ITMN20090009A1 - Contenitore per imballaggio e relativo sistema di imballaggio. - Google Patents

Contenitore per imballaggio e relativo sistema di imballaggio. Download PDF

Info

Publication number
ITMN20090009A1
ITMN20090009A1 IT000009A ITMN20090009A ITMN20090009A1 IT MN20090009 A1 ITMN20090009 A1 IT MN20090009A1 IT 000009 A IT000009 A IT 000009A IT MN20090009 A ITMN20090009 A IT MN20090009A IT MN20090009 A1 ITMN20090009 A1 IT MN20090009A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
container
cartridge
well
edge
wall
Prior art date
Application number
IT000009A
Other languages
English (en)
Inventor
Luca Zacchi
Original Assignee
Luca Zacchi
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Luca Zacchi filed Critical Luca Zacchi
Priority to IT000009A priority Critical patent/ITMN20090009A1/it
Priority to EP10736803A priority patent/EP2427705A2/en
Priority to PCT/IT2010/000199 priority patent/WO2010128535A2/en
Publication of ITMN20090009A1 publication Critical patent/ITMN20090009A1/it

Links

Classifications

    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D3/00Devices using other cold materials; Devices using cold-storage bodies
    • F25D3/12Devices using other cold materials; Devices using cold-storage bodies using solidified gases, e.g. carbon-dioxide snow
    • F25D3/14Devices using other cold materials; Devices using cold-storage bodies using solidified gases, e.g. carbon-dioxide snow portable, i.e. adapted to be carried personally
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D2331/00Details or arrangements of other cooling or freezing apparatus not provided for in other groups of this subclass
    • F25D2331/80Type of cooled receptacles
    • F25D2331/804Boxes

Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo: “CONTENITORE PER IMBALLAGGIO E RELATIVO SISTEMA DI IMBALLAGGIO”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un contenitore per imballaggio particolarmente indicato per contenere medicinali, sostanze, prodotti o alimenti che necessitano di essere protetti ed isolati dall'ambiente circostante e mantenuti entro un range costante di temperatura per un certo numero di ore durante il loro trasporto.
Come è noto, gli Istituti Farmaceutici, di norma, non spediscono direttamente ai clienti i farmaci ma si affidano alle Logistiche Farmaceutiche che, a loro volta, si dividono in diversi livelli sino ad arrivare al furgone che fornisce, su specifica richiesta, le singole farmacie, gli ospedali, i laboratori, ecc.
Attualmente, esistono leggi per le quali un farmaco deve essere trasportato a “temperatura controllata”. Ciò significa che i mezzi atti al trasporto, siano essi tir piuttosto che piccoli furgoni, devono essere dotati di un cassone refrigerato. Infatti, esistono farmaci che devono rimanere a temperature inferiori a 0° ed altri a temperatura positiva comunque in range ben specifici.
In particolare, un farmaco, che nel suo tragitto fuoriesce dai limiti di temperatura richiesti, rischia di perdere tutte le sue caratteristiche divenendo un farmaco inefficace se non addirittura tossico e, di conseguenza, diviene contestabile da parte degli acquirenti (farmacie, ospedali, ecc.).
In aggiunta, i farmaci devono essere protetti anche dalla luce, dagli urti e dall'ambiente esterno in modo che le confezioni ed i preparati non possano essere danneggiati e alterati dal momento che la loro preparazione è molto costosa ed anche il loro eventuale smaltimento è particolarmente oneroso, essendo composti da sostanze altamente inquinanti.
Il sistema di imballo, al giorno d’oggi, maggiormente utilizzato, prevede che, quando il farmaco viene prelevato dalle celle frigorifere, venga riposto in un contenitore termico o isolante che normalmente è di polistirolo espanso il quale è un ottimo isolante termico in quanto è costituito al 98% da aria ed, inoltre, presenta una certa resistenza agli urti ed offre una buona barriera alla luce ma non è in grado di assolvere al mantenimento nel tempo di determinate temperature.
Attualmente, all’interno dei contenitori in polistirolo, per non interrompere la catena del freddo, vengono inseriti, unitamente al farmaco, dei “gelini” o delle “piastre autettiche”. Questi refrigeranti vengono preventivamente stoccati in congelatori dove si “caricano” di freddo che rimane comunque limitato nel tempo.
Sia i farmaci sia i “gelini” prima di essere posti nel contenitore in polistirolo vengono inseriti in sacchetti di polietilene, annodati manualmente da un operatore, per contenere l’umidità. Il contenitore viene poi chiuso mediante un coperchio e sigillato utilizzando del nastro adesivo che va a chiudere la fessura fra contenitore e coperchio.
Inoltre, per fare in modo che durante il trasporto non vi siano movimenti o capovolgimenti all’interno della scatola, sia i farmaci che i “gelini” vengono immobilizzati tramite cuscinetti d’ aria.
Attualmente, i sistemi di imballo per il trasporto di farmaci hanno evidenziato numerose problematiche sia per quanto concerne il mantenimento della necessaria temperatura per un certo numero di ore sia per la notevole quantità di materiali di scarto che sono anche altamente inquinanti.
Infatti, i contenitori presentano una capienza ridotta per la presenza all’interno dei “gelini” con notevoli sprechi di spazio in sede di trasporto. La preparazione dei contenitori è macchinosa per la necessità di avere una persona preposta a mettere in sacchetti sia i farmaci che i “gelini” i quali richiedono un luogo di refrigerazione preventiva prima del loro utilizzo con ingombri di spazio e consumo di energia elettrica senza poter ottenere le temperature richieste e per i tempi necessari.
Inoltre, i “gelini” sono voluminosi e pesanti ed occupano spazio all’interno del contenitore dato che molto spesso ne vengono inseriti anche più di uno e non vengono né recuperati né, tanto meno, riutilizzati con considerevoli sprechi di materiali.
Altri inconvenienti emergono dalla presenza dei cuscinetti d’ aria e dalle operazioni necessarie per prepararli che incrementano i tempi di preparazione del contenitore ed i costi di materiali oltre alla presenza di altri materiali che devono, poi, essere smaltiti.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, con gli attuali contenitori non vi è la certezza che il contenitore non possa essere manomesso per l’ asportazione furtiva del suo contenuto dato che il nastro adesivo utilizzato è facilmente reperibile sul mercato e quindi removibile e/o sostituibile.
In particolare, il richiedente ha realizzato un contenitore che risolve buona parte dei problemi in precedenza illustrati mediante un contenitore che presenta, al suo interno, sopra le confezioni di farmaci, un elemento gonfiabile con all’interno del ghiaccio secco che sublimando refrigera l’ ambiente interno al contenitore ed i farmaci in esso contenuti.
Il contenitore illustrato ha fatto rilevare degli inconvenienti dovuti alla complessità costruttiva della valvola che gestisce l’elemento gonfiabile oltre al fatto che i tempi di refrigerazione non sempre riescono a superare le 24 ore mentre le attuali esigenze di trasporto richiedono di arrivare ad avere un’ autonomia di 36-48 ore. Inoltre, attorno all’elemento gonfiabile si crea condensa che può rovinare le confezioni. In aggiunta, l’elemento gonfiabile risultando a contatto con i farmaci abbassa troppo la temperatura.
Scopo del presente trovato è sostanzialmente quello di risolvere i problemi della tecnica nota superando le sopra descritte difficoltà mediante un contenitore per imballaggio in grado di mantenere per un tempo predeterminato (almeno 48 ore) una prestabilita temperatura all'interno del contenitore.
Un secondo scopo della presente invenzione è quello di realizzare un contenitore per imballaggio che consenta di eliminare tutte le operazioni manuali per il suo confezionamento.
Un terzo scopo della presente invenzione è quello di realizzare un contenitore per imballaggio che sia in grado di realizzare una buona tenuta dei prodotti contenuti al suo interno in modo che, durante le fasi di trasporto, non si possa muovere e/o deteriorare quanto in esso contenuto.
Un quarto scopo della presente invenzione è quello di realizzare un contenitore per imballaggio che abbia una ottimale tenuta del coperchio e consenta di impedire l’ apertura o la manomissione del contenitore stesso garantendo all'utente finale che, durante il trasporto il contenitore non è stato aperto.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un contenitore per imballaggio che renda le fasi di imballaggio veloci e semplici e sia in grado di alloggiare perfettamente qualunque tipo di prodotto senza perdere le sue caratteristiche di praticità, tenuta e sicurezza.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di avere un contenitore per imballaggio semplice e pratico che non metta a contatto le confezioni in esso contenute con i componenti refrigeranti.
Un ulteriore scopo della presente invenzione deriva dal fatto che il contenitore per imballaggio permette di eliminare i materiali di consumo dato che i suoi componenti possono essere integralmente riutilizzati e/o riciclati.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare un contenitore per imballaggio di semplice realizzazione e di buona funzionalità.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della presente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un contenitore per imballaggio, come di seguito rivendicato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di un contenitore per imballaggio, secondo la presente invenzione, fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e pertanto non limitativo, nei quali:
la figura 1 mostra, in modo schematico, in vista assonometrica, un contenitore per imballaggio oggetto della presente invenzione;
la figura 2 mostra una vista laterale in sezione del contenitore di figura 1 in condizione operativa;
la figura 3 mostra in dettaglio un particolare del contenitore secondo la presente invenzione;
