ITMI970049A1 - Dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione - Google Patents

Dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione Download PDF

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ITMI970049A1
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Fabrizio Lorito
Walter Turati
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Abb Adda S P A
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    • H01HELECTRIC SWITCHES; RELAYS; SELECTORS; EMERGENCY PROTECTIVE DEVICES
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    • H01H33/02Details
    • H01H33/59Circuit arrangements not adapted to a particular application of the switch and not otherwise provided for, e.g. for ensuring operation of the switch at a predetermined point in the ac cycle
    • HELECTRICITY
    • H01ELECTRIC ELEMENTS
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  • Driving Mechanisms And Operating Circuits Of Arc-Extinguishing High-Tension Switches (AREA)
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Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione, al fine di scollegare/collegare elementi di un impianto di potenza (generatori, linee, trasformatori, carichi utilizzatori, ecc.).
Come è noto gli interruttori di alta tensione vengono normalmente impiegati in tutte quelle situazioni in cui è necessario poter interrompere in tempi brevissimi correnti di corto circuito di valore elevato, quali ad esempio si possono verificare a valle di una centrale elettrica, prima di una linea di trasmissione.
Gli interruttori di alta tensione sono generalmente costituiti da tre poli separati (in caso di linee trifasi) montati ciascuno su un proprio cavalletto e collegati fra loro mediante bielle. Sul cavalletto centrale è montata la cabina di comando.
I comandi dell'interruttore sono di tipo idraulico, dotati di un sistema di accumulo di energia mediante un serbatoio di azoto precompresso.
Qualsiasi azione di apertura e chiusura dell'interruttore è comandata da un elettroattuatore che può essere in particolare un'elettrovalvola, un elettromagnete on un qualsiasi altro sistema attuato elettricamente che attivi i meccanismi preposti all'apertura e alla chiusura dell'interruttore.
Per semplicità descrittiva nel seguito si identificherà tale elettroattuatore con un'elettrovalvola.
L'attuazione del comando di apertura o chiusura viene realizzata dalla messa in tensione di un elettromagnete corrispondente che equipaggia il comando. In pratica, l'energizzazione di una bobina (una per ogni polo) attua una corrispondente elettrovalvola preposta all'attuazione di un comando di apertura o di chiusura.
La liberazione dell'energia accumulata nel sistema di accumulo provoca lo spostamento delle parti mobili dell'interruttore.
Il sistema di accumulo è generalmente costituito da un cilindro ermetico e da un pistone separante due fluidi: azoto ed olio. L'accumulatore è mantenuto in pressione mediante una motopompa ad alta pressione comandata dai contatti di un pressostato.
L'energia prodotta dall'espansione rapida ma parziale dell'azoto compresso è trasmessa idraulicamente ai martinetti dell'interruttore mediante una valvola.
Come detto tutti i componenti idraulici ed elettrici sono all'interno di un'unica cabina montata sul cavalletto del polo centrale.
Attualmente quindi il sistema di controllo di un interruttore di alta tensione, che deve operare in presenza di tensioni variabili tra 145 e 170 kV e con correnti dell'ordine di 1250-3150 A, è di tipo elettromeccanico, basato cioè su relè che provvedono ad aprire o chiudere i contatti dell'interruttore.
La logica a relè comunemente impiegata presenta tuttavia diversi inconvenienti.
In primo luogo, la logica a relè necessita di un gran numero di cablaggi e questo comporta una dimensione notevole della cabina di comando. Inoltre, questo tipo di logica è carente nella flessibilità in quanto le funzioni eseguibili dalla logica sono rigide, predefinite e quindi non modificabili dall'utente per poterne aggiungere altre di proprio interesse
In aggiunta, la logica a relè esegue unicamente funzioni di controllo (attuazione) dell'interruttore, senza essere peraltro in grado di effettuare un monitoraggio dell'interruttore al fine di rivelarne preventivamente possibili situazioni di guasto.
Infine, il grande numero di cablaggi comporta una propensione ai guasti che mette in pericolo l'affidabilità dell'interruttore, particolarmente nella funzione di apertura che è il comando che si desidera sia sempre eseguibile al fine della sicurezza.
Compito precipuo del presente trovato è quindi quello di realizzare un dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione che sia di tipo elettronico.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione che garantisca un elevato grado di sicurezza di esecuzione del comando di apertura.
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione che permetta di monitorare lo stato delle bobine di attuazione delle elettrovalvole preposte alla realizzazione dei comandi di apertura/chiusura.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione che sia inseribile in un sistema elettronico di controllo in linea di un tale interruttore.
Ancora un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione che sia collegabile in serie con un uno o più dispositivi analoghi.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di elevata affidabilità, di relativamente facile realizzazione a costi competitivi.
Questo compito, nonché questi e altri scopi che meglio appariranno in seguito sono raggiunti da un dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione, caratterizzato dal fatto di comprendere, per ciascun polo dell'interruttore, mezzi di generazione di impulsi atti a generare un impulso in seguito alla ricezione di un comando di apertura/chiusura di un interruttore e mezzi oscillatori atti a convertire detto impulso in un treno di impulsi per pilotare mezzi trasformatori disposti in serie a detti mezzi oscillatori e i cui segnali di uscita comandano l'apertura o la chiusura di uno o più mezzi di commutazione per permettere l'alimentazione di tensione ad una bobina di attuazione dei comandi di apertura o chiusura del rispettivo polo ad essa associato.
Il compito e gli scopi sopra esposti sono raggiunti anche da un procedimento dì attuazione di comandi di apertura/chiusura di un interruttore di alta tensione, caratterizzato dal fatto di comprendere per ciascun polo dell'interruttore le fasi che consistono nel:
- in seguito alla ricezione di un comando di apertura/chiusura, generare un impulso in corrispondenza del fronte di salita di detto impulso;
- generare un treno di impulsi di durata pari alla durata di detto impulso per pilotare mezzi trasformatori;
- impiegare segnali di uscita di detti mezzi trasformatori per pilotare mezzi di commutazione atti a chiudere/aprire un circuito di alimentazione di tensione ad una bobina di attuazione del polo di detto interruttore al fine di comandare l'apertura o lo chiusura di detto polo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui l'unica figura illustra uno schema a blocchi della configurazione circuitale del dispositivo secondo il trovato, relativa al comando di una delle bobine di attuazione.
Con riferimento all'unica figura citata, il dispositivo secondo il trovato, integrabile su un'unica scheda è mostrato unicamente nella porzione circuitale relativa all'energizzazione di una sola bobina.
Si deve intendere che la porzione illustrata e che sarà descritta nel seguito è in effetti ripetuta fisicamente un numero di volte pari al numero di bobine da comandare.
Quindi, nel caso di un interruttore di alta tensione a tre poli sono presenti tre bobine per il comando di apertura e tre per il comando di chiusura: in totale quindi vi saranno sei realizzazioni circuitali identiche a quella illustrata nel disegno allegato.
Inoltre, dato che il dispositivo secondo il trovato è integrabile in un sistema di controllo elettronico della gestione di un interruttore di alta tensione, oggetto di una domanda di brevetto copendente a nome della stessa richiedente della presente domanda (tale domanda di brevetto copendente si intende qui inclusa per ogni riferimento) che prevede la duplicazione dei comandi di apertura e chiusura, tale dispositivo sarà integrato in modo ridondato all'interno del sistema di controllo sopra citato.
Con riferimento ora all'unica figura citata, la configurazione circuitale di comando di una bobina, globalmente indicata dal numero di riferimento 1, comprende una coppia di terminali 2a, 2b atti a ricevere in differenziale i comandi provenienti da un microprocessore esterno (non mostrato) facente parte del sistema di controllo descritto nella domanda di brevetto copendente a cui si è fatto riferimento in precedenza.
Tali comandi vengono inviati dal microprocessore attraverso una scheda di interfaccia di ingresso/uscita (anch'essa non mostrata) a cui è collegato il dispositivo secondo il trovato.
I comandi in arrivo sui terminali 2a e 2b sono relativi alla apertura/chiusura dell'interruttore e quindi alla energizzazione della bobina di comando del polo dell'interruttore che nella figura è indicata dal numero di riferimento 100.
II numero di riferimento 3 indica un amplificatore differenziale per l'amplificazione dei segnali in arrivo ai terminali 2a e 2b.
A valle dell'amplificatore differenziale 3 sono presenti mezzi di generazione di impulsi 4 i quali provvedono, a fronte di un comando proveniente dal microprocessore, a generare un impulso di durata massima pari a 30ms
I mezzi di generazione di impulsi comprendono opportunamente ad esempio un monostabile il quale produce in uscita un impulso di durata massima pari a 30ms.
La durata corretta del comando proveniente dal microprocessore è pari a 25 ms e quindi se il comando ha la durata predefinita corretta, l'impulso generato dal monostabile si esaurisce esattamente in corrispondenza del fronte di caduta del segnale di comando.
In caso contrario, cioè se per un qualsiasi motivo la durata del segnale di comando supera i 25 ms, ad esempio per un malfunzionamento del microprocessore, allora il monostabile riporta comunque a zero l'impulso entro il tempo massimo di 30 ms.
Questo è effettuato in considerazione del fatto che la bobina di attuazione 100 impiegata è una bobina a bassa tensione (circa 24V) che viene energizzata per un breve periodo (al massimo 30 ms) ad una tensione molto più elevata, ad esempio circa 110V, in modo tale che i tempi di corsa del pistone da essa indirettamente attuato siano ridottissimi, consentendo quindi un'operazione di apertura (o di chiusura) del polo dell'interruttore molto veloce.
Nella figura il monostabile 4 è mostrato sdoppiato nei blocchi 4a e 4b per evidenziare il differente comportamento nel caso in cui il segnale di comando abbia la durata prestabilita (25 ms), blocco 4a, e quindi l'impulso generato dal monostabile cade in corrispondenza del fronte di discesa del segnale di comando.
Il blocco 4b è invece relativo al caso in cui il segnale di comando ha una durata superiore a quella prestabilita e il monostabile 4 genera un impulso che ha comunque durata massima pari a 30ms.
Questo garantisce che la bobina 100 del polo dell'interruttore sia energi2zata per un tempo massimo pari a 30ms . Tempi superiori comporterebbero infatti il danneggiamento della bobina stessa a causa della tensione di alimentazione elevata che viene applicata ai capi della bobina per velocizzarne il funzionamento.
Mezzi oscillatori 5 disposti a valle del monostabile 4 provvedono a convertire l'impulso generato dal monostabile 4 in una serie di impulsi (treno di impulsi) distribuiti aventi una durata totale massima di 30ms.
La durata del treno di impulsi è pari alla durata del segnale impulsivo generato dal monostabile 4 e può quindi essere pari a 25 ms al minimo o 30 ms al massimo.
I valori temporali sopra enunciati devono essere intesi come puramente indicativi dato che nulla vieta di impiegare tensioni di alimentazione differenti e valori degli impulsi differenti. La condizione che deve comunque essere rispettata è che la durata dell'impulso di energizzazione della bobina 100 non deve essere superiore alla capacità di sopportazione, da parte della bobina, di una tensione di alimentazione notevolmente superiore alla sua normale tensione di funzionamento.
Lo stadio successivo ai mezzi oscillatori 5 comprende un trasformatore di disaccoppiamento 6 per realizzare il disaccoppiamento galvanico il quale comprende un avvolgimento primario 6a e due avvolgimenti secondari 6b e 6c che permettono di sdoppiare l'uscita di tale trasformatore 6.
L'uscita del primo avvolgimento secondario 6b passa in mezzi raddrizzatori 7b costituiti da un ponte di diodi e va a pilotare primi mezzi di commutazione, vantaggiosamente realizzati da un primo interruttore a FET 8b.
Analogamente, l'uscita del secondo avvolgimento secondario 6c passa in mezzi raddrizzatori 7c anch'essi costituiti da un ponte di diodi, viene derivata mediante un filtro passa-alto vantaggiosamente costituito da mezzi capacitivi 9 e va a pilotare secondi mezzi di commutazione, vantaggiosamente realizzati da un secondo interruttore a FET 8c.
Il FET 8b ha il proprio terminale di sorgente (source) collegato al terminale di pozzo (drain) del FET 8c e il terminale di pozzo (drain) collegato ad uno dei capi della bobina 100.
Il terminale di sorgente del FET 8c è invece collegata alla tensione di alimentazione negativa di 110V.
La tensione di alimentazione positiva (+110V) è alimentata all'altro capo della bobina.
Il primo FET 8b è pilotato da un segnale continuo mentre il secondo FEt è pilotato da un segnale impulsivo avente la durata minima pari all'impulso di 30ms.
I due FET 8b e 8c si comportano quindi come due interruttori per chiudere o aprire il circuito sulla bobina 100.
La porzione circuitale descritta in precedenza è relativa alla parte di attuazione di comandi del dispositivo secondo il trovato.
La parte rimanente del circuito illustrato nella figura è invece relativa alla funzione di monitoraggio della continuità della bobina 100 allo scopo di verificarne l'integrità, requisito fondamentale per un suo corretto funzionamento.
Secondi mezzi di oscillazione 10 producono un segnale il quale passa in un secondo trasformatore e da qui in un raddrizzatore, vantaggiosamente di tipo a semionda, per essere iniettato nella bobina 100.
Tale segnale viene riletto e disaccoppiato mediante un optoisolatore 13, viene filtrato e quindi amplificato da mezzi di amplificazione 14 per essere infine inviato alla scheda di interfaccia di ingresso/uscita e da qui al microprocessore.
Con riferimento all'unica figura citata, il funzionamento del dispositivo secondo il trovato è come segue.
La bobina 100 è, come sopra spiegato, una bobina a bassa tensione che viene alimentata per un breve periodo a tensione molto più alta del normale al fine di velocizzare al massimo la corsa del pistone da essa comandato.
Naturalmente questa tensione di alimentazione elevata non può essere sopportata dalla bobina 100 per un tempo troppo lungo pena il danneggiamento della bobina stessa.
A tal fine, in seguito alla ricezione di un segnale di comando di apertura/chiusura da un'unità di controllo esterna quale un microprocessore, viene generato un impulso dal monostabile 4 e la generazione di tale impulso coincide con il fronte di salita del segnale di comando.
Il segnale impulsivo prodotto dal monostabile 4 ha una durata massima prestabilita pari alla capacità di sopportazione nel tempo, da parte della bobina 100, di una tensione di alimentazione molto più elevata della sua nominale.
Quindi, nel caso in cui il segnale di comando proveniente da un microprocessore sia un segnale corretto di durata temporale normale, l'impulso generato termina in corrispondenza del fronte di caduta del segnale di comando.
Al contrario, se il segnale di comando dovesse, per un qualsiasi guasto, essere di durata superiore alla durata normale prevista, l'impulso generato dal monostabile 4 terminerebbe in ogni caso entro il tempo massimi prestabilito.
In questo modo la bobina 100 è preservata da possibili danneggiamenti
L'impulso generato dal monostabile 4 viene quindi trasformato in un treno di impulsi dall'oscillatore 5. Il treno di impulsi ha durata pari alla durata complessiva dell'impulso prodotto dal monostabile.
Il treno di impulsi ha la funzione di pilotare il trasformatore 6 il quale ha due secondari 6b e 6c.
I segnali di uscita dai due secondari 6b e 6c sono rispettivamente raddrizzati dai raddrizzatori a ponte 7b e 7c.
Uno dei raddrizzatori a ponte (nella figura il raddrizzatore 7c) ha collegato in serie un filtro passa-alto 9 il quale effettua la derivata del segnale in uscita dal raddrizzatore.
Quindi, i due FET 8b e 8c sono rispettivamente alimentati da un segnale continuo e da un segnale derivato.
Affichè la bobina 100 sia alimentata occorre che entrambi i FET 8b e 8c siano in conduzione.
Il fatto di avere due segnali differenti di comando dei FET 8b e 8c fa sì che il dispositivo abbia una sicurezza in più.
Infatti, una prima sicurezza (comando con segnale continuo) è data dal fatto che la durata dell'impulso è comunque predefinita, indipendentemente dalla durata del comando di apertura/chiusura.
La seconda sicurezza (comando con segnale derivato) è necessaria in quanto potrebbe comunque verificarsi il caso in cui l'impulso o il treno di impulsi non abbiano una durata corretta sia a fronte di un comando di apertura/chiusura corretto sia a fronte di un comando di apertura/chiusura non corretto, sia a causa di un guasto dell'oscillatore 5.
In questo caso, se si avessero a disposizione due segnali uguali di pilotaggio dei due FEt 8b e 8c, questi rimarrebbero in conduzione per un periodo troppo lungo e si brucerebbe la bobina 100.
Al contrario, derivando uno dei due segnali si garantisce che almeno uno dei due FET 8b e 8c dopo un certo tempo (definito dalle caratteristiche del filtro passa-alto 9) non sarà più in conduzione aprendo quindi il circuito e impedendo alla bobina di bruciarsi.
Il dispositivo secondo il trovato ha quindi una doppia caratteristica di sicurezza interna.
La prima è data dal dimensionamento temporale della durata dell'impulso e del treno di impulsi e la seconda è data dalla derivazione di uno dei due segnali di pilotaggio dei FET 8b e 8c.
La parte circuitale di rilevamento della continuità della bobina fornisce un'ulteriore garanzia dell'attuazione dei comandi di apertura/chiusura.
Nella fase di rilevamento l'oscillatore 10 genera un segnale tramite il trasformatore 11 il quale viene iniettato nella bobina 100 dopo essere stato raddrizzato dal raddrizzatore a semionda 12.
Il segnale iniettato nella bobina 100 viene riletto in uscita dalla bobina e disaccoppiato dall'optoisolatore 13, successivamente amplificato dall'amplificatore 14 per essere quindi inviato alla scheda di ingresso/uscita (non mostrata).
In questo modo si realizza il monitoraggio della continuità della bobina 100.
Si è in pratica constatato come il dispositivo secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto consente di realizzare un controllo elettronico di attuazione dei comandi di apertura/chiusura di un interruttore di alta tensione con elevate garanzie di sicurezza.
Come precedentemente spiegato, il dispositivo secondo il trovato comprende per ogni bobina dell'interruttore un circuito analogo a quello mostrato nella figura allegata.
In pratica, se il dispositivo secondo il trovato viene inserito in un sistema di controllo e monitoraggio dell'interruttore quale descritto nella domanda di brevetto copendente sopra citata, per un interruttore trifasico (a tre poli) sono previste tre bobine di comando di apertura e tre di chiusura.
Il dispositivo secondo il trovato può ad esempio essere integrato su una scheda la quale vantaggiosamente raggruppa i circuiti per il comando di apertura o di chiusura di tutti i tre poli.
Due o più schede analoghe possono essere collegate fra loro.
Il rilevamento della continuità della bobina risulta di fondamentale importanza per un corretto e sicuro funzionamento dell'interruttore di alta tensione.
Come visto, infine, il dispositivo secondo il trovato permette di comandare elettronicamente l'apertura e la chiusura di un interruttore di alta tensione, superando gli inconvenienti insiti nella logica a relè fino ad ora impiegata, con il vantaggio ulteriore di garantir una sicurezza di funzionamento molto maggiore.
Il dispositivo così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Così, ad esempio, i valori temporali di durata degli impulsi possono essere differenti da quelli illustrati così come i mezzi di commutazione 8b e 8c possono essere di tipo diverso dai FET mostrati.
Infine, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.
Laddove le caratteristiche tecniche nelle rivendicazioni sono seguite da riferimenti numerici e/o sigle, detti riferimenti numerici e/o sigle sono stati aggiunti all'unico scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e pertanto detti riferimenti numerici e/o sigle non producono alcun effetto sull'ambito di ciascun elemento identificato solo a titolo indicativo da detti riferimenti numerici e/o sigle.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione, caratterizzato dal fatto di comprendere, per ciascun polo dell'interruttore, mezzi di generazione di impulsi atti a generare un impulso in seguito alla ricezione di un comando di apertura/chiusura di un interruttore e mezzi oscillatori atti a convertire detto impulso in un treno di impulsi per pilotare mezzi trasformatori disposti in serie a detti mezzi oscillatori e i cui segnali di uscita comandano l'apertura o la chiusura di uno o più mezzi di commutazione per permettere l'alimentazione di tensione ad una bobina di attuazione dei comandi di apertura o chiusura del rispettivo polo ad essa associato.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di generazione di impulsi comprendono un monostabile atto a generare un impulso la cui durata massima è determinata dalla capacità di detta bobina di resistere alla tensione di alimentazione senza subire danneggiamenti. 3. dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi oscillatori generano un treno di impulsi la cui durata temporale è pari alla durata complessiva di detto impulso, detto treno di impulsi alimentando detti mezzi trasformatori disposti a valle di detti mezzi oscillatori. A. Dispositivo secondo la rivendicazióne 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi trasformatori comprendono un trasformatore avente un primario e due secondari, il segnale di uscita di ciascuno di detti due secondari pilotando uno rispettivo di detti uno o più mezzi di commutazione. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che tra detti due secondari e detti rispettivi mezzi di commutazione sono previsti rispettivi mezzi di raddrizzamento. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti uno o più mezzi di commutazione sono ciascuno costituito da un FET. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di FET collegati in serie. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che a valle di uno di detti mezzi di raddrizzamento sono previsti mezzi di derivazione atti a ricavare la derivata del segnale in uscita da detti mezzi di raddrizzamento, il segnale di uscita da detti mezzi di raddrizzamento disposti a valle di uno di detti secondari essendo inviato in ingresso a detti mezzi di commutazione. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di derivazione comprendono un filtro passa-alto. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di amplificazione disposti a monte di detti mezzi di generazione di impulsi, detti mezzi di amplificazione essendo atti ad amplificare i comandi di apertura/chiusura ricevuti. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre mezzi di verifica della continuità di detta bobina. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di verifica della continuità di detta bobina comprendono mezzi oscillatori atti a pilotare un trasformatore per l'iniezione di un segnale in detta bobina, mezzi raddrizzatori disposti a valle di detto trasformatore, e mezzi di rilevamento di segnali atti a rilevare i segnali di uscita da detta bobina al fine di verificare la continuità di detta bobina. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rilevamento di segnali comprendono un optoisolatore. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi amplificatori atti ad amplificare l'uscita di detto optoisolatore. 15. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate. 16. Procedimento di attuazione di comandi di apertura/chiusura di un interruttore di alta tensione, caratterizzato dal fatto di comprendere per ciascun polo dell'interruttore le fasi che consistono nel: - in seguito alla ricezione di un comando di apertura/chiusura, generare un impulso in corrispondenza del fronte di salita di detto impulso; - generare un treno di impulsi di durata pari alla durata di detto impulso per pilotare mezzi trasformatori; - impiegare segnali di uscita di detti mezzi trasformatori per pilotare mezzi di commutazione atti a chiudere/aprire un circuito di alimentazione di tensione ad una bobina di attuazione del polo di detto interruttore al fine di comandare l'apertura o lo chiusura di detto polo. 17. Procedimento secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detto impulso ha una durata temporale predefinita, indipendente dalla durata temporale di detto comando di apertura/chiusura e determinata dalla capacità massima di resistenza di detta bobina alla tensione di alimentazione prevista. 18. Procedimento secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di raddrizzamento dei segnali di uscita da detti mezzi trasformatori. 19. Procedimento secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detta fase di pilotaggio di detti mezzi di commutazione mediante segnali emessi da detti mezzi trasformatori comprende derivare almeno uno di detti segnali per il pilotaggio di almeno uno di detti mezzi di commutazione. 20. Procedimento secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una fase che consiste nel rilevare la continuità di detta bobina. 21. Procedimento secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che detta fase che consiste nel rilevare la continuità di detta bobina comprende le fasi che consistono nel: - iniettare un segnale in detta bobina; e - rilevare il segnale di uscita da detta bobina. 22. Procedimento secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che detta fase che consiste nell'iniettare un segnale in detta bobina comprende: - generare un segnale mediante mezzi oscillatori; e - raddrizzare detto segnale ed alimentarlo a detta bobina. 23. Uso di un dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura di un interruttore di alta tensione come rivendicato nella rivendicazione 1 in un sistema elettronico di controllo e monitoraggio di un interruttore. 24. Uso di uno o più dispositivi di attuazione di comandi di apertura/chiusura di un interruttore di alta tensione come rivendicato nella rivendicazione 1 in un sistema elettronico di controllo e monitoraggio di un interruttore, caratterizzato dal fatto che detti uno o più dispositivi di attuazione sono collegati fra loro.
IT97MI000049A 1997-01-14 1997-01-14 Dispositivo di attuazione di comandi di apertura/chiusura per un interruttore di alta tensione IT1289885B1 (it)

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