ITMI960437A1

ITMI960437A1 - Correttore d'assetto per scafo planante

Info

Publication number: ITMI960437A1
Application number: IT96MI000437A
Authority: IT
Inventors: Fabio Buzzi
Original assignee: Fabio Buzzi
Priority date: 1996-03-06
Filing date: 1996-03-06
Publication date: 1997-09-06
Also published as: US5806455A; IT1283198B1; EP0794115A1; EP0794115B1; ATE211450T1; ITMI960437A0; DE69709421D1

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo: "Correttore d'assetto per scafo planante",

Campo dell'invenzione

Il trovato consiste in un correttore d'assetto (nel seguito "flap"), destinato ad equipaggiare uno scafo planante, la cui inclinazione viene modificata mediante mezzi di comando allocati all'interno dello scafo: tali mezzi di comando comprendono almeno un pistone il cui gambo si muove verticalmente.

Viene inoltre descritto uno scafo planante modificato per accogliere al suo interno i mezzi di comando del flap.

Tecnica anteriore

Gli scafi plananti attualmente noti (ed in particolare gli scafi plananti veloci) fanno uso di flaps ( fissati ad una cerniera pos ta in corrispondenza dello specchio di poppa , quasi verticale) , la cui inclinazione può essere modificata dal pilota mediante mezzi di comando fluidici (normalmente idraulici e/o pneumatici ) per avere un assetto ottimale in funzione delle condizione dello specchio d ' acqua su cui si muove lo scafo e per facili tare la planata aumentando la portanza idrodinamica a poppa .

I principali elementi (come il pistone idraulico, i tubi di carico/scarico del fluido di comando, i relativi elementi di raccordo, eccetera) che compongono i mezzi di comando per flaps di tipo noto sono montati in corrispondenza dello specchio di poppa e sono perciò spesso immersi nell'acqua e comunque sempre immersi in un ambiente umido e {se lo scafo naviga o deve navigare in mare) salino: tali elementi presentano perciò {o possono presentare) seri problemi di corrosione che comportano l'uso di materiali speciali, normalmente costosi, richiedono (o almeno consigliano) frequenti ed accurati interventi di manutenzione e possono comunque compromettere l'affidabilità dei mezzi di comando.

Inoltre lo specchio di poppa costituisce una superficie piuttosto ampia e praticamente verticale che oppone una notevole resistenza agli spostamenti dello scafo in retromarcia e che rende lo scafo stesso molto sensibile all'azione del vento e delle correnti e, di conseguenza, difficile da manovrare soprattutto durante le manovre in retromarcia necessarie per lasciare l’ormeggio, rispettivamente per riprenderlo.

II flap oggetto del presente trovato consente di ovviare ai suddetti inconvenienti poiché gli elementi dei suoi mezzi di comando (pistone idraulico, tubi di carico/scarico del fluido di comando, elementi di raccordo, eccetera) che erano in precedenza applicati allo specchio di poppa all'esterno dello scafo, sono installati all'interno dello scafo (e. di conseguenza, preservati dai rischi di corrosione) con il pistone fissato allo scafo in posizione praticamente verticale.

La nuova collocazione dei mezzi di comando e la posizione pressoché verticale del pistone hanno richiesto di modificare sia i mezzi che accoppiano il flap all'estremità libera del gambo del pistone, sia la forma della poppa dello scafo: nella forma di realizzazione qui illustrata, la forma della poppa dello scafo è stata modificata mediante l'aggiunta di una zona sporgente, delimitata inferiormente da una superficie inclinata, al cui interno sono allocati i mezzi di comando del flap.

Tale zona sporgente aumenta inoltre il volume della poppa e di conseguenza la sua spinta positiva idrostatica e rende più "avviata" la poppa stessa consentendo un netto miglioramento della penetrazione in acqua dello scafo in retromarcia; la sua superficie inclinata (oltre a consentire di montare in posizione pressoché verticale il pistone appartenente ai mezzi di comando del flap) consente di ridurre l'altezza dello specchio di poppa al minimo indispensabile per potervi installare i mezzi di propulsione (idrogetto, eliche sommerse, eliche di superficie, eccetera) di volta in volta montati nello scafo.

