ITPD20080373A1 - Inseguitore solare passivo - Google Patents

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ITPD20080373A1
ITPD20080373A1 IT000373A ITPD20080373A ITPD20080373A1 IT PD20080373 A1 ITPD20080373 A1 IT PD20080373A1 IT 000373 A IT000373 A IT 000373A IT PD20080373 A ITPD20080373 A IT PD20080373A IT PD20080373 A1 ITPD20080373 A1 IT PD20080373A1
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Antonio Zanardo
Francesco Zanardo
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Antonio Zanardo
Francesco Zanardo
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    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24SSOLAR HEAT COLLECTORS; SOLAR HEAT SYSTEMS
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    • F24S50/20Arrangements for controlling solar heat collectors for tracking
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
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    • F24S30/40Arrangements for moving or orienting solar heat collector modules for rotary movement
    • F24S30/42Arrangements for moving or orienting solar heat collector modules for rotary movement with only one rotation axis
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    • Y02E10/40Solar thermal energy, e.g. solar towers
    • Y02E10/47Mountings or tracking

Description

TITOLO
INSEGUITORE SOLARE PASSIVO
DESCRIZIONE
Il presente brevetto è attinente agli inseguitori solari ed in particolare concerne un nuovo inseguitore solare di tipo passivo con sistema di compensazione o compensatore della variazione della temperatura ambiente. Sono noti almeno due tipi di installazione dei pannelli fotovoltaici o termici. Il primo è il montaggio in postazione fissa, con i pannelli rivolti stabilmente in direzione Sud ed inclinati rispetto alla verticale di un angolo che tiene conto della latitudine del luogo e di un'altezza media del sole, essendo questa variabile secondo le stagioni.
Il secondo metodo prevede che i pannelli siano montati su un supporto girevole atto a movimentare i pannelli stessi in modo da tenerli continuamente esposti ortogonalmente alla direzione di incidenza dei raggi solari.
I pannelli solari con orientamento fisso a Sud richiedono operazioni di installazione piuttosto semplici e poco costose, oltre che una ridotta manutenzione.
E’ noto che l’energia ceduta al pannello dai raggi incidenti è funzione del coseno dell’angolo di incidenza dei raggi stessi. Pertanto, posizionando un pannello in posizione fissa e rivolto verso Sud, il rendimento è massimo solo quando il Sole in una specifica stagione si trova a mezzogiorno, ossia nel culmine del suo moto relativo rispetto alla Terra, quando detti raggi incidono ortogonalmente i pannelli solari e il coseno dell’angolo di incidenza è massimo, pari ad 1.
Tale rendimento massimo si raggiunge quindi solo in un determinato momento della giornata, a mezzogiorno, e solo in alcuni periodi dell’anno. Negli altri momenti della giornata, così come nelle stagioni invernali, autunnali e primaverili, la posizione del sole nel cielo varia continuamente e con essa anche l'angolo di incidenza dei raggi solari, per cui il rendimento diminuisce, particolarmente nelle prime ore del mattino o della sera, quando l’angolo di incidenza dei raggi sui pannelli è molto piccolo.
In tali condizioni, il rendimento dei pannelli è ridotto anche del 50% rispetto alla capacità dei pannelli.
Sono noti gli inseguitori solari ad un asse o a due assi, azimut e altezza, in grado di esporre i pannelli montati su di essi ortogonalmente ai raggi incidenti, movimentando quindi tali pannelli in funzione sia del moto di rotazione della Terra intorno al proprio asse, sia del moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole.
In questo modo il rendimento dei pannelli viene ottimizzato, cosicché può venire prodotto un surplus di energia pari anche al 30-35% per ciascun pannello.
