ITMO980024A1 - Stampo isostatico per la pressatura di piastrelle ceramiche e relativo metodo di costruzione - Google Patents

Stampo isostatico per la pressatura di piastrelle ceramiche e relativo metodo di costruzione

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Description

Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo: "STAMPO ISOSTATICO PER LA PRESSATURA DI PIASTRELLE CERAMICHE E RELATIVO METODO DI COSTRUZIONE",
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L'invenzione concerne un metodo per fabbricare uno stampo isostatico per la pressatura di,piastrelle ceramiche, e stampi vantaggiosamente impiegabili in virtù del metodo suddetto.
La domanda di brevetto italiana RE95A000054 descrive un metodo per fabbricare uno stampo, comprendente formare una membrana definente un piano attivo di pressatura delle piastrelle e delimitante una cavità nella quale è contenuto un fluido incomprimibile, detto formare comprendendo colare resina elastomerica allo stato liquido e successivamente vulcanizzarla, mantenendo un corpo di matrice formante detto piano attivo di pressatura in posizione sottostante allo stampo stesso e con la faccia atta a formare rivolta verso l'alto. Con tale metodo è inoltre previsto il posizionamento di una pluralità di tessere all'interno della detta cavità, il che richiede un certo dispendio di tempo e manodopera.
Lo stato della tecnica comprende la domanda di brevetto europeo 94200624.8 nel quale, è descritto uno stampo isostatico comprendente una membrana associata ad una lastra di irrigidimento, detta membrana avendo una conformazione perimetrale con un particolare labbro, singolo o doppio, atto alla tenuta del liquido posto internamente; detto labbro è ottenuto per formatura in sito della membrana intorno ad un apposito mezzo formatore il quale rimane internamente allo stampo.
Lo stato della tecnica comprende, inoltre, numerosi tipi diversi di stampi isostatici, ognuno rivolto a risolvere con più o meno riuscita uno specifico problema ma generandone poi altri.
Ad esempio nel brevetto europeo 0556163, nel tentativo di ottenere uno spessore sostanzialmente uniforme delle piastrelle almeno in corrispondenza delle zone d'appoggio, è stata proposta l'adozione di una griglia, o reticolo, occupante la cavità nella quale è inserito il fluido incomprimibile e saldamente fissata al fondo della cavità stessa, per l'ancoraggio ad essa della membrana elastica in corrispondenza delle appendici d'appoggio delle piastrelle. Tuttavia, l'aver vincolato la membrana ad una griglia fissa impedisce, nelle zone d'ancoraggio, il verificarsi di quegli scostamenti della membrana che sarebbero invece necessari per ottenere omogeneità di pressatura, conseguentemente determinandosi variazioni di densità nella piastrella pressata, tali da lasciare risaltare, sulla faccia opposta, un antiestetico motivo corrispondente alla griglia sottostante.
In particolare, se, in una zona della matrice, il livello di polveri caricate, o la densità delle stesse, è inferiore al valore prestabilito, le zone corrispondenti alle nervature d'appoggio della piastrella risultano meno pressate e conseguentemente le zone corrispondenti della faccia opposta evidenziano una maggiore porosità, con inaccettabile alterazione della finitura superficiale e notevole diminuzione, in tali zone, della resistenza meccanica del supporto.
Nel caso invece in cui, localmente, il livello delle polveri caricate nella matrice sia maggiore di quello prestabilito, si possono verificare delle bombature del verso della piastrella tra una nervatura e la successiva, aventi entità tale da sporgere rispetto al piano teorico d'appoggio della piastrella definito dalle estremità libere delle nervature, o delle appendici d'appoggio in genere: ciò determina l'insorgere di corrispondenti difetti superficiali in cottura sulla faccia in vista del supporto, rendendo altresì problematica la movimentazione delle piastrelle sui piani di rulli motorizzati di convogliamento . Entrambi gli inconvenienti sono accentuati dalla tendenza della membrana ad assumere configurazioni bombate. Per risolvere parzialmente questi problemi sono state proposte soluzioni nelle domande di brevetto italiane M093U000035, MI96U000049 e MI96U000316; tali soluzioni oltre a rendere più costosa la costruzione dello stampo nuovo e della rigenerazione, anche per l'uso di speciali tappi a perdere, rendono tale stampo meno atto ad eseguire la compensazione isostatica per la limitazione imposta al movimento della membrana stessa e per la percentuale di superficie attiva più bassa. Tale stato anteriore della tecnica è suscettibile di notevoli perfezionamenti con riguardo alla possibilità di eliminare gli inconvenienti sopra indicati.
