ITMI930768A1 - Nastri per la protezione della corrosione - Google Patents

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ITMI930768A1
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Lenio Santonato
Bruno Venturini
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Alta Spa
Enichem Elastomers
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Description

La presente invenzione si riferisce a un nastro protettivo per rivestimenti esterni, che protegge durevolmente contro la corrosione la superficie di tubazioni metalliche, per il trasporto di fluidi, posate in terreni o in acque.
La protezione dalla corrosione esterna di una condotta, si realizza normalmente attraverso il rivestimentodi un materiale isolante abbinato alla protezione catodica, che ha la funzione di agire a protezione su una limitata area superficiale del tubo dove il rivestimento ? inefficace o per difetto di applicazione, o per danneggiamento.
Il tipo di rivestimento scelto ? funzione delle caratteristiche dell'ambiente di posa e di esercizio della condotta stessa
I metodi per la applicazione del rivestimento protettivo di tubi di acciaio al carbonio sono principalmente riconducibili alle seguenti categorie:
-applicazione a caldo di bitume o coal-tar rinforzato con tessuto di vetro per migliorare la resistenza alle sollecitaziioni meccaniche;
-Rivestimento con polietilene (o polipropilene) estruso tristrato, che prevede la applicazione di un primer epossidico di spessore compreso tra i 25 e i 50 microns, seguita dalla applicazione di uno strato di adesivo , di spessore variante tra 100 e 300 microns, e quindi di uno strato finale di politene (o polipropilene) applicato per estrusione a banda laterale o calza. Lo spessore finale del rivestimento pu? variare da 1,8 a 3 mm.
-Rivestimento con resina epossidica (fusion bonded epoxy) mediante applicazione elettrostatica di polvere epossidica sulla superficie calda del tubo.
-Rivestimentocon nastro adesivo applicato a freddo a spirale, sul tubo precedentmente trattato con un primer a base di gomme, seguito dalla fasciatura elicoidale di un secondo nastro adesivo per protezione meccanica. Tali nastri vengono fabbricati e forniti all 'utilizzatore pronti per essere applicati sulla tubazione in una area attrezzata oppure lungo il tracciato (over th? ditch) della condotta.
Dei metodi sopra citati, quello di fornire il coatings per tubi sotto forma di nastro avvolgibile ? rimasto di pi? facile applicabilit?. Il nastro ? fatto di poliolefine, in particolare politene, mentre la .resina adesiva che riveste la sua superficie interna ? a base di gomma butile o sue composizioni. La necessit? di rendere adesivo almeno uno strato del nastro, deriva dal fatto che il rivestimento deve garantire, per tutta la durata di esercizio delle condotte, la sua impermeabilit? all'acqua, all'ossigeno ed agli ioni presenti nel terreno. Esso deve inoltre essere meccanicamente resistente alle sollecitazioni che ne possono derivare dal terreno circostante .
Giacch? durante l'avvolgimento del nastro sulla tubazione da ricoprire una parte della superficie interna e adesivizzata del nastro viene a sovrapporsi a parte della superficie esterna del nastro stesso, si preferisce in molti casi applicare lo strato adesivo su ambedue le superfici del nastro. Tuttavia anche questa tecnica non ? sufficiente a garantire una perfetta tenuta dello strato di rivestimento che, col tempo, pu? subire uno scollamento delle superfici nel punto di sovrapposizione. Ci? ? principalmente dovuto alla rigidit? del nastro di politene, di per s? poco plasmabile, (spessore compreso tra 0,15 e 0,500 mm) e alla scarsa compatibilit? tra la superficie del nastro (mancanza di polarit?) e lo strato di adesivo.
