ITMI20131005A1 - Casco protettivo antiscalzamento, in particolare per uso sportivo - Google Patents

Description

CASCO PROTETTIVO ANTISCALZAMENTO, IN PARTICOLARE PER

USO SPORTIVO

La presente invenzione si riferisce a un casco protettivo antiscalzamento, in particolare per uso sportivo.

L’oggetto della presente invenzione si presta a essere impiegato nel settore sportivo in cui atleti e/o praticanti di una particolare attività e/o disciplina sportiva, come per esempio ciclismo, pattinaggio, sci, equitazione e/o altre, indossano caschi e/o simili copricapi protettivi per salvaguardare la propria incolumità in caso di eventuali cadute e/o incidenti. L’oggetto della presente invenzione trova particolare impiego anche in settori differenti da quello sportivo, come per esempio quello lavorativo ove à ̈ citabile l’edilizia o qualsiasi altro settore in cui sia obbligatorio o consigliato, per motivi di sicurezza, munirsi di opportuni caschi o simili copricapo protettivi.

Com’à ̈ noto, esistono svariate tipologie di caschi sportivi le cui forme e caratteristiche strutturali variano a seconda della disciplina sportiva alla quale fanno riferimento.

Malgrado le numerose differenze intercorrenti fra i vari caschi a uso sportivo esistenti, i caschi sportivi presenti attualmente in commercio sono provvisti di una struttura o calotta protettiva dalla forma sostanzialmente arcuata o avvolgente, la quale à ̈ destinata a circoscrivere gran parte della testa dell’utilizzatore.

La struttura protettiva di tali caschi presenta un vano di alloggiamento concavo, generalmente imbottito, per ricevere in impegno la testa dell’utilizzatore, e una superficie esterna, solitamente rivestita con uno o più strati di materiali resistenti, destinata ad impattare e urtare eventuali corpi o oggetti durante le cadute e/o gli incidenti degli utilizzatori.

I summenzionati caschi sono inoltre provvisti di opportuni mezzi di fissaggio, quali per esempio sottogola e/o simili lacci regolabili, associati alla struttura protettiva per bloccare gli stessi alla testa degli utilizzatori secondo una posizione predeterminata.

Tali caschi possono anche essere muniti di uno o più elementi accessori impegnabili alla struttura protettiva per svolgere funzioni prestabilite che possono, da un lato, renderlo più comodo e confortevole, e, dall’altro, concorrere a proteggere maggiormente l’utilizzatore da potenziali situazioni di pericolo.

Come emergerà dalla seguente descrizione, il casco della presente invenzione viene definito antiscalzamento perché, oltre alle consuete capacità di proteggere l’utilizzatore da urti o impatti, vuole inoltre offrire comfort, facilità di calzatura e stabilità durante l’uso del casco.

Come evidente, per raggiungere tali scopi il casco deve aderire in modo ottimale alla testa dell’utilizzatore. In passato la soluzione più comune consisteva nel disporre in commercio caschi di differente taglia o grandezza.

Tuttavia, tale soluzione offre una soluzione non ottimale in vista della conformazione della testa dell’utente o, più in dettaglio, con riferimento al profilo della porzione occipitale, o nucale, del cranio umano.

Infatti, tale porzione occipitale, o nucale, presenta una particolare protuberanza che il casco, per essere correttamente indossato, deve prima “scavalcare†per poi disporsi correttamente nella posizione d’uso.

Nei caschi noti privi di regolazioni appare evidente che un casco dimensionato per superare tale suddetta protuberanza, una volta superata, non può essere in corretta aderenza con la zona nucale.

Al contrario, l’aderenza ottimane della zona nucale renderebbe il casco di non facile calzatura proprio in corrispondenza del superamento della protuberanza occipitale.

Per risolvere tale problema, ovvero offrire facile calzatura e ottimale aderenza alla zona nucale, sono oggi noti caschi provvisti di una regolazione manuale ove, agendo su un comando si provvede, ad allargare o restringere la porzione nucale del casco.

In tal modo, tenendo il casco allargato à ̈ possibile indossarlo con facilità e, una volta indossato, à ̈ possibile stringerlo sulla nuca dell’utente fino alla corretta aderenza.

Svantaggio di tale soluzione, oltre alla complessità del casco che spesso comporta rotture di tale meccanismo, à ̈ il fatto che comunque l’utente à ̈ costretto ad agire manualmente sul casco rendendo la calzata del casco più lenta.

Scopo principe della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un casco protettivo che sia alternativo a quelli noti e allo stesso tempo sia stabile, aderente in modo ottimale alla nuca e facile da indossare senza richiedere alcuna regolazione manuale.

Secondo l’aspetto generale dell’invenzione, il casco rivendicato comprende un elemento di appoggio della nuca dell’utente disposto in corrispondenza della zona nucale del casco.

