ITMI20121012A1 - Metodo e kit per la realizzazione di dime chirurgiche per implantologia dentale - Google Patents

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ITMI20121012A1
ITMI20121012A1 IT001012A ITMI20121012A ITMI20121012A1 IT MI20121012 A1 ITMI20121012 A1 IT MI20121012A1 IT 001012 A IT001012 A IT 001012A IT MI20121012 A ITMI20121012 A IT MI20121012A IT MI20121012 A1 ITMI20121012 A1 IT MI20121012A1
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Marco Aguzzi
Alessandro Motroni
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Evoguide S R L
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Description

DESCRIZIONE
“METODO E KIT PER LA REALIZZAZIONE DI DIME CHIRURGICHE
PER IMPLANTOLOGIA DENTALEâ€
La presente invenzione ha per oggetto un metodo ed un kit per la realizzazione di dime chirurgiche per implantologia dentale.
Come à ̈ noto, una dima chirurgica per implantologia dentale à ̈ un dispositivo che consente al chirurgodentista di posizionare correttamente e realizzare, attraverso trapanatura nella struttura ossea di un paziente, almeno un foro atto a ricevere un impianto dentale.
Attualmente à ̈ noto produrre le dime chirurgiche per pianificazione virtuale con l’ausilio di software evoluti che elaborano immagini rilevate tramite sistemi ottici e/o TAC della bocca del paziente e/o di modelli della stessa. La dima reale viene poi costruita con diversi metodi (ad esempio per prototipazione o per fresatura) a partire dal modello digitale.
Ad esempio, il documento pubblico WO 03/060825 descrive un metodo per produrre un’immagine digitale corretta, depurata dagli artefatti, di una impronta negativa della mascella/mandibola di un paziente. Tale metodo prevede di costruire un’impronta negativa reale/concreta della mandibola del paziente; produrre una prima immagine digitale di tale impronta negativa reale/concreta; produrre una seconda immagine digitale dell’impronta negativa reale/concreta installata nella mandibola del paziente; usare la prima immagine digitale per ricostruire il contorno nella seconda immagine digitale distorta da detti artefatti, in modo da ottenere una rappresentazione al computer, corretta dagli artefatti, di detta impronta negativa della mandibola del paziente. Tale immagine digitale corretta à ̈ poi manipolata al computer per aggiungere i fori guida dell’impianto e ottenere una dima virtuale e, attraverso un processo di modellazione con una macchina a prototipazione rapida, generare infine la dima chirurgica reale.
In tale ambito, la Richiedente ha osservato che le metodiche del tipo sopra descritto, pur garantendo un ottimo risultato qualitativo, risultano molto costose per il dentista e quindi anche per il paziente e a volte addirittura non attuabili.
Infatti, à ̈ necessario che lo studio dentistico acquisti il costoso e complesso software per la pianificazione virtuale e che il dottore sia adeguatamente formato per utilizzarlo. Inoltre, la realizzazione concreta della dima chirurgica presuppone l’utilizzo di costose macchine di prototipazione e/o di fresatura che normalmente gli studi dentistici non posseggono, per cui il progetto virtuale deve essere inviato a centri specializzati (outsourcing) che realizzano la dima e la spediscono allo studio dove viene utilizzata per eseguire l’intervento chirurgico. Ne deriva che anche i tempi che intercorrono tra la prima visita del paziente e l’intervento possono allungarsi parecchio.
Di conseguenza, le metodiche del tipo sopra descritto hanno una limitata diffusione per problemi di tempi, costi e logistica (in particolare nei mercati emergenti dove si incontrano difficoltà di sdoganamento e i costi di spedizione sono alti) e a causa di difficoltà legate all’uso degli strumenti informatici e delle procedure. La Richiedente ha pertanto avvertito la necessità di proporre un metodo e un kit per la realizzazione di dime chirurgiche per implantologia dentale che risultino economici, semplici da attuare/usare e che permettano di costruire concretamente la dima direttamente dal medico o dal tecnico in studio, senza la necessità di doversi appoggiare a centri di produzione esterni. Le dime ottenute dovranno ovviamente inoltre garantire un’ottima precisione della collocazione dell’impianto nella bocca del paziente durante l’intervento chirurgico.
