ITMI980226U1 - Luce a fiamma posticcia particolarmente lumino - Google Patents

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Description

LUCE A FIAMMA POSTICCIA, PARTICOLARMENTE LUMINO'
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il presente trovato concerne una luce a fiamma posticcia, particolarmente un lumino di tipo elettrico/elettronico.
I lumini tradizionali sono vasetti contenenti una candela relativamente bassa e larga (oppure olio) che si tengono accesi davanti alle tombe o ad immagini sacre. Benché possa essere previsto un coperchio forato per proteggere la fiamma dalle correnti d'aria, tali lumini rimangono comunque soggetti a spegnimento involontario. Inoltre, hanno una durata limitata, l'altezza della fiamma cala al consumarsi della cera e devono essere totalmente smaltiti all'estinzione in quanto il sottile materiale del vasetto e la sua adesione alla cera disciolta non ne permettono il recupero parziale.
Per questi e per motivi economici, sono in uso nei luoghi di culto banchi di candele elettriche, in cui un interruttore è associato ad ogni candela. La luce emessa da tali candele posticce è tuttavia fissa, confrendo un’apparenza certamente meno suggestiva delle candele tradizionali. Inoltre è richiesto il cablaggio per l'alimentazione elettrica e pertanto l’uso di fiamme posticce è stato fino ad ora limitato, a dove i fili conduttori sono giustificati dal numero di candele e possono essere celati dalla base portante.
Scopo del presente trovato è fornire una luce a fiamma posticcia, in particolare un lumino di tipo elettrico/elettronico, che non presenti elementi elettrici a vista. Un altro scopo è fornire una tale luce o lumino che conferisca una luce non fissa, bensì avente l'effetto di una fiamma.
Le caratteristiche, gli scopi ed i vantaggi del presente trovato risulteranno evidenti dalla descrizione che segue e dai disegni relativi ad un esempio di realizzazione a carattere non limitativo. Le varie figure, ove numeri di riferimento uguali indicano parti uguali od equivalenti, mostrano vari elementi della luce o lumino secondo il trovato:
- le Figure 1Ae 1B: una vista in sezione e una vista dall'alto di una parte di corpo; - le Figure 2A e 2B: una vista in sezione e dal basso di una parte di coperchio; - la Figura 3: una vista in sezione di una parte di gemma o fiamma;
- le Figure 4A, 4B, 4C: una vista dall'alto, una in sezione e una di dettaglio di una parte di fondo;
- la Figura 5: una vista schematica della parte elettrica; e
- la Figura 6: lo schema circuitale di un circuito elettronico preferito.
Benché nella descrizione che segue si farà riferimento ad un lumino, tale termine è da considerarsi esteso anche ad altre luci a fiamma posticcia, quali candele da centrotavola, luci di emergenza o di cortesia e simili.
Con riferimento alle Figure 1A e 1B, un corpo cilindrico 10 di un lumino secondo il trovato presenta una superficie esterna 12, preferibilmente in materiale ABS (acrilonitrile butadiene stirene) serigrafato con le decorazioni dei lumini tradizionali. Una superficie cilindrica interna 14, coassiale alla superficie esterna 12, è raccordata ad essa in stretta prossimità di una estremità di fondo mediante un collare anulare 16. Sul collare anulare 16 sono ricavati una o più scanalature arcuate 18 (preferibilmente due diametralmente opposte) aventi una rispettiva morsettiera 82. La prima superficie portacontatti 76 del portabatterie 70 viene quindi disposta all'interno della camma 64 del fondo 50 in modo tale che le batterie 72 ivi inserite alloggino essenzialmente nei rispettivi ribassi 68 della camma 64. Mantenendo questo orientamento relativo del portabatterie 70 e del fondo 50, il fondo 50 viene quindi assemblato inserendo i perni 56 nelle terminazioni circolari 18' delle scanalature 18 del corpo cilindrico 10. Il fondo 50 viene quindi ruotato leggermente, in modo che i ringrossi 58 dei perni 56 ne impediscano la fuoriuscita, i corpi dei perni 56 scorrendo nelle scanalature 18. Si deve notare che il portabatterie 70 alloggia entro la parete cilindrica interna 14 in modo tale che le nervature o perni 29 trattengano contro la rotazione la sua seconda superficie portacontatti 78. Nell'uso, un'ulteriore rotazione del fondo 50 impone, tramite l'altezza completa 66 della camma 64, una spinta della batteria 72 contro la rispettiva molla 74, interrompendo il contatto con la prima superficie portacontatti 76 e spegnendo di conseguenza gli elementi emettitori 88. Una rotazione in senso inverso permette il ritorno della batteria 72, sotto la spinta della molla 74, in corrispondenza del ribasso 68 della superfìcie di camma 64 e quindi la chiusura del circuito e l'accensione degli elementi emettitori 88. Si deve infine notare che i fori 62 e 20 rispettivamente nel fondo 50 e nel corpo cilindrico 10 consentono l'inserimento di un arnese per smontare il coperchio 30 e accedere alla scheda 86.
