ITMI20150551A1 - Dispositivo a doppia ripetizione per pianoforti verticali - Google Patents

Dispositivo a doppia ripetizione per pianoforti verticali Download PDF

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Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: "DISPOSITIVO A DOPPIA RIPETIZIONE PER PIANOFORTI VERTICALI"
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo a doppia ripetizione per pianoforti verticali.
Come ? noto, nei pianoforti verticali non ? prevista la possibilit? di produrre musicalmente il cosiddetto effetto del tocco magico, il quale consiste, in pratica, nel disporre di una quantit? elevata di energia, necessaria per ottenere la compattezza degli armonici contenuti nei suoni prodotti dalle corde, durante il transitorio di attacco.
I tentativi finora effettuati non hanno portato a soluzione accettabili in quanto risultano meccanicamente estremamente complessi e tali da non raggiungere le caratteristiche armoniche richieste.
Il compito che si propone il presente trovato ? quello di risolvere il problema sopra esposto, realizzando un dispositivo a doppia ripetizione per un pianoforte verticale, il quale risulti particolarmente semplice, essendo costituito da un numero limitato di elementi componenti, la cui conformazione e struttura risulta semplice ed affidabile.
NeN'ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del trovato ? quello di realizzare un dispositivo che presenti una meccanica funzionalmente efficace e che, essendo appositamente studiato per pianoforti verticali, sia in grado di permettere una facile registrazione dei due scappamenti, senza problemi di ingombro o di interferenza.
Il presente dispositivo, per le sue peculiari caratteristiche realizzative, ? in grado di assicurare le pi? ampie garanzie di affidabilit? e di sicurezza nell'uso.
Il presente dispositivo risulta facilmente ottenibile ed inoltre ? competitivo da un punto di vista economico.
Questo ed altri scopi, che meglio appariranno evidenziati in seguito, sono raggiunti da un dispositivo a doppia ripetizione per pianoforti verticali, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralit? di tasti, montati oscillanti su un telaio; ciascun tasto supporta un pilota inclinato, regolabile a vite, il quale trasmette il movimento ad un braccio oscillante obliquo.
Il suddetto braccio oscillante obliquo realizza una leva a ginocchiera, a scappamento continuo di energia a variazione angolare di controllo per accelerazioni e decelerazioni impresse al tasto; il suddetto braccio oscillante obliquo ? infulcrato ad un primo pilastrino il quale ? associato ad un ponte principale.
Il ponte principale ? suscettibile di oscillare rispetto ad una forcella, attorno ad un perno di oscillazione orizzontale.
La forcella ? fissata al telaio del castello; il ponte principale supporta un'asta che ? dotata, in corrispondenza della sua estremit? libera superiore, di un primo paramartello, il quale coopera con un secondo paramartello, applicato, tramite un'asta, alla coda di un martello.
Il martello comprende una noce infulcrata ad un primo pilastrino; il primo pilastrino ? solidale al telaio del castello.
Sul primo pilastrino ? prevista un'apertura passante nella quale ? inserita un'asta la quale supporta alla sua estremit? inferiore un primo bottoncino, per la regolazione del primo scappamento, la cui leva di primo scappamento ? infulcrata al ponte principale.
La leva di primo scappamento comprende una coda che fa battuta su un feltrino, il quale ? applicato al bottoncino del primo scappamento.
La suddetta leva del primo scappamento ? suscettibile si disimpegnarsi da un rullo di propulsione del martello, terminando a vuoto la sua corsa, in senso antiorario quando avviene il disimpegno di energia impressa dal tasto nel movimento rotatorio.
Il suddetta rullino ? applicato alla noce di raccordo del martello, in corrispondenza del suo punto noce.
Il punto noce supporta una molla che polarizza costantemente tutto il martello-coda e rullino verso il basso, facendo leva scorrevole sulla punta del pilastrino fisso di una feritoia a guida.
L'asta del martello, a seguito del rimbalzo di percussione contro la corda, descrive un movimento oscillatorio ed, in una porzione di fine corsa, viene frenata da un feltro applicato ad una barra appoggiamartelli, fissata al telaio del castello.
