ITMI20140194U1 - Dispositivo di regolazione del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta - Google Patents

Dispositivo di regolazione del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta

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ITMI20140194U1
ITMI20140194U1 ITMI2014U000194U ITMI20140194U ITMI20140194U1 IT MI20140194 U1 ITMI20140194 U1 IT MI20140194U1 IT MI2014U000194 U ITMI2014U000194 U IT MI2014U000194U IT MI20140194 U ITMI20140194 U IT MI20140194U IT MI20140194 U1 ITMI20140194 U1 IT MI20140194U1
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Description

Dispositivo di regolazione del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta
Il presente trovato riguarda un dispositivo di regolazione del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta.
Il campo tecnico della presente invenzione è preferibilmente quello delle biciclette da competizione.
Nella presente domanda, per “cambio di bicicletta” si intende indifferentemente il cambio anteriore o il cambio posteriore, dove per “cambio” si intende l’insieme di organi disposti in prossimità della catena ed utilizzati per spostare la catena tra le diverse corone dentate (o ruote dentate) che formano la cosiddetta guarnitura della bicicletta (nel cambio anteriore), o tra i diversi pignoni che formano il cosiddetto pacco pignoni della bicicletta (nel cambio posteriore). Tipicamente, nelle biciclette da competizione la guarnitura comprende due o tre corone dentate e il pacco pignoni comprende dieci o undici pignoni.
I cambi di bicicletta ai quali ci si riferisce sono ad azionamento manuale.
In tali cambi lo spostamento della catena avviene generalmente per effetto dello spostamento di un apposito organo spintore, comunemente detto gabbietta, associato ad un cinematismo di azionamento che, deformandosi a seguito dell’azione manuale esercitata dal ciclista su un apposito organo di comando (collocato tipicamente in corrispondenza del manubrio della bicicletta), sposta la catena da una corona dentata ad un’altra (nel cambio anteriore) o da un pignone all’altro (nel cambio posteriore). Il cinematismo di azionamento è a sua volta associato ad un corpo che è fissato al telaio della bicicletta, tipicamente al tubo piantone del telaio (ossia quello disposto sotto la sella) per il cambio anteriore ed alla forcella della ruota posteriore per il cambio posteriore.
L’azione esercitata dal ciclista sull’organo di comando viene trasferita all’organo spintore tramite un cavo collegato ai suddetti organi.
Nel contesto di questa descrizione e delle seguenti rivendicazioni, per “cavo” si intende un elemento allungato (tipicamente metallico, ad esempio in acciaio) che scorre all’interno di una o più guaine di protezione (nel caso di più guaine, ciascuna guaina protegge un diverso tratto del cavo).
Ciascuna guaina tipicamente comprende tre strati, e precisamente un rivestimento esterno in materiale elastomerico, un avvolgimento a spirale (ad esempio di un filo metallico piatto, di un filo metallico rotondo o di una pluralità di fili metallici rotondi) ed un rivestimento antiusura interno.
L’avvolgimento a spirale permette alla guaina di mantenere una forma costante, conferisce rigidezza alla stessa e ne permette l’arcuatura.
Il rivestimento interno permette di ridurre l’attrito tra l’avvolgimento a spirale e il cavo che scorre al suo interno.
Per permettere la movimentazione dell’organo spintore attraverso il cavo a seguito dell’azione del ciclista sull’organo di comando, occorre che in fase di montaggio il cavo sia opportunamente messo in tensione tra l’organo di comando e l’organo spintore. Si utilizza a tal fine un registro di indicizzazione che permette la regolazione della tensione del cavo in modo tale che ad un prefissato spostamento dell’organo di comando (cambiata in alto o in basso) corrisponda un prefissato spostamento dell’organo spintore, quest’ultimo spostamento essendo idoneo a spostare con precisione la catena da una ruota dentata alla ruota dentata adiacente (nel cambio anteriore) o da un pignone al pignone adiacente (nel cambio posteriore).