- la figura 4 mostra un’altra vista del particolare del contenitore di figura 3; la figura 5 mostra in vista sezionata il particolare del contenitore di figura 3;
- la figura 6 mostra in vista prospettica dall’alto un diverso componente del contenitore in oggetto;
- la figura 7 mostra in vista prospettica dal basso il componente del contenitore di figura 6;
la figura 8 mostra in vista sezionata il componente di figura 6;
- la figura 9 mostra in vista prospettica un altro componente del contenitore in oggetto;
- la figura 10 mostra una vista laterale del componente di figura 9;
- la figura 11 mostra in vista sezionata il componente di figura 9.
Con riferimento alle figure citate, ed in particolare alla figura 1 , con 1 è stato complessivamente indicato un contenitore per imballaggio, secondo la presente invenzione predisposto ad essere utilizzato per contenere confezioni di farmaci che devono essere trasportati mantenendoli ad una temperatura pressoché costante (compresa almeno fra 2° e 8°) per almeno 48 ore.
Il contenitore 1 è composto da una struttura costituita da una scatola formata da una base 2 dalla quale si staccano una parete posteriore 3, una coppia di pareti laterali 4 ed una parete anteriore 5 e da un elemento di chiusura 6.
In particolare, la parete posteriore 3 presenta, in prossimità del bordo superiore 30, una nicchia posteriore 31 la cui funzione sarà illustrata in dettaglio in seguito e ciascuna parete laterale 4 è dotata di una scanalatura 41 posta in prossimità del bordo superiore 40.
Secondo la presente forma di realizzazione, la parete anteriore 5 presenta un'altezza inferiore rispetto alle altre pareti e tale spazio è previsto per essere occupato da una porzione frontale 60 dell'elemento di chiusura 6.
Maggiormente in dettaglio, l'elemento di chiusura 6 ha funzione di coperchio per la scatola ed è costituito da una parete di copertura 61 avente rispettivamente una prima sporgenza 62 posta sul bordo posteriore e prevista per essere accolta nella nicchia posteriore 31 della scatola ed una coppia di seconde sporgenze 63 ciascuna delle quali è allocata sul corrispondente bordo laterale e prevista per essere accolta nella corrispondente scanalatura 41.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, ciascuna sporgenza laterale 63 presenta una smussatura 63a in prossimità del bordo posteriore per creare un invito a meglio entrare e scorrere nella rispettiva scanalatura 41. Inoltre, anche la sporgenza 62 presenta i propri spigoli leggermente smussati mediante uno smusso 62a.
Secondo la presente forma di realizzazione, l'elemento di chiusura 6 sulla parete di copertura 61 ed in prossimità della parete frontale 60 è dotato di almeno un incavo 64 atto a permettere un'agevole presa dell'elemento stesso per consentirne la movimentazione e lo scorrimento per l'apertura o la chiusura del coperchio. Inoltre, sulla parete di copertura 61 dell'elemento di chiusura 6 sono presenti istruzioni, realizzate mediante incisione o stampa, che indicano le operazioni necessarie da eseguire per l'apertura ed il senso di apertura del coperchio.
In accordo con la presente forma di realizzazione, sul lato superiore di ciascuna scanalatura laterale 41 è prevista una pluralità di risalti 45 che servono per accoppiarsi e vincolarsi con corrispondenti gole 66 poste sul lato superiore della sporgenza 63 come mostrato in figura 1. I risalti e le gole servono per evitare che il coperchio possa scorrere e quindi si possa aprire il contenitore. Una variante prevede la presenza di dentini a sega per trattenere in modo altrettanto efficace il coperchio.
L’elemento di chiusura 6 è dotato di un pulsante di apertura 16 il quale è posto in prossimità della sporgenza 62 ed è costituito da un cilindretto 16A parzialmente ritagliato nel polistirolo come mostrato in dettaglio nella figura 5. Infine, l’elemento di chiusura 6 presenta sul lato interno uno scasso 68 la cui funzione emergerà in seguito ed una sporgenza trapezoidale 65 posta centralmente ed in prossimità del bordo posteriore, come mostrato in figura 4. In aggiunta a quanto sinora illustrato, il contenitore presenta ad una certa altezza dal fondo su tutte e quattro le pareti verticali interne un bordino sporgente 50 che delimita un pozzetto 8 previsto per accogliere al suo interno le confezioni di farmaci o di altri prodotti da trasportare.
Secondo la presente forma di realizzazione, le pareti verticali e la base del pozzetto presentano una pluralità di nervature verticali 80 o altre sporgenze di diversa conformazione tali da creare una parete corrugata in modo da poter ridurre al minimo la superficie di contatto delle confezioni sulle pareti del pozzetto e mantenere leggermente distanziate le confezioni stesse permettendo così una buona circolazione d'aria e di freddo.
In particolare, il bordino sporgente 50 è previsto per accogliere una “cartuccia” 12 la quale ha un inserimento obbligato nel contenitore per la presenza sulla sua parete posteriore 12A di un aggetto 121 mostrato in figura 7 e predisposto ad essere accolto in una corrispondente rientranza 35 presente nella parete interna posteriore 3 del contenitore. In dettaglio, la cartuccia 12 è prevista per andare in battuta sul bordino sporgente 50 in modo da creare un coperchio al pozzetto 8, come schematicamente mostrato in figura 2.
Inoltre, il perimetro laterale della cartuccia presenta una piccolissima tolleranza che permette alla cartuccia di poter scorrere all’interno della scatola. Nella presente forma di realizzazione, la cartuccia 12 ha una configurazione parallelepipeda e presenta sulla faccia posteriore 12A oltre all’aggetto 121 , un incavo 122 sostanzialmente semicilindrico la cui funzione sarà illustrata in seguito, sulla faccia anteriore 12B un’apertura 123 che viene chiusa da un tappo 124, sulla parete superiore 12C, in corrispondenza della parete anteriore una piccola nicchia 125 che serve da invito per inserire ma, soprattutto, per estrarre la cartuccia 12 ed, in prossimità della faccia posteriore, una prima scanalatura 126 avente profondità crescente sino ad arrivare ad una seconda scanalatura 127 posta ortogonalmente alla prima ed, infine, sulla faccia inferiore 12D una sede sagomata 128 la cui funzione sarà descritta in seguito. In particolare, la faccia inferiore 12D presenta uno spessore che può essere variato a seconda della temperatura che si vuole ottenere nel pozzetto 8.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, la parete 12C della cartuccia è predisposta per inserirsi nello scasso 68 dell’elemento di chiusura 6.
In questo modo la cartuccia 12, una volta che la parete 12C entra nello scasso 68, rimane bloccata realizzando una chiusura meccanica per interferenza del coperchio come evidenziato in figura 7. Maggiormente in dettaglio, la prima scanalatura 126 è prevista per accogliere la sporgenza trapezoidale 65 così da vincolare ulteriormente la cartuccia 12 e l’elemento di chiusura 6 del contenitore.
Inoltre, l’incavo 122, come chiaramente mostrato in figura 7, è previsto per accogliere una valvola 9 la quale impegna un elemento gonfiabile 10.
Come mostrato in figura 9, la valvola 9 è sostanzialmente costituita da un corpo 90 dotato di un bordo 91 previsto per creare una battuta ad un elemento spintore 91A.
Il corpo 90 della valvola è internamente cavo con un diametro tale da poter agevolmente accogliere al suo interno una parte di un’unità esterna 92 porta elemento gonfiabile. Inoltre, il corpo 90 presenta all’estremità opposta del bordo 91 un piccolo taglio 90A ed una coppia di piccoli buchi 90B posti fra loro diametralmente opposti come mostrato in figura 9.
Il corpo 90 è dotato di due serie di piccole asole 90C poste fra loro diametralmente in cui ciascuna serie di asole è composta da tre asole poste una sotto all’ altra e la prima è ricavata in corrispondenza del bordo 91.
Come in precedenza accennato, il corpo 90 accoglie al suo interno una parte dell’unità esterna 92 la quale è sostanzialmente costituita da un primo tratto cilindrico 92a e da un secondo tratto 92b sempre cilindrico ma posto ortogonalmente al tratto 92a. Il primo tratto 92a presenta in prossimità del bordo un anello di tenuta 93 in gomma previsto per eliminare qualsiasi possibile spazio fra il corpo 90 e l’unità esterna 92. Inoltre, il primo tratto 92a è previsto per agganciarsi al corpo 90 mediante due dentini 920 posti fra loro diametralmente opposti sul primo tratto 92a ad una certa altezza ed un risalto 921. Maggiormente in dettaglio, il risalto 921 è previsto per inserirsi nel taglio 90A del corpo 90 in modo da vincolare saldamente ed in modo obbligato fra loro il corpo 90 e l’unità esterna 92.
