ITMI992162A1

ITMI992162A1 - Dispositivo per il lavaggio o l'irrigazione della cavita' vaginale e dell'ostio uretale

Info

Publication number: ITMI992162A1
Application number: IT1999MI002162A
Authority: IT
Inventors: Giorgio Mezzoli
Original assignee: Medical Internat Licensing N V
Priority date: 1999-10-15
Filing date: 1999-10-15
Publication date: 2001-04-15
Also published as: DE60020589T2; AU7918000A; US7186243B1; ITMI992162A0; ES2243309T3; IT1315246B1; EP1223996B1; ATE296645T1; WO2001028607A1; EP1223996A1; DE60020589D1

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo :

"Dispositivo per il lavaggio o l'irrigazione della cavità vaginale e dell'ostio uretrale

CAMPO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per il lavaggio o l'irrigazione della cavità vaginale e dell’ostio uretrale.

STATO DELL’ARTE

La vagina è una cavità virtuale allungata avente una lunghezza media di circa 12 cm. Nella parte prossimale è costituita dalla testa del collo dell'utero e da un recesso, detto fornice vaginale; la cavità vaginale presenta una sezione trasversale a forma di H; la parte distale si apre all’esterno con le piccole e le grandi labbra e contiene l’ostio uretrale esterno. La particolare situazione anatomo-fìsiologica della cavità vaginale e dei suoi recessi facilita il ristagno di secrezioni sia patologiche che dovute ad iperproduzione di fluor vaginale in situazioni para-fisiologiche o dello sperma dopo un rapporto. Tale secrezione può assumere caratteristiche di particolare densità per cui risulta difficile da allontanare dalle pareti vaginali ed in particolar modo dai fornici vaginali che formano vere e proprie tasche ove la secrezione ristagna perennemente. In tali casi la terapia medica mediante creme ed ovuli quasi sempre fallisce in quanto rimangono vere e proprie “paludi" dove gli agenti patogeni hanno il loro habitat congeniale per la sopravvivenza. Inoltre le secrezioni patologiche che fuoriescono dall’ostio vaginale, ristagnando localmente nello spazio interlabiale, nella cui parte superiore è localizzato l'orifizio esterno dell’uretra, possono infettare le vie urinarie.

Perciò è molto importante poter disporre di dispositivi adatti alla detersione atraumatica di tutta la cavità vaginale e dello spazio interlabiale. I dispositivi noti per il lavaggio e l’irrigazione della cavità vaginale, dello spazio interlabiale e, quindi, dell’orifizio esterno dell'uretra sono costituiti da una cannula rigida, la cui lunghezza massima è di circa 12 cm, da introdurre nella cavità vaginale, munita, ad un'estremità, di un ugello che presenta delle aperture laterali e/o superiori, e all’altra estremità di un contenitore comprimibile per il liquido di lavaggio.

Questo tipo di dispositivo presenta diversi inconvenienti:

- l’ugello attraverso il quale viene distribuito il liquido di lavaggio all’interno della cavità vaginale è munito di canalini che generano getti filiformi e li indirizzano direttamente sulla mucosa vaginale, in tal modo esercitano un'azione traumatica sulla stessa;

- essendo filiformi, questi getti consentono il lavaggio solo di aree circoscritte e non riescono generalmente a raggiungere il fornice vaginale; - l'ugello è collegato al contenitore del liquido di lavaggio mediante una cannula rigida, cosa che rende il dispositivo estremamente poco flessibile e pertanto traumatico nel momento in cui lo si introduce nella cavità vaginale e si comprime il contenitore del liquido di lavaggio; - la lunghezza massima della cannula rigida è di circa 12 cm, che rappresenta la lunghezza media della cavità vaginale, proprio per impedire eventuali traumi della testa del collo dell’utero e del fornice vaginale al momento dell’inserimento nella cavità o dell’utilizzo; ad ogni modo entrambe queste manovre (inserimento ed effettuazione del lavaggio tramite compressione del contenitore del liquido) spesso provocano fastidio e/o dolore causa irrigidimento muscolare e/o trauma dovuto alla rigidità del dispositivo;

