ITMI970494A1 - Lama smorzante per il taglio di materiale lapideo - Google Patents

Description

La presente invenzione riguarda lame per il taglio di materiale lapideo; in particolare riguarda lame che trovano speciale impiego per l'uso co miscele abrasive.

Una delle lavorazioni più note del materiale lapideo è la trasformazione di blocchi in lastre per mezzo di telai di segagione dotati di lame d'acciaio. Secondo il sistema più classico, il telaio è dotato di un movimento alternativo, nel corso del quale le lame scorrono lungo il solco di taglio restando a contatto con il fondo del solco per un tratto più o meno lungo, mentre viene alimentata una miscela di acqua e grani abrasivi (cosidetta graniglia). Come noto, il taglio del materiale lapideo è ottenuto non tanto per l'azione diretta delle lame di acciaio, quanto per l'azione abrasiva della miscela.

Secondo tecniche più moderne si fa invece impiego di cosidette lame diamantate, cioè lame d'acciaio dotate di denti in forma di segmenti diamantati, fissati lungo il bordo inferiore della lama ed ai quali soltanto è affidata l'azione di taglio; la miscela abrasiva è in questo caso sostituita da semplice acqua, che svolge funzione di raffreddamento e di asportazione della polvere di materiale lapideo risultante dal taglio.

Questa tecnica moderna di impiego delle lame diamantate è risultata certamente molto efficace per il taglio del marmo, ove è praticamente andata in disuso la tecnica di taglio con miscela abrasiva. Essa non ha invece trovato effettiva applicazione nel taglio del granito, ove i consumi dei segmenti diamantati risultano del tutto sproporzionati rispetto all'efficacia di taglio conseguita .

Pertanto, nella tecnica di taglio di materiale granitico si fa tuttora impiego di lame d'acciaio a bordo rettilineo e di una miscela principalmente a base di acqua, minerale asportato, graniglia di acciaio o di ghisa, e calce. Il rendimento di taglio dipende fortemente, da una parte, dalle caratteristiche della miscela, e d'altra parte dalle caratteristiche della lama di segagione, di cui si occupa la presente invenzione.

Un primo problema che bisogna affrontare con questo tipo di lama è quello di ottenere una distribuzione ottimale della miscela abrasiva di acqua e graniglia, che è poi quella che esegue effettivamente il taglio. Il movimento alternato della lama già favorisce la distribuzione omogenea della miscela, ma non in modo sufficiente: in particolare, in corrispondenza della parte centrale del taglio la miscela tende a ricircolare in modo limitato senza essere trascinata in modo adeguato.

Un altro inconveniente assai importante deriva dalla possibilità di oscillazione laterale che viene consentita alla lama all'interno del taglio. Infatti, l'effetto abrasivo sul fondo del taglio avviene principalmente tramite l'azione indiretta della lama d'acciaio che esercita con il suo bordo inferiore una forte pressione sulla graniglia; questa pressione spinge la graniglia non solo verso il fondo del taglio ma anche, parzialmente, verso i lati. Pertanto, l'azione abrasiva della graniglia forma un taglio che presenta una larghezza maggiore dello spessore della lama. Normalmente, per lame di spessore di 4÷5 mm.il taglio presenta una larghezza di 7÷8 mm.

Le lame, dunque, hanno ampia possibilità di vibrare e sbandierare all'interno del taglio: ciò comporta sia indesiderate rigature sulla superficie delle lastre, sia un'anormale asportazione di minerale che va a detrimento della perfetta planarità e parallelismo delle superfici delle lastre.

Per migliorare sia l'azione di taglio che la durata della lama, sono già state proposte in passato delle lame variamente scanalate o forate; più efficaci delle altre sono state soprattutto lame dotate di nervature verticali o leggermente oblique, praticate ad intervalli regolari in aggetto dalla superficie piana delle stesse. Il principio di funzionamento di queste lame era quello che le nervature, durante il movimento alternato, pendolare, del quadro portalame, fossero meglio in grado di movimentare la miscela abrasiva e rendessero inoltre meno deformabili le lame stesse.