Sommario dell’invenzione

Forma oggetto del presente trovato un flap per scafo planante che è azionato da mezzi di comando, posti all'interno dello scafo, che comprendono almeno un pistone fissato allo scafo in posizione pressoché verticale.

I mezzi di comando sono allocati in una zona sporgente applicata allo scafo in corrispondenza dello specchio di poppa e delimitata inferiormente da una superficie inclinata , cui è fissato il pistone appartenente ai mezzi di comando.

Il flap comprende, in combinazione tra loro:

- almeno una coppia di supporti , aventi un' estremità incernierata in corrispondenza della superficie inclinata, che portano la superficie attiva del flap : l ' inclinazione del flap viene regolata dall ' azione del pistone sulla suddetta coppia di supporti ;

- mezzi che accoppiano l ' estremità libera del gambo del pistone con la suddetta coppia di supporti .

Elenco delle figure

Il trovato sarà ora meglio descritto con riferimento ad un esempio di realizzazione a carattere non limitativo illustrato nelle figure allegate, dove

- la figura 1 mostra schematicamente la poppa di uno scafo planante presentante flaps di tipo noto;

- la figura 2 mostra schematicamente la poppa di uno scafo planante presentante flaps realizzati secondo il trovato;

- la figura 3 mostra una vista posteriore parziale dello scafo di figura 2 sezionato secondo il piano III-III di figura 2;

- la figura 4 mostra schematicamente una vista laterale ingrandita parziale del flap 2;

la figura 5 mostra una vista prospettica di una coppia di supporti 11 appartenenti al flap 2;

- la figura 6 mostra in sezione i mezzi che accoppiano il gambo 10 del pistone 6 ad una coppia di supporti 11.

Nelle figure allegate , gli elementi corrispondenti saranno identificati mediante gli stessi riferimenti numerici .

Descrizione dettagliata

La figura 1 mostra schematicamente la poppa di uno scafo planante presentante flaps di tipo noto: in figura 1 sono visibili uno dei flaps 2 (incernierato in corrispondenza dello specchio di poppa 4) ed i mezzi di comando 3 (comprendenti almeno un pistone idraulico e/o pneumatico 6) che consentono al pilota di regolare l'inclinazione del flap 2 visibile in figura 1: i mezzi di comando 3 sono fissati all'esterno dello scafo in corrispondenza dello specchio di poppa 4.

La cerniera che porta il flap 2 (non descritta perché in sé nota) ed i mezzi di comando 3 vengono fissati allo specchio di poppa 4 in modo in sé noto, ad esempio mediante bulloni passanti.

In figura 1 sono stati omessi, per semplicità di rappresentazione grafica, i mezzi di propulsione montati nello scafo, l'altro flap 2 ed i relativi mezzi di comando 3: come noto, gli scafi plananti vengono generalmente equipaggiati con coppie di flaps montati in posizioni simmetriche rispetto ai mezzi di propulsione.

La figura 2 mostra la poppa di uno scafo planante presentante flaps realizzati secondo il trovato; in figura 2 sono visibili uno dei flaps 2 e la zona sporgente 1, applicata all'estremità posteriore dello scafo, al cui interno sono allocati il pistone 6 ed altri elementi dei mezzi di comando 3 del flap 2, incernierato in modo in sé noto allo scafo: i mezzi di comando 3 (visibili "in trasparenza") risultano perciò protetti contro i rischi di corrosione.

