ITMI20130477A1 - Giunto magnetico di sicurezza per connessioni elettroniche ed ottiche - Google Patents
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Description
<DESCRIZIONE della domanda di brevetto per invenzione >industriale avente TITOLO: «giunto magnetico di sicurezza <per connessio ni elettroniche e d ottiche». >
1. CAMPO DELLA TECNICA
Questa invenzione industriale appartiene al campo della tecnica dei sistemi di connessione magnetici, ovvero, di quei sistemi di accoppiamento, tra due connettori, intesi a facilitare l’impegno e il disimpegno della connessione, costituita da due connettori mantenuti insieme mediante forze di attrazione magnetica.
I connettori che caratterizzano il trovato, realizzano delle connessioni elettroniche e/o elettriche di bassa potenza, potendo generalmente trasmettere potenze dell’ordine di qualche watt. Alcune implementazioni del trovato, sono dotate di connettori che in aggiunta alle connessioni elettriche e/o elettroniche, realizzano anche delle connessioni ottiche per mezzo di sistemi di connessione per fibre ottiche.
2. STATO DELLA TECNICA
Con il brevetto d’invenzione industriale N° US 7.517.222.B1 del 14/4/2009, si è protetta l’invenzione di un collegamento elettrico attuato e mantenuto per mezzo di forze magnetiche, usato per i collegamenti d’alimentazione di bassa tensione. Si tratta essenzialmente del brevetto inerente il connettore magsafe dell’azienda Apple inc.
Lo stato della tecnica è attualmente rappresentato dall’evoluzione del brevetto di cui sopra, nel brevetto per invenzione industriale N° US 7.841.776.B2 del 30/11/2010 che, essenzialmente aggiunge, alla connessione elettrica, una connessione ottica e un adattatore dotato di più connettori, che consente di collegare dispositivi con connettori appartenenti a standard industriali diversi.
3. PROBLEMA TECNICO
Le connessioni via cavo sono tra le più usate nelle apparecchiature elettroniche e informatiche, ma se accidentalmente viene tirato il cavo di collegamento, l’attrito e la resistenza opposta dai vincoli meccanici costituenti le connessioni, possono fare in modo che si arrechino danni alla connessione e anche alle apparecchiature elettroniche collegate. È possibile persino che l’utente inciampando su una connessione cada rovinosamente procurandosi danni fisici e persino la morte.
Inoltre, non è agevole, per l’utente, collegare un connettore nella presa, infatti, come ad esempio nel caso della connessione USB, i cui i connettori hanno il profilo sagomato e devono essere inseriti facendo combaciare i lati nel modo corretto, prima di effettuare la connessione è, comunque, necessario che l’utente distingua il profilo sagomato, sia del connettore maschio che del connettore femmina, profilo sagomato che non è facilmente distinguibile dal comune utente e che, per questo, spesso, cerca di effettuare la connessione, inutilmente, nel modo errato.
I connettori, solitamente, fanno parte di standard non modificabili dalle singole aziende sicché, non è possibile, per il momento, commercializzare apparecchiature elettroniche con connettori magnetici, per ovvi problemi di compatibilità, a meno che, si tratti di connettori, come ad esempio quelli d’alimentazione, (è proprio questo il caso dei brevetti d’invenzione industriale citati sopra) costruiti secondo standard proprietari di singole aziende.
4. LA SOLUZIONE AI PROBLEMI
Poiché non è possibile, per motivi di compatibilità, costruire dei dispositivi elettronici con connettori magnetici, a meno che si tratti di connettori d’alimentazione, la soluzione trovata al problema consiste nell’inserire tra la connessione, una connessione magnetica, attuata mediante i connettori magnetici di due adattatori elettrici.
Si sottolinea che, il trovato non è soltanto una connessione elettrica attuata mediante due adattatori elettrici, ma sostanzialmente un giunto meccanico funzionante con forza magnetica, analogamente a come, in un autoveicolo, la frizione è un giunto meccanico funzionante con la forza d’attrito.
La soluzione trovata al problema consiste, quindi, nell’inserire nel collegamento via cavo una connessione in cui i due connettori sono mantenuti insieme, non da forze meccaniche dovute a vincoli di tipo meccanico, come nei tradizionali sistemi di connessione, ma dalla sola forza di attrazione magnetica generata da magneti permanenti, in modo che le due parti si distacchino immediatamente, se il cavo viene sottoposto a una forza di trazione o flessione meccanica al di sopra di un prefissato valore posto come soglia e dovuto alla forza di attrazione magnetica generata dai magneti permanenti. In tal modo le due parti che costituiscono il giunto si distaccano immediatamente se il cavo costituente la connessione viene inavvertitamente tirato, evitando, in tal modo, che si arrechino danni al collegamento, alle apparecchiature collegate e alle persone.
