ITMI20130353A1 - Metodo di tracciabilita' anti-contraffazione basato su etichetta intelligente con codice cifrato - Google Patents

Metodo di tracciabilita' anti-contraffazione basato su etichetta intelligente con codice cifrato Download PDF

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ITMI20130353A1
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Giovanni Battista Antonangeli
Riccardo Pasqui
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Bargi Di Giuseppina Lucia Preo
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Description

“Metodo di tracciabilità anti-contraffazione basato su etichetta intelligente con codice cifrato.â€
DESCRIZIONE
SFONDO TECNOLOGICO DELL’INVENZIONE
Campo di applicazione.
La presente invenzione riguarda l’ambito della tracciabilità di un prodotto, principalmente in funzione anticontraffazione. In particolare, l’invenzione riguarda un metodo per la tracciabilità individuale di un singolo articolo di un prodotto, metodo che si basa su etichetta intelligente con codice cifrato, e prevede una elaborazione da parte di un server di controllo remoto.
Descrizione dell’arte nota.
Per comprendere la presente invenzione, à ̈ opportuna una breve premessa sul contesto in cui essa si colloca, e cioà ̈ la lotta al fenomeno della contraffazione. Con riferimento ad esempio all’Italia, sono disponibili dati quantitativi circa l’entità del deprecabile fenomeno della contraffazione, ad esempio basandosi sulla banca dati IPERICO, inerente le attività di contrasto alla contraffazione in Italia, e sui rapporti annuali che la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione pubblica annualmente. Per citare solo un dato, particolarmente significativo, si deve osservare che tra il 2008 e il 2011 l'Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza hanno effettuato oltre 71 mila sequestri, intercettando quasi 229 milioni di beni contraffatti, con andamento crescente di anno in anno. I settori merceologici più interessati dalla contraffazione sono quelli degli accessori, dell’abbigliamento e dell’agroalimentare.
Si consideri ad esempio il settore agroalimentare, particolarmente esposto ad una contraffazione molto dannosa, in quanto essa, oltre ad avere un impatto economico rilevante (su un settore che approssimativamente vale circa il 10% del Pil italiano), può essere pericolosa anche dal punto di vista sanitario, per i rischi che possono derivare alla salute dei consumatori. Infatti, le conoscenze dei consumatori circa le caratteristiche nutrizionali, di sicurezza e merceologiche degli alimenti sono spesso lacunose, il che rende quanto mai sentita l’esigenza di fornire informazioni le più possibile complete sulle caratteristiche di origine certa che, sole, possono garantire la sicurezza dell’acquisto e del consumo.
L’esempio del settore agroalimentare permette di evidenziare i diversi aspetti che sono, in senso lato, compresi entro il concetto di contraffazione: dalla contraffazione dei prodotti di un certa marca commerciale, alla contraffazione di prodotti aventi un marchio di denominazione d’origine (si pensi ad esempio alle bottiglie di vino pregiato); dalla contraffazione di prodotti effettuata commercializzando prodotti spacciati per “Made in Italy†ma realizzati sulla base di materie prime importate (un caso rilevante à ̈ quello ad esempio dei prosciutti), sino alla commercializzazione di prodotti con caratteristiche che non corrispondono a quanto dichiarato (ad esempio miele con aggiunta illegale di zucchero), sino addirittura alla commercializzazione di prodotti adulterati.
Ora, sono note numerose tecniche di etichettatura dei prodotti, cioà ̈ tecniche volte a rendere identificabili etichette originali da etichette indebitamente copiate. Tra tali tecniche note si possono citare le seguenti.
- Tecniche basate su inchiostri ultravioletti e tinture, cioà ̈ sull'uso di inchiostri fotocromatici e luminescenti che diventano attivi, e visibili all'occhio umano, solo sotto luce U.V. (ultra violetta); ciò si può realizzare, ad esempio nel settore della moda, sotto forma di filamenti trattati con tinture U.V. per essere cuciti direttamente dentro i capi; oppure, più in generale, mediante la stampa di marcature all'interno di packaging di prodotti, o di certificati di autenticità e garanzia; in tal caso, le ispezioni manuali vengono effettuate utilizzando specifiche lampade U.V. per verificare tale marcatura di sicurezza. Esistono analoghe tecniche basate su inchiostro infrarosso o altri inchiostri e tinture invisibili: mediante tali inchiostri invisibili possono essere ad esempio stampati codici a barre invisibili. - Tecniche basate su Polimeri Fluorescenti, cioà ̈ composti tali da rispondere ad una luce di una sola e specifica lunghezza d'onda, destinati ad essere miscelati insieme ai normali inchiostri.
- Ologrammi, utilizzati per creare immagini difficilmente riproducibili in etichette o altre parti di un prodotto; si osservi che il termine “ologramma†viene utilizzato per descrivere la tecnica di riproduzione di un'immagine statica a colori in 3D, attraverso il principio di diffrazione della luce, ottenendo fedeli repliche tridimensionali di un oggetto cosiddetto “master†.
- Tecniche ancor più costose e complesse, quali quelle basate su codici chimici, codici DNA, ecc.
Tutte le tecniche sopra citate, oltre allo svantaggio di essere costose e complesse, sia in fase di etichettatura sia in fase di verifica, riguardano di fatto la sola operazione di etichettatura dei prodotti, che à ̈ un passo importante, ma non ancora sufficiente a costituire una credibile contromisura contro tutte le forme di contraffazione, in senso lato, così come sopra citate.
In altri termini, l’esigenza che nasce dalla necessità di combattere il fenomeno della contraffazione non si limita ad una opportuna “marcatura†o “etichettatura†dei prodotti, ma ha a che fare con la “tracciabilità†dei prodotti, lungo tutta la catena di produzione e commercializzazione (ovvero, la intera “filiera†) e con la capacità di fornire informazioni, il più possibile esaustive, sui prodotti stessi.
