ITMI20132062A1 - Tappo erogatore con chiusura automatica di una luce di erogazione di un fluido - Google Patents
Tappo erogatore con chiusura automatica di una luce di erogazione di un fluidoInfo
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Description
Il presente trovato si riferisce a un tappo erogatore con chiusura automatica di una luce di erogazione di un fluido.
Più in particolare si riferisce a un tappo erogatore con chiusura automatica di una propria luce di erogazione da cui viene erogato un fluido contenuto all’interno di un contenitore a cui il tappo è associabile. Il contenitore è dotato di mezzi per alimentare in pressione detto fluido a detto tappo almeno durante l’erogazione. Tali mezzi possono ad esempio essere una pompetta, una valvola che libera il contenuto del contenitore in pressione, o altri idonei.
Attualmente i tappi erogatori con chiusura automatica della luce di erogazione sono estremamente complessi e formati da un gran numero di pezzi.
Essi pertanto sono costosi, difficili da realizzare, e presentano notevoli problemi di affidabilità.
Scopo del presente trovato è, pertanto, quello di realizzare un tappo erogatore con chiusura automatica di una luce di erogazione di un fluido, che sia semplice, formato da un limitato numero di pezzi facilmente assemblabili, economico e affidabile.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti realizzando un tappo erogatore secondo gli insegnamenti tecnici delle annesse rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno evidenti dalla descrizione di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva del tappo erogatore, illustrata a titolo esemplificativo e quindi non limitativo nei disegni allegati, in cui:
la figura 1 è una sezione diametrale di un tappo erogatore secondo la presente innovazione, quando è in posizione di chiusura;
la figura 2 è una sezione del tappo di figura 1, quando il tappo è in posizione di apertura, durante l’erogazione del fluido;
la figura 3 è una vista dal lato sinistro di figura 1 del tappo;
le figure 4, 5, 6 e 7 mostrano in vista laterale, dal basso, dall’alto e in vista prospettica, un elemento di chiusura del tappo di figura 1;
la figura 8 mostra una sezione diametrale di un tappo erogatore secondo una differente forma di realizzazione della presente innovazione, quando è in posizione di chiusura;
la figura 9 è una vista dal lato sinistro di figura 8 del tappo; e
le figure 10, 11 e 12 mostrano rispettivamente una vista laterale, in pianta e prospettica di un elemento di chiusura del tappo di figura 8.
Con riferimento alle figure citate, viene mostrato un tappo erogatore per sostanze fluide indicato complessivamente con il numero di riferimento 1.
Il tappo erogatore 1 comprende una luce 2 di erogazione per un fluido contenuto all’interno di un contenitore a cui il tappo è associabile. Il contenitore non viene mostrato per semplicità.
Il contenitore è dotato di mezzi per alimentare in pressione detto fluido a detto tappo almeno durante una fase di erogazione del fluido stesso. Tali mezzi ad esempio possono comprendere una pompetta, preferibilmente del tipo ermetico, una valvola atta a rilasciare il fluido già in pressione all’interno del contenitore, oppure altri funzionalmente di tipo analogo.
Il tappo comprende un corpo sagomato 3 che definisce un condotto cavo 4 dotato di una luce di alimentazione del fluido 5 a cui si connette il contenitore ad esempio tramite uno stelo cavo che porta il fluido da erogare al tappo.
Il condotto cavo 4 prevede la già citata luce di erogazione 2. Come si nota dalla sezione di figura 1, a valle della luce di erogazione del fluido 2 il condotto prevede un tratto di sezione maggiorata 6 raccordato alla luce di erogazione tramite un tratto conico 7.
All’interno di tale tratto di sezione maggiorata 6 e quindi a valle della luce di erogazione 2 nel senso di erogazione del fluido, è saldamente fissato un elemento di chiusura 8 realizzato in un unico pezzo ricavato per stampaggio di materia plastica polimerica, e preferibilmente in materiale resina acetalica con densità di 1.4 g/cc, ritiro lineare 0.025 cm/cm e modulo elastico di 65 MPa.
L’elemento di chiusura è ben rappresentato e visibile nelle figure dalla 4 alla 7. Esso comprende una base 9 dotata di un’apertura 10 attraverso la quale viene erogato il fluido sulla superficie esterna del tappo, ma in modo che un utilizzatore possa servirsene.