Nel seguito, la condizione di corretto tensionamento a cui è posto il cavo in fase di assemblaggio è anche indicata come “condizione di tensionamento ottimale”.
È noto che, nell’uso della bicicletta, a causa delle continue sollecitazioni a cui sono sottoposti il cambio ed il cavo di comando, il corretto tensionamento del cavo può essere perso. Ciò comporta una diminuzione progressiva della precisione di cambiata, o comunque malfunzionamenti del cambio (perfino anche l’impossibilità di cambiata).
Nel caso del cambio posteriore, per riportare il tensionamento del cavo alla condizione di tensionamento ottimale (in gergo si parla di ritarare il tensionamento del cavo), è noto prevedere sul cambio una apposita vite di regolazione. L’avvitamento/svitamento della vite comporta un corrispondente spostamento dell’organo spintore e, conseguentemente, una regolazione del tensionamento del cavo.
Sono altresì stati proposti dispositivi di regolazione diversi dalla suddetta vite di regolazione ed idonei a consentire la regolazione del tensionamento del cavo di comando del cambio posteriore o del cambio anteriore.
In particolare, la Richiedente ha messo in commercio un dispositivo di regolazione del tipo illustrato in figura 1. Tale dispositivo di regolazione (indicato con 100) comprende una coppia di elementi 200, 300 reciprocamente accoppiati tramite rispettive filettature 210, 310 estese lungo un asse longitudinale X.
Ciascun elemento 200, 300 comprende una rispettiva cavità passante 220, 320 estesa lungo detto asse longitudinale X per il passaggio del cavo (non illustrato).
L’elemento 200 comprende una porzione di estremità 200a provvista di una filettatura esterna 210 e, in corrispondenza di una sua contrapposta porzione di estremità 200b, una sede di alloggiamento 230 di una porzione terminale di una guaina di protezione (non illustrata) di un primo tratto del cavo, ossia del tratto di cavo compreso tra organo spintore e dispositivo di regolazione 100. La contrapposta porzione terminale della suddetta guaina è associata all’organo spintore.
L’elemento 300 comprende una porzione di estremità 300a, conformata sostanzialmente a bicchiere e provvista di una filettatura interna 310 che si impegna alla filettatura esterna 210 dell’elemento 200.
In corrispondenza di una sua porzione di estremità libera 300b distale dall’elemento elemento 200, l’elemento 300 comprende una sede di alloggiamento 330 di una porzione terminale di una guaina di protezione (non illustrata) di un secondo tratto del cavo, ossia del tratto di cavo compreso tra organo di comando e dispositivo di regolazione 100. La contrapposta porzione terminale della suddetta guaina è associata all’organo di comando.
Il ciclista, svitando (o avvitando) l’elemento 200 rispetto all’elemento 300, sposta la guaina di protezione del primo tratto del cavo. Ciò comporta uno spostamento dell’organo spintore ed il conseguente spostamento del cavo. L’avvitamento/svitamento viene interrotto quando il cavo è riportato nella sua condizione di tensionamento ottimale.
La Richiedente ha osservato che con il continuo uso della bicicletta, i due elementi 200, 300 del dispositivo di regolazione 100 possono svitarsi leggermente l’uno dall’altro, perdendo così la condizione di tensionamento ottimale del cavo.
Il presente trovato mette a disposizione un dispositivo di regolazione del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta che permette di impedire il suddetto svitamento.
Il presente trovato riguarda pertanto un dispositivo di regolazione del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta secondo la rivendicazione 1.
Caratteristiche preferite del suddetto dispositivo sono recitate nelle rivendicazioni 2-10.