Tale elemento à ̈ vincolato in modo mobile fra una posizione di calzatura del casco, in cui si trova in sostanziale contatto con la parete interna posteriore della calotta del casco stesso per permettere il superamento della protuberanza occipitale, e una posizione di utilizzo in cui si trova separato dalla parete interna posteriore della struttura a calotta e in sostanziale contatto con la zona nucale dell’utilizzatore.

Per rendere tale aderenza automatica in assenza di regolazioni manuali, viene previsto un elemento a molla configurato in modo tale da forzare il suddetto elemento appoggio della nuca nella posizione di utilizzo.

In questo modo, durante la calzatura del casco, la molla consentirà all’elemento di arretrare per superare la protuberanza occipitale e poi in modo automatico provvederà a portarlo in posizione aderente alla nuca dell’utente rendendo il caso di difficile scalzamento in caso di urti.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la Richiedente ha individuato una forma della molla particolarmente funzionale agli scopi sopra enunciati. Gli scopi sopra specificati, e altri ancora, sono sostanzialmente raggiunti da un casco protettivo, in particolare per uso sportivo, come espresso e descritto nelle seguenti rivendicazioni.

Viene ora riportata, a titolo esemplificativo, la descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un casco protettivo antiscalzamento, in particolare per uso sportivo, in accordo con la presente invenzione. Tale descrizione sarà effettuata qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e pertanto non limitativo, in cui:

- la figura 1 mostra una realizzazione esplosa di un casco protettivo antiscalzamento secondo la presente invenzione;

- la figura 2 mostra un particolare del casco di figura 1;

- le figure 3-5 mostrano il casco di figura 1 in differenti configurazioni raggiungibili senza alcuna regolazione manuale; e

- le figure 6-8 mostrano una forma realizzativa di un elemento a molla che consente di raggiungere le configurazioni mostrate nelle figure 3-5 senza alcuna regolazione manuale.

Con riferimento alle figure allegate, con il numero 10 Ã ̈ complessivamente indicato un casco protettivo antiscalzamento secondo la presente invenzione.

Il casco protettivo 10 antiscalzamento secondo la presente invenzione comprende:

- una struttura a calotta 11 sagomata in modo tale da coprire almeno parzialmente la testa di un utilizzatore e configurata per proteggerla dagli urti in corrispondenza della porzione di cranio sostanzialmente a partire dall’arcata oculare fino alla zona nucale sia superiormente sia lateralmente; e

- un elemento di appoggio della nuca 12 vincolato alla struttura a calotta in corrispondenza della zona nucale dell’utilizzatore.

Poiché la struttura a calotta 11 à ̈ del tipo noto e non riguarda in modo diretto gli aspetti peculiari dell’invenzione, sia i materiali sia gli elementi accessori che la compongono non verranno elencati per semplicità espositiva.

L’elemento di appoggio della nuca 12, come emergerà nel seguito, ha la principale funzione di rendere stabile il casco indossato ed evitarne lo sfilamento indesiderato aderendo sulla nuca dell’utente.

La calotta 11 e l’elemento di appoggio della nuca 12 sono visibili nella figura 1 ove à ̈ mostrata una realizzazione esplosa di un casco protettivo antiscalzamento 10 secondo la presente invenzione.

Secondo la presente invenzione, e come visibile nelle figure 3-5, l’elemento di appoggio della nuca 12 à ̈ vincolato alla struttura a calotta 11 in modo mobile fra una posizione di calzatura del casco 10, in cui si trova in sostanziale contatto con la parete interna posteriore 14 della struttura a calotta 11, e una posizione di utilizzo del casco 10 in cui si trova separato dalla parete interna posteriore 14 della struttura a calotta 11 e in sostanziale contatto con la zona nucale dell’utilizzatore che indossa il casco 10. Ancora più in particolare, il casco 10 comprende un elemento a molla 13 configurato per forzare l’elemento di appoggio della nuca 12 nella posizione di utilizzo in cui si trova separato dalla parete interna posteriore 14 della struttura a calotta 11 e in sostanziale contatto con la zona nucale dell’utilizzatore che indossa il casco 10.

In questo modo, durante la calzatura del casco, la molla 13 consentirà all’elemento di appoggio della nuca 12 di arretrare per superare la protuberanza occipitale e poi in modo automatico provvederà a portarlo in posizione aderente alla nuca dell’utente senza alcuna regolazione manuale.

Come mostrato, l’elemento di appoggio della nuca 12 à ̈ sostanzialmente un elemento sagomato a C con profilo interno configurato per aderire durante l’uso alla nuca dell’utilizzatore e con profilo esterno configurato per aderire durante la calzata alla parete interna posteriore 14 della struttura a calotta 11.

La molla 13, come visibile in figura 2, à ̈ una molla a lamina frapposta fra l’elemento di appoggio della nuca 12 e la parete interna posteriore 14 della struttura a calotta 11.

