ITMN990054A1 - Dispositivo di sostegno e tenuta per posizionare casserature - Google Patents

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ITMN990054A1 IT1999MN000054A ITMN990054A ITMN990054A1 IT MN990054 A1 ITMN990054 A1 IT MN990054A1 IT 1999MN000054 A IT1999MN000054 A IT 1999MN000054A IT MN990054 A ITMN990054 A IT MN990054A IT MN990054 A1 ITMN990054 A1 IT MN990054A1
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
"DISPOSITIVO DI SOSTEGNO E TENUTA PER POSIZIONARE CASSERATURE".
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di sostegno e tenuta per posizionare casserature,particolarmente indicato per un suo utilizzo in edilizia, in carpenteria ma anche in falegnameria o in altri settori in cui vi è la necessità di creare un sostegno ad elementi prefabbricati da montare e/o mantenere saldamente delle tavole in precise posizioni per un certo periodo di tempo.
Attualmente, ad esempio in campo edile, quando si devono posizionare dei pannelli verticali per creare un tamponamento o muratine prefabbricate,un muratore, solitamente, costruisce una struttura di sostegno utilizzando tavole in legno.
Come è noto, per mantenere ì pannelli sopra citati nella posizione desiderata, la struttura di sostegno, attualmente adoperata, è costituita da un picchetto e da almeno altre due tavole. In dettaglio, il picchetto è ottenuto facendo una punta ad un pezzo di tavola scartata in cantiere e viene conficcato nel terreno ad una certa distanza dalla posizione del pannello da montare, una prima tavola viene posta a livello del suolo, ortogonalmente al picchetto, ed una sua estremità viene inchiodata al picchetto mentre l'altra viene fissata al pannello ed una seconda tavola è vinvolata con una estremità al pannello e l'altra al picchetto secondo una diagonale.
Il sistema appena illustrato da origine ad alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente deriva dal fatto che i picchetti, sovente, non si riescono a piantare bene ed in modo stabile nel terreno; infatti, molte volte, il legno sotto i colpi si rompe o se il terreno è sassoso o particolarmente duro capita che si rompa la punta. Inoltre, il picchetto in legno non presenta una buona tenuta e non è molto stabile.
Un secondo inconveniente deriva dal fatto che le tavole sopra citate che sono adoperate come picchetto sono ingombranti e non sempre riescono ad esercitare una corretta tenuta ed una pressione costante su tutto il pannello ed, a volte, provocano dei dannosi movimenti del pannello stesso che possono comportare una realizzazione del lavoro noi a regola d'arte. Inoltre, le tavole utilizzate come picchetti presentano un discreto ingombro laterale per cui risultano anche d'intralcio.
Un altro inconveniente emerge dal fatto che il materiale ligneo utilizzato è quasi sempre da buttare una volta terminato il suo utilizzo nella struttura di sostegno con conseguente spreco di materiale che si ripercuote sui costi di costruzione. In aggiunta a quanto sinora detto, un ulteriore incremento nei costì di costruzione è dovuto al tempo necessario per preparare ogni volta ed, ad esempio, per ogni pannello la struttura di sostegno. Inoltre, la struttura di sostegno non sempre viene realizzata con precisione tale da avere il pannello perfettamente verticale dal momento che è molto facile che le tavole si muovano o i chiodi che le fissano non tengano bene per cui si deve sistemare riposizionado la tavola e ripiantando i chiodi con fastidiose perdite di tempo.
Un'altra situazione in cui vengono utilizzati dei picchetti ed una tavola è quando, ad esempio, si devono realizzare marciapiedi. Infatti, per preparare la struttura di sostegno alla gettata per la realizzazione del tratto di marciapiedi, attualmente, si piantano nel terreno una serie di picchetti fra loro distaziati ed approssimativamente in corrispondeza di quello che sarà il bordo del marciapiedi ed ai picchetti viene inchiodata una tavola in legno che corrisponde al bordo laterale del marciapiedi da fare.
Anche in questa situazione si sono evidenziate una serie di difficoltà costruttive e si sono riscontrati degli inconvenienti.
