ITMI940287U1

ITMI940287U1 - Apparato modulare per la distribuzione integrata di fluidi, servizi el ettrici di comunicazione e simili

Info

Publication number: ITMI940287U1
Authority: IT
Original assignee: Tekno Lit Di Zucchini E Lazzar
Priority date: 1994-04-19
Filing date: 1994-04-19
Publication date: 1995-10-19
Also published as: EP0683553A1; IT233261Y1; ITMI940287V0

Abstract

Viene previsto un apparato modulare per la distribuzione integrata di fluidi, servizi elettrici, sistemi di comunicazione e simili comprendente un profilato a mensola atto a sostenere tubi per i fluidi ed una struttura scatolare associabile al profilato a mensola in modo da definire un canale per i tubi esterno e segregato rispetto ad una cavità longitudinale della struttura scatolare.

Description

D E S C R I Z I O N E

annessa a domanda di brevetto per MODELLO DI UTILITÀ' avente per titolo: "APPARATO MODULARE PER LA DISTRIBUZIONE INTEGRATA DI FLUIDI, SERVIZI ELETTRICI, SISTEMI DI COMUNICAZIONE E SIMILI".

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un apparato modulare per la distribuzione integrata di fluidi, servizi elettrici, sistemi di comunicazione e simili del tipo comprendente una struttura scatolare presentante una direzione longitudinale di sviluppo prevalente, detta struttura scatolare comprendendo un corpo principale ed almeno un profilato di chiusura atti a definire in cooperazione almeno una cavità interna longitudinale.

Come è noto, l'esigenza di distribuire servizi elettrici, sistemi di comunicazione, fluidi quali gas medicali in maniera razionale, compatta, cercando anche di contribuire a rendere più accoglienti ambienti di lavoro, locali di abitazione e pubblici quali ospedali, cliniche e struttura per l'alloggio di anziani, può essere risolta raccogliendo cavi, condutture e dispositivi vari all'interno di strutture o canaline di supporto realizzate con corpi scatolari e profilati di chiusura definenti cavità e sedi longitudinali. Tali strutture vengono applicate a parete, ai soffitti, od inferiormente a mensole o mobili pensili. In questo modo non solo si evitano lavori di tipo murario disponendo comunque ordinatamente lungo i percorsi previsti fino ai punti di utilizzo cavi e condutture, ma si rendono possibili, agevoli e rapidi interventi di modifica, ispezioni di controllo, sostituzione di componenti guasti.

Inoltre è possibile, nei punti di utilizzo, realizzare, con elevata flessibilità di posizionamento , una razionale installazione di attacchi elettrici, prese gas, pulsantiere, diffusori sonori, punti luce e qualsiasi altro servizio.

Le strutture note sopra sommariamente descritte, pur essendo funzionali e pratiche, presentano tuttavia alcuni limiti sia nel rispondere a prescrizioni di sicurezza talora vigenti in alcune nazioni, sia nelle fasi operative relative alla loro installazione.

Infatti, generalmente, le tubazioni per fluidi, in particolare per gas medicali, pur essendo alloggiate entro proprie sedi, sono comunque disposte internamente alle cavità longitudinali dei citati corpi scatolari in cui è previsto anche il passaggio, ad esempio, di cavi elettrici a tensione di rete o a bassa tensione. In altre parole, le tubazioni per fluidi non sono mai adeguatamente separate in apposite aree della canalina di supporto, distinte da quelle destinate ai cavi elettrici e simili.

Inoltre, durante l'installazione, i lavori sulle tubazioni ed il lavoro sulla parte elettrica, essendo entrambi da eseguire in corrispondenza di un'unica struttura scatolare, possono dar luogo ad interferenze tra i rispettivi addetti, cioè questi ultimi possono disturbarsi vicendevolmente non essendo necessariamente ben definita una precisa priorità dei loro interventi.

In questa situazione, lo scopo generale del presente trovato è ideare un apparato modulare per la distribuzione integrata di fluidi, servizi elettrici, sistemi di comunicazione e simili, in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.

