INTRODUZIONE E STATO DELLA TECNICA INTRODUCTION AND STATE OF THE TECHNIQUE
Il frutto della palma da cocco, comunemente detto noce di cocco, consta di un epicarpo sottile, un mesocarpo fibroso e un endocarpo contenente un solo seme voluminoso; quest’ultimo abbraccia l’albume costituito da una parte esterna solida (polpa di cocco) e da una cavità centrale ripiena di liquido biancastro zuccherino (acqua di cocco). Il seme della palma da cocco può essere consumato sìa acerbo che maturo. La noce di cocco acerba, appena colta dalla palma da cocco, viene consumata nei paesi di produzione, tipicamente le aree costiere della fascia tropicale e, solo raramente, esportata a latitudini differenti. In questa fase di maturazione, la noce di cocco presenta un guscio (endocarpo) resistente, ma non legnoso, e può essere aperta utilizzando un buon coltello, un machete o degli strumenti appositi, che consentono di praticare un foro nel guscio fino a raggiungerne l’interno. Le noci di cocco mature, che si trovano comunemente nei paesi al di fuori delle aree tropicali, presentano, invece, un guscio legnoso, motto resistente, dello spessore di pochi millimetri. Le noci di cocco mature commercializzate hanno una forma ovale; presso una delle due estremità , sono facilmente individuabili tre leggere depressioni nel guscio, di colore normalmente più scuro dello stesso, disposte in forma di triangolo e con diametro compreso tra i 6-7 millimetri e i 2 centimetri. Queste depressioni sono i pori di germinazione; due di questi risultano abortiti, mentre uno à ̈ attivo. Nella terminologia anglosassone, i primi due sono individuati come blind eyes, mentre il terzo à ̈ detto soft eye. Questa terminologia si riferisce alla consistenza dei pori: i primi due, infatti, hanno consistenza simile a quella di tutto il guscio, mentre il soft eye à ̈ molto meno resistente e può essere facilmente forato con una pressione con uno strumento appuntito, quale un cacciavite, un punteruolo o simili. Allo stato della tecnica attuale si segnala un trovato, di recente introduzione sul mercato, che sfrutta il principio dello schiacciamento per ottenere l’apemira delle noci di cocco. Il trovato consta di alloggiamento a forma di ganascia, che ospita la noce di cocco, e di una serie di leve che consentono di moltiplicare opportunamente la forza esercitata su un’impugnatura per ottenere l’apertura del guscio. Il trovato presenta una complessità costruttiva notevole e risulta, quindi, particolarmente costoso; si segnala, inoltre, un ingombro relativamente elevato e un peso notevole, dovuto alla necessità di utilizzare materiali di particolare resistenza per operare con le forze in gioco. Analizzando i metodi di apertura delle noci di cocco, sono noti da tempo allo stato della tecnica anche alcune macchine industriali destinate all’operazione ed utilizzate nell’ industria della produzione della copra e degli altri prodotti derivati dalla noce di cocco. Per l’uso della noce di cocco a livello domestico o negli esercizi di ristorazione, normalmente, ci si ingegna con utensili e metodi vari. Il metodo più razionale e semplice, consiste nel percuotere ripetutamente la noce di cocco lungo la linea dell’equatore, con un martello o il dorso di un coltello pesante o di un machete. La linea dell’equatore rappresenta un punto di frattura naturale e, dopo alcuni colpi ben assestati, la noce si apre in due parti simili lungo questa linea. Esistono, poi; numerosi altri metodi dettati dalla fantasia e dall’ingegno dei consumatori: usare martello e scalpello, tagliare il guscio con una sega, schiacciarlo con una morsa, sbatterlo contro una superficie dura, eventualmente tenendolo all’interno di un sacchetto o altri metodi più o meno efficaci. Di norma, si preferisce, prima di rompere il guscio, estrarre l'acqua contenuta al suo interno, bucando uno, due o tutti e tre i pori di germinazione con uno strumento appuntito. In questo modo l’acqua può essere utilizzata e si evita di sporcare troppo quando si rompe il guscio. Tutti questi metodi tradizionali utilizzati, come detto, non prevedono l’uso di un utensile specificamente pensato per la cucina, ma mutuano, al più, utensili da officina e da bricolage. Oltre a questo aspetto, si segnalano problematiche più serie, quali quelle igieniche e legate alla sicurezza di persone e cose. L’uso di alcuni utensili che non trovano, normalmente, posto nelle cucine, ma provengono da locali igienicamente meno