Un secondo pilastrino, previsto in una porzione mediana del ponte principale, presenta una estremit? che agisce su una leva del secondo scappamento, mediante un perno KR.
Una molla ? fissata ad una estremit? inferiore della leva del secondo scappamento e ad una porzione mediana della leva del primo scappamento mediante un cordoncino di aggancio.
La suddetta molla polarizza le leve, del primo e del secondo scappamento in senso orario.
La leva del primo scappamento comprende un bottoncino di regolazione, munito di vite di regolazione, ed agente su un riscontro sul quale agisce una vite di regolazione, la quale impegna la leva del secondo scappamento.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'oggetto del presente trovato risulteranno maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, del trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nei disegni allegati, in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente il dispositivo, in una vista in sezione trasversale, illustrato in posizione di riposo;
la figura 2 ? una vista simile alla precedente ma che illustra il dispositivo in un momento immediatamente successivo alla pressione sul tasto, nella fase di avvicinamento del martello alla corda, precedente all'azione dello scappamento;
la figura 3 ? una vista simile alla precedente ma che illustra il dispositivo nella fase di disimpegno parziale della leva di scappamento; la figura 4 ? una vista simile alla precedente ma che illustra il dispositivo nella fase immediatamente successiva ad un ulteriore disimpegno della leva e abbassamento parziale della leva del secondo scappamento, in seguito ad una forte pressione sul tasto da parte del pianista; la figura 5 ? una vista simile alla precedente ma che illustra il dispositivo nella fase immediatamente successiva allo scappamento totale della leva del primo scappamento e abbassamento della leva del secondo scappamento, in seguito ad una fortissima pressione sul tasto da parte del pianista;
la figura 6 rappresenta schematicamente il dispositivo, in una vista in sezione trasversale, con il dispositivo di smorzamento a barre e telaio separati;
la figura 7 ? una vista simile alla precedente la quale illustra il dispositivo in una diversa fase di funzionamento;
la figura 8 ? una vista in sezione trasversale, la quale rappresenta schematicamente il dispositivo secondo un'ulteriore esempio realizzativo;
la figura 9 ? una vista ingrandita illustrante in dettaglio la zona della noce del martello, nella posizione della figura precedente;
la figura 10 ? una vista in sezione trasversale, del dispositivo della figura 8, illustrato in una posizione analoga alla posizione illustrata nella figura 3;
la figura 1 1 ? una vista ingrandita illustrante in dettaglio la zona della noce del martello, nella posizione della figura successiva.
la figura 12 ? una vista in sezione trasversale, del dispositivo della figura 8, illustrato in una posizione analoga alla posizione illustrata nella figura 6;
la figura 13 ? una vista ingrandita illustrante in dettaglio la zona della noce del martello, nella posizione della figura precedente;
la figura 14 ? una vista in sezione trasversale, del dispositivo della figura 8, illustrato in una posizione analoga alla posizione illustrata nella figura 5;
la figura 15 ? una vista ingrandita illustrante in dettaglio la zona della noce del martello, nella posizione della figura precedente.
Con particolare riferimento ai simboli numerici delle suddette figure, il dispositivo a doppia ripetizione, secondo il trovato, ? applicato ad un pianoforte verticale il quale comprende una pluralit? di tasti 1 .
Le figure 8-15 rappresentano il dispositivo secondo una forma realizzativa variata rispetto all'esempio realizzativo illustrato nelle figure 1-7, tuttavia gli elementi analoghi sono indicati con gli stessi numeri di riferimento.
Ciascun tasto 1 presenta, in corrispondenza della sua estremit? libera, una feritoia 2, che funge da elemento di guida per il tasto stesso, grazie all'impegno con una punta ovale 3; alla base di quest'ultima ? applicato un feltro 4, per lo smorzamento della corsa del tasto 1 .
La punta ovale 3 ed il ferro 4 sono connessi ad un telaio 5 della tastiera, il quale supporta un ulteriore feltro 6, associato ad una seconda punta ovale 7; lo stesso si inserisce in una feritoia di guida e risulta previsto su un tasto nero della tastiera.
Il tasto 1 ed il tasto nero sono infulcrati, mediante una feritoia di guida, ad una punta tonda fissa 1 1 , che funge da fulcro per l'oscillazione dei tasti e che fuoriesce anch'essa dal telaio 5 della tastiera.
