ITMI20111751A1 - Elemento superficiale di aumento dell'attrito, nonché oggetti e/o imballaggi, preferibilmente del tipo ritornabile/riutilizzabile, dotati di detto elemento superficiale - Google Patents

Elemento superficiale di aumento dell'attrito, nonché oggetti e/o imballaggi, preferibilmente del tipo ritornabile/riutilizzabile, dotati di detto elemento superficiale Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
"ELEMENTO SUPERFICIALE DI AUMENTO DELL'ATTRITO, NONCHÉ
OGGETTI E/O IMBALLAGGI, PREFERIBILMENTE DEL TIPO
RITORNABILE/RIUTILIZZABILE, DOTATI DI DETTO ELEMENTO
SUPERFICIALE"
La presente invenzione ha per oggetto un elemento superficiale, avente configurazione preferibilmente planare e profilo di delimitazione qualsivoglia, impiegabile per aumentare in modo significativo l'attrito radente in condizioni di mutuo interfacciamento e contatto con un analogo elemento superficiale.
Come è noto, in molte operazioni di manipolazione o di affiancamento/impilamento statico di oggetti, si rende necessario l'ottenimento di una sostanziale "coesione" tra gli oggetti stessi, che non devono potersi muovere relativamente l'uno rispetto all'altro: si pensi ad esempio alla necessità di mantenere due complementi di arredamento in affiancamento stabile, oppure alla necessità di impilare e/o di affiancare diversi imballi all'interno di un magazzino o di un vano di carico di un veicolo o di un container.
In numerose situazioni similari a quelle appena esemplificate, l'interposizione di vincoli aggiuntivi tra almeno due oggetti risulta alquanto laboriosa e/o eccessivamente costosa, sia nel senso di spese supplementari che nel senso di risorse o di tempo necessario (come può accadere ad esempio qualora si vogliano mettere in opera mezzi adesivi o vincoli meccanici superficiali sulle facce a contatto dei diversi oggetti).
Un particolare campo tecnico in cui viene richiesta la generazione di un notevole attrito superficiale (e quindi, di reazioni vincolari che si oppongono a scorrimenti relativi lungo le superfici mutuamente a contatto) si verifica nelle cosiddette operazioni di clamping di imballaggi: in questo ambito vengono infatti predisposti impaccamenti multipli di oggetti, i quali vengono disposti l'uno a fianco dell'altro lungo direzioni di disposizione sostanzialmente orizzontali, e vengono sollevati (e movimentati) tramite speciali carrelli manipolatori che hanno delle ganasce di presa sostanzialmente piatte e disposte in modo da premere sulle pareti laterali degli oggetti posti alle estremità delle linee (orizzontali) che definiscono 1'impaccamento multiplo stesso.
Le ganasce di presa dei manipolatori atti ad effettuare clamping vengono pertanto pressate attivamente sulle pareti laterali degli oggetti, cosicché nell'intero impaccamento si vengono a creare pressioni interne anche sulle facce (usualmente laterali e verticali) degli oggetti più interni: a queste pressioni corrisponde l'insorgere di attrito radente, che impedisce agli oggetti di scivolare via e pertanto consente il mantenimento solidale dell'intero impaccamento multiplo. Le situazioni note sopra presentate presentano diversi inconvenienti, perlopiù legati alla necessità di generare un elevato attrito radente in contraddizione con l'obbligo tecnico di non indurre una compressione assiale eccessiva.
In particolare, per quanto riguarda le operazioni di clamping è opportuno non eccedere oltre predeterminati valori critici di compressione laterale/assiale, in quanto a tali valori corrisponderebbe sì una generazione di elevato attrito radente, ma corrisponderebbe anche un'elevata incidenza di danneggiamento degli oggetti...i quali dovrebbero essere dimensionati in maniera sovrabbondante per resistere alla compressione laterale (o altrimenti sarebbero soggetti a schiacciamenti/cedimenti strutturali).
Qualora non fosse possibile o conveniente sovradimensionare gli oggetti contenuti negli imballaggi al fine di resistere all'appena citata compressione laterale, insorge un ulteriore inconveniente nella tecnica nota: infatti, se gli oggetti imballati non sono in grado di resistere "autonomamente" alla compressione, è necessario surdimensionare l'imballaggio stesso, ad esempio con l'aggiunta di puntoni interni (tipicamente in legno), che rubano spazio di stivaggio utile e aumentano ingombri e costi complessivi.