In particolare, il presente trovato riguarda un dispositivo di regolazione del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta, comprendente una coppia di elementi reciprocamente accoppiati tramite rispettive filettature estese lungo un asse longitudinale, ciascun elemento di detta coppia di elementi comprendendo una rispettiva cavità passante estesa lungo detto asse longitudinale per il passaggio di detto cavo, in cui:
- un primo elemento di detta coppia di elementi comprende una porzione di estremità provvista di una filettatura esterna e, in corrispondenza di una sua contrapposta porzione di estremità, una prima sede di alloggiamento di una porzione terminale di una prima guaina di protezione di un primo tratto di detto cavo;
- un secondo elemento di detta coppia di elementi comprende una porzione cava provvista di una filettatura interna impegnata a detta filettatura esterna e, in corrispondenza di una sua porzione di estremità libera distale da detto primo elemento, una seconda sede di alloggiamento di una porzione terminale di una seconda guaina di protezione di un secondo tratto di detto cavo;
detto dispositivo di regolazione comprendendo inoltre una molla elicoidale disposta coassialmente a detta filettatura esterna e trattenuta in uno stato compresso tra un primo spallamento definito in detto primo elemento ed un secondo spallamento definito in detto secondo elemento ed, in corrispondenza di almeno uno di detti primo e secondo spallamento, una pluralità di scanalature di bloccaggio di una rispettiva estremità libera di detta molla elicoidale.
Prove su strada effettuate dalla Richiedente hanno evidenziato come con il suddetto dispositivo di regolazione sia possibile impedire lo svitamento dei suddetti due elementi e, conseguentemente, la perdita della condizione di tensionamento ottimale del cavo di comando del cambio.
Infatti, la previsione della molla elicoidale - trattenuta in uno stato compresso tra gli spallamenti definiti nel primo e secondo elemento -determina un significativo aumento dell’attrito tra le filettature dei due elementi, definendo un primo valore di soglia di minima torsione da superare per avere una rotazione relativa dei due elementi. In più, la previsione della pluralità di scanalature di bloccaggio dell’estremità libera della molla elicoidale definisce un valore di soglia più elevato, essendo infatti necessario applicare una torsione tale da provocare la fuoriuscita dell’estremità libera della molla dalla scanalatura in cui essa è alloggiata. Tale valore di soglia può essere superato quando propositivamente il ciclista agisce sul dispositivo di regolazione per conseguire la condizione di tensionamento ottimale, mentre non è superato durante il normale utilizzo su strada della bicicletta.
Il dispositivo di regolazione del presente trovato può comprendere una o più delle seguenti caratteristiche preferite, prese singolarmente o in combinazione.
Preferibilmente, detta pluralità di scanalature si estende lungo una direzione sostanzialmente radiale rispetto a detto asse longitudinale.
Nella presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, per ‘‘direzione sostanzialmente radiale’’ si intende una direzione che ha almeno, o soltanto, una componente lungo una qualsiasi direzione radiale rispetto al suddetto asse longitudinale.
In una forma di realizzazione preferita del presente trovato, detta pluralità di scanalature è realizzata su una rondella in battuta su uno di detti primo e secondo spallamento. Vantaggiosamente, dal punto di vista produttivo, è facile ed economico realizzare tali scanalature su una rondella piuttosto che lavorare il rispettivo spallamento.
È tuttavia prevista una forma di realizzazione alternativa in cui detta pluralità di scanalature è realizzata su detto primo spallamento.
Preferibilmente, detta rondella è in battuta su detto primo spallamento.
Più preferibilmente, detta rondella ha almeno una superficie radialmente interna spianata e detta porzione di estremità di detto primo elemento ha almeno una rispettiva superficie radialmente esterna spianata destinata a cooperare in battuta con detta almeno una superficie radialmente interna spianata. Vantaggiosamente, in questo modo la rondella assume una prefissata posizione angolare ed è solidale in rotazione rispetto al primo elemento.
Preferibilmente, detta pluralità di scanalature è realizzata su entrambe le facce di detta rondella. Ciò al fine di rendere il montaggio della rondella estremamente rapido ed agevole, non essendo necessario un preventivo orientamento della rondella.