curati, può essere fonte di intossicazioni e disagi in determinati soggetti. Si pensi, ad esempio, all'uso di una sega per tagliare il guscio: la sega libera all’interno del guscio numerose schegge del guscio, oltre ad eventuali altri residui derivanti da precedenti lavori. Questi elementi sono potenziali vettori di forti cariche batteriche ed agenti patogeni che possono dare luogo a problemi, soprattutto se la polpa non viene consumata immediatamente, ma dopo alcune ore o alcuni giorni lasciando il tempo a tali agenti di moltiplicarsi. Lo stesso problema si evidenzia con altri utensili, non destinati all'uso alimentare, e nel caso si opti per la soluzione di rompere la noce sbattendola a terra o contro pareti o altre superfìci dure. Un secondo importante fattore da considerare à ̈ relativo alla sicurezza: fuso di strumenti quali martelli, seghe, cacciaviti su una superficie curva e rigida, può portare a vari incidenti. È il caso del metodo descritto di apertura col martello; si può sbagliare mira colpendo la mano che sorregge la noce di cocco, oppure perdere la noce in seguito ad un colpo violento e provocare cosi danni a cose o persone colpite dalla stessa noce. L'uso di scalpelli, seghe, cacciaviti e coltelli à ̈ altrettanto pericoloso, dato che la noce può sfuggire alla presa e la sua forma curvilinea può fare scivolare l'utensile scelto che può colpire qualcuno o qualcosa. Allo stato attuale della tecnica, à ̈ altresì noto l’uso di utensili e attrezzature in grado di aiutare a svolgere particolari lavori, che sfruttano un principio simile a quello adottato per il trovato che troverà una dettagliata descrizione nel seguito. Tra questi utensili si segnalano gli spaccalegna, cosiddetti a vite: macchine destinate ad un uso professionale per rompere i ceppi ricavandone porzioni di dimensione ridotta. In queste macchine, un cono filettato viene messo in rotazione da un motore elettrico o da un collegamento tramite cardano con una motrice o altro mezzo. Si spinge poi, contro la punta del cono in rotazione, il pezzo di legno da rompere e la punta vi penetra; la forma a cono genera, quindi, una pressione sul ceppo che lo porta, in breve, a rompersi, seguendo le venature naturali. Un secondo tipo di macchine che utilizzano un cono filettato à ̈ individuato negli attrezzi destinati a rompere le radici degli alberi abbattuti. Si tratta di attrezzature ad uso forestale, applicate a trattori o macchine operatrici appositamente costruite. Una volta abbattuto un albero, tagliandolo alla base, si agisce con queste macchine per distruggere le radici e il ceppo che rimane nel terreno, per favorirne la consumazione naturale. Tali macchine constano di un cono filettato di grandi dimensioni e peso che viene calato sul ceppo e, ruotando ad opportuna velocità , vi penetra e lo rompe, anche in questo caso sfruttando la forma conica e la filettatura. Compito principale del presente trovato à ̈ quello di realizzare un utensile da tavola o da cucina per la spaccatura controllata di involucri rigidi, preferibilmente il guscio di noci di cocco mature che non abbia gli inconvenienti dei sistemi noti allo stato delfarte sopra menzionati. Nell'ambito del compito principale sopra esposto, un ulteriore importante scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un utensile da tavola o da cucina che sia particolarmente semplice, efficace ed affidabile nell'uso. Un ulteriore importante scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un utensile da tavola o da cucina caratterizzato da una struttura meccanica economica e di semplice realizzazione. Non ultimo scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a punto un utensile da tavola o da cucina per la spaccatura controllata di involucri rigidi, preferibilmente il guscio di noci di cocco mature, realizzabile in una varietà di materiali con tecnologie note. Questi ed altri scopi ancora, che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un utensile da tavola o da cucina per la spaccatura controllata di involucri rigidi, preferibilmente il guscio di noci di cocco mature, caratterizzato dal fatto di essere costituito essenzialmente da due parti: un elemento filettato di forma sostanzialmente conica ed un’impugnatura solidale a detto elemento filettato. Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di tre sue forme di esecuzione preferite ma non esclusive, illustrate a titolo di esempio non limitativo negli uniti disegni, nei quali: The fruit of the coconut palm, commonly called coconut, consists of a thin epicarp, a fibrous mesocarp and an endocarp containing only one large seed; the latter embraces the albumen consisting of a solid external part (coconut pulp) and a central cavity filled with whitish sugary liquid (coconut water). The seed of the coconut palm can be eaten both unripe and ripe. The unripe coconut, freshly picked from the coconut palm, is consumed in the countries of production, typically the coastal areas of the tropical belt and, only rarely, exported to different latitudes. In this phase of maturation, the coconut has a shell (endocarp) resistant, but not woody, and can be opened using a good knife, a machete or special tools, which allow you to drill a hole in the shell until reaching the € ™ internal. The mature coconuts, which are commonly found in countries outside the tropical areas, have, on the other hand, a woody shell, resistant motto, a few millimeters thick. The marketed ripe coconuts have an oval shape; at one of the two extremities, three slight depressions in the shell are easily identifiable, normally darker in color than the shell itself, arranged in the shape of a triangle and with a diameter between 6-7 millimeters and 2 centimeters. These depressions are the germination pores; two of these are aborted, while one is active. In Anglo-Saxon terminology, the first two are identified as blind eyes, while the third is called soft eye. This terminology refers to the consistency of the pores: the first two, in fact, have a consistency similar to that of the whole shell, while the soft eye is much less resistant and can be easily pierced with pressure with a pointed tool, such as a screwdriver. , an awl or the like. In the current state of the art, a recent invention on the market is noted, which exploits the principle of crushing to obtain the apemira of coconuts. The invention consists of a jaw-shaped housing, which houses the coconut, and of a series of levers which allow to appropriately multiply the force exerted on a handle to obtain the opening of the shell. The invention has a considerable constructive complexity and is therefore particularly expensive; furthermore, a relatively large size and a considerable weight should be noted, due to the need to use particularly resistant materials to operate with the forces involved. Analyzing the methods of opening coconuts, some industrial machines destined for the operation and used in the industry for the production of copra and other products derived from coconut have been known for some time in the state of the art. For the use of coconut at home or in catering establishments, we usually strive with various tools and methods. The most rational and simple method consists in striking the coconut repeatedly along the line of the equator, with a hammer or the back of a heavy knife or machete. The line of the equator represents a natural fracture point and, after a few well-aimed blows, the nut opens into two similar parts along this line. They exist, then; numerous other methods dictated by the imagination and ingenuity of consumers: use a hammer and chisel, cut the shell with a saw, crush it with a vice, hit it against a hard surface, possibly keeping it inside a bag or other more or less effective. As a rule, it is preferred, before breaking the shell, to extract the water contained within it, piercing one, two or all three germination pores with a pointed instrument. In this way the water can be used and avoids getting too dirty when the shell breaks. All these traditional methods used, as mentioned, do not involve the use of a tool specifically designed for the kitchen, but borrow, at most, workshop and DIY tools. In addition to this aspect, there are more serious problems, such as hygiene and related to the safety of people and things. The use of some utensils that do not normally find a place in the kitchens, but come from hygienically less well-kept rooms, can be a source of intoxication and discomfort in certain individuals. Consider, for example, the use of a saw to cut the shell: the saw frees numerous splinters of the shell inside the shell, as well as any other residues deriving from previous works. These elements are potential vectors of strong bacterial loads and pathogens that can give rise to problems, especially if the pulp is not consumed immediately, but after a few hours or a few days, leaving