ITMI20120517A1 - Dispositivo di messa a terra e in corto circuito per conduttori, in particolare di linee elettriche aeree - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“DISPOSITIVO DI MESSA A TERRA E IN CORTO CIRCUITO PER CONDUTTORI, IN PARTICOLARE DI LINEE ELETTRICHE AEREEâ€

La presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo di messa a terra e in corto circuito per conduttori, in particolare di linee elettriche aeree.

Come noto, quando si devono condurre dei lavori sui cavi conduttori di una linea elettrica aerea à ̈ necessario (essendo anche previsto per legge) che la linea sia messa fuori tensione e che il tratto interessato ai lavori sia messo a terra e in corto circuito tramite idonei dispositivi che collegano elettricamente il cavo sospeso a terminali di terra.

Si ricorre allora normalmente a dei dispositivi a pinza che agganciano i cavi conduttori e li collegano a terra e li mettono in corto circuito.

Un tipo di dispositivo di messa a terra e in corto circuito per cavi conduttori di linee aeree à ̈ noto per esempio da WO 00/39896, che descrive un dispositivo comprendente un’asta di manovra, un piattello di supporto collocato ad una estremità dell’asta di manovra, e delle pinze supportate in modo rilasciabile dal piattello; l’operatore posiziona le pinze usando l’asta di manovra; dopo avere agganciato con una pinza un cavo conduttore, tirando verso il basso l’asta di manovra si provoca l’introduzione del cavo conduttore tra una ganascia fissa ed una ganascia mobile della pinza; il cavo conduttore à ̈ guidato in una posizione di serraggio in cui aziona un meccanismo di sblocco che sgancia la pinza dal piattello; la pinza resta così agganciata al cavo conduttore e svincolata dal piattello. Il meccanismo di sblocco comprende una levetta oscillante azionata direttamente dal cavo conduttore e avente un dente spinto a cooperare con la testa di un perno del piattello da una molla di distacco, portata da un prolungamento della levetta. La ganascia mobile à ̈ realizzata in due parti articolate tra loro.

Il dispositivo di WO 00/39896, come del resto altri analoghi, appaiono suscettibili di miglioramenti, soprattutto in termini di semplicità d’uso, efficacia e affidabilità.

È uno scopo della presente invenzione quello di fornire un dispositivo di messa a terra e in corto circuito per conduttori, in particolare per cavi conduttori di linee elettriche aeree, migliorato rispetto alle soluzioni della tecnica nota e che sia particolarmente semplice, efficace e affidabile.

La presente invenzione à ̈ dunque relativa a un dispositivo di messa a terra e in corto circuito per conduttori, in particolare di linee elettriche aeree, come definito in termini essenziali nell’annessa rivendicazione 1 e, nei suoi caratteri addizionali, nelle rivendicazioni dipendenti.

Il dispositivo dell’invenzione risulta, grazie alla caratteristiche specificamente oggetto di rivendicazione, migliorato rispetto alle soluzioni della tecnica nota e particolarmente semplice, efficace e affidabile.

L’invenzione à ̈ ulteriormente descritta nei seguenti esempi non limitativi di attuazione, con riferimento alle figure annesse in cui:

– la figura 1 à ̈ una vista schematica prospettica parziale e in sezione longitudinale di un dispositivo di messa a terra e in corto circuito per conduttori, in particolare di linee elettriche aeree, in accordo all’invenzione, mostrato in una prima posizione operativa;

– la figura 2 mostra il dispositivo di figura 1 in una seconda posizione operativa.

Nelle figure 1 e 2 Ã ̈ indicato nel suo assieme con 1 un dispositivo di messa a terra e in corto circuito per conduttori, in particolare per conduttori di linee elettriche aeree.

Il dispositivo 1 comprende: un corpo base 2 provvisto di una pinza 3 conformata per serrare un conduttore 4 (in particolare, un cavo di una linea elettrica aerea); un gruppo di bloccaggio 5 rilasciabile cooperante con un piattello 6 di supporto (collocato ad una estremità di un’asta di manovra, non illustrata); un gruppo attuatore 7 cooperante con il conduttore 4 per operare il gruppo di bloccaggio 5.

Il corpo base 2 supporta la pinza 3 e alloggia in un involucro 8 il gruppo di bloccaggio 5 e il gruppo attuatore 7. Il corpo base 2 presenta una sede 9 in cui à ̈ inseribile un perno 10 di aggancio del piattello 6.