L'oscillazione dei tasti 1 ? ammortizzata, in posizione di riposo, da un feltro 12, applicato al telaio 5 della tastiera.
Il tasto 1 , alla sua estremit? opposta, supporta un pilota metallico 14, opportunamente inclinato in senso antiorario, regolabile a vite, che presenta superiormente una conformazione cilindrica con l'estremit? sferica per trasmettere l'energia di movimento ad un braccio oscillante obliquo 15.
Quest'ultimo realizza in pratica una leva a ginocchiera, considerata leva a scappamento continuo di energia a variazione angolare di controllo per accelerazioni e decelerazioni impresse al tasto.
Il braccio oscillante obliquo 15 ?, a sua volta, infulcrato, tramite il perno 17, ad un primo pilastrino 18.
Il pilastrino 18 risulta solidalmente associato, tramite incollaggio, al di sotto di un ponte principale 19, con opportuna angolatura verso l'alto, in senso orario, rispetto al ponte principale 19, anch'esso opportunamente angolato verso l'alto, in senso orario.
Il ponte principale 19 ? suscettibile di oscillare rispetto ad una forcella 20, mediante il perno di oscillazione orizzontale 21 ; la forcella 20 ? fissata al telaio del castello 32.
Il ponte principale 19 supporta un'asta metallica 22 che ? dotata, in corrispondenza della sua estremit? libera superiore, di un primo paramartello 23, il quale coopera con un secondo paramartello 24, applicato, tramite un'asta metallica 25, alla coda 26 di un martello, globalmente indicato con 27.
La noce del martello 27 ? infulcrata a un perno 28, che ? connesso ad un primo pilastrino 29.
Quest'ultimo ? fissato, tramite una vite 30, al telaio metallico 31 , applicato a sua volta al telaio del castello 32. Il primo pilastrino supporta a vite il bottoncino del secondo scappamento HF che fa battuta con l'estremit? superiore della leva del secondo scappamento.
Sul primo pilastrino 29 ? prevista un'apertura passante nella quale ? inserita un'asta metallica 33 che supporta alla sua estremit? inferiore un primo bottoncino 34, per la regolazione del primo scappamento, la cui leva 35 risulta infulcrata al ponte principale 19, mediante un perno 36.
La leva 35 comprende una coda 37, che fa battuta su un feltrino 38, il quale ? applicato al bottoncino 34 del primo scappamento.
Con particolare riferimento alle figure 4 e 5, quando avviene l'impegno di energia impressa dal tasto, nel movimento rotatorio, la leva 35 si disimpegna dal un rullino 40 di propulsione di un percussore 41 del martello 27, terminando a vuoto la sua corsa in senso antiorario.
Il rullino 40 ? applicato alla noce di raccordo del martello 27, in corrispondenza del suo punto noce.
Il punto noce FU supporta una molla MW che polarizza costantemente tutto il martello, noce, coda e rullino 40 verso il basso, facendo leva con la parte opposta al suo fulcro, sotto la parte terminale della punta del pilastrino fisso 29 con una feritoia a guida, sul punto 59, di forma semicircolare.
Il punto noce supporta l'asta 44 del percussore 41 il quale ? a sua volta supportato dall'anima 45.
L'asta 44 del martello, a seguito del rimbalzo di percussione contro la corda 73, descrive un movimento oscillatorio ed, in una porzione di fine corsa, viene frenata da un feltro 46, che ? applicato ad una barra 47 appoggiamartelli, fissata al telaio del castello 32.
Un secondo pilastrino 49, previsto in una porzione mediana del ponte principale 19, presenta una estremit? che agisce su una leva 52, del secondo scappamento.
Durante il fine corsa della mezza strada FF al punto FK, la coda del martello 26 si aggancia in un feltrino, collocato all'estremit? superiore del ponte principale.
Un bottoncino BO serve a regolare la distanza del feltrino rispetto ad un'asta metallica AS del primo paramartello 23, costantemente appoggiato, in modo da creare l'attrito sufficiente per frenare la corsa .
Si pu? notare che la linea di orizzonte A-KO non viene mai attraversata dal perno 17 durante l'oscillazione propulsiva verso l'alto in senso orario, il perno 36, che si trova oltre la linea A-KO durante tutto il funzionamento, non attraversa la linea di orizzonte A-KO, verso il basso in senso antiorario.
Una molla 50 ? fissata nella porzione inferiore della leva 52 del secondo scappamento.
La leva 52 e suscettibile di ruotare nel perno PH infulcrato alla forcella del pilastrino 49. L'estremit? opposta della molla 50 aggancia un cordoncino KK, fissato ad una porzione mediana della leva 35 del primo scappamento.
La molla 50 polarizza in senso orario le leve 35 e 52, rispettivamente del primo e del secondo scappamento.
La leva 35 del primo scappamento comprende un bottoncino di regolazione 55 munito di relativa vite di regolazione 57, ed agente su un riscontro 54 sul quale agisce una vite di regolazione 56, la quale impegna la leva 52 del secondo scappamento.
Nelle figure 6 e 7 ? illustrato l'organo di smorzamento deH'oscillazione delle corde, il quale comprende una leva angolata 59, infulcrata, nel perno 69, ad una barra 61.
Il pedale 62 degli smorzatori, ? applicato al telaio metallico 63, di una leva smorzatrice 67.
La leva angolata 59 ? dotata, in corrispondenza di una sua estremit? libera superiore, di un cucchiaio metallico 66, il quale coopera con un feltro 68 applicato nella porzione libera inferiore della leva smorzatrice 67. Un'estremit? del tasto 1 fa battuta su un feltro 65, supportato dal tasto stesso.
Un secondo cucchiaio 64 coopera con l'estremit? inferiore della leva smorzatrice 67, che ? dotata di un feltro 68 ed ? suscettibile di oscillare attorno ad un perno 58.
La leva angolata 59 ? costantemente polarizzata in battuta sul feltro 68, tramite una molla.
La leva smorzatrice 67 supporta, all'altra estremit?, un braccio metallico 70, che sostiene un feltro 71 , mediante un supporto 72, e polarizzato, mediante una molla, contro la corda 73, che realizza il suono armonico.
Il complesso degli elementi che costituiscono il dispositivo, secondo il trovato, consente di imprimere alle corde una percussione di intensit? costante, qualunque sia la pressione dinamica esercitata sul tasto 1 , in presenza di pi? pressioni consecutive a rapida frequenza.
Il braccio oscillante obliquo 15 ? dimensionato e disposto in modo da creare, con la leva 57 un angolo idoneo, che consente un elevato rendimento meccanico del cinematismo a vantaggio del percussore 27, senza alterazione di bilanciamento al tasto.
Il funzionamento del dispositivo a doppia ripetizione, secondo il presente trovato, ? illustrato nelle figure DA 1 -5, le quali mostrano, in sequenza, le fasi operative del dispositivo stesso.
La figura 1 illustra il meccanismo nella condizione di riposo, quando il tasto 1 non ? ancora stato premuto.
La figura 2 mostra il meccanismo in un momento immediatamente successivo alla pressione sul tasto, nella fase di avvicinamento del martello alla corda, precedente all'azione dello scappamento.
La figura 3 illustra il meccanismo nella fase di disimpegno parziale della leva del primo scappamento e blocco del secondo scappamento al bottoncino di regolazione.
La figura 4 illustra il meccanismo nella fase immediatamente successiva al disimpegno totale dal rullino della leva del primo scappamento e abbassamento della leva del secondo scappamento e successivo impegno dei paramartelli, a seguito ad una forte pressione sul tasto da parte del pianista.
La figura 5 illustra il meccanismo nella fase immediatamente successiva allo scappamento e ulteriore abbassamento della leva del secondo scappamento e paramartello, seguito da una fortissima pressione sul tasto da parte del pianista e successivo incastro della coda del martello al feltro preposto, in contemporanea ai due paramartelli.
Per quanto riguarda la forma realizzativa illustrata nelle figure 8-15, si evidenzia in particolare la barra BR1 , posizionata nella parte libera superiore del ponte principale 19 ed associata ad una forcella F01 , infulcrata nel perno 21 del ponte 19, mentre nella sua parte libera inferiore presenta un cucchiaino CU, fissato a innesto, il quale, durante la sua oscillazione, fa battuta con il feltrino FE, incollato sul fianco nella parte libera superiore della leva a squadra LS.
Durante la spinta oscillatoria, il cucchiaino CU polarizza la leva a squadra LS in senso antiorario, ruotando attorno al perno PP della forcella F02.
La leva a squadra LS, nella parte libera superiore, supporta a innesto l'asta metallica AM, associata al paramartello 23 che, durante la fase oscillatoria, polarizza la leva LS in senso antiorario.
La forcella F02 ? associata alla barra BR2 mediante una vite.
La coda del martello 26, innestato nel suo punto noce mediante incollaggio, presenta nella parte inferiore un piccolo martelletto 24 associato all'asta della coda che, durante la battuta, esaurisce la sua corsa, facendo battuta con il paramartello 23.
Nella figura 9 ? visibile una molla MW infulcrata nel suo punto noce con il perno FU. Nella parte opposta al punto 59, la molla MW polarizza tutto il martello verso il basso dando origine alle posizioni 1 -2-3-4 e creando lo spostamento del punto 59, senza aumentare la pressione della molla, regolata dalla vite VI, e lasciando inalterata la forza di polarizzazione, senza opporre resistenza al tasto, durante la pressione esercitata.
Si ? in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi prefissati.
In particolare, si sottolinea il fatto che i particolari accorgimenti costruttivi consentono di ottenere una notevole semplificazione meccanica, unitamente ad una grande affidabilit? di utilizzazione.
Naturalmente i materiali impiegati, nonch? le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze.

Claims (8)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1 . Dispositivo a doppia ripetizione per pianoforti verticali, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralit? di tasti, montati oscillanti su un telaio; ciascun tasto supporta un pilota inclinato, regolabile a vite, il quale trasmette il movimento ad un braccio oscillante obliquo; il suddetto braccio oscillante obliquo realizza una leva a ginocchiera, a scappamento continuo di energia a variazione angolare di controllo per accelerazioni e decelerazioni impresse al tasto; il suddetto braccio oscillante obliquo ? infulcrato ad un primo pilastrino il quale ? associato ad un ponte principale; il ponte principale ? suscettibile di oscillare rispetto ad una forcella, attorno ad un perno di oscillazione orizzontale; la forcella ? fissata al telaio del castello; il ponte principale supporta un'asta che ? dotata, in corrispondenza della sua estremit? libera superiore, di un primo paramartello, il quale coopera con un secondo paramartello, applicato, tramite un'asta, alla coda di un martello; il martello comprende una noce infulcrata ad un primo pilastrino; il primo pilastrino ? solidale al telaio del castello; sul primo pilastrino ? previsto un bottocino a vite per la regolazione della leva del secondo scappamento che fa riscontro, sulla parte libera superiore, con un feltrino o pelle; ? prevista un'apertura passante nella quale ? inserita un'asta la quale supporta alla sua estremit? inferiore un primo bottoncino, per la regolazione del primo scappamento, la cui leva di primo scappamento ? infulcrata al ponte principale; la leva di primo scappamento comprende una coda che fa battuta su un feltrino, il quale ? applicato al bottoncino del primo scappamento; la suddetta leva del primo scappamento ? suscettibile si disimpegnarsi da un rullo di propulsione del martello, terminando a vuoto la sua corsa, quando avviene l'impegno di energia impressa dal tasto nel movimento rotatorio; il suddetta rullino ? applicato alla noce di raccordo del martello, in corrispondenza del suo punto noce; il punto noce supporta l'asta del martello; l'asta del martello, a seguito del rimbalzo di percussione contro la corda, descrive un movimento oscillatorio di rimbalzo ed, in una porzione di fine corsa, viene frenata da un feltro applicato ad una barra appoggiamartelli, fissata al telaio del castello; la coda del martello, durante la mezza porzione di fine corsa, si blocca ad incastro con i due paramartelli, in contemporanea con la coda del martello, con attrito frenante di blocco con un feltrino collocato all'estremit? libera superiore del ponte principale, sul fulcro fisso oscillatorio, con regolazione a vite, facendo battuta di riscontro, fissa all'asta del paramartello; un secondo pilastrino, previsto in una porzione mediana del ponte principale, presenta una estremit? che agisce su una leva del secondo scappamento; una molla ? fissata ad una estremit? della leva del secondo scappamento e ad una porzione mediana della leva del primo scappamento; la suddetta molla polarizza le leve, del primo e del secondo scappamento; la leva del primo scappamento comprende un bottoncino di regolazione, munito di vite di regolazione, ed agente su un riscontro sul quale agisce una vite di regolazione, la quale impegna la leva del primo scappamento.