In aggiunta, come mostrato in figura 11 , nell’unità esterna 92 nella zona di unione dei due tratti 92a e 92b è presente un fondello 92c forato che impedisce al ghiaccio secco di arrivare nel palloncino.
Il secondo tratto 92b dell’unità esterna 92 presenta all’estremità libera un leggero ingrossamento 922 ed un bordo 923 da cui fuoriesce una linguetta 924. Nella presente forma di realizzazione, la linguetta 924 è prevista per essere introdotta all’interno dell’elemento gonfiabile 10 costituito da un palloncino o altro in materiale espandibile come, ad esempio, lattice, gomma o materiale plastico. Il palloncino si va ad impegnare ed agganciare sia sul bordo 923 che nell’ingrossamento 922. Maggiormente in dettaglio, il palloncino per essere tenuto in posizione corretta si appoggia sulla linguetta di sostegno 924 la quale è predisposta ad inserirsi nella sede sagomata 128 della cartuccia.
La valvola 9 comprende oltre al corpo valvola 90 ed all’unità esterna 92 un’unità interna 95 che presenta un corpo cilindrico 950 dotato di alcune protuberanze 951 e di due alette 952 fra loro diametralmente opposte fuoriuscenti da due protuberanze come mostrato in figura 11. Inoltre, il corpo cilindrico 950 dell’unità interna 95 presenta un fondo di chiusura 950a con una pluralità di forellini disposti in cerchio e previsti per permettere a del gas presente nel palloncino di uscire come sarà specificato in seguito e per non far risalire del ghiaccio secco. Inoltre, dal fondo si staccano alcuni piedini 953 previsti per evitare la fuoriuscita dell’unità interna 95 dal corpo 90.
Inoltre, in prossimità dei piedini il corpo cilindrico è provvisto di un anello 954 di tenuta in gomma che consente, nella posizione di chiusura della valvola, di essere a tenuta ermetica.
Infine, internamente al corpo cilindrico è presente un piattello 955 al cui centro è posto un elemento di sfiato e tenuta 956 avente una configurazione che ricorda un funghetto e serve per far fuoriuscire il gas in eccesso presente nel palloncino quando la valvola è in posizione di chiusura.
Inoltre, come mostrato in figura 11 , l'unità esterna 92 nel tratto 92a è atta a contenere una piccola quantità di ghiaccio secco 11 in pellet. Quando il ghiaccio secco presente all’interno dell’unità esterna 92 inizia a sublimare gonfia il palloncino che aumentando di volume va a riempire lo spazio libero presente nel pozzetto 8 ed esercita al tempo stesso una leggera pressione verso l’ alto sulla cartuccia 12 che salendo va ad inserirsi nello scasso 68 del coperchio con la faccia superiore 12C.
La valvola può assumere tre posizioni: aperta, chiusa e, di nuovo, aperta. Nella prima posizione (elemento spintore nella posizione 91A/1 mostrato in figura 10), la valvola può leggermente sfiatare perché l’anello 954 non lavora e non crea una tenuta ermetica fra corpo 90 ed unità interna 95 la quale presenta le due alette 952 inserite nell’ asola 90C posta in corrispondenza del bordo 91 del corpo 90 della valvola. In questa condizione la cartuccia può essere veicolata ed il contenitore si trova in condizione non operativa in quanto è ancora senza elemento di chiusura inserito.
Nella seconda posizione (elemento spintore nella posizione 91A/2 mostrato in figura 10), la valvola è chiusa in quanto sull’elemento spintore 91A è stata esercitata una leggera pressione da parte della sporgenza 62 dell’elemento di chiusura 6 che porta le due alette 952 ad inserirsi nell’ asola 90C sottostante a quella in corrispondenza del bordo 91. In questa condizione il palloncino si gonfia e non può sfiatare per cui va a riempire tutto lo spazio residuo all’interno del pozzetto 8 e spinge verso l’alto la cartuccia 12 che si vincola nello scasso dell’elemento di chiusura bloccandone ogni possibilità di apertura. Se la pressione nel palloncino dovesse superare un valore stabilito, interviene l’elemento di sfiato 956 che permette una fuoriuscita di gas riducendo la pressione all’interno del palloncino.
Nella terza posizione (elemento spintore nella posizione 91A/3 mostrato in figura 10), la valvola è nuovamente aperta in quanto è stata esercitata un’ azione di pressione sul pulsante di apertura, premendo sul cilindretto 16A dell’elemento di chiusura, che porta l’unità interna 95 con le alette 952 nell’asola 90C inferiore. Questa posizione consente al palloncino di sfiatare riducendo le sue dimensioni e la pressione esercitata sul cilindretto inclina leggermente la cartuccia verso l’interno del contenitore ed è quindi possibile aprire l’elemento di chiusura ed estrarre i farmaci. Man mano che viene sfilato l’elemento di chiusura, la sporgenza trapezoidale 65 porta in orizzontale la cartuccia e la spinge verso il basso riportandola a contatto del bordino sporgente 50.
Come in precedenza accennato, quando si chiude l’elemento di chiusura 6 viene piegato l’elemento spintore 91A il quale, premendo sulla valvola, la chiude per cui non può più sfiatare ed il palloncino inizia a gonfiarsi.
In dettaglio, il ghiaccio secco sublimando si moltiplica di circa 500 volte per cui ne basta una piccolissima quantità per far gonfiare il palloncino dato che non genera freddo ma acquisisce la temperatura del pozzetto 8.
In aggiunta, il palloncino è autoregolante in quanto, se nel pozzetto vi è una sola confezione di farmaco, si gonfierà sino a riempire lo spazio disponibile dato che è previsto per espandersi sino a quando vi è spazio libero e la forza ed il gas in eccesso vengono sfiatati attraverso la valvola mediante l’elemento di sfiato 956.
In accordo con la presente invenzione, la cartuccia 12 è predisposta ad accogliere la valvola 9 ad incastro in quanto si inserisce nell’incavo 122 come chiaramente mostrato in figura 7.
In aggiunta, il tappo 124 della cartuccia è anch’esso ad incastro per cui non serve sigillarlo una volta introdotto il ghiaccio secco all’interno.
Inoltre, lo spessore della parete inferiore della cartuccia a contatto con il pozzetto 8 è variabile in funzione del tempo di refrigerazione che si desidera ottenere, infatti, maggiore è lo spessore e più a lungo il contenitore mantiene la temperatura di refrigerazione voluta. Maggiormente in dettaglio, con uno spessore maggiore si ottiene una coibentazione superiore del pozzetto per cui il ghiaccio secco contenuto nella cartuccia sublimerà in tempi più lunghi e, di conseguenza, la fonte di freddo avrà una maggiore durata nel tempo.
Una variante della cartuccia prevede un fondo sottile e la presenza di una sede predisposta ad accogliere un elemento addizionale refrigerante il quale assorbe energia e freddo dal ghiaccio secco caricandosi e mantenendosi ad una temperatura variabile in funzione del suo punto di congelamento. Quando il ghiaccio secco si è esaurito l’elemento addizionale refrigerante inizia a rilasciare freddo prolungando il mantenimento della temperatura all’interno del contenitore. Inoltre, l’elemento addizionale refrigerante assolve anche alla funzione di non lasciar passare il freddo nel pozzetto quando il ghiaccio secco sublima mantenendo costante la temperatura di 4°-5°.
Come anticipato in precedenza, il contenitore deve garantire il mantenimento della temperatura e il blocco dell’elemento di chiusura per cui se casualmente il palloncino dovesse sgonfiarsi, la cartuccia rimane ugualmente incastrata e vincolata all’elemento di chiusura.
Maggiormente in dettaglio, il gas eventualmente fuoriuscito dal palloncino e poi dalla valvola rimane all’interno del pozzetto 8 e non viene disperso all’esterno del contenitore per cui il potere refrigerante viene mantenuto all’interno del pozzetto.
Il contenitore 1 è realizzato preferibilmente in polistirolo ma può essere realizzato anche in polipropilene o comunque in qualsiasi altro materiale con proprietà isolanti. In particolare, il contenitore presenta una pellicola di rivestimento impermeabile che permette al polistirolo di non trasudare e di rendere più resistente il contenitore nel suo complesso.
In aggiunta, il contenitore può essere dotato di un’etichetta corredata di codice per cui si possono seguire tutti gli spostamenti fatti dal contenitore.