La Richiedente ha trovato che gli obiettivi sopra elencati possono essere raggiunti con un metodo e un kit come di seguito descritti e secondo le annesse rivendicazioni.
Più in particolare, l’invenzione si riferisce ad un metodo per la realizzazione di dime chirurgiche per implantologia dentale, comprendente:
i. preparare un modello reale di almeno una porzione della mandibola/mascella di un paziente;
ii. collocare in un sito implantare di detto modello reale almeno un perno di riferimento reale presentante una porzione di riferimento radiopaca emergente da detto sito implantare;
iii. formare su detto modello reale una dima radiologica reale inglobante almeno parte di detta porzione di riferimento radiopaca;
iv. asportare la dima radiologica reale e la porzione di riferimento radiopaca solidale a detta dima radiologica reale dal modello reale e inserirla nella bocca del paziente;
v. sottoporre il paziente con la dima radiologica reale e la porzione di riferimento radiopaca a tomografia e acquisire il modello virtuale di detta porzione della mandibola/mascella del paziente e della porzione di riferimento radiopaca;
vi. generare, nel modello virtuale, un perno di riferimento virtuale corrispondente alla posizione della porzione di riferimento radiopaca virtuale; vii. verificare la corretta posizione del perno di riferimento virtuale nel modello virtuale di detta porzione della mandibola/mascella del paziente; viii. installare sul perno di riferimento reale almeno un elemento di supporto per una cannula guida; ix. installare la cannula guida sull’elemento di supporto e formare, sul modello reale, una dima chirurgica reale provvista della cannula guida.
Nella presente descrizione e nelle annesse rivendicazioni, con l’aggettivo “reale†si intende un oggetto concreto e materiale. Con l’aggettivo “virtuale†si intende un oggetto elettronico riprodotto al calcolatore.
Il modello reale della porzione della mandibola/mascella di un paziente riproduce la dentatura esistente e i tessuti ed à ̈ preferibilmente un modello in gesso ottenuto con tecniche note (calco della bozza del paziente) oppure un modello proveniente da scansione intra-orale realizzato mediante tecniche di prototipazione rapida o fresatura.
Il sito implantare à ̈ una zona del modello reale (e della porzione della mandibola/mascella del paziente) in cui à ̈ necessario inserire un impianto sul quale verrà fissata una protesi dentale.
Preferibilmente il perno di riferimento reale à ̈ realizzato in metallo.
Preferibilmente la porzione di riferimento radiopaca à ̈ realizzata in plastica ed à ̈ montata in modo preferibilmente removibile su un’estremità del perno di riferimento reale.
Preferibilmente, la dima radiologica reale viene costruita manualmente con resina. Più preferibilmente, per costruire la dima radiologica, viene dapprima applicata la resina sul modello reale, in modo da inglobare in parte la porzione di riferimento radiopaca, e poi applicato sulla resina un bite per registrare l’occlusione. Il bite, la resina consolidata e la porzione di riferimento radiopaca, che formano la dima radiologica, sono poi inseriti nella bocca del paziente.
Il modello virtuale acquisito tramite tomografia (TC) comprende il modello virtuale della struttura ossea della mandibola/mascella del paziente e il modello virtuale della porzione di riferimento radiopaca.
Il perno di riferimento virtuale viene generato via software nel modello virtuale acquisito tramite tomografia e la posizione del perno di riferimento virtuale in detto modello virtuale à ̈ individuata dalla posizione della porzione di riferimento radiopaca virtuale. Preferibilmente, il perno di riferimento virtuale riproduce virtualmente la struttura dell’impianto reale (che tipicamente presenta la sagoma di un perno filettato) che dovrà essere inserito nell’osso del paziente. La posizione relativa del perno di riferimento virtuale rispetto alla porzione di riferimento radiopaca virtuale nel modello virtuale à ̈ la medesima posizione relativa del perno di riferimento reale rispetto alla porzione di riferimento radiopaca reale nel modello reale in gesso.