Un primo inconveniente deriva dal fatto che è molto difficile riuscire a piantare i picchetti tutti perfettamente allineati in modo da accogliere la tavola senza problemi. Infatti, capita che si presenti la necessità in talune condizioni di dover spostare un picchetto per meglio allinearlo o perchè non riesce a tenere adeguatamente con conseguente possibilità di perdere la disposizione di partenza e di alterare anche l'assetto e la stabilità degli altri picchetti.
Un altro inconveniente riscontrato è la scarsa stabilità e tenuta della tavola in quanto non sempre si riesce a creare una disposizione precisa ed a vincolarla saldamente soprattutto se è una tavola in alluminio.
Un altro inconveniente emerso è che, se per qualche motivo si presenta la necessità di svincolare la tavola dai picchetti, non sempre è possibile riutilizzarla per cui si deve prendere un'altra tavola e/o preparare qualche picchetto. Inoltre, anche in questa costruzione, i picchetti presentano tutti i problemi illustrati nel precedente sistema con l’aggunta che, in questo caso, la posizione dei picchetti è molto vincolata e la possibilità di rotture del legno e la difficoltà di piantarli di conseguenza aumenta.
Tutto ciò comporta una perdita di tempo, consumo inutile di materiale con conseguenti incrementi dei tempi e nei costi di lavorazione.
Un inconveniente molto limitante è dovuto alla difficoltà di posizionamento dei chiodi sulle tavole sia per la scomoda posizione che per gli spazi operativi a volte limitati.
In aggiunta a guanto sinora detto, si è riscontrato che è praticamente impossibile regolare la distanza tra tavola e picchetto o tra tavola e pannello senza togliere i chiodi e, di conseguenza, rifare la struttura di sostegno.
E' noto che, a volte, si è provato ad utilizzare un picchetto in metallo ma è risultato molto complicato vincolarvi le tavole con conseguenti problemi di tenuta, stabilità, equilibrio ed altro.
Scopo della presente invenzione è sostanzialmente quello di risolvere i problemi della tecnica nota superando le sopra descritte difficoltà mediante un dispositivo di sostegno e tenuta per posizionare casserature che sia regolabile ed in grado di adattarsi agevolmente a qualsiasi distanza esistente fra le tavole o gli oggetti da tenere in presa e da sorreggere.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo in grado di essere utilizzato innumerevoli volte e di presentare un ingombro molto contenuto sia in condizione di riposo che operativa.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo estendibile, regolabile, leggero, pratico e flessibile per svariati utilizzi sia in canopo edile che in carpenteria, falegnameria o altro.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di facile realizzazione e di buona funzionalità.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della presente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di sostegno e tenuta per posizionare casserature cane sarà di seguito rivendicato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di un dispositivo di sostegno e tenuta per posizionare casserature, secondo la presente invenzione, fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e pertanto non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra, in vista laterale e parzialmente sezionata, un dispositivo di sostegno e tenuta secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra, in vista posteriore, il dispositivo in una condizione operativa;
- la figura 3 mostra un componente del dispositivo in dettaglio;
- la figura 4 mostra una seconda forma di realizzazione del dispositivo in oggetto in condizione operativa;
- la figura 5 mostra una terza forma di realizzazione del dispositivo.
Con riferimento alle figure citate, con 1 è stato complessivamente indicato un dispositivo di sostegno e tenuta per posizionare casseràture, secondo il presente trovato. Una prima forma di realizzazione del dispositivo 1, mostrata in figura 1, comprende un primo elemento 2 sostanzialmente costituito da una porzione preferibilmente tubolare atta ad entrare in contatto con un picchetto 10 da vincolare nel terreno 100, da un elemento di appoggio 3 inamovibilmente vincolato al primo elemento 2 e costituito da una porzione angolare composta da una coppia di elementi piastriformi 3a e 3b posti fra loro ortogonalmente e reciprocamente vincolati in corrispondenza dell'angolo di contatto.
L'elemento di appoggio 3 è previsto per creare un punto di appoggio e di fermo per una o più tavole 5 in legno necessarie per vincolare e mantenere la distanza fra picchetto e pannello o struttura da sorreggere in modo da realizzarne la perfetta messa a piombo.