Inoltre, i contenitori sono fra loro impilabili per la presenza di piedini 18 sulla base e di piccoli avvallamenti 19 sull'elemento di chiusura atti ad alloggiare i piedini di un altro contenitore in modo comunque sostanzialmente noto.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, la valvola 9 è realizzata in materiale plastico mediante iniezione.
Nella presente forma di realizzazione, la valvola è quella in precedenza illustrata ma una variante potrebbe prevedere l’utilizzo di un’ altra struttura di valvola strutturalmente più semplice, magari già presente sul mercato e quindi, probabilmente, meno costosa. Infatti, la valvola necessaria al contenitore deve essere in grado di poter agevolmente sfiatare il gas contenuto nell’elemento gonfiabile.
Una variante prevede che nella valvola al posto del ghiaccio secco sia insufflata dell’ aria compressa mediante un’ apposita apparecchiatura. L’aria inserita fa gonfiare il palloncino e l’eventuale eccesso di pressione fuoriuscirà dall’elemento di sfiato 956. Maggiormente in dettaglio, l’ aria compressa svolge la medesima funzione del gas di risulta dalla sublimazione del ghiaccio secco in questo modo si eliminano potenziali emissioni di anidride carbonica.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, è possibile monitorare la situazione interna al contenitore sia come lettura della temperatura che come autonomia di freddo (quante ore rimangono) mediante sensori che attraverso led indicano l’evoluzione del freddo indicando anche quando entra in funzione la riserva di freddo data dall’elemento addizionale refrigerante.
Un ulteriore variante prevede nel contenitore la presenza di un primo canale di aerazione posto nella parete posteriore 3 con uno sbocco in prossimità della base del pozzetto e l’altra in corrispondenza della parete superiore 12C della cartuccia.
Inoltre, neH’elemento di copertura 6 è presente un condotto di collegamento che parte dall’ arrivo del primo canale di aerazione ed attraversa diagonalmente l’elemento di chiusura sino ad incontrare un secondo canale che scende sino ad arrivare nel pozzetto. Il secondo canale è creato da uno scasso in parte nella cartuccia ed in parte nella parete anteriore del contenitore.
Inoltre, nella cartuccia è prevista una sede posta in corrispondenza dello sbocco del primo canale per alloggiare una ventolina che ha il compito di aspirare aria dal pozzetto e farla circolare in modo da evitare eventuali stratificazioni di temperatura così da uniformare la temperatura all’interno del pozzetto. La ventolina è alimentata da una pila che verrà attivata nel momento in cui la valvola 9 viene chiusa.
Il contenitore 1 secondo la presente invenzione è concepito per operare da una condizione di riposo in cui risulta inattivo, nessun prodotto è alloggiato all'interno del contenitore, ad una prima condizione operativa in cui il contenitore, dopo l’introduzione delle confezioni di farmaco all’interno del pozzetto e l’inserimento della cartuccia viene chiuso dall'elemento di chiusura, e ad una seconda condizione operativa in cui il ghiaccio secco sublima ingrossando l'elemento gonfiabile che andrà a riempire lo spazio del pozzetto e a far salire la cartuccia bloccando le confezioni e l'elemento di chiusura.
Dopo quanto descritto in senso prevalentemente strutturale, il funzionamento del trovato in oggetto risulta il seguente.
Quando si devono trasportare dei prodotti che necessitano di essere mantenuti ad una determinata temperatura e per un determinato numero di ore come, ad esempio, dei farmaci, un utilizzatore non deve far altro che introdurre in un contenitore le confezioni di farmaci ponendole nel pozzetto ed, una volta ultimata l’operazione, chiudere il pozzetto inserendo la cartuccia e poi chiudendo il contenitore posizionando l'elemento di chiusura in modo che le sporgenze laterali scorrano nelle corrispondenti scanalature sino ad arrivare in battuta contro la parete posteriore e la sporgenza posteriore sia accolta nella relativa scanalatura 31.
In questo modo i risalti 45 e le gole 66 si impegnano reciprocamente creando un certo attrito che vincola lo scorrimento del coperchio e l’apertura del contenitore.
A questo punto, il contenitore è sostanzialmente pronto per il trasporto in quanto con il posizionamento dell’elemento di chiusura si è attivata la valvola ed il ghiaccio secco ha iniziato a sublimare trasformandosi in gas. La sublimazione del ghiaccio secco dell’elemento gonfiabile servirà a far espandere l'elemento gonfiabile il quale andrà ad occupare tutti gli spazi presenti nel pozzetto ed a trattenere in posizione le confezioni ed, una volta occupato tale spazio, inizierà a far risalire la cartuccia la quale andrà ad inserirsi nello scasso 68 dell’elemento di chiusura e la sporgenza trapezoidale 65 si inserirà nella prima scanalatura 126 bloccando l’elemento di chiusura. La sublimazione del ghiaccio secco all’interno della cartuccia servirà a mantenere all'interno del pozzetto una temperatura sostanzialmente costante tale da permettere una perfetta conservazione dei farmaci in esso contenuti per le ore necessarie.
Per attivare la valvola, è sufficiente che la pressione esercitata dall’elemento di chiusura quando viene chiuso il contenitore faccia passare le alette 952 dalla prima asola alla seconda.
Qualora la pressione, esercitata dal gas prodotto dalla sublimazione del ghiaccio secco, superasse una pressione prestabilita si attiverebbe la valvola 9 con l’elemento di sfiato 956 che fa fuoriuscire dall'elemento gonfiabile un po’ del gas prodotto mandandolo all’interno del pozzetto.
Quando si desideri aprire il contenitore, un utilizzatore non deve far altro che premere verso l’interno del contenitore il pulsante di apertura 16 staccandolo dall’elemento di chiusura e facendo scendere il cilindretto di polistirolo il quale spingerà verso il basso l’unità interna in modo da portare le alette ad inserirsi nell’ asola inferiore aprendo, così, la valvola per far uscire il gas dall'elemento gonfiabile in modo da ridurne le dimensioni ed eliminare la forza che esercitava sulla cartuccia la quale si inclinerà per la pressione esercitata dal pulsante sbloccando l’elemento di chiusura. In questo modo, i risalti 45 e le gole 66 che erano fra loro vincolati per la spinta esercitata verso l'alto dall'elemento gonfiabile, creando un ostacolo allo scorrimento dell'elemento di chiusura, risultano liberi ed è possibile sfilare l'elemento di chiusura ed avere accesso all'interno del contenitore ed ai farmaci dopo aver estratto la cartuccia. In particolare, il contenitore viene fornito corredato di cartuccia caricata di ghiaccio secco e dotata di valvola ed elemento gonfiabile per cui l'operatore, dopo aver disposto i prodotti all'interno della scatola, deve solo introdurre la cartuccia a chiusura del pozzetto e chiudere il contenitore mediante l’elemento di chiusura.
Nel momento in cui viene chiuso l’elemento di chiusura il ghiaccio secco nella valvola inizia a sublimare e l’elemento gonfiabile ad espandersi in quanto il gas prodotto dal ghiaccio secco non si disperde nell'ambiente.
Quando la valvola viene caricata con aria compressa al posto del ghiaccio secco il funzionamento è pressoché identico.
Il presente trovato raggiunge così gli scopi proposti.
Infatti, il contenitore per imballaggio in oggetto è in grado di mantenere a lungo per un tempo di almeno 48 ore, al suo interno, una prefissata temperatura. Infatti, la presenza del ghiaccio secco, partendo da meno 79° C permette di ottenere temperature decisamente inferiori rispetto all'utilizzo dei “gelini” della tecnica nota o per tempi molto più lunghi con margini di sicurezza decisamente maggiori (sino a 48 ore con temperature dai 2° agli 8° Centigradi). In particolare, la durata nel tempo della temperatura è in funzione unicamente della quantità di ghiaccio secco introdotto nella cartuccia.
Vantaggiosamente, il contenitore secondo la presente invenzione mediante l'elemento gonfiabile permette, attraverso l'espansione del gas, di assolvere contemporaneamente a due esigenze: riempire lo spazio risultante all'interno del pozzetto in modo da mantenere fermi i prodotti in esso contenuti e bloccare l'elemento di chiusura dall’interno del contenitore evitando la presenza e l'uso di nastro adesivo.