Il problema cui si ? fatto sopra cenno ? stato risolto dalla richiedente che ha realizzato un nastro anticorrosivo per tubazioni il quale unisce alle doti di flessibilit? e plasmabilit?, una maggiorata compatibilit? con lo strato adesivo che viene applicato su ambedue le superfici. Infatti ambedue i problemi, rispettivamente di un nastro dotato di maggior flessibilit? e maggior compatibilit? con l'adesivo applicato sucessivamente, sono stati risolti ricorrendo, anzich? al politene da solo , a composizioni polimeriche a base di politene e contenenti quantit? variabili a seconda degli usi di un copolimero (EPM) o terpolimero (EPDM) dell'etilene con il propilene. Su tali composizioni la presenza dei co- o ter-polimeri sopracitati crea dei siti molto pi? compatibili con le masse adesive che, secondo la presente invenz ione,sono costituite, anzich? dalla gomma butile o sue mescole , da mescole a base EPM e/o di EPDM . In pratica il nastro protettivo secondo la presente invenzione ? costituito da tre strati e precisamente da un film di materiale poliolefinico, che serve a proteggere le tubazioni dalla corrosione, e due strati esterni adesivi, che servono a realizzare la tenuta stagna dell'avvolgimento sulla tubazione stessa; orbene lo strato interno viene realizzato utilizzando mescole contenenti poliolefine, quali politene a bassa densit? e una certa quantit? di gomma EPM (copolimeri dell'etilene con il propilene) o EPDM (terpolimeri dell'etilene col propilene e un termonomero) mentre gli strati esterni adesivi, sono costituiti da EPM e/o EPDM, i quali, essendo pure contenuti nello strato interno, sono con esso estremamente compatibili e vi aderiscono perfettamente. Il nastro adesivo viene avvolto a spirale sulla tubazione mediante apposite macchine avvolgitrici note allo stato dell'arte, oppure a mano; prima dell'avvolgimento del nastro sulla tubazione, quest'ultima viene generalmente ricoperta con una vernice di fondo o primer, anch'essa nota allo stato dell'arte.
Il nastro protettivo della presente invenzione, prodotto utilizzando composizioni polimeriche a base di poliolefine e di gomme EPM o EPDM, e dotato di strato adesivo da ambedue i lati, presenta inoltre maggiori vantaggi rispetto ai corrispondenti prodotti dell'arte nota con uno o con due strati adesivi; ad esempio , la maggior compatibilit? tra i tre strati, dovuta alla presenza degli stessi polimeri in tutti e tre, facilita a tal punto l'ancoraggio fra i vari strati che essi possono anche essere applicati in continuo. Gli stessi nastri adesivi, allorch? applicati alle tubazioni, anche a basse temperature ambientali { da -30 a -50 ?C), hanno mostrato una adesione tra le spire notevolmente superiore a quella mostrata dai nastri dell'arte nota a base di poliolefine adesivizzate con adesivi a base di gomma bufile; migliorano in tal modo le prestazioni del rivestimento sottoposto agli sforzi dovuti ai movimenti di espansione e contrazione (soil stress) risultanti dai cambiamenti stagionali. Un ulteriore vantaggio, non trascurabile dei nastri della presente invenzione, ? costituito dal fatto che le gomme EPM ed EPDM sono molto pi? economiche rispetto alle gomme butiliche utilizzate nell'arte nota per realizzare lo strato o i due strati adesivi esterni.
In base a quanto sopra detto, costituisce lo scopo della presente invenzione un nastro adesivo, applicabile a tubazioni metalliche per proteggerle dalla corrosione, costituito da un film polimerico interno, rivestito da ambo i lati con due strati esterni di materiale polimerico adesivo, tale nastro adesivo essendo caratterizzato dal fatto che il film polimerico interno ? prodotto da composizioni polimeriche contenenti:
a) da 70 a 95 % in peso di politene a bassa densit?, b) da 5 a 30 % in peso di un copolimero etilene-propilene, e/o un terpolimero etilene-propilene-diene, avente un contenuto in diene compreso tra lo 0,2 e il 5 % in peso,
mentre i due strati di materiale polimerico adesivo sono costituiti da un copolimero etilene-propilene e/o un terpolimero etilene-propilene-diene.