A questo proposito, sono ulteriormente note tecniche basate su RFID (Radio Frequency Identifier), ampiamente usate per marcare beni di consumo mediante etichette, ovvero “tag†, in cui sono inseriti un microchip in silicio ed un’antenna. La verifica del “tag†viene effettuata mediante appositi lettori. Le soluzioni RFID sono utili in termini di “tracciamento†del prodotto, ma presentano parecchi svantaggi: sono in genere costose, sono suscettibili di riprogrammazione non voluta e/o di rimozione indebita del “tag†dal prodotto, e, soprattutto, sono facilmente clonabili.
Analoghe considerazioni possono essere fatte a proposito di soluzioni basate sui cosiddetti “QrCode†, anch’esse di per sé note. Un Codice “Quick Response†, ovvero “QR Code†ovvero “QrCode†ovvero “Codice QR†, à ̈ un codice a barre bidimensionale (o codice 2D), ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all'interno di uno schema di forma quadrata. Una matrice QrCode viene impiegata per memorizzare informazioni generalmente destinate ad essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. Sviluppata in Giappone dalla Società Denso Wave, poi lasciata al libero sfruttamento, la soluzione QrCode à ̈ divenuta molto popolare in Giappone negli anni 2000, in associazione con “i-mode†, sistema per l'utilizzo del web dal telefono cellulare, lanciato dall’operatore NTT DoCoMo. Infatti, l’informazione contenuta nei QrCode può essere la più varia, e può comprendere ad esempio indirizzi internet che vengono letti e decodificati automaticamente da dispositivi smartphone corredati di un apposito programma di lettura.
Applicando etichette contenenti un QrCode associato univocamente ad una tipologia di prodotto, si può parzialmente risolvere il problema di fornire varie informazioni su quella tipologia di prodotto, riportandole ad esempio in una pagina web avente indirizzo codificato nella matrice del QrCode.
Tuttavia, le matrici QrCode vengono di solito associate, per ragioni di semplicità e di costo, ad una categoria (o tipologia) di prodotti, non al singolo articolo del prodotto. Inoltre, anche ipotizzando un’associazione con un singolo articolo, i QrCode sono di per sé piuttosto agevolmente copiabili. Quindi, anche i QrCode affrontano parzialmente solo un versante del problema dell’anti-contraffazione.
Si può concludere dunque che, a fronte di una pressante esigenza di tracciabilità di ogni singolo articolo di una data tipologia di prodotto, in funzione anti-contraffazione, nel senso generale già precedentemente delineato, le soluzioni esistenti sopra citate non offrono risposte complessivamente soddisfacenti.
Quindi, lo scopo della presente invenzione à ̈ quello di escogitare e mettere a disposizione un metodo per la tracciabilità individuale di un singolo articolo di un prodotto, in funzione anti-contraffazione, che risulti migliorato in modo tale da soddisfare le esigenze sopra citate, e in grado di ovviare agli inconvenienti qui sopra descritti con riferimento alla tecnica nota.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE.
Tale scopo viene raggiunto da un metodo in accordo con la rivendicazione 1.
Ulteriori forme di realizzazione di tale metodo sono definite nelle rivendicazioni dipendenti da 2 a 13.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del metodo per la tracciabilità individuale di un singolo articolo di un prodotto, in funzione anti-contraffazione, risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui:
- la figura 1 illustra in forma semplificata una forma di realizzazione di un sistema in grado di realizzare il metodo secondo l’invenzione;
- la figura 2 mostra un esempio di QrCode.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA.
Secondo una forma di realizzazione preferita, l’invenzione prevede un metodo per la tracciabilità individuale di un singolo articolo di prodotto, ad opera di un server di controllo remoto, comprendente le fasi di generare un’etichetta intelligente atta a codificare in un’immagine un codice di riconoscimento; quindi, applicare al singolo articolo da tracciare tale etichetta intelligente; poi, realizzare almeno un evento di tracciatura dell’articolo da tracciare, da parte di un utente. Ciascun evento di tracciatura comprende le fasi di ricavare un’immagine digitale dell’etichetta intelligente; poi, inviare una prima informazione di tracciatura, comprendente almeno tale immagine digitale, al server di controllo remoto, mediante una rete di telecomunicazioni; quindi, il server di controllo remoto elabora tale prima informazione di tracciatura ricevuta, per ricavare una seconda informazione di tracciatura, indicativa di uno stato in cui si trova l’articolo da tracciare; infine, il server di controllo opera una fase di riconoscimento univoco dell’articolo, sulla base delle già citate prima informazione di tracciatura e seconda informazione di tracciatura. La fase di riconoscimento o meno dell’articolo à ̈ di fatto una autenticazione, ovvero una verifica di originalità del prodotto, come verrà in seguito illustrato.
Nel metodo secondo l’invenzione, inoltre, la fase di generare un’etichetta intelligente comprende la generazione di almeno una sequenza alfanumerica individuale associata univocamente all’articolo, e la generazione dell’etichetta intelligente in modo tale che essa contenga la sequenza alfanumerica individuale.
In accordo con una particolare forma realizzativa del metodo, l’etichetta intelligente à ̈ una matrice di tipo QrCode (quale quella esemplificativa illustrata in figura 2), l’immagine digitale compresa nella prima informazione di tracciatura comprende una riproduzione digitale della matrice QrCode, ottenibile mediante un dispositivo mobile di telecomunicazioni, ed il dispositivo mobile di telecomunicazioni à ̈ configurato per inviare la riproduzione digitale ottenuta al server di controllo.
Secondo altre forme realizzative, l’etichetta intelligente può essere differente da una matrice QrCode, purché contenga un’immagine nella quale un codice di riconoscimento e/o identificazione à ̈ codificato e/o inscritto, in un qualsivoglia modo noto e ripetibile, atto a consentire la decodifica. Le soluzioni che verranno descritte, con riferimento all’esempio realizzativo della matrice QrCode, dovranno intendersi quindi come estendibili a soluzioni equivalenti, in cui la matrice QrCode à ̈ sostituita da un qualsiasi altro tipo di etichetta intelligente, nel senso sopra indicato.
