ITMI20131527A1 - Dispositivo chirurgico di visualizzazione - Google Patents

Dispositivo chirurgico di visualizzazione

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ITMI20131527A1
ITMI20131527A1 IT001527A ITMI20131527A ITMI20131527A1 IT MI20131527 A1 ITMI20131527 A1 IT MI20131527A1 IT 001527 A IT001527 A IT 001527A IT MI20131527 A ITMI20131527 A IT MI20131527A IT MI20131527 A1 ITMI20131527 A1 IT MI20131527A1
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visual
surgical visualization
surgeon
surgical
projection
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IT001527A
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Luca Menci
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Menci Software S R L
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    • A61B5/68Arrangements of detecting, measuring or recording means, e.g. sensors, in relation to patient
    • A61B5/6801Arrangements of detecting, measuring or recording means, e.g. sensors, in relation to patient specially adapted to be attached to or worn on the body surface
    • A61B5/6802Sensor mounted on worn items
    • A61B5/6803Head-worn items, e.g. helmets, masks, headphones or goggles
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Description

DESCRIZIONE
DISPOSITIVO CHIRURGICO DI VISUALIZZAZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo chirurgico di visualizzazione del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione. In particolare, l’oggetto dell’invenzione concerne un particolare dispositivo atto ad essere utilizzato durante l’esecuzione di un intervento per ottenere immagini termografiche della zona di intervento.
Come noto, durante alcune operazioni chirurgiche risulta fondamentale avere informazioni sulla temperatura della zona di intervento.
Ad esempio, in alcuni interventi di chirurgia estetica per ringiovanire l'aspetto della pelle invecchiata o danneggiata, si utilizzano laser ad alta penetrazione che, concentrando la loro azione sugli strati della pelle sottostanti lo strato epidermico esterno, riscaldano tali strati stringendo la pelle e riducendo di conseguenza le rughe.
In questi casi, essendo pressoché impossibile comprendere, a occhio nudo, se l’intervento stia progredendo senza errori, è utile monitorare termicamente la zona d’intervento e localizzare un eventuale eccessivo assorbimento di calore da parte dello strato epidermico esterno evitando dolore e danno epidermico. Un altro tipo d’intervento, in cui risulta utile avere informazioni termiche, è l’asportazione di necrosi in cui l’immagine termografica permette di individuare velocemente la presenza di tessuti residui da asportare.
Pertanto, negli ultimi anni sono stati realizzati dei particolari dispositivi che comprendono: una telecamera termica atta a riprendere la zona d’intervento, una stazione di controllo posta adiacente alla zona d’intervento e presentante uno schermo riproducente le immagini riprese dalla telecamera, ed un braccio articolato atto a connettere strutturalmente la telecamera allo schermo.
In particolare, il braccio articolato è atto a disporre la telecamera sopra il lettino in maniera tale da non intralciare gli spostamenti del chirurgo ed a permettere di variare la posizione e l’inclinazione della telecamera consentendo di avere un’ottimale ripresa della zona di intervento.
La tecnica nota sopra citata presenta alcuni importanti inconvenienti.
Un primo importante inconveniente è rappresentato dal fatto che il chirurgo, per controllare l’avanzamento dell’intervento, deve continuamente distogliere lo sguardo dalla zona d’intervento per monitorare lo schermo.
Un altro inconveniente è, di conseguenza, identificabile negli elevati tempi d’intervento dovuti al fatto che il chirurgo è costretto a frequenti interruzioni per analizzare le immagini termografiche.
Tale inconveniente è ulteriormente incrementato dalle difficoltà di associare a ciascuna parte dell’immagine termografica una precisa zona d’intervento.
Ad esempio, nel caso di asporto di tessuti necrotici, il chirurgo quando individua sullo schermo delle porzioni di tessuto residue e da asportare incontra notevoli difficoltà nel riconoscere tali porzioni nella zona d’intervento.
Un importante inconveniente è rappresentato dalle difficoltà di disporre in maniera corretta la telecamera che richiede frequenti aggiustamenti.
In particolare, tale inconveniente risulta particolarmente rilevante nei dispositivi di visualizzazione vecchi in cui, a causa di usura ed altri problemi similari, il braccio articolato non è in grado di supportare correttamente il peso della telecamera termografica.