Costitutiscono parimenti scopo della presente invenzione tubazioni metalliche protette contro la corrosione, ottenute applicando su esse una vernice protettiva di fondo, o primer, e avvolgendo il nastro adesivo sopra descritto.
Il politene utilizzato per gli scopi della presente invenzione, ? un politene a bassa densit?, generalmente inferiore a 0,94 g/cm3 e avente valori di melt flow index non troppo, elevati e inferiori a 5 g/10', determinati a 190 ?C secondo le norme ASTM D-1238. Tali politeni sono prodotti noti allo stato dell'arte; molti tipi di politene sono reperibili in commercio. Essi variano dai tipi LDPE ai tipi LLDPE, noti allo stato dell'arte, e possono anche avere valori di densit? relativamente bassi.
I co- terpolimeri dell'etilene (EPM e EPDM) che vengono utilizzati per gli scopi della presente invenzione possono essere ottenuti polimerizzando l'etilene con propilene e, nel caso dei terpolimeri EPDM, in presenza di un componente dienico, con catalizzatori di tipo Ziegler e possono essere preparati secondo i metodi dell'arte nota; tra i componenti dienici citiamo a titolo di esempio il norbornadiene , l'etilidenorbornene, e l'1-4 esadiene; terpolimeri contenenti tali termonomeri sono reperibili commercialmente.
Nella forma di attuazione preferita la presente invenzione si riferisce a un nastro adesivo, caratterizzato dal fatto che il film polimerico interno ? prodotto da composizioni polimeriche contenenti:
a) da 80 a 90 % in peso di politene a bassa densit?, avente densit? compresa tra 0,890 e 0,940 g/cm3 , e un valore di melt flow index compreso tra o,5 e 5 g/10' misurato a 190?C.
b) da 10 a 20 % in peso di un copolimero etilene-propilene, avente un contenuto di propilene compreso tra 20 e 60, e preferibilmente tra 30 e 50 % in peso, e una viscosit? Mooney (ML 1+4) a 100? compreso tra 30 e 80 e/o un terpolimero etilene-propilene-diene, avente un contenuto in diene compreso tr?cio 0,2 e il 5 % in peso e un tenore di propilene compreso tra 20 e 60 % in peso mentre i due strati di materiale polimerico adesivo sono costituiti da un copolimero etilene-propilene e/o un terpolimer? etilene-propilene-diene , aventi le stesse careatteristiche di quelli costituenti il componente fc>).
Secondo un'altra forma di attuazione della presente invenzione, il film polimerico interno ? prodotto da composizioni polimeriche contenenti:
a) da 85 a 90 % in peso di politene avente densit? compresa tra 0,870 e 0,92 g/cm<3 >, e un valore di melt flow index compreso tra 0,9 e 3 g/10' (misurato a 190 ?C),
b) Da 10 a 15 % in peso di un copolimero etilene-propilene-diene (EPM) , avente un tenore di propilene compreso tra 30 e 50 in peso, e una viscosit? Mooney (ML 1+4) a 100 ?C compresa tra 40 e 80.
I due adesivi che vengono accoppiati al supporto poliolefinico possono essere differenziati al fine di sviluppare particolare performances tecnologiche durante la fase applicativa;. Ad esempio, l'adesivo che ? a contatto con l'acciaio deve essere abbastanza morbido e appicicoso al tatto, al fine di promuovere una pronta adesione all'acciaio; l'adesivo esterno deve invece pu? essere meno appicicoso al tatto al fine di facilitare il distacco della carta (posta a protezione del nastro che viene-v?nduto arrotolato su s? stesso) durante lo svolgimento del rotolo. Tale differenziazione, qualora richiesta, viene realizzata, cambiando le caratteristiche degli EPM o degli EPDM usati, oppure i rapporti tra i componenti della miscela, ad esempio variando i loro pesi molecolari e /o la loro composizione.