Nel modello virtuale, essendo visibile la struttura ossea, à ̈ possibile verificare, anche solo visivamente a monitor, se il perno di riferimento virtuale à ̈ collocato correttamente in essa oppure à ̈ troppo vicino al limite dell’osso o addirittura ne fuoriesce.
Sarà pertanto possibile posizionare nel modo corretto la cannula guida per la fresa sul perno di riferimento reale del modello in gesso e poi costruire su di esso la guida chirurgica reale. Preferibilmente, la dima chirurgica reale viene costruita manualmente con della resina foto-polimerizzabile in modo da inglobare la cannula guida.
A tale fine, se la posizione virtuale à ̈ corretta, dopo la fase vii. e prima della fase viii., la posizione del perno di riferimento virtuale nel modello virtuale viene mantenuta inalterata e l’elemento di supporto viene scelto in modo da mantenere la cannula guida allineata al perno di riferimento reale. In altre parole, se la posizione virtuale à ̈ già corretta significa che il dentista ha inserito il perno di riferimento reale nel modello in gesso nella giusta posizione. La cannula guida allineata al perno di riferimento reale permette pertanto (una volta che la cannula guida diventa parte della dima chirugica che le viene formata attorno) di eseguire sul paziente un foro nella posizione corretta corrispondente a quella del perno di riferimento reale nel modello in gesso.
Se la posizione non à ̈ corretta, dopo la fase vii. e prima della fase viii., la posizione del perno di riferimento virtuale nel modello virtuale viene corretta e l’elemento di supporto viene scelto in modo da variare la posizione della cannula guida rispetto al perno di riferimento reale secondo detta correzione della posizione del perno di riferimento virtuale. In altre parole, se la posizione virtuale à ̈ errata significa che il dentista ha inserito il perno di riferimento reale nel modello in gesso con un errore di posizionamento. Tale posizionamento viene corretto nel modello virtuale. L’elemento di supporto scelto e installato sull’estremità del perno di riferimento reale, al posto della porzione di riferimento radiopaca, sposta la cannula guida (traslazione e rotazione) dalla posizione originaria, nella quale avrebbe prodotto un foro nella posizione (errata) corrispondente a quella del perno di riferimento reale nel modello in gesso, alla nuova posizione individuata virtualmente, nella quale produce un foro nella posizione (corretta) corrispondente a quella del perno di riferimento virtuale corretto nel modello virtuale.
Preferibilmente, il perno di riferimento virtuale nel modello virtuale viene spostato nel piano occlusale e l’elemento di supporto presenta almeno un elemento di variazione della posizione occlusale corrispondente a detto spostamento del perno di riferimento virtuale.
Preferibilmente, il perno di riferimento virtuale nel modello virtuale viene ruotato e l’elemento di supporto presenta almeno un elemento di variazione della posizione angolare corrispondente a detta rotazione del perno di riferimento virtuale.
Preferibilmente, il perno di riferimento virtuale nel modello virtuale viene traslato lungo il proprio asse longitudinale e viene scelto un distanziale per la regolazione della profondità di fresatura sul paziente corrispondente a detta traslazione del perno di riferimento virtuale. Nel caso l’errore di posizionamento sia relativo alla profondità del perno, la correzione non viene fatta tramite un opportuno elemento di supporto per la cannula guida ma correggendo la profondità di fresatura per mezzo di un distanziale da installare sulla fresa stessa quando si opera il paziente. In alternativa, benché non descritto nel dettaglio, tale correzione potrebbe, al pari delle altre, essere ottenuta tramite un’opportuna forma/dimensione dell’elemento di supporto.
Secondo un diverso aspetto, l’invenzione si riferisce ad un kit per la realizzazione di dime chirurgiche per implantologia dentale secondo il metodo sopra descritto, comprendente:
almeno un perno di riferimento reale presentante una porzione di riferimento radiopaca;
un elemento di supporto per cannule guida installabile sul perno di riferimento reale al posto della porzione di riferimento radiopaca.
Preferibilmente, l’elemento di supporto comprende un elemento di variazione della posizione occlusale e/o un elemento di variazione della posizione angolare. Preferibilmente, tali elementi sono monouso.