La base ha una conformazione preferibilmente anulare e presenta una flangia 12 che definisce un gradino atto a riscontrare una superficie esterna del corpo 3. In esso è ricavata una sede 13 rientrante rispetto alla sua superficie per l’alloggiamento e il fissaggio della base stessa. Come ben visibile la base presenta mezzi di fissaggio al corpo sagomato, che nel caso in questione sono sporgenze a dente 14 che si impegnano a sottosquadro in opportuni scassi (non mostrati) nella superficie che definisce la sede 13. Ovviamente il fissaggio può avvenire con mezzi di qualsiasi altra tipologia, come ad esempio un accoppiamento per interferenza ecc.
Dalla base 8 si estendono di pezzo una prima 15 e una seconda molla elicoidale 16, che insieme fungono da elemento elastico che carica un otturatore 18 della luce di erogazione 2. Anche l’otturatore 18 è realizzato di pezzo con la base e le molle.
Nella forma di realizzazione descritta la prima e la seconda molla elicoidale presentano rispettive porzioni di aggancio alla base angolarmente distanziate di 180° e rispettive porzioni di aggancio all’otturatore angolarmente distanziate di 180°. Tra le porzioni di aggancio le molle si sviluppano elicoidalmente.
Di fatto quindi le molle si intrecciano fra loro definendo perimetralmente all’elemento di chiusura una superficie cilindrica.
La coppia di molle 15, 16 carica (spinge) l’otturatore 18 verso la luce di erogazione in modo che, quando all’interno del condotto 4 la pressione del fluido da erogare è inferiore a una soglia predeterminata, la luce di erogazione 2 risulta chiusa dall’otturatore. In questo modo il fluido contenuto nel condotto 4 a monte della luce di erogazione risulta isolato dall’ambiente esterno e quindi protetto da contaminazioni di qualsiasi genere o dall’essiccamento dovuto alla presenza di aria.
In sostanza la superficie arrotondata dell’otturatore realizza una tenuta sulla superficie troncoconica 7 limitrofa alla luce di erogazione. Tale superficie troncoconica di fatto risulta una sede per l’otturatore 18.
Quando invece la pressione all’interno del condotto è superiore alla soglia predeterminata, essa vince la forza delle molle, allontanando quindi l’otturatore dalla luce di erogazione e permettendo quindi l’erogazione del fluido attraverso l’apertura della base 8 (frecce F).
Durante l’erogazione il fluido investe l’elemento elastico (ovvero le molle) e come già detto, fluisce attraverso l’apertura ricavata nella base dell’elemento di chiusura.
Come si nota l’otturatore 8 presenta una forma sostanzialmente allungata che si innesta all’interno del corpo 3; la base e l’otturatore sono assialmente separati.
La forma di realizzazione precedentemente descritta risulta particolarmente semplice da realizzare e da montare. Infatti è costituita da solo due pezzi che consentono di ottenere un’efficace chiusura automatica della luce di erogazione presente nel tappo erogatore, quando la pressione all’interno del condotto di erogazione scende al di sotto di una valore predeterminato.
La figura 8 mostra una forma di realizzazione alternativa del tappo erogatore, dove viene utilizzato un elemento di chiusura a pastiglia 8A. In tale forma di realizzazione le parti funzionalmente analoghe a quelle già descritte sono indicate con gli stessi riferimenti numerici già usati in precedenza e quindi non verranno nuovamente riprese.
Si nota immediatamente che la luce di erogazione 2 in questa configurazione è molto prossima alla superficie esterna del corpo sagomato 3, dato che l’elemento di chiusura 8A assume una conformazione a pastiglia, ben visibile nelle figure 10-12. Anche in questo caso l’elemento di chiusura è realizzato in un unico pezzo di materia plastica polimerica, e preferibilmente in polietilene a bassa densità, con densità 0.92 g/cc, durezza ‘D’ 47 e modulo elastico 11 MPa.
Si nota che in tal caso la sua base 9A presenta una superficie esterna cilindrica che si innesta e si fissa per interferenza nella sede 13 rientrante rispetto alla superficie del corpo sagomato 3.