Preferibilmente, ciascuna scanalatura di detta pluralità di scanalature ha una profondità maggiore o uguale a circa 0,05 mm, più preferibilmente compreso tra circa 0,10 e circa 0,30 mm.
In una forma di realizzazione preferita del presente trovato, detta prima sede è dimensionata per alloggiare senza interferenza radiale un capo-guaina associato a detta porzione terminale di detta prima guaina. In questo modo, il primo elemento può essere ruotato - durante l’uso della bicicletta e/o la regolazione del tensionamento del cavo - senza trascinare in rotazione con sè la prima guaina. Inoltre, la presenza del capo-guaina fa si che - durante la rotazione del primo elemento - la porzione terminale della prima guaina non si danneggi e con il passare del tempo possa creare interferenza con la prima sede.
Preferibilmente, detta seconda sede è dimensionata per alloggiare con interferenza radiale detta porzione terminale di detta seconda guaina, così da conseguire un accoppiamento stabile tra dispositivo di regolazione e guaina di protezione del tratto di cavo tra organo di comando e dispositivo di regolazione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione preferita, fatta con riferimento ai disegni allegati, dati a titolo indicativo e non limitativo. In tali disegni:
- la figura 1 rappresenta schematicamente una vista in sezione longitudinale di un dispositivo di regolazione del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta secondo la tecnica nota;
- la figura 2 rappresenta schematicamente una vista prospettica di un dispositivo di regolazione del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta secondo il presente trovato;
- la figura 3 rappresenta schematicamente una vista prospettica di una guaina di protezione di un cavo destinata ad essere associata al dispositivo di figura 2 (l’insieme di figure 2 e 3 definiscono una vista prospettica in esploso dell’accoppiamento tra dispositivo di figura 2 e guaina di figura 3);
- la figura 4 rappresenta schematicamente una vista in alzata laterale del dispositivo di figura 2;
- la figura 5 rappresenta schematicamente una vista in sezione longitudinale del dispositivo di figura 2, presa secondo il piano di traccia A - A di figura 4;
- la figura 6 rappresenta schematicamente una vista prospettica, in scala ingrandita, di una porzione del dispositivo di figura 2.
Nella figura 1 viene mostrato il dispositivo 100 della tecnica nota descritto precedentemente.
Nelle figure 2-6 viene mostrato il dispositivo di regolazione oggetto del presente trovato. Tale dispositivo è indicato con 10.
Il dispositivo di regolazione 10 è posto in posizione ben accessibile dal ciclista.
Il dispositivo di regolazione10 comprende una coppia di elementi 20, 30 allungati, reciprocamente avvitati ed estesi lungo un asse longitudinale X.
Ciascun elemento 20, 30 comprende una rispettiva cavità passante 22, 32 estesa lungo l’asse longitudinale X per il passaggio del cavo (non illustrato).
L’elemento 20 comprende una porzione di estremità 20a provvista, di una filettatura esterna 21.
La porzione di estremità 20a è conformata sostanzialmente a stelo ed è rivolta verso il secondo elemento 30. Tale porzione di estremità 20a ha forma esterna sostanzialmente cilindrica e si estende da una porzione a diametro maggiore 20c, anch’essa di forma sostanzialmente cilindrica.
Tra la porzione di estremità 20a e la porzione a diametro maggiore 20c è previsto uno spallamento 24, di forma sostanzialmente anulare.
In corrispondenza della sua contrapposta porzione di estremità 20b, l’elemento 20 presenta una sede di alloggiamento 23 di una porzione terminale 40a di una guaina di protezione 40 (mostrata nella figura 3) di un primo tratto del cavo, ossia del tratto di cavo compreso tra l’organo spintore del cambio e il dispositivo di regolazione 10. La contrapposta porzione terminale della suddetta guaina 40 è associata all’organo spintore del cambio.
La sede di alloggiamento 23 è dimensionata per alloggiare senza interferenza radiale un capo-guaina 41 associato alla porzione terminale 40a della guaina 40.
Il capo-guaina 41 è un componente di per sè convenzionale e pertanto non è qui descritto nel dettaglio.
Preferibilmente, il gioco tra sede di alloggiamento 23 e capo-guaina 41 ha un valore compreso tra 0,08 mm e 0,15 mm, estremi inclusi, e più preferibilmente pari a circa 0,10 mm.
L’elemento 30 comprende una porzione centrale 30c cava, di forma sostanzialmente cilindrica e provvista di una filettatura interna 31 impegnata alla filettatura esterna 21 dell’elemento 20.
La porzione centrale 30c è formata in un corpo 30d che presenta contrapposte porzioni di estremità 30a, 30b.
La porzione di estremità 30a è conformata sostanzialmente a bicchiere ed è rivolta verso l’elemento 20.
Tale porzione di estremità 30a ha diametro interno maggiore del diametro esterno della porzione a diametro maggiore 20c dell’elemento 20, così che una parte della suddetta porzione a diametro maggiore 20c è inserita nella porzione di estremità 30a dell’elemento 30 quando la porzione di estremità 20a dell’elemento 20 è avvitata nella porzione centrale 30c dell’elemento 30.
Preferibilmente, la differenza di diametro tra porzione di estremità 30a dell’elemento 30 e porzione a diametro maggiore 20c dell’elemento 20 è minima, così che la porzione di estremità 30a fa da guida di scorrimento alla porzione a diametro maggiore 20c durante l’avvitamento/svitamento dell’elemento 20 nell’elemento 30.
Tra la porzione di estremità 30a dell’elemento 30 e la porzione centrale 30c dell’elemento 30 è previsto uno spallamento 34, di forma sostanzialmente anulare.
In corrispondenza della sua porzione di estremità 30b distale rispetto all’elemento 20, l’elemento 30 comprende una sede di alloggiamento 33 di una porzione terminale di una guaina di protezione (non illustrata) di un secondo tratto del cavo, ossia del tratto di cavo compreso tra l’organo di comando (posto tipicamente sul manubrio della bicicletta) ed il dispositivo di regolazione 10. La contrapposta porzione terminale della suddetta guaina è associata all’organo di comando.
La sede di alloggiamento 33 è dimensionata per alloggiare con interferenza radiale la porzione terminale della suddetta guaina di protezione, così da conseguire un accoppiamento stabile tra il dispositivo di regolazione 10 e la suddetta guaina di protezione.
Su una superficie di fondo 33a della sede di alloggiamento 33 è prevista una rosetta 33b su cui va in battuta la faccia di estremità della suddetta guaina di protezione.
Inoltre, nella sede di alloggiamento 33 è alloggiata una guarnizione ad anello 33c destinata ad impedire l’entrata di acqua all’interno del dispositivo di regolazione 10.
Il dispositivo di regolazione 10 comprende inoltre una molla elicoidale 50 disposta sostanzialmente coassialmente all’asse longitudinale X in posizione radialmente esterna alla porzione di estremità 20a ed in posizione radialmente interna alla porzione di estremità 30a.
La molla elicoidale 50 è trattenuta in uno stato compresso tra lo spallamento 24 definito nell’elemento 20 e lo spallamento 34 definito nell’elemento 30.
In corrispondenza dello spallamento 24, è prevista una pluralità di scanalature 61 (mostrate nella figura 6, dove per semplicità solo alcune scanalature sono state indicate con 61) la cui funzione è quella di bloccare in posizione un’estremità libera 50a della molla elicoidale 50.
L’altra estremità libera della molla elicoidale 50, ossia quella che è contrapposta all’estremità libera 50a, è bloccata in una prefissata posizione sullo spallamento 34 dell’elemento 30. Allo scopo può essere prevista una apposita sede o incavatura di bloccaggio.
Nell’esempio qui illustrato, la pluralità di scanalature 61 è realizzata su una rondella 60 che è spinta in battuta sullo spallamento 24 dalla molla elicoidale 50.