Preferibilmente, l’elemento di variazione della posizione occlusale comprende un corpo presentante una sede eccentrica ed installabile in modo eccentrico su un’estremità del perno di riferimento reale Preferibilmente, l’elemento di variazione della posizione angolare comprende un corpo cilindrico installabile su un’estremità del perno di riferimento reale con un proprio asse longitudinale inclinato rispetto all’asse longitudinale del perno di riferimento reale.
Preferibilmente, sono disponibili vari tipi di elementi di variazione della posizione occlusale e di elementi di variazione della posizione angolare fra loro combinabili per formare l’elemento di supporto adatto.
Preferibilmente, il perno, l’elemento di variazione della posizione occlusale e l’elemento di variazione della posizione angolare sono uniti per incollaggio.
Secondo una variante realizzativa preferenziale, il perno, l’elemento di variazione della posizione occlusale e l’elemento di variazione della posizione angolare sono uniti per incastro, preferibilmente con innesto a scatto. Ciò garantisce maggior pulizia ed igiene rispetto alla soluzione incollata.
Preferibilmente inoltre, una volta incastrati tali elementi non possono essere più separati se non rompendoli. Questa caratteristica li rende monouso ed à ̈ garanzia di precisione nell’assemblaggio grazie all’utilizzo di componenti sempre nuovi.
Preferibilmente, la scelta di tali elementi e del distanziale per la fresa viene fatta in automatico da un software, sulla base della correzione virtuale della posizione del perno di riferimento virtuale nel modello virtuale, e suggerita all’utente. Per agevolare l’individuazione degli elementi di variazione, questi sono distinti da colori diversi. L’accoppiamento degli elementi di variazione avviene preferibilmente per incastro.
Tale kit (perni, elementi di variazione della posizione occlusale e angolare, distanziali) Ã ̈ preferibilmente venduto come pacchetto completo insieme al software, alla/e resina/e, al silicone per il bite, alle punte di fresa.
In accordo con una variante realizzativa, il kit non comprende i citati elementi di variazione della posizione occlusale e angolare fra loro combinabili ma il software, a partire sempre dallo spostamento del perno virtuale, à ̈ in grado di generare virtualmente l’elemento di supporto (o i singoli elementi di variazione della posizione) adatto e personalizzato. Il file 3D di tale elemento di supporto viene inviato ad un centro specializzato dove da tale elemento di supporto virtuale viene generato, per prototipazione rapida o fresatura, l’elemento di supporto reale poi spedito allo studio dentistico.
La Richiedente ha verificato che il metodo e il kit secondo l’invenzione permettono di abbattere notevolmente i costi e di ridurre i tempi per la produzione delle dime chirurgiche, in particolare per la riabilitazione di arcate parzialmente edentule.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma preferita, ma non esclusiva, di un metodo e di un kit per la realizzazione di dime chirurgiche per implantologia dentale in accordo con la presente invenzione.
La descrizione dettagliata di tale forma verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- le figure da 1a a 3a mostrano in modo schematico una vista frontale di un modello reale di una porzione di una mandibola/mascella in una sequenza di fasi in accordo con il metodo secondo l’invenzione;
- le figure da 1b a 3b mostrano in modo schematico una vista laterale del medesimo modello reale nella medesima prima sequenza di cui alle figure da 1a a 3a;
- le figure 4a e 4b illustrano schematicamente rispettivamente in una vista frontale e in una vista laterale una guida radiologica ottenuta con il metodo secondo l’invenzione;
- le figure 5a e 6a mostrano in modo schematico una vista frontale di un modello virtuale di una porzione di una mandibola/mascella in una sequenza di fasi in accordo con il metodo secondo l’invenzione;
- le figure 5b e 6b mostrano in modo schematico una vista laterale del medesimo modello virtuale nella medesima sequenza di cui alle figure 5a a 6a;
- le figure da 7 a 10 mostrano in modo schematico la vista laterale di cui alle figure 5b e 6b in un ulteriore sequenza di fasi in accordo con il metodo secondo l’invenzione;
- le figure da 11 a 13 mostrano in modo schematico la vista laterale del modello reale di cui alle figure da 1b a 3b in un ulteriore sequenza di fasi in accordo con il metodo secondo l’invenzione;
- la figura 14 mostra una vista frontale del modello reale sul quale à ̈ stata realizzata la dima chirurgica in accordo con il metodo secondo l’invenzione;
- la figura 15 illustra un primo elemento del kit secondo l’invenzione;
- la figura 16 illustra un set di secondi elementi del kit secondo l’invenzione;
- la figura 17 illustra un terzo elemento del kit secondo l’invenzione;
- la figura 18 illustra il secondo e il terzo elemento di cui alle figure 16 e 17 associati a formare un elemento di supporto disposto sul primo elemento;
- la figura 19 illustra un quarto elemento del kit associato all’elemento di supporto di figura 18;
- la figura 20 illustra un quinto elemento del kit secondo l’invenzione;
- le figure da 21 a 25 illustrano una diversa forma realizzativa degli elementi delle figure da 15 a 19.
