ITMI971007A1 - Matrice di lampade elettroluminescenti per la composizione di caratteri alfa-numerici - Google Patents

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ITMI971007A1
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matrix
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electroluminescent
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lamps
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IT97MI001007A
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Egidio Bracco
Hillary Kurukulaaratchy
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Egidio Bracco
Hillary Kurukulaaratchy
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo: "MATRICE DI LAMPADE ELETTROLUMINESCENTI PER LA COMPOSIZIONE DI CARATTERI ALFA-NUMERICI"
La presente invenzione ha per oggetto una matrice di lampade elettrolumlnescenti per la conposizione di caratteri alfa-numerici. L’invenzione riguarda anche una tabella lumlnosa con scritte fisse o variabili ottenute mediante tali matrici di lanpade elettroluminescenti.
Per la formazione di caratteri luminosi viene usualmente utilizzata una matrice di punti o zone luminose, composta da un certo numero di righe e di colonne, generalmente sette righe per cinque colonne, in modo che energizzando determinati punti della matrice, si ottenga la lettera o il numero desiderato.
Se i punti della matrice sono costituiti da diodi LED, si può effettuare un .collegamento cosiddetto a matrice dei vari punti, utilizzando un numero di conduttori corrispondente alla somma del numero di righe e di colonne della matrice, in quanto ciascun conduttore di riga collega tutti i punti di quella riga, e ciascun conduttore di colonna collega tutti i punti di quella colonna, con opportune diramazioni. In corrispondenza di ciascun punto della matrice saranno poi disposti due interruttori, la cui chiusura determina l'accensione.
Questo collegamento a matrice risulta conveniente dal punto di vista installaiivo, per il limitato numero di cavi di alimentazione da utilizzare. Tuttavia, nel caso di lampade elettroluminescenti, esso non risulta utilizzabile.
Infatti, una lampada elettroluminescente è in pratica un condensatore piatto con elettrodo superiore trasparente e con dielettrico costituito da uno strato di fosforo..Quando a questo condensatore viene applicato un campo elettrico alternato, esso si illumina.Se si ricorresse ad un collegamento a matrice dei punti di una matrice,il ramo in parallelo si chiuderebbe circuitalmente con un altro ramo in serie dimezzandone la capacità e illuminandosi anch'esso.
Pertanto, nel caso di lampade elettrolumiscenti un collegamento a matrice dei vari punti è da escludere.
L'alternativa consiste nell'effettuare un collegamento cosiddetto a polo comune, che richiede l'alimentazione separata di ciascun punto della matrice, quindi con un numero di conduttori corrispondenti al numero di punti della matrice, cioè 35 nel caso di una matrice 7x 5, più un conduttore di polo comune che collega,con opportune diramazioni, tutti i punti della matrice.Pertanto, in una connessione a polo comune, per una matrice 7 x 5, sarebbero necessari 36 conduttori, il che comporta una notevole complessità in fase di installazione,considerando che una tabella luminosa contiene solitamente una pluralità di tali matrici di punti luminosi.
Scopo dell'invenzione è quello di fornire una matrice di punti elettrolumiscenti, per la composizione di qualsiasi carattere alfanumerico, che riduca il numero di connessioni, e semplifichi quindi l'installazione.
Un altro scopo dell'invenzione è quello di fornire una tale matrice di punti elettroluminescenti che risulti di configurazione semplice e quindi di costo contenuto.
Questi scopi vengono raggiunti, in accordo all'innovazione, con le caratteristiche elencate nelle annesse rivendicazioni.
Sostanzialmente, la matrice di punti luminosi a lampade elettroluminescenti secondo l’invenzione, comprende un numero minimo di righe e colonne, con almeno un punto intermedio diviso in due semisegmenti, con connessione a polo comune.
Convenientemente, la matrice di punti luminosi secondo l'invenzione conprende cinque righe e tre colonne, e due punti luminosi divisi in semi-segmenti, e precisamente il secondo e il terzo punto dall'alto, disposti nella colonna centrale.
Il numero totale di cavi di alimentazione per una tale disposizione è quindi 5 x 3 = 15 più due per i due segmenti più uno per il filo comune di alimentazione,per un totale di 18 connessioni,a fronte delle 36 connessioni necessarie per una matrice 7 x 5, di tipo tradizionale, che consentirebbe di ottenere gli stessi risultati.
L'invenzione dimezza quindi il numero di connessioni per raggiungere gli scopi prefissi, semplificando così notevolmente la struttura del sistema.
I punti luminosi della disposizione secondo l'invenzione possono avere profilo circolare, quadrato, rettangolare, poligonale, o di qualsiasi altra forma geometrica.
Convenientemente, una linea diagonale con inclinazione verso sinistra divide in semi-segmenti uguali i punti interessati.
Ulteriori caratteristiche dell'invenzione risulteranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme puramente esemplificative, e quindi non limitative di realizzazione, illustrata nei disegni annessi, in cui:
la Figura 1 è una vista schematica di una matrice 5x 3 secondo l'invenzione, riportante anche i collegamenti ai vari punti luminosi, raffigurati a profilo circolare,
le Figure 2, 3 e 4 sono rispettivamente le raffigurazioni della lettera N,della lettera D e del numero 4,ottenibili con la matrice di punti di Figura 1, e nelle quali le parti visibili indicano la luce accesa,
le Figure 5 e 6 sono le raffigurazioni della lettera M e del numero 4 con una matrice di punti a profilo rettangolare tutti uguali,e in cui la luce accesa è indicata dalla parte annerita,
le Figure 7 e 8 sono le raffigurazioni della lettera N e della lettera A con una matrice di punti a profilo rettangolare, con i rettangoli della colonna centrale aventi una base di maggiore ampiezza, e in cui ancora la luce accesa è indicata dalle zone annerite.
Nella descrizione che segue verranno utilizzati gli stessi numeri di riferimento per contraddistinguere gli stessi elementi nelle varie realizzazioni geometriche della matrice secondo l'invenzione.
Facendo inizialmente riferimento alla Figura 1, in .essa è mostrata una matrice di punti o zone luminose P, disposti su in = 5 riga x m = 3 colonna.
I vari punti luminosi sono stati contrassegnati con le loro posizioni nella matrice, numerando le righe dall'alto verso il basso e le colonne da sinistra verso destra.
Nell'esempio riportato, 2 dei punti luminosi,e precisamente quelli di posizione 2-2 e 3-2, sono stati divisi in due parti uguali o semisegmenti, indicati con P/2.
I due semi-segmenti luminosi in cui viene suddiviso il punto luminoso sono tra loro separati da una linea diagonale d inclinata verso sinistra.
In Figura 1 sono riportati anche i collegamenti dei vari punti luminosi p 1-1,p 5-3.
In particolare, è prevista una connessione comune per tutti i punti, indicata con la lettera c,dalla quale si diramano i collegamenti ai vari punti, indicati con i rispettivi numeri di posizione nella matrice. Oltre al cavo comune c, è prevista una connessione singola s per ciascun punto della matrice, anch'essa 'indicata con il numero di posizione del rispettivo punto che alimenta l'elevatrice.
Come è visibile in Figura 1, il numero totale di connessioni per la matrice raffigurata di m = 5 righe per m = 3 colonne, con 1 = 2 punti luminosi divisi in due semi-segmenti, è pari a 18, cioè esattamente la metà del numero di connessioni che sarebbe necessario per una matrice di m = 7 righe per m = 5 colonne, che consentirebbe di ottenere gli stessi risultati della matrice secondo l'invenzione.
La caratteristica essenziale dell'invenzione è quella di aver previsto i due elementi centrali p 2-2 e p 3-2 della matrice divisi ciascuno in due semi-elementi, con possibilità quindi di accensione parziale di detti elementi, cosa che consente di ottenere caratteri alfa-numerici altrimenti non identificabili.
Solo a titolo di esempio, nelle Figure 2, 3 e 4 vengono riportati alcuni di tali caratteri, ottenibili con la matrice ad elementi circolari di Figura 1, e in cui le lampade accese sono indicate dalle parti visibili nelle Figure, mentre le lampade spente sono state del tutto omesse.
La Figura 2 mostra l'utilizzo di due semi-elementi p 2-2/2 e p 3-2/2 per ottenere la lettera n.
La Figura 3 mostra l’accensione delle lampade elettroluminescenti per ottenere la raffigurazione della latterà d, mentre la Figura 4 è la raffigurazione del numero 4.
Le Figure 5 e.6 sono raffigurazioni, rispettivamente, della lettera m e del numero 4 con una matrice di elementi luminosi, tutti delle stesse dimensioni e a contorno rettangolare. Gli elementi accesi sono raffigurati in neretto.
Le Figure 7 e 8 sono raffigurazioni delle lettere n ed a, rispettivamente, analoghe a quelle delle Figure 5 e 6, e con una matrice di elementi similari, con l’unica differenza che gli elementi della colonna centrale presentano dimensioni maggiori in larghezza.
Naturalmente, gli elementi luminosi p possono avere qualsiasi forma geometrica e qualsiasi dimensione, come pure tali elementi possono essere uguali o diversi tra loro nell'ambito della stessa matrice di lampade elettroluminescenti.
Da quanto esposto appare evidente che con matrici di lampade elettroluminescenti secondo l'invenzione si può costruire in modo semplice ed econòmico una tabella luminosa con scritte variabili.
Naturalmente l'invenzione non è limitata alle particolari forme di realizzazione precedentemente descritte e illustrate nei disegni annessi, ma ad essa possono essere apportate numerose modifiche di dettaglio alla portata del tecnico del ramo.