La zona sporgente 1 qui descritta è delimitata inferiormente dalla superficie inclinata 5. che consente di ridurre l'altezza dello specchio di poppa 4 al minimo indispensabile per potervi installare i mezzi di propulsione, schematicamente indicati in figura 2; tale zona sporgente 1 migliora perciò notevolmente la manovrabilità in retromarcia dello scafo e la portanza ed il galleggiamento a poppa in dislocamento.

In figura 2 il flap 2 è incernierato in modo in sé noto in corrispondenza della superficie inclinata 5; il pistone 6, installato all'interno della zona sporgente 1, è fissato in modo in sé noto in posizione praticamente verticale in corrispondenza della superficie inclinata 5 e l'estremità libera del suo gambo 10 è connessa al flap 2 mediante mezzi di accoppiamento realizzati secondo il trovato, che saranno descritti con riferimento alle figure da 4 a 6.

La figura 3 mostra una vista posteriore parziale dello scafo di figura 2, sezionato secondo il piano III-III di figura 2; in figura 3 è parzialmente visibile la parte inferiore dello scafo, in particolare lo specchio di poppa 4 di dimensioni notevolmente ridotte ed. in sezione, la superficie inclinata 5. un supporto appartenente ai mezzi di propulsione e l ' asse porta-elica . anch ' esso appartenente ai mezzi di propulsione.

.Alla superficie inclinata 5 sono fissati in modo in sé noto i mezzi di comando 3 e la cerniera attorno a cui ruotano i supporti 11 (meglio visibili in figura 5) del flap 2, che comprende almeno una coppia di supporti 11 che portano la superficie attiva 8 del flap stesso e che sono connessi mediante mezzi di accoppiamento (figure da 4 a 6) all'estremità libera del gambo 10 del pistone 6, il cui movimento verticale regola 1'inclinazione della superficie attiva 8 del flap 2.

La figura 4 mostra schematicamente una vista laterale ingrandita parziale di un flap 2, la cui superficie attiva 8 è fissata ad un supporto 11 incernierato (in modo in sé noto) in corrispondenza della superficie inclinata 5. da cui sporge l'estremità libera del gambo 10 del pistone 6: lo spostamento verticale del gambo 10. indicato schematicamente in figura 4 mediante una coppia di frecce contrapposte, regola l’inclinazione del flap 2.

I mezzi che consentono di accoppiare il moto rettilineo dell'estremità libera del gambo 10 del pistone 6 con il moto circolare del flap 2 comprendono un pattino scorrevole 9 (figura 6) che presenta una zona centrale 14 atta ad essere inserita nell'estremità libera del gambo 10 del pistone 6 e due zone laterali 15, tra loro eguali, ciascuna delle quali è atta ad essere inserita in una cava piana centrale 12 appartenente al supporto 11 e meglio visibile nella vista prospettica di figura 5; la zona centrale 14 del pattino 9 è girevole rispetto all'estremità libera del gambo 10.

In figura 4 si sono inoltre indicate con linee tratteggiate le posizioni occupate dal flap 2 quando il pistone 6 è a fine corsa superiore, rispettivamente a fine corsa inferiore.

La figura 6 mostra in sezione l'estremità libera del gambo 10 del pistone 6 accoppiato dal pattino scorrevole 9 ab una coppia di supporti 11: in figura sono visibili la zona centrale 14 del pattino 9 inserita nell'estremità libera del gambo 10 del pistone 6 e le due zone laterali 15, tra loro eguali, ciascuna delle quali è inserita nella cava piana centrale 12 (non visibile in figura 6 perché occupata dalla relativa parte laterale 15 del pattino 9) appartenente ad uno dei supporti 11.

In figura 6 sono inoltre visibili i mezzi elastici 13 interposti tra la zona centrale 14 del pattino 9 e l'estremità libera del gambo LO del pistone 6 per assorbire almeno parzialmente e/o trasmettere gradualmente al gambo 10 del pistone 6 eventuali strappi e/o altre sollecitazioni meccaniche.