La pinza 3 comprende una ganascia 11 fissa e una ganascia 12 mobile cooperanti per serrare tra loro il conduttore 4. La ganascia 11 fissa à ̈ integrale al corpo base 2 ed à ̈ definita per esempio da una appendice 13 del corpo base 2 che si protende obliquamente a sbalzo da una estremità 14 del corpo base 2. La ganascia 12 mobile à ̈ incernierata al corpo base 2 tramite un perno 15 di rotazione e coopera con la ganascia 11 fissa per serrare il conduttore 4 tra le ganasce 11, 12. La ganascia 12 mobile à ̈ preferibilmente costituita da un solo pezzo girevole sul perno 15, il quale à ̈ collocato ad una estremità inferiore della ganascia 12. La ganascia 12 mobile à ̈ caricata da una molla 16 che si estende tra un elemento di riscontro 17 fissato al corpo base 2 e la ganascia 12 mobile; la molla 16 à ̈ conformata in modo da esercitare una forza che spinge la ganascia 12 mobile verso la ganascia 11 fissa, cioà ̈ la molla 16 agisce per chiudere la pinza 3 (avvicinando le ganasce 11, 12 una all’altra).

Vantaggiosamente, le ganasce 11, 12 hanno rispettive superfici 18 di contatto, cooperanti in uso con il conduttore 4, affacciate una all’altra e curve, precisamente concave; le superfici 18 sono dotate di rispettive porzioni 19 zigrinate o dentellate (per esempio in bronzo-alluminio) disposte a rispettive estremità superiori delle ganasce 11, 12 e che servono ad asportare eventuale ossido presente sul conduttore 4 per effetto dello strisciamento dello stesso conduttore 4 su tali porzioni 19.

Il gruppo di bloccaggio 5 comprende un membro di bloccaggio 20 conformato per agganciare il perno 10 del piattello 6; nell’esempio illustrato, il membro di bloccaggio 20 à ̈ scorrevole lungo un asse A nell’involucro 8 per selettivamente agganciare il corpo base 2 al piattello 6 e rilasciare il corpo base 2 dal piattello 6.

In particolare, il membro di bloccaggio 20 comprende una slitta 21, collocata sopra la sede 9 e provvista di una feritoia 22, allineata almeno in parte alla sede 9, in cui à ̈ inseribile una testa 23, per esempio una testa a funghetto, del perno 6; la slitta 21 presenta, a rispettive estremità assialmente opposte, un dente 24 conformato per impegnare la testa 23 e una molla 25 di richiamo; la molla 25, che à ̈ interposta tra una estremità della slitta 21 e un elemento di riscontro 26 fissato al corpo base 2, à ̈ conformata in modo da esercitare una forza che richiama la slitta 21 (cioà ̈ il membro di bloccaggio 20) verso l’elemento di riscontro 26; la molla 25 agisce quindi per portare il dente 24 ad impegnare la testa 23 del perno 10, cioà ̈ in una posizione di bloccaggio in cui il corpo base 2 à ̈ agganciato al piattello 6.

Il gruppo attuatore 7 coopera con il conduttore 4 per operare il gruppo di bloccaggio 5 e precisamente per portare selettivamente il gruppo di bloccaggio 5 in una configurazione di bloccaggio (mostrata nella figura 1 e in cui il corpo base 2 Ã ̈ agganciato al piattello 6 tramite il gruppo di bloccaggio 5) ed una configurazione di rilascio (mostrata in figura 2 e in cui il corpo base 2 Ã ̈ svincolato dal piattello 6).

In particolare, il gruppo attuatore 7 comprende un elemento mobile 30, azionato dal movimento del conduttore 4 nella pinza 3, e un attuatore magnetico 31, mosso dall’elemento mobile 30 e agente sul gruppo di bloccaggio 5 per muovere il membro di bloccaggio 20 e selettivamente agganciare e rilasciare il perno 10 del piattello 6.

Nell’esempio illustrato, l’elemento mobile 30 à ̈ scorrevole lungo un asse B che à ̈ sostanzialmente perpendicolare all’asse A.

In particolare, l’elemento mobile 30 comprende una slitta 32 scorrevole lungo l’asse B nell’involucro 8; nell’esempio illustrato (ma non necessariamente, la slitta 32 comprende due bracci 33, 34 disposti a L e solidali uno all’altro (e per esempio costituiti da rispettivi pezzi uniti assieme).

L’elemento mobile 30 presenta, ad una estremità disposta in prossimità della pinza 3, una porzione di contatto 35 cooperante con il conduttore 4. In particolare, la porzione di contatto 35 à ̈ disposta attraverso due feritoie 36 allineate formate nelle ganasce 11, 12 a rispettive estremità superiori delle ganasce 11, 12.

L’elemento mobile 30 à ̈ caricato da una molla 37 agente parallelamente all’asse B e collocata, per esempio, sul braccio 33; la molla 37 à ̈ interposta tra l’elemento mobile 30, per esempio il braccio 33, e un elemento di riscontro 38 fissato al corpo base 2; la molla 37 à ̈ conformata in modo da esercitare una forza che spinge l’elemento mobile 30 e precisamente la slitta 32 lontano dall’elemento di riscontro 38, specificamente verso il basso e verso il gruppo di bloccaggio 5.