In aggiunta, il bloccaggio dall'interno dell'elemento di chiusura offre all'utente finale la garanzia che il contenitore durante le operazioni di trasporto non è stato manomesso o aperto col rischio di deterioramento dei prodotti in esso contenuti o di furti ed è arrivato a destinazione nelle medesime condizioni in cui era partito dal momento che il pulsante di apertura della valvola è intatto. Il fatto che il pulsante di apertura della valvola suH’elemento di chiusura si mantenga integro, durante il trasporto, equivale ad avere un sigillo di garanzia in quanto attesta che il contenitore non è stato manomesso.
Inoltre, l'elemento gonfiabile può presentare scritte e slogan e diventare un veicolo pubblicitario.
In aggiunta, il contenitore presenta degli ingombri volumetrici contenuti e dei pesi ridotti rispetto ai contenitori della tecnica nota.
In particolare, il contenitore per imballaggio può essere preparato manualmente da qualunque operaio anche non particolarmente esperto in modo rapido ed efficace diversamente da quanto accadeva nella tecnica nota ma, soprattutto, può essere fatto in modo totalmente automatizzato con conseguenti notevoli risparmi di tempo, manodopera e costi.
In aggiunta a quanto sinora detto, il contenitore risulta molto versatile ed è in grado di adattarsi perfettamente a qualunque tipo di prodotto da conservare e trasportare senza perdere le sue caratteristiche di praticità. Vantaggiosamente, il contenitore in oggetto è in grado di funzionare da mini frigorifero in situazioni, ad esempio, di emergenza dopo aver paracadutato il contenitore in modo da poter mantenere in condizioni corrette i farmaci in esso contenuti.
Un ulteriore vantaggio del presente contenitore deriva dal fatto che presenta dei costi di realizzazione contenuti e può essere integralmente riutilizzato o riciclato con notevole risparmio a livello di smaltimento di materiali inquinanti diversamente da quanto accadeva con i contenitori della tecnica nota. In particolare, la valvola e la cartuccia possono essere riutilizzate dato che devono solo essere ricaricate di ghiaccio secco. Inoltre, il contenitore è riutilizzabile in quanto è previsto un kit con un pulsante di apertura sostitutivo che prende il posto del cilindretto di polistirolo oppure può essere recuperato e trasformato per cui non rimangono in circolazione materiali da smaltire con conseguenti risparmi di gestione.
Non ultimo vantaggio della presente invenzione è che risulta di notevole facilità d'impiego, di semplice realizzazione e buona funzionalità.
Naturalmente, alla presente invenzione possono essere apportate numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo che la caratterizza.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Contenitore per imballaggio del tipo comprendente una struttura di contenimento sostanzialmente costituita da una base (2) dalla quale si staccano una parete posteriore (3), una coppia di pareti laterali (4) e una parete anteriore (5) e da un elemento di chiusura (6), una valvola (9) connessa ad un elemento gonfiabile (10), caratterizzato dal fatto che presenta: ad una certa altezza dal fondo su tutte e quattro le pareti verticali interne un bordino sporgente (50) che delimita un pozzetto (8) previsto per accogliere al suo interno le confezioni di farmaci o di altri prodotti da trasportare, detto pozzetto (8) presentando, sulle pareti verticali e la base, una pluralità di nervature verticali (80) o altre sporgenze di diversa configurazione tali da creare una parete corrugata per ridurre al minimo la superficie di contatto delle confezioni sulle pareti del pozzetto stesso mantenendole leggermente distanziate e permettendo così una buona circolazione d'aria e di freddo, una “cartuccia”(12) prevista per andare in appoggio sul bordino sporgente (50) in modo da creare un coperchio al pozzetto (8) con un inserimento obbligato nel contenitore per la presenza sulla sua faccia posteriore (12A) di un aggetto (121) predisposto ad essere accolto in una corrispondente rientranza (35) presente nella parete interna posteriore (3) del contenitore, detta cartuccia essendo dotata di una piccolissima tolleranza lungo il perimetro laterale per permette alla cartuccia stessa di poter scorrere all’interno del contenitore stesso, la valvola (9) realizzata in materiale plastico mediante iniezione e sostanzialmente costituita da un corpo (90), internamente cavo da poter agevolmente accogliere al suo interno una parte di un’unità esterna (92) porta elemento gonfiabile (10) ed un’unità interna (95), detta valvola opera assumendo tre posizioni: aperta, chiusa e di nuovo aperta, detto elemento di chiusura (6) dotato di un pulsante di apertura (16) il quale è posto in prossimità della parete posteriore (3) ed è costituito da un cilindretto (16A) parzialmente ritagliato nel materiale che compone la struttura del contenitore, detto contenitore essendo concepito per operare da una condizione di riposo in cui risulta inattivo, nessun prodotto è alloggiato all'interno del contenitore, ad una prima condizione operativa in cui il contenitore, dopo l’introduzione dei prodotti all’interno del pozzetto e l’inserimento della cartuccia viene chiuso dall'elemento di chiusura e ad una seconda condizione operativa in cui il ghiaccio secco sublimando ingrossa l'elemento gonfiabile che andrà a riempire lo spazio del pozzetto e a far salire la cartuccia bloccando le confezioni e l'elemento di chiusura.
  2. 2) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta cartuccia (12) presenta una configurazione parallelepipeda ed ha: - sulla faccia posteriore (12A) oltre all’ aggetto (121), un incavo (122) sostanzialmente semicilindrico previsto per accogliere la valvola (9) ad incastro, - sulla faccia anteriore (12B) un’ apertura (123) che viene chiusa da un tappo (124) ad incastro, - sulla parete superiore (12C), in corrispondenza della parete anteriore, una piccola nicchia (125) che serve da invito per inserire ma, soprattutto, per estrarre la cartuccia (12) ed, in prossimità della faccia posteriore, una prima scanalatura (126) avente profondità crescente sino ad arrivare ad una seconda scanalatura (127) posta ortogonalmente alla prima, e sulla faccia inferiore (12D) una sede sagomata (128), detta faccia inferiore (12D) presentando uno spessore che può essere variato a seconda della temperatura che si vuole ottenere nel pozzetto (8) e del tempo di refrigerazione da ottenere.
  3. 3) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto corpo (90) accoglie al suo interno una parte dell’unità esterna (92) la quale è sostanzialmente costituita da un primo tratto cilindrico (92a) atto a contenere una piccola quantità di ghiaccio secco (11) in pellet e da un secondo tratto (92b) sempre cilindrico ma posto ortogonalmente al primo tratto (92a) in cui: detto primo tratto (92a) presenta, in prossimità del bordo, un anello di tenuta (93) in gomma previsto per eliminare qualsiasi possibile spazio fra il corpo (90) e l’unità esterna (92) ed è predisposto per agganciarsi al corpo (90) mediante due dentini (920) posti fra loro diametralmente opposti sul primo tratto (92a) ad una certa altezza ed un risalto (921) che è predisposto ad inserirsi in un taglio (90A) del corpo (90) in modo da vincolare saldamente ed in modo obbligato fra loro il corpo (90) e l’unità esterna (92), detto secondo tratto (92b) presenta all’estremità libera un leggero ingrossamento (922) ed un bordo (923) da cui fuoriesce una linguetta (924) la quale è predisposta ad inserirsi nella sede sagomata (128) della cartuccia ed è prevista per essere introdotta all’interno dell’elemento gonfiabile (10) per tenerlo in posizione corretta una volta impegnato ed agganciato sia sul bordo (923) che nell’ingrossamento (922).
  4. 4) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che nell’unità esterna (92) nella zona di unione dei due tratti (92a e 92b) è presente un fondello (92c) forato che impedisce al ghiaccio secco di arrivare nel palloncino.
  5. 5) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto corpo (90) presenta: un bordo (91) previsto per creare una battuta ad un elemento spintore (91A), un piccolo taglio (90A) posto aH’estremità opposta del bordo (91) ed una coppia di piccoli buchi (90B) posti fra loro diametralmente opposti, due serie di piccole asole (90C) poste fra loro diametralmente in cui ciascuna serie di asole è composta da tre asole poste una sotto all’ altra e la prima è ricavata in corrispondenza del bordo (91).
