ITMI971555A1 - Procedimento per separare fluidi viscosi da materiale solido e impianto per realizzare tale procedimento - Google Patents

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ITMI971555A1
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“PROCEDIMENTO PER SEPARARE FLUIDI VISCOSI DA MATERIALE SOLIDO ED IMPIANTO PER REALIZZARE TALE PROCEDIMENTO“
La presente invenzione riguarda un procedimento per separare fluidi viscosi da materiale solido, ed in particolare un procedimento che può servire per la separazione ed il recupero di olio usato da parti di macchine o da materiale di consumo, come ad esempio i filtri dei motori. La presente invenzione riguarda anche un impianto per realizzare tale procedimento.
È noto che le disposizioni di legge in materia di inquinamento prevedono l’obbligo di recuperare l’olio lubrificante usato dei motori a scoppio per prevenire la sua dispersione nell’ambiente. In particolare, tali disposizioni prevedono che, prima di eliminare parti meccaniche o materiale di consumo come i filtri dell’olio, si provveda a recuperare da questi l’olio usato.
A tale scopo sono già stati realizzati alcuni di impianti di smaltimento che pressano e/o triturano il materiale misto con olio usato. Tuttavia, questi impianti noti hanno una efficienza relativamente bassa in quanto le parti solide trattate con la pressatura e/o la triturazione risultano ancora leggermente oleose alla fine del trattamento. Inoltre, data la loro relativa complessità meccanica, gli impianti noti presentano l’inconveniente di essere piuttosto costosi e facilmente soggetti a guasti.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di fornire un procedimento ed un impianto che siano esenti dai suddetti inconvenienti, ovvero siano efficienti, economici ed affidabili. Detto scopo viene conseguito con un procedimento ed un impianto le cui caratteristiche principali sono specificate rispettivamente nella prima e nella quinta rivendicazione.
Poiché il procedimento secondo la presente invenzione può essere realizzato con un impianto che non necessita di motori, presse, macine e/o altre parti meccaniche in movimento, esso presenta il vantaggio di essere economico ed affidabile.
Inoltre, il procedimento secondo la presente invenzione presenta il vantaggio di essere particolarmente efficiente in quanto la temperatura della caldaia in cui viene inserito il materiale può essere regolata in funzione del fluido viscoso da estrarre. In questo modo si può ridurre senza sprechi di energia il grado di viscosità del fluido viscoso ad un livello tale per cui esso si separa per gravità dal materiale introdotto nella caldaia.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, le pareti di tale caldaia sono preferibilmente inclinate, in modo da favorire lo scolo del fluido viscoso verso il fondo.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche del procedimento secondo la presente invenzione risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla seguente dettagliata descrizione di due forme realizzative dell’impianto che realizza tale procedimento con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la figura 1 mostra una vista laterale schematica in sezione di una prima forma realizzativa dell’impianto; e
- la figura 2 mostra una vista laterale schematica in sezione di una seconda forma realizzativa dell’impianto.
Facendo riferimento alla figura 1, si vede che l’impianto secondo una forma realizzativa della presente invenzione comprende un contenitore metallico esterno 1, ad esempio di forma parallelepipeda e preferibilmente d’acciaio inossidabile, il quale è provvisto sulla sua superficie superiore di una botola a tenuta stagna 2. Tale botola serve per caricare nel contenitore 1 il materiale 3 da trattare, ad esempio un insieme di filtri usati per l’olio lubrificante dei motori a scoppio. Dalla botola 2 si accede direttamente ad una caldaia 4 ricavata all’interno del contenitore 1 mediante due coppie di paratie metalliche longitudinali saldate ad esso, anch’esse preferibilmente d’acciaio inossidabile e preferibilmente inclinate con un angolo compreso tra 30° e 70°. La caldaia 4 risulta pertanto suddivisa in due camere oblique convergenti verso la botola 2, in modo che la caldaia stessa presenti una sezione a V ribaltata. La caldaia 4 è riscaldata da pluralità di piastre radianti elettriche 5 disposte al suo esterno in prossimità delle paratie metalliche. La temperatura di tali piastre radianti è preferibilmente controllata da un termostato (non mostrato in figura) che consente all’operatore di regolare la temperatura interna della caldaia in funzione del tipo di fluido viscoso da separare.
La base del contenitore 1 è preferibilmente provvista di due botole di scarico 6 che sono disposte in corrispondenza del fondo di ciascuna delle due camere della caldaia 4 e che servono per scaricare il materiale 3 una volta che da quest’ultimo è stato estratto l’olio, Il fondo di ciascuna delle due camere della caldaia 4 è inoltre collegato tramite un collettore 7 comprendente una pluralità di condotti collegati tra loro ed un serbatoio 8 per la raccolta dell’olio separato dal materiale 3.
Facendo ora riferimento alla figura 2, si vede che una forma realizzativa alternativa dell’impianto secondo la presente invenzione comprende gli stessi elementi dell’impianto di figura 1 , con la differenza che la caldaia 4 è suddivisa in due camere oblique convergenti verso il basso, in modo da presentare una sezione a V. Conseguentemente, in questo tipo di impianto sono previste due botole di carico 2 ed una sola botola di scarico 6.