- durante tutta l'operazione di lavaggio, oltre a comprimere il contenitore con una mano, lo si deve tenere spinto verso la cavità vaginale affinché la cannula rimanga in posizione all'interno della cavità vaginale, cosa che rende tutta l’operazione alquanto scomoda;

- i dispositivo noti non forniscono alcun mezzo per potere effettuare il lavaggio della porzione superiore dello spazio interìabiale dove è localizzato l'orifizio uretrale esterno.

SOMMARIO DELL’INVENZIONE

E’ stato ora sorprendentemente trovato un dispositivo per il lavaggio della cavità vaginale e dello spazio interìabiale che comprende l’ostio esterno dell'uretra, che consente una completa detersione di tutta l'area sia interna che esterna, in una posizione comoda e rilassata, senza provocare dolore o irrigidimento muscolare, senza traumatizzare la mucosa vaginale e senza bagnarsi le mani.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

In Figura 1 è illustrato il dispositivo secondo la presente invenzione. Nelle Figure 2a-d è illustrata una forma di realizzazione deil'ugello facente parte del dispositivo secondo la presente invenzione. In particolare la Figura 2b mostra una sezione longitudinale, le Figure 2a e 2c una vista, rispettivamente, dall’alto e dal basso, e la Figura 2d una vista laterale con il tubo (2) sezionato longitudinalmente.

Le Figure 3a-d descrìvono varianti dell'ugello della Figura 2.

Nelle Figure 4a-d è illustrata un'ulteriore variante dell'ugello facente parte del dispositivo secondo la presente invenzione. In particolare la Figura 4b mostra una sezione longitudinale, le Figure 4a e 4c una vista, rispettivamente, dall'alto e dal basso, e la Figura 4d una vista laterale con il tubo (1) sezionato longitudinalmente. La Figura 5a illustra una visione prospettica dal basso dello stesso ugello.

Le Figure 5b e 5c illustrano un’altra variante dell'ugello facente parte del dispositivo secondo la presente invenzione, rispettivamente in sezione longitudinale ed in visione prospettica dal basso.

Le Figure 6a-c illustrano, rispettivamente, una visione dal basso, una sezione longitudinale ed una visione dall'alto del disco o coppa (16).

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE

Il dispositivo per il lavaggio o l'irrigazione della cavità vaginale e dell’ostio uretrale della presente invenzione è costituito da un contenitore flessibile (1) contenente il liquido di lavaggio, da un tubo flessibile (2) e da un ugello (3) conformato ad oliva a base tronca invaginata con superfici lisce, curve e senza spigoli, atte a favorirne l'introduzione e l’estrazione atraumatiche, essendo detto ugello (3) caratterizzato da un’apertura di eiezione apicale (4) composta da un corpo centrale (5) in corrispondenza con il canale centrale (20) dell’ugello (3), e da una molteplicità di aperture radiali (6) che si dipartono da esso, atte a realizzare un getto a tronco di cono omogeneo con la base rivolta verso l’alto, ed essendo caratterizzato da uno stelo (7) composto da un corpo (8) dotato di almeno un'aletta (9) o diviso in almeno una sezione (14), essendo entrambi questi tipi di struttura conformati ad L in corrispondenza della base concava dell'ugello (3) in modo da formare un setto distanziatore (10) che, una volta inserito il tubo (1), dà luogo ad almeno un’apertura di eiezione basale (11), atta a realizzare un getto anulare o circolare e divergente verso il basso.

Facoltativamente il tubo (2) è dotato di un disco o coppa (16) preferìbilmente rimovibile, mobile e scorrevole sul tubo (2), e coassiale ad esso. La Figura 1 illustra schematicamente il dispositivo secondo la presente invenzione.

Le Figure 2a-d mostrano una forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione. La Figura 2a illustra una visione dall'alto dell'ugello (3) con il corpo centrale (5) e le aperture radiali (6), strutture che compongono l’apertura apicale (4). Il corpo centrale (5) è ancora meglio visibile nella Figura 2b. Grazie alla sua forma ed alla sua posizione detto corpo centrale (5) è in grado di rompere il getto in arrivo dalla cavità centrale dell'ugello (3) e di provocarne in tal modo l’uscita dalle aperture radiali (6) in maniera omogenea e praticamente nebulizzata, parzialmente o totalmente. Infatti, il liquido di lavaggio, infrangendosi contro il corpo centrale (5) determina una pluralità di getti i quali, essendo indiretti, risultano atraumatici per la mucosa vaginale.

Nella Figura 2b è anche illustrata la struttura dello stelo (7) con un particolare riguardo ai mezzi atti a formare il setto distanziatore (10) che, nell'esempio di realizzazione qui descritto, sono costituiti dalle estremità conformate a L di alette (9), poste longitudinalmente sulla parete esterna del corpo (8). Le alette (9) e, di conseguenza, i setti distanziatori (10) sono preferibilmente presenti in numero di quattro, come illustrato dalla Figura 2c. Questa figura mostra come il tubo (2) si inserisca sulle alette (9) lungo tutto il corpo (8) dello stelo (7), creando almeno una - nel caso della Figura 2c, quattro - intercapedini (12) attraverso la quale passa parte del liquido di lavaggio per uscire dall’apertura di eiezione basale (11) a livello del setto separatore (10) ed infrangersi sulla parete obliqua interna nell'angolo (15) che essa forma con la parete inferiore dell'apertura basale concava dell'ugello (3), dà orìgine ad un getto circolare, anulare, atraumatico per la mucosa vaginale in quanto indiretto. La Figura 2d è una vista laterale dell'ugello (3) con il tubo (2) sezionato longitudinalmente in modo da meglio mostrare la struttura esterna dello stelo (7), in particolare il corpo (8) e le alette (9).

Le Figura 3a e 3b illustrano una variante dell'ugello (3) delle Figure 2a-d. La Figura 3a mostra una sezione longitudinale di questa variante che è caratterizzata dalla presenza di una molteplicità di sporgenze (13) posizionate sulla parete interna inferiore dell’ugello (3) in corrispondenza delle aperture di eiezione basale (11), atte a favorire la “rottura" dei getti di liquido che fuoriescono da dette aperture (11), e pertanto la loro nebulizzazione parziale o totale, ma comunque generando sempre un getto indiretto e quindi atraumatico per la mucosa vaginale. La Figura 3b offre una visione prospettica dal basso dell'ugello (3) secondo la variante dotata di sporgenze (13).

Le Figure 3c e 3d mostrano invece una sezione trasversale di due varianti deilo stelo (7) delle Figure 2a-d. Nella variante della Figura 3c, le alette (9) presentano una sezione trasversale a T, mentre nella variante della Figura 3d le zone trasversali delle alette (9) conformate a T si uniscono in una sola superficie solidale.

Le Figure 4a-d mostrano un’altra forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione. La Figura 4a illustra una visione dall'alto deH’ugello (3), con il corpo centrale (5) e le aperture radiali (6), strutture che compongono l’apertura apicale (4). Il corpo centrale (5) è ancora meglio visibile nella Figura 4b. Grazie alla sua forma ed alla sua posizione detto corpo centrale (5) è in grado di rompere il getto in arrivo dalla cavità centrale dell'ugello (3) e di provocarne in tal modo l’uscita dalle aperture radiali (6) in maniera omogenea e praticamente nebulizzata. Infatti, il liquido di lavaggio, infrangendosi contro il corpo centrale (5) determina una pluralità di getti i quali, essendo indiretti, risultano atraumatici per la mucosa vaginale.