Detti inseguitori solari ad uno o a due assi richiedono invece operazioni di installazione maggiormente complesse, con costi sensibilmente maggiori. Detti inseguitori solari consumano inoltre, almeno in parte, l’energia prodotta dai pannelli, poiché impiegano motori elettrici con i relativi sistemi di controllo. Essi sono meccanicamente ed elettronicamente abbastanza complessi, pertanto sono maggiormente soggetti a rotture e richiedono quindi numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Forse anche a causa di tali inconvenienti, gli inseguitori solari del tipo noto trovano attualmente una diffusione relativamente modesta.
Per ovviare a tutti i suddetti inconvenienti si è studiato e realizzato un nuovo tipo di inseguitore solare di tipo passivo.
Il suo funzionamento e' basato sulla dilatazione di un olio il quale, sottoposto a riscaldamento da parte del sole, aumenta il proprio volume provocando l'estensione di un cilindro attuatore con la conseguente rotazione del pannello fotovoltaico.
Per il suo corretto funzionamento e' però necessaria la presenza di un sistema di compensazione della variazione di temperatura ambiente, sistema che viene descritto nel dettaglio in seguito.
Compito principale del presente trovato è quello di ottimizzare la resa dei pannelli fotovoltaici o termici installati su di esso, posizionando sempre detti pannelli in posizione ortogonale ai raggi incidenti. Ciò avviene in modo passivo, ossia sfruttando la sola energia solare per eseguire l’inseguimento, quindi senza impiego di altre fonti di energia.
Altro scopo del presente trovato è quello di ridurre la complessità meccanica dell’inseguitore, riducendo quindi drasticamente i relativi costi di produzione, i costi e i tempi di installazione ed i costi di manutenzione. Il nuovo inseguitore non è comandato da una logica elettronica e richiede quindi minori interventi di manutenzione garantendo inoltre una continuità di funzionamento, massimizzando quindi i rendimenti.
Altro importante scopo del presente trovato è quello di compensare le variazioni di temperatura ambiente, in modo che tali variazioni non influenzino in alcun modo l’orientamento dei pannelli, che vengono invece mantenuti sempre orientati ortogonalmente alla direzione di incidenza dei raggi del sole.
Questi ed altri scopi, diretti e complementari, sono raggiunti dal nuovo inseguitore solare di tipo passivo con sistema di compensazione della variazione della temperatura ambiente, comprendente, nelle sue parti principali:
<•>almeno un supporto per almeno un pannello fotovoltaico o termico, detto supporto essendo libero di ruotare intorno ad uno o due assi, per ruotare corrispondentemente detto pannello;
<•>almeno una coppia di cilindri fluidodinamici direttamente o indirettamente collegati a detto supporto;
<•>almeno una coppia di serbatoi di olio collocati su detto supporto in corrispondenza dei bordi opposti di detto pannello, ciascun serbatoio essendo sovrastato da almeno uno schermo, che parzializza l’esposizione alle radiazioni solari, e inoltre idraulicamente collegato ad uno di detti cilindri fluidodinamici mediante un circuito indipendente, in modo che il fluido contenuto nel serbatoio circoli anche nel corrispondente cilindro,
e dove il maggiore riscaldamento di uno dei due serbatoi, per effetto dell’irraggiamento solare, provoca la maggiore espansione del volume di fluido in esso contenuto e la conseguente maggiore estensione del relativo cilindro che, agendo su detto supporto, ne provoca la rotazione intorno a detto/i asse/i in modo da orientare detto pannello ortogonalmente alla direzione di incidenza delle radiazioni solari.
Nel dettaglio, detti cilindri sono collegati in modo che la maggiore estensione del cilindro collegato al serbatoio a maggiore temperatura provoca la rotazione del supporto intorno all’asse verso il serbatoio a maggiore temperatura, così da esporre anche il serbatoio più freddo, fino alla posizione in cui entrambi i serbatoi sono irradiati nella stessa misura. Il nuovo inseguitore comprende inoltre un sistema di compensazione, atto a compensare le variazioni della temperatura ambiente, che si verificano ciclicamente nel corso del giorno solare e nel corso dell’anno solare e che influenzano in egual misura entrambi i serbatoi.