  2. 2. Dispositivo a doppia ripetizione, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere un organo di smorzamento dell'oscillazione delle corde, il quale comprende una leva angolata infulcrata una barra; un pedale del dispositivo smorzatore ? applicato al telaio di una leva smorzatrice; la suddetta le leva angolata ? dotata, in corrispondenza di una sua estremit?, di un cucchiaio, il quale che coopera con un'estremit? del tasto e fa battuta su un feltro, supportato dal tasto stesso; un secondo cucchiaio coopera con l'estremit? inferiore della leva smorzatrice, la quale ? dotata di un feltro ed ? suscettibile di oscillare attorno ad un perno; la suddetta leva angolata ? costantemente polarizzata in battuta sul feltro, tramite una molla.
  3. 3. Dispositivo a doppia ripetizione, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la leva smorzatrice supporta, all'altra estremit?, un braccio che sostiene un feltro, mediante un supporto, ed ? polarizzato, mediante una molla, contro la corda, che realizza il suono armonico.
  4. 4. Dispositivo a doppia ripetizione, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il braccio oscillante obliquo ? dimensionato e disposto in modo da creare, con la leva del primo scappamento, un angolo variabile idoneo, che consente un elevato rendimento meccanico del cinematismo a vantaggio del percussore.
  5. 5. Dispositivo a doppia ripetizione, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il ponte principale ? opportunamente angolato verso l'alto, in senso orario, e consente alle leve del primo e secondo scappamento di trovarsi gi? nella parte superiore della linea di orizzonte; il pilastrino che alloggia il braccio oscillante obliquo, consente di non attraversare mai la linea di orizzonte, data la sua posizione durante il funzionamento.
  6. 6. Dispositivo a doppia ripetizione, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la noce di raccordo ? munita di una feritoia la quale alloggia una molla imperniata al punto noce e che polarizza verso il basso, con vite di regolazione, tutto l'apparato del martello, il quale fa leva, a breve scorrimento, al di sotto dell'estremit? inferiore del pilastrino fisso, mediante una feritoia guida, al di sotto della quale agisce costantemente la molla.
  7. 7. Dispositivo a doppia ripetizione, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere una barra, posizionata nella parte libera superiore del ponte principale ed associata ad una forcella, infulcrata nel perno del ponte, mentre nella sua parte libera inferiore presenta un cucchiaino, fissato a innesto, il quale, durante la sua oscillazione, entra in contatto con un feltrino incollato sul fianco nella parte libera superiore della leva a squadra durante la spinta oscillatoria, il cucchiaino polarizza la leva a squadra in senso antiorario, ruotando attorno al perno della forcella; la leva a squadra, che si trova sotto il ponte principale, ? imperniata ad una forcella associata, mediante una vite, ad una barra inferiore; la leva a squadra, nella parte libera superiore, supporta a innesto l'asta metallica associata al paramartello che, durante la fase oscillatoria, polarizza la leva a squadra in senso antiorario; la coda del martello, innestato nel suo punto noce mediante incollaggio, presenta nella parte inferiore un piccolo martelletto associato all'asta della coda che, durante il rimbalzo di percussione, esaurisce la sua corsa, facendo battuta di attrito con il paramartello.
  8. 8. Dispositivo a doppia ripetizione, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di comprendere una molla infulcrata nel punto noce del martello e che polarizza tutto il martello verso il basso e creando lo spostamento del punto opposto senza aumentare la pressione della molla, regolata da una vite, e lasciando inalterata la forza di polarizzazione, senza opporre resistenza al tasto, durante la pressione esercitata lasciando inalterata la costante di peso secondo i canoni internazionali della tecnica di costruzione e registrazione.
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