Può essere conveniente un’implementazione del trovato che utilizza due adattatori non dotati di cavo, come quelli mostrati nella figura 1, poiché si può presumere che l’utente possieda già i cavi della connessione e voglia soltanto una connessione più sicura. Naturalmente nulla cambia se si utilizza un adattatore o entrambi gli adattatori dotati di cavi di collegamento tra i due connettori. Se si utilizzano due adattatori non dotati di cavo, come quelli mostrati nella figura 1, l’adattatore con il connettore meccanico (USB) maschio (5) va inserito sul connettore meccanico (USB) femmina presente sull’apparecchiatura informatica (1) (si vedano le figure da 6 a 9), mentre, per l’altra parte del giunto, l’adattatore con il connettore meccanico (USB) femmina (6) va inserita sul connettore meccanico (USB) maschio presente all’estremità del cavo della periferica che si vuole collegare (si vedano le figure da 10 a 14). Si evidenzia che, in tal modo, si è “trasformato” il connettore USB femmina presente sull’apparecchiatura informatica, in un connettore magnetico femmina e il connettore USB maschio del cavo di collegamento, in un connettore magnetico maschio. La soluzione trovata allo scopo di facilitare il collegamento ha il profilo dei connettori non sagomato, e per questo motivo i connettori possono essere accoppiati tra loro in due differenti diverse configurazioni meccaniche.
Poiché, però, i collegamenti elettrici sono polarizzati, onde evitare che l’utente colleghi il connettore invertendo le polarità, causando, in tal modo, il malfunzionamento o il danneggiando dei dispositivi elettronici, è necessario trovare delle soluzioni che evitino questa evenienza.
Una soluzione possibile consiste nel raddoppio del numero di contatti. Supponiamo, infatti, di avere una connessione con connettori aventi il profilo meccanicamente non sagomato, che permetta, quindi, più di una configurazione di connessione e supponiamo che la connessione sia polarizzata elettricamente e con due contatti. La mancanza di sagomatura può far sì che l’utente colleghi il connettore invertendo la polarità dei due contatti, invertendo ad esempio il polo positivo con il polo negativo. Per impedire che questo accada basta disporre i contatti su un segmento e raddoppiarli posizionandoli simmetricamente rispetto al centro del segmento. Nell’esempio della connessione con due contatti: uno positivo e l’altro negativo, per impedire all’utente di invertire le polarità, basta creare una connessione con due poli positivi e due poli negativi disposti su un segmento e simmetricamente rispetto al centro, ovvero: (+ ‐ ‐+) o(‐ + +‐).
Tuttavia, il raddoppio del numero dei contatti è una soluzione vantaggiosa se i contatti sono pochi, ad esempio: due o quattro, ma quando i contatti sono una decina o una dozzina il raddoppio del loro numero diventa svantaggioso in termini economici.
Allo scopo di evitare il raddoppio del numero di contatti, un’implementazione del trovato, utilizza un selettore automatico per effettuare automaticamente i collegamenti elettrici e/o ottici nel modo corretto, indipendentemente dalla configurazione con cui sono collegati i due connettori magnetici. Il selettore automatico sopperisce alla carenza di una sagomatura meccanica dei profili dei connettori, effettuando automaticamente le connessioni elettriche e/o ottiche nel modo corretto.
Un ulteriore implementazione del trovato fa uso della polarizzazione magnetica per sopperire alla mancanza di sagomatura dei profili dei connettori magnetici. In sostanza, con una sorta di “sagomatura magnetica” dei profili, le configurazioni di connessione errate trovano omologhi magneti, omopolari sui due connettori creando forze di repulsione che impediscono la connessione, mentre, le configurazioni di connessione corrette trovano omologhi magneti, eteropolari sui due connettori creando forze di attrazione, consentendo e mantenendo la connessione.
5. EFFETTI VANTAGGIOSI DELL’INVENZIONE
L’effetto vantaggioso del trovato consiste nell’impedire che si producano danni alle connessioni via cavo e alle apparecchiature collegate, in seguito a trazioni accidentali del cavo di collegamento, inoltre, il trovato impedisce che qualcuno possa cadere, rovinosamente, inciampando, su un cavo.
Un altro effetto vantaggioso del trovato consiste nella semplicità d’utilizzo della connessione, infatti, con il trovato è molto più semplice stabilire il collegamento, basta avvicinare le due parti che costituiscono il giunto magnetico e questo si collega automaticamente grazie alle forze magnetiche. Un ulteriore effetto vantaggioso del trovato consiste nel non necessitare che l’utente distingua la sagomatura meccanica del profilo dei connettori. Basta, infatti, accostare le due parti del giunto magnetico ed il gioco è fatto. Le forze magnetiche entrano in azione e collegano, “automaticamente” la connessione e “automaticamente” sono effettuate la connessione elettriche nel modo corretto, senza alcun intervento da parte dell’utente. Infine, vi è anche la comodità d’uso nel togliere la connessione, basta, infatti, semplicemente tirare il filo.