Da quanto precede deriva la necessità della risoluzione di un primo problema tecnico consistente nel rendere più veloce la preparazione dello stampo per la vulcanizzazione. E' inoltre desiderabile trovare uno stampo isostatico per piastrelle ceramiche, affidabile, con ampia superficie attiva di compensazione, nel quale sia reso possibile l'ottenimento di un grado di pressatura omogeneo evitando l'insorgere di difetti superficiali nei manufatti pressati,. con mantenimento di spessori sostanzialmente costanti nella superfìcie d'appoggio, con facilità di costruzione, rigenerazione e con limitato utilizzo di materiali a perdere.
In un aspetto della presente invenzione, è previsto un metodo per fabbricare uno stampo, comprendente formare una membrana definente un piano attivo di pressatura delle piastrelle e delimitante una cavità nella quale è contenuto un fluido incomprimibile, detto formare comprendendo colare resina elastomerica allo stato liquido e successivamente vulcanizzarla, mantenendo un .corpo di matrice formante detto piano attivo di pressatura in posizione sottostante allo stampo stesso e con la faccia atta a formare rivolta verso l'alto, caratterizzato da ciò, che prima di detto formare è previsto interporre una lastra tra detta cavità e detta membrana.
Il metodo prevede inoltre che durante detto formare detta resina occupi, dapprima, una parte relativamente maggiore di detta cavità e, successivamente una parte relativamente minore di detta cavità.
Allo scopo, preferibilmente il livello della resina elastomerica allo stato liquido è dapprima innalzato poi abbassato nella cavità. L'innalzamento e l'abbassamento della resina possono essere ottenuti muovendo la lastra rispetto alla matrice formante mediante appositi mezzi posizionatori comandabili dall'esterno della cavità. I mezzi posizionatori possono essere fissi o amovibili, in modo da poterli eliminare dopo la formatura.
Vantaggiosamente, detto colare comprende far occupare alla resina aperture passanti nello spessore della lastra. E' vantaggiosamente previsto che detta lastra sia percorsa, nella sua faccia rivolta alla camera, da una serie di scanalature non passanti, atte a favorire il flusso del fluido incomprimibile. Tali scanalature pertanto non vengono invase dalla resina.
La faccia opposta di detta lastra, è vantaggiosamente conformata secondo piani leggermente inclinati, per esempio forme piramidali, ciò per evitare il ristagno di eventuali bolle di gas in fase di vulcanizzazione.
Con il metodo di cui alla presente invenzione è possibile procedere in modo assai rapido alla vulcanizzazione della membrana dopo aver semplicemente posizionato la lastra nella cavità.
In un secondo aspetto della presente invenzione, è previsto uno stampo isostatico per la pressatura di piastrelle ceramiche, comprendente una membrana delimitante una cavità nella quale è contenuto un fluido incomprimibile e definente un piano di pressatura, mezzi a lastra associati a detta membrana, caratterizzato da ciò, che detti mezzi a lastra presentano una faccia rivolta verso l'esterno di detta cavità conformata in modo da favorire l'efflusso di gas su dì essa.
Grazie a questo aspetto dell'invenzione è possibile evitare che vengano intrappolate bolle di aria tra la faccia della lastra rivolta verso l'esterno della cavità e la membrana. Ciò rende particolarmente semplice l'attuazione del metodo secondo la presente invenzione. In un terzo aspetto della presente invenzione è previsto uno stampo isostatico in cui tra detti mezzi a lastra e una parte di bordo di detta cavità, detta membrana presenta una forma di labbro doppio avente una parte di labbro associata a detta parte di bordo ed una parte di labbro associata a detti mezzi a lastra, non essendo previsti mezzi formatori di detto labbro doppio.