Con riferimento alle matrici QrCode (o codici QR), che sono di per sé noti, come già osservato, si osservi che esse possono contenere vari tipi di informazioni codificate, tra cui indirizzi internet, testi, numeri di telefono, o sms. I codici QrCode sono oggi leggibili da dispositivi mobili di telecomunicazioni noti e comunemente disponibili, quali ad esempio un telefono cellulare o smartphone munito di un apposito programma di lettura di codici QR. Pertanto, l’invio della riproduzione digitale della matrice QrCode al server remoto di controllo, da parte del dispositivo mobile d’utente, avviene agevolmente, in modo di per sé noto, attraverso una o più reti di telecomunicazioni, di per sé note, a cui sono collegate da un lato il dispositivo mobile d’utente e dall’altro lato il server remoto di controllo.
Si deve anche notare che nei codici QR à ̈ utilizzato il noto codice Reed-Solomon per la rilevazione e correzione d'errore: grazie a ciò, nel caso in cui la matrice QrCode fosse in parte danneggiata, per esempio da macchie o graffi sul supporto cartaceo dell’etichetta, i dati persi possono essere entro certi limiti ricostruiti, ripristinando, durante la decodifica, fino al 30% delle informazioni codificate.
I Codici QR hanno una capacità di memorizzazione di dati fino a 7.089 caratteri (nel caso di caratteri numerici), fino a 4.296 caratteri (nel caso di caratteri alfanumerici), fino a 2.953 bytes (nel caso binario).
In una forma realizzativa della presente invenzione, il codice di riconoscimento, codificato nella etichetta intelligente, comprende una stringa URL, univocamente associata ad un indirizzo internet, contenente la già citata sequenza alfanumerica individuale, associata univocamente a ciascun articolo di una data tipologia di prodotto. In tal modo, viene anche stabilita una corrispondenza biunivoca tra l’articolo da tracciare ed un rispettivo indirizzo Internet.
In tal caso, il server di controllo à ̈ ulteriormente configurato per decodificare l’immagine digitale dell’etichetta intelligente ricevuta, in modo da ricavare la stringa URL ed il rispettivo indirizzo internet, ed accedere a risorse informative relative al rispettivo articolo di prodotto, associate al rispettivo indirizzo internet.
Ad esempio, la stringa che definisce un collegamento URL di uno specifico articolo può essere composta da una parte fissa e da una parte che incorpora la sequenza alfanumerica univoca.
L’unicità del QrCode associato ad uno specifico articolo (dunque la certezza che due articoli, anche della stessa tipologia, siano associati a matrici QrCode diverse) deriva da un duplice fatto: innanzi tutto, ogni QrCode contiene un collegamento ad un dominio web registrato presso provider certificati, che dunque à ̈ per definizione obbligatoriamente unico. Inoltre, come già illustrato, una sequenza alfanumerica unica viene introdotta all’interno del codice rappresentato dalla matrice QrCode.
La generazione di una sequenza alfanumerica unica viene realizzata, in diversi esempi dell’invenzione, utilizzando almeno un algoritmo appartenente al seguente gruppo di algoritmi, ciascuno di per sé noto:
- algoritmo crittografico RSA (Rivest, Shamir, Adleman); - algoritmo di tipo “hash†(impiegante funzioni “hash†); - algoritmi basati su tecniche “short URL†.
Ciò garantisce l’unicità delle matrici QrCode, ed assicura altresì a chi genera le sequenze alfanumeriche di averne il pieno ed esclusivo controllo, essendo a conoscenza dell’algoritmo con cui sono state generate.
Una volta generato il codice di riconoscimento univoco, comprendente la sequenza alfanumerica, esso viene traslato in forma di matrice QrCode per mezzo di un programma di generazione di QrCode di per sé noto.
Quindi, viene stampata l’etichetta contenente la matrice QrCode univoca così generata, che poi viene applicata all’articolo, ad esempio mediante cucitura o incollatura. La stampa avviene tipicamente mediante inchiostri normali. Tuttavia, in forme di realizzazione alternative, tale stampa può impiegare inchiostri ultravioletti, e/o polimeri fluorescenti, e/o altre tecniche di marcatura di per sé note e già sopra citate.
Quanto sopra descritto, permette di garantire la etichettatura univoca e non copiabile di ogni singolo articolo di una data tipologia, presupposto essenziale per la tracciabilità.
Inoltre, la soluzione sopra delineata permette anche di associare al singolo articolo una pluralità di informazioni, pure essenziali per una efficace tracciabilità in funzione anticontraffazione.
Tali informazioni sono contenute nelle già citate risorse informative associate e dedicate ad un rispettivo articolo.
Secondo una forma di realizzazione, tali risorse informative sono predisposte per contenere informazioni caratterizzanti dell’articolo, che comprendono ad esempio almeno una o più informazioni del seguente gruppo: tipo di articolo, identificazione di una marca, identificazione di un produttore, denominazione dell’articolo secondo una classificazione del produttore, data di produzione.
In accordo con una ulteriore forma di realizzazione, tali risorse informative sono predisposte per contenere ulteriormente informazioni di stato dell’articolo, relative ad una pluralità di eventi di tracciatura. Le informazioni di stato comprendono ad esempio, per ogni evento di tracciatura, una o più informazioni del seguente gruppo: stato della filiera in cui l’articolo si trova; locazione geografica di provenienza dell’evento di tracciatura; identificativo di un operatore dell’evento di tracciatura.
Secondo un particolare esempio realizzativo, le risorse informative comprendono una pluralità di pagine web, ciascuna associata ad un rispettivo articolo da tracciare, ciascuna accessibile mediante l’indirizzo internet associato all’articolo.