6. DESCRIZIONE APPROFONDITA
Il trovato si compone di due parti meccanicamente distinte tra loro, che sono, sostanzialmente, due adattatori, ciascuno con almeno un connettore magnetico e almeno un connettore meccanico, ad esempio: un adattatore composto da un connettore meccanico USB maschio di tipo A e da un connettore magnetico maschio e un adattatore composto da un connettore meccanico USB femmina di tipo A e da un connettore magnetico femmina. I due adattatori che compongono il giunto magnetico, possono essere connessi tra loro accostando i connettori magnetici poiché, in tal modo, le forze magnetiche di attrazione agiscono, avvicinando i connettori sino a porli in contatto meccanico, stabilendo in tal modo e mantenendo le connessioni tra i contatti elettrici e/o ottici dei due connettori.
La connessione tra i due adattatori è interrompibile applicando una forza di trazione maggiore della forza magnetica di adesione esercitata tra i due adattatori dagli elementi magnetici.
Nella figura 1 sono mostrati i due adattatori (5) e (6), che compongono il trovato. Nella parte inferiore della figura è mostrato l’adattatore (5) composto da una connettore USB maschio (19) e da un connettore magnetico femmina (8) con quattro contatti elettrici. Nella parte superiore della figura è mostrato l’adattatore (6) composto da un connettore USB femmina (18) e da un connettore magnetico maschio (7), con quattro contatti. L’adattatore (5) mostrato nella parte inferiore della figura 1, è mostrato dettagliatamente nella figura 9, dove sono mostrati i quattro contatti elettrici (14, 15, 16, 17) del connettore magnetico femmina, ed è evidenziato il blocco costituito dal magnete (12) che serve ad attrarre il corrispondente blocco in materiale ferromagnetico (22) che si trova sull’altro adattatore. L’adattatore (6) mostrato nella parte superiore della figura 1, è mostrato dettagliatamente nella figura 14 dove sono mostrati i quattro contatti elettrici maschili (23, 24, 25, 26) del connettore magnetico maschio, ed è evidenziato il blocco di materiale ferromagnetico (22) che viene attratto dal corrispondente blocco del magnete (12), che si trova sull’altro adattatore .
I connettori USB maschio e femmina hanno il profilo di connessione sagomato in modo da potersi connettere soltanto in un modo, per questo motivo non vi è possibilità d’errore quanto si collegano due connettori USB, i contatti elettrici si possono collegare soltanto nel modo corretto.
Per quanto concerne il trovato, i connettori magnetici che collegano elettricamente le sue due parti, non hanno il profilo meccanicamente sagomato e consentono il collegamento elettrico in due modi distinti, e per questo motivo è possibile effettuare le connessioni elettriche in modo del tutto errato, fatto che potrebbe causare il malfunzionamento del collegamento USB.
Per motivi di comodità d’uso non ha senso sagomare meccanicamente il profilo dei connettori magnetici.
Allo scopo di supplire alla mancanza di sagomatura meccanica <dei connettori, si sono trovate tre soluzioni: >
� la prima consiste nel raddoppio del numero di contatti elettrici in modo che indipendentemente dalla configurazione meccanica con cui sono accoppiati i due connettori magnetici le connessioni elettriche siano <comunque collegate correttamente; >
� la seconda soluzione consiste nel sagomare magneticamente i due connettori, in modo che se accostati nella configurazione elettricamente errata i connettori sono respinti dalle forze di repulsione magnetica e connessi magneticamente nel modo giusto dalle forze di attrazione magnetica;
� la terza soluzione consiste nell’utilizzo di un selettore automatico che percependo i valori elettrici presenti sul connettore magnetico, selezioni di conseguenza la connessione con il connettore meccanico.
Analizziamo la soluzione del raddoppio del numero dei contatti. Supponiamo, di avere una connessione in cui i connettori hanno i profili non meccanicamente sagomati ma che la connessione sia polarizzata elettricamente e con due contatti. La mancanza di profilatura meccanica dei connettori può far sì che l’utente colleghi il connettori invertendo la polarità dei due contatti, invertendo ad esempio il polo positivo con il polo negativo. Per impedire che questo accada basta disporre i contatti su un segmento e raddoppiarli simmetricamente rispetto al centro del segmento. Nell’esempio del collegamento con due fili, il positivo e negativo, per impedire all’utente di invertire le polarità basta creare una connessione con due poli positivi e due poli negativi, disposti simmetricamente rispetto al centro, ossia:(+ ‐ ‐+) o (‐ ‐). In tal modo anche invertendo meccanicamente la connessione, dal punto di vista elettrico nulla cambia.