Il nastro protettivo viene preparato, laminando un film di spessore compreso tra 0,1 e 0,5 mm, e costituito da composizioni contenenti sia una poliolefina che un EPM o un EPDM, con due strati adesivi, uno per ogni superficie del film, costituiti da un copolimero EPM e/o un terpolimero EPDM che possono essere gli stessi per ambedue gli strati, oppure avere caratteristiche diverse. L'adesivo viene quindi calandrato sul film formando due strati, rispettivamente superiore ed inferiore al film. I due strati di adesivo hanno uno spessore medio compreso tra 0,1 e 0,4 mm, mentre lo spessore medio del f,ilm ? compreso tra 0.2 e 0,3 mm.
Come anzidetto, il nastro adesivo viene avvolto a spirale sulla tubazione mediante apposite macchine avvolgitrici note allo stato dell'arte, oppure a mano; prima dell'avvolgimento sulla tubazione del nastro adesivo, quest'ultima viene generalmente ricoperta con una-vernice di fondo o primer, anch'-essa nota allo stato dell'arte; il primer ? generalmente costituito da una soluzione, in opportuno solvente, di una resina adesivizzante (ad esempio una resina da tagli C5 e/o colofonia) e di un elastomero, quale gomma butilica alogenata o non, gomma naturale ecc.; alla soluzione possono essere aggiunti agenti antibatterici e antiossianti . I primer in questione esistono pure come prodotti commerciali; negli esempi di seguito riportati ? stato usato il primer ALTENE P 16 della ditta ALTA.
Gli esempi che seguono sono riportati per meglio descrivere l'invenzione e non devono essere considerati limitativi per gli scopi della presente invenzione.
ESEMPI 1-8
PREPARAZIONE DEL FILM POLIMERICO
La mescola polimerica adatta alla preparazione del film polimerico interno, da ricoprire sucessivament e su ambo i lati con uno strato adesivizzante, viene preparata mescolando, a temperatura ambiente, in un mescolatore a secco i vari costituenti polimerici della miscela stessa; essi vengono alimentati sotto formula di granuli assieme a circa lo 0,1 % in peso di antiossidante fenolico e da 1 a 3 % in peso di carbon-black (negli esempi 1-8 si ? usato il 2,5% in peso), misurati rispetto alla miscela polimerica . La miscela in tal modo ottenuta viene successivamente fusa e omogeneizzata in estrusore a temperature comprese tra 200 e 260 ?C a seconda dei componenti e quindi calandrata in un film avente lo spessore desiderato { da 100 a 500 rum e preferibilmente da 150 a 300 mm ); quest'ultima operazione viene eseguita mantenendo i due rulli della calandra a temperature differenziate; precisamente un rullo viene mantenuto a un temperatura compresa tra 20 e 80 ?C, mentre il secondo a una temperatura compresa tra 150 e 300 ?C. La composizione polimerica dei diversi film prodotti come anzi detto sono riportate nella tabella I. Il copolimero EPR utilizzato negli esempi da 3 a 7 di tabella I aveva un tenore di propilene del 30 % in peso mentre il terpolimero EPDM conteneva il 50 % in peso di propilene e il 4,2 % in peso di termonomero etiliden-norbornene. I film degli esempi 1 e 2 sono di confronto in quanto utilizzano LLDPE per formare lo strato interno mentre almeno uno dei due strati adesivi esterni ? costituito da masse adesive a base di gomma butile.
PREPARAZIONE DEL NASTRO BIADESIVO.
Il nastro viene preparato laminando il film polimerico (costituito da politene a bassa densit? blendato con gomma E?? o EPDM) con due strati di materiale polimerico adesivo, uno per ogni superficie del film, costituiti da un copolimero EPM e/o un terpolimero EPDM che possono essere gli stessi per ambedue gli strati, oppure avere caratteristiche diverse; i due terpolimeri EPDM usati nelle formulazioni adesive degli esmpi 7 e 8 avevano rispettivamente 4,2 % di etilidennorbornene con 50 % di propilene e 4,2 % di etilidennorbornene con il 30 % di propilene.