In accordo con una ulteriore forma realizzativa, le risorse informative comprendono (in aggiunta o in sostituzione delle pagine web summenzionate) un data-base, accessibile da parte del server di controllo o contenuto in esso, in cui il data-base comprende una pluralità di elementi informativi (ovvero “record†), ciascuno dei quali associato ad un rispettivo articolo da tracciare ed altresì associato al rispettivo indirizzo internet. Ciascuno degli elementi informativi contiene le informazioni di stato dell’articolo relative ad una pluralità di eventi di tracciatura, in modo da definire una storia degli eventi di tracciatura per quello specifico articolo.
In tal caso, secondo un esempio realizzativo, la già citata prima informazione di tracciatura (inviata dal dispositivo d’utente che richiede o inizia un evento di tracciatura) comprende, oltre alla riproduzione digitale della matrice QrCode, una o più informazioni del seguente gruppo: informazioni relative allo stato della filiera; informazioni relative alla locazione geografica di provenienza dell’evento di tracciatura; informazioni relative all’identificativo di un utente che richiede o realizza l’evento di tracciatura. In tal caso, il server di controllo determina e/o aggiorna le informazioni di stato dell’articolo sulla base di tale “prima informazione di tracciatura†ricevuta. Quindi, in questo esempio realizzativo, le informazioni di stato sono comprese nella cosiddetta “seconda informazione di tracciatura†, già sopra citata, determinata dal server di controllo mediante una elaborazione della “prima informazione di tracciatura†ricevuta.
In accordo con una forma di realizzazione del metodo, la fase di realizzare almeno un evento di tracciatura dell’articolo comprende realizzare un primo evento di tracciatura comprendente una attivazione e/o inizializzazione della etichetta intelligente.
Inoltre, secondo una forma di realizzazione del metodo, il riconoscimento univoco dell’articolo comprende le fasi di verificare la sequenza alfanumerica univoca e la relativa stringa URL, da parte del server di controllo; quindi, se la verifica della sequenza ha successo, accedere alle risorse informative associate all’indirizzo internet indicato dalla stringa URL, e monitorare in tali risorse informative la storia degli eventi di tracciatura dell’articolo, per verificare la coerenza o meno della successione degli eventi di tracciatura e dell’evoluzione dello stato dell’articolo. A seguito di ciò, l’articolo à ̈ riconosciuto se ha successo anche la verifica di coerenza della successione degli eventi di tracciatura e dell’evoluzione dello stato dell’articolo.
Inoltre, in una forma realizzativa, per ogni evento di tracciatura richiesto da un utente, il metodo comprende le fasi di inviare da parte del server all’utente un’informazione di conferma del riconoscimento, nonché le informazioni caratterizzanti dell’articolo riconosciuto, se l’articolo à ̈ stato correttamente riconosciuto; ed inviare invece da parte del server all’utente un’informazione di allarme relativa al non riconoscimento dell’articolo, se l’articolo non à ̈ stato correttamente riconosciuto.
Si può osservare, quindi, che il riconoscimento dell’articolo comporta non solo una valutazione della codifica individuale contenuta nella matrice QrCode del prodotto, così come ricevuta, ed eventualmente delle ulteriori informazioni ricevute da parte del server di controllo in occasione di uno specifico evento di tracciatura (sopra definite in termini generali “prima informazione di tracciatura†), ma anche una valutazione di informazioni di stato (sopra definite in termini generali “seconda informazione di tracciatura†), i cui aggiornamenti derivano da una elaborazione della “prima informazione di tracciatura†, valutazione che per di più tiene conto di un monitoraggio della storia delle informazioni di stato relative ad una successione storica di eventi.
In altri termini, dopo un primo evento di tracciatura, che comprende una attivazione della matrice QrCode dell’articolo da tracciare, una predisposizione, nel server di controllo, delle risorse informative dell’articolo, ed una inizializzazione delle informazioni di stato, viene previsto un monitoraggio, nel tempo, di una pluralità di possibili “eventi di tracciatura†, per ogni singolo articolo. Tale monitoraggio riguarda non solo il riconoscimento univoco dell’articolo, ma anche l’associazione dell’articolo, in ogni dato momento, ad uno dei possibili “stati della filiera†dell’articolo stesso. Per “stato della filiera†di un articolo si intende ad esempio uno stato “uscente da fabbrica†, uno stato “acquisito da un rivenditore†, uno stato “acquistato da un cliente†, e così via, come verrà ulteriormente illustrato nel seguito.
A supporto di tale caratteristica, ad ogni evento di tracciatura vengono inviate al server di controllo, da parte del dispositivo d’utente dell’operatore che effettua l’evento di tracciatura, informazioni ulteriori (oltre all’immagine digitale della matrice QrCode), quali ad esempio: identificativo della persona che opera l’evento di tracciatura (es. rivenditore, o trasportatore, o acquirente), e/o coordinate geografiche in cui avviene l’evento di tracciatura.
Nel seguito, verrà illustrata più in dettaglio una forma di realizzazione preferita del metodo secondo l’invenzione e di un sistema mediante il quale tale metodo viene realizzato.
Un sistema in grado di realizzare il metodo secondo l’invenzione, illustrato in modo semplificato in figura 1, comprende un server di controllo 1, una rete di telecomunicazioni 2 (ad esempio una rete IP) a cui à ̈ collegato tale server di controllo 1, una rete d’accesso 3 operativamente collegata alla rete di telecomunicazioni 2, ed un dispositivo d’utente 4, connesso a tale rete d’accesso. Si noti che la rete d’accesso 3 può essere “wireless†o “wired†. Preferibilmente, la rete d’accesso 3 à ̈ una rete wireless, ed il dispositivo d’utente à ̈ un dispositivo mobile.
Tale dispositivo mobile d’utente 4, come già sopra illustrato, à ̈ ad esempio un telefono cellulare o uno smartphone, munito di un apposito programma di lettura di codici QR.
La rete d’accesso 3 wireless, a cui il dispositivo mobile à ̈ in grado di connettersi, può essere una rete d’accesso mobile, ad esempio 3G o Wi-Fi.