Inoltre, l'elemento piastriforme 3b è dotato di almeno un foro 30 previsto per l'inserimento di un chiodo atto a vincolare amovibilmente la tavola 5 all'elemento di appoggio 3, come chiaramente mostrato nelle figure 1 e 2.
In aggiunta a guanto sinora descrìtto, il primo elemento 2 è dotato di aliam o un foro filettato 2a atto ad accogliere primi mezzi di fermo 4 previsti per fissare l'elemento 2 stesso al picchetto 10 in modo saldo.
In accordo con la presente invenzione, 1 primi mezzi di fermo 4 sono costituiti da un elemento filettato 40 che presenta una prima estremità 4a predisposta ad impegnarsi nel foro filettato 2a ed una seconda estremità 4b predisposta ad impegnarsi in un elemento di presa 4c previsto per costituire un'impugnatura comoda e maneggevole per un utilizzatore del dispositivo 1.
Come chiaramente mostrato in figura 1, il primo elemento 2 è dotato di un elemento di impegno 20 comprendente un perno filettato che è previsto per impegnare una "saetta" 8 che sarà descritta in seguito o anche due "saette". In dettaglio, il perno filettato 20 presenta una sua estremità 20a fissata inamovibilmente al primo elemento 2 e l'altra estremità 20b predisposta ad impegnarsi ad un elemento di serraggio 20c atto a consentire di impegnare e vincolare amovibilmente una o più saette 8 al primo elemento 2.
Una seconda forma di realizzazione del dispositivo in oggetto comprende un primo elemento 2 costituito anch'esso da una porzione tubolare prevista per interagire con il picchetto 10 da piantare nel terreno 100.
In particolare, l'elemento 2 presenta un foro filettato 2a previsto per impegnare un elemento filettato 40 dei mezzi di fermo 4 in modo del tutto slmile a guanto descritto nella prima forma di realizzazione.
Secondo la presente forma di realizzazione, l'elemento 2 vincola ad ima sua estremità 200 un elemento quadrangolare 6 allocato ortogonalmente all'elemento 2. In particolare, l'elemento 6 ha sezione cava per permettere al suo interno lo scorrimento di un profilato 7 sostanzialmente parallelepipedo che viene bloccato nella sua movimentazione da mezzi di serraggio 15 presenti e previsti per impegnarsi al profilato attraverso un foro filettato 6a dell'elemento 6.
In dettaglio, i mezzi di serraggio 15 comprendono un elemento filettato 15a in cui un'estremità è fissata ad un elemento di presa 15b e l'altra estremità è atta ad impegnarsi nel foro filettato 6a per bloccare la movimentazione del profilato 7. Il dispositivo comprende, anche in questo caso, un elemento di appoggio 3, costituito da una porzione angolare composta da una coppia di elementi piastriformi 3a e 3b, simili alla forma di realizzazione illustrata in precedenza, ed avente il lato libero della piastra 3a dotato di un bordo 3c che si stacca verticalmente e che serve per creare un vincolo ad una tavola 5 in legno o alluminio utilizzata per realizzare il profilo, ad esempio, di un marciapiede.
Maggiormente in dettaglio, la piastra 3b è esternamente ed inamovibilmente vincolata ad un'estremità 7a del profilato 7, conte mostrato in figura 4.
Similmente alla piastra 3b della prima forma di ralizzazione, anche in questo caso la piastra 3b presenta almeno un foro 30 per permettere ad un chiodo di fissare la tavola alla piastra e mantenerla in condizione stabile per il tempo necessario all'esecuzione dei lavori. In entrambe le piastre i fori sono quattro.
Con» in precedenza anticipato, ed in accordo con tutte le forme di realizzazione, il dispositivo 1 comprende, altresì, una "saetta" 8 di tipo telescopico sostanzialmente composta da una prima porzione 8a e da una seconda porzione 8b in cui la seconda porzione 8b è predisposta ad entrare ed essere accolta all' interno della prima porzione 8a. Inoltre, la prima porzione 8a è dotata ad una sua estremità 80a di mezzi di aggancio 81a previsti per poter vincolare la "saetta" 8 al primo elemento 2. Similmente, la seconda porzione 8b è provvista ad una sua estremità 80b di mezzi di aggancio 81b per impegnare la "saetta" al pannello 11 da sostenere come mostrato in figura 2.