Il polimero (EPM o EPDM) ? stato compoundato con i seguenti composti (le quantit? sono espresse in % in peso rispetto al polimero totale): 10-20 % di nerofumo; 150-300 % di un filler, preferibilmente carbonato di cal?cio; 10-50 % in peso di un olio plastificante, preferibilmente un- olio polibutenico ; 0,5-4 % di un antiossidante, preferibilmente di tipo fenlico impedito; 50-100 % di una resina promotrice di adesione, preferibilmente una resina C5.
Una tipica formulazione dell'adesivo impiegato ? ottenuta mescolando in Banbury 20 g di gomma EPR ( C3 - 30-50 % in peso; Viscosit? Mooney= 40-80) con 4 g di nerofumo, 40 g di carbonato di calcio, 6 g di olio polibutenico, 0,40 g di un antiossidante di tipo fenolico impedito, 15 g di resina promotrice di adesione ottenuta per polimerizzazione di frazioni olefiniche C5. Gli stessi componenti, e le stesse proporzioni rispetto al polimero totale (diverso a seconda della prova) sono state usate per i campioni degli esempi di tabella III (vedi oltre).
L'adesivo cos? preparato viene calandrato sul film poliolef inico con uno spessore medio dello strato adesivo di circa 0,1-0,4 rum, preferibilmente 0,15-0,30 mm per ogni lato del film interno poliolefinico (il cui spessore medio ? pure preferibilmente di 0,150-0,300 mm).
La composizione delle formulazioni di adesivo usate per adesivizzare il lato superiore e quello inferiore del film polimerico interno, sono riportate in tabella II; in detta tabella II gli esempi 1 e 2 sono, come anzidetto, di confronto in quanto- il film polimerico, che a sua volta ? costituito solamente da politene, ? ricoperto rispettivamente su un lato o su tutti e due i lati con uno strato di adesivo a base di gomma polibutilica.
CARATTERISTICHE DEI NASTRI OTTENUTI.
Il nastro biadesivo prodotto , viene sottoposto ad una serie di controlli volti a verificare le propriet? pi? significative e quindi per accertare la sua idoneit? alla protezione dalla corrosione dei tubi, in acciaio al carbonio, utilizzati per il trasporto dei fluidi (gas naturale, petrolio, liquidi in genere).
Normalmente queste propriet? sono determinate facendo riferimento alla norma ASTM D-1000.
I tests pi? significativi riguardano :
-propriet? meccaniche (legate alla composizione del film poliolef inico) e sono: carico di rottura, allungamento a rottura; queste determinazioni sono state eseguite secondo la norma ASTM D-1000 prima citata,
-propriet? adesive del nastro nei confronti dell'acciaio e di s? stesso.
PROVE DI ADESIONE SULL'ACCIAIO
Su una piastrina di acciaio, pulita e sgrassata, si depositano alcune gocce di primer tipo Aitene P 16 della ditta ALTA e si stendono con uno spalmatore da 50 microns, lasciando uno spazio di c.a. 2-3 era dall'inizio della piastrina.
Si lascia asciugare per circa 10' e quindi si applica una striscia del nastro sopra descritto, largo 25,4 mm, in modo rigorosamente parallelo alla lunghezza della piastra.
Sul nastro viene quindi passato per due volte un rullo pesante 2,35 kg alla velocit? di 30 cm./min, facendo in modo che l'unica pressione esercitata derivi solo dal peso del rullo .
Si effettuano quindi le prove di trazione impiegando un dinamometro INSTRON mod.6025 dotato di camera a temperatura controllata; viene registrato il carico di trazione durante il distacco con una velocit? di tiro di 300 mm/min a 23?C., e mantenendo un angolo di tiro di 180?. Il valore ? dato dalla media dei valori risultanti da tre prove.