La rete di telecomunicazioni 2 à ̈ ad esempio una rete internet (cioà ̈ una rete IP geograficamente estesa), in grado di fornire servizi di connettività e servizi internet, ad esempio una rete a commutazione di pacchetto.
Il server di controllo 1 à ̈ ad esempio un “server web†dedicato, in cui risiedono la parte applicativa e gestionale del controllo dei lotti di produzione del prodotto considerato, nonché un software di controllo in grado di realizzare la metodologia di tracciabilità già sopra descritta.
In una forma realizzativa, il server web 1 comprende anche il già citato data-base contenente gli elementi informativi associati ad ogni singolo articolo appartenente ai lotti del prodotto. In un'altra forma realizzativa, il database 10 à ̈ esterno al server web 1 (così come riportato in figura 2, mediante una illustrazione funzionale semplificata), ma da esso accessibile in modo di per sé noto, ad esempio, mediante rete locale).
Il server web 1 ed il data-base 10 possono essere realizzati su una macchina di elaborazione di per sé nota, quale un computer o una work station, o su più macchine tra loro collegate e comunicanti.
Il server web 1, vantaggiosamente, à ̈ fisicamente ospitato in una struttura di tipo “Datacenter†professionale, adibita alla sicurezza e alla manutenzione dello stesso server web.
Da un punto di vista funzionale, il server web 1 à ̈ configurato per gestire comunicazioni bidirezionali con una pluralità di dispositivi mobili 4, attraverso la rete o le reti di telecomunicazione 2, 3 summenzionate; per compiere le elaborazioni richieste dal metodo secondo l’invenzione, già precedentemente illustrate; per interoperare con il data-base 10 al fine di reperire informazione, memorizzare informazione o aggiornare informazione.
A tale scopo, il server web 1 comprende mezzi di elaborazione 11, mezzi di memorizzazione 12 e mezzi di interfaccia 13, tra loro inter-operanti, di per sé noti.
Secondo una particolare forma realizzativa, il server web 1 Ã ̈ ulteriormente configurato per generare le sequenze alfanumeriche associate univocamente ai singoli articoli, e per generare di conseguenza le rispettive matrici QrCode. A tale scopo, il server web comprende anche, in questo caso, un pannello di controllo 14.
Il pannello di controllo 14 del server web 1 à ̈ utilizzato per permettere ad un operatore di generare le matrici QrCode, da integrare su ogni singolo articolo di prodotto, e di accedere al data-base. L’accesso al data-base 10, ad esempio attraverso il pannello di controllo 14, serve ad inizializzare il data-base, inserendo ad esempio i dati dei lotti di produzione, relativi ad ogni singolo articolo; e serve inoltre ad aggiornare e leggere, quando necessario, lo stesso database.
È meritevole di menzione il fatto che l’accesso al database 10 à ̈ regolato secondo severi criteri di sicurezza, offrendo livelli di accesso differenti a diversi operatori, come opportuno. Al proposito, vengono vantaggiosamente utilizzate tecniche e strumenti di sicurezza informatica allo stato dell’arte, quali ad esempio certificati SSL, o altre tecniche impiegate ad esempio per la sicurezza informatica bancaria.
Facendo ora nuovamente riferimento alla codifica individuale delle etichette destinate agli articoli, si noti che esse, nella forma di realizzazione qui descritta, contengono matrici QrCode caratterizzate da rispettive sequenze alfanumeriche, generate mediante appositi algoritmi.
In accordo con una forma di realizzazione preferita, ogni matrice QrCode contiene al suo interno una stringa URL, ovvero un link (collegamento) web criptato mediante algoritmi, ad esempio di tipo “short URL†. Quando un utente, mediante il proprio dispositivo mobile 4, fotografa la matrice QrCode ed invia l’immagine digitale ottenuta al server di controllo, il server decodifica la matrice QrCode ricevuta, quindi decritta il link web criptato, quindi ricava il link (ovvero l’indirizzo internet) contenuto, e poi lo utilizza, in chiaro, ad esempio per accedere all’elemento informativo opportuno entro il data-base. Si osservi peraltro che il link web, anche dopo essere stato decrittato, contiene ancora il codice alfanumerico di criptazione del prodotto.
Il dominio web con il quale à ̈ registrato il server di controllo 1, unitamente al codice alfanumerico, costituisce la chiave univoca che individua il singolo articolo di un dato prodotto durante tutta la sua vita e i suoi passaggi lungo la filiera produttiva.
Una volta che un articolo à ̈ considerato finito, e che à ̈ stata generata la matrice QrCode ad esso univocamente associata, tale matrice QrCode viene applicata all’articolo, in modo che essa sia parte integrante di esso. Ciò può essere fatto, in diversi esempi realizzativi, in modi differenti a seconda del tipo di prodotto: ad esempio, mediante cucitura o stampa di un’etichetta contenente la matrice QrCode, o mediante incisione della matrice QrCode.
In questa fase, à ̈ possibile utilizzare ulteriormente altre tecniche di marcatura anti-contraffazione. Pertanto, la metodologia dell’invenzione può operare in modo complementare ed aggiuntivo rispetto a metodologie anti-contraffazione note, ad esempio quelle citate nella descrizione dello sfondo tecnologico dell’invenzione, sopra riportata (tecniche basate su RFID, o su ologrammi, o sull’impiego di inchiostri ultravioletti e tinture, o polimeri fluorescenti, e così via). Secondo esempi realizzativi particolari, il metodo secondo l’invenzione integra una o più delle seguenti tecniche anticontraffazione dette “non visibili†: inchiostri OVI, inchiostri IR o UV, RFID (Radiofrequenza), codice DNA, PUF (Phyically Unclonable Function), etichettature basate su nanotecnologie, e così via.