Per quanto concerne la soluzione della polarizzazione magnetica, supponiamo di avere una connessione con due soli contatti, uno positivo e l’altro negativo e che i due contatti del connettore siano disposti su una segmento e simmetricamente rispetto ad un centro. In questo modo vi sono una configurazione corretta ed una errata con le quali possono essere accoppiati i connettori magnetici. Se pero si polarizzano magneticamente i lati dei due connettori, ovvero: (N+‐S)(S+‐N), questi si respingeranno tentando una connessione errata e si connetteranno nella configurazione elettrica corretta.
Per quanto concerne la soluzione costituita da un circuito selettore automatico che si occupa di selezionare correttamente i collegamenti elettrici e/o ottici tra i due adattatori che compongono il trovato, affinché indipendentemente dalla configurazione con la quale i due connettori magnetici sono collegati, i contatti elettrici del collegamento corrispondano correttamente, si è adottata una soluzione elettromeccanica utilizzante un micro relè montato sull’adattatore. Questa soluzione si presta alla trasmissione di segnali elettrici sia analogici che digitali e anche alla trasmissione d’energia elettrica ed è per questo che la si è adottata su un collegamento USB. E’ possibile, naturalmente adottare altre soluzioni.
Si è adottata la soluzione di alloggiare il circuito selettore automatico sull’adattatore costituito dal connettore USB femmina e dal connettore magnetico maschio, per motivi di semplicità di realizzazione che, per motivi di semplicità espositiva non vengono qui specificati.
7. DESCRIZIONE DELLE FIGURE
La figura 1 mostra i due adattatori (5) e (6), fisicamente distinti, che compongono il giunto magnetico. Nella parte inferiore della figura è mostrato l’adattatore (5) composto da un connettore USB maschio di tipo A (19) e da un connettore magnetico femmina (8). Nella parte superiore della figura è mostrato l’adattatore (6) composto da un connettore USB femmina di tipo A (18) e da un connettore magnetico maschio (7).
La figura 2 mostra ancora i due adattatori (5) e (6), che compongono il giunto magnetico. In questa figura però i due adattatori magnetici (5) e (6) sono stati accostati al punto in cui entrano in azione le forze di attrazione magnetica. Sono evidenziati: il connettore USB maschio di tipo A (19), il connettore magnetico femmina (8), il connettore USB femmina di tipo A (18) e il connettore magnetico maschio (7).
La figura 3 mostra ancora i due adattatori (5) e (6), che compongono il giunto magnetico trovato. In questa figura però i due connettori magnetici, dopo essere state avvicinati, come nella figura 2, si sono accoppiati per via della forza di attrazione magnetica. Sono evidenziati: il connettore USB maschio di tipo A (19), il connettore magnetico femmina (8), il connettore USB femmina di tipo A (18) e il connettore magnetico maschio (7).
La figura 4 mostra un dispositivo informatico (1) dotato di connettore USB femmina di tipo A (2).
La figura 5 mostra lo stesso dispositivo informatico (1) della figura 4, al quale è stato collegato un cavo (4), inserendo il connettore USB maschio di tipo A (3), di cui è dotato il cavo, nel connettore USB femmina di tipo A, di cui è dotato dispositivo informatico (1). Come si vede, il cavo (4) può essere tirato danneggiando il dispositivo informatico (1).
La figura 6 mostra il dispositivo informatico (1) della figure 4 e 5, con il connettore USB femmina di tipo A (2) a cui è accostato l’adattatore (5) formato dal connettore USB maschio di tipo A e dal connettore magnetico femmina.
La figura 7 mostra il dispositivo informatico (1) della figure 4, 5 e 6, con il connettore USB femmina di tipo A, nel quale è inserito l’adattatore (5) dotato di connettore USB maschio di tipo A e di connettore magnetico femmina. Si noti che, in questo modo, il connettore USB femmina di tipo A, di cui è dotato il dispositivo informatico (1), è stato trasformato in un connettore magnetico femmina.
La figura 8 mostra un ingrandimento della figura 7 e in particolare dell’adattatore (5) dotato di connettore USB maschio di tipo A e connettore magnetico femmina, che è stato inserito nel connettore USB femmina di tipo A del dispositivo informatico. La figura 9 mostra un ingrandimento della figura 8 e in particolare dell’adattatore (5). Sono visibili: il magnete (12), l’involucro in materiale isolante (11), l’isolatore dei contatti in materiale isolante (13) e i quattro contatti elettrici di tipo femminile (14, 15, 16, 17).