Il labbro doppio è ottenibile in modo particolarmente semplice con l'adozione del metodo secondo la presente invenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi di uno stampo che attua il metodo secondo il trovato risultano dalla seguente descrizione, a puro titolo esemplificativo, di alcuni modi di attuazione illustrati nelle quattro tavole di disegno allegate, in cui: Figura 1 è una vista in pianta parziale ed interrotta di uno stampo isostatico; Figura 2 è la sezione II-II di Figura 1 evidenziante una fase di vulcanizzazione della membrana; Figura 3 è una sezione come quella di Figura 2 evidenziante due fasi successive di una variante del metodo di vulcanizzazione della membrana; Figura 4 è una sezione come quella di Figura 2 evidenziente lo stampo in fase operativa di pressatura; Figura 5 è una parziale vista prospettica della lastra; Figura 6 è la sezione VI-VI di Figura 5; Figura 7 è una sezione parziale ed interrotta di uno stampo secondo lo stato della tecnica in fase di pressatura evidenziante un tipico difetto di comportamento; Figura 8 è una sezione come quella di Figura 7 evidenziante invece il comportamento dello stampo ottenuto con il metodo secondo l'invenzione; Figura 9 è una sezione parziale ed interrotta di uno stampo secondo lo stato della tecnica in fase di pressatura evidenziante un ulteriore tipico difetto di comportamento; Figura 10 è una sezione come quella di Figura 9 evidenziante invece il comportamento dello stampo secondo il metodo di cui alla presente invenzione; Figura 11 è una sezione interrotta di un'ulteriore versione di stampo secondo l'invenzione, in fase di vulcanizzazione; Figura 12 è una sezione ingrandita di un particolare di Figura 2; Figura 13 è una vista in pianta parziale di una variante dello stampo secondo l'invenzione; Figura 14 è la sezione XIV-XIV di Figura 13. Lo stampo per piastrelle ceramiche è costruito ricavando su una faccia di un blocco metallico 1 una cavità 2 delimitata perifericamente da un bordo 3. Sul fondo di detta cavità sono ricavate delle protuberanze 4 reciprocamente isolate, spiccanti dal fondo della cavità e, preferibilmente, facenti parte integrante del blocco metallico 1 stesso. All’interno di detta cavità è posta una lastra metallica 5, avente dimensioni periferiche tali da lasciare libero un certo spazio A dal bordo 3 e dotata di aperture 6 passanti nello spessore in corrispondenza delle protuberanze 4; dette protuberanze 4 si trovano pertanto inserite all'interno delle aperture 6 con un certo gioco A’ di tolleranza. Detta lastra viene mantenuta in posizione da mezzi posizionatori elastici 7 a incastro forzato che la mantengono sollevata di una distanza B dal fondo della cavità 2. Sullo stampo così assemblato viene applicato un rivestimento di elastomero procedendo nella seguente maniera: sopra una matrice di formatura 8 dotata & di risalti 9 destinati a formare parti di membrana definenti i risalti di appoggio della piastrella, corrispondenti alle protuberanze 4, è versata una quantità dosata di resina elastomerica allo stato liquido 10; intorno alla matrice 8 sono previsti dei mezzi di contenimento 11 atti ad impedire la fuoriuscita della resina; lo stampo precedentemente assemblato è pertanto avvicinato dall'alto al basso alla matrice 8 e si attende che la resina solidifichi per catalizzazione e/o per effetto di riscaldamento formandosi così la membrana 12. Dna volta distaccato dalla matrice di formatura 8, lo stampo è già pronto per essere riempito di fluido incomprimibile 13 attraverso gli appositi fori 14.
In Figura 3 è illustrata una variante in alternativa ai mezzi posizionatori elastici 7, nella quale la lastra 5 è mantenuta in posizione mediante alcuni mezzi posizionatori regolabili ed asportabili 15, ad esempio viti. In questa maniera diventa possibile regolare l’assetto della lastra 5 durante la fase di vulcanizzazione ciò procurando almeno due risultati: l'abbassamento della lastra 5 nella fase iniziale della vulcanizzazione fino al contatto con la matrice 8 permette l'eliminazione di tutta l’aria eventualmente intrappolata sotto la lastra evitando la formazione di bolle all'interno della membrana, contemporaneamente, l'innalzamento del livello della resina all'interno dello spazio A e del gioco A' fa sì che queste pareti siano "bagnate" dalla resina; il successivo innalzamento della lastra 5 nella sua normale posizione come raffigurato nella parte destra della Figura 3 permette la formazione di un doppio labbro 16 di elastomero perfettamente aderente alle pareti e di forma ottimale ai fini della tenuta del liquido. Detti mezzi posizionatori 15, che possono essere inseriti attraverso gli stessi fori 14 adibiti all'introduzione del liquido, una volta esaurita la loro funzione possono essere asportati ed il foro opportunamente sigillato: ciò è vantaggioso in quanto i mezzi posizionatori non interferiscono sul movimento della lastra 5 durante il funzionamento dello stampo. In Figura 4 è mostrato lo stampo, dotato di mezzi posizionatori elastici 7, durante la fase di pressatura di una piastrella 17.