Una volta applicata la matrice QrCode all’articolo di prodotto, tale matrice QrCode deve essere attivata. Ciò comporta ad esempio una scansione fatta da appositi “lettori di QrCode†collegati via rete al data-base 10 ed al server di controllo 1. L’attivazione costituisce una sorta di primo evento di tracciatura, e determina un’associazione biunivoca tra la matrice QrCode attivata ed un elemento informativo del data-base. Quindi, il server di controllo 1 registra l’informazione di attivazione della matrice QrCode attivata, ed il software di controllo, caricato su tale server 1, inizia a monitorare la “vita†della matrice, registrando sul database, nel rispettivo elemento informativo, i dati utili a garantire l’autenticità del prodotto, ad esempio le informazioni sullo stato dell’articolo.
Con riferimento al software di controllo che risiede sul server 1 (ad esempio, memorizzato sui mezzi di memorizzazione 12 del server 1, ed in grado di interagire con i mezzi di elaborazione 11 del server 1), esso permette al processore o processori dei mezzi di elaborazione 11 del server 1 di realizzare le elaborazioni previste dal metodo, già precedentemente descritte. Il software di controllo, risiedendo sul server di controllo 1, ha piena visione di tutte le matrici QrCode che sono state attivate, i cui rispettivi articoli hanno iniziato il viaggio verso altri punti della filiera (dopo la produzione).
Ogni volta che una matrice QrCode viene fotografata da un operatore, in occasione di un evento di tracciatura, il software di controllo decritta il codice e identifica univocamente quella matrice e di conseguenza l’articolo ad essa associato; quindi, riceve una serie di altri dati tra cui, ad esempio: un identificativo univoco del dispositivo mobile (e quindi dell’operatore) che sta fotografando la matrice QrCode, e sta dunque realizzando un evento di tracciatura; le coordinate geografiche in cui si trova l’operatore che sta fotografando la matrice (ad esempio basandosi su tecniche GPS, di per sé note, offerte dall’infrastruttura di rete). Sulla base di ciò, il software di controllo ricava ulteriori dati significativi, quali la sequenza alfanumerica codificata nella matrice, e lo “stato della filiera†in cui risulta trovarsi l’articolo tracciato, in dipendenza del quale il software di controllo aggiorna le informazioni di stato dell’articolo, nel rispettivo elemento informativo del data-base. Gli stati della filiera possibili, come già osservato, possono essere attivazione, logistica, rivenditore, venduto, acquistato, registrato, e così via. A questo punto, il software di controllo à ̈ in grado di verificare una serie di condizioni per poter affermare se il prodotto à ̈ originale oppure no: ad esempio, la storia degli eventi di tracciatura; e/o statistiche sulla storia delle fotografie ricevute (quante nell’arco di un certo periodo, da quale dispositivo, ecc.); e/o verifiche di coerenza in termini di posizione geografica e di evoluzione dello stato dell’articolo, e così via.
Attraverso correlazioni, incroci ed analisi dei diversi dati sopra menzionati, à ̈ possibile stabilire con elevatissima affidabilità l’originalità dell’articolo, ovvero la presenza o meno di potenziale contraffazione.
Ad esempio, si può stabilire se la matrice QrCode analizzata, corrispondente ad un articolo noto, si trova in una condizione nota e prevista, giungendo al riconoscimento della originalità dell’articolo, oppure se si trova in una condizione non nota o per qualche aspetto anomala, giungendo al non riconoscimento ed alla segnalazione dell’anomalia (ad esempio ad ispettori in grado di intervenire), secondo cui, con un certo grado di probabilità, quella matrice e quindi quell’articolo sono stati contraffatti.
Il software di controllo può prevedere di stabilire delle soglie di allarme che il cliente ritiene di dover fissare per essere avvisato sulla possibilità del fatto che il prodotto sia stato contraffatto.
Verranno qui di seguito brevemente esemplificati alcuni passaggi attraverso la “filiera†, il cui stato à ̈ monitorato dal metodo secondo la presente invenzione.
Dopo la “attivazione†di una matrice QrCode, l’articolo passa alla fase di logistica/trasporto. A questo punto, l’operatore (ad esempio, il trasportatore) scansiona nuovamente la matrice, con un lettore di QrCode (ad esempio mediante uno smartphone); quindi, invia al server di controllo i dati relativi alla scansione, ed inoltre dati identificativi del trasportatore, data di acquisizione del prodotto, posizione geografica come determinata da GPS, e così via. Tutti questi dati sono memorizzati in rispettivi campi all’interno dell’elemento informativo corrispondente alla matrice QrCode, definendo l’evento di tracciatura e contribuendo alla storia della matrice QrCode e quindi del singolo articolo.
Inoltre il server di controllo 1 cambia lo stato dell’articolo, da “attivazione†a logistica†.
Già in questa fase, eventuali anomalie, come ad esempio nel caso in cui il trasportatore scansioni un numero di QrCode inferiore o diverso da quello che si attende, sulla base del numero di articoli affidatigli, possono essere riscontrate e comunicate all’azienda produttrice.
Dopo la fase di logistica/trasporto, la filiera prevede che l’articolo da tracciare giunga ad esempio al rivenditore. Analogamente a quanto già visto, il rivenditore scansiona nuovamente la matrice, con un lettore di QrCode (ad esempio mediante uno smartphone) ed invia al server di controllo i dati relativi alla scansione. Inoltre, su azione esplicita dell’operatore, oppure in modo automatico da parte dello smartphone, vengono inviati al server di controllo 1 i dati che servono ad individuare il rivenditore (nominativo, posizione geografica, ecc.). Sulla base di ciò, il server aggiorna i dati contenuti nel rispettivo elemento informativo, ed in particolare lo stato dell’articolo da “logistica†a “rivenditore†. Già in questa fase l’utente finale ha la possibilità di verificare l’autenticità dell’articolo, interrogando il server di controllo, che à ̈ già in grado di stabilire se il QrCode scansionato coincide con quello messo in commercio dall’azienda produttrice oppure no. Inoltre, eventuali anomalie possono essere riscontrate e comunicate all’azienda produttrice, come ad esempio nel caso in cui il rivenditore scansioni meno QrCode di quelli a lui destinati che erano stati scansionati dal trasportatore.