I risultati delle prove di adesione nastro-acciaio sono riportati in tabella III assieme a quelli di adesione nastronastro pi? sotto descritte.
ADESIONE NASTRO-NASTRO
La forza di adesione nastro-nastro ? la forza necessaria per asportare una striscia di nastro biadesivo applicato, con la sua superfiscie inferiore, sulla superficie superiore dello stesso nastro. La prova si effettua in modo simile a quanto previsto per quella su acciaio, Infatti, su una piastrina metallica, pulita e sgrassata, si applica una striscia di nastro di larghezza 25,4 irai in modo rigorosamente parallelo alla lunghezza della piastrina e avvolgendo le due .estremit? alla faccia inferiore della piastrina metallica. Sulla faccia esterna del nastro, gi? precedentemente fissato sulla piastrina metallica, si applica una striscia di nastro biadesivo di lunghezza 254 mm e larghezza 25,4mm in modo tale che l'adesivointerno della seconda striscia sia a contatto con l'adesivo esterno di quella precedentemente fissata alla piastra di acciaio . Sul nastro viene quindi passato per due volte un rullo pesante 2,35 Kg alla velocit? di 30 cm/mm uto,. facendo in modo che l'unica pressione esercitata derivi dal solo peso del rullo.
Dopo 10' si determina la forza di adesione allo stesso modo sopra riportato nel caso di adesione nastro-piastrina; ovviamente in questo caso si determina il carico di trazione durante il distacco della seconda striscia dalla striscia applicata alla piastrina di acciaio; la determinazione viene fatta durante il distacco con una velocit?di tiro di 300 mm/min. , alla temperatura di 23?C e con un angolo di distacco di 180 ?C . Il valore ? il risultato della media a di tre determinazioni su tre diversi provini. I risultati sono riportati nella tabella III.
RESISTENZA AL GELO
Le prove di resistenza al gelo vengono effettuate determinando la temperatura alla quale il 50 % dei campioni di nastro, sottoposti alla prova, diventano fragili e si deformano a determinate sollecitazioni. Le prove sono state eseguite ^secondo le norme GOST 16789-71 ( Ente di certificazione della ex-Unione Sovietica). Dieci campioni di nastro biadesivo vengono tagliati in striscie lunghe 40 mm, larghe 6 imi, fissate con morsetti nel liquido di raffreddamento ( alcool etilico ghiaccio secco) e tenuti alla temperatura di prova per almeno 5 minuti sotto deformazioni standardizzate. Alla fine della prova il campione viene esaminato per accertare sulla superficie la presenza di crepe o rotture, in caso di tale presenza il campione non ha superato la prova. Il nastro ha superato la prova se si rompono non pi? di 5 dei 10 campioni sottoposti alla prova.
I risultati della resistenza al gelo sono riportati in tabella III assieme a quelli delle prove di adesione nastronastro e di adesione nastro-acciaio prima descritte. In detta tabella il valore della forza di adesione nastro/acciaio dell'esmpio n. 2 ? stata fatta applicando sulla piastra il nastro dal lato adesivizzato dal lato con gomma butile
I risultati riportati in tabella III mostrano che: a) si sono ottenuti miglioramento dei valori di adesione (esempi da 3 a 8) rispetto alle varie combinazioni con le mescole a base di gomma butile (esempi di confronto 1 e 2).
b) si nota una migliore elasticit? (e quindi una migliore facilit? di applicazione sulle tubazioni) nei suporti contenenti pi? del 10 % in peso di gomma EPR O EPDM (esempi 7 e 8) rispetto ai supporti contenenti quantit? inferiori dello stessio componente (esempi 3-6 ).
c) i nastri dell'invenzione mostrano migliore ancoraggio al supporto metallico come pure migliore adesione su se stessi (adesione nastro-nastro) .
d) si nota una migliore affinit? chimica nei film in cui c'? gomma rispetto a quelli senza; ci? viene evidenziato confrontando i valoro di adesione nastro-nastro a 50?C dell'esempio 3 con quelli degli esmpi 1 e 2.