Con riferimento alle figure allegate e in accordo con una forma preferita ma non limitativa, il kit secondo l’invenzione comprende una pluralità di perni di riferimento reali 1 in metallo. Ciascuno dei perni 1 (figure 15 e 21) presenta una prima porzione 1a destinata ad essere inserita in un modello in gesso di una porzione della mandibola/mascella di un paziente ed una porzione di estremità 1b destinata a sporgere da detto modello.
Nella forma realizzativa illustrata in figura 15, la porzione di estremità 1b presenta una sezione poligonale, preferibilmente quadrata.
Nella forma realizzativa di figura 21, la porzione di estremità 1b à ̈ circolare e comprende una coppia di ganci 14 che sporgono da una superficie di testa della porzione di estremità 1b stessa.
Il kit comprende una pluralità di porzioni di riferimento radiopache 2 (di cui una illustrata in dettaglio in figura 20) in materiale plastico, ciascuna provvista di una sede di impegno con l’estremità 1b del perno 1 ed opportunamente sagomata per fare presa con sicurezza con materiale in resina nel quale à ̈ destinata a venire parzialmente inglobata e per essere rilevata con precisione attraverso una tomografia.
Il kit comprende diverse tipologie di un elemento di variazione della posizione occlusale 3 (tre delle quali sono illustrate nella figura 16 e nella figura 22), il quale comprende un corpo presentante una sede 3a installabile sull’estremità 1b del perno di riferimento reale 1 al posto della porzione di riferimento radiopaca 2, secondo il metodo più avanti descritto. Nelle forme realizzative illustrate, tale corpo à ̈ un disco provvisto di un’apertura passante che definisce detta sede 3a. Le diverse tipologie sono contraddistinte da una diversa posizione della sede 3a più o meno centrata sul disco. Nella forma realizzativa di figura 16, il disco presenta inoltre una pluralità di incavi periferici 3b.
Nella forma realizzativa preferita di figura 22, il disco presenta tre ganci 15 che aggettano da una superficie superiore del disco stesso ed un bordo in rilevo 16 interno alla sede 3a (visibile solo nella figura 24) destinato a fungere da appiglio per i ganci 14 della porzione di estremità 1b del perno 1.
Il kit comprende diverse tipologie di un elemento di variazione della posizione angolare 4 (uno solo illustrato nella figura 17 e, in una variante realizzativa, in figura 23).