Passando ora alla Figura 6, viene illustrato lo schema del circuito elettronico preferito realizzato sulla scheda 86. Due transistori Q1 e Q2 di tipo npn con emettitore a terra hanno la base polarizzata dalla tensione di alimentazione delle batterie 72 mediante un rispettivo resistere R1 e R2. Ai collettori sono collegati in serie, rispettivamente, un secondo resistore R3 e R4 ed un diodo ad emissione luminosa o LED L1 ed L2 connesso all’alimentazione. Il collettore di ogni
RIVENDICAZIONI
1. Luce a fiamma posticcia, particolarmente lumino, avente una parte di corpo (10) atta ad alloggiare un portabatterie (70) per almeno una batteria (72) di alimentazione di mezzi di emissione luminosa (88; L1, L2) e una parte di fondo (50) recante mezzi interni (64) per distaccare detta batteria (72) da detto portabatterie (70) per l'interruzione dell'alimentazione di detti mezzi di emissione luminosa (88).
2. Luce a fiamma posticcia secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detto portabatterie (70) presenta almeno una superficie portacontatti (76) e una molla (74) ed è alloggiato in detta parte di corpo (10) contro la rotazione (29), detta parte di fondo (50) è girevole rispetto a detta parte di corpo (10) e detti suoi mezzi interni (64) di interruzione consistono in una superficie di camma (64) avente almeno una porzione (68) di altezza tale da consentire il contatto della batteria (72) con detta superfìcie portacontatti (76) e almeno una porzione (66) di altezza tale da spingere detta batteria (72) contro detta molla (74) in allontanamento da detta superficie portacontatti (76).
3. Luce a fiamma posticcia secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di emissione luminosa (88; L1 , L2) consistono in due diodi ad emissione luminosa (L1, L2) pilotati da un circuito elettronico multivibratore a periodo asimmetrico.
4. Luce a fiamma posticcia secondo una delie rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta parte di corpo (10) e detta parte di fondo (50) sono in materiale ABS (acrilonitrile butadiene stirene), detti mezzi di emissione luminosa (88; L1, L2) essendo alloggiati entro una parte di gemma o fiamma (40) essenzialmente trasparente.
terminazione essenzialmente circolare 18' ed uno o più fori 20 (preferibilmente due diametralmente opposti). La superficie cilindrica interna 14 presenta una parete divisoria orizzontale 22 disposta verso l'estremità superiore del corpo cilindrico 10, che presenta un foro centrale 24 ed un intaglio 26 dipartentesi da esso e avente una terminazione essenzialmente circolare 26'. Internamente alla superficie cilindrica interna 14, superiormente alla parete divisoria orizzontale 22, sono ricavate quattro nervature 28 verticali, disposte circonferenzialmente in corrispondenza dei vertici di un rettangolo o in particolare di un quadrato. Un'analoga disposizione di nervature 29 o perni si prolunga inferiormente dalla parete divisoria 22, internamente alla superficie cilindrica interna 14.
Le Figure 2A e 2B illustrano un coperchio 30, anch’esso preferibilmente in materiale ABS serigrafato, che presenta una superficie circolare piana 32 avente un foro centrale 34. Dalla superficie piana 32 pendono inferiormente un primo orlo circolare 36 lungo il foro centrale 34 e un secondo orlo circolare 38 coassiale, di diametro ed altezza maggiori.
La Figura 3 mostra una parte 40 sagomata a fiamma o gemma 40, preferibilmente in materiale ABS trasparente e dotata internamente di sottili nervature verticali 44, strettamente distanziate. La gemma 40 presenta inferiormente un orlo pendente 42.
Il lumino secondo il presente trovato presenta inoltre (Figure 4A, 4B, 4C) un fondo 50, anch'esso preferibilmente di ABS. Il fondo 50 consiste in una superficie circolare 52 dalla quale pende inferiormente un orlo circolare 54, preferibilmente zigrinato. Almeno un perno 56 (preferibilmente due diametralmente opposti) sporge verticalmente e superiormente dalla superficie circolare 52. Ogni perno 56 presenta un ringrosso di estremità 58 a sbalzo verso il centro del fondo 50.
