperta, in cui detta quarta valvola di controllo (17) mette in comunicazione detti mezzi di pompaggio (10) con detta tubazione di mandata (7); detta unità logica di controllo (13) comandando la commutazione di detta terza valvola di controllo (16) e di detta quarta valvola di controllo (17) rispettivamente in detta terza e in detta quarta posizione chiusa in corrispondenza di detti variazioni della portata del flusso di detto liquido maggiori di detto valore di soglia.
  5. 5. Apparecchiatura (1) per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 2 alla 4, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un misuratore di portata centrale (18) operativamente associato a detti mezzi di pompaggio (10), ed atto a misurare la portata di flusso di detto liquido pompato da detti mezzi di pompaggio (10) dalla prima sezione di uscita (6) di detta tubazione di aspirazione (4) alla seconda sezione di ingresso (8) di detta tubazione di mandata (7); detta unità logica di controllo (13) comandando l’arresto di detti mezzi di pompaggio (10), in corrispondenza di una prima variazione della portata del flusso di detto liquido, misurata da detto primo misuratore di portata periferico (11) e da detto misuratore di portata centrale (18), maggiore di detto valore di soglia, e/o in corrispondenza di una seconda variazione della portata del flusso di detto liquido, misurata da detto secondo misuratore di portata periferico (12) e da detto misuratore di portata centrale (18), maggiore di detto valore di soglia.
  6. 6. Apparecchiatura (1) per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 2 alla 5, caratterizzata dal fatto di comprendere: − un primo condotto di scarico (19) collegato alla prima sezione di ingresso (5) di detta tubazione di aspirazione (4), ed una prima valvola di scarico (20) la quale à ̈ posta ad intercettazione di detto primo condotto di scarico (19), ed à ̈ azionabile da detta unità logica di controllo (13) ad aprire o chiudere la comunicazione di detta tubazione di aspirazione (4) verso detto primo condotto di scarico (19); − un secondo condotto di scarico (21) collegato alla seconda sezione di uscita (9) di detta tubazione di mandata (7), ed una seconda valvola di scarico (22) posta ad intercettazione di detto secondo condotto di scarico (21), ed azionabile da detta unità logica di controllo (13) ad aprire o chiudere la comunicazione di detta tubazione di mandata (7) verso detto secondo condotto di scarico (21).
  7. 7. Procedimento per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, mediante una apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi operative: − una fase di misurazione della portata del flusso di detto liquido attraverso la prima sezione di ingresso (5) di detta tubazione di aspirazione (4) ed attraverso la seconda sezione di uscita (9) di detta tubazione di mandata (7), ottenuta mediante rispettivamente detto primo misuratore di portata periferico (11) e mediante detto secondo misuratore di portata periferico (12); − una fase di rilevamento di almeno una variazione di detta portata di flusso di detto liquido; − una fase di confronto di detta almeno una variazione rispetto ad un determinato valore di soglia; − una fase di arresto di detti mezzi di pompaggio (10) con detta almeno una variazione maggiore di detto valore di soglia.
  8. 8. Procedimento per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo la rivendicazione 7, mediante una apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta fase di arresto prevede di isolare la prima sezione di ingresso (5) di detta tubazione di aspirazione (4) da detto serbatoio di partenza (2), mediante la commutazione di detta prima valvola di controllo (14) in detta prima posizione chiusa, e di isolare la seconda sezione di uscita (9) di detta tubazione di mandata (7) da detto serbatoio di arrivo (3), mediante la commutazione di detta seconda valvola di controllo (15) in detta seconda posizione chiusa.
  9. 9. Procedimento per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo la rivendicazione 7 o 8, mediante una apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta fase di arresto prevede di isolare la prima sezione di uscita (6) di detta tubazione di aspirazione (4) da detti mezzi di pompaggio (10), mediante la commutazione di detta terza valvola di controllo (16) in detta terza posizione chiusa, e di isolare la seconda sezione di ingresso (8) di detta tubazione di mandata (7) da detti mezzi di pompaggio (10), mediante la commutazione di detta quarta valvola di controllo (17) in detta quarta posizione chiusa.