Successivamente, al momento dell’acquisto, la matrice QrCode viene nuovamente scansionata, ad esempio tramite il lettore QrCode (o lo smartphone) del rivenditore, e la relativa informazione viene inviata al server di controllo. Il server di controllo risponde istantaneamente con un messaggio allo smartphone (o qualunque altro terminale) del rivenditore, affinché stampi uno scontrino che riporta anche un codice segreto. Così facendo, viene introdotto un ulteriore elemento di controllo che servirà poi a “sbloccare†la matrice QrCode e a consentire al cliente la registrazione del prodotto stesso.
In questa fase, il server 1 pone la matrice QrCode dallo stato “rivenditore†allo stato “acquistato†, e rimane in attesa della registrazione da parte del cliente (utente finale) che dovrà quindi fotografare con il proprio smartphone la matrice QrCode e poi inserire il summenzionato codice segreto stampato sullo scontrino.
Nel momento in cui il cliente opera la scansione della matrice QrCode sul prodotto acquistato e lo invia al server di controllo 1, il server di controllo 1 chiede al cliente il codice segreto scritto sullo scontrino, ed inoltre alcuni dati anagrafici del cliente, al fine di completare la registrazione dell’articolo.
Dopo che il prodotto à ̈ registrato ed associato al cliente, questi può ottenere tutte le informazioni sull’articolo acquistato, nonché la sua storia ed un riconoscimento di originalità, semplicemente scansionando di nuovo la matrice QrCode.
Si osservi che, anche nel caso in cui una specifica matrice QrCode venga copiata da un contraffattore (partendo da un articolo di prodotto originale, messo in commercio) e venga applicata ad un’ulteriore articolo, contraffatto, messo in commercio successivamente, la contraffazione può essere immediatamente riscontrata e bloccata: infatti, operando una scansione della matrice QrCode dell’articolo contraffatto, ed inviandola al server di controllo, si dà modo al server di controllo di verificare immediatamente che tale matrice QrCode si riferisce ad un articolo diverso (l’originale) già venduto, registrato ed esaustivamente tracciato, del quale si conosce tutta la storia lungo gli stati della filiera.
Si osservi anche che, grazie al metodo della presente invenzione, tale verifica di originalità e reperimento di informazioni di tracciabilità può essere agevolmente effettuata da chiunque abbia tra le mani il prodotto, purché disponga di un dispositivo con lettore di QrCode.
Inoltre, le informazioni di originalità o non originalità possono essere fornite sia all’utente che le richiede, sia all’azienda produttrice (che può così mantenere un controllo costante sui propri prodotti) sia, eventualmente, ad ispettori anti-contraffazione.
Come si può constatare, lo scopo della presente invenzione à ̈ raggiunto dal metodo precedentemente descritto.
Infatti, sulla base di quanto sopra, risulta evidente l’efficacia del metodo nel contesto della lotta anticontraffazione.
In particolare, il metodo dell’invenzione, in virtù delle proprie caratteristiche, à ̈ in grado di assicurare contemporaneamente funzioni di verifica di originalità (ovvero autenticazione) e funzioni di tracciabilità, tra cui verifica istantanea dello stato della filiera in cui un articolo si trova e monitoraggio storico dell’evoluzione dello stato. Per di più, il metodo consente di realizzare tali funzioni su ogni singolo articolo di prodotto, all’interno di un lotto di prodotti della stessa tipologia.
Si deve inoltre osservare che la verifica di originalità (cioà ̈ autenticità) si basa sulla verifica di unicità di una sequenza alfanumerica univoca di cui il gestore del metodo anti-contraffazione, qui illustrato, ha il pieno ed esclusivo controllo. Inoltre, vantaggiosamente, tale verifica di originalità si basa anche sulla elaborazione delle informazioni di tracciabilità sempre disponibili, consentendo ampi gradi di libertà nel determinare gli incroci di dati e le analisi che consentono di giungere ad un livello voluto (anche molto elevato) di affidabilità. Infatti, il metodo secondo l’invenzione à ̈ in grado di segnalare tempestivamente anomalie derivanti da incongruenze dell’evoluzione dello stato della filiera in cui viene via via a trovarsi un dato articolo, e di fornire ad un utente (e/o alla azienda produttrice) una valutazione di originalità dell’oggetto, sulla base della elaborazione delle informazioni ottenute da un evento di tracciatura e da un incrocio delle varie informazioni memorizzate relative alla storia del monitoraggio.
Si osservi inoltre che, mentre la presente metodologia costituisce una innovazione rispetto alle metodologie note esistenti, per le ragioni sopra illustrate, essa può essere vantaggiosamente applicata in modo complementare a tali metodologie anti-contraffazione esistenti (quali quelle più volte citate in precedenza).
Infine, si può osservare incidentalmente che i vantaggiosi effetti tecnici del presente metodo, sopra illustrati, abilitano una serie di ulteriori vantaggi, quali la capacità di fornire all’intera platea degli utenti/ consumatori uno strumento tecnologico di facile utilizzo, di immediata risposta e di notevole affidabilità per determinare l’autenticità o meno di ogni singolo articolo di un dato prodotto; e, nel contempo, di fornire alle aziende produttrici uno strumento efficace di tracciabilità dei propri prodotti lungo l’intera filiera commerciale.
Alle forme di realizzazione del metodo per la tracciabilità individuale di un singolo articolo di prodotto sopra descritto, un tecnico del ramo, per soddisfare esigenze contingenti, potrà apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti anche congiuntamente all’arte nota, creando anche implementazioni ibride, senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni. Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione può essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.