La lastra 5 è vantaggiosamente dotata, nella sua faccia rivolta alla cavità 2, di scanalature 18 disposte come prolungamento delle aperture 6; ciò favorisce in primo luogo la circolazione del liquido che rimane ottimale anche con la lastra completamente in appoggio alla cavità 2, in secondo luogo è favorita la flessibilità della lastra pur rimanendo localmente rigida. Come mostrato nelle Figure 13 e 14 la circolazione del liquido può essere favorita da incavi 23 ricavati nel corpo 1 dello stampo. Nella parete opposta detta lastra 5 può essere vantaggiosamente prevista una conformazione a cuspidi 19 per impedire il ristagno di bolle gassose 22 all'interno dell'elastomero anche senza seguire le modalità prima illustrate, mentre la resina è ancora fluida dette bolle gassose 22 muoveranno lungo una direzione Z come mostrato in Figura 12. Si fa notare come la costruzione di detta lastra sia alquanto semplice e poco costosa, infatti: le aperture 6 possono essere ricavate per tranciatura, o taglio al laser, non richiedendo una particolare finitura, le scanalature 18 e la conformazione a cuspidi 19, possono essere ottenute velocemente mediante frese di grande diametro con asse parallelo alla superfìcie da lavorare, inoltre, detta lastra è facilmente recuperabile in fase di rigenerazione in quanto basterà riscaldarla per distaccarne l'elastomero e sabbiarla per predisporla alla vulcanizzazione. Anche la predisposizione alla vulcanizzazione risulta semplificata in quanto è sufficiente applicare, a pennello o a spruzzo, su tutta la superficie esposta della lastra 5 e del corpo di stampo 1, l'apposito adesivo senza la necessità di proteggere con materiali distaccanti porzioni di superficie. Come mostrato nelle Figure 1 e 2, il foro 14 è posto in corrispondenza di un'apertura 6, ciò rende possibile la circolazione del liquido attraverso il foro anche quando la lastra 5 è in appoggio alla cavità 2, essendo ciò utile quando diversi stampi del tipo qui descritto siano idraulicamente collegati fra loro. Nella Figura 11 è illustrato un tipo di stampo isostatico non dotato di protuberanze 4; in questo caso le parti di membrana che formano i risalti 9 della piastrella sono mobili unitamente alla lastra 5 la quale non presenta le aperture 6 ma è vantaggiosamente dotata di fori 19a passanti atti ad impedire il ristagno di bolle gassose.
Come mostrato in Figura 8, con questa invenzione .è possibile costruire uno stampo dotato di spessore di elastomero nei punti C e D molto ridotti, ciò essendo molto importante per le motivazioni che saranno qui spiegate: nella pressatura delle piastrelle ceramiche sono da tempo impiegate, per fini estetici, polveri contenenti un certo quantitativo di grossi granuli; come mostrato in Figura 7, nella pressatura di queste polveri con stampi isostatici secondo lo stato della tecnica, detti granuli 20 possono rimanere in sporgenza essendo la loro durezza superiore a quella della membrana 21, ciò procurando un notevole danno se detto granulo sporgente supera di una certa quota E il risalto 9 della piastrella; si è cercato di risolvere il problema con l'utilizzo di elastomeri più duri rendendo però lo stampo assai meno efficace come compensazione isostatica. L’invenzione permette di risolvere questo problema in due maniere: in un caso utilizzando un elastomero di bassa durezza e molto elastico riducendo al minimo lo spessore D, oppure, utilizzando un elastomero di alta durezza riducendo al minimo lo spessore C. Si ottiene con ciò una superficie attiva dello stampo assai dura senza compromettere, anzi favorendo, il movimento isostatico. La riduzione dello spessore C è importante anche ai fini della durata dello stampo stesso in quanto l'alta flessibilità nel giunto C impedisce la formazione di distacchi, strappature<- >o lacerazioni da fatica dell'elastomero. Si fa inoltre notare quanto sia importante la durezza della superficie anche in corrispondenza delle nervature di appoggio in quanto in presenza di granuli sporgenti sarebbe modificata la complanarità dell’appoggio.