La figura 10 mostra l’adattatore (6), composto da un connettore USB femmina di tipo A e da un connettore magnetico maschio, inoltre, è mostrato un cavo (4) con connettore USB maschio di tipo A (3).
La figura 11 mostra lo stesso cavo (4) con connettore USB maschio di tipo A (3) mostrato nella figura 10, al quale è stato accostato l’adattatore (6) composto da un connettore USB femmina di tipo A e da un connettore magnetico maschio.
La figura 12 mostra l’adattatore (6) collegato per mezzo del connettore USB femmina di cui è dotato, al cavo (4) con connettore USB maschio (3). Si noti che, in tal modo, si è trasformato un cavo (4) con una connettore USB maschio di tipo A (3), in un cavo (4) con connettore magnetico maschio. La figura 13 mostra, più in dettaglio, il cavo (4) con connettore USB maschio di tipo A (3), sul quale è collegato l’adattatore (6) con il connettore magnetico maschio. E’ mostrato più in dettaglio il connettore magnetico maschio.
La figura14 mostra un ingrandimento dettagliato della figura 13. E’ mostrato il cavo (4) alla cui estremità c’è il connettore USB maschio di tipo A (3), al quale è collegato l’adattatore (6) con connettore magnetico maschio e sono evidenziati: l’elemento in materiale ferromagnetico (22), il contenitore in materiale isolante (21) e quattro contatti elettrici di tipo maschile (23, 24, 25 ,26). La figura 15 mostra l’adattatore (5) con il connettore magnetico femmina, collegato al dispositivo informatico (1), e l’adattatore (6) con il connettore magnetico maschio collegato al cavo (4). La figura 16 mostra i due adattatori (5) e (6) avvicinati, rispetto a quanto mostrato nella figura 15, tanto da risentire dell’attrazione magnetica. La figura 17 mostra che, la connessione elettrica tra il cavo (4) e il dispositivo informatico (1), è stata stabilita, infatti, la forza magnetica ha unito i due adattatori (5) e (6). In tal modo, contrariamente a quanto mostrato nella figura 5, una forza che agisca sul cavo, interromperà la connessione, ma non potrà danneggiare il dispositivo informatico.
La figura 18 mostra lo schema elettrico del selettore automatico realizzato mediante un micro relè per un’implementazione del trovato applicata ad una connessione USB nella quale il selettore è alloggiato (si veda la figura 1) sull’adattatore (6) composto da connettore USB femmina (18) e connettore magnetico maschio (7). Una volta collegato (si veda la figura 7) un adattatore (5) al dispositivo informatico (1) e (si veda la figura 12) l’altro adattatore (6) al cavo (4), si pone il problema di come effettuare il collegamento tra i due adattatori realizzando la connessione magnetica di figura 17. Poiché i due connettori magnetici non hanno un profilo meccanicamente sagomato, possono essere connessi tra loro in due configurazioni differenti, e non avendo i contatti raddoppiati e disposti su un segmento e simmetricamente rispetto al centro di un segmento, possono essere connessi anche nella configurazione elettricamente errata. Nello schema elettrico di figura 18, i contatti Vbus, D‐, D+ e Gnd, sono quelli dello standard USB e sono collegati al connettore USB femmina di tipo A. Il relè RL1 ha l’ancora magnetica, sicché, a seconda del verso con il quale la sua bobina è percorsa dalla corrente, attrae o respinge l’ancora. I contatti PW1, PW2, DT1, DT2 sono collegati ai contatti del connettore magnetico maschio che potendosi connettere in due configurazioni differenti con l’altro connettore magnetico femmina, consente l’inversione dei collegamenti elettrici. Nel caso in cui i due connettori magnetici siano accoppiati nella configurazione elettrica: PW1=Vbus, DT1=D‐, DT2=D+, PW2=GND, la bobina è percorsa dalla corrente in un verso creante un campo magnetico che respinge l’ancora magnetica facendo in modo che i contatti della connessione siano collegati in modo corretto al connettore USB femmina di tipo A. Se il connettore magnetico è collegato nell’altra configurazione elettrica: PW1=GND, DT1=D+, DT2=D‐, PW2=VBUS, il verso di percorrenza della corrente nella bobina crea un campo magnetico che attira l’ancora magnetica facendo in modo che i contatti della connessione siano collegati, ancora una volta, nel modo corretto al connettore USB femmina di tipo A. Si noti che il selettore automatico implementato non necessita di alimentazione in quanto si alimenta direttamente dalla connessione. I diodi D1 DZ1 e DZ2 servono a limitare le sovratensioni. La figura 19 mostra un’implementazione del selettore analoga a quella mostrata dallo schema elettrico della figura 18. Si tratta ancora di un’implementazione applicata ad una connessione USB, in questo caso però è presente il contatto D, previsto dallo standard Universal Serial Bus. Il contatto D è posto al centro del segmento sul quale sono collocati tutti i contatti elettrici dei connettori magnetici, sicché, in entrambe le configurazioni di collegamento possibili, viene collegato correttamente e per questo non ha bisogno dell’intervento del selettore.