time for these agents to multiply. The same problem is highlighted with other tools, not intended for food use, and in case you opt for the solution of breaking the walnut by banging it on the ground or against walls or other hard surfaces. A second important factor to consider is related to safety: casting tools such as hammers, saws, screwdrivers on a curved and rigid surface, can lead to various accidents. This is the case of the described method of opening with the hammer; it is possible to miss the aim by hitting the hand that holds the coconut, or to lose the nut following a violent blow and thus cause damage to things or people hit by the same nut. The use of chisels, saws, screwdrivers and knives is just as dangerous, as the nut can slip out of the grasp and its curvilinear shape can make the chosen tool slip which can hit someone or something. At the present state of the art, it is also known the use of tools and equipment capable of helping to carry out particular works, which exploit a principle similar to that adopted for the invention which will be described in detail below. Among these tools are the so-called screw splitters: machines intended for professional use to break the logs obtaining smaller portions. In these machines, a threaded cone is put into rotation by an electric motor or by a cardan connection with a tractor or other means. The piece of wood to be broken is then pushed against the tip of the rotating cone and the tip penetrates it; the cone shape therefore generates a pressure on the stump which leads it, in short, to break, following the natural veins. A second type of machines that use a threaded cone is identified in tools intended to break the roots of felled trees. These are equipment for forestry use, applied to specially built tractors or operating machines. Once a tree has been felled, by cutting it at the base, these machines are used to destroy the roots and the stump that remains in the ground, to favor its natural consumption. These machines consist of a threaded cone of large dimensions and weight which is lowered onto the stump and, rotating at suitable speed, penetrates it and breaks it, also in this case using the conical shape and the thread. The aim of the present invention is to provide a table or kitchen utensil for the controlled splitting of rigid casings, preferably the shell of ripe coconuts which does not have the drawbacks of the systems known in the state of the art mentioned above. Within the scope of the main aim described above, a further important object of the present invention is to provide a table or kitchen utensil which is particularly simple, effective and reliable in use. A further important object of the present invention is to provide a table or kitchen utensil characterized by a mechanical structure which is economical and easy to make. Not least object of the present invention is to provide a table or kitchen utensil for the controlled splitting of rigid casings, preferably the shell of ripe coconuts, which can be produced in a variety of materials with known technologies. These and other objects, which will appear more clearly later, are achieved by a table or kitchen utensil for the controlled splitting of rigid casings, preferably the shell of ripe coconuts, characterized by the fact that it essentially consists of two parts. : a substantially conical threaded element and a handle integral with said threaded element. Further characteristics and advantages of the present invention will become apparent from the following detailed description of three preferred but not exclusive embodiments thereof, illustrated by way of non-limiting example in the accompanying drawings, in which:
la figura A rappresenta una vista del trovato in accordo ad una prima forma di realizzazione; figure A represents a view of the invention according to a first embodiment;
la figura B rappresenta una vista del trovato di cui in figura A nell’atto dell’apertura di una noce di cocco matura; figure B represents a view of the invention shown in figure A in the act of opening a ripe coconut;
la figura C rappresenta una vista del trovato in accordo ad una seconda forma di realizzazione; figure C represents a view of the invention according to a second embodiment;
la figura D rappresenta una vista del trovato in accordo ad una terza forma di realizzazione. figure D represents a view of the invention according to a third embodiment.