Ai vantaggi sopracitati si debbono aggiungere i vantaggi economici derivanti dal minor costo della gomma EPR rispetto alla gomma butile e la facilit? di calandrabilit? usando adesivi (gomma EPR OEPDM) meno appiccicosi della gomma butile ai cilindri della calandra.
Tabella I. Composizione del supporto poliolefinico
Tabela II. COMPOSIZIONE DEI DUE STRATI ADESIVI
Tabella 3: Propriet? dei nastri biadesivi

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Nastro adesivo, applicabile a tubazioni metalliche per proteggerle dalla corrosione, costituito da un film polimerico interno, rivestito da ambo i lati con due strati esterni di materiale polimerico adesivo, tale nastro adesivo essendo caratterizzato dal fatto che il film polimerico interno ? prodotto da composizioni polimeriche contenenti: a) da 70 a 95 % in peso di politene a bassa densit?, b) da 5 a 30 % in peso di un copolimero etilene-propilene, e/o un terpolimero etilene-propilene-diene, avente un contenuto in diene compreso tra lo 0,2 e il 5 % in peso, mentre i due strati di materiale polimerico adesivo sono costituiti da un copolimero etilene-propilene e/o un terpolimero etilene-propilene-diene .
  2. 2) Nastro adesivo come da rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il film polimerico interno ? prodotto da composizioni polimeriche contenenti: a) da 80 a 90 % in peso di politene a bassa densit?, avente densit? compresa tra 0,870 e 0,940 g/cm<3 >, e un valore di melt flow index compreso tra 0,5 e 5 g/10', misurato a 190 ?C, b) da 10 a 20 % in peso di un copolimero etilene-propilene, avente un contenuto di propilene compreso tra 20 e 60 in peso, e una viscosit? Mooney (ML 1+4) a 100? compreso tra 30 e 80 e/o un terpolimero etilene-propilene-diene, avente un contenuto in diene compreso tra lo 0,2 e il 5 % in peso e un tenore di propilene compreso tra 20 e 60 % in peso, mentre i due strati esterni di materiale polimerico adesivo sono costituiti da un copolimero etilene-propilene e/o un terpolimero etilene-propilene-diene, aventi le stesse careatteristiche di quelli costituenti il componente b).
  3. 3) Nastro adesivo come da rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che il film polimerico interno ? prodotto da composizioni polimeriche contenenti: a) da 85 a 90 % in peso di politene avente densit? compresa tra 0,870 e 0,920 g/cm<3 >, e un valore di melt flow index compreso tra 0,9 e 3 g/10', misurato a 190 ?C, b) Da 10 a 15 % in peso di un copolimero etilene-propilene-diene (EPM), avente un tenore di propilene com-preso tra 30 e 50 in peso, e una viscosit? Mooney (ML 1+4) compresa tra 40 e 80.
  4. 4) Nastro adesivo come da rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che i due strati esterni di adesivo hanno uno spessore medio compreso tra 0,2 e 0,4 mm, mentre lo spessore medio del film ? compreso tra 0.1 e 0,5 mm.
  5. 5) Nastro adesivo come da rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che i terpolimeri dell'etilene (EPDM) che vengono utilizzati per gli scopi della presente invenzione possono essere ottenuti polimerizzando l'etilene con propilene in presenza di un diene scelto fra il norbornadiene, l 'etilidenorbornene e l' -4 esadiene.
  6. 6) Tubazioni metalliche protette contro la corrosione, ottenute applicando su esse una vernice protettiva di fondo, o primer, e avvolgendo il nastro adesivo della rivendicazione 1.
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