  6. 6) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta unità interna (95) è sostanzialmente costituita da un corpo cilindrico (950) dotato: di alcune protuberanze (951) e di due alette (952) fra loro diametralmente opposte fuoriuscenti da due protuberanze, di un fondo di chiusura (950a) con una pluralità di forellini disposti in cerchio e previsti per permettere a del gas presente neH’elemento gonfiabile di uscire e per non far risalire del ghiaccio secco, di alcuni piedini (953) che si staccano dal fondo (950a) e sono previsti per evitare la fuoriuscita dell’unità interna (95) dal corpo (90), di un anello (954) di tenuta in gomma posto in prossimità dei piedini e che consente, nella posizione di chiusura della valvola, di essere a tenuta ermetica, di un piattello (955) allocato internamente al corpo cilindrico ed al cui centro è posto un elemento di sfiato e tenuta (956) avente una configurazione che ricorda un funghetto e previsto per far fuoriuscire il gas in eccesso presente nell’elemento gonfiabile quando la valvola è in posizione di chiusura.
  7. 7) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta valvola (9): nella prima posizione può leggermente sfiatare perché l’ anello (954) non lavora e non crea una tenuta ermetica fra corpo (90) ed unità interna (95) la quale presenta le due alette (952) inserite nell’ asola (90C) posta in corrispondenza del bordo (91) del corpo (90) per cui in questa condizione la cartuccia può essere veicolata ed il contenitore si trova in condizione non operativa in quanto è ancora senza elemento di chiusura inserito, nella seconda posizione è chiusa in quanto sull’elemento spintore (91A) è stata esercitata una leggera pressione da parte della sporgenza (62) dell’elemento di chiusura (6) che porta le due alette (952) ad inserirsi nell’asola (90C) sottostante a quella in corrispondenza del bordo (91) per cui in questa condizione l’elemento gonfiabile si gonfia e non può sfiatare andando a riempire tutto lo spazio residuo all’interno del pozzetto (8) e spingendo verso l’alto la cartuccia (12) che si vincola nello scasso dell’elemento di chiusura bloccandone ogni possibilità di apertura e se la pressione nel palloncino dovesse superare un valore stabilito, interviene l’elemento di sfiato (956) che permette una fuoriuscita di gas riducendo la pressione all’interno dell’elemento gonfiabile, nella terza posizione è nuovamente aperta in quanto è stata esercitata un’ azione di pressione sul pulsante di apertura, premendo sul cilindretto (16A) dell’elemento di chiusura, che porta l’unità interna (95) con le alette (952) nell’asola (90C) inferiore per cui l’elemento gonfiabile è in condizioni di poter sfiatare riducendo le sue dimensioni e la pressione esercitata sul cilindretto inclina leggermente la cartuccia verso l’interno del contenitore per cui è possibile aprire l’elemento di chiusura ed estrarre i prodotti.
  8. 8) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta parete posteriore (3) presenta, in prossimità del suo bordo superiore (30), una nicchia posteriore (31) e ciascuna parete laterale (4) è dotata di una scanalatura (41) posta in prossimità del proprio bordo superiore (40).
  9. 9) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta parete anteriore (5) presenta un'altezza inferiore rispetto alle altre pareti (3 e 4) e tale spazio è previsto per essere occupato dalla porzione frontale (60) dell'elemento di chiusura (6) il quale ha funzione di coperchio per la struttura di contenimento ed è costituito da una parete di copertura (61) avente rispettivamente una prima sporgenza (62) posta sul bordo posteriore e prevista per essere accolta nella nicchia posteriore (31) ed una coppia di seconde sporgenze (63) ciascuna delle quali è allocata sul corrispondente bordo laterale e prevista per essere accolta nella corrispondente scanalatura (41) sul cui lato superiore è prevista una pluralità di risalti (45) atti ad accoppiarsi e vincolarsi con corrispondenti gole (66) poste sul lato superiore della sporgenza (63) per evitare che il coperchio possa scorrere e quindi si possa aprire il contenitore.
  10. 10) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che ciascuna sporgenza laterale (63) presenta una smussatura (63a) in prossimità del bordo posteriore per creare un invito a meglio entrare e scorrere nella rispettiva scanalatura (41) e la sporgenza (62) è provvista ai propri spigoli di uno smusso (62a).
  11. 11) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto elemento di chiusura (6) sulla parete di copertura (61) è dotato di almeno un incavo (64) atto a permettere un'agevole presa dell'elemento stesso per consentirne la movimentazione e lo scorrimento per l'apertura o la chiusura e presenta sul lato interno uno scasso (68) atto ad accogliere la parete (12C) della cartuccia (12) che rimane bloccata per interferenza ed una sporgenza trapezoidale (65) posta centralmente ed in prossimità del bordo posteriore atta ad impegnarsi nella scanalatura (126) della cartuccia così da vincolare ulteriormente fra loro la cartuccia e l’elemento di chiusura.
  12. 12) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che le pareti verticali e la base del pozzetto (8) presentano una pluralità di nervature verticali (80) o altre sporgenze di diversa configurazione tali da creare una parete corrugata per ridurre al minimo la superficie di contatto delle confezioni sulle pareti del pozzetto e mantenere leggermente distanziate le confezioni stesse permettendo così una buona circolazione d'aria e di freddo.
  13. 13) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che è realizzato preferibilmente in polistirolo ma anche in polipropilene o in qualsiasi altro materiale con proprietà isolanti e detto elemento gonfiabile (10) è costituito da un palloncino o altro in materiale espandibile quale, ad esempio, lattice o materiale plastico.
  14. 14) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta cartuccia prevede un fondo sottile e la presenza di una sede predisposta ad accogliere un elemento addizionale refrigerante il quale assorbe energia e freddo dal ghiaccio secco caricandosi e mantenendosi ad una temperatura variabile in funzione del suo punto di congelamento per cui, quando il ghiaccio secco si è esaurito, l’elemento addizionale refrigerante inizia a rilasciare freddo prolungando il mantenimento della temperatura all’interno del contenitore ed assolve anche alla funzione di non lasciar passare il freddo nel pozzetto quando il ghiaccio secco sublima mantenendo costante la temperatura di 4°-5°.
  15. 15) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che è possibile monitorare la situazione interna al contenitore sia come lettura della temperatura che come autonomia di freddo (quante ore rimangono) mediante sensori che attraverso led indicano l’evoluzione del freddo indicando anche quando entra in funzione la riserva di freddo data dall’elemento addizionale refrigerante.
  16. 16) Contenitore per imballaggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che nel contenitore è presente: un primo canale di aerazione posto nella parete posteriore (3) con uno sbocco in prossimità della base del pozzetto e l’altra in corrispondenza della parete superiore (12C) della cartuccia, un condotto di collegamento posto nell’elemento di copertura (6) che parte dall’arrivo del primo canale di aerazione ed attraversa diagonalmente l’elemento di chiusura sino ad incontrare un secondo canale che scende sino ad arrivare nel pozzetto detto secondo canale è creato da uno scasso in parte nella cartuccia ed in parte nella parete anteriore del contenitore, una ventolina alimentata da una pila che viene attivata nel momento in cui la valvola (9) viene chiusa ed allocata in un’ apposita sede nella cartuccia in corrispondenza dello sbocco del primo canale e predisposta ad aspirare aria dal pozzetto e farla circolare in modo da evitare eventuali stratificazioni di temperatura così da uniformare la temperatura all’interno del pozzetto.
IT000009A 2009-05-05 2009-05-05 Contenitore per imballaggio e relativo sistema di imballaggio. ITMN20090009A1 (it)