I sopra riportati inconvenienti sono ulteriormente incrementati dal fatto che, qualora il chirurgo si sposti variando la sua posizione rispetto al paziente, si è costretti a spostare ripetutamente la telecamera e/o la stazione di controllo così da adattare la posizione dello schermo e l’immagine ripresa alla posizione del chirurgo.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione è ideare un dispositivo chirurgico di visualizzazione in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico è un importante scopo dell'invenzione avere un dispositivo chirurgico di visualizzazione.
Un altro importante scopo dell'invenzione è ottenere un dispositivo chirurgico che sia pratico ed agevole da utilizzare per il chirurgo.
Un ulteriore scopo dell'invenzione è ideare un dispositivo di visualizzazione che consenta al chirurgo di associare rapidamente la zona d’intervento all’immagine termografica così da permettere un rapido riconoscimento dei tessuti.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un dispositivo chirurgico di visualizzazione come rivendicato nella annessa Rivendicazione 1. Esecuzioni preferite sono evidenziate nelle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di un’esecuzione preferita dell’invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1 mostra il dispositivo chirurgico in una sua vista di insieme; e
la Fig. 2 illustra una sezione del dispositivo chirurgico secondo l'invenzione. Con riferimento alle Figure citate, il dispositivo chirurgico di visualizzazione secondo l'invenzione è globalmente indicato con il numero 1.
Il dispositivo chirurgico 1 è atto a definire un piano di simmetria rispetto al quale sono simmetricamente disposti i vari componenti del dispositivo stesso ed atto a sostanzialmente coincidere con il piano sagittale del chirurgo quando indossa il dispositivo chirurgico 1.
Esso comprende un occhiale 20 atto ad essere indossato dal chirurgo durante l’operazione; un apparato di ripresa atto a riprendere la zona di intervento; e due organi di proiezione atti a riprodurre la zona di intervento; un’unità di controllo atta a comandare e regolare il funzionamento del dispositivo 1; e batterie, opportunamente integrate nell’occhiale 20 ed atte ad alimentare i vari componenti del dispositivo 1.
L’occhiale 20 comprende due lenti, una lente sinistra 21 ed una lente destra 22 atte a rispettivamente interporsi tra la zona di intervento e l’occhio sinistro/destro del chirurgo; ed una montatura 23 atta a sostenere almeno le lenti 21 ed a permettere al chirurgo d’indossare il dispositivo chirurgico 1.
La montatura 23 comprende un ponte 23a atto a sostenere le lenti 21 e 22 e due stecche, una sinistra 23b ed una destra 23c, incernierate alle estremità del ponte 23a così da ruotare rispetto allo stesso ponte 23a.
Vincolato al ponte 23a ed opportunamente connesso con gli organi di proiezione 40, il dispositivo chirurgico 1 presenta l’apparato di ripresa 30.
Tale apparato di ripresa 30 comprende una telecamera di ripresa sinistra 31 atta a disporsi in corrispondenza dell’occhio sinistro ed a definire un asse sinistro di ripresa 31a; una telecamera di ripresa destra 32 atta a disporsi in corrispondenza dell’occhio destro ed a definire un asse destro di ripresa 32a distinto dall’asse sinistro 31a realizzando una ripresa distinta da quella della telecamera sinistra 31; ed almeno una telecamera termica 33, preferibilmente una, atta a riprendere una ripresa termografica della zona d’intervento, ossia una visualizzazione bidimensionale della misura di irraggiamento.
Le telecamere di ripresa sinistra 31 e destra 32 sono vincolate al ponte 23a in corrispondenza rispettivamente delle lente sinistra 21 e di quella destra 22 e disposte sostanzialmente simmetricamente rispetto al piano di simmetria.
Preferibilmente, le telecamere di ripresa 31 e 32 presentano distanza reciproca sostanzialmente pari alla distanza interpupillare, ossia alla distanza tra il centro della pupilla dell'occhio destro a quella dell'occhio sinistro. Detta distanza reciproca è sostanzialmente compresa tra 8 cm e 5 cm e, in particolare, sostanzialmente pari a 6,5 cm.
Opportunamente, le telecamere di ripresa 31 e 32 presentano gli assi centrali 31a e 32a reciprocamente inclinati così da riprendere la zona d’intervento realizzando riprese visive aventi distinte inclinazioni di ripresa. In particolare, la telecamera sinistra 31 presenta l’asse sinistro 31a inclinato sostanzialmente analogamente alla direzione visiva dell’occhio sinistro così da eseguire una ripresa sostanzialmente coincidente con quanto visto dall’occhio sinistro, mentre la telecamera destra 31 presenta l’asse destro 31a inclinato sostanzialmente analogamente alla direzione visiva dell’occhio destro così da eseguire una ripresa sostanzialmente coincidente con quanto visto dall’occhio sistro.