Le nervature furono d'apprima molto marcate e con spigoli vivi, ma tale soluzione comportava grossi problemi di laminazione e quindi furono ben presto abbandonate per gli elevati costi a cui non faceva riscontro un miglioramento adeguato delle prestazioni.

Successivamente vennero proposte lame in cui le nervature erano di altezza ridotta e presentavano bordi raccordati (come, per esempio, nella domanda di brevetto italiano MI93 A 000134 a nome della stessa Richiedente). Anche queste lame non si sono rivelate del tutto soddisfacenti. In particolare, benché la fabbricazione non comporti più gravi problemi di laminazione, l'effetto di trascinamento sulla miscela abrasiva rimane non ottimale. Inoltre, non viene risolto efficacemente il problema delle vibrazioni laterali, in quanto permane una discreta libertà di movimento laterale della lama all'interno del taglio.

Scopo della presente invenzione è dunque quello di risolvere gli inconvenienti sopra citati. In particolare, si vuole fornire una lama che, oltre ad effettuare un trascinamento ottimale della miscela abrasiva, soprattutto non sia soggetta a vibrazioni od oscillazioni laterali, così da realizzare tagli perfettamente piani e senza rigature sulla superficie delle lastre.

Tali scopi vengono conseguiti mediante una lama per telai oscillanti per la segagione di materiale lapideo, in particolare telai per il taglio di granito con alimentazione di miscela sostanzialmente di acqua, calce e graniglia, che comporta, in aggetto dalle sue superfici, una pluralità di rilievi riportati di materiale elastico.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della lama secondo l'invenzione risulteranno comunque meglio evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di alcune preferite forme d'esecuzione della stessa, una delle quali è illustrata nel disegno allegato, nel quale è rappresentata una vista in prospettiva, non in scala, della lama secondo l'invenzione.

Come visibile in fig. 1, alle estremità di una lama 1 di acciaio, a sezione rettangolare, sono praticati fori 2 atti a fissare la lama stessa ai tiranti (non mostrati) del telaio di segagione.

Secondo l'invenzione, le superfici laterali della lama sono provviste di rilievi riportati 3 di materiale elastico. Tali rilievi vanno ad interporsi tra la lama e le superfici di taglio del granito con un gioco nullo o ridottissimo, in modo da impedire, o al peggio smorzare rapidamente, lo sbandìeramento od oscillazione laterale della lama all'interno del taglio, conseguendo così un primo scopo dell'invenzione.

Il materiale di cui sono composti tali rilievi è elastico, in modo da adattarsi localmente alla larghezza del taglio e smorzare rapidamente eventuali sbandieramenti, ed è anche sufficientemente morbido per evitare che il suo contatto con le superfici delle lastre di granito provochi in esse rigature. L'elasticità dei rilievi riportati è importante anche per ridurre l'effetto abrasivo della graniglia metallica su di essi, così da allungarne la vita utile.

Per esempio i rilievi sono costituiti di gomma, plastica o altri materiali elastici resistenti all’abrasione.

Affinchè l'azione dei rilievi 3 sia ottimale, il loro spessore deve essere tale sostanzialmente da annullare localmente il gioco laterale che esisterebbe altrimenti tra lo spessore della lama e la larghezza del taglio. Pertanto essi presentano uno spessore di 1 a 4 rara, preferibilmente 1,8 a 2,2 mm.

La loro disposizione e forma non è strettamente vincolante ma preferibilmente essi presentano una larghezza, nella direzione longitudinale della lama, di 40 a 100 mm.e un'altezza pari all'altezza della lama. Preferibilmente, l'altezza dei rilievi è .inferiore all'altezza della lama, le loro estremità superiore ed inferiore, per esempio, rimanendo equamente distanziate rispettivamente dallo spigolo superiore e inferiore della lama. Ancora preferibilmente, essi sono rastremati in direzione degli spigoli della lama, come visibile in fig. 1.

Inoltre, sulle lame di normale utilizzo, vengono distribuiti sulla lunghezza della lama circa due a quattro rilievi 3 posti ad intervalli di circa 0,3 a 0,7 m.uno dall'altro.

Preferibilmente, ai rilievi applicati su una superficie della lama corrispondono, in quanto a posizione, quelli riportati sulla superficie dell'altro lato.

Essendo detti rilievi di materiale diverso dall'acciaio, non possono ovviamente essere ottenuti di pezzo con la lama; pertanto, secondo l’invenzione, i rilievi di materiale elastico 3 vengono riportati sulle superfici delle lame mediante chiodatura o incollaggio o, nel caso essi siano costituiti di un materiale a base di gomma, mediante vulcanizzazione.

La perfetta adesione di tali rilievi alle superfici del taglio fa sì che, durante il movimento alternato della lama, essi esercitino un effetto di "pompaggio" sulla miscela abrasiva fluida, analogamente a quello ottenuto tra un pistone e le pareti di un cilindro, che obbliga la miscela stessa a circolare forzatamente, ricambiandosi con frequenza, e quindi conseguendo anche un altro scopo dell'invenzione.

Questo trascinamento forzato, migliorando notevolmente l'efficacia della miscela abrasiva, rende ancora più efficiente nel suo complesso il taglio praticato con la lama secondo l'invenzione .

Per quanto nella descrizione e nel disegno si sia fatto riferimento ad una lama liscia, i rilievi elastici della presente invenzione possono essere abbinati con le nervature o le scanalature delle lame di tipo noto, per esempio possono essere applicati alle lame nervate descritte nella domanda di brevetto italiano MI93 A 000134 citata sopra.

S'intende comunque che l'invenzione non è limitata alle particolari configurazioni illustrate sopra, che costituiscono solo degli esempi non limitativi della portata dell'invenzione, ma che numerose varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione stessa.

Claims (13)

1. R IV E N D ICA Z IO N I 1) Lama per telai oscillanti per la segagione di materiale lapideo, in particolare telai per il taglio di granito con alimentazione di miscela sostanzialmente di acqua, calce e graniglia, caratterizzata da ciò che comporta, in aggetto dalle sue superiici, una pluralità di rilievi riportati di materiale elastico.
2. 2) Lama come in 1), in cui lo spessore di détti rilievi di materiale elastico è compreso tra 1 e 4 mm e preferibilmente tra 1,8 e 2,2 mm.
3. 3) Lama come in 1) o in 2), in cui la larghezza di detti rilievi nella direzione longitudinale della lama è compresa tra 10 e 100 mm.
4. 4) Lama come nelle rivendicazioni da 1) a 3), in cui l'altezza di detti rilievi è uguale a quella della lama.
5. 5) Lama come nelle rivendicazioni da 1) a 3), in cui l'altezza di detti rilievi è inferiore all''altezza della lama.
6. 6) Lama come nelle rivendicazioni da 1) a 3), in cui le estremità dei rilievi sono rastremate in direzione degli spigoli della lama.
7. 7) Lama come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il materiale elastico dei rilievi è un materiale plastico resistente all'abrasione.
8. 8) Lama come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1) a 6), in cui il materiale elastico dei rilievi è a base di gomma.
9. 9) Lama come in 8), in cui detti rilievi di gomma sono riportati sulle superfici della lama mediante vulcanizzazione.
10. 10) Lama come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1) a 8), in cui detti rilievi di materiale elastico sono riportati sulle superfici della lama mediante incollaggio.
11. 11) Lama come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1) a 8), in cui detti rilievi di materiale elastico sono riportati sulle superfici della lama mediante chiodatura.
12. 12) Lama come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti rilievi sono distanziati tra loro di circa 0,3 a 0,7 m.
13. 13) Lama come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti rilievi sono disposti a due a due contrapposti sulle due superfici della lama.