Detto sistema di compensazione funziona in modo tale che, qualora la temperatura di entrambi i serbatoi aumenti o diminuisca in egual misura, per effetto di un aumento o diminuzione della temperatura ambiente, provocando quindi uguali aumenti o diminuzioni di volume in entrambi i circuiti indipendenti, l’azione risultante di detti cilindri su detto supporto risulti nulla, cosicché detto supporto non venga ruotato.
In particolare, si prevede che detti cilindri siano meccanicamente ed idraulicamente connessi tra loro, a detto supporto e a detti serbatoi in modo che se uno dei due cilindri, estendendosi o contraendosi per effetto di un aumento o diminuzione della temperatura ambiente, anche il secondo cilindro si espande o contrae nella stessa misura ma in verso opposto, per annullare l’azione risultante di detti cilindri su detto supporto.
Secondo una soluzione realizzativa alternativa, detto sistema di compensazione comprende invece un compensatore esterno atto ad assorbire gli eventuali aumenti o diminuzioni di volume del fluido in entrambi detti circuiti indipendenti, in modo che l’azione risultante di detti cilindri su detto supporto sia nulla.
Grazie al sistema di compensazione, gli effetti delle escursioni della temperatura ambiente vengono quindi bilanciate e non influenzano la posizione del supporto e dei pannelli.
Si prevede che detto effetto di compensazione sia ottenuto mediante un particolare collegamento di detti cilindri, oppure mediante compensatori esterni a detti cilindri, o con qualunque altro metodo atto a raggiungere il medesimo risultato.
Le caratteristiche del nuovo inseguitore saranno meglio chiarite dalla seguente descrizione con riferimento alle tavola di disegno, allegate a titolo di esempio non limitativo.
Nelle figure 1-8 è schematizzato il funzionamento del nuovo inseguitore secondo una prima soluzione realizzativa.
In figura 9 è schematizzato il nuovo inseguitore solare secondo una seconda possibile soluzione realizzativa.
Secondo una possibile soluzione realizzativa, rappresentata schematicamente nelle figure 1-8, il nuovo inseguitore solare comprende un supporto (S) per almeno un pannello fotovoltaico o termico (P), rappresentato nelle figure con linea tratteggiata.
Detto supporto (S) è libero di ruotare intorno ad uno o due assi, per ruotare corrispondentemente detto pannello (P) in funzione della posizione relativa del Sole (A) e dell’angolo di incidenza delle radiazioni solari (A1).
In particolare, si prevede che detto supporto (S) ruoti intorno ad almeno un asse (X), giacente su un piano parallelo o coincidente con il piano di giacenza di detti pannelli (P).
Il nuovo inseguitore comprende anche almeno una coppia di cilindri fluidodinamici (E1, W1), preferibilmente ad olio, direttamente o indirettamente connessi tra loro e a detto supporto (S), ciascun cilindro (W1, E1) a sua volta comprendente una camicia cilindrica (W11, E11) nel quale scorre uno stelo (W12, E12).
Come da figura 1, si prevede che detti cilindri (E1, W1) siano tra loro preferibilmente paralleli e affiancati e connessi in modo contrapposto, ossia un primo di detti cilindri (W1) è direttamente o indirettamente vincolato con una delle proprie estremità (W14) a detto supporto (S) e con l’estremità opposta (W13) ad un’estremità (E14) di detto secondo cilindro (E1), che è a sua volta vincolato, con l’estremità opposta (E13) ad un punto fisso (Z). In particolare, come da figure 1-8, l’estremità (W14) dello stelo (W12) di detto primo cilindro (W1) insiste direttamente o indirettamente su detto supporto (S), al quale è vincolato tramite una cerniera (Y), che permette la rotazione relativa tra detto stelo (W12) e detto supporto (S) intorno ad un asse parallelo a detto asse (X) di rotazione del supporto (S).