Preferibilmente, gli assi di ripresa 31a e 32a sono giacenti su un unico piano pressoché perpendicolare al piano di simmetria e definiscono, rispetto al piano di simmetria, angoli d’inclinazione sostanzialmente opposti tra loro così da definire un punto d’incontro sostanzialmente giacente sul piano di simmetria. Più preferibilmente, gli angoli d’inclinazione degli assi di ripresa 31a e 32a rispetto al piano sono sostanzialmente compresi tra 15° e 45°.
In alternativa, gli assi di ripresa 31a e 32a sono sostanzialmente paralleli tra loro e, preferibilmente, sostanzialmente paralleli al piano di simmetria.
Interposta tra le telecamere 31 e 32, il dispositivo 1 presenta la telecamera tarmica 33 atta ad eseguire una ripresa termografica della zona d’intervento. In particolare, la telecamera termica 33 è pressoché disposta in corrispondenza del piano di simmetria così da definire un aggiuntivo asse centrale di ripresa 33a sostanzialmente giacente sul piano di simmetria e sul piano di giacitura degli assi di ripresa 31a e 32a ed atto ad incidere detti assi di ripresa 31a e 32a pressoché in corrispondenza del punto d’incontro degli assi 31a, 32a e 33a. In alternativa, l’asse centrale di ripresa 33a è pressoché parallelo agli assi di ripresa 31a e 32a e giacente sul piano di simmetria.
Preferibilmente, la telecamera termica 33 è una termopila.
Opportunamente integrati nell’occhiale 20, il dispositivo chirurgico di visualizzazione 1 presenta due organi di riproduzione atti a riprodurre sulle lenti 21 e 22 due proiezioni diverse tra loro ed ottenute sfruttando distinte riprese della zona di intervento, come in seguito dettagliato.
In particolare, il dispositivo 1 presenta un organo di riproduzione sinistro 40 atto ad effettuare, sull’occhio sinistro, una proiezione sinistra sfruttando la ripresa della telecamera sinistra 31; ed un organo di riproduzione destro 50 atto ad effettuare, sull’occhio destro, una proiezione destra sfruttando la ripresa della telecamera destra 32
Preferibilmente, gli organi di proiezioni 40 e 50 sono di tipo see through, ossia atti a permettere al chirurgo di vedere le proiezioni degli organi 40 e 50 in trasparenza e, quindi, sovrapposte a ciò che vedrebbe senza il dispositivo 1, ossia la zona d’intervento.
L’organo di proiezione sinistro 40 comprende, integrato nella stecca sinistra 23b, un proiettore sinistro 41 ed un gruppo ottico sinistro 42 atto a direzionare la proiezione verso la lente sinistra 21 ed a permettere alla stessa proiezione di scorrere per riflessione nella stessa lente 21; e, integrata nella lente sinistra 21, una superficie riflettente sinistra 43 ed atta a direzionare la proiezione verso l’occhio sinistro del chirurgo.
Analogamente, l’organo di proiezione destro 50 comprende, integrato nella stecca destra 23c, un proiettore destro 51 ed un gruppo ottico destro 52 atto a direzionare la proiezione verso la lente destra 22 ed a permettere alla stessa proiezione di scorrere per riflessione nella lente 22; e, integrata nella lente destra 22, una superficie riflettente destra 53 ed atta a direzionare la proiezione verso l’occhio destro del chirurgo.
Preferibilmente, i proiettori 41 e 51 sono picoproiettori Lcd,
Le superfici riflettenti 43 e 53 sono identificabili in un see through display che, essendo trasparente, è atta a riflettere la proiezione in modo tale da permettere al chirurgo di vedere la proiezione, riflessa dalle superfici 43 e 53, sovrapposta alla zona d’intervento.
In particolare, le superfici 43 e 53 presentano una forma sostanzialmente rettangolare con lunghezza e larghezza in rapporto sostanzialmente pari a 16:9 e diagonale sostanzialmente pari a 0.5’’. Più in particolare, le superfici riflettenti 43 e 53 è un LCD 0.52” a matrice attiva TFT in polisilicone.
Un esempio di organi di proiezione 40 e 50 di tipo see through e, più precisamente, di un occhiale 20 munito di questi organi di proiezione 40 e 50 atti a proiettare sulle lenti 21 e 22 proiezioni distinte è descritto nei paragrafi [0009]-[0146] ed illustrato nelle Figg. 1-20 del brevetto US20130083404.