Claims (8)

  1. E: TCAZIONI 1. Matrice di elementi elettroluminescenti per la composizione di caratteri alfa-numerici, disposti in m righe ed n colonne, caratterizzata dal fatto che un numero 1 di tali elementi p, disposti centralmente alla matrice, sono divisi in semi-elementi p/2.
  2. 2. Matrice di elementi elettroluminescenti secondo la rivendicazione 1, in cui detto numero di righe m è uguale a 5,detto numero di colonne n è uguale a 3 e detto numero 1 di elementi sdoppiati è uguale a 2, con posizionamento nella colonna centrale della matrice.
  3. 3. Matrice di elementi elettroluminescenti secondo la rivendicazione 2, in cui detti due elementi divisi in semi-elementi sono posizionati rispettivamente nella seconda e terza riga della matrice, procedendo dall'alto verso il basso.
  4. 4. Matrice di elementi elettroluminescenti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun elemento p di ciascun semielemento p/2 è alimentato da un rispettivo conduttore s o s/2, ed è previsto un conduttore comune c per l'alimentazione di tutti gli elementi della matrice.
  5. 5. Matrice di elementi elettroluminescenti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una linea diagonale d, con inclinazione verso sinistra, divide detti elementi sdoppiati in semi-elementi.
  6. 6. Matrice di elementi elettroluminescenti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti elementi p hanno profilo circolare,poligonale o misto.
  7. 7. Matrice di elementi elettroluminescenti secondo una.qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti elementi hanno dimensioni uguali o diverse tra loro.
  8. 8. Tabella luminosa con scritte fisse o variabili ottenute con una pluralità di matrici di elementi elettroluminescenti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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