Si noti inoltre che il termine “comprendente†non esclude altri elementi o fasi, il termine “un†o “uno†non esclude una pluralità. Inoltre, le figure non sono necessariamente in scala; al contrario viene generalmente data importanza all’illustrazione dei principi della presente invenzione.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la tracciabilità individuale di un singolo articolo di prodotto, ad opera di un server di controllo remoto (1), comprendente le fasi di: - generare un’etichetta intelligente atta a codificare in un’immagine un codice di riconoscimento; - applicare al singolo articolo da tracciare detta etichetta intelligente; - realizzare almeno un evento di tracciatura del singolo articolo da tracciare, da parte di un utente, ciascun evento di tracciatura comprendendo: - ricavare un’immagine digitale della etichetta intelligente; - inviare una prima informazione di tracciatura, comprendente almeno detta immagine digitale, al server di controllo remoto (1), mediante almeno una rete di telecomunicazioni (2, 3); - elaborare detta prima informazione di tracciatura, da parte del server di controllo (1), per ricavare una seconda informazione di tracciatura; - riconoscere univocamente l’articolo, da parte del server di controllo (1); il metodo essendo caratterizzato dal fatto che: - la fase di generare un’etichetta intelligente comprende generare almeno una sequenza alfanumerica individuale associata univocamente all’articolo, e generare l’etichetta intelligente in modo che essa contenga detta sequenza alfanumerica individuale; - la fase di riconoscere comprende riconoscere univocamente l’articolo sulla base di detta prima informazione di tracciatura e detta seconda informazione di tracciatura, la seconda informazione di tracciatura essendo indicativa di uno stato in cui si trova l’articolo da tracciare.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui l’etichetta intelligente à ̈ una matrice di tipo QrCode, l’immagine digitale compresa nella prima informazione di tracciatura comprende una riproduzione digitale della matrice QrCode ottenibile mediante un dispositivo mobile di telecomunicazioni (4), ed il dispositivo mobile di telecomunicazioni (4) à ̈ configurato per inviare la riproduzione digitale ottenuta al server di controllo (1).
  3. 3. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il codice di riconoscimento codificato nella etichetta intelligente comprende una stringa URL indicante un indirizzo internet, univocamente associato all’articolo da tracciare, detta stringa URL contenendo detta sequenza alfanumerica individuale, ed in cui il server di controllo (1) à ̈ ulteriormente configurato per decodificare l’immagine digitale dell’etichetta intelligente ricevuta, in modo da ricavare la stringa URL ed il rispettivo indirizzo internet, ed accedere a risorse informative relative al rispettivo articolo di prodotto, associate al rispettivo indirizzo internet.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, in cui dette risorse informative sono predisposte per contenere informazioni caratterizzanti di detto articolo, dette informazioni caratterizzanti comprendendo almeno una o più informazioni del seguente gruppo: tipo di articolo, identificazione di una marca, identificazione di un produttore, denominazione dell’articolo secondo una classificazione del produttore, data di produzione.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 3, in cui dette risorse informative sono predisposte per contenere ulteriormente informazioni di stato dell’articolo, relative ad una pluralità di eventi di tracciatura, dette informazioni di stato comprendendo almeno, per ogni evento di tracciatura, una o più informazioni del seguente gruppo: stato della filiera in cui l’articolo si trova; locazione geografica di provenienza dell’evento di tracciatura; identificativo di un operatore dell’evento di tracciatura.
  6. 6. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui dette risorse informative comprendono almeno una pagina web associata a ciascun articolo da tracciare.
  7. 7. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui dette risorse informative comprendono un data-base (10), accessibile da parte del server di controllo (1) o contenuto in esso, in cui il data-base (10) comprende una pluralità di elementi informativi, ciascuno dei quali associato ad un rispettivo articolo da tracciare ed associato al rispettivo indirizzo internet, ciascuno degli elementi informativi contenendo le informazioni di stato dell’articolo relative ad una pluralità di eventi di tracciatura, in modo da definire una storia degli eventi di tracciatura.
  8. 8. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima informazione di tracciatura comprende ulteriormente una o più informazioni del seguente gruppo: informazioni relative allo stato della filiera; informazioni relative alla locazione geografica di provenienza dell’evento di tracciatura; informazioni relative all’identificativo di un utente che richiede o realizza l’evento di tracciatura, ed in cui il server di controllo (1) determina e/o aggiorna le informazioni di stato dell’articolo sulla base di detta prima informazione di tracciatura ricevuta.
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 8, in cui le informazioni di stato sono comprese nella detta seconda informazione di tracciatura, determinata dal server di controllo elaborando la prima informazione di tracciatura.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui la fase di generare una sequenza alfanumerica individuale comprende generare una sequenza utilizzando almeno un algoritmo appartenente al seguente gruppo: - algoritmo crittografico RSA; - algoritmo di tipo “hash†; - algoritmo basato su tecniche “short URL†.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui la fase di applicare all’articolo l’etichetta intelligente comprende stampare l’etichetta intelligente ed applicarla all’articolo, in cui la fase di stampare comprende stampare con inchiostri normali, e/o con inchiostri ultravioletti, e/o con polimeri fluorescenti.
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui la fase di riconoscere univocamente l’articolo comprende: - verificare la sequenza alfanumerica univoca e la relativa stringa URL, da parte del server di controllo (1); - se la verifica della sequenza ha successo, accedere alle risorse informative associate all’indirizzo internet indicato dalla stringa URL, monitorare in dette risorse informative la storia degli eventi di tracciatura dell’articolo per verificare una coerenza della successione degli eventi di tracciatura e dell’evoluzione dello stato dell’articolo, in cui l’articolo à ̈ riconosciuto se ha successo anche la detta verifica di coerenza della successione degli eventi di tracciatura e dell’evoluzione dello stato dell’articolo.
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, comprendente ulteriormente, per ogni evento di tracciatura richiesto da un utente, le fasi di: - se l’articolo à ̈ riconosciuto, inviare da parte del server (1) all’utente un’informazione di conferma del riconoscimento e le informazioni caratterizzanti dell’articolo riconosciuto; - - se l’articolo non à ̈ riconosciuto, inviare da parte del server (1) all’utente un’informazione di allarme relativa al non riconoscimento dell’articolo.
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