In particolare, i mezzi di aggancio 81a e 81b sono costituiti da una piastrina fissata alla rispettiva porzione 8a e 8b in cui ciascuna piastrina è dotata di un'asola rispettivamente 82a per l' impegno con l'elemento di impegno 20 e 82b per il fissaggio al pannello 11.
Inoltre, la prima porzione 8a prevede la presenza di un foro filettato 8c previsto per accogliere secondi mezzi di fermo 4 composti da un elemento filettato 40 che presenta una sua estremità 4a atta ad impegnarsi nel foro filettato 8c mentre l'altra estremità 4b predisposta ad impegnarsi in un secondo elemento di presa 4c.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, la "saetta" 8 è realizzata in metallo, preferibilmente in acciaio, o ferro zincato ma anche in qualsiasi materiale purché rigido, con le due porzioni tubolari di diametro tale da permettere che la seconda porzione 8b possa infilarsi e scorrere nella prima porzione 8a.
Infine, come già accennato, il dispositivo 1 comprende uno o più picchetti 10 costituiti da un'asta in metallo dotata di una punta per l'inserimento del picchetto stesso nel terreno. Il dispositivo di presa e tenuta in oggetto è predisposto ad operare da una condizione di riposo in cui il primo elemento 2 risulta svincolato dal picchetto 10 e l'elemento di appoggio 3 non accoglie nessuna tavola 5 o nessuna saetta 8 ad una condizione operativa in cui il primo elemento 2 è infilato in un picchetto 10 conficcato nel terreno e sull’elemento di appoggio 3 è presente una tavola. Diversamente, ma sempre in condizione operativa, nel primo elemento 2 è vincolata un'estremità di una o due saette mediante l'elemento di impegno 20 mentre le corrispondenti altre estremità sono impegnate,ad esempio,alla struttura da sostenere e mantenere verticale.
Dopo quanto descritto in senso prevalentemente strutturale, il funzionamento del trovato in oggetto risulta il seguente. Il dispositivo di sostegno e tenuta in condizione di riposo, risulta svincolato dal picchetto e senza l'impegno di sostenere o trattenere tavole, saette o altro.
Quando si intende utilizzare il dispositivo in oggetto è sufficiente infilare il primo elemento 2 nel picchetto 10 e vincolarlo a quest'ultimo ad una certa altezza mediante i mezzi di fermo 4 ruotando l'elemento di presa 4c ed avvitando leggermente l'elemento filettato 40 nel foro 2a in modo da impedire lo scorrimento verticale dell'elemento 2 sul picchetto 10. A questo punto, si pianta il picchetto 10 nel terreno 100 nel punto desiderato sino a che risulta stabile e ben saldo, si svitano i mezzi di fermo e si regola l'altezza (tei primo elemento 2, generalmente a filo terreno per avere una migliore tenuta e, mediante l'impugnatura si avvita nuovamente l'elemento filettato in modo da vincolare saldamente l'elemento 2 al picchetto.
A questo punto, se, ad esempio, si deve realizzare un supporto per sostenere e tenere in posizione verticale dei pannelli prefabbricati, si fa passare nell'asola 82a dei mezzi di aggancio 81a della saetta 8 il perno filettato 20 dell'elemento di impegno e lo si blocca al primo elemento 2 avvitando l'elemento di serraggio 20c. Si ripete l'operazione appena descritta per una seconda saetta.
A questo punto si fa scorrere la seconda porzione 8b della saetta estraendola dalla prima porzione 8a fino ad ottenere la lunghezza desiderata per vincolare l’estremità libera 80b della saetta alla struttura di supporto, alla casseratura o al pannello o ad una tavola, ecc.
In particolare, una saetta virale disposta in orizzontale e regolata per fissare la distanza fra picchetto e struttura di supporto mentre l'altra saetta viene posta in diagonale e regolata per realizzare la messa a piombo della struttura stessa.