Come illustrato nella figura 6, ciascuna scanalatura 61 si estende lungo una direzione sostanzialmente radiale rispetto all’asse longitudinale X. Le scanalature 61 sono preferibilmente tra loro equidistanziate in direzione circonferenziale, definendo così un motivo sostanzialmente a raggiera.
Le scanalature 61 sono realizzate su entrambe le facce della rondella 60, con le scanalature 61 di una faccia disposte in posizione angolarmente sfalsata rispetto a quelle dell’altra faccia. Preferibilmente, ciascuna scanalatura 61 di una faccia è angolarmente interposta tra due scanalature 61 adiacenti dell’altra faccia.
Preferibilmente, le scanalature 61 attraversano l’intera superficie anulare della rondella 60.
Preferibilmente, ciascuna scanalatura 61 ha una profondità maggiore o uguale a circa 0,05 mm, più preferibilmente compreso tra circa 0,10 e circa 0,30 mm.
Come illustrato nella figura 6, la rondella 60 ha almeno una superficie radialmente interna spianata 62. La porzione di estremità 20a dell’elemento 20 ha almeno una superficie radialmente esterna spianata 20a’ che coopera in battuta con la superficie radialmente interna spianata 62 della rondella 60. In questo modo la rondella 60 assume una prefissata posizione angolare ed è solidale in rotazione all’elemento 20.
La superficie radialmente esterna spianata 20a’ dell’elemento 20 è estesa anche nella parte della porzione di estremità 20a provvista di filettatura esterna 21, per cui il filetto della filettatura esterna 21 risulta interrotto, ogni giro, in corrispondenza della superficie radialmente esterna spianata 20a’. In questo modo, durante le operazioni di assemblaggio, la rondella 60 viene guidata dalla porzione di estremità 20a dell’elemento 20 fino a raggiungere lo spallamento 24.
L’impiego del dispositivo di regolazione 10, peraltro già chiaro da quanto detto sopra, viene ulteriormente descritto nel seguito.
In fase di assemblaggio, il cavo viene fatto passare all’interno dell’organo di comando fino ad essere collegato, con un prefissato tensionamento, all’organo spintore passando all’interno del dispositivo di regolazione 10. Una guaina di prefissata lunghezza è inserita nella sede 33 dell’elemento 30 e fissata all’organo di comando. Dall’altra parte del dispositivo di regolazione 10, il capo-guaina 41 della guaina 40 (anch’essa di prefissata lunghezza) è inserito nella sede 23 dell’elemento 20 e fissato al cambio. Le due guaine di protezione sono tensionate, avvitando o svitando l’elemento 20 rispetto all’elemento 30, in modo da conseguire la condizione di tensionamento ottimale.
La molla elicoidale 50, trattenuta in uno stato compresso tra gli spallamenti 24 e 34 definiti negli elementi 20 e 30, determina un significativo attrito tra le filettature 21 e 31 dei due elementi 20 e 30.
Quando a seguito dell’uso della bicicletta si verifica una perdita di tensionamento del cavo, si può intervenire sul dispositivo di regolazione 10 per ripristinare la condizione di tensionamento ottimale. In tal caso, l’elemento 20 viene avvitato/svitato rispetto all’elemento 30, così da spostare la guaina 40 di protezione del tratto di cavo esteso tra dispositivo di regolazione 10 e organo spintore. Lo spostamento della guaina 40 comporta uno spostamento dell’organo spintore ed il conseguente spostamento del cavo fino a riportarlo nella condizione di tensionamento ottimale.
Durante il ripristino della condizione di tensionamento ottimale del cavo, il ciclista esercita sull’elemento 20 una forza tale da far si che l’estremità libera 50a della molla elicoidale 50 (che durante il normale utilizzo su strada della bicicletta è bloccata in una delle scanalature 61, così da impedire ogni rotazione reciproca tra elemento 20 ed elemento 30) fuoriesca dalla scanalatura 61 per essere successivamente bloccata in un’altra scanalatura 61.
Al limite, possono anche essere previste due sole scanalature 61, ma averne un numero maggiore garantisce una migliore precisione di regolazione.
Ovviamente, al dispositivo di regolazione del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta sopra descritto, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze, potrà apportare numerose modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nell’ambito di protezione del presente trovato quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di regolazione (10) del tensionamento di un cavo di comando di un cambio di bicicletta, comprendente una coppia di elementi (20, 30) reciprocamente accoppiati tramite rispettive filettature (21, 31) estese lungo un asse longitudinale (X), ciascun elemento (20, 30) di detta coppia di elementi comprendendo una rispettiva cavità passante (22, 32) estesa lungo detto asse longitudinale (X) per il passaggio di detto cavo, in cui: - un primo elemento (20) di detta coppia di elementi comprende una porzione di estremità (20a) provvista di una filettatura esterna (21) e, in corrispondenza di una sua contrapposta porzione di estremità (20b), una prima sede di alloggiamento (23) di una porzione terminale (40a) di una prima guaina di protezione (40) di un primo tratto di detto cavo; - un secondo elemento (30) di detta coppia di elementi comprende una porzione cava (30c) provvista di una filettatura interna (31) impegnata a detta filettatura esterna (21) e, in corrispondenza di una sua porzione di estremità libera (30b) distale da detto primo elemento (20), una seconda sede di alloggiamento (33) di una porzione terminale di una seconda guaina di protezione di un secondo tratto di detto cavo; detto dispositivo di regolazione (10) comprendendo inoltre una molla elicoidale (50) disposta coassialmente a detta filettatura esterna (21) e trattenuta in uno stato compresso tra un primo spallamento (24) definito in detto primo elemento (20) ed un secondo spallamento (34) definito in detto secondo elemento (30) ed, in corrispondenza di almeno uno di detti primo e secondo spallamento (24, 34), una pluralità di scanalature (61) di bloccaggio di una rispettiva estremità libera (50a) di detta molla elicoidale (50).
  2. 2. Dispositivo di regolazione (10) secondo la rivendicazione 1, in cui ciascuna scanalatura (61) di detta pluralità di scanalature si estende lungo una direzione sostanzialmente radiale rispetto a detto asse longitudinale (X).
  3. 3. Dispositivo di regolazione (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta pluralità di scanalature (61) è realizzata su una rondella (60) in battuta su uno di detti primo e secondo spallamento (24, 34).
  4. 4. Dispositivo di regolazione (10) secondo la rivendicazione 3, in cui detta rondella (60) è in battuta su detto primo spallamento (24).
  5. 5. Dispositivo di regolazione (10) secondo la rivendicazione 4, in cui detta rondella (60) ha almeno una superficie radialmente interna spianata (62) e detta porzione di estremità (20a) di detto primo elemento (20) ha almeno una rispettiva superficie radialmente esterna spianata (20a’) destinata a cooperare in battuta con detta almeno una superficie radialmente interna spianata (62).
  6. 6. Dispositivo di regolazione (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui detta pluralità di scanalature (61) è realizzata su entrambe le facce di detta rondella (60).
  7. 7. Dispositivo di regolazione (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta pluralità di scanalature (61) è realizzata su detto primo spallamento (24).
  8. 8. Dispositivo di regolazione (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna scanalatura (61) di detta pluralità di scanalature ha una profondità maggiore o uguale a circa 0,05 mm.
  9. 9. Dispositivo di regolazione (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima sede (23) è dimensionata per alloggiare senza interferenza radiale un capo-guaina (41) associato a detta porzione terminale (40a) di detta prima guaina (40).
  10. 10. Dispositivo di regolazione (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta seconda sede (33) è dimensionata per alloggiare con interferenza radiale detta porzione terminale di detta seconda guaina.
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