Priority Applications (3)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000009A ITMN20090009A1 (it) 2009-05-05 2009-05-05 Contenitore per imballaggio e relativo sistema di imballaggio.
EP10736803A EP2427705A2 (en) 2009-05-05 2010-05-04 Container for packaging and system therefor
PCT/IT2010/000199 WO2010128535A2 (en) 2009-05-05 2010-05-04 Container for packaging and system therefor

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000009A ITMN20090009A1 (it) 2009-05-05 2009-05-05 Contenitore per imballaggio e relativo sistema di imballaggio.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMN20090009A1 true ITMN20090009A1 (it) 2010-11-06

Family

ID=41786241

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000009A ITMN20090009A1 (it) 2009-05-05 2009-05-05 Contenitore per imballaggio e relativo sistema di imballaggio.

Country Status (3)

Country Link
EP (1) EP2427705A2 (it)
IT (1) ITMN20090009A1 (it)
WO (1) WO2010128535A2 (it)

Families Citing this family (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP3051239A1 (en) * 2015-01-29 2016-08-03 Air Liquide Deutschland GmbH Method and multipurpose container for transporting goods requiring different temperatures during their transport

Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US4761969A (en) * 1987-02-09 1988-08-09 Moe James S Refrigeration system
US20060174648A1 (en) * 2005-01-26 2006-08-10 Gary Lantz Insulated shipping container and method
WO2007004249A2 (en) * 2005-07-01 2007-01-11 Luca Zacchi Container for packaging and packaging procedure

Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US4761969A (en) * 1987-02-09 1988-08-09 Moe James S Refrigeration system
US20060174648A1 (en) * 2005-01-26 2006-08-10 Gary Lantz Insulated shipping container and method
WO2007004249A2 (en) * 2005-07-01 2007-01-11 Luca Zacchi Container for packaging and packaging procedure

Also Published As

Publication number Publication date
WO2010128535A3 (en) 2011-03-10
WO2010128535A2 (en) 2010-11-11
EP2427705A2 (en) 2012-03-14

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US20220325938A1 (en) Hybrid method and system for transporting and/or storing temperature-sensitive materials
CA2790360C (en) Thermal management systems and methods
US10443918B2 (en) Configurable insulated storage container
US10543973B2 (en) System and method for maintaining a temperature within a cooler
US7975868B1 (en) Compartmentalized beverage container
US20170350635A1 (en) Container with passive temperature controls
AU2018200438A1 (en) Lid for insulated box and method for storing products
US20060174648A1 (en) Insulated shipping container and method
EP1902262B1 (en) Container for packaging and packaging procedure
CN101415622A (zh) 运送冷却货物的容器
US7066347B2 (en) One piece transparent cooler
JP2009149380A (ja) 配送用保冷容器
ITMN20090009A1 (it) Contenitore per imballaggio e relativo sistema di imballaggio.
EP3173357A1 (en) Apparatus and method for providing heat transfer
US20150338150A1 (en) Insulated and ventilated refrigerant bunker
ES2662820T3 (es) Caja de enfriamiento y método para transportar productos sensibles al calor en un vehículo de transporte y/o para distribuir productos a clientes finales
CN117228126A (zh) 包括多个子单元的包装系统以及一子单元
IT202100022622A1 (it) Contenitore termico per imballaggio.
US20220343270A1 (en) Method and system for storing and/or transporting temperature-sensitive materials
US20190241348A1 (en) Conservation insulated container and/or transportation of perishable or heat sensitive products
US8689993B2 (en) System and method for holding a hazardous substance
ITMI20070551A1 (it) Contenitore ad alta efficienza di condizionamento termico per la conservazione ed il trasporto di prodotti termosensibili, particolarmente per prodotti farmaceutici o simili.
ES1149134U (es) Recipiente portátil enfriador de envases de bebidas
ITPD20060092U1 (it) Elemento di copertura termoisolante porta lattine e/o bottiglie e/o contenitori per bevande in genere
CN103395562A (zh) 一种低温包装盒