Nella forma realizzativa di figura 17, l’elemento di variazione della posizione angolare 4 comprende un corpo cilindrico provvisto di una base 4a dalla quale si sviluppano spine di posizionamento 4b. Il corpo cilindrico à ̈ posizionabile sull’estremità 1b del perno di riferimento reale 1 con la propria base 4a poggiata contro al disco dell’elemento di variazione della posizione occlusale 3 e ciascuna delle spine 4b alloggiata in uno degli incavi periferici 3b (figura 18). Le diverse tipologie sono contraddistinte da una diversa inclinazione dell’asse di simmetria “X-X†della parete cilindrica 4c rispetto alla base 4a che corrisponde ad una diverso angolo formato tra l’asse di simmetria “X-X†della parete cilindrica 4c ed un asse longitudinale “Y-Y†del perno 1 di riferimento reale 1 (figura 18). Nella forma realizzativa di figura 17, l’elemento di variazione della posizione angolare 4 può essere montato sull’elemento di variazione della posizione occlusale 3 in diverse posizioni angolari, ruotate attorno all’asse longitudinale “Y-Y†del perno 1 o ad un asse ad esso parallelo, semplicemente cambiando gli incavi periferici 3b in cui alloggiare le spine 4b. Nella variante illustrata in figura 23, il corpo cilindrico non à ̈ provvisto delle spine di posizionamento 4b ma presenta un’apertura 17 sagomata a stella nella base 4a ed un bordo interno 18 destinato a fungere da appiglio per i ganci 15 dell’elemento di variazione della posizione occlusale 3 (come meglio visibile nella figura 24). Anche in questa forma realizzativa, l’elemento di variazione della posizione angolare 4 può essere montato sull’elemento di variazione della posizione occlusale 3 in diverse posizioni angolari, ruotate attorno all’asse longitudinale “Y-Y†del perno 1 o ad un asse ad esso parallelo, semplicemente facendo passare i ganci 15 attraverso bracci differenti dell’apertura a stella 17. Vantaggiosamente inoltre, un tappo 19 chiude l’apertura superiore del corpo cilindrico dell’elemento di variazione della posizione angolare 4. Il tappo 19 può includere un codice colore per una rapida identificazione dell’angolo corretto dall’elemento di variazione della posizione angolare 4 installato. Il kit comprende una pluralità di cannule di guida 5 in metallo, ciascuna atta ad essere calzata attorno alla parete cilindrica 4c (come illustrato nella figura 19 e, in una sua variante, nella figura 25).
Secondo la forma preferita descritta, il kit comprende inoltre materiali per la costruzione manuale di dime chirurgiche e radiografiche, quali resina e bite di silicone, punte di fresa e distanziali per cambiare e regolare la profondità di fresatura.
Secondo una forma preferita del metodo dell’invenzione, viene fatto un calco della bocca del paziente e realizzato un modello reale in gesso 6 della porzione interessata, il quale modello pertanto riproduce i denti esistenti 6a e il tessuto gengivale 6b (schematicamente illustrati nelle figure 1a, 2a, 3a, 1b, 2b, 3b).
In accordo con una variante del metodo, viene eseguita una scansione intra-orale della bocca e realizzato un modello mediante tecniche di RP o fresatura.
Il dentista inserisce a occhio uno dei perni 1 (figure 1a e 1b) nella zona dove deve essere realizzato l’impianto per la protesi (che nelle figure allegate consiste in un solo dente), avendo cura di lasciare che l’estremità 1b sporga dal modello 6. Dal momento che il modello riproduce la parte visibile della bocca, il dentista non può sapere se il perno 1 à ̈ posizionato nel modo corretto nell’osso.
Il dentista applica sull’estremità 1b del perno di riferimento reale 1 una delle porzioni di riferimento radiopache 2 (figure 2a e 2b) e poi applica la resina 7 (ad esempio bianco trasparente) sul modello 6 inglobando parzialmente la porzione di riferimento radiopaca 2 (figure 3a e 3b). Sulla resina viene poi applicato un bite di registrazione in materiale polimerico (non illustrato).
Il bite (non illustrato) e la resina 7 polimerizzata formano, insieme alla porzione di riferimento radiopaca 2, una dima radiologica 8 (figure 4a e 4b) che viene separata dal modello in gesso 6 (nel quale rimane il perno di riferimento reale 1 non più provvisto della porzione di riferimento radiopaca 2) e inserita nella bocca del paziente.
Il paziente con la dima radiologica 8 à ̈ sottoposto a tomografia TC e viene generata un’immagine 3D virtuale (modello virtuale 9) della struttura ossea 10’ della porzione della mandibola/mascella interessata dall’impianto e della porzione di riferimento radiopaca 2’ (figure 5a e 5b). Tale modello virtuale 9 differisce da quello reale 6 in gesso per il fatto che in esso sono riprodotti denti 6a’ e ossa 10’ ma non i tessuti molli (gengive).