Nella Figura 3b è anche illustrata la struttura dello stelo (7). In questo caso il corpo (8) è suddiviso in almeno una sezione (14) longitudinale la cui estremità superiore è conformata ad L per formare il setto distanziatore (10). Le sezioni (14) che compongono il corpo (8) sono preferibilmente quattro, come illustrato dalla Figura 4c. Questa mostra chiaramente come il tubo (2) si inserisca sulle sezioni (14) lungo il corpo (8) dello stelo (7), creando in corrispondenza della base concava dell’ugello (3) almeno una - nel caso della Figura 4c, quattro - aperture di eiezione (11 ) (illustrate nelle Figure 5a e 5c) che si realizzano una volta inserito il tubo sullo stelo dell’ugello (3), aperture attraverso le quali fuoriesce parte del liquido di lavaggio. La Figura 4d è una vista laterale dell'ugello (3) con il tubo (2) sezionato longitudinalmente in modo da meglio mostrate la struttura esterna dello stelo (7), in particolare le sezioni (14) del corpo (8). La Figura 5a illustra una visione prospettica dal basso dell'ugello (3) secondo la forma di realizzazione delle Figure 4a-d.

Le Figura 5b e 5c illustrano una variante dell’ugello (3) delle Figure 4a-d. La Figura 5b mostra una sezione longitudinale di questa variante che è caratterizzata dalla presenza di una molteplicità di sporgenze (13) posizionate sulla parete inferiore interna dell’ugello (3) in corrispondenza delle aperture di eiezione basale (11), atte a favorire la “rottura” dei getti di liquido che fuoriescono da dette aperture (11), e pertanto una loro distribuzione omogenea ed una parziale o totale nebulizzazione, ma comunque generando getti indiretti e quindi atraumatici per la mucosa vaginale. La Figura 5c offre una visione prospettica dal basso dell’ugello (3) secondo la variante dotata di sporgenze (13).

Le Figure 6a-c mostrano, rispettivamente, una vista dal basso, una sezione longitudinale lungo l’asse maggiore (a) ed una vista dall’alto del disco o coppa (16), facoltativamente presente nel dispositivo della presente invenzione, nella sua variante concava e rimovibile dal tubo (2). Esso consta di pareti (19) lungo il canale (18) di inserimento sul tubo, e di un foro di alloggiamento (17) per il tubo stesso.

Il lavaggio con il dispositivo secondo l'invenzione si effettua introducendo l'ugello (3) nella cavità vaginale tenendo il tubo (2) con la mano, fino a far giungere detto ugello in prossimità del collo dell’utero di un soggetto seduto sul bidet o sul water o accovacciato in doccia o nella vasca da bagno o in altro luogo adatto, a gambe leggermente divaricate; quindi si comprime manualmente il contenitore (1) in modo da provocare il deflusso del liquido nel tubo flessìbile (2) fino all’ugello (3) dal quale il liquido fuoriesce contemporaneamente sia dall’apertura apicale (4) che dall’apertura basale (11).

Come già detto sopra, in vista della particolare foggia delle aperture (6) e (11), il getto di liquido ha una forma omogenea e, rispettivamente, tronco-conica con la base maggiore rivolta verso l’alto, e circolare o anulare verso il basso, e divergente dalle aperture. In tal modo esso raggiunge diffusamente tutta l’area del collo dell’utero e del fornice vaginale, dai quali defluisce insieme ai prodotti del lavaggio verso l'esterno del canale vaginale. I getti non sono convogliati direttamente sulla mucosa vaginale, bensì vanno in primo luogo a frangersi sulla parete obliqua interna nell’angolo (15) che essa forma con la parete inferiore della porzione basale concava dell’ugello (3) (illustrata nelle Figure 2b, 3a, 4b e 5b) e, facoltativamente, sulle sporgenze (13) in corrispondenza dell'apertura basale (11), e sul corpo centrale (5) dell'apertura apicale (4) composta da una molteplicità di aperture (6). Per quanto riguarda in particolare il corpo centrale (5), esso rompe il getto suddividendolo in una pluralità di flussi a ventaglio omogenei aventi pressione ridotta rispetto al getto in arrivo. Al momento di giungere a contatto con le pareti della mucosa, il getto, oltre ad essere distribuito omogeneamente su di essa, ha natura pressoché nebulizzata, e pertanto è in grado di realizzare il lavaggio del canale e del fornice vaginale senza conseguenze traumatiche e senza irritazione delle mucose.

li deflusso del liquido è facilitato dal getto che fuoriesce dall’apertura basale (11 ), grazie alla sua natura divergente ed anulare o circolare con direzione retrograda verso l’esterno. Inoltre detto getto inferiore ha la funzione di mantenere nella posizione iniziale, vale a dire in prossimità del collo dell’utero, l’ugello (3) che altrimenti, a causa della pressione del getto superiore contro il collo dell’utero, verrebbe spinto all’esterno del canale vaginale.

La funzione del disco o coppa (16), facoltativo nel dispositivo della presente invenzione, è duplice:

1) una volta che l’ugello (3) è stato posizionato entro la cavità vaginale in prossimità della testa del collo dell'utero, il disco o coppa (16) viene situato con l’asse maggiore (a) parallelo alle grandi labbra con il bordo superiore poggiato appena sopra l'apertura uretrale ed il canale (18) rivolto verso il basso in modo da permettere al liquido di lavaggio di defluire:

2) terminato il lavaggio della cavità vaginale, tenendo la coppa con una mano, si sfila l’ugello (3) dalla cavità vaginale fino a posizionarlo in corrispondenza dell’alloggiamento (17) del tubo (2); il disco o coppa (16) è posto con l’asse maggiore (a) parallela alle grandi labbra in corrispondenza dell’apertura uretrale, che viene ad essere detersa dai getti dell'apertura apicale (4) e con quelli dell'apertura basale (11) che vanno prima a frangersi sulla superficie del disco o coppa (16).

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il lavaggio o l'irrigazione della cavità vaginale e dell’ostio uretrale costituito da un contenitore flessibile (1) contenente il liquido di lavaggio, da un tubo flessibile (2) e da un ugello (3) conformato ad oliva a base tronca concava con superfici lisce, curve e senza spigoli, essendo detto ugello (3) caratterizzato da un'apertura di eiezione apicale (4) composta da un corpo centrale (5) in corrispondenza con il canale centrale (20) dell’ugello (3), e da una molteplicità di aperture radiali (6) che si dipartono da esso, e caratterizzato da uno stelo (7) composto da un corpo (8) che presenta in corrispondenza della base tronca concava deH’ugello (3) mezzi atti a formare un setto distanziatore (10) che, una volta inserito il tubo (1), dà luogo ad almeno un’apertura di eiezione basale (11).
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 dotato di un disco o coppa (16) coassiale al tubo (2).
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 in cui il disco o coppa (16) è rimovibile, mobile e scorrevole sul tubo (2).
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui il corpo (8) presenta almeno un'aletta (9), posta longitudinalmente sulla superficie esterna, la cui estremità superiore è conformata ad L per formare il setto distanziatore (10).
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 in cui le alette (9) presentano una sezione trasversale a T.
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 in cui le zone trasversali delle alette (9) conformate a T si uniscono in una sola superficie solidale.
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 in cui il corpo (8) è dotato di quattro alette (9).
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui il corpo (8) è suddiviso in almeno una sezione longitudinale (14) la cui estremità superiore è conformata ad L per formare il setto distanziatore (10).
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8 in cui il corpo (8) è suddiviso in quattro sezioni (14).
10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui l'ugello (3) è caratterizzato dalla presenza di una molteplicità di sporgenze (13) posizionate sulla superficie interna concava inferiore dell’ugello (3) in corrispondenza delle aperture di eiezione basale (11).
11. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui l’ugello (3) è caratterizzato dalla presenza di un angolo (15) in corrispondenza della base tronca concava dell’ugello (3), formato dalla giunzione fra la parete inferiore e la parete laterale obliqua.