Vantaggiosamente, la slitta 32 presenta una apertura 39, per esempio ricavata nel braccio 34, attraverso cui à ̈ disposta la molla 16 agente sulla ganascia 12 mobile.

L’attuatore magnetico 31 agisce sul membro di bloccaggio 20, e precisamente sulla slitta 21, per muovere il membro di bloccaggio 20 e la slitta 21 e portare selettivamente il dente 24 ad agganciare e rilasciare la testa 23 del perno 10 (cioà ̈ rispettivamente in una posizione di bloccaggio e in una posizione di sbloccaggio).

L’attuatore magnetico 31 comprende due elementi 41, 42 che interagiscono magneticamente uno con l’altro e sono mobili uno rispetto all’altro, essendo collegati solidalmente all’elemento mobile 30 del gruppo attuatore 7 e, rispettivamente, al membro mobile 20 del gruppo di bloccaggio 5.

In particolare, gli elementi 41, 42 hanno rispettive facce attive rivolte una verso l’altra.

L’elemento 41 à ̈ montato ad una estremità inferiore dell’elemento mobile 30, per esempio sul braccio 34 della slitta 32, e ha la faccia attiva rivolta verso il gruppo di bloccaggio 5.

L’elemento 42 à ̈ montato ad una estremità del membro di bloccaggio 20, precisamente della slitta 21, e ha la faccia attiva rivolta verso il gruppo attuatore 7.

Nell’esempio illustrato, gli elementi 41, 42 sono disposti e orientati in maniera tale da respingersi uno dall’altro quando le rispettive facce attive sono sostanzialmente affacciate una all’altra e allineate parallelamente all’asse A.

Per esempio, gli elementi 41, 42 sono due magneti e le facce sono definite da poli uguali dei magneti, che si respingono.

Gli elementi 41, 42 sono mobili uno rispetto all’altro, azionati dal gruppo attuatore 7, tra una posizione di riposo (figura 1), in cui gli elementi 41, 42 sono distanziati uno dall’altro e non interagiscono o non interagiscono con forza sufficiente a spostare il membro di bloccaggio 20; ed una posizione di interazione (figura 2), in cui gli elementi 41, 42 interagiscono in modo da spostare il membro di bloccaggio 20.

In particolare, gli elementi 41, 42 sono mobili uno rispetto all’altro in due direzioni sostanzialmente perpendicolari tra loro; precisamente, i due elementi 41, 42, essendo solidali rispettivamente alla slitta 32 dell’elemento mobile 30 e alla slitta 21 del membro di bloccaggio 20, scorrono uno rispetto all’altro parallelamente all’asse B (per assumere selettivamente la posizione di riposo e la posizione di interazione) e parallelamente all’asse A (per muovere il membro di bloccaggio 20 e quindi il dente 24 tra la posizione di bloccaggio e la posizione di sbloccaggio).

Il funzionamento del dispositivo 1 Ã ̈ il seguente.

Quando l’operatore deve agganciare un conduttore 4 per metterlo a terra, l’operatore predispone il dispositivo 1 nella configurazione mostrata in figura 1.

Il dispositivo 1 à ̈ fissato al piattello 6 tramite il gruppo di bloccaggio 5: il perno 10 à ̈ alloggiato nella sede 9 e la testa 23 del perno 10 à ̈ impegnata dal dente 24; il gruppo di bloccaggio 5 à ̈ mantenuto in configurazione di bloccaggio dall’azione della molla 25 che tira a sé il membro di bloccaggio 20 (cioà ̈ slitta 21). Gli elementi 41, 42 dell’attuatore magnetico 31 sono distanziati, in particolare sono sfalsati lungo l’asse B, e non interagiscono o comunque non interagiscono con forza sufficiente a vincere l’azione della molla 25. Infatti, l’elemento mobile 30 e in particolare la slitta 32 sono spinti dalla molla 37 verso il basso, tenendo l’elemento 41 distanziato dall’elemento 42. La ganascia 12 mobile à ̈ premuta dalla molla 16 contro la ganascia 11 fissa.

L’operatore, tramite l’asta di manovra, porta la pinza 3 ad agganciare il conduttore 4, che si dispone tra le ganasce 11, 12. Tirando verso il basso l’asta di manovra e quindi il piattello 6 e il dispositivo 1, il conduttore 4 penetra tra le ganasce 11, 12, divaricandole e precisamente allontanando la ganascia 12 mobile dalla ganascia 11 fissa contro l’azione della molla 16.