Una volta predisposto il dispositivo come appena descritto e vincolate le saette alla struttura di supporto, si possono allungare od accorciare le saette in modo da ottenere la perfetta verticalità della struttura stessa e disporre analogamente altri dispositivi sino a realizzare l'intero sostegno necessario al montaggio dei pannelli.
Quando, ad esempio, si deve realizzare un marciapiedi o un gradino, è sufficiente infilare in ciascun picchetto il primo elemento 2 e bloccarlo ad una certa altezza, come descritto in precedenza, piantare in modo saldo nel terreno almeno due picchetti 10 ad una certa distanza da quello che sarà il bordo laterale del marciapiedi, far scorrere il primo elemento 2 sino a filo del terreno e serrare i mezzi di fermo per impedire la movimentazione dell'elemento 2 sul picchetto.
A questo punto si appoggia sulla piastra 30a una tavola 5 che è trattenuta dal bordo 31 e, se si vuole, la si fissa alla piastra 30b con dei chiodi.
A volte, in base alle caratteristiche del terreno, non sempre è possibile piantare il picchetto nel preciso punto desiderato per cui, in questo caso, dopo aver piantato il picchetto dove è possibile, per portare la piastra di appoggio in posizione è sufficiente far scorrere il profilato 7 nell'elemento di scorrimento 6 sino in corrispondenza della posizione di quello che sarà il bordo laterale (tei marciapiedi o del gradino da realizzare e bloccarne la movimentazione mediante i mezzi di serraggio 15.
E' così possibile posizionare la tavola sulla piastra per realizzare il profilo del marciapiede senza avere intralci o difficoltà in quanto si può regolare il dispositivo sia in verticale che in orizzontale con estrema precisione e facilità a differenza di quanto avveniva nella tecnica nota.
Una volta terminato il sostegno e la tenuta della struttura di supporto o della tavola sia per il montaggio dei pannelli che per la realizzazione del marciapiedi, l'utilizzatore non deve fare altro che compiere a ritroso le fasi in precedenza eseguite. Infatti, per togliere il dispositivo dalla condizione operativa, è sufficiente svitare i mezzi di fermo e/o di serraggio esercitando una rotazione delle manopole di impugnatura e togliere la tavola dalla piastra e/o sfilare le saette dal perno filettato o far scorrere a ritroso il profilato.
A questo punto, si toglie il picchetto dal terreno e l'utilizzatore può riportare il dispositivo in condizione di riposo.
Il presente trovato raggiunge cosi gli scopi proposti.
Infatti, il dispositivo di sostegno e tenuta in oggetto presenta un ingombro molto ridotto sia in condizione operativa sia in condizione di riposo, è facile e veloce da sia montare che da smontare.
Il dispositivo è regolabile in altezza ed in profondità in modo molto preciso per poter sostenere agevolmente una tavola e/o una saetta o più saette facilmente e stabilmente.
Inoltre, il dispositivo, secondo il presente trovato, consente di essere utilizzato tutte le volte che serve, diversamente da quanto avveniva nella tecnica nota, dove le tavole adoperate venivano spesso gettate dopo un utilizzo o pochi utilizzi. Inoltre, il dispositivo consente di contenere considerevolmente lo spreco di legno, il tempo di realizzazione di una struttura di supporto ed i costi di manodopera.
Il dispositivo ha, altresì, evidenziato una buona tenuta nel terreno ed una notevole stabilità consentendo di realizzare una struttura di sostegno e tenuta efficace.
Vantaggiosamente , il dispositivo in oggetto presenta una notevole semplicità strutturale e risulta di facile utilizzo anche per la semplicità degli elementi che compongono la sua struttura.
Il dispositivo risulta leggero, molto pratico, preciso, efficace ed adattabile a svariati usi, ad esempio, in edilizia,carpenteria, in falegnameria o altro.