Il procedimento secondo la presente invenzione prevede innanzitutto inserimento del materiale 3 misto con olio nella caldaia 4 attraverso le botole di carico 2. È opportuno che le botole 2 vengano chiuse dopo tale inserimento onde evitare che, riscaldandosi l’olio nella caldaia 4, vengano emessi vapori infiammabili all’esterno dell’impianto, con conseguente rischio di incendio. Chiuse le botole 2, si agisce sul termostato delle piastre riscaldanti 5 per portare la caldaia 4 ad una temperatura tale da abbassare il grado di viscosità dell’olio ad un punto in cui quest’ultimo si separi, sgocciolando, dal materiale 3. E chiaro che questa temperatura dipende dal particolare tipo di olio, o di altro fluido viscoso come ad esempio gasolio o vernice, che ricopre il materiale inserito nella caldaia 4.
La formula che regola il rapporto tra viscosità cinematica e temperatura dei fluidi è dove v è la viscosità cinematica, A e B sono costanti specifiche del fluido e T è la temperatura assoluta. Pertanto, dato che la viscosità cinematica decresce in modo esponenziale all’aumentare della temperatura, è sufficiente innalzare di qualche decina di gradi centigradi la temperatura della caldaia 4 rispetto alla temperatura ambiente per ridurre sensibilmente la viscosità dell’olio e quindi ottenere il suo gocciolamento.
Da prove sperimentali si è osservato che già con temperature superiori a 40° è possibile ridurre sensibilmente la viscosità di oli lubrificanti per motori a valori inferiori a 100 cSt (centistokes), ovvero 10<-4 >m<2>/s in unità SI. Se poi la caldaia 4 viene portata ad una temperatura compresa tra i 50° C ed i 100° C, la viscosità dell’olio si riduce ulteriormente, portandosi sotto i 10 cSt, ovvero 10<-5 >m<2>/s, con conseguente vantaggioso ed ottimale aumento della velocità di gocciolamento in quanto ci si avvicina al grado di viscosità dell’acqua, che è di circa 1 cSt, ovvero 10<-6 >m<2>/s. È comunque opportuno non superare i 100°- 120° C nella caldaia 4 onde evitare di avvicinarsi alla temperatura di infiammabilità dell’olio contenuto in essa. Scolando lungo le pareti inclinate della caldaia 4, l’olio raggiunge il fondo, per cui esso viene raccolto dal collettore 7 e travasato nel serbatoio 8. Una volta che non fluisce più olio in questo serbatoio, è possibile aprire le botole 6 ed eliminare il materiale 3.
In un’altra forma realizzativa della presente invenzione, il materiale 3 può essere raccolto in una rete a sacco ignifuga prima di essere inserito nella caldaia 4. Con questo accorgimento è possibile estrarre dalla botola 2 il materiale 3 una volta che quest’ultimo è stato separato dall’olio, così che le botole 6 possono risultare superflue.
È ovvio che in altre forme realizzative dell’impianto secondo la presente invenzione la caldaia 4 può essere riscaldata da mezzi diversi dalle piastre elettriche, come ad esempio generatori di aria calda, bruciatori a gas o cherosene, al limite anche a carbone od a legna.
Ulteriori varianti e/o aggiunte possono essere apportate dagli esperti del ramo alle forme realizzative qui descritte ed illustrate restando nell’ambito dell’invenzione stessa. E ovvio ad esempio che le dimensioni e la forma della caldaia dell’impianto secondo la presente invenzione possono variare in finizione di particolari esigenze degli utenti, ovvero in funzione della quantità e della forma del materiale da trattare.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto per separare fluidi viscosi da materiale solido (3), caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una caldaia (4), la quale è provvista di una botola di carico (2) per linserimento di tale materiale (3) e presenta almeno una parete inclinata con un angolo compreso tra 30° e 70°, il fondo di detta caldaia (4) essendo provvisto di mezzi di raccolta (7, 8) dei fluidi viscosi ed almeno una botola di scarico (6) del materiale (3).
  2. 2. Impianto secondo laI rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la caldaia (4) è suddivisa in due camere oblique che convergono verso l’alto in modo che essa presenti una sezione a V ribaltata.
  3. 3. Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la caldaia (4) è suddivisa in due camere oblique che convergono verso il basso in modo che essa presenti una sezione a V.
  4. 4. Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato da! fatto la caldaia (4) è riscaldata mediante una pluralità di piastre radianti elettriche (5).
  5. 5. Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione della temperatura nella caldaia (4)·
  6. 6. Procedimento per separare fluidi viscosi da materiale solido (3) attraverso un impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi operative: - inserimento di tale materiale (3) al’interno della caldaia (4); - riscaldamento del materiale nella caldaia; - raccolta dei fluidi viscosi dal fondo della caldaia; ed - estrazione del materiale inserito nella caldaia.
  7. 7. Procedimento secondo la precedente rivendicazione, caratterizzato dal fatto che l’interno della caldaia (4) viene portato ad una temperatura superiore a 40° C.
  8. 8. Procedimento secondo una delle rivendicazioni 6 o 7, caratterizzato dal fatto che l’interno della caldaia (4) viene portato ad una temperatura compresa tra 50° C e 100° C.
  9. 9. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che tale materiale (3) è inserito in almeno una rete a sacco ignifuga prima di essere inserito nella caldaia.
IT97MI001555A 1997-07-01 1997-07-01 Procedimento per separare fluidi viscosi da materiale solido e impianto per realizzare tale procedimento IT1296278B1 (it)

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