Il modello virtuale 9 à ̈ manipolato via software e, sempre via software, in esso viene generato e posizionato un perno di riferimento virtuale 1’ che riproduce la geometria dell’impianto reale che verrà inserito nella bozza del paziente e che servirà a supportare la protesi (nelle figure 6a e 6b à ̈ rappresentato in modo schematico). Il perno di riferimento virtuale 1’ à ̈ posizionato, rispetto alla porzione di riferimento radiopaca virtuale 2’, nella medesima posizione relativa tra il perno di riferimento reale 1 e la porzione di riferimento radiopaca reale 2. Il dentista à ̈ ora in grado di verificare a video sul modello virtuale 9 se la posizione del perno di riferimento virtuale 1’ nell’osso virtuale 10’ à ̈ corretta o meno.
Nella figura 7 à ̈ rappresentata una posizione non corretta, infatti il perno di riferimento virtuale 1’ esce dall’osso 10’ ed à ̈ troppo inclinato.
Il dentista corregge via software la posizione del perno di riferimento virtuale 1’ nell’osso virtuale 10’ fino a portarlo nella posizione corretta. Nel caso esemplificativo illustrato, il perno di riferimento virtuale 1’ viene dapprima traslato verso destra (figura 8) poi ruotato fino a portarlo sostanzialmente ortogonale al piano occlusale (figura 9) e poi traslato verticalmente (figura 10).
Tali spostamenti virtuali sono riprodotti sul perno di riferimento reale 1 inserito nel modello in gesso 6 spostando la sola estremità terminale 1b del citato perno di riferimento reale 1, tramite l’applicazione sulla stessa dell’elemento di variazione della posizione occlusale 3 (figura 11) e dell’elemento di variazione della posizione angolare 4 (figura 12) precedentemente descritti e illustrati nelle figure 16 e 17 o di quelli delle figure 22 e 23.
Gli elementi del kit (perno 1, elemento di variazione della posizione occlusale 3 ed elemento di variazione della posizione angolare 4) secondo la forma realizzativa rappresentata nelle figure 15-19 sono reciprocamente incollati.
Vantaggiosamente, gli stessi elementi secondo la forma realizzativa rappresentata nelle figure 21-25 sono reciprocamente incastrati e non possono essere separati senza romperli. In particolare, come chiaramente visibile nella figura 24, i ganci 14 del perno 1 inseriti nella sede 3a si impegnano a scatto con il rilevo 16 dell’elemento di variazione della posizione occlusale 3. I ganci 15 dell’elemento di variazione della posizione occlusale 3 si impegnano a scatto con il bordo interno 18 dell’elemento di variazione della posizione angolare 4.
La cannula di guida 5 che viene installata sull’elemento di variazione della posizione angolare 4 (figure 13, 19 o 25) à ̈ così in grado di guidare una punta di fresa secondo la direzione del perno di riferimento virtuale 1’ che à ̈ corretta rispetto a quella del perno di riferimento reale 1. La correzione verticale o di profondità di fresatura à ̈ invece ottenuta adottando un opportuno distanziale per la punta di fresa (non illustrato in quanto di per sé noto).
La scelta degli elementi di variazione della posizione 3, 4 e del distanziale tra quelli disponibili nel kit à ̈ guidata dal software.
Più in dettaglio, una volta che il dentista ha corretto via software la posizione del perno di riferimento virtuale 1’, il software, avendo come input la correzione spaziale eseguita, fornisce come output la o le combinazioni degli elementi di variazione 3, 4 e il distanziale corretti.
Il dentista assembla uno degli elementi di variazione della posizione occlusale 3 con uno degli elementi di variazione della posizione angolare 4, come suggerito dal software, per formare un elemento di supporto 11 sul quale viene impegnata la cannula guida 5.