Durante l’inserimento del conduttore 4 tra le ganasce 11, 12, lo strisciamento contro le porzioni 19 pulisce la superficie del conduttore 4.

Il movimento del conduttore 4 nella pinza 3 attiva anche il gruppo attuatore 7: il conduttore 4 contatta infatti (figura 2) la porzione di contatto 35 dell’elemento mobile 30 e spinge verso l’alto l’elemento mobile 30 contro l’azione della molla 37. L’elemento mobile 30 e in particolare la slitta 32 traslano lungo l’asse B portando l’elemento 41 a distanza di interazione dall’elemento 42; quando gli elementi 41, 42 sono nella posizione di interazione, vale a dire sono sostanzialmente affacciati e sostanzialmente allineati lungo l’asse A, la forza repulsiva esercitata fra gli elementi 41, 42 spinge la slitta 21 e il membro di bloccaggio 20 lungo l’asse A contro l’azione della molla 25 e libera la testa 23 del perno 6 dal dente 24.

Il dispositivo 1, liberato dal piattello 6, rimane agganciato al conduttore 4.

Per recuperare il dispositivo 1, si aggancia con un gancio di recupero, per esempio fissato sull’asta di manovra, un apposito anello 43 presente nella parte posteriore del dispositivo 1 e si tira verso il basso, rovesciando il dispositivo 1 e sfilando la pinza 3 dal conduttore 4.

Resta inteso che al dispositivo 1 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti che non escono dall’ambito delle annesse rivendicazioni.

Per esempio, gli elementi 41, 42 dell’attuatore magnetico 31 possono essere magneti orientati in modo da attrarsi anziché respingersi, e il gruppo di bloccaggio 5 può avere un movimento inverso rispetto a quando precedentemente descritto ed illustrato a puro titolo esemplificativo.

Possono anche essere impiegati, anziché due magneti, anche altri elementi in grado di esercitare una interazione magnetica uno con l’altro, per esempio un magnete e un elemento metallico.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) di messa a terra e in corto circuito per conduttori, in particolare di linee elettriche aeree, comprendente un corpo base (2) provvisto di una pinza (3) conformata per serrare un conduttore (4); un gruppo di bloccaggio (5) rilasciabile avente un membro di bloccaggio (20) mobile conformato per agganciare un perno (10) di un piattello (6) di supporto; e un gruppo attuatore (7) cooperante con il conduttore (4) per operare il gruppo di bloccaggio (5); il dispositivo essendo caratterizzato dal fatto che il gruppo attuatore (7) comprende un elemento mobile (30), azionato dal movimento del conduttore (4) nella pinza (3), e un attuatore magnetico (31), mosso dall’elemento mobile (30) e agente sul gruppo di bloccaggio (5) per muovere il membro di bloccaggio (20) e selettivamente agganciare e rilasciare il perno (10) del piattello (6).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l’attuatore magnetico (31) comprende un primo elemento (41) ed un secondo elemento (42) che interagiscono magneticamente uno con l’altro e sono collegati solidalmente all’elemento mobile (30) del gruppo attuatore (7) e, rispettivamente, al membro di bloccaggio (20) del gruppo di bloccaggio (5).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui gli elementi (41, 42) sono mobili uno rispetto all’altro in due direzioni sostanzialmente perpendicolari tra loro.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui gli elementi (41, 42) sono mobili, azionati dal gruppo attuatore (7), tra una posizione di riposo, in cui gli elementi (41, 42) sono distanziati uno dall’altro e non interagiscono o non interagiscono con forza sufficiente a spostare il membro di bloccaggio (20); ed una posizione di interazione, in cui gli elementi (41, 42) interagiscono in modo da spostare il membro di bloccaggio (20).
5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento mobile (30) del gruppo attuatore (7) à ̈ scorrevole lungo un primo asse (A) e il membro di bloccaggio (30) à ̈ scorrevole lungo un secondo asse (B).
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui gli assi (A, B) sono sostanzialmente ortogonali uno all’altro.
7. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento mobile (30) del gruppo attuatore (7) presenta una porzione di contatto (35) cooperante con il conduttore (4) e disposta attraverso due feritoie (36) allineate formate in rispettive ganasce (11, 12) della pinza (3) a rispettive estremità superiori delle ganasce (11, 12).
8. 8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la pinza (3) comprende una ganascia (11) fissa e una ganascia (12) mobile cooperanti per serrare tra loro il conduttore (4); la ganascia (11) fissa essendo integrale al corpo base (2) ed essendo definita da una appendice (13) del corpo base (2) che si protende obliquamente a sbalzo da una estremità (14) del corpo base (2); la ganascia (12) mobile essendo incernierata al corpo base (2) tramite un perno (15) di rotazione ed essendo costituita da un solo pezzo girevole sul perno (15) di rotazione.