ITMO20110133A1 - Apparecchiatura per la nutrizione enterale - Google Patents

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ITMO20110133A1
ITMO20110133A1 IT000133A ITMO20110133A ITMO20110133A1 IT MO20110133 A1 ITMO20110133 A1 IT MO20110133A1 IT 000133 A IT000133 A IT 000133A IT MO20110133 A ITMO20110133 A IT MO20110133A IT MO20110133 A1 ITMO20110133 A1 IT MO20110133A1
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IT
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pressure
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esophageal
patient
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IT000133A
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Graziano Azzolini
Francesco Mojoli
Andrea Tromba
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Graziano Azzolini
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    • A61B5/036Detecting, measuring or recording fluid pressure within the body other than blood pressure, e.g. cerebral pressure; Measuring pressure in body tissues or organs by means introduced into body tracts
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Description

<«>APPARECCHIATURA PER LA NUTRIZIONE ENTERALE†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura per la nutrizione enterale.
In ambito medico, Ã ̈ noto effettuare la nutrizione cosiddetta enterale di pazienti che devono necessariamente essere nutriti artificialmente.
Nella pratica medica, per effettuare tale nutrizione sono impiegate sonde gastriche di diverso tipo, classificate per sito di localizzazione e per tipo di utilizzo.
Le sonde nasogastriche, ad esempio, sono atte ad essere introdotte in una narice del naso, attraverso la gola e l’esofago sino allo stomaco del paziente.
Le sonde note comprendono, generalmente, un elemento tubolare realizzato in materiale morbido e flessibile, del tipo di silicone o poliuretano, di sezione e lunghezza variabile in finizione del tipo di applicazione e dell’età del paziente.
L’estremità distale dell’elemento tubolare à ̈ posizionabile all’intemo dello stomaco di un paziente ed à ̈ comunemente provvista di una pluralità di fori per l’erogazione delle sostanze nutritive.
L’estremità prossimale dell’elemento tubolare à ̈ provvista di una bocca di alimentazione delle sostanze nutritive, che possono essere somministrate sia per caduta che mediante opportune pompe volumetriche.
E’ noto inoltre, effettuare la nutrizione enterale su pazienti ventilati artificialmente, ad esempio nel caso in cui le normali funzioni vitali di un paziente siano compromesse od alterate in seguito ad una malattia acuta od un evento traumatico.
Di conseguenza, à ̈ necessario sondare la pressione in corrispondenza di più punti lungo il sondino, al fine di regolare in modo adeguato la ventilazione assistita del paziente.
Per ovviare a tale necessità, sono note sonde per la nutrizione enterale provviste di un palloncino realizzato in materiale elastico che à ̈ disposto in corrispondenza di un tratto dell’elemento tubolare e che à ̈ collegato ad un opportuno trasduttore in grado di determinare la pressione presente all’esterno del palloncino stesso.
Queste sonde note presentano, tuttavia, alcuni inconvenienti.
In particolare, le sonde note consentono il rilevamento della pressione in corrispondenza di un solo punto lungo l’elemento tubolare, limitando in modo considerevole la qualità del monitoraggio del paziente e, quindi, le possibilità di interventi adeguati di regolazione della ventilazione assistita. Tale inconveniente à ̈ stato risolto mediante l’utilizzo di una sonda provvista di due palloncini gonfiabili e distanziati tra loro, atti a rilevare la pressione all’interno dell’apparato digerente del paziente in corrispondenza di due tratti distinti del relativo elemento tubolare.
Queste sonde di tipo noto, siano esse provviste di uno o di due palloncini gonfiabili presentano però degli inconvenienti.
Esse infatti risultano di utilizzo complesso da parte del personale medico. Più particolarmente, l’impiego di tali sonde richiede l’esecuzione di un elevato numero di fasi per la rilevazione dei vari parametri di interesse e, quindi, lunghi tempi di esecuzione.
Ne consegue che l’utilizzo delle sonde di tipo noto risulta essere sensibilmente oneroso dal punto di vista del tempo richiesto per il loro utilizzo e, pertanto, anche sotto il profilo economico, dovuto allo sfruttamento del personale sanitario e delle strutture mediche ospedaliere. Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un’apparecchiatura che consenta di semplificare l’utilizzo da parte del personale medico delle sonde di tipo noto.