La figura 20 mostra nel dettaglio l’adattatore (6) formato dal connettore magnetico maschio (7) e dal connettore USB femmina di tipo A (18). Per quanto concerne il connettore magnetico maschio (7) è mostrato l’elemento in materiale ferromagnetico (22) e i contatti elettrici di tipo maschile (23, 24, 25, 26). Per quanto concerne connettore USB femmina di tipo A (18) sono mostrati i contatti elettrici (31, 32, 33, 34). Esistono, ovviamente, dei collegamenti elettrici tra le seguenti coppie di contatti elettrici: (23,31),(24,32), (25,33), (26,34).
La figura 21 mostra nel dettaglio l’adattatore (5) formato dal connettore magnetico femmina (8) e dal connettore USB maschio di tipo A (19). Per quanto concerne il connettore magnetico femmina (8) è mostrato il magnete (12), i contatti elettrici di tipo femminile (14, 15, 16, 17) e il contenitore isolante (11). Per quanto concerne connettore USB maschio di tipo A (19) sono mostrati i contatti elettrici (41, 42, 43, 44). Esistono, ovviamente, dei collegamenti elettrici tra le seguenti coppie di contatti elettrici: (17,41),(16,42), (15,43), (14,44).
8. MODALITÀ D’IMPLEMENTAZIONE
Una modalità d’implementazione del trovato è mostrata dettagliatamente nelle figure 20 e 21.
9. MODALITÀ D’APPLICAZIONE INDUSTRIALE
Una modalità d’applicazione industriale consiste nel produrre il “giunto magnetico di sicurezza” per le connessioni standardizzate, come ad esempio le connessioni USB.
Un’altra modalità d’applicazione industriale consiste nella produzione di connettori magnetici da installare sui dispositivi elettronici e informatici per connessioni, come ad esempio quelle d’alimentazione, che non necessitano di compatibilità con alcuno standard.
10. DOCUMENTI CITATI
Brevetto per invenzione industriale N° US 7.517.222B1 del 14/4/2009.
Brevetto per invenzione industriale N° US 7.841.776.B2 del 30/11/2010.
11. CLASSIFICAZIONI PROPOSTE
Le classificazioni europee (ECLA) proposte sono di sotto riportate.
Dettagli di dispositivi di accoppiamento coperti dai gruppi H01R/1270 o H01R/2400 – H01R/3300 [connettori elettro‐ottici <G01B6/24]: >
� H01R13/62A intesi per facilitare l’impegno o il disimpegno di parti accoppianti o per mantenerle impegnate; [N: dispositivi a due parti accoppianti <mantenute impegnate da un magnete]. >
� H01R13/64 intesi per prevenire accoppiamenti incorretti.
Claims (10)
- <RIVENDICAZIONI della domanda di brevetto per invenzione >industriale avente TITOLO: «giunto magnetico di sicurezza <per connessio ni elettroniche e d ottiche». > 1. Sistema magnetico di connessione comprendente: a) un primo connettore, avente una prima pluralità di contatti elettrici e un primo elemento magnetico o una prima pluralità di elementi magnetici; b) un secondo connettore, avente una seconda pluralità di contatti elettrici e un secondo elemento magnetico o una seconda pluralità di elementi magnetici; la seconda pluralità di contatti elettrici essendo adatta ad accoppiarsi con la prima pluralità di contatti elettrici quando il primo connettore si connette al secondo connettore. Caratterizzato in quanto tra gli elementi magnetici sono inclusi: c) nessuno o uno o più di un magnete a forma di “U”; d) nessuna o una o più di una coppia di magneti, localizzati in prossimità e disposti in opposizione di polarità uno rispetto all’altro. Cosicché, quando il primo connettore viene portato in prossimità del secondo connettore, le linee di forza del campo magnetico passano: e) per ciascuno dei magneti a forma di “U”, all’interno di un magnete a forma di “U” e da un suo polo all’altro, attraverso un elemento magnetico o più elementi magnetici, siti sul connettore opposto rispetto a quello in cui è sito il magnete a forma di “U” generante le linee di forza; f) per ciascuna coppia di magneti localizzati in prossimità e disposti in opposizione di polarità uno rispetto all’altro, da un polo di un magnete al polo dell’altro magnete e attraverso un elemento magnetico o più elementi magnetici, siti sul connettore opposto rispetto a quello in cui è sita la coppia di magneti generanti le linee di forza; incrementando, in tal modo, l’attrazione magnetica tra il primo connettore e il secondo connettore.