Funzionalmente frapposta tra le telecamere 31, 32 e 33 e gli organi 40 e 50, il dispositivo chirurgico di visualizzazione 1 presenta l’unità di controllo.
Detta unità di controllo è identificabile in una scheda elettronica o altro elemento similare integrato nella montatura 23 ed atto ad elaborare le riprese delle telecamere 31, 32 e 33 realizzando la proiezione degli organi 40 e 50. In dettaglio, l’unità di controllo è atta a sovrapporre la ripresa termografica alla ripresa visiva sinistra ed alla ripresa visiva destra ottenendo due proiezioni illustranti la termografia della zona d’intervento ed aventi diverse inclinazioni. Più in dettaglio, l’unità realizza due proiezioni che permettono all’operatore di avere un’immagine termografica tridimensionale sovrapposta alla sua normale visuale della zona d’intervento, come in seguito dettagliatamente descritto.
Il funzionamento di un dispositivo chirurgico di visualizzazione 1, sopra descritto in senso strutturale, è il seguente.
Inizialmente, il dispositivo chirurgico di visualizzazione 1 è settato individuando i parametri di calibrazione necessari alla ricostruzione delle proiezioni. In dettaglio, i parametri di calibrazione comprendono sia parametri intrinseci (lunghezza focale, punto principale e distorsioni, ecc.) sia parametri estrinseci (posizione ed orientamento relativo delle telecamere 31, 32 e 33, ecc.).
Al momento dell’utilizzo del dispositivo chirurgico di visualizzazione 1, il chirurgo indossa l’occhiale 20, ossia il dispositivo 1, disponendo le telecamera di ripresa 31 e 32 in corrispondenza degli occhi.
Il chirurgo quindi attiva le telecamere 31, 32 e 33 che, grazie alla loro innovativa disposizione, iniziano a rilevare riprese visive e termografiche di almeno una porzione dello suo stesso campo visivo e, in particolare, della zona d’intervento. In dettaglio, le due telecamere di ripresa 31 e 32 e la telecamera termica 33 sono sincronizzate così da riprendere pressoché simultaneamente e sono caratterizzate da un frame rate di lavoro, ossia da una frequenza d’immagine, sostanzialmente superiore a 10 e, più precisamente, pressoché almeno pari a 30 Hz.
In particolare, la telecamera sinistra di ripresa 31 riprende la zona d’intervento realizzando una ripresa visiva sinistra d’inclinazione pressoché coincidente con quella dell’occhio sinistro del chirurgo; mentre la telecamera destra 32 riprende la zona d’intervento realizzando una ripresa visiva destra d’inclinazione sostanzialmente coincidente con quella dell’occhio destro del chirurgo e, pertanto, d’inclinazione distinta rispetto a quella della telecamera sinistra 31. Simultaneamente, la telecamera termica 33 riprende una ripresa termografica della zona d’intervento.
A questo punto, le riprese visive e termografiche giungono all’unità di controllo che le elabora ottenendo due distinte proiezioni e, quindi, invia ciascuna proiezione ad uno degli organo di proiezione 40 e 50.
In dettaglio, l‘unità di controllo frammenta la ripresa sinistra, la ripresa destra e la ripresa termografica in una serie di frame/immagini, ciascuno rilevato in un determinato istante, realizza gruppi di tre immagini, una per ogni telecamera 31, 32 e 33, scattate sostanzialmente nello stesso istante.
L’unità elabora ogni gruppo d’immagini e, in particolare, le due immagini visive delle telecamere di ripresa 31 e 32 in funzione dei parametri di calibrazione, sfruttando il noto processo di ricostruzione stereoscopica tridimensionale (stereo 3D reconstruction).
Alla fine di tale elaborazione, l’unità di controllo ricava, per ciascun gruppo, un modello tridimensionale della zona a comune inquadrata dalle due telecamere 31 e 32 costituito da due immagini visive opportunamente elaborate.
Sfruttando i parametri d calibrazione e, in particolare, almeno la posizione ed inclinazione relative tra le telecamere 31, 32 e 33, l’unità di controllo proietta l’immagine termografiche della telecamera termica 33 su detto modello tridimensionale ottenendo un modello termico tridimensionale.
In particolare, l’unità sovrappone, in funzione di detti parametri, l’immagine termografica sia all’immagine visiva sinistra sia all’immagine visiva destra, precedentemente elaborate, ottenendo rispettivamente un’immagine composta sinistra ed un immagine composta destra.