Il dentista o l’odontotecnico costruisce con la resina 12 attorno alla cannula guida 5 e sopra al modello in gesso 6 la dima chirurgica 13 che verrà poi applicata nella bocca del paziente per eseguire nel posto corretto il foro destinato a ricevere l’impianto. L'elemento di supporto 11 ed il perno di riferimento reale 1 rimangono nel modello in gesso come riferimento protesico per il laboratorio.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la realizzazione di dime chirurgiche per implantologia dentale, comprendente: i. preparare un modello reale (6) di almeno una porzione della mandibola/mascella di un paziente; ii. collocare in un sito implantare di detto modello reale (6) almeno un perno di riferimento reale (1) presentante una porzione di riferimento radiopaca (2) emergente da detto sito implantare; iii. formare su detto modello reale (6) una dima radiologica reale (8) inglobante almeno parte di detta porzione di riferimento radiopaca (2); iv. asportare la dima radiologica reale (8) e la porzione di riferimento radiopaca (2) solidale a detta dima radiologica reale (8) dal modello reale (6) e inserirla nella bocca del paziente; v. sottoporre il paziente con la dima radiologica reale (8) e la porzione di riferimento radiopaca (2) a tomografia e acquisire il modello virtuale (9) di detta porzione della mandibola/mascella del paziente e della porzione di riferimento radiopaca (2’); vi. generare, nel modello virtuale (9), un perno di riferimento virtuale (1’) corrispondente alla posizione della porzione di riferimento radiopaca virtuale (2’); vii. verificare la corretta posizione del perno di riferimento virtuale (1’) nel modello virtuale (9) di detta porzione della mandibola/mascella del paziente; viii. installare sul perno di riferimento reale (1) almeno un elemento di supporto (11) per una cannula guida (5); ix. installare la cannula guida (5) sull’elemento di supporto (11) e formare, sul modello reale (6), una dima chirurgica reale (13) provvista della cannula guida (5).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui, dopo la fase vii. e prima della fase viii., la posizione del perno di riferimento virtuale (1’) nel modello virtuale (9) viene mantenuta inalterata e in cui l’elemento di supporto (11) viene scelto in modo da mantenere la cannula guida (5) allineata al perno di riferimento reale (1).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui, dopo la fase vii. e prima della fase viii., la posizione del perno di riferimento virtuale (1’) nel modello virtuale (9) viene corretta e in cui l’elemento di supporto (11) viene scelto in modo da variare la posizione della cannula guida (5) rispetto al perno di riferimento reale (1) secondo detta correzione della posizione del perno di riferimento virtuale (1’).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, in cui, dopo la fase vii. e prima della fase viii., il perno di riferimento virtuale (1’) nel modello virtuale (9) viene spostato nel piano occlusale e l’elemento di supporto (11) presenta almeno un elemento di variazione della posizione occlusale (3) corrispondente a detto spostamento del perno di riferimento virtuale (1’).
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui, dopo la fase vii. e prima della fase viii., il perno di riferimento virtuale (1’) nel modello virtuale (9) viene ruotato e l’elemento di supporto (11) presenta almeno un elemento di variazione della posizione angolare (4) corrispondente a detta rotazione del perno di riferimento virtuale (1’).
  6. 6. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui, dopo la fase vii. e prima della fase viii., il perno di riferimento virtuale (1’) nel modello virtuale (9) viene traslato lungo il proprio asse longitudinale (Y-Y) e viene scelto un distanziale per la regolazione della profondità di fresatura sul paziente corrispondente a detta traslazione del perno di riferimento virtuale (1’).
  7. 7. Kit per la realizzazione di dime chirurgiche per implantologia dentale secondo il metodo di una o più delle rivendicazioni da 1 a 6, comprendente: almeno un perno di riferimento reale (1) presentante una porzione di riferimento radiopaca (2); un elemento di supporto (11) per cannule guida (5) installabile sul perno di riferimento reale (1) al posto della porzione di riferimento radiopaca (2).
  8. 8. Kit secondo la rivendicazione 7, in cui l’elemento di supporto (11) comprende un elemento di variazione della posizione occlusale (3) e/o un elemento di variazione della posizione angolare (4).
  9. 9. Kit secondo la rivendicazione 8, in cui l’elemento di variazione della posizione occlusale (3) comprende un corpo presentante una sede eccentrica (3a) ed installabile in modo eccentrico su un’estremità del perno di riferimento reale (1).
  10. 10. Kit secondo la rivendicazione 8, in cui l’elemento di variazione della posizione angolare (4) comprende un corpo cilindrico installabile su un’estremità del perno di riferimento reale (1) con un proprio asse longitudinale (X-X) inclinato rispetto all’asse longitudinale (Y-Y) del perno di riferimento reale (1).
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