Nell'ambito di questo scopo generale è un importante scopo del presente trovato ideare un apparato modulare che permetta di separare nettamente una zona canalare per il passaggio di tubi per fluidi dalle zone di distribuzione di tutti gli altri servizio ed in particolare dei servizi elettrici.

Un altro importante scopo del trovato è mettere a dispos izione un apparato in grado di evitare problemi di interferena tra i distinti lavori degli specialisti in fase di installazione .

Gli scopi specificati sono sostanz ia lmente raggiunti da un apparato modulare per la distribuzione integrata di fluidi, servizi elettrici, sistemi di comunicazione e simili che si caratterizza per il fatto di comprendere un profilato a mensola atto a sostenere tubi per detti fluidi e scatole presa degli stessi fluidi e dal fatto che detta struttura scatolare è associabile a detto profilato a mensola in.modo da definire un canale per detti tubi esterno e segregato rispetto a detta cavità longitudinale. Viene ora riportata, a titolo di esempio indicativo, la descrizione di un'esecuzione preferita di un apparato modulare secondo il trovato, illustrata negli uniti disegni, nei quali:

la figura 1 mostra, in sezione trasversale, un apparato secondo il trovato applicato ad una parete di supporto; e

- le figure 2, 3 e 4 evidenziano le successive fasi operative per l'installazione dell'apparato illustrato in figura 1.

Con riferimento alle figure citate, l’apparto modulare secondo il trovato è globalmente indicato con il numero 1.

Esso comprende una struttura scatolare 2 presentante una direzione longitudinale di sviluppo prevalente e, a sua volta, comprendente un corpo principale 3, ad esempio suddiviso da un setto centrale 3a in due semicorpi 3b e 3c tra loro adiacenti.

Ai semicorpi 3b e 3c sono impegnati girevolmente, rispettivamente con accoppiamenti rotoidali Ua e kh , profilati di chiusura 5a e 5b.

I profilati di chiusura 5a e 5b presentano appendici di impegno a scatto 6a e 6b ai rispettivi semicorpi in modo da poterli facilmente disimpegnare da questi ultimi, ad esempio impiegando un cacciavite, e consentire l'accesso all'interno di cavità longitudinali 7a e 7b da essi formate insieme agli stessi semicorpi 3b e 3c.

Nella struttura scatolare 2 sono ricavate numerose sedi longitudinali variamente sagomate ed atte ad alloggiare, a seconda delle esigenze, cavi e dispositivi di diversi tipi.

A titolo puramente esemplificativo, nei profilati di chiusura 5a e 5b sono previsti vani integrati 8a e 8b per binari elettrificati a bassa tensione, nonché alloggiamenti per luci al neon 9a e 9b, mentre in prossimità del setto centrale 3a sono disposte guaine elettr-ificate 10a e 10b per tensione di rete. Vantaggdo.s.amente, i semicorpi 3b e 3c presentano, esternamente e terminalmente ad una parete di attacco , 11 della struttura scatolare 2, zone rientrate 12a e 12b (si vedano figg. 1 e 4 ) atte a costituire vani per alloggiare cavi e tubazioni in posizione totalmente· esterna alle cavità longitudinali 7a e 7b della stessa struttura scatolare 2 .

Ad esempio, in figura 1 la zona rientrata 12b ospita cavi elettrici 13 ed è chiusa da un coperchietto 1A dotato internamente di una morsettiera 15. La parete di attacco 11 presenta a sua volta espansioni di aggancio Ila che contribuiscono, mantenendo distaccata la stessa parete di attacco 11 da una parete o muro di supporto 16 a cui va impegnato l'apparato 1, a formare con la stessa parete di supporto 16 ulteriori vani isolati 17a e 17b in cui disporre ad esempio cavi telefonici 18 o tratti di attacco 19 per tubi per fluidi 20.

Originalmente, l'apparato modulare 1 comprende un profilato a mensola 21 (visibile con chiarezza in fig. 2) atto a sostenere uno o più tubi per fluidi 20, ad esempio per gas medicali, e scatole 22 per prese 23 degli stessi fluidi. Come si vede in fig. A, tali scatole 22 sono convenientemente dotate di coperchi 22a.