  10. 10. Procedimento per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 7 alla 9, caratterizzato dal fatto che detta fase di arresto à ̈ comandata quando, in detta fase di confronto, detta variazione di portata del flusso di detto liquido supera detto valore di soglia per almeno un intervello di tempo minimo compreso sostanzialmente tra 3 e 60 secondi.
  11. 11. Procedimento per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 7 alla 10, mediante una apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta fase di misurazione prevede di rilevare: − una prima misurazione della portata del flusso di detto liquido attraverso la prima sezione di ingresso (5) di detta tubazione di aspirazione (4), ottenuta mediante detto primo misuratore di portata periferico (11), − una seconda misurazione della portata del flusso di detto liquido attraverso la seconda sezione di uscita (9) di detta tubazione di mandata (7), ottenuta mediante detto secondo misuratore di portata periferico (12), − ed una terza misurazione della portata del flusso di detto liquido pompato da detti mezzi di pompaggio (10) dalla prima sezione di uscita (6) di detta tubazione di aspirazione (4) alla seconda sezione di ingresso (8) di detta tubazione di mandata (7), ottenuta mediante detto misuratore di portata centrale (18); detta fase di rilevamento prevedendo di rilevare una prima variazione di portata tra detta prima misurazione e detta terza misurazione, ed una seconda variazione di portata tra detta seconda misurazione e detta terza misurazione; detta fase di confronto prevedendo di comparare detta prima e detta seconda variazione di portata con detto valore di soglia; detta fase di arresto essendo comandata quando almeno una di dette prima e seconda variazione di portata supera detto valore di soglia.
  12. 12. Procedimento per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di calibrazione di detto primo e secondo misuratore di portata periferico (11, 12) impiegando come misura di riferimento detta terza misurazione della portata del flusso di detto liquido rilevata da detto misuratore di portata centrale (18).
  13. 13. Procedimento per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 7 alla 12, mediante una apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di avviamento, la quale prevede un stadio di immissione di fluido in pressione all’interno di dette tubazioni di aspirazione (4) e di mandata (7) attraverso il collegamento di detta prima sezione di uscita (6) e di detta seconda sezione di ingresso (8) ad almeno una sorgente di detto fluido in pressione (35, 36, 37); la prima sezione di ingresso (5) di detta tubazione di aspirazione (4) e la seconda sezione di uscita (9) di detta tubazione di mandata (7) essendo isolate rispettivamente da detti serbatoi di partenza (2) e di arrivo (3), mediante la commutazione di detta prima valvola di controllo (14) e di detta seconda valvola di controllo (15) rispettivamente in detta prima e in detta seconda posizione chiusa.
  14. 14. Procedimento per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo la rivendicazione 13, mediante una apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta fase di avviamento comprende: − un primo stadio di apertura di detto primo e di detto secondo condotto di scarico (19, 21); in detto stadio di immissione di detto fluido in pressione, detto fluido in pressione espellendo l’aria presente in dette tubazioni attraverso detto primo e secondo condotto di scarico (19, 21); − un successivo primo stadio di chiusura di detto primo e di detto secondo condotto di scarico (19, 21), quando dette tubazioni di aspirazione (4) e di mandata (7) sono completamente riempite di detto fluido in pressione.
  15. 15. Procedimento per trasferire liquidi, in particolare vino, tra serbatoi, secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detta fase di avviamento prevede: − uno primo stadio di messa in comunicazione della prima sezione di ingresso (5) di detta tubazione di aspirazione (4) con detto serbatoio di partenza (2), mediante la commutazione di detta prima valvola di controllo (14) in detta prima posizione aperta; − un secondo stadio di apertura di detto secondo condotto di scarico (21); − un successivo stadio di avvio di detti mezzi di pompaggio (10); − uno stadio di espulsione di detto fluido in pressione attraverso detto secondo condotto di scarico (21) a seguito della spinta di detto liquido pompato da detti mezzi di pompaggio (10); − un successivo secondo stadio di chiusura di detto secondo condotto di scarico (21).
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US4372100A (en) * 1979-11-01 1983-02-08 Baxter Travenol Laboratories, Inc. Process and apparatus for compounding hyperalimentation solutions
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