Preferibilmente (ma non necessariamente) i mezzi elastici 13 sono costituiti da quattro corpi in materiale elastico a forma di mezza-luna.

Nell'esempio di realizzazione illustrato nelle figure allegate le dimensioni della superficie attiva 8 del flap 2 sono sufficientemente limitate da consentire di regolare l'inclinazione del flap stesso mediante un solo cilindro 6 accoppiato (come descritto in precedenza) ad una coppia di supporti 11; se le dimensioni della superficie attiva 8 del flap 2 sono tali da non consentire di regolare l’inclinazione del flap 2 mediante un solo cilindro 6, senza uscire dall'ambito del trovato è possibile regolare l'inclinazione di un flap 2 affiancando tra loro due o più mezzi di comando 3 ciascuno dei quali comprende un pistone 6 accoppiato (come descritto in precedenza) ad una coppia di supporti 11, oppure mezzi di comando 3 comprendenti due o più pistoni 6, ciascuno dei quali è accoppiato (come descritto in precedenza) ad una coppia di supporti 11.

Senza uscire dall'ambito del trovato è possibile per un tecnico apportare ai correttori d'assetto per scafo planante oggetto della presente descrizione tutte le modifiche ed i perfezionamenti suggeriti dalla normale esperienza e dalla naturale evoluzione della tecnica.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Correttore d'assetto per scafo planante caratterizzato dal fatto di essere azionato da mezzi di comando (3) posti all'interno di detto scafo e comprendenti almeno un pistone (6) fissato a detto scafo in posizione pressoché verticale.
2. Correttore d'assetto come alla rivendicazione 1. caratterizzato dai fatto che detti mezzi di comando (3) sono allocati all'interno di una zona sporgente (1) applicata all'estremità posteriore di detto scafo. 3. Correttore d'assetto come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta zona sporgente (1) è delimitata inferiormente da una superficie inclinata (5) e dal fatto che detto pistone (6) appartenente a detti mezzi di comando (3) è fissato in posizione pressoché verticale a detta superficie inclinata (5)· 4. Correttore d'assetto come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere, in combinazione tra loro: - almeno una coppia di supporti (11) incernierati ad un'estremità in corrispondenza di detto scafo ed atti a portare la superficie attiva (8) di detto correttore d'assetto (2), l’inclinazione di detta superficie attiva (8) essendo regolata dall'azione su detta almeno una coppia di supporti (11) di detto almeno un pistone (6) appartenente a detti mezzi di comando (3); - mezzi atti ad accoppiare l'estremità libera del gambo (10) di detto almeno un pistone (6) con detta almeno una coppia di supporti (11). 5. Correttore d'assetto come alle rivendicazioni 3 e 4. caratterizzato dal fatto che detti supporti (11) appartenenti a detta almeno una coppia di supporti sono incernierati ad un'estremità in corrispondenza di detta superficie inclinata (5) appartenente a detta zona sporgente (1). 6. Torrettore d'assetto come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento comprendono un pattino scorrevole (9) < presentante una zona centrale (14) atta ad essere inserita in detta estremità libera di detto gambo (10) di detto almeno un pistone (6) e girevole rispetto a detta estremità libera di detto gambo (10) e due zone laterali (15). tra loro eguali, ciascuna delle quali è atta ad essere inserita in una cava piana centrale (12) appartenente ad uno di detti supporti (11) di detta almeno una coppia di supporti (11) · 7- Torrettore d'assetto come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento comprendono inoltre mezzi elastici (13) interposti tra detta zona centrale (14) di detto pattino (9) e detta estremità libera di detto gambo (10) di detto pistone (6).
3. Torrettore d'assetto come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere azionato da almeno due mezzi di comando (3) posti all'interno di detto scafo, ciascuno di detti almeno due mezzi di comando (3) comprendendo un pistone (6). 9- Correttore d'assetto come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando (3) posti all'interno di detto scafo comprendono almeno due pistoni (6).