DESCRIZIONE DESCRIPTION
Gli scopi sopra evidenziati e altri vengono raggiunti in accordo alla presente invenzione mediante un utensile da tavola o da cucina composto, essenzialmente, da due parti: un elemento filettato di forma conica, o comunque che (presenti diametro crescente, tale da esercitare una pressione sulle pareti del foro nel quale viene avvitato, ed un’impugnatura solidale a detto elemento. In accordo ad una prima forma di realizzazione l’elemento 1, reca, sulla sua superficie, la filettatura 2. Lo stelo 4 collega rigidamente, mediante opportuni mezzi di connessione ben noti al tecnico del ramo, l’elemento filettato con l’impugnatura 3 che serve a maneggiare l’utensile. Il trovato viene utilizzato ponendo la punta dell’elemento filettato sulla superficie 5 del guscio della noce di cocco matura e, preferibilmente, in uno dei tre pori di germinazione 6 presenti presso una delle due estremità e, come ulteriore preferenza, presso il poro di germinazione attivo, il meno resistente dei tre. Tenendo il trovato con una mano sull'impugnatura e l’altra a fermare la noce di cocco, si imprime un movimento rotatorio all’utensile al fine di avvitarlo nel guscio. La filettatura agisce sul guscio permettendo l'avanzamento dell’elemento filettato all’interno di questo. La forma conica, o comunque con diametro crescente, fa sì che il foro effettuato tenda ad allargarsi. Proseguendo ad avvitare l’utensile, la forma conica, col suo diametro crescente, consente di esercitare una pressione sul guscio, che lo porta a spaccarsi generando una frattura 7. L’utensile, in accordo ad una seconda forma di realizzazione, prevede la presenza di una barra filettata 8 posta al vertice dell’elemento filettato 1 di forma conica. Tale barra ha il compito di facilitare la penetrazione nel guscio, rendendola altresì più sicura. Sulla barra possono essere presenti una o più scanalature che facilitano l’estrazione del truciolo. La filettatura può avere passo costante o variabile, consentendo di variare lo sforzo da applicare per determinare l’avvitamento dell’utensile nel guscio. La spaccatura 7 può risultare più o meno estesa, originando una piccola apertura con l’asportazione di una porzione ridotta di guscio, oppure estendersi fino ad aprire a metà la noce di cocco. Può essere necessario agire ulteriormente sulla spaccatura creatasi, inserendo il trovato in un diverso punto dell’apertura ed allargandola per estenderla fino alla completa apertura del guscio. Può, infine, essere conveniente una seconda operazione effettuata agendo su un secondo poro di germinazione o su un diverso punto del guscio. Una variante alle precedenti forme di realizzazione prevede l’assenza dello stelo 4 in maniera che l’impugnatura 3 risulti integrata nell’elemento filettato 1 e ne rappresenti una prosecuzione. Tale conformazione consente una realizzazione particolarmente economica e permette di utilizzare materiali, in particolare plastici o lignei, che risulterebbero eccessivamente sollecitati, con conseguente elevato rischio di rottura, dall’azione di torsione cui risulta sottoposto lo stelo 4. Un’ulteriore evoluzione del concetto inventivo può prevedere la presenza di una struttura in grado di ospitare e tenere la noce di cocco saldamente in posizione, connessa all’elemento filettato 1 descritto in maniera da consentire un’operazione di apertura estremamente sicura e precisa. Quale ulteriore evoluzione si può prevedere che la rotazione del elemento filettato 1 sia attuata tramite un motore elettrico. Si à ̈ in pratica constatato come il trovato cosi descritto porti a soluzione il compito e gli scopi preposti, in particolare con il presente trovato si à ̈ realizzato un utensile da tavola o da cucina che, grazie alla particolare configurazione, basata su un elemento di forma sostanzialmente conica filettato, preferibilmente in metallo, rende agevole e controllabile la spaccatura di involucri rigidi, preferibilmente il guscio di noci di cocco mature. Inoltre la presenta di un’impugnatura convenientemente strutturata, rende particolarmente semplice, sicuro, efficace ed affidabile l’uso dell’utensile secondo il presente trovato. Ancora, con il presente trovato si à ̈ realizzato un utensile da tavola o da cucina facilmente realizzabile in qualsivoglia forma e materiale, in quanto le forma realizzative qui esemplificate sono, come già detto, da considerarsi esemplificative e non limitative del presente trovato. Non ultimo con il presente trovato si à ̈ realizzato un utensile da tavola o da cucina per la spaccatura controllata di involucri rigidi, preferibilmente il guscio di noci di cocco mature realizzabile in una varietà di materiali con tecnologie note. Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, le dimensioni, la forma, i materiali impiegati, il passo e la sezione del filetto ricavato o applicato sull’elemento conico potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica, purché compatibili con l’uso specifico. Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati apposti al solo scopo di aumentare l’intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull’interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento. The purposes outlined above and others are achieved in accordance with the present invention by means of a table or kitchen utensil essentially composed of two parts: a threaded element of conical shape, or in any case which (has an increasing diameter, such as to exert a pressure on the walls of the hole into which it is screwed, and a handle integral with said element. According to a first embodiment, element 1 bears, on its surface, the thread 2. The stem 4 connects rigidly, by means of suitable connection means well known to those skilled in the art, the threaded element with the handle 3 which serves to handle the tool. The invention is used by placing the tip of the threaded element on the surface 5 of the nut shell mature coconut and, preferably, in one of the three germination pores 6 present at one of the two ends and, as a further preference, at the active germination pore, the least resistant of the three . Holding the invention with one hand on the handle and the other to stop the coconut, the tool is rotated in order to screw it into the shell. The thread acts on the shell allowing the advancement of the threaded element inside it. The conical shape, or in any case with an increasing diameter, makes the hole made tends to widen. Continuing to screw the tool, the conical shape, with its increasing diameter, allows to exert a pressure on the shell, which causes it to split, generating a fracture 7. The tool, according to a second embodiment, foresees the presence of a threaded bar 8 placed at the vertex of the threaded element 1 of conical shape. This bar has the task of facilitating penetration into the shell, also making it safer. On the bar there may be one or more grooves that facilitate the extraction of the chip. The thread can have a constant or variable pitch, allowing you to vary the effort to be applied to determine the screwing of the tool into the shell. The crack 7 can be more or less extended, originating a small opening with the removal of a small portion of the shell, or extend until the coconut is half open. It may be necessary to act further on the crack created, inserting the invention in a different point of the opening and widening it to extend it until the shell is completely open. Finally, a second operation may be convenient, carried out by acting on a second germination pore or on a different point of the shell. A variant to the previous embodiments provides for the absence of the stem 4 so that the handle 3 is integrated into the threaded element 1 and represents a continuation thereof. This conformation allows a particularly economical realization and allows the use of materials, in particular plastic or wood, which would be excessively stressed, with a consequent high risk of breakage, from the torsion action to which the stem is subjected 4. A further evolution of the inventive concept can foresee the presence of a structure capable of hosting and holding the coconut firmly in position, connected to the threaded element 1 described in such a way as to allow an extremely safe and precise opening operation. As a further evolution it can be envisaged that the rotation of the threaded element 1 is carried out by means of an electric motor. In practice it has been found that the invention thus described solves the intended aim and objects, in particular the present invention provides a table or kitchen utensil which, thanks to the particular configuration, based on an element of substantially conical threaded shape, preferably made of metal, makes the splitting of rigid casings, preferably the shell of ripe coconuts, easy and controllable. Furthermore, it has a conveniently structured handle which makes the use of the tool according to the present invention particularly simple, safe, effective and reliable. Furthermore, the present invention provides a table or kitchen utensil that can be easily made in any shape and material, since the embodiments exemplified here are, as already said, to be considered exemplary and not limitative of the present invention. Not least, the present invention provides a table or kitchen utensil for the controlled splitting of rigid casings, preferably the shell of ripe coconuts which can be produced in a variety of materials with known technologies. The invention thus conceived is susceptible of numerous modifications and variations, all of which are within the scope of the inventive concept; moreover, all the details can be replaced by other technically equivalent elements. In practice, the dimensions, the shape, the materials used, the pitch and the section of the thread obtained or applied on the conical element can be any according to the requirements and the state of the art, as long as they are compatible with the specific use. Where the characteristics and techniques mentioned in any claim are followed by reference marks, these reference marks have been affixed for the sole purpose of increasing the intelligibility of the claims and consequently these reference marks have no limiting effect on the interpretation of each element identified by way of example by these reference signs.