- 2. Sistema magnetico di connessione come nella rivendicazione 1 e caratterizzato in quanto: a) nella prima pluralità di elementi magnetici e nella seconda pluralità di elementi magnetici, vi sono, in eguale numero, nessuno o uno o più magneti a forma di “U”, diversi da quelli indicati nella rivendicazione 1 e posizionati in modo che, quando il primo connettore viene portato in prossimità del secondo connettore, in una posizione utile alla corretta connessione, ciascuna coppia di poli, dei magneti a forma di “U” siti sul primo connettore, è avvicinata, con polarità opposta, a ciascuna coppia di poli dei magneti a forma di “U”, siti sul secondo connettore, in modo che, prevalentemente, le linee di forza del campo magnetico si svolgono all’interno dei due magneti, incrementando in tal modo l’attrazione magnetica tra il primo e il secondo connettore; b) la prima e la seconda pluralità di contatti elettrici, sono disposti su una o più linee rette o su una o più linee curve o su una o più linee chiuse o sono disposti simmetricamente rispetto ad un asse di simmetria o sono disposti simmetricamente rispetto a più di un asse di simmetria o sono disposti simmetricamente rispetto ad un punto.
- 3. Sistema magnetico di connessione comprendente: a) un primo connettore avente, una prima pluralità di contatti elettrici, e un primo elemento magnetico o una prima pluralità di elementi magnetici; b) un secondo connettore avente una seconda pluralità di contatti elettrici e un secondo elemento magnetico o una seconda pluralità di elementi magnetici; la seconda pluralità di contatti elettrici essendo adatta ad accoppiarsi con la prima pluralità di contatti elettrici quando il primo connettore si connette al secondo connettore; oppure, sistema magnetico di connessione come nella rivendicazione 1 o come nella rivendicazione 2 e caratterizzato in quanto nella pluralità di contatti elettrici del primo connettore o del secondo connettore o di entrambi i connettori, un contatto elettrico o più di un contatto elettrico o un numero pari di contatti elettrici o un numero dispari di contatti elettrici o la metà dei contatti elettrici del connettore o la totalità dei contatti elettrici del connettore, sono meccanicamente ammortizzati, per permettere alle forze di compressione di incrementare il contatto elettrico.
- 4. Sistema magnetico di connessione comprendente: a) un primo connettore avente, una prima pluralità di contatti elettrici, e un primo elemento magnetico o una prima pluralità di elementi magnetici; b) un secondo connettore avente una seconda pluralità di contatti elettrici e un secondo elemento magnetico o una seconda pluralità di elementi magnetici; la seconda pluralità di contatti elettrici essendo adatta ad accoppiarsi con la prima pluralità di contatti elettrici quando il primo connettore si connette al secondo connettore; oppure, sistema magnetico di connessione come nella rivendicazione 1 o come nella rivendicazione 2 o come nella rivendicazione 3 e caratterizzato in quanto: a) il primo connettore e il secondo connettore appartengono ad un sistema magnetico di connessione in cui i connettori possono essere connessi tra loro in più di una configurazione; b) il primo connettore e il secondo connettore sono magneticamente polarizzati in modo da attrarsi vicendevolmente se avvicinati in una configurazione di connessione o in più di una configurazione di connessione, e in modo da respingersi vicendevolmente se avvicinati in un’altra configurazione di connessione o più di un’altra configurazione di connessione.
- 5. Sistema magnetico di connessione come nella rivendicazione 1 o come nella rivendicazione 2 o come nella rivendicazione 3 o come nella rivendicazione 4 e caratterizzato in quanto: a) il primo connettore avente nessun contatto elettrico o un primo contatto elettrico o una prima pluralità di contatti elettrici e nessuno o uno o più di un sistema di connessione per connettere nessuna fibra ottica o una prima fibra ottica o una prima pluralità di fibre ottiche; b) il secondo connettore avente nessun contatto elettrico o un secondo contatto elettrico o una seconda pluralità di contatti elettrici e nessuno o uno o più un sistema di connessione per connettere nessuna fibra ottica o una seconda fibra ottica o una seconda pluralità di fibre ottiche; i contatti elettrici e i sistemi di connessione di fibre ottiche del primo connettore essendo adatti ad accoppiarsi con i contatti elettrici e i sistemi di connessione di fibre ottiche del secondo connettore, quando il primo connettore si connette al secondo connettore.