Detto secondo cilindro (E1), disposto sostanzialmente parallelo e affiancato a detto primo cilindro (W1), è incernierato con un’estremità (E13) della propria camicia (E11) in un punto fisso (Z) del nuovo inseguitore ed è connesso a detto primo cilindro (W1) tramite l’estremità (E14) del proprio stelo (E12), rigidamente vincolata (EW) all’estremità (W13) della camicia (W11) del primo cilindro (W1).
Una soluzione equivalente prevede che detti cilindri (E1, W1) siano tra loro connessi in modo invertito, ossia detto primo cilindro (W1) è connesso a detto secondo cilindro (E1) mediante l’estremità (W14) del proprio stelo (W12), rigidamente vincolata (EW) all’estremità (E14) della camicia (E11) del secondo cilindro (E2).
In questo modo un’eventuale espansione di detto secondo cilindro (E1) in un verso provoca la corrispondente traslazione di tutto detto secondo cilindro (W2) nello stesso verso.
Il nuovo inseguitore comprende anche almeno una coppia di serbatoi di olio (E, W) collocati su detto supporto (S) in corrispondenza dei due bordi opposti (P1, P2) di detto pannello (P) e sovrastati ognuno da almeno uno schermo (Se, Sw) che ne parzializza l’esposizione alle radiazioni solari. Ciascuno di detti serbatoi (E, W) è inoltre idraulicamente collegato ad uno di detti cilindri (E1, W1) medianti un circuito indipendente (E2, W2) di circolazione dell’olio, in modo che detto olio contenuto nel serbatoio (E, W) circoli da/verso il corrispondente cilindro (E1, W1).
In particolare, detti serbatoi (E, W) sono collegati in modo invertito con detti cilindri (E1, W1), ossia ciascun serbatoio (E, W) è collegato con il cilindro (E1, W1) collocato in posizione più lontana.
Il maggiore riscaldamento di uno dei due serbatoi (E, W) per effetto delle radiazioni solari incidenti su di esso provoca la maggiore espansione del volume d’olio in esso contenuto e la conseguente maggiore estensione del relativo cilindro (E1, W1) ad esso collegato che, agendo direttamente o indirettamente su detto supporto (S), ne provoca la rotazione intorno a detto/i asse/i (X).
Nelle figure 3-8 è schematizzato il funzionamento dell’inseguimento.
Ad esempio, in figura 3 è indicata la posizione dell’inseguitore in assenza di radiazioni solari incidenti, ad esempio di notte.
Entrambi i serbatoi (E, W), inizialmente orientati rispettivamente verso Est e verso Ovest, sono alla stessa temperatura, funzione della temperatura ambiente, ed entrambi i relativi cilindri (E1, W1) sono circa a metà della propria corsa, cosicché il supporto (S) è disposto in posizione di riposo, in modo che il pannello risulti ad esempio orientato verso Sud.
Quando sorge il Sole (A), come da figura 4, il serbatoio (E) situato più ad Est viene colpito dalle radiazioni solari (A1), mentre il serbatoio (W) situato più ad Ovest è in ombra per la presenza del relativo schermo (Sw).
La temperatura del serbatoio (E) su cui incidono le radiazioni solari (A1) si riscalda progressivamente, aumentando la propria temperatura rispetto al serbatoio (W) situato più ad Ovest.
Come schematizzato in figura 5, detto aumento di temperatura del serbatoio (E) più ad Est provoca un aumento del volume d’olio in esso contenuto e la conseguente estensione del cilindro (E1) ad esso collegato, tramite traslazione del relativo stelo (E12), che a sua volta provoca la traslazione del secondo cilindro (W1) nel verso di allontanamento dal supporto (S).
Tale traslazione di detto secondo cilindro (W1), connesso a detto supporto (S), provoca la rotazione del supporto (S) stesso intorno all’asse di rotazione (X), nel verso di sollevamento del serbatoio (W1) a minor temperatura, in quanto meno irradiato.
Tale estensione del primo cilindro (E1) continua finché entrambi i serbatoi (E, W) sono irradiati dal Sole (A) in ugual misura.