Il profilato a mensola 21 presenta una porzione di fissaggio a parete 21a, utilizzabile per primi tasselli ad espansione 2A. Grazie alla parete 21a, è possibile posizionare il profilato a.mensola 21 ad altezze diverse rispetto all'attacco al muro 19a del tratto 19 del tubo per fluidi 20. Il profilato a mensola 21 è conformato e dimensionato in modo da potersi associare con il corpo principale 3, in corrispondenza della zona rientrata 12a e del vano isolato 17a di quest'ultimo, così da definire in pratica un canale, per i tubi per fluidi 20 ed i loro tratti di attacco 19, esterno e segregato rispetto alle cavità longitudinali 7a e 7b della struttura scatolare 2.

Quest'ultima è impegnabile al muro o parete di supporto 16 tramite mezzi di ancoraggio 25, comprendenti staffe di fissaggio 26, bloccabili sulla stessa parete di supporto 16 mediante secondi tasselli ad espansione 27, e bulloni di collegamento 28 atti ad impegnarsi alle espansioni di aggancio Ila della parete 11.

Le staffe di fissaggio 26 presentano terminalmente espansioni di accoppiamento 26a atte ad impegnarsi a corrispondenti estremità di attacco 21b del profilato a mensola 21 in modo da determinare un preciso posizionamento reciproco tra quest'ultimo e la struttura scatolare 2.

L'installazione dell'apparato modulare secondo il trovato viene attuata con le seguenti modalità.

Inizialmente viene fissato alla parete di supporto 16 il profilato a mensola 21 (vedere figura 2).

L’addetto al montaggio dei tubi per fluidi 20 e dei relativi tratti di attacco 19 procedere all'installazione degli stessi, provvedendo anche a collegare le scatole 22 e le prese 23 (vedere figura 3). Per queste prime fasi operative ogni intervento ed in particolare i procedimenti di saldatura, vengono effettuati a cielo aperto, ossia senza alcun problema sia per la dispersione del calore prodotto che per la comodità di lavoro.

Successivamente , dopo aver posizionato le staffe di fissaggio 2'6 agganciandole tramite l'espansione di accoppiamento 26a all'estremità di attacco 21b del profilato a mensola 21, si provvede a bloccare le stesse staffe 26 alla parete di supporto 16 con i secondi tasselli ad espansione 27. La struttura scatolare 22 viene quindi collegata, in corrispendenza delle sue espansioni di aggancio Ila, alle staffe 26 mediante i bulloni 28.

In tal modo, la zona rientrata 12a del corpo principale 3 determina, in cooperazione con il profilato a mensola 21, un canale chiuso esterno alla struttura scatolare 2, in cui risultano disposti e segregati i tubi per fluidi 20 ed i loro tratti di attacco 19. A questo punto, l'addetto all'installazione della parte elettrica può iniziare il suo intervento e proseguire così l'allestimento

RIVENDICAZIONI

I. Apparato modulare per la distribuzione integrata di fluidi, servizi elettrici, sistemi di comunicazione e simili, comprendente una struttura scatolare presentante una direzione longitudinale di sviluppo prevalente, detta struttura scatolare comprendendo un corpo principale ed almeno un profilato di chiusura atti a definire in cooperazione almeno una cavità interna longitudinale,

caratterizzato dal fatto di comprendere un profilato a mensola atto a sostenere tubi per detti fluidi e scatole prese degli stessi fluidi e dal fatto che detta struttura scatolare è associabile a detto profilato a mensola in modo da definire un canale

Claims

per detti tubi esterno e segregato rispetto a detta cavità longitudinale.
2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detto profilato a mensola presenta almeno una porzione di fissaggio a parete atta a sostenerlo autonomamente .
3. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui sono previsti mezzi di ancoraggio a parete di detta struttura scatolare presentanti espansioni di accoppiamento a detto profilato a mensola.
4. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi di ancoraggio a parete comprendono staffe di fissaggio presentanti dette espansioni di accoppiamento e bulloni di collegamento di detto corpo principale a dette staffe di fissaggio.
5. Apparato modulare per la distribuzione integrata di fluidi, servizi elettrici, sistemi di comunicazione e simili, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle nuove soluzioni tecniche descritte e/o illustrate, per gli scopi specificati,