Peraltro, nelle situazioni in cui la pressione laterale/assiale è intrinsecamente molto bassa o nulla (si pensi ad esempio a due mobili posti in reciproco contatto in centro ad un ambiente ma non spinti l'uno verso l'altro o ad un impaccamento multiplo di contenitori lasciati "a riposo" in un magazzino), i mezzi ad oggi noti di aumento dell'attrito radente si rivelano insoddisfacenti oltre un certo livello prestazionale, in quanto richiedono comunque un certo non-trascurabile valore di pressione oppure richiedono l'intervento di mezzi di vincolo supplementari quali adesivi o regge di fissaggio, con conseguenti aumenti di costi e di ingombri complessivi, e anche (a seconda dei contesti) con peggioramento delle qualità estetiche e/o annullamento della possibilità di effettuare movimentazioni degli oggetti separati tra loro.
Sempre in tema di insufficienti reazioni di attrito radente tra oggetti o imballaggi di tipo noto affiancati o impilati, si può anche osservare che in caso di particolari sollecitazioni (come ad esempio alcuni tipi di movimenti ondulatori generati da fenomeni sismici), anche oggetti di peso relativamente elevato non riescono comunque a garantire sufficienti reazioni di attrito radente sulle loro facce in mutuo contatto, e ciò prefigura un ulteriore fattore di rischio per la sicurezza dell'ambiente dove questi stessi oggetti si trovano.
Tornando invece agli inconvenienti che si possono verificare nelle operazioni di clamping, si deve notare che tali operazioni usualmente non vengono messe in atto con un'elevatissima precisione di posizionamento relativo degli oggetti che costituiscono 1'impaccamento multiplo: nel caso in cui gli oggetti da affiancare e pressare assialmente/lateralmente non siano perfettamente allineati, impiegando i mezzi di aumento dell'attrito (laterale) di tipo noto possono comunque avere luogo dei moti relativi "di assestamento", i quali aumentano sensibilmente le possibilità di disassare la linea di applicazione della pressione di serraggio delle ganasce del manipolatore: questo disallineamento può portare a danneggiamenti degli oggetti o può addirittura risultare in una perdita di coerenza/integrità dell'impaccamento, con possibili rischi di perdere il carico in manipolazione e generare incidenti e/o ulteriori danni agli oggetti stessi.
La presente invenzione si prefigge quindi l'ideazione di un elemento superficiale di aumento dell'attrito che sia in grado di ovviare ai limiti sopra citati.
Principalmente, la presente invenzione si prefigge come scopo l'ideazione di un elemento superficiale che possa aumentare in maniera sensibilmente maggiore (rispetto ai dispositivi di tipo noto) l'attrito radente tra due superfici a contatto, anche quando la pressione laterale, o verticale, di schiacciamento agente sulle superfici stesse abbia valori particolarmente bassi o nulli.
La presente invenzione si prefigge inoltre come scopo l'ideazione di un elemento superficiale di aumento dell'attrito che riduca quanto più possibile, e preferibilmente annulli, qualsiasi entità e/o direzione di scorrimento relativo tra due oggetti mutuamente affacciati/sovrapposti ed in contatto lungo almeno una faccia, sia in condizioni di movimento/manipolazione (come ad esempio durante una manovra basata sul clamping) che in condizioni di affiancamento e/o impilamento in ambienti statici o in movimento.
La presente invenzione si prefigge peraltro l'ideazione di un elemento superficiale di aumento dell'attrito che possa essere realizzato sia come elemento intermedio autonomo, associabile in maniera qualsivoglia ad almeno una faccia di almeno un oggetto, che come parte integrante di oggetti più complessi, come imballaggi (del tipo preferibilmente ma non limitatamente "riutilizzabile" o "ritornabile") o come qualsivoglia altro oggetto abbia necessità di essere posizionato o movimentato in affiancamento e/o in impilamento con almeno un altro oggetto similare, e preferibilmente dotato di almeno un'altra faccia avente le medesime caratteristiche .
Ancora, scopo della presente invenzione è quello di realizzare un elemento superficiale di aumento dell'attrito che garantisca una facile e rapida reversibilità dell'affacciamento con contatto delle facce lungo le quali si deve generare l'attrito radente: in altre parole, la presente invenzione si propone come scopo l'ideazione di un elemento superficiale di aumento dell'attrito che permetta un impegno di tipo reversibile almeno lungo una direzione di mutuo affacciamento/avvicinamento, generando un significativo (o in altre parole, abbastanza elevato) valore di attrito radente complanare tra le facce solamente quando queste ultime si toccano effettivamente tra loro.
II compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un elemento superficiale di aumento dell'attrito avente le caratteristiche riportate in una o più delle annesse rivendicazioni.