Infatti, per effetto della rotazione del supporto (S), anche il serbatoio (W) esposto più ad Ovest viene irradiato e inizia a scaldarsi, aumentando la propria temperatura e provocando l’espansione dell’olio contenuto in esso e nel relativo cilindro (W1) ad esso collegato.
Detto cilindro (W1) si espande contrastando così l’ulteriore rotazione del supporto (S).
Inoltre, man mano che il Sole (S) si sposta verso Ovest, nel suo moto diurno apparente rispetto alla Terra, supera progressivamente lo schermo (Sw) del serbatoio (W) posto ad Ovest, e inizia a irradiare maggiormente il serbatoio (W) stesso.
Il volume d’olio contenuto nel serbatoio (W) ad Ovest aumenta, mentre quello contenuto nel serbatoio (E) ad Est si riduce a causa della diminuzione di irraggiamento.
Di conseguenza, il cilindro (W1) collegato al serbatoio (W) ad Ovest si estende, mentre il cilindro (E1) collegato al serbatoio (E) ad Est si contrae, provocando una rotazione del supporto (S) intorno a detto asse (X) di rotazione in verso opposto, cosicché il supporto (S) e il pannello (P) inseguono di fatto il percorso apparente del Sole (A), per mantenere entrambi i serbatoi (E, W) egualmente irradiati.
Quando il Sole (A) tramonta e manca l’irraggiamento solare, entrambi i serbatoi (E, W) tendono a raggiungere progressivamente la medesima temperatura, funzione della temperatura ambiente, cosicché i cilindri (E1, W1) tornano entrambi in posizione di riposo, riportando il supporto (S), e quindi i pannelli (P), in posizione iniziale, con puntamento a Sud.
Come schematizzato nelle figure 1, 2, il nuovo inseguitore è strutturato in modo da poter compensare le escursioni termiche ossia le variazioni di temperatura ambiente, inevitabili nel corso della giornata, particolarmente tra giorno e notte, e nel corso dell’anno, particolarmente tra estate ed inverno.
Ad esempio, alle nostre latitudini, l’escursione termica tra inverno ed estate può arrivare fino a 50°C, poiché vengono frequentemente raggiunte temperature di –10°C d’inverso e 40°C d’estate.
Tali variazioni di temperatura provocano diminuzioni e aumenti del volume d’olio in entrambi i circuiti che, in assenza di un sistema di compensazione, influenzerebbero la precisione dell’inseguimento solare.
Per risolvere tale problema, nel nuovo inseguitore i due cilindri (E1, W1) collegati ai serbatoi (E, W) di olio sono tra loro connessi meccanicamente in modo contrapposto, cosicché l’estensione/contrazione di uno dei due cilindri (E1, W1), per effetto di un aumento/diminuzione di temperatura, viene compensata da una uguale estensione/contrazione dell’altro cilindro (W1, E1) nella stessa direzione ma in verso opposto, in modo che, complessivamente, l’azione dei due cilindri non trasmetta alcun moto rotatorio al supporto (S).
Pertanto, come da figura 1, quando la temperatura ambiente aumenta, ad esempio d’estate, entrambi i serbatoi (E, W), a parità di irraggiamento solare, si trovano alla medesima temperatura.
In tal caso, l’olio aumenta il proprio volume in entrambi i serbatoi (E, W) e in entrambi i cilindri (E1, W1) nella stessa misura, ma, poiché detti cilindri (E1, W1) sono connessi tra loro in modo contrapposto, le relative estensioni si controbilanciano, senza provocare alcuna rotazione del supporto (S). Nel caso opposto, ossia quando la temperatura ambiente diminuisce, come da figura 2, ad esempio d’inverno, entrambi i serbatoi (E, W), a parità di irraggiamento solare, si trovano alla medesima temperatura e quindi l’olio riduce il proprio volume in entrambi i serbatoi (E, W) e in entrambi i cilindri (E1, W1) nella stessa misura. Detti cilindri (E1, W1) si contraggono in modo uguale, senza provocare alcuna rotazione del supporto (S).