A questo punto, l’unità di controllo sovrapponendo realizza una proiezione sinistra accorpando le immagini composte sinistre ed una proiezione destra accorpando le immagini composte destre; ed invia all’organo di proiezione sinistro 40 la proiezione sinistra ed all’organo di proiezione destro 50 la proiezione destra.
Infine, l’organo di proiezione sinistro 40 esegue sulla superficie sinistra 43 e, di conseguenza, sull’occhio sinistro una proiezione di tipo see through su una lente sinistra 21. Contemporaneamente, l’organo di proiezione destro 50 effettua sulla superficie riflettente destra 53 e, quindi, sull’occhio destro una proiezione di tipo see through su una lente destra 22,
In conclusione, il chirurgo vede, da ciascun occhio, una proiezione della zona d’intervento sovrapposta alla sua normale visuale e, quindi, sfruttando la diversa inclinazione delle proiezioni percepite dai due occhi, visualizza un’immagine tridimensionale della zona d’intervento illustrante la termografia della stessa zona d’intervento.
Il sopradescritto funzionamento del dispositivo chirurgico 1 permette di definire un innovativo procedimento di visualizzazione chirurgico.
Detto procedimento di visualizzazione comprende una fase di ripresa visiva in cui le telecamere di ripresa 31 e 32 riprendono la zona d’intervento secondo diversi assi centrali di ripresa 31a e 32a ottenendo riprese visive distinte e, in particolare, caratterizzate da diversi angoli di ripresa; una fase di ripresa termica, sostanzialmente parallela alla fase di ripresa visiva, in cui la telecamera termica 33 realizza una ripresa termografica della zona d’intervento; una fase di composizione o elaborazione delle immagini in cui l’unità di controllo realizza, in funzione dei sopradescritti parametri di calibrazione, due proiezioni distinte sovrapponendo la ripresa termografica ad alternativamente una delle riprese visive; ed una fase di proiezione in cui gli organi di proiezione 40 e 50 proiettano su ciascuna delle lenti 21 e 22 una delle proiezioni permettendo al chirurgo di avere un’immagine termografica tridimensionale della zona d’intervento.
Preferibilmente, come sopra descritto, gli organi 40 e 50 effettuano una riproduzione di tipo see through consentendo all’operatore di visualizzare la proiezione, realizzata dal dispositivo 1, sovrapposta alla sua normale visuale. L'invenzione consente importanti vantaggi.
Un primo importante vantaggio è rappresentato dal fatto che il dispositivo chirurgico di visualizzazione 1 risulta estremamente facile e semplice da utilizzare.
Infatti, la possibilità di proiettare sulle lenti 21 e 22 permette al chirurgo di visualizzare l’immagine termografica, senza bisogno di distogliere lo sguardo dalla zona di intervento e, quindi, di avere rapidamente accesso alle informazioni.
Un altro vantaggio è dato dalla particolare disposizione delle telecamere 31, 32 e 33 sugli occhiali 20 permette alle stesse telecamere 31, 32 e 33 di avere un’asse di ripresa pressoché coincidente con la direzione visiva del chirurgo e, quindi, perfettamente sovrapponibile a ciò che egli vede..
Tale perfetta sovrapposizione è inoltre garantita dall’adozione di due distinti organi di riproduzione 40 e 50 che, proiettando immagini distinte sui due occhi, eseguono una proiezione “side by side” e di tipo see through, ossia atta a permettere al chirurgo di avere un’immagine tridimensionale della zona di intervento perfettamente sovrapposta a ciò che egli vede.
Tale aspetto è ulteriormente incrementato dalla vantaggiosa disposizione delle telecamere di ripresa 31 e 32 che, essendo vincolate in corrispondenza delle lenti 21 e 22 e presentando una distanza reciproca sostanzialmente pari alla distanza interpupillare, effettuano riprese sostanzialmente coincidenti a ciò che è visto dal chirurgo.
Un’ulteriore caratteristica, atta ad incrementare la qualità di sovrapposizione, è identificabile nella particolare frequenza d’immagine che, indipendentemente dai movimenti relativi tra il chirurgo ed il paziente (ad esempio quelli dati dalla testa del chirurgo) garantisce ad ogni istante una perfetta corrispondenza tra ciò che è visto dal chirurgo e la proiezione.
L'invenzione è suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
In particolare, il dispositivo chirurgico di visualizzazione 1 e, in particolare, l’apparato di ripresa 30 possono comprendere due telecamere termiche 33, ossia una telecamera termica sinistra prossimale alla telecamera di ripresa sinistra 31 ed una telecamera termica destra prossimale alla telecamera di ripresa destra 32 e, quindi, avente una distanza dalla telecamera termica sinistra sostanzialmente pari alla distanza interpupillare.
In particolare, la telecamera termica sinistra e la telecamera termica destra sono vincolate all’occhiale 20 da parte opposta alle lenti 22 rispetto alle telecamere di ripresa 31 e 32 e presentano un asse centrale di ripresa 33a sostanzialmente parallelo, rispettivamente, all’asse sinistro di ripresa 31a ed all’asse destro di ripresa 32a.
In questo caso, l’unità di controllo elaborato, in funzione dei parametri di calibrazione, sia le immagini visive delle telecamere di ripresa 31 e 32 sia l’immagine termica sinistra, propria della telecamera termica sinistra, all’immagine visiva sinistra sia l’immagine termica destra, propria della telecamera termica destra.
A questo punto, l’unità sovrappone l’immagine termica sinistra all’immagine visiva sinistra e l’immagine termica destra all’immagine visiva destra ottenendo così due immagini composte da cui ricavare il modello termico tridimensionale. Tutti gli elementi descritti e rivendicati sono sostituibili da elementi equivalenti ed i dettagli, i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo chirurgico di visualizzazione (1) comprendente almeno una telecamera termica (33) atta ad eseguire una ripresa termografica della zona di intervento un occhiale (20) atto ad essere indossato dal chirurgo e comprendente una montatura (23) e due lenti (21, 22); caratterizzato dal fatto di comprendere due telecamere di ripresa (31, 32) atte a definire distinti assi centrali di ripresa (31a, 32a) ed a realizzare distinte riprese visive di detta zona di intervento; due organi di proiezione (40, 50) ciascuno dei quali atto a proiettare su una di dette lenti (21, 22) una ripresa finale sovrapposizione di detta ripresa termografica e di una di dette riprese visive; e dal fatto che detta almeno una telecamera termica (33), dette telecamere di ripresa (31, 32) e detti organi di proiezione (40, 50) sono vincolati a detta montatura (23).
  2. 2. Dispositivo chirurgico di visualizzazione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti organi di proiezione (40, 50) sono di tipo see through.
  3. 3. Dispositivo chirurgico di visualizzazione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui ciascuno di detti organi di proiezione (40, 50) comprende una superficie riflettente (43) integrata in una di dette lenti (21, 22); ed in cui detta superficie riflettente (43) è un see through display.
  4. 4. Dispositivo chirurgico di visualizzazione (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno una telecamera termica (33) è una termopila.
  5. 5. Dispositivo chirurgico di visualizzazione (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui dette telecamere di ripresa (31, 32) presentano una distanza reciproca sostanzialmente pari alla distanza interpupillare.
  6. 6. Dispositivo chirurgico di visualizzazione (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno una telecamera termica (33) è frapposta tra dette telecamere di ripresa (31, 32).
  7. 7. Dispositivo chirurgico di visualizzazione (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti assi di ripresa (31a, 32a) sono reciprocamente inclinati.
  8. 8. Dispositivo chirurgico di visualizzazione (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, definente un piano di simmetria (1a); ed in cui dette telecamere di ripresa (31, 32) sono poste specularmente rispetto a detto piano di simmetria (1a).
  9. 9. Procedimento di visualizzazione chirurgico (1) comprendente un occhiale (20) atto ad essere indossato dal chirurgo e comprendente una montatura (23) e due lenti (21, 22); una fase di ripresa termica in cui è realizzata una ripresa termografica di detta zona d’intervento; caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di ripresa visiva in cui è sono effettuate due riprese visive della zona d’intervento secondo diversi assi centrali di ripresa (31a, 32a); una fase di composizione in cui sono realizzate due proiezioni distinte sovrapponendo detta immagine termografica ad alternativamente una di dette immagini visive; ed una fase di proiezione in cui ciascuna di dette proiezioni sono riprodotte su una di dette lenti (21, 22) permettendo a detto chirurgo di avere un’immagine termografica tridimensionale di detta zona d’intervento.
  10. 10. Procedimento di visualizzazione chirurgico (1) secondo la rivendicazione 9, in cui detta fase di ripresa termica e detta fase di ripresa visiva sono svolte sostanzialmente in parallelo.
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