Come si nota l’elemento di base è disposto perimetralmente rispetto all’otturatore 18 e l’elemento di base e l’otturatore sono vincolati tramite tre elementi elastici 15A, 15B, 15C ciascuno dei quali presenta una zona di connessione con la base 21, una zona di connessione 20 con l’otturatore e una zona intermedia 22 che si sviluppa secondo un arco di cerchio. A riposo, quando l’elemento di chiusura non è nella sede 13, l’otturatore e la base risultano complanari (si veda la figura 10).
Vantaggiosamente le zone di connessione con la base dei tre elementi sono angolarmente distanziate di 120°, e le zone di connessione col l’otturatore dei tre elementi sono angolarmente distanziate di 120°.
Ovviamente potranno essere previsti più elementi elastici disposti con zone di connessione ad angolazioni differenti.
Il funzionamento di tale forma di realizzazione è analogo a quello precedente.
Vantaggiosamente, quando la pastiglia 8 è inserita nella sede essa, risulta in un piano diverso da quello della base (si veda la figura 8). Infatti in tale configurazione gli elementi elastici 15A, 15B e 15C premono l’otturatore contro la luce di erogazione 2, così chiudendola quando la pressione all’interno del condotto 4 è inferiore a una soglia predeterminata.
La messa in pressione del fluido interno al condotto e il superamento della pressione predeterminata genera, come nel caso precedente, lo scostamento dell’otturatore dalla luce 2. Di conseguenza il fluido investe gli elementi elastici 15A, B e C, e sfoga attraverso l’apertura 10 A della base 9A.
Sono state descritte varie forme di realizzazione ma altre possono essere concepite sfruttando lo stesso concetto innovativo.
Claims (7)
- RIVENDICAZIONI 1. Tappo erogatore con chiusura automatica di una luce di erogazione per un fluido contenuto all'interno di un contenitore a cui il tappo è associabile, il contenitore essendo dotato di mezzi per alimentare in pressione detto fluido a detto tappo almeno durante l'erogazione del fluido, il tappo comprendendo un corpo sagomato che definisce un condotto cavo dotato di una luce di alimentazione del fluido e detta luce di erogazione, caratterizzato dal fatto che a valle della luce di erogazione nel senso di erogazione dèi fluido è fissato un elemento di- chiusura realizzato in un unico pezzo ricavato per stampaggio di<■>materia plastica, l'elemento di chiusura comprendendo una base dotata di mezzi di fissaggio al corpo sagomato, dalla base estendendosi almeno un elemento elastico alla cui estremità è presente un otturatore di detta luce di erogazione, detto almeno un elemento elastico caricando l'otturatore verso detta luce di erogazione in modo che, quando all'interno del condotto la pressione del fluido è inferiore a una soglia predeterminata, la luce di erogazione risulta chiusa dall'otturatore, e quando la pressione all'interno del condotto è superiore alla detta soglia predeterminata, l'otturatore si allontana dalla luce di erogazione permettendo al fluido di investire almeno parzialmente l'elemento elastico e la base; l'elemento di chiusura presentando una configurazione allungata dove la base e l'otturatore sono assialmente separati e dove almeno un elemento elastico è una prima molla elicoidale; caratterizzato dal fatto di comprendere una seconda molla elicoidale che si diparte dalla base e alla cui estremità è presente l'otturatore.
- 2. Tappo secondo la rivendicazione 1, in cui la base è dotata di un'apertura attraverso la quale il fluido fluisce durante l'erogazione.
- 3. Tappo erogatore secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di fissaggio tra base e corpo sagomato comprendono un accoppiamento per interferenza o un accoppiamento a sottosquadro.
- 4. Tappo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui la base presenta una superficie esterna cilindrica, o la base sulla sua superficie esterna, presenta un gradino atto ad andare in battuta contro il corpo sagomato.
- 5. Tappo erogatore secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo sagomato prevede una sede rientrante rispetto alla sua superficie esterna per l'alloggiamento di detto elemento di chiusura.
- 6. Tappo erogatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui l'otturatore presenta una superficie arrotondata atta a realizzare una tenuta su di una sede conica definita in corrispondenza di detta luce di erogazione .
- 7. Tappo secondo la rivendicazione 1, in cui la prima e la seconda molla elicoidale presentano rispettive porzioni di aggancio alla base angolarmente distanziate di 180° e rispettive porzioni di aggancio all'otturatore angolarmente distanziate di 180°.
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Citations (5)
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2013
- 2013-12-11 IT IT002062A patent/ITMI20132062A1/it unknown
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