Naturalmente, alla presente invenzione possono essere apportate numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo che lo caratterizza.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di sostegno e tenuta per posizionare casserature, caratterizzato dal tatto di comprendere un primo elemento (2) sostanzialmente costituito da una porzione preferibilmente tubolare atta ad entrare in contatto con un picchetto (10) ed un elemento di appoggio (3) vincolato a detto primo elemento (2) e costituito da una porzione angolare composta da una coppia di elementi piastriformi (3a) e (3b) posti fra loro ortogonalmente e reciprocamente vincolati in corrispondenza dell'angolo di contatto e previsti per accogliere e trattenere una tavola (5), detto dispositivo essendo predisposto ad operare da una condizione di riposo in cui detto primo elemento (2) risulta svincolato da detto picchetto (10) e l'elemento di appoggio (3) non accoglie nessuna tavola (5) ad una condizione operativa in cui il primo elemento (2) è infilato in un picchetto (10) conficcato nel terreno e sull'elemento di appoggio (3) è presente una tavola.
  2. 2) Dispositivo di sostegno e tenuta secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento (2) è dotato di almeno un foro filettato (2a) per accogliere primi mezzi di fermo (4) previsti per fissare detto elemento (2) al picchetto (10).
  3. 3) Dispositivo di sostegno e tenuta secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di fermo (4) sono costituiti da un elemento filettato (40) che presenta una prima estremità (4a) predisposta ad impegnarsi nel foro filettato (2a) ed una seconda estremità (4b) predisposta ad impegnarsi in un elemento di presa (4c) previsto per creare un'impugnatura.
  4. 4) Dispositivo di sostegno e tenuta secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento (2) è dotato di un elemento di impegno (20) comprendente un perno filettato che è previsto per impegnare almeno una saetta (8).
  5. 5) Dispositivo di sostegno e tenuta secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto perno filettato (20) presenta una sua estremità (20a) fissata inamovibilmente a detto primo elemento (2) e l'altra estremità (20b) predisposta ad impegnarsi ad un elemento di serraggio (20c) per impegnare e vincolare amovibilmente detta saetta (8) a detto primo elemento (2).
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento (2) vincola, ad una sua estremità (200), un elemento quadrangolare (6) allocato ortogonalmente all'elemento (2) medesimo.
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto elemento quadrangolare (6) presenta una sezione cava tale da permettere al suo interno lo scorrimento di un profilato (7) avente configurazione sostanzialmente parallelepipeda .
  8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto profilato (7) viene bloccato nella sua movimentazione da mezzi di serraggio (15) predisposti ad impegnarsi al profilato attraverso un foro filettato (6a) dell'elemento quadrangolare (6).
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dell fatto che detto elemento di appoggio (3) presenta il lato libero della piastra (3a) dotato di un bordo (3c) che si stacca verticalmente e che serve per creare un vincolo ad una tavola (5).
  10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dell fatto di comprendere una saetta (8) sostanzialmente composta da una prima porzione (8a) e da una seconda porzione (8b) a sezione preferibilmente tubolare in cui detta seconda porzione (8b) è predisposta ad entrare all'interno della prima porzione (8a).
  11. 11) Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione (8a) presalta ad una sua estremità (80a) mezzi di aggancio (81a) costituiti da una piastrina dotata di un'asola (82a) per il vincolo con l'elemento di impegno (20).
  12. 12) Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione (8b) presenta ad una sua estremità (80b) mezzi di aggancio (81b) costituiti da una piastrina dotata di un'asola (82b) per il fissaggio ad una struttura da sostenere.
  13. 13) Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la prima porzione (8a) prevede la presenza di un foro filettato (8c) previsto per accogliere secondi mezzi di fermo (4) composti da un elemento filettato (40) che presenta una sua estremità (4a) atta ad impegnarsi nel foro filettato (8c) mentre l'altra estremità (4b) predisposta ad impegnarsi in un secondo elemento di presa (4c).
  14. 14) Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di serraggio (15) comprendono un elemento filettato (15a) in cui un'estremità è fissata ad un elemento di presa (15b) e l'altra estremità è atta ad impegnarsi nel foro filettato (6a) per bloccare la movimentazione del profilato (7).
  15. 15) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende uno o più picchetti (10) costituiti da un'asta in metallo dotata di una punta per l'inserimento (tei picchetto stesso nel terreno.
  16. 16) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento piastriforme (3b) è dotato di almeno un foro (30) per l'inserimento di un chiodo atto a vincolare amovibilmente la tavola (5).
  17. 17) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è realizzato in acciaio, in ferro zincato o in qualsiasi materiale rigido.
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