Viene ora riportata a titolo di esempio indicativo e non limitativo, la descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un elemento superficiale di aumento dell'attrito secondo l'invenzione, illustrato negli uniti disegni, nei quali: - la figura 1 mostra una vista schematica in pianta di una prima forma realizzativa dell'elemento superficiale di aumento dell'attrito secondo l'invenzione;
- la figura 2 mostra una vista schematica in pianta di una seconda forma realizzativa dell'elemento superficiale di aumento dell'attrito secondo 1'invenzione;
- la figura 3 mostra una vista schematica in pianta di una terza forma realizzativa dell'elemento superficiale di aumento dell'attrito secondo l'invenzione;
- la figura 4 mostra una vista schematica in pianta di una quarta forma realizzativa dell'elemento superficiale di aumento dell'attrito secondo l'invenzione; e
- la figura 5 mostra una vista prospettica di un imballaggio di tipo "riutilizzabile" o "ritornabile" avente almeno una faccia integralmente dotata dell'elemento superficiale di figura 1; e
- le figure 6, 7 ed 8 mostrano viste prospettiche di imballaggi di tipo convenzionale (ad esempio, una scatola in cartone) relativamente disposti in varie situazioni spaziali ed aventi rispettivamente almeno una faccia integralmente dotata dell'elemento superficiale di figura 1.
Con riferimento alle unite figure, l'elemento superficiale di aumento dell'attrito secondo la presente è atto ad esplicare la propria funzione principale in accoppiamento con almeno un altro elemento superficiale presentante almeno una protrusione e/o almeno una rientranza ricavata nella sua superficie: l'elemento superficiale secondo l'invenzione è stato indicato con il riferimento numerico 1 e sostanzialmente comprende una porzione di giacitura 2 (generalmente sviluppantesi in un piano ,ma all'occorrenza si può sviluppare anche su una superficie poligonale e/o incurvata nello spazio) la quale è a sua volta delimitata da un predeterminato numero di bordi perimetrali 2a connessi sequenzialmente tra loro.
In termini geometrico/strutturali , la porzione di giacitura definisce una superficie di riferimento 2b: rispetto a tale superficie possono estendersi (in positivo) o rientrare (in negativo) opportuni mezzi di impegno 3 atti ad interiacciarsi con corrispondenti mezzi di impegno di un elemento superficiale di aumento dell'attrito, che in condizioni operative sarà accostato e posto in adiacenza (con o senza pressione di schiacciamento) con l'elemento 1 fin qui descritto.
Vantaggiosamente, l'elemento superficiale 1 comprende inoltre un predeterminato numero di clusters 4: in questi clusters 4 sono inclusi gli appena citati mezzi di impegno, ed i clusters stessi sono definiti da rispettivi bordi di delimitazione 4a.
I clusters 4 sono distribuiti sulla porzione di giacitura (2), e sono convenientemente disposti secondo uno "schema a matrice" avente linee ideali che fungono da "righe" o da "colonne" virtuali disposte in modo qualsivoglia: ad esempio, in una forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione questo schema a matrice può prevedere un insieme di linee virtuali rettilinee, sui cui punti di intersezione si possono localizzare i clusters 4 (o perlomeno, i centri geometrici dei clusters 4).
i bordi di delimitazione 4a possono avere configurazione geometrica qualsivoglia, a seconda delle esigenze del momento: ad esempio, possono essere quadrati o rettangolari.
Sempre dal punto di vista geometrico, nelle aree della porzione di giacitura che sono interposte tra i diversi clusters (o che in altre parole sono comprese tra i bordi di delimitazione 4a ed i bordi perimetrali 2a) sono generalmente lisce, o più in generale non presentano i mezzi di impegno 3.
Secondo un'ulteriore caratteristica della presente invenzione, in ciascuno dei clusters 4 i mezzi di impegno 3 sono disposti lungo linee direttrici 4b aventi almeno una predeterminata curvatura (e di conseguenza tali linee direttrici 4b hanno un corrispondente centro di curvatura 4c); vantaggiosamente, i centri di curvatura 4c di linee direttrici 4b appartenenti a clusters 4 separati e/o diversi tra loro (o più in generale, disposti in posizioni diverse dello schema a matrice sopra accennato) non sono coincidenti tra loro. Va a questo punto evidenziata la differenza tra la presente invenzione e lo stato dell'arte presentato in precedenza: infatti, grazie agli "sfalsamenti geometrici" tra le direttrici, garantiti dal disallineamento/disaccoppiamento dei rispettivi centri di curvatura, qualsiasi possibile movimento relativo tra i mezzi di impegno 3 di due elementi 1 affacciati l'uno sull'altro ed in reciproco contatto vengono completamente impediti.
Più in particolare, quand'anche due clusters 4 di due elementi 1 geometricamente definiti dalle stesse linee direttrici si vengono a trovare in mutua interferenza meccanica, si possono definire delle direzioni di scivolamento relativo che possono essere sottese tra gli spazi vuoti tra una linea direttrice e l'altra: questi possibili scivolamenti relativi (intesi sia come traslazioni che come rotazioni) vengono però impediti dalla simultanea compresenza degli altri clusters, che avendo disposizioni completamente "disallineate" delle rispettive linee direttrici non permettono a questi spostamenti di verificarsi.
Si noti che per la funzione principale dell'invenzione qui sopra presentata, l'effetto di interferenza/blocