ITMI962529A1 - Metodo di gestione dell'accesso ad una rete ottica passiva (pon) in un sistema pon di tipo tdma - Google Patents

Metodo di gestione dell'accesso ad una rete ottica passiva (pon) in un sistema pon di tipo tdma Download PDF

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ITMI962529A1
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Luca Cattaneo
Roberto Piccini
Alberto Profumo
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Italtel Spa
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DESCRIZIONE dell?invenzione industriale a nome:
Campo di applicazione dell?invenzione:
La presente invenzione concerne un metodo per la gestione dell?accesso ad una rete ottica passiva (Passive Optical Network o PON), all? interno di un sistema di accesso PON, operante, nelTa di razione utente-centrale, ad accesso multiplo per divisione di tempo (Time Division Multiple Access o brevemente TDMA), in maniera tale da consentire il trasporto in modo particolarmente efficiente di flussi informativi numerici, relativi a differenti tipologie di servizi e caratterizzati da profili di traffico diversi.
I differenti tipi di servizi si possono classificare genericamente in due classi:
? servizi Broad-Band (BB, a larga banda) trasportati secondo meccanismi asincroni standard (pacchetti, detti celle, ATM di 53 byte);
? servizi Narrow-Band (NB, a banda stretta) trasportati secondo sistemi di trasmissione sincroni (SDH) o plesiocroni (PDH).
Per quanto concerne il traffico di tipo Broad-Band, sorge inoltre l?esigenza di supportare non solo utenti caratterizzati da traffico a bit-rate costante (Constant Bit-Rate o brevemente CBR), ma anche utenti aventi differenti profili di traffico, quali quelli a bit-rate variabile (Variable Bit-Rate ? brevemente VBR), a bit-rate disponibile (Available Bit-Rate 0 brevemente ABR) e a bit-rate non specificata (Unspecified Bit-Rate o brevemente UBR).
La rete di accesso ? comunemente individuata da una o pi? interfacce di collegamento (di tipo V) in centrale e da vari tipi di interfacce utente, normalmente attestate ad apparati posti in prossimit? degli utenti.
Gli apparati che vengono condivisi nella rete di accpsso, e che costituiscono il cosiddetto sistema di accesso sono rappresentati da una terminazione di linea (Optical Line Termination, o brevemente OLT), generalmente collocata o posta in prossimit? di una centrale di commutazione telefonica, e da piu? unit? di rete (Optical Network Unit, o brevemente ONU), tipicamente poste in prossimit? degli utenti, collegate alla stessa OLT attraverso una rete ottica passiva, secondo quanto riportato in Fig. 1. La rete ottica passiva, che costituisce la cosiddetta infrastruttura di rete d? accesso, ? tipicamente strutturata ad albero ed ? composta da spezzoni di fibra ottica interconnessi da componenti ottici passivi, detti power splitter/combiners, che permettono di suddividere sulle uscite o ricombinare ai propri ingressi i segnali ottici trasmessi.
L?invenzione ? trova applicazione generale nelle reti numeriche di telecomunicazione, e pi? in particolare nell? ambito delle reti numeriche per servizi integrati a larga banda, ovvero ad elevato bit rate, basate sull? utilizzo della modalit? di trasporto ATM, e brevemente indicate come B-ISDN.
Pi? in particolare, l?invenzione fa riferimento a sistemi PON in cui la strutturazione dell?informazione, nelle due direzioni di trasmissione, sia del tipo descritto nella domanda italiana di brevetto N. MI 96A 001064 dal titolo ?METODO DI STRUTTURAZIONE DELL?INFORMAZIONE DIGITALE TRASPORTABILE IN ENTRAMBE LE DIREZIONI SU UNA RETE OTTICA PASSIVA (PON) IN UN SISTEMA PON DI TIPO TDMA?. a nome della stessa richiedente.
La necessita? di adottare un protocollo TDMA, nei sistemi PON, deriva dal fatto che, mentre il segnale ottico emesso dalla terminazione OLT giunge a tutte le unit? di rete (direzione downstream), nella direzione opposta (direzione upstream), i segnali ottici emessi da ciascuna ONU si uniscono sulla FON per formare un unico segnale ottico ricevuto dalla OLT. Utilizzando il protocollo TDMA, la trasmissione da parte di ciascuna unit? di rete viene permessa solo in ben definiti intervalli temporali (time slot) in modo da evitare che, in un medesimo istante, possano sovrapporsi (e quindi cancellarsi a vicenda) i segnali provenienti da due o pi? ONU diverse.
Il permesso di trasmissione per ciascun intervallo temporale, viene generato e trasmesso a tutte le ONU dalla OLT: la struttura del segnale numerico trasmesso dalla OLT deve essere quindi in grado di trasportare il permesso, detto anche ?grant o ?permit", per abilitare la trasmissione, da parte delia ONU selezionata, in ciascuno slot in direzione upstream.
Rassegna deH?arte? nota:
Nel progetto RACE 2024, Broadband Access Facilities (BAF), e? stato realizzato un sistema sperimentale di accesso su rete ottica passiva, in cui l?accesso in direzione upstream e? gestito dalla terminazione di linea (OLT), tramite la generazione di ?permit? dedicati ai singoli utenti attestati alle unita? di rete (ONU): ci?' comporta, nel caso di un numero elevato di utenti, la crescita nella complessit?? della gestione dei permit dedicati agli utenti. Tale implementazione sfrutta la conoscenza delle lunghezze di coda (ossia del livello di riempimento dei buffer in cui, nelle ONU, vengono memorizzate le celle che devono essere trasmesse upstream) relative ai diversi utenti, al fine di generare dinamicamente i permit con un algoritmo tale da evitare rilevanti variazioni del ritardo di trasmissione sulla PON deirinform azione degli utenti, gestendo quindi anche utenti con profilo di traffico variabile nel tempo, anche se a costo di una certa complessit?? nell'implementazione hardware dell?algoritmo di Medium Access Control (MAC). Inoltre il siddetto sistema sperimentale elabora solo informazioni di tipo Broad-Band, non prendendo in considerazione anche servizi Narrow-Band. Ci? costituisce evidentemente una notevole limitazione.
E1 stato anche proposto l'utilizzo di un ulteriore sistema d?accesso, basato sul protocollo TDMA.
In tale realizzazione sono trattati sia servizi BB che servizi NB. A differenza di quanto implementato nel BAF, tale ulteriore sistema di accesso gestisce i permit per traffico NB e BB non con una loro allocazione dinamica, ma definendo una tabella semipermanente, che riserva ciascuno slot della trama upstream ad uno dei due tipi di traffico per una certa ONU. Tale soluzione comporta una realizzazione hardware semplice del protocollo MAC, introducendo ridotte distorsioni nel traffico delle ONU, ma non permette di gestire con la massima efficienza la banda upstream, in quanto non contempla la possibilit?? di variare dinamicamente l?allocazione dei permit, come necessario per gestire anche utenti aventi profilo di traffico variabile.
Scopi deirinvenzione:
Scopo principale della presente invenzione e? quello di superare gli inconvenienti e le limitazioni della tecnica anteriore ed in particolare di prevedere ed integrare nella OLT modalit?? di gestione differenti per i permit relativi a tipi di traffico diversi* per controllare, in una rete ottica passiva, l?accesso al mezzo di trasmissione da parte sia di servizi Broad-Band che di servizi Narrow-Band e, per quanto concerne il traffico Broad-Band, per gestire utenti caratterizzati da profili di traffico diversi. Il presente metodo si propone di indirizzare il traffico complessivo della ONU presente nel sistema d?accesso e non quello dei singoli utenti, lasciando ad un secondo meccanismo MAC, localizzato a livello di ciascuna ONU, il compito di raccogliere il traffico upstream di tutti gli utenti attestati a tale ONU.
La presente soluzione intende ottimizzare lo sfruttamento della banda disponibile nella direzione upstream (dalla ONU alla OLT) e realizzare al tempo stesso un sistema di accesso in grado di gestire in modo efficiente le variazioni del profilo di traffico delle diverse unita? di rete.
Sommario dell?invenzione:
A livello di OLT, si prevede un?allocazione semipermanente dei permit dedicati agli utenti aventi traffico Broad-Band di tipo CBR e VBR-rt, nonch?? al traffico di tipo Narrow-Band. I permit vengono cio?? memorizzati in una tabella, in cui i permit Bread-Band vengono allocati per ciascuna ONU in base al valore delle banda di picco aggregata di tutti gli utenti CBR e VBR-rt relativi a detta ONU (moltiplicata per un fattore di concentrazione, maggiore di uno, per garantire agli utenti migliori prestazioni del sistema in termini di distorsione del traffico). Tale configurazione di permit garantisce che il traffico relativo agli utenti CBR e VBR-rt possa essere convogliato dalla ONU verso la OLT in base al valore di banda di picco (Peak Celi Rate o brevemente PCR) contrattato, e che venga quindi rispettata, per tali utenti, la prevista qualit?? del serv?zio.
Tale soluzione e? peraltro necessaria per il trasporto dell?informazione di tipo Narrow-Band a cui -devono essere riservati degli slot in posizione fissa all?interno della trama prevista per la trasmissione upstream per permetterne il corretto processamento.
La suddetta tabella dei permit viene aggi?nata dal software ogni qualvolta cambino le bande aggregate richieste dalle varie unita? di rete, a seguito delle variazioni nelle connessioni stabilite fra la OLT ed i diversi utenti.
La soluzione proposta consente inoltre una realizzazione semplice del protocollo MAC, per i permit di tipo Narrow-Band e Broad-Band CBR/VBR-rt, introducendo soltando ridotte distorsioni nel traffico delle ONU.
La scelta di indirizzare con i permit le diverse code nelle varie ONU (il cui numero massimo pu?? essere come ordine di grandezza di 32), e non i singoli utenti ad essa attestati, e' tale da rendere la complessit?? della gestione dei permit nella OLT indipendente dal numero di utenti. Si lascia ad un secondo meccanismo MAC, localizzato a livello di ciascuna ONU, il compito di richiamare dati Broad-Band (dalle singole interfacce di utente attestate a tale ONU.
Il metodo qui descritto prevede altres?? delle modalit?? per allocare la banda disponibile in direzione upstre?m (ossia la parte frazione della totale banda upstre?m non riservata a traffico CBR e VBR-rt o Narrow-Band) ad utenti di tipo VBR-nrt, ABR e UBR, per i quali non e? previsto il rispetto di un massimo ritardo di trasferimento (max Celi Transfer Delay o brevemente max CTD), rendendo piu? efficiente lo sfruttamento di detta banda.
Con riferimento ad una situazione generale in cui, per ciascuna ONU, si abbiano due code distinte per il traffico Broad-Band (una che raccoglie le celle per gii utenti caratterizzati da traffico CBR o VBR-rt, l?altra in cui vengono memorizzate le celle per i traffici di tipo VBR-nrt, ABR e UBR), il meccanismo di generazione dei permit nella OLT e? tale che, ogni volta che dalla tabella di configurazione dei permit esce un permit ?idle? (a cui non corrisponde la trasmissione upstream per nessun utente NB o CBFWBR-rt), viene inserito al suo posto, nel flusso dati downstream, un permit VBR-nrt/ABR/UBR, che, impegnando il corrispondente time slot upstream, permette di occupare in modo effici?nte la banda disponibile nel sistema, senza comunque pregiudicare la qualit?? del servizio per gli utenti caratterizzati da traffico Broad-Band CBR e VBR-rt.
Il metodo qui descritto propone che, al fine di permettere alla OLT di scegliere a quale ONU inviare un permit VBR-nrt/ABR/UBR in modo equo, ossia in base all?effettivo traffico da trasmettere in direzione upstream, !e ONU segnalino alla OLT la lunghezza attuale delle loro code VBR-nrt/ABR/UBR. Per trasmettere tale informazione si prevede un duplice approccio:
? quando ha luogo la trasmissione di uno slot upstream da parte di una certa ONU, si riserva nella trama upstream un campo per trasportare il valore della lunghezza della coda da cui sono stati estratti i dati trasmessi nel presente slot;
? per conoscere lo stato delle code di tutte le ONU, aH'inizializzazione del sistema, si riserva un campo nella cella di servizio upstream dove la ONU che sta trasmettendo notifica alla OLT lo stato delle proprie code. Tale accorgimento permette inoltre alla OLT, durante il normale funzionamento del sistema, di aggiornare in modo costante l?informazione sullo stato di tutte le code e ci?? risulta particolarmente importante per quelle ONU che. trasmettono con una celi rate ridotta e che potrebbero segnalare il loro stato alla OLT molto poco frequentemente, se si limitassero a trasferire tale informazione solo durante gli slot loro riservati.
La scelta di utilizzare una tabella semi permanente per determinate categorie di permit (NB e BB di tipo CBR/VBR-rt) permette di allocare, in modo decentralizzato a livello di ciascuna ONU, ad utenti BB con traffico a bassa priorit?? quella frazione di banda che gli utenti CBR/VBR-rt lasciano momentaneamente inutilizzata, rendendo possibile un ulteriore incremento dell?efficienza con cui si pu?' utilizzare la banda upstream.
Infatti ogni volta che la ONU verifica, avendo ricevuto un permit di tipo CBR/VBR-rt, che la coda relativa a tali tipi di traffico e? vuota, abilita la trasmissione in direzione upstream di dati VBR-nrt/ABR/UBR in luogo delle celle CBR/VBR-rt non disponibili, evitando cosi? di lasciare inutilizzato il corrispondente time slot upstream.
Forma quindi oggetto della presente invenzione un metodo di gestione, da parte di una unit? di terminazione di rete., dell'accesso ad una rete ottica passiva realizzato conformemente a quanto illustrato nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche della presente invenzione che sono ritenute innovative sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione delle figure:
L'invenzione verr? meglio compresa dalla descrizione che segue fornita a titolo di esempio non limitataivo e corredata dalle figure allegate in cui:
La Figura 1 mostra lo schema di una tipica infrastruttura condivisibile della rete di accesso;
la Figura 2 mostra una possibile struttura di trama/multitrama downstream secondo il metodo dell?invenzione;
la Figura 3 mostra una possibile struttura di trama/multitrama Cipstream secondo il metodo dell 'invenzione;
la Figura 4 mostra una possibile struttura del campo che trasporta il permit, all?intemo del flusso dati downstream secondo il metodo dell'invenzione;
la Figura 5 mostra una possibile struttura del campo che trasporta l?informazione della lunghezza della coda da cui sono estratti i dati trasmessi in ogni slot, all 'interno della struttura di trama upstream secondo il metodo dell?invenzione;
la Figura 6 mostra una possibile struttura del campo che trasporta l?informazione delle lunghezze delle code di una data ONU, all?interno dei dati di servizio relativi al flusso upstream secondo il metodo dell?invenzione.
Descrizione dettagliata di una forma preferenziale di implementazione dell?Invenzione.
Con riferimento all?esempio di struttura di trama riportato nelle Figg. 2 e 3, si considera una situazione in cui il flusso informativo downstream a 622.08 MHz e? suddiviso in trame composte da un numero fisso di slot (60), ognuno dei quali costituito da blocchi di 54 bytes, essendo il primo di detti bytes riservato al trasporto dell?informazione di permit e i restanti 53 contenenti dati digitali Broad-Band (celle ATM), Narrow-Band o di servizio (celle F3). La struttura di trama upstream a 311.04 MHz e? composta da un ugual numero di slot, contenente pero? un solo blocco di dati. In Fig. 3 il campo indicato come "Campo utile? comprende i 53 bytes di una cella piu? diverse informazioni ausiliarie, fra cui in particolar modo il campo dedicato al trasporto del valore delle lunghezze di coda della ONU.
Di conseguenza ogni slot downstream trasporta nel preambolo (bytes riservati P1, P2, P3) l?informazione relativa ad un unico permit, per allocare ad una determinata coda la possibilit?? di trasmissione nel corrispondente slot upstream.
In Fig. 4 e' indicata la struttura del preambolo necessario ad abilitare l?accesso alla PON in direzione upstream: l?informazione del permit e? suddivisa in due campi, il primo dei quali individua la classe del permit (per traffico CBR/VBR-rt, VBR-nrt/ABR/UBR, Narrow-Band, di servizio ed altri tipi ausiliari), mentre il secondo indirizza la ONU cui il permit e? dedicato. E? inoltre utilizzato un codice a correzione d?errore a protezione del permit, cosi? da evitare che errori nel valore del permit ricevuto causino trasmissioni non autorizzate in direzione upstream, con possibilit?? di collisione fra slot trasmessi da diverse ONU.
Per quanto concerne la modalit?? di comunicazione delle lunghezze di coda dalle ONU alla OLT. in Fig. 5 e? dettagliata una possibile struttura del campo che le ONU inseriscono nella trama upstream per trasportare tale informazione. Per-ogni slot la ONU segnala alla OLT il proprio identificativo di ONU, il tipo di coda da cui la cella e? stata estratta e il numero di celle presenti nella coda in oggetto; anche in questo caso si prevede l'utilizzo di un codice a correzione d?errore, per evitare che errori nell?informazione ricevuta sullo stato delle code provochino malfunzionamenti nell?applicazione dell?algoritmo per l?inserzione dinamica dei permit di tipo Broad-Band.
La comunicazione periodica alla OLT d?lie lunghezze delle code delle ONU, tramite dati di servizio, pu?? realizzarsi riservando nei byte disponibili del payload delle celle di servizio upstream un campo strutturato come in Fig. 6.
Si noti che le Figg. 4, 5 e 6 sono riferite ad un caso generale in cui per ciascuna ONU siano presenti piu? code distinte per i diversi tipi di traffico Broad-Band e che la struttura e le dimensioni dei campi in esse riportate sono comunque solo esemplificative e non limitative.
Una possibile implementazione dell?algoritmo per la generazione dinamica dei permit e? quella descritta nel seguito. L'esempio riportato fa riferimento ad un algoritmo MAC applicato, per semplicit??, alle sole code di traffico VBR-nrt/ABR/UBR, ma risulta applicabile piu? in generale anche alla gestione del traffico CBR/VBR-rt; in quest?ultima situazi?ne il MAC deve essere in grado di gestire le diverse priorit?? dei permit per i differenti tipi, di traffico Broad-Brand.
L'algoritmo di Medium Access Control deve conoscere innanzitutto il valore della banda upstream disponibile per i traffici di tipo Non-Real-Time (VBR-nrt/ABR/UBR), dato dalla differenza fra la banda totale upstream e quella allocata a traffico di tipo Narrow-Band o Broad-Brand Real-Time (CBR/VBR-rt). Il MAC conosce inoltre per ciascuna ONU il valore di banda richiesta B^i), equivalente alla somma delle bande contrattate dagli utenti Non-Real-Time che fanno capo ad una data ONU (si tratta, ad esempio, della banda di picco per un utente VBR-nrt e delle banda minima per un utente ABR/UBR).
All?inizializziazione il MAC attribuisce a tutte le ONU una priorit?? nulla ed asserisce un primo permit di tipo VBR-nrt/ABR/UBR per la ONU che presenta il valore di ?^(?) piu? elevato. Dopo aver schedulato un permit, l?algoritmo decrementa la priorit??, Q(i), della ONU che e ? stata indirizzata di una quantit?? pari alla differenza fra B^ e B^i). Per quanto riguarda invece tutte le ONU a cui non e? stato indirizzato il permit, i valori di priorit?? vengono incrementati di B^i). Inoltre per tener conto dell?effettivo livello di riempimento di ogni coda, ogni volta che alla OLT viene ricevuta dalla ONU i-esima l?informazione della lunghezza della coda per traffico VBR-nrt/ABR/UBR, l?algoritmo MAC incrementa Q(i) della differenza fra Bqi(i) e B^i), essendo Bqj(i) il valore di banda corrispondente alla lunghezza della coda della ONU i-esima.
Infine viene considerata una ONU ?virtuale?, la cui priorit?? viene settata, dopo ogni assegnazione di un permit VBR-nrt/ABR/UBR, ad un valore tale che la sua somma con le priorit?? di tutte le ONU presenti sia nulla. Quando la priorit?? di tale ONU ?virtuale? e? superiore a quella di tutte le ONU presenti, l?algoritmo prevede la generazione di un permit ?idle?.
I permit generati da tale algoritmo MAC vengono inseriti nel flusso dati downstream, rimpiazzando i soli permit ?idle? generati dalla tabella preallocata dedicata alla gestione dei traffici Narrow-Band e Broad-Band di tipo CBR/VBR-rt.
Per quanto la descrizione e le figure di cui sopra siano relative ad una forma preferenziale di realizzazione del dispositivo, risulta evidente che la presente invenzione non ? da considerare limitata a tale forma di realizzazione ma si estende a coprire tutte le ovvie varianti che sono individuabili ?a uri tecnico del settore, senza fuoriuscire dall 'ambito di tutela delle rivendicazioni che seguono.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di gestione da parte di un?unit? di terminazione di rete (OLT) dell?accesso ad una rete ottica passiva (PON) in modalit? ad accesso multiplo per divisione di tempo (TDMA) nella direzione utente-centrale, tramite inserimento nella trama downstream da parte della OLT di permit di abilitazione alla trasmissione upstream da parte delle diverse unit? di rete (ONU) in definiti slot temporali, comprendente l?allocazione dinamica da parte della OLT di permit per traffico Broad-Band in funzione dello stato di riempimento delle code d?attesa di trasmissione delle diverse ONU, secondo quanto notificato alla OLT da ciascuna ONU attraverso l?inserimento di detta informazione di stato di riempimento in appositi campi riservati della struttura di trama upstream, secondo un algoritmo di controllo degli accessi al mezzo di trasmissione (MAC), metodo caratterizzato dal fatto che ? conformato in modo tale da gestire in modo dinamicamente differenziato i permit erogati alle diverse ONU relativi ai diversi flussi informativi numerici Broad-Band in funzione di un valore dinamico di priorit? dipendente dalla tipologia dei servizi e dai relativi profili di traffico delle ONU, allocando invece secondo una prestabilita tabella semipermanente i permit erogati alle diverse ONU per flussi informativi Narrow Band.
  2. 2. Il metodo della rivendicazione 1, in cui anche i permit per flussi informativi Broad Band di tipo a bit rate costante (CBR) e/o di tipo a bit rate variabile real-time (VBR-rt) sono erogati dalla OLT secondo detta tabella semipermanente e solo i permit relativi a flussi informativi Broad Band di tipo a bit rate variabile non-reai-time (VBR-nrt), di tipo a bit rate disponibile (ABR) e di tipo a bit rate indefinita (UBR) sono erogati, in modo dinamico.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna unit? di rete (ONU) gestisce i permit ricevuti dalla terminazione di rete (OLT) allocando dinamicamente al traffico relativo ai flussi informativi Broad Band di tipo a bit rate variabile non-real-time (VBR-nrt, ABR, UBR) banda momentaneamente inutilizzata- dal traffico a bit rate costante (CBR) e/o a bit rate variabile reai time (VBR-rt).
  4. 4. Metodo come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che prevede le fasi di: - allocare in una prima coda di ciascuna unit? di rete (ONU) i flussi informativi Broad Band di tipo a bit rate costante (CBR) e/o di tipo a bit rate variabile real-time (VBR-rt); - allocare in una seconda coda di ciascuna unit? di rete (ONU) i flussi informativi Broad Band di tipo a bit rate variabile non-real-time (VBR-nrt, ABR, UBR);. - gestire tramite una prima tabella semipermanente i permit relativi ai flussi informativi Narrow Band e ai flussi informativi Broad Band di tipo a bit rate costante (CBR) e/o di tipo a bit rate variabile real-time (VBR-rt); - gestire tramite una seconda tabella dinamica i permit dedicati ai flussi informativi Broad Band di tipo a bit rate variabile non-real-time (VBR-nrt, ABR, UBR);. - calcolare il valore della banda upstream disponibile (Bwa) per i servizi nonreal-time (VBR-nrt, ABR, UBR) come differenza tra la banda totale e quella allocata. al traffico Narrow Band o Broad Band real-time (CBR, VBR-rt); - calcolare per ciascuna unit? di rete (ONU) il valore della banda richiesta (?req(?)), cio? la somma delle bande contrattate dagli utenti non-real-time che fanno capo ad una data unit? di rete (ONU); - attribuire a tutte le unit? di rete (ON?) una priorit? nulla ed erogare un primo permit alla trasmissione dei flussi informativi memorizzati in detta seconda. coda dell'unit? di rete che ha il valore di banda richiesta (Breq(i)) pi? elevato; - decrementare la priorit? (Q(i)) dell'unit? di rete (ONU) che ? stata indirizzata di una quantit? pari alla differenza tra la banda disponibile upstream (Bwa) e la banda richiesta (Breq(i)); - incrementare la priorit? (Q(i)) delle unit? di rete (ONU) che non sono state indirizzate di una quantit? pari alla banda richiesta (Breq(i)); - incrementare inoltre la priorit? i (Q(i)) della unit? di rete (ONU), di cui si e? ricevuta la lunghezza di coda, di una quantit? pari .alla differenza tra la banda corrispondente a detta lunghezza upstream (Bq|(i)) e la banda richiesta (Breq (i)); - erogare un permit alla trasmissione dei flussi informativi memorizzati in detta seconda coda dell'unit? di rete che ha il valore di priorit? (Q(i)) pi? elevato; - considerare una unit? di rete (ONU) virtuale la cui priorit? (Q(i)) viene settata, dopo ogni assegnazione di un permit alla trasmissione dei flussi informativi memorizzati in detta seconda coda dell'unit? di rete, ad un valore tale che la sua somma con le priorit? di tutte le unit? di rete (ONU) presenti sia nulla; - generare un permit "idle" quando la priorit? di tale unit? di rete virtuale ? superiore a quella di tutte le unit? di rete (ONU) presenti; - inserire nel flusso dati downstream i permit estratti dalla suddetta tabella dinamica e destinati a determinare la lettura dei flussi informativi allocati in detta seconda coda, per rimpiazzare, nel flusso dati downstream, solo i permit "idle" generati dalla tabella semipermanente.
  5. 5. Metodo come alla rivendicazione 4, in cui le unit? di rete (ONU) inviano all'unit? di terminazione di rete (OLT) una informazione relativa allo stato di riempimento di detta seconda coda ed ? caratterizzato dal fatto che prevede l'ulteriore fase di incrementare la priorit? (Q(i)) dell'unit? di rete (ONU) cui tale informazione si riferisce di una entit? pari alla differenza tra un parametro rappresentativo della sua lunghezza della coda (Bq|(i)) e la suddetta banda richiesta (Breq).
  6. 6. Metodo come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto algoritmo di controllo degli accessi (MAC) implementato nella OLT, ? indipendente come complessit? dal numero di utenti del sistema; in ciascuna ONU la gestione del traffico degli utenti attestati alla ONU essendo eseguito da un algoritmo (MAC) implementato localmente nella ONU, la parte di detto algoritmo implementata nella OLT producendo un indirizzamento di detti permit alle singole ONU e non a singoli utenti.
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 1 , in cui la struttura di trama usata per il trasporto dell?informazione nelle due direzioni di trasmissione attraverso detta PON ? costituita da un numero intero N di slots, in maniera tale che sia sempre valida una relazione biunivoca tra ciascuno slot facente parte della struttura di trama downstream e ciascuno slot facente parte della struttura di trama upstream; ciascuno slot, nella direzione downstream, contenendo un numero intero I di blocchi fondamentali maggiore di uno, ciascuno dei quali ? costituito da un campo utile di m bytes, ed da un campo ausiliario di un singolo byte, detti campi utile e ausiliario essendo mutualmente disposti tra loro, all'interno dello slot, in modo predefinito e costante; ciascuno slot; nella direzione upstream, essendo costituito da un campo di guardia di j bytes, da un campo di preambolo di k bytes e da un campo utile di m bytes; la velocit? di trasmissione in linea nella direzione upstream essendo uguale o esattamente sottomultipla della velocit? di trasmissione in linea downstream.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui detto permit di abilitazione alla trasmissione upstream ? trasportato verso la rispettiva ONU in almeno uno di detti campi ausiliari (P1 , P2, P3) di detti blocchi fonfamentali in cui ? suddiviso ciascuno slot nella direzione downstream.
  9. 9. Metodo della rivendicazione 7, in cui in ciascun slot upstream ? contenuta l'informazione della coda dalla quale i dati trasmessi upstream provengono, del tipo di traffico di detta coda, e della lunghezza della coda.
  10. 10. Metodo della rivendicazione 7, in cui l'informazione di tutte le code di accesso delle utenze attestate alla ONU ? inserita in un campo riservato di uria cella di servizio trasmessa periodicamente upstream dalla ONU.
  11. 11. Metodo secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui detta informazione delle code di accesso delle utenze attestate ad una ONU ? elaborata nella OLT secondo detto algoritmo (MAC) di controllo degli accessi.
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