Secondo una soluzione realizzativa alternativa, detti cilindri (E1, W1) sono disposti affiancati e paralleli, in modo simmetrico rispetto all’asse di rotazione (X) del supporto (S) e agenti ciascuno con il relativo stelo (E12, W12) su detto supporto (S) stesso, mentre le relative camicie (E11, W11) sono entrambe vincolate in modo rigido ad punto fisso (EW1).
In particolare, ciascun cilindro (E1, W1) agisce sulla parte di supporto (S) opposta al serbatoio (E, W) al quale è collegato, rispetto all’asse di rotazione (X), in modo che un aumento di temperatura di un serbatoio (E, W) rispetto all’altro (W, E) comporta l’estensione del cilindro (E1, W1) collocato dalla parte opposta rispetto all’asse di rotazione (X) del supporto (S), provocando quindi la rotazione del supporto (S) stesso in un verso o nel verso opposto, nel verso di sollevamento del serbatoio (W, E) a minore temperatura.
Secondo detta soluzione realizzativa, il nuovo inseguitore comprende un sistema di compensazione o compensatore (C) esterno a detti cilindri (E1, W1), detto compensatore (C) a sua volta comprendente due cilindri (Cw, Ce) tra loro meccanicamente collegati tramite un unico stelo (C1), in m odo che detti cilindri (Ce, Cw) del compensatore (C) si estendano e si contraggano in uguale misura e concordemente.
Ciascuno di detti cilindri (Ce, Cw) del compensatore (C) è collegato ad uno di detti serbatoi (E, W) e al relativo cilindro (E1, W1), in modo che l’olio circoli tra detto serbatoio (E, W), detto cilindro (E1, W1) e detto cilindro (Ce, Cw) del compensatore (C).
In questo modo, l’aumento di temperatura in uno o entrambi i serbatoi (E, W), provocando l’espansione del volume d’olio, non provoca solo l’estensione del relativo cilindro (E1, W1), ma anche la traslazione di detto stelo (C1) dei cilindri (Ce, Cw) del compensatore (C).
Pertanto, quando la temperatura ambiente aumenta o diminuisce, provocando un uguale aumento o diminuzione di temperatura in entrambi i serbatoi (E, W), il volume d’olio nei due circuiti aumenta o diminuisce nella stessa misura, cosicché il sistema rimane in equilibrio, poiché tale aumento/diminuzione di volume viene assorbito da detti cilindri (Ce, Cw) di detto compensatore (C), mentre i cilindri (E1, W1) collegati al supporto (S) rimangono in posizione e detto supporto (S) non ruota.
Tale rotazione del supporto (S) avviene invece quando si verifica una differenza di temperatura tra i due serbatoi (E, W) che squilibra il sistema. Queste sono le modalità schematiche sufficienti alla persona esperta per realizzare il trovato, di conseguenza, in concreta applicazione potranno esservi delle varianti senza pregiudizio alla sostanza del concetto innovativo.
Pertanto con riferimento alla descrizione che precede e alle tavole accluse si esprimono le seguenti rivendicazioni.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Inseguitore solare comprendente almeno un supporto (S) per almeno un pannello fotovoltaico o termico (P), detto supporto essendo libero di ruotare intorno ad almeno un asse (X) in funzione della posizione relativa del Sole (A), caratterizzato dal fatto di comprendere: <•>almeno una coppia di cilindri fluidodinamici (E1, W1) direttamente o indirettamente connessi a detto supporto (S); <•>almeno una coppia di serbatoi (E, W) collocati ciascuno su detto supporto (S) in prossimità di uno dei due bordi opposti (P1, P2) di detto pannello (P) e sovrastati ognuno da almeno uno schermo (Se, Sw) che ne parzializza l’esposizione alle radiazioni solari, ciascuno di detti serbatoi (E, W) essendo idraulicamente collegato ad uno di detti cilindri (E1, W1) tramite un circuito indipendente (E2, W2) di circolazione del fluido; e dove il maggiore riscaldamento di uno di detti serbatoi (E, W), per effetto di un maggiore irraggiamento solare, provoca la maggiore espansione del volume di detto fluido nel relativo circuito e conseguentemente la maggiore estensione del relativo cilindro (E1, W1) che, agendo su detto supporto (S), ne provoca la rotazione intorno a detto asse (X) in modo da adeguare l’orientamento di detto pannello (P) in funzione della variazione di direzione di incidenza delle radiazioni solari (A1).