Come illustrato nelle Figure 9 e 10 l'invenzione risolve il problema della alterazione superficiale, già spiegato nel preambolo, infatti il rapporto fra gli spessori E e F come risulta con uno stampo dello stato della tecnica, diventa assai più favorevole con uno stampo secondo 1'invenzione, risultando il rapporto fra gli spessori G ed H più vicino all'unità.
Un ulteriore vantaggio di questo stampo risiede nel rapporto fra superficie a movimento isostatico rispetto alla superficie rigida destinata ai risalti 9 della piastrella: in uno stampo isostatico con camere distinte, dette camere sono rotonde o quadrangolari con spigoli rotondi dovendo essere ricavate con lavorazione di fresa ad asse ortogonale alla superficie di lavoro, pertanto una parte di superficie vicina agli spigoli delle camere non può essere sfruttata isostaticamente; con lo stampo secondo l'invenzione, tutta questa superficie è invece sfruttata ed anzi allargata congiungendo le camere.
Un ulteriore vantaggio, molto importante, consiste nella possibilità di poter controllare esattamente la quota B: questa quota costituisce l'escursione massima che la membrana può avere nel verso dello stampo, essa può essere stabilita in modo preciso essendo determinata dall'appoggio fra due ampie e rigide superfici metalliche; inoltre in questo modo, è possibile un'agevole ed efficace mobilità della superficie isostatica all'interno dei precisi limiti consentiti. Naturalmente detta lastra può anche essere vulcanizzata in appoggio alla cavità 2, per essere poi sollevata dalla successiva introduzione del lìquido.
Un ulteriore vantaggio è determinato dal limitatissimo impiego di materiale elastomerico, potendo, come caso limite, essere utilizzato solo in corrispondenza delle zone A, A' ed in spessore modesto; ciò costituendo oltre che un vantaggio economico anche un vantaggio ecologico.

Claims (30)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per fabbricare uno stampo isostatico per la pressatura di piastrelle (17) ceramiche, comprendente formare una membrana (12) definente un piano attivo di pressatura delle piastrelle (17) e delimitante una cavità (2) nella quale è contenuto un fluido incomprimibile (13), detto formare comprendendo colare resina (10) elastomerica allo stato liquido e successivamente vulcanizzarla, mantenendo un corpo di matrice (8, 11) formante detto piano attivo di pressatura in posizione sottostante allo stampo stesso e con la faccia atta a formare rivolta verso l'alto, caratterizzato da ciò, che prima di detto formare è previsto interporre una lastra (5) tra detta cavità (2) e detta membrana (12).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, e comprendente inoltre associare detta lastra (5) a mezzi posizionatori (7, 15).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui detto colare comprende far occupare a detta resina (10) aperture (6) di detta lastra (5).
  4. 4. Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui, successivamente a detto colare, detta resina (10) è assoggettata a compiere uno spostamento in detta cavità (2) in modo da definirvi labbri (16) su rispettive pareti interne.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4, in cui detto spostamento è effettuato facendo occupare a detta resina (10) dapprima una porzione relativamente maggiore di detta cavità (2) e successivamente una porzione relativamente minore di detta cavità (2).
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 4, o 5, in cui detto spostamento è effettuato innalzando dapprima il livello della resina (10) elastomerica e successivamente abbassandolo rispetto a detta cavità (2) e a detta lastra (5).
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 4, in cui detto spostamento avviene facendo oscillare detta resina (10) in detta cavità (2).
  8. 8. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui, detto spostamento è effettuato muovendo detta lastra (5) rispetto a detto corpo di matrice (8, 11).
  9. 9. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 8/ in cui detti mezzi posizionatori (7, 15) sono asportati dallo stampo quando sia avvenuta la vulcanizzazione di detta resina (10).
  10. 10.Stampo isostatico per la pressatura di piastrelle ceramiche (17), comprendente una membrana (12) delimitante una cavità (2) nella quale è contenuto un fluido incomprimibile (13) e definente un piano di pressatura, mezzi a lastra (5) associati a detta membrana (12), caratterizzato da ciò, che detti mezzi a lastra (5) presentano una faccia rivolta verso l'esterno di detta cavità (2) conformata in modo da favorire l'efflusso di gas (22) su di essa.
  11. 11.Stampo secondo la rivendicazione 10, in cui detta faccia presenta zone a superficie inclinate rispetto a detto piano di pressatura.
