ITMI20131017A1 - Sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala - Google Patents

Sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala Download PDF

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ITMI20131017A1 IT001017A ITMI20131017A ITMI20131017A1 IT MI20131017 A1 ITMI20131017 A1 IT MI20131017A1 IT 001017 A IT001017 A IT 001017A IT MI20131017 A ITMI20131017 A IT MI20131017A IT MI20131017 A1 ITMI20131017 A1 IT MI20131017A1
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Description

SISTEMA DI CONTROLLO REMOTO DI UN MODELLO DI
IMBARCAZIONE IN SCALA
La presente invenzione si riferisce a un sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala, in particolare ma non esclusivamente un modello di imbarcazione a vela.
Come è noto, il modellismo navale dinamico è un hobby che consiste nella realizzazione di modelli di imbarcazioni in grado, a differenza del modellismo navale statico, di navigare realmente. Questi modelli di imbarcazioni vengono generalmente comandati a distanza per mezzo di un radiocomando.
La suddivisione tra i vari modelli di imbarcazioni si basa in genere sul tipo di propulsione utilizzato, così come peraltro avviene per le imbarcazioni reali. In particolare, i modelli di imbarcazioni a vela sono quelli che richiedono di norma una maggiore perizia, nonché una seppur minima conoscenza della tecnica di navigazione a vela, per poter essere correttamente controllati.
La velatura dei modelli di imbarcazioni a vela è composta normalmente da due vele, vale a dire il fiocco e la randa. Per un controllo ottimale del modello di imbarcazione è usualmente necessario un radiocomando con almeno tre canali, uno per il controllo del timone e due per poter comandare separatamente le due vele.
Uno degli inconvenienti che si possono verificare durante le fasi di controllo di un modello di imbarcazione, in particolar modo di un modello di imbarcazione a vela, è dovuto al fatto che il modellista, normalmente posizionato in prossimità dello specchio d’acqua su cui si muove il modello di imbarcazione, non ha sempre modo di sapere con esattezza cosa succede a bordo del modello di imbarcazione stesso.
Un altro inconveniente è dovuto all’impossibilità di verificare direttamente, sul modello di imbarcazione, non solo la correttezza delle manovre attuate tramite il radiocomando, ma anche la verosimiglianza delle manovre stesse. In tal modo l’utilizzo e il controllo di un modello di imbarcazione, in particolar modo un modello di imbarcazione a vela, rimane un’attività di tipo puramente hobbistico. In altre parole, governare un modello di imbarcazione tramite un radiocomando non può essere considerato un modo per imparare efficacemente i rudimenti della condotta dell’imbarcazione vera e propria che il modello rappresenta in una scala ridotta.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di realizzare un sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala, in particolare ma non esclusivamente un modello di imbarcazione a vela, che sia in grado di risolvere gli inconvenienti sopra citati della tecnica nota in una maniera estremamente semplice, economica e particolarmente funzionale.
Nel dettaglio, è uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala che consenta di mantenere il pieno controllo del modello di imbarcazione stesso in qualsiasi condizione operativa.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala che consenta al pilota di effettuare le manovre nella maniera più realistica possibile, in maniera del tutto analoga alle corrispondenti manovre che si effettuano su un’imbarcazione reale di pari tipologia.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala che consenta di apprendere quantomeno le nozioni base della condotta di un’imbarcazione simile a quella che il modello stesso rappresenta in una scala ridotta.
Questi e altri scopi secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando un sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala, in particolare ma non esclusivamente un modello di imbarcazione a vela, come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate dalle rivendicazioni dipendenti, che sono parte integrante della presente descrizione.
Le caratteristiche e i vantaggi di un sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 è una vista schematica di un generico modello di imbarcazione in scala, in particolare del tipo a vela, manovrabile tramite il sistema di controllo remoto secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una è una vista schematica dei componenti principali della postazione di controllo del sistema di controllo remoto secondo la presente invenzione;
la figura 3 è uno schema a blocchi che illustra l’interazione tra i componenti principali del modello di imbarcazione;
la figura 4 è un altro schema a blocchi che illustra l’interazione tra i componenti principali della postazione di controllo; e
la figura 5 è una vista in dettaglio di un componente del modello di imbarcazione di figura 1.
Con riferimento alle figure, viene mostrato un esempio di realizzazione preferito del sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala secondo la presente invenzione.
Il sistema è sostanzialmente configurato per pilotare un modello di imbarcazione in scala, indicato complessivamente con il numero di riferimento 10, con l’ausilio di veri comandi raggruppati in una postazione di controllo fissa, indicata complessivamente con il numero di riferimento 12. La postazione di controllo 12 può ad esempio essere allestita a terra in corrispondenza dello specchio d’acqua in cui si muove il modello di imbarcazione 10.
Il modello di imbarcazione 10 può essere preferibilmente costituito da un modello di barca a vela da diporto realizzato secondo un’opportuna scala di rappresentazione che, come è noto, è il rapporto tra la dimensione del modello come rappresentato e la dimensione dell’imbarcazione reale, ove entrambe le dimensioni sono espresse nella stessa unità di misura. Ad esempio, il modello di imbarcazione 10 potrebbe essere costituito da un modello di barca a vela lungo 1,4 m in scala 1:10, corrispondendo quindi a un’imbarcazione a vela da diporto lunga 14 m.
Il modello di imbarcazione 10 è provvisto di una pluralità di apparecchiature di bordo azionabili con l’ausilio di rispettivi servomeccanismi. I servomeccanismi vengono gestiti da un impianto ricetrasmittente 14 alloggiato nel modello di imbarcazione 10. Se il modello di imbarcazione 10 è del tipo a vela, come mostrato ad esempio in figura 1, le rispettive apparecchiature di bordo possono essere costituite da un timone 16 con relativo servomeccanismo 18, da una propulsione 20 con relativo motore 22 e da una o più vele 24 (vela maestra o randa) e 26 (fiocco o “genoa”) con rispettivi servomeccanismi 28 e 30.
L’impianto ricetrasmittente 14 posto a bordo del modello di imbarcazione 10 riceve i comandi da un corrispondente impianto ricetrasmittente 32 incluso nella postazione di controllo 12. L’impianto ricetrasmittente 32 della postazione di controllo 12, oltre a trasmettere all’impianto ricetrasmittente 14 di bordo le istruzioni per l’azionamento dei vari servomeccanismi 18, 28 e 30, è in grado di ricevere a sua volta una pluralità di dati, provenienti da appositi sensori 62 presenti sul modello di imbarcazione 10 ed elaborati da una corrispondente centralina elettronica di bordo 64. Tali dati possono comprendere informazioni sul funzionamento del modello di imbarcazione 10 mentre naviga, come ad esempio la direzione o bussola, la velocità, i giri del motore 22 (quando è in uso), la posizione del modello di imbarcazione 10, la temperatura delle varie apparecchiature, ecc. Questi dati permettono, a chi pilota il modello di imbarcazione 10 dalla postazione di controllo 12, di sapere esattamente cosa succede a bordo pur non essendoci fisicamente.
La trasmissione/ricezione dei comandi e dei dati può avvenire tramite un sistema di comunicazione qualsiasi, preferibilmente un sistema di comunicazione di tipo wireless che utilizza onde radio di frequenza opportuna. Sia l’impianto ricetrasmittente 14 del modello di imbarcazione 10, sia l’impianto ricetrasmittente 32 della postazione di controllo 12 possono quindi essere dotati di una o più rispettive antenne 40, 44 e 42, 46 di trasmissione e di ricezione dei comandi e dei dati.
La postazione di controllo 12 comprende tutti gli strumenti di comando normalmente previsti sull’imbarcazione reale di cui il modello di imbarcazione 10 è una rappresentazione in scala ridotta. Nel dettaglio, la postazione di controllo 12 può essere costituita dalla riproduzione in scala 1:1 di un pozzetto di un’imbarcazione a vela, in cui gli strumenti di comando sono a loro volta costituiti da una ruota del timone 34, un joystick 36 che può, tra l’altro, effettuare il controllo del motore 22, e uno o più verricelli 38 o “winch” per muovere le vele 24 e 26.
Ciascuno strumento di comando reale 34, 36 e 38 della postazione di controllo 12 è operativamente collegato, tramite l’impianto ricetrasmittente 32 e il relativo sistema di comunicazione con l’impianto ricetrasmittente 14 di bordo, alle corrispondenti apparecchiature del modello di imbarcazione 10, così da garantire al pilota il maggior realismo possibile nella condotta di tale modello di imbarcazione 10, nonché un perfetto controllo del medesimo. La postazione di controllo 12 è infatti ulteriormente provvista di almeno un primo schermo 48 in grado di visualizzare i dati provenienti dai sensori 62 presenti sul modello di imbarcazione 10 mentre naviga, aiutando così il pilota a capire il comportamento idrodinamico del modello di imbarcazione 10 stesso.
Il sistema di controllo remoto secondo la presente invenzione è completato da un impianto di trasmissione video 50, provvisto di una o più telecamere 52, installato a bordo del modello di imbarcazione 10. L’impianto di trasmissione video 50 è configurato per inviare alla postazione di controllo 12, tramite un opportuno sistema di comunicazione di tipo wireless e una relativa antenna di trasmissione 54, le immagini di bordo.
La postazione di controllo 12 è quindi provvista di un corrispondente impianto di ricezione video 56 con una relativa antenna di ricezione 58, nonché di un secondo schermo 60 su cui il pilota può visualizzare le immagini di bordo. Di preferenza la telecamera 52 è posizionata nel pozzetto in miniatura del modello di imbarcazione 10, dietro la ruota del timone 16 in scala ridotta, così da fornire un’inquadratura panoramica che simula lo sguardo di colui che si trova ai comandi di un’imbarcazione reale.
Un altro fattore significante della possibilità di ottenere filmati a bordo del modello di imbarcazione 10 è legato all’aumento della sensibilità percepita e applicata da parte del pilota alle manovre. La ruota del timone 16 che si trova sul modello di imbarcazione 10 è infatti funzionante ed è sincronizzata con la ruota del timone 34 della postazione di controllo 12 a terra. Quando si muove la ruota del timone 34 della postazione di controllo 12 sia la ruota, sia il relativo timone 16 presenti sul modello di imbarcazione 10 si muovono in proporzione alla rotazione applicata.
Se il modello di imbarcazione 10 è del tipo a vela, la vela anteriore 26, denominata fiocco o “genoa” a seconda della sua conformazione, può essere vantaggiosamente provvista di una coppia di sistemi meccanici di azionamento 66, uno per ciascun lato del modello di imbarcazione 10, in grado di cazzare (tirare) o lascare (allentare) la vela anteriore 26 stessa come avviene sulle imbarcazioni reali. Su una tipica imbarcazione a vela un membro dell’equipaggio utilizza infatti un verricello o “winch” per cazzare e lascare le vele. Per compiere una simile operazione l’uomo addetto alla manovra deve avvolgere la scotta (che nel gergo marinaresco indica una fune che consente di orientare una vela) con due o tre giri sul winch, così da permettere alla scotta stessa di far presa ed essere a questo punto cazzata. Per muovere il winch si utilizza normalmente una manovella che si inserisce nella parte superiore del winch stesso.
Nel modello di imbarcazione 10, nell’impossibilità di riprodurre in scala un winch reale, ciascun sistema meccanico di azionamento 66 della vela anteriore 26 prevede in ogni caso l’utilizzo di una rispettiva funicella 68, operativamente collegata a tale vela anteriore 26 per simulare il funzionamento di una scotta. Ciascun sistema meccanico di azionamento 66 è quindi in grado di trattenere o “strozzare” selettivamente la rispettiva funicella 68 in maniera tale che, pur evitandosi di compiere le operazioni di avvolgimento tipiche di un winch reale, tale funicella 68 possa lavorare ugualmente.
Nel dettaglio, come mostrato in figura 5, ciascun sistema meccanico di azionamento 66 comprende un microverricello fisso 70 e un cilindro mobile 72, fabbricato preferibilmente in gomma, disposto parallelamente e in prossimità di tale micro-verricello 70. Il cilindro mobile 72, azionato dal rispettivo servomeccanismo 30, è infatti in grado non soltanto di ruotare attorno al proprio asse, ad esempio tramite cuscinetti a sfera, ma anche di traslare nella direzione perpendicolare al proprio asse per avvicinarsi o allontanarsi dal microverricello 70.
Quando il cilindro mobile 72 si muove verso il micro-verricello 70 provoca uno strozzamento della funicella 68 contro tale micro-verricello 70, così da bloccare la funicella 68 stessa. Questa operazione può essere compiuta sia dal lato di sinistra, sia dal lato di dritta (destra) del modello di imbarcazione 10. In altre parole, quando uno dei sistemi meccanici di azionamento 66 strozza la rispettiva funicella 68, avvicinando il rispettivo cilindro mobile 72 al corrispondente micro-verricello 70, l’altro sistema meccanico di azionamento 66 compie l’operazione opposta, liberando la rispettiva funicella 68 dal proprio lato e recuperando l’altra funicella 68 dal lato opposto e viceversa.
I due sistemi meccanici di azionamento 66 ruotano quindi proporzionalmente sia in un senso, sia nel senso opposto, azionati da corrispondenti motori demoltiplicati appartenenti ai rispettivi servomeccanismi 30. E’ previsto un singolo servomeccanismo deviatore 80 per muovere opportunamente ciascun cilindro mobile 72, il quale provvederà a effettuare lo strozzo della funicella 68 verso un micro-verricello 70 o verso il micro-verricello 70 opposto.
I due sistemi meccanici di azionamento 66 comprendono infine una o più rispettive guide a occhiello 74 che fanno in modo che le corrispondenti funicelle 68 non subiscano sviamenti nella condizione in cui sono lasciate scorrere. Un simile sistema permette di ottenere una simulazione estremamente realistica delle manovre di controllo della vela anteriore 26. Un ulteriore micro-verricello, posizionato a fianco della ruota del timone 16 e anch’esso servoassistito, può essere utilizzato per consentire la fuoriuscita e il rientro del “genoa”.
La vela maestra posteriore 24 (randa) è invece preferibilmente mossa da un sistema di tipo noto nei modelli di imbarcazioni. Un argano situato a metà del modello di imbarcazione 10 fa scorrere una cima fino alla prua in un sistema chiuso. Questo permette alla randa 24 di muoversi dal centro all’estremità massima fino al sartiame (cavi in acciaio che partono dalla testa dell’albero e scendono fino al fianco).
Il sistema che muove il timone 16 è realizzato con una ruota dentata, montata sull’asse del timone 16 stesso, che a sua volta viene mossa da una cinghia dentata che viene fissata, ai suoi estremi, su un braccio montato sul relativo servomeccanismo 18. Questo sistema permette una grande precisione nel movimento del timone 16.
Anche la ruota del timone 16, montata nel pozzetto in miniatura del modello di imbarcazione 10, può essere fatta muovere da un rispettivo servomeccanismo, così da rendere la simulazione ancora più veritiera. Sempre nel pozzetto del modello di imbarcazione 10 può essere alloggiato il carrello della randa 24, mosso da un sistema di pulegge. Questo sistema permette regolazioni ancor più precise della vela maestra 24.
Per quanto riguarda la propulsione meccanica del modello di imbarcazione 10, l’elica 76 è preferibilmente montata su un braccio 78 disposto ad angolo retto rispetto alla linea di galleggiamento. Questo braccio 78 può ruotare di 90° a sinistra e di 90° a destra rispetto al proprio asse. Questo sistema, non presente sulle imbarcazioni a grandezza naturale, permette di realizzare manovre di accosto alla banchina molto precise.
Il sistema di rotazione del braccio 78 può essere sincronizzato, oppure asincrono, con la rotazione del timone 16. Quando si gira a sinistra il timone 16, anche l’elica 76 può ruotare in proporzione dallo stesso lato o dal lato diametralmente opposto. La rotazione è decisa dal pilota agendo sul joystick 36 della postazione di controllo 12 in base all’esigenza. Tutte queste manovre sono riportate nella postazione di controllo 12 dall’impianto ricetrasmittente 14 di bordo.
Il modello di imbarcazione 10 può anche essere provvisto di mezzi di manovra regolabili solo a mano, vale a dire senza l’ausilio di relativi servocomandi, come ad esempio issata o ammainata della randa 24, regolazione del “vang” e tesaggio del punto di scotta della randa 24. Il modello di imbarcazione 10 può anche disporre di un sistema denominato “lazy bag”, che permette con più comodità di ammainare la randa 24 senza che fuoriesca dal boma. Il modello di imbarcazione 10 può infine essere dotato di luci di navigazione e luce di ormeggio o fonda, alimentate elettricamente dalle stesse batterie di alimentazione delle apparecchiature di bordo e dei relativi servomeccanismi.
I sensori 62 installati a bordo del modello di imbarcazione 10 possono essere scelti nel gruppo costituito da un ricevitore GPS, un rilevatore dei giri dell’elica 76, un sensore di temperatura del motore 22, un sensore di temperatura del regolatore dei giri del motore 22, un sensore di temperatura del regolatore dei giri del sistema meccanico di azionamento 66 della vela anteriore 26, un sensore di presenza di acqua in sentina (parte più profonda dell’interno dello scafo), un sensore del livello di carica delle batterie di alimentazione delle apparecchiature di bordo e dei relativi servomeccanismi, un sensore per la velocità e la direzione del vento, un sensore di assorbimento di corrente dei servo meccanismi e un sensore di assorbimento elettrico generale.
Tutti gli strumenti di comando 34, 36 e 38 della postazione di controllo 12, nonché gli schermi 48 e 60, sono operativamente connessi tra loro e con l’impianto ricetrasmittente 32 di tale postazione di controllo 12 tramite rispettivi connettori sganciabili, così da rendere smontabile e trasportabile la postazione di controllo 12 stessa.
La trasmissione radio tra l’impianto ricetrasmittente 14 alloggiato nel modello di imbarcazione 10 e il corrispondente impianto ricetrasmittente 32 incluso nella postazione di controllo 12 si effettua di preferenza a una frequenza differente rispetto alla frequenza di trasmissione video tra l’impianto di trasmissione video 50 installato a bordo del modello di imbarcazione 10 e l’impianto di ricezione video 56 della postazione di controllo 12. Ad esempio, la trasmissione radio può essere effettuata a una frequenza di 2,4 Ghz, mentre la trasmissione video può essere effettuata a una frequenza di 5,8 Ghz, cosicché le due frequenze non si disturbino l’una con l’altra.
Si è così visto che il sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala secondo la presente invenzione realizza gli scopi in precedenza evidenziati.
Il sistema di controllo remoto di un modello di imbarcazione in scala della presente invenzione così concepito è suscettibile in ogni caso di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
L’ambito di tutela dell’invenzione è pertanto definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di controllo remoto configurato per pilotare un modello di imbarcazione (10) in scala provvisto di una pluralità di apparecchiature di bordo (16, 20, 24, 26) azionabili con l’ausilio di rispettivi servomeccanismi (18, 28, 30) gestiti da un impianto ricetrasmittente (14) alloggiato nel modello di imbarcazione (10), il sistema di controllo comprendendo una postazione di controllo (12) fissa che comprende a sua volta una pluralità di strumenti di comando (34, 36, 38) normalmente previsti sull’imbarcazione reale di cui il modello di imbarcazione (10) è una rappresentazione in scala ridotta, ciascuno strumento di comando (34, 36, 38) essendo operativamente collegato, tramite un impianto ricetrasmittente (32) incluso nella postazione di controllo (12) e un relativo sistema di comunicazione con l’impianto ricetrasmittente (14) alloggiato nel modello di imbarcazione (10), alle corrispondenti apparecchiature di bordo (16, 20, 24, 26), così da garantire al pilota il maggior realismo possibile nella condotta del modello di imbarcazione (10), nonché un perfetto controllo di detto modello di imbarcazione (10).
  2. 2. Sistema di controllo remoto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il modello di imbarcazione (10) è provvisto di una pluralità di sensori (62) e di una centralina elettronica di bordo (64) in grado di elaborare una pluralità di dati che provengono da detti sensori (62) e che comprendono informazioni sul funzionamento del modello di imbarcazione (10) mentre naviga, detta centralina elettronica di bordo (64) essendo operativamente collegata all’impianto ricetrasmittente (14) alloggiato nel modello di imbarcazione (10) per trasmettere all’impianto ricetrasmittente (32) incluso nella postazione di controllo (12) i dati provenienti da detti sensori (62).
  3. 3. Sistema di controllo remoto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la postazione di controllo (12) è provvista di almeno un primo schermo (48) in grado di visualizzare i dati provenienti dai sensori (62), aiutando così il pilota a capire il comportamento idrodinamico del modello di imbarcazione (10) mentre naviga.
  4. 4. Sistema di controllo remoto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere un impianto di trasmissione video (50), provvisto di una o più telecamere (52), installato a bordo del modello di imbarcazione (10) e configurato per inviare alla postazione di controllo (12), tramite un opportuno sistema di comunicazione di tipo wireless e una relativa antenna di trasmissione (54), le immagini di bordo.
  5. 5. Sistema di controllo remoto secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la postazione di controllo (12) è provvista di un impianto di ricezione video (56) con una relativa antenna di ricezione (58), nonché di un secondo schermo (60) su cui il pilota può visualizzare le immagini di bordo provenienti dall’impianto di trasmissione video (50).
  6. 6. Sistema di controllo remoto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che sia l’impianto ricetrasmittente (14) alloggiato nel modello di imbarcazione (10), sia l’impianto ricetrasmittente (32) incluso nella postazione di controllo (12) sono dotati di una o più rispettive antenne (40, 44; 42, 46) per trasmettere e ricevere i comandi e i dati tramite un sistema di comunicazione di tipo wireless che utilizza onde radio di frequenza opportuna.
  7. 7. Sistema di controllo remoto secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che tutti gli strumenti di comando (34, 36, 38), nonché il primo schermo (48) e/o il secondo schermo (60), sono operativamente connessi tra loro e con l’impianto ricetrasmittente (32) incluso nella postazione di controllo (12) tramite rispettivi connettori sganciabili, così da rendere smontabile e trasportabile detta postazione di controllo (12).
  8. 8. Sistema di controllo remoto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che il modello di imbarcazione (10) è costituito da un modello di barca a vela da diporto, in cui le apparecchiature di bordo (16, 20, 24, 26) sono costituite da un timone (16) con relativo servomeccanismo (18), da una propulsione (20) con relativo motore (22), da almeno una vela posteriore (24) con relativo servomeccanismo (28) e da almeno una vela anteriore (26) con relativo servomeccanismo (30).
  9. 9. Sistema di controllo remoto secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la postazione di controllo (12) è costituita dalla riproduzione in scala 1:1 di un pozzetto di un’imbarcazione a vela, in cui gli strumenti di comando (34, 36, 38) sono a loro volta costituiti da una ruota del timone (34), un joystick (36) che può effettuare il controllo del motore (22) e uno o più verricelli (38) per muovere le vele (24, 26).
  10. 10. Sistema di controllo remoto secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che la ruota del timone (34) della postazione di controllo (12) è sincronizzata con la ruota del timone (16) del modello di imbarcazione (10) cosicché, quando si muove la ruota del timone (34) della postazione di controllo (12), sia la ruota, sia il relativo timone (16) del modello di imbarcazione (10) si muovono in proporzione alla rotazione applicata.
  11. 11. Sistema di controllo remoto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 10, caratterizzato dal fatto che la vela anteriore (26) è provvista di una coppia di sistemi meccanici di azionamento (66), uno per ciascun lato del modello di imbarcazione (10), in cui ciascun sistema meccanico di azionamento (66) è in grado di trattenere selettivamente una rispettiva funicella (68), operativamente collegata a detta vela anteriore (26), per simulare il funzionamento di una scotta e tirare o allentare detta vela anteriore (26).
  12. 12. Sistema di controllo remoto secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che ciascun sistema meccanico di azionamento (66) comprende un micro-verricello fisso (70) e un cilindro mobile (72), disposto parallelamente e in prossimità di detto microverricello (70), detto cilindro mobile (72) essendo azionato dal rispettivo servomeccanismo (30) per ruotare attorno al proprio asse e per traslare nella direzione perpendicolare al proprio asse cosicché, quando il cilindro mobile (72) si muove verso il microverricello (70), detto cilindro mobile (72) provoca uno strozzamento della funicella (68) contro detto microverricello (70), così da bloccare detta funicella (68).
  13. 13. Sistema di controllo remoto secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che ciascun sistema meccanico di azionamento (66) comprende inoltre una o più rispettive guide a occhiello (74) che fanno in modo che le corrispondenti funicelle (68) non subiscano sviamenti nella condizione in cui dette funicelle (68) sono lasciate scorrere.
  14. 14. Sistema di controllo remoto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 13, caratterizzato dal fatto che il modello di imbarcazione (10) è provvisto di un’elica (76) montata su un braccio (78) disposto ad angolo retto rispetto alla linea di galleggiamento di detto modello di imbarcazione (10), detto braccio (78) essendo in grado di ruotare rispetto al proprio asse ed essendo sincronizzabile con la rotazione del timone (16) di detto modello di imbarcazione (10).
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