- 6. Sistema magnetico di connessione comprendente: a) un primo connettore avente, una prima pluralità di contatti elettrici, e un primo elemento magnetico o una prima pluralità di elementi magnetici; b) un secondo connettore avente una seconda pluralità di contatti elettrici e un secondo elemento magnetico o una seconda pluralità di elementi magnetici; la seconda pluralità di contatti elettrici essendo adatta ad accoppiarsi con la prima pluralità di contatti elettrici quando il primo connettore si connette al secondo connettore; oppure, sistema magnetico di connessione come nella rivendicazione 1 o come nella rivendicazione 2 o come nella rivendicazione 3 o come nella rivendicazione 4 o come nella rivendicazione 5 e caratterizzato in quanto il primo connettore e il secondo connettore sono uguali.
- 7. Adattatore composto da: a) un primo connettore magnetico fatto come il primo connettore del sistema magnetico di connessione della rivendicazione 1 o della rivendicazione 2 o della rivendicazione 3 o della rivendicazione 4 o della rivendicazione 5 o della rivendicazione 6; b) nessun altro o un altro o più di un altro connettore magnetico, fatto come il primo connettore magnetico; c) nessuno o uno o più di un connettore per connessioni elettriche, funzionante in base a vincoli di tipo meccanico, ciascun connettore potendo anche appartenere a un sistema di connessione differente da quello al quale appartengono gli altri connettori; d) nessuno o uno o più di un connettore per connessioni ottiche, ognuno funzionante in base a vincoli di tipo meccanico, ciascun connettore potendo anche appartenere a un sistema di connessione differente da quello al quale appartengono gli altri connettori; e) nessuna connessione elettrica o una connessione elettrica o una pluralità di connessioni elettriche tra il primo connettore magnetico e gli altri connettori, costituenti nessun cammino elettrico o un cammino elettrico o una pluralità di cammini elettrici tra il primo connettore magnetico e gli altri connettori e viceversa; f) nessuna connessione ottica o una connessione ottica o una pluralità di connessioni ottiche tra il primo connettore magnetico e gli altri connettori, costituenti nessun cammino ottico o un cammino ottico o una pluralità di cammini ottici tra il primo connettore magnetico e gli altri connettori e viceversa; tutti i connettori restando liberi di connettersi ad un altro connettore appartenente al medesimo sistema di connessione.
- 8. Adattatore come nella rivendicazione 7 e caratterizzato in quanto: a) i connettori alloggiano su un unico contenitore, essendo accessibili dall’esterno del contenitore per stabilire o togliere la connessione con un connettore appartenente al medesimo sistema di connessione ed estraneo all’adattatore; b) le connessioni tra tutti i connettori si svolgono completamente all’interno del contenitore e sono inaccessibili dall’esterno del contenitore; c) i connettori per connessioni elettriche, funzionanti in base e vincoli di tipo meccanico, sono della tipologia Universal Serial Bus o Jack o R.C.A. o DISPLAYPORT o MINIDISPLAYPORT o S‐Video o HDMI o RJ‐45 o DVI o MINI‐DVI o DIN o MINI‐DIN o SCART o connettore d’antenna o XLR o RF o IEC 60169‐2 o di altra tipologia non specificata.
- 9. Adattatore come nella rivendicazione 7 o come nella rivendicazione 8 e caratterizzato in quanto: a) il primo connettore magnetico può essere connesso in più di una configurazione con un terzo connettore magnetico, estraneo all’adattatore e appartenente al medesimo sistema di connessione magnetico al quale appartiene il primo connettore magnetico; b) avente un selettore che percependo la configurazione con la quale il primo connettore magnetico è connesso al terzo connettore magnetico, seleziona di conseguenza e automaticamente, i collegamenti elettrici eventualmente esistenti tra il primo connettore e gli altri connettori dell’adattatore, e i collegamenti ottici eventualmente esistenti tra il primo connettore magnetico e gli altri connettori dell’adattatore, affinché, indipendentemente dalla configurazione con la quale il primo connettore magnetico è stato connesso al terzo connettore magnetico, i segnali elettrici e ottici presenti sugli altri connettori dell’adattatore siano, in ogni caso, quelli corretti.
- 10. Giunto magnetico costituito da un primo adattatore, come nella rivendicazione 7 o come nella rivendicazione 8 o come nella rivendicazione 9 e da un secondo adattatore come nella rivendicazione 7 o come nella rivendicazione 8 o come nella rivendicazione 9 e caratterizzato in quanto il primo connettore magnetico del primo adattatore e il primo connettore magnetico del secondo adattatore appartengono al medesimo sistema magnetico di connessione e pertanto possono essere magneticamente connessi tra loro.
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ID=48366395
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IT000477A ITMI20130477A1 (it) | 2013-03-28 | 2013-03-28 | Giunto magnetico di sicurezza per connessioni elettroniche ed ottiche |
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Citations (4)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
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US3363214A (en) * | 1966-01-21 | 1968-01-09 | Charles T. Wright | Magnetic plug adapter |
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2013
- 2013-03-28 IT IT000477A patent/ITMI20130477A1/it unknown
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