Essenzialmente lungo la medesima circonferenza dei perni 56, la superficie circolare 52 presenta uno o più fori 62. Lungo un diametro minore, il fondo 50 presenta una superficie di camma 64 che sporge verticalmente verso l'alto e consiste in un orlo circolare 66 presentante almeno un ribasso 68 raccordato uniformemente all'altezza completa dell'orlo 66, preferibilmente da entrambi i lati. Preferibilmente saranno presenti due di tali ribassi 68, ricavati in posizioni diametralmente opposte.
Infine in Figura 5 è illustrato un portabatterie 70 atto a contenere almeno una batteria di alimentazione 72 avente un rispettivo contatto a molla 74. Il portabatterie 70 presenta inferiormente una prima superficie 76 portacontatti di dimensioni minori della batteria 72, quest'ultima sporgendo pertanto dalla prima superficie 76 quando inserita. Il portabatterie 70 presenta superiormente una seconda superficie portacontatti 78 avente superiormente contatti 80 de! tipo a scatto. Una morsettiera a scatto 82 complementare è collegata mediante fili conduttori isolati 84 ad una scheda 86, descritta più oltre con riferimento alla Figura 6, recante superiormente almeno un elemento di emissione luminosa 88.
Per l'assemblaggio del lumino secondo il trovato, la morsettiera 82 viene innanzitutto inserita dall'alto attraverso il foro centrale 24 della parete divisoria 22 del corpo cilindrico 10, i fili conduttori 84 venendo spinti attraverso l'intaglio 26 entro la sua terminazione circolare 26'. La scheda 86 viene ricevuta tra le nervature verticali 28 e limitata contro la rotazione da esse. L'orlo pendente 42 della gemma 40 viene ricevuto in modo forzato nel foro centrale 34 del coperchio 30 il secondo orlo pendente 38 del coperchio 30 viene forzato attorno alla superficie cilindrica interna 14 del corpo cilindrico 10. Come sarà evidente, l'elemento emettitore 88 sporge internamente alla gemma 40. Il portabatterie 70 viene collegato alla transistore Q1, Q2 è collegato alla base dell'altro transistore Q2, Q1 mediante un rispettivo condensatore C1, C2. La configurazione e i valori caratteristici degli elementi descritti sono tali da generare un multivibratore a periodo asimmetrico. Di conseguenza i LED L1 e L2 si accendono alternatamente per periodi diversi, conferendo un effetto fiamma alla luce.
Sarà evidente dalla descrizione precedente che il lumino posticcio secondo il trovato soddisfa pienamente gli scopi prefissi, non presentando alcun elemento elettrico esternamente visibile e, nella forma di realizzazione preferita, offrendo una luce vibrante fortemente simile ad una fiamma naturale.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Luce a fiamma posticcia, particolarmente lumino, avente una parte di corpo (10) atta ad alloggiare un portabatterie (70) per almeno una batteria (72) di alimentazione di mezzi di emissione luminosa (88; L1, L2) e una parte di fondo (50) recante mezzi interni (64) per distaccare detta batteria (72) da detto portabatterie (70) per l'interruzione dell'alimentazione di detti mezzi di emissione luminosa (88).
  2. 2. Luce a fiamma posticcia secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detto portabatterie (70) presenta almeno una superficie portacontatti (76) e una molla (74) ed è alloggiato in detta parte di corpo (10) contro la rotazione (29), detta parte di fondo (50) è girevole rispetto a detta parte di corpo (10) e detti suoi mezzi interni (64) di interruzione consistono in una superficie di camma (64) avente almeno una porzione (68) di altezza tale da consentire il contatto della batterìa (72) con detta superficie portacontatti (76) e almeno una porzione (66) di altezza tale da spingere detta batteria (72) contro detta molla (74) in allontanamento da detta superficie portacontatti (76).
  3. 3. Luce a fiamma posticcia secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di emissione luminosa (88; L1 , L2) consistono in due diodi ad emissione luminosa (L1, L2) pilotati da un circuito elettronico multivibratore a periodo asimmetrico.
  4. 4. Luce a fiamma posticcia secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta parte di corpo (10) e detta parte di fondo (50) sono in materiale ABS (acrilonitrile butadiene stirene), detti mezzi di emissione luminosa (88; L1, L2) essendo alloggiati entro una parte di gemma o fiamma (40) essenzialmente trasparente.
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