All’ interno di questo compito, uno scopo del presente trovato à ̈ quello di ridurre sensibilmente il tempo necessario per il loro utilizzo.
Un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di ridurre i costi sanitari correlati all’utilizzo delle sonde di tipo noto.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un’apparecchiatura per la nutrizione enterale che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente apparecchiatura per la nutrizione enterale mediante una sonda del tipo comprendente un elemento tubolare di conformazione allungata e sostanzialmente flessibile che definisce un canale di alimentazione aperto alle estremità per Γ introduzione di sostanze nutritive nello stomaco di un paziente e che comprende almeno un primo palloncino gonfiabile per la rilevazione della pressione all’interno dell’esofago di un paziente, detto elemento tubolare comprendendo almeno una prima bocca di ingresso/uscita deH’aria in/da detto primo palloncino, detta apparecchiatura essendo caratterizzata dal fatto di comprendere:
- almeno un circuito pneumatico provvisto di mezzi di pompaggio associabili almeno a detta prima bocca di ingresso/uscita per il gonfiaggio/sgonfiaggio di detto primo palloncino;
- mezzi di elaborazione comprendenti:
o mezzi di rilevazione collegabili in ingresso almeno a detto, primo palloncino per rilevare almeno la pressione esofagea del paziente; o mezzi di lettura della pressione delle vie aeree collegabili in ingresso ad un dispositivo esterno di rilevazione;
o mezzi di calcolo operativamente collegati in ingresso a detti mezzi di rilevazione e a detti mezzi di lettura ed atti a calcolare almeno la pressione transpolmonare corrispondente alla differenza tra la pressione delle vie aeree letta e la pressione esofagea rilevata in un determinato istante;
- mezzi di visualizzazione grafica operativamente collegati a detti mezzi di elaborazione ed atti a visualizzare almeno imo tra detta pressione esofagea, detta pressione delle vie aree e detta pressione transpolmonare.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un’apparecchiatura per la nutrizione enterale, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 à ̈ una vista in assonometria di un’apparecchiatura secondo il trovato;
la figura 2 à ̈ una vista in esploso dell’ apparecchiatura di figura 1.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un’apparecchiatura per la nutrizione enterale mediante una sonda del tipo comprendente un elemento tubolare di conformazione allungata e sostanzialmente flessibile che definisce un canale di alimentazione aperto alle estremità per Γ introduzione di sostanze nutritive nello stomaco di un paziente.
Le sonde utilizzate, non rappresentate nelle figure in allegato, possono essere di due tipologie.
La prima tipologia prevede la presenza di un primo palloncino gonfiabile per la rilevazione della pressione aH’intemo dell’esofago del paziente, dove l’elemento tubolare comprende almeno una prima bocca di ingresso/uscita dell’aria dal primo palloncino.
La seconda tipologia prevede la presenza di un primo e di un secondo palloncino gonfiabile per la rilevazione della pressione esofagea e gastrica del paziente, dove l’elemento tubolare comprende una prima ed una seconda bocca di ingresso/uscita deH’aria rispettivamente dal primo e dal secondo palloncino.
Si vede ora la descrizione di una forma di realizzazione dell’ apparecchiatura per la nutrizione enterale con una sonda secondo la prima tipologia sopraccitata.
L’apparecchiatura 1 comprende un corpo 2 scatolare all’interno del quale à ̈ disposto, secondo il trovato, almeno un circuito pneumatico 3 provvisto di mezzi di pompaggio 4 associabili alla prima bocca di ingresso/uscita deH’aria per il gonfiaggio/sgonfiaggio del primo palloncino.
Più particolarmente, il circuito pneumatico 3 comprende almeno un condotto di passaggio dell’aria, non rappresentato in dettaglio nelle figure, collegato ai mezzi di pompaggio 4 e provvisto di almeno una luce di ingresso/uscita 5 dell’aria, provvista di un collegamento di tipo luer-lock, associabile alla prima bocca di ingresso/uscita dell’aria per il gonfiaggio/sgonfiaggio del primo palloncino, al fine di verificarne la tenuta. Il circuito pneumatico 3 comprende, poi, anche una o più elettrovalvole 6 comandabili per consentire/impedire la circolazione dell’aria lungo il condotto di passaggio.