  12. 12.Stampo secondo la rivendicazione 10, oppure 11, in cui dette zone di superficie definiscono una formazione a cuspidi (19).
  13. 13.Stampo isostatico per la pressatura di piastrelle ceramiche (17), comprendente una membrana (12) delimitante una cavità (2) nella quale è contenuto un fluido (13) incomprimibile e definente un piano di pressatura, mezzi a lastra (5) associati a detta membrana (12) caratterizzato da ciò, che tra detti mezzi a lastra (5) e una parte di bordo di detta cavità (2) detta membrana (12) presenta una forma di labbro (16) doppio avente una parte di labbro (16) associata a detta parte di bordo ed una parte di labbro (16) associata a detti mezzi a lastra (5), non essendo previsti mezzi formatori di-detto labbro (16) doppio.
  14. 14.Stampo secondo la rivendicazione 13, in cui ciascuna parte di detto labbro (16) è interamente a contatto con detto fluido (13).
  15. 15.Stampo secondo le rivendicazioni 13, o 14, in cui detta lastra (5) presenta aperture (6) passanti attraverso il proprio spessore.
  16. 16.Stampo secondo la rivendicazione 15, in cui le pareti di dette aperture (6) avvolgono con gioco (Α') protuberanze (4) di detta parte di fondo.
  17. 17.Stampo secondo la rivendicazione 16, in cui detta membrana (12) tra ciascuna apertura (6) e la rispettiva protuberanza (4) ha la forma di labbro (16) doppio, avente una parte di labbro (16) associata a detta parte di bordo ed una parte di labbro (16) associata a detti mezzi a lastra (5), non essendo previsti mezzi formatori di detto labbro (16) doppio.
  18. 18.Stampo secondo la rivendicazione 17, in cui ciascuna parte di detto labbro (16) è interamente a contatto con detto fluido (13).
  19. 19.Stampo secondo le rivendicazioni da 10 a 12, in cui tra detti mezzi a lastra (5) e una parte di bordo di detta cavità (2) detta membrana (12) presenta una forma di labbro (16) doppio avente una parte di labbro (16) associata a detta parte di bordo ed una parte di labbro (16) associata a detti mezzi a lastra (5), non essendo previsti mezzi formatori di detto labbro (16) doppio.
  20. 20.Stampo secondo la rivendicazione 19, in cui ciascuna parte di detto labbro (16) è interamente a contatto con detto fluido (13).
  21. 21.Stampo secondo le rivendicazioni 19, o 20, in cui detta lastra (5) presenta aperture (6) passanti attraverso il proprio spessore.
  22. 22.Stampo secondo la rivendicazione 21, in cui le pareti di dette aperture (6) avvolgono con gioco (A') protuberanze (4) di detta parte di fondo.
  23. 23.Stampo secondo la rivendicazione 22, in cui detta membrana (12) tra ciascuna apertura (6) e la rispettiva protuberanza (4) ha la forma di labbro (16) doppio, avente una parte di labbro (16) associata a detta parte di bordo ed una parte di labbro (16) associata a detti mezzi a lastra (5), non essendo previsti mezzi formatori di detto labbro (16) doppio.
  24. 24.Stampo secondo la rivendicazione 23, in cui ciascuna parte di detto labbro (16) è interamente a contatto con detto fluido (13).
  25. 25.Stampo secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente mezzi a passaggio (6, 18, 23) cooperanti con una parte di fondo di detta cavità (2), atti a consentire il passaggio di detto fluido (13) anche quando detti mezzi a lastra (5) sono a battuta contro detta parte di fondo.
  26. 26.Stampo secondo la rivendicazione 25, in cui detti mezzi a passaggio comprendono scanalature (23) ricavate in detta parte di fondo.
  27. 27.Stampo isostatico secondo la rivendicazione 26 o 25, in cui detti mezzi a passaggio comprendono scanalature (18) ricavate sulla faccia di detta lastra (5) rivolta verso detta parte di fondo.
  28. 28.Stampo isostatico secondo la rivendicazione 27, in cui detti mezzi a passaggio comprendono aperture (6) passanti attraverso lo spessore di detta lastra (5).
  29. 29.Stampo isostatico secondo le rivendicazioni 27 e 28, in cui dette scanalature (18) collegano coppie di dette aperture (6).
  30. 30.Stampo isostatico secondo la rivendicazione 29, in cui dette aperture (6) circondano con gioco (A') protuberanze (4) di detta parte di fondo.
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