  2. 2. Inseguitore solare, come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti cilindri (E1, W1) sono tra loro sostanzialmente paralleli e affiancati e connessi l’uno all’altro in modo contrapposto, e dove il primo di detti cilindri (W1) è vincolato con un’estremità (W14) a detto supporto (S) e con l’estremità opposta (W13) ad un’estremità (E14) di detto secondo cilindro (E1), che è a sua volta vincolato, con l’estremità opposta (E13) ad un punto fisso (Z).
  3. 3. Inseguitore solare, come da rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l’estensione o contrazione di uno di detti cilindri (E1, W1) per effetto di un aumento o diminuzione della temperatura ambiente viene compensata da una uguale estensione o contrazione dell’altro cilindro (W1, E1), in modo che l’azione risultante di detti cilindri (E1, W1) su detto supporto (S) è nulla.
  4. 4. Inseguitore solare, come da rivendicazioni 2, 3, caratterizzato dal fatto che lo stelo (W12) di detto primo cilindro (W1) insiste direttamente o indirettamente su detto supporto (S), mentre detto secondo cilindro (E1) è vincolato con la propria camicia (E11) in un punto fisso (Z) ed è rigidamente vincolato alla camicia (W11) di detto primo cilindro (W1) con il proprio stelo (E12), e dove l’espansione di uno dei due cilindri (E1, W1), per effetto di un maggiore aumento di temperatura di uno dei due serbatoi (E, W) dovuto ad un maggiore irraggiamento solare, provoca direttamente o indirettamente la rotazione di detto supporto (S) nel verso di sollevamento del serbatoio (W, E) a minor temperatura.
  5. 5. Inseguitore solare, come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti cilindri (E1, W1) sono tra loro sostanzialmente paralleli e affiancati, disposti in posizioni opposte rispetto a detto asse di rotazione (X) del supporto (S) e agenti ognuno su detto supporto (S), ciascuno di detti serbatoi (E, W) essendo collegato al cilindro (E1, W1) in posizione opposta rispetto a detto asse di rotazione (X), e dove l’espansione di uno dei due cilindri (E1, W1), per effetto di un maggiore aumento di temperatura di uno dei due serbatoi (E, W) dovuto ad un maggiore irraggiamento solare, provoca direttamente la rotazione di detto supporto (S) nel verso di sollevamento del serbatoio (W, E) a minor temperatura.
  6. 6. Inseguitore solare, come da rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di comprendere un sistema di compensazione o compensatore (C) delle variazioni della temperatura ambiente, a sua volta comprendente almeno una coppia di cilindri (Ce, Cw) tra loro meccanicamente connessi tramite un unico stelo (C1) in modo che detti cilindri (Ce, Cw) del compensatore (C) si estendono o contraggono contemporaneamente in modo concorde, ciascuno di detti cilindri (Ce, Cw) essendo idraulicamente collegato ad uno di detti serbatoi (E, W) e al relativo cilindro (E1, W1), e dove un aumento o diminuzione di temperatura in entrambi i serbatoi (E, W), a causa di un aumento o diminuzione della temperatura ambiente, provoca un uguale aumento o diminuzione del volume del fluido in detti due circuiti, e dove tale aumento o diminuzione del volume viene interamente assorbito da detti cilindri (Ce, Cw) del compensatore (C), mentre l’azione risultante di detti cilindri (E1, W1) su detto supporto (S) è nulla.
  7. 7. Inseguitore solare, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto fluido è un olio.
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