Più nel dettaglio dell’esempio costruttivo mostrato, la molla 13 comprende una lamina sagomata a C 15 in cui la porzione centrale 16 à ̈ in sostanziale contatto con la parete interna posteriore 14 della struttura a calotta 11 e le porzioni laterali 17 sono separate dalla parete interna posteriore 14 e dirette verso l’interno della struttura a calotta 11.

In tal modo, quando compresse, le porzioni laterali 17 agiscono sull’elemento di appoggio della nuca 12 per spingerlo verso l’interno del casco 11 e quindi in aderenza sulla nuca dell’utilizzatore.

Come visibile nelle figure 6-8, la molla 13 comprende una porzione di gambo 18 che si estende dalla porzione centrale 16 in direzione ortogonale alla lamina sagomata a C 15.

La porzione di gambo 18 comprende una pluralità di tratti 19, 19’, 19†ad inclinazione variabile ed à ̈ vincolata alla struttura a calotta 11, per esempio per mezzo di una tasca di ricezione di detto gambo.

La molla 13 à ̈ poi vincolata all’elemento di appoggio della nuca 12, per esempio tramite una vite.

Infine, l’elemento di appoggio della nuca 12 comprende posteriormente una sede ribassata di ricezione della lamina sagomata a C 15.

Si à ̈ così visto che un casco protettivo antiscalzamento secondo la presente invenzione realizzano gli scopi in precedenza evidenziati.

In estrema sintesi si possono elencare i seguenti vantaggi:

- maggior sicurezza per l’utente dato dalla maggior aderenza alla zona nucale e maggior capacita di tenuta e stabilità del casco sulla testa grazie al sistema di chiusura automatica e rapida;

- adattabilità perfetta alla conformazione nucale;

- aumento di confort;

- facilità di impiego.

Il casco protettivo antiscalzamento della presente invenzione così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, i materiali utilizzati, nonché le loro dimensioni, potranno essere di qualsiasi tipo a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1) Casco protettivo (10), in particolare per uso sportivo, comprendente: - una struttura a calotta (11) sagomata in modo tale da coprire almeno parzialmente la testa di un utilizzatore e configurata per proteggerla dagli urti in corrispondenza della porzione di cranio sostanzialmente a partire dall’arcata oculare fino alla zona nucale sia superiormente sia lateralmente; e - un elemento di appoggio della nuca (12) vincolato a detta struttura a calotta in corrispondenza della zona nucale dell’utilizzatore; caratterizzato dal fatto che detto elemento di appoggio della nuca (12) à ̈ vincolato a detta struttura a calotta (11) in modo mobile fra una posizione di calzatura di detto casco (10), in cui si trova in sostanziale contatto con la parete interna posteriore (14) di detta struttura a calotta (11) per permettere di scavalcare la protuberanza occipitale del cranio, e una posizione di utilizzo di detto casco (10) in cui si trova separato da detta parete interna posteriore (14) di detta struttura a calotta (11) e in sostanziale contatto con la zona nucale dell’utilizzatore che indossa detto casco (10), e dal fatto che detto casco (10) comprende un elemento a molla (13) per forzare detto elemento di appoggio della nuca (12) in detta posizione di utilizzo in cui si trova separato da detta parete interna posteriore (14) di detta struttura a calotta (11) e in sostanziale contatto con la zona nucale dell’utilizzatore che indossa detto casco (10).
2. 2) Casco (10) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto elemento di appoggio della nuca (12) à ̈ sostanzialmente sagomato a C con profilo interno configurato per aderire durante l’uso all’utilizzatore che indossa detto casco (10) e con profilo esterno configurato per aderire durante la calzata a detta parete interna posteriore (14) di detta struttura a calotta (11), detta molla (13) essendo una molla a lamina frapposta fra detto elemento di appoggio della nuca (12) e detta parete interna posteriore (14) di detta struttura a calotta (11).
3. 3) Casco (10) secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detta molla (13) comprende una lamina sagomata a C (15) in cui la porzione centrale (16) à ̈ in sostanziale contatto con detta parete interna posteriore (14) di detta struttura a calotta (11) e le porzioni laterali (17) sono separate da detta parete interna posteriore (14) di detta struttura a calotta (11) e dirette verso l’interno di detta struttura a calotta (11).
4. 4) Casco (10) secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che detta molla (13) comprende una porzione di gambo (18) che si estende da detta porzione centrale (16) in direzione ortogonale a detta lamina sagomata a C (15); detta porzione di gambo essendo vincolata a detta struttura a calotta (11).
5. 5) Casco (10) secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che detta porzione di gambo (18) comprende una pluralità di tratti (19, 19’, 19†) a inclinazione differente.
6. 6) Casco (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5 caratterizzato dal fatto che detto detto elemento di appoggio della nuca (12) comprende posteriormente una sede di ricezione di detta lamina sagomata a C (15).