Opportunamente, l’apparecchiatura 1 comprende anche almeno mezzi di scarico 7 dell’aria, atti a consentire la fuoriuscita delFaria dai palloncini. Secondo il trovato, l’apparecchiatura 1 comprende mezzi di elaborazione 8 provvisti almeno di mezzi di rilevazione collegabili in ingresso almeno al primo palloncino per rilevare almeno la pressione esofagea pradel paziente. Preferibilmente, i mezzi di elaborazione 8 sono operativamente collegati ad almeno uno tra i mezzi di pompaggio 4 ed i mezzi di scarico 7 per comandarne l’attivazione/disattivazione.
Vantaggiosamente, i mezzi di rilevazione comprendono almeno un primo dispositivo trasduttore della pressione rilevata all’esterno del primo palloncino e mezzi di ricezione di tale pressione rilevata. Nel caso in cui la sonda sia di per sé dotata di uno o più dispositivi trasduttori, i mezzi di rilevazione comprendono solamente mezzi di ricezione della pressione dotati di un collegamento elettrico al trasduttore della sonda.
I mezzi di elaborazione 8, poi, mezzi di lettura della pressione delle vie aeree pawdel paziente collegabili in ingresso ad un dispositivo di rilevazione quale, ad esempio, un ventilatore utilizzato per la ventilazione forzata del paziente od un sensore di flusso.
Preferibilmente, tali mezzi di lettura comprendono almeno una porta 9a,9b per la connessione al dispositivo di rilevazione esterno. Più in dettaglio i mezzi di lettura comprendono almeno una porta 9a per la connessione seriale ad un dispositivo di ventilazione esterno e/o almeno una porta 9b per il collegamento ad un sensore di flusso esterno.
Ancora, secondo il trovato l’apparecchiatura 1 comprende mezzi di calcolo operativamente collegati in ingresso ai mezzi di rilevazione ed ai mezzi di lettura ed atti a calcolare almeno la pressione transpolmonare Ï Ï†corrispondente alla differenza tra la pressione delle vie aeree pawletta e la pressione esofagea pesrilevata in un determinato istante.
Vantaggiosamente, i mezzi di calcolo sono atti a calcolare la variazione di pressione transpolmonare Î”Ï tpin due istanti diversi, ovvero la differenza tra la pressione transpolmonare Ï tpcalcolata in un primo istante tl ed in un secondo istante t2:
ΔptpC= Ptp(t1) - Ptp(t2) = (paw(t1) - Pes(t1)) - (Paw(t2) - Pes(t2))
Gli istanti t1 e t2 possono ad esempio corrispondere agli istanti di inizio e fine inspirazione/espirazione.
Opportunamente, i mezzi di elaborazione comprendono almeno una prima memoria programmabile con almeno uno tra un intervallo di riferimento Δptp(min)-Δptp(max)della variazione di pressione transpolmonare ed un valore di riferimento ΔptpRdella variazione di pressione transpolmonare, e comprendono almeno primi mezzi di confronto della variazione di pressione transpolmonare calcolata Î”Ï tpC con l’intervallo di riferimento Δptpmin-ΔptpCmax)o con il valore di riferimento Î”Ï tpR.
Il valore della variazione di pressione transpolmonare calcolato Î”Ï tpCà ̈ ritenuto corretto se rimane all’intemo dell’intervallo di riferimento Î”Ï tpmin-Δptp(max)o se à ̈ maggiore del valore di riferimento ΔptpR.
Opportunamente, i mezzi di calcolo sono anche atti a calcolare la variazione di pressione esofagea Î”Ï esin due istanti differenti, rispettivamente tl e t2, al fine di verificare l’efficienza della ventilazione non invasiva ed i possibili rischi dovuti all’affaticamento:
ΔpesPes(t1) - Pes(t2).
Nel caso in cui la sonda sia provvista anche di un secondo palloncino come sopra descritto, i mezzi di pompaggio 4 sono associabili anche alla sua seconda bocca di ingresso/uscita dell’ aria per effettuare il gonfiaggio/sgonfiaggio del secondo palloncino stesso, al fine di verificarne la tenuta, ed i mezzi di rilevazione sono collegabili anche al secondo palloncino per rilevare la pressione gastrica Pgadel paziente.
Si specifica che nel presente trattato, con i termini pressione esofagea e pressione gastrica si intendono anche tutti i parametri direttamente derivabili da questi quale, ad esempio, la pressione pleurica e la pressione addominale. Più particolarmente, la misura della pressione gastrica permette di effettuare una stima della pressione addominale e quindi di ottenere informazioni rilevanti riguardo il possibile rischio di infezioni alle vie urinarie e risulta comunque utile in tutti quei casi in cui à ̈ controindicato o non à ̈ possibile misurare la pressione vescicole.
In questa seconda forma di realizzazione, i mezzi di calcolo sono atti a calcolare anche la pressione transdiaframmatica Ï dicorrispondente alla differenza tra la pressione esofagea pese la pressione gastrica pgarilevate in un determinato istante: Pdic(t) = pga(t) - pes(t)
Preferibilmente, i mezzi di elaborazione comprendono almeno una seconda memoria programmabile con almeno un valore di pressione transdiaframmatica di riferimento pdiRe comprendono almeno secondi mezzi di confronto tra la pressione diaframmatici calcolata pdic e la pressione transdiaframmatica di riferimento pdiR. Opportunamente, la seconda memoria programmabile ed i secondi mezzi di calcolo possono coincidere, rispettivamente, con la prima memoria programmabile e con i primi mezzi di confronto sopraccitati.
Vantaggiosamente, al fine di valutare la presenza di paralisi diaframmatici bilaterale, i mezzi di calcolo sono atti a calcolare la variazione di pressione transdiaframmatica Δpdicorrispondente alla differenza tra la variazione di pressione gastrica Apgae la variazione di pressione esofagea Î”Ï esdi in due istanti diversi, rispettivamente t1 e t2:
Î”Ï d= Apga- Î”Ï es= (pga(t1) - pga(t2)) - (pes(t1) - pes(t2)).
Vantaggiosamente, in entrambe le forme di realizzazione descritte, l’apparecchiatura 1 comprende almeno un temporizzatore operativamente collegato almeno ai mezzi di elaborazione 8.
Più in dettaglio, i mezzi di rilevazione, i mezzi di lettura ed i mezzi di calcolo sono atti, rispettivamente, a rilevare la pressione esofagea Ï ese/o la pressione gastrica pgaa leggere la pressione delle vie aeree pawed a calcolare almeno una tra la pressione transpolmonare ptp, la variazione di pressione transpolmonare Î”Ï tp, la variazione di pressione esofagea Î”Ï es la pressione transidaframmatica pdie la variazione di pressione transidiaframmatica Î”Ï di ad intervalli di tempo predefiniti ed impostabili. Opportunamente, l apparecchiatura 1 comprende mezzi di comando e controllo selezionabili da un operatore per lattivazione/disattivazione di almeno uno tra i mezzi di pompaggio 4, i mezzi di rilevazione, i mezzi di lettura ed i mezzi di comando.
La rilevazione ed il calcolo delle pressioni può quindi avvenire in modo automatico oppure può essere comandato dall'operatore Preferibilmente, i mezzi di calcolo sono atti a calcolare, ad esempio secondo la metodologia descritta più in basso, il volume ottimale dei palloncini della sonda.
Secondo il trovato, l’apparecchiatura 1 comprende anche mezzi di visualizzazione 10 grafica operativamente collegati ai mezzi di elaborazione 8 ed atti a visualizzare almeno una tra la pressione esofagea pes(o la sua variazione Î”Ï es) la pressione gastrica Pgala pressione delle vie aeree paw, la pressione transpolmonare Ï t(o la sua variazione Î”Ï tp) e la pressione transdiaframmatica Ï d1(o la sua variazione Apdi).
Opportunamente, i mezzi di visualizzazione 10 sono costituiti da uno schermo LCD di tipo touch-screen.
I mezzi di visualizzazione 10 possono anche essere in grado di mostrare uno o più dei valori di riferimento peR, ApeR, pdiRimpostati nella prima e/o nella seconda memoria programmabile.
Preferibilmente, i mezzi di visualizzazione 10 sono atti a visualizzare almeno un grafico relativo all’andamento del parametro rappresentato oltre che i relativi valori di picco e medi.
Nella preferita forma di realizzazione rappresentata nelle figure, l apparecchiatura 1 comprende almeno un ingresso 11 per l alimentazione elettrica e/o almeno una batteria 12 di alimentazione ricaricabile.
Opportunamente, l’apparecchiatura 1 comprende anche mezzi di segnalazione ottici e/o acustici, atti a segnalare il termine dell’intervallo di tempo di calcolo e/o il superamento dei valori di riferimento impostati da parte di uno o più dei parametri calcolati. ,
Il funzionamento del presente trovato à ̈ il seguente.
Una volta collegata la sonda all’apparecchiatura 1, si verifica l’assenza di perdite nei palloncini gonfiandoli e sgonfiandoli mediante i mezzi di pompaggio 4 ed i mezzi di scarico 7.
Verificata la tenuta dei palloncini, si può verificare l’occlusione delle vie aeree al fine di identificare il corretto posizionamento della sonda nel paziente.
Più in particolare, tale verifica viene eseguita mediante la rilevazione e la lettura continua dei valori di pressione esofagea pee di pressione delle vie aeree paw. Al fine di elaborare un segnale che sia il più pulito possibile, si scartano i valori rilevati e letti inizialmente (ad esempio nei primi 0,5 secondi). I valori di pressione esofagea Ï ee di pressione delle vie aeree pawvengono rappresentati graficamente dai mezzi di visualizzazione 10 e vengono usati per costruire una retta di regressione.
Vantaggiosamente, l’operatore può poi procedere con la calibrazione della sonda, ovvero con la fase di ricerca del volume ottimale almeno del primo palloncino gonfiabile. Questa fase può essere eseguita su comando specifico dell’operatore oppure in modo automatico ad intervalli di tempo predefiniti.
Infatti, à ̈ stato dimostrato che a seconda del volume esterno assunto dal palloncino si ha uno spostamento della linea di base del segnale della pressione esofagea pesrilevata, cioà ̈ al segnale oscillatorio della pressione esofagea pessi somma un offset crescente per valori crescenti del volume esterno Vgassunto dal primo palloncino.
La procedura di calibrazione viene eseguita come segue:
- gonfiaggio del palloncino ad un certo volume esterno Vg, compreso tra un volume minimo ed un volume massimo;
- lettura e registrazione, una volta raggiunto il volume desiderato e per un determinato periodo di tempo, dei valori di pressione esofagea Ï esdi pressione delle vie aeree paw, del volume V inspirato o espirato dal paziente e del flusso d’aria F inspirato o espirato dal paziente;
- eliminazione dei valori registrati nella prima parte del periodo di tempo di cui sopra, così da ottenere un tracciato più stabile;
- ripetizione di queste fasi per ciascun volume Vgintermedio.
I dati registrati vengono elaborati come segue:
a) si calcola, al fine di valutare l’influenza degli artefatti cardiaco (battito) ed esofageo (presenza di spasmi, deglutizioni, ecc), il coefficiente di determinazione R<2>c della curva [pes-V]. Si confronta questo coefficiente con uno di soglia R<2>s e si identificano i volumi di gonfiaggio Vgper i quali à ̈ soddisfatta la condizione: coefficiente di determinazione R<2>c calcolato superiore alla soglia prefissata R<2>S;
b) si calcola la massima pendenza della curva [Pes-V], ottenendo il valore Mmax. Vengono identificati i volumi di gonfiaggio Vgper i quali la pendenza della relativa curva à ̈ maggiore di una percentuale predefinita di
Mmax,
c) si esaminano tutti i volumi di gonfiaggio Vgper i quali si sono precedentemente fatte le registrazioni di Ρes Paw, V, F. Tra questi si considerano tre valori contigui e si determina la regressione lineare. Si individua la minore pendenza Mminesistente tra tutte le possibili triplette di volumi Vgcontigui. La pendenza di ogni tripletta di volumi Vgcontigui viene confrontata con la pendenza minima Mmine se la pendenza della tripletta in esame à ̈ maggiore di per meno di una percentuale predefnita (ad esempio 10%), allora tale tripletta viene considerata ed evidenziata graficamente. Si identifica un plateau di valori scegliendo tutti i punti di tutte le triplette che soddisfano il criterio sopra descritto, che possono quindi essere tre o più punti contigui;
d) per tutti i volumi di gonfiaggio Vgindagati, vengono identificati durante un intervallo di tempo predefinito tutti i valori minimi assunti dalla pressione esofagea Ï ese viene calcolata la mediana di questi valori minimi. I valori minimi della pressione esofagea pesche si discostano dalla rispettiva mediana per meno di un valore predefinito (ad esempio 10 % e > 0,5 cmH20), partecipano al calcolo del valore medio minimo della pressione esofagea pes. Su di un grafico, viene mostrata la relazione tra tale valore medio minimo ed i volumi di gonfiaggio Vg (curva di calibrazione). Tutti i volumi di gonfiaggio Vgche soddisfano contemporaneamente i punti a), b) e c) vengono utilizzati per calcolare:
il coefficiente di determinazione R<2>Cdella curva di calibrazione, che determina la confidenza della misura;
la pendenza del plateau Pp, che fornisce il fattore di correzione da apportare alle misure successive, in finizione del valore del volume di gonfiaggio Vgscelto dall’operatore;
il fattore di correzione, corrispondente al prodotto tra il valore corrispondente alla pendenza del plateau Ppe la differenza tra il volume di gonfiaggio Vgselezionato (se appartenente al plateau) ed il minor valore di volume di gonfiaggio Vgall’interno del plateau;
l’insieme [Vgmin, Vg] di valori ottimali che l’operatore può scegliere di utilizzare per gonfiare il palloncino esofageo. In caso venga scelto un volume di gonfiaggio Vg al di fuori di questo range viene segnalato all’operatore che il valore mostrato della pressione esofagea pKnon à ̈ calibrato.
Effettuata quindi la fase di calibrazione, che rimane comunque a discrezione dell’operatore, si può procedere con l’effettuazione delle misurazioni.
L’operatore, mediante i mezzi di comando e controllo può scegliere quale tipo di misura effettuare tra quelle disponibili, ovvero la variazione di pressione transpolmonare Î”Ï al termine delle fasi di inspirazione ed espirazione, la variazione della pressione esofagea Î”Ï esla pressione transdiaframmatica pdio la sua variazione Î”Ï di
Opportunamente, prima di ogni nuova misurazione, i mezzi di elaborazione verificano il tempo trascorso dall’ultima misurazione effettuata e se tale intervallo di tempo à ̈ maggiore di un valore predefinito (ad esempio un’ora) intervengono mediante i mezzi di pompaggio 4 ed i mezzi di scarico 7 dell’aria per effettuare l’operazione di sgonfiaggio/rigonfiaggio del relativo palloncino, in modo da riportarlo al volume di gonfiaggio Vgdesiderato. I valori misurati ed i relativi grafici vengono rappresentati dai mezzi di visualizzazione 10 in modo tale da fornire un’indicazione intuitiva e di facile lettura per l’operatore sanitario.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che consente all’operatore sanitario di utilizzare in modo agevole e veloce le sonde di tipo noto, siano esse provviste di uno o due pallonicini.
Più in dettaglio, l’apparecchiatura secondo il trovato consente la rilevazione automatica tutti i parametri di interesse per l’operatore sanitario e risulta essere di utilizzo semplice ed intuitivo.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchiatura (1) per la nutrizione enterale mediante una sonda del tipo comprendente un elemento tubolare di conformazione allungata e sostanzialmente flessibile che definisce un canale di alimentazione aperto alle estremità per l’introduzione di sostanze nutritive nello stomaco di un paziente e che comprende almeno un primo palloncino gonfiabile per la rilevazione della pressione aH’intemo dell’esofago di un paziente, detto elemento tubolare comprendendo almeno una prima bocca di ingresso/uscita dell’aria in/da detto primo palloncino, detta apparecchiatura (1) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere: - almeno un circuito pneumatico (3) provvisto di mezzi di pompaggio (4) associabili almeno a detta prima bocca di ingresso/uscita per il gonfiaggio/sgonfiaggio di detto primo palloncino; - mezzi di elaborazione (8) comprendenti: o mezzi di rilevazione collegabili in ingresso almeno a detto primo palloncino per rilevare almeno la pressione esofagea (p ) del paziente; o mezzi di lettura della pressione delle vie aeree (paw) collegabili in ingresso ad un dispositivo esterno di rilevazione; o mezzi di calcolo operativamente collegati in ingresso a detti mezzi di rilevazione e a detti mezzi di lettura ed atti a calcolare almeno la pressione transpolmonare (ptp) corrispondente alla differenza tra la pressione delle vie aeree (paw) letta e la pressione esofagea (Ï ) rilevata in un determinato istante; - mezzi di visualizzazione (10) grafica operativamente collegati a detti mezzi di elaborazione (8) ed atti a visualizzare almeno uno tra detta pressione esofagea (pes), detta pressione delle vie aree (paw) e detta pressione transpolmonare (ptp).
  2. 2) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di calcolo sono atti a calcolare la variazione di pressione transpolmonare (Ap c) in due istanti diversi (t1, t2).
  3. 3) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di elaborazione (8) comprendono almeno una prima memoria programmabile con almeno uno tra un intervallo di riferimento (Aptpmin, Aptpmax) ed un valore di riferimento (AptpR) della variazione di pressione transpolmonare (Î”Ï tp) e comprendono primi mezzi di confronto della variazione di pressione transpolmonare calcolata (AptpC) con detto intervallo di riferimento (Aptpmin, Î”Ï tpÏ€ax) o con detto valore di riferimento (AptpR).
  4. 4) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di calcolo sono atti a calcolare la variazione di pressione esofagea (Apes) in due istanti diversi.
  5. 5) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, dove detta sonda comprende almeno un secondo palloncino gonfiabile per la rilevazione della pressione nello stomaco del paziente, detto elemento tubolare comprendendo almeno una seconda bocca di ingresso/uscita dell’aria in/da detto secondo palloncino, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di pompaggio (4) sono associabili almeno a detta seconda bocca di ingresso/uscita per il gonfiaggio/sgonfiaggio di detto secondo palloncino, che detti mezzi di rilevazione sono collegabili in ingresso a detto secondo palloncino per rilevare almeno la pressione gastrica (pga) del paziente e che detti mezzi di visualizzazione (10) sono atti a visualizzare almeno detta pressione gastrica (pga).
  6. 6) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di calcolo sono atti a calcolare la pressione transdiaframmatica (pdic) corrispondente alla differenza tra la pressione esofagea (pes) e la pressione gastrica (pga) rilevate in una determinato istante (t).
  7. 7) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata fatto che detti mezzi di elaborazione (8) comprendono almeno una seconda memoria programmabile con almeno un valore di pressione transdiaframmatica di riferimento (pdiR) e comprendono secondi mezzi di confronto tra detta pressione transdiaframmatica (pdic) calcolata e detta pressione transdiaframmatica di riferimento (pdiR· 8) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 5 a 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di calcolo sono a calcolare la variazione della pressione transdiaframmatica (Apdi) corrispondente alla differenza tra la variazione di pressione gastrica (Apga) e la variazione di pressione esofagea (Î”Ï es) in due istanti distinti (t1, t2). 9) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un temporizzatore operativamente collegato a detti mezzi di elaborazione (8), detti mezzi di rlevazione, detti mezzi di lettura e detti mezzi di calcolo essendo atti, rispettivamente, a rilevare la pressione esofagea (pes) e/o la pressione gastrica (pga), a leggere la pressione delle vie aeree (paw) e a calcolare almeno una tra la pressione transpolmonare (ptp), la variazione di pressione transpolmonare (Aptp), la variazione di pressione esofagea (Î”Ï es), la pressione transidiaframmatica (Ï ) e la variazione di pressione transdiaframmatica (Apdi) ad intervalli di tempo predefiniti. 10) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di calcolo sono atti a calcolare il volume ottimale di detti palloncini. 11) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di comando e controllo selezionabili da un operatore per attivare/disattivare almeno uno tra detti mezzi di pompaggio (4), detti mezzi di rilevazione, detti mezzi di lettura e detti mezzi di calcolo. 12) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno uno una batteria (12) di alimentazione ricaricabile. 13) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto circuito pneumatico (3) comprende almeno una luce in ingresso/uscita (5) dell’aria provvista di un collegamento di tipo luer-lock associabile alla bocca di ingresso/uscita dell’aria di uno di detti palloncini. 14) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di visualizzazione (10) sono di tipo touch-screen. 15) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di segnalazione ottici e/o acustici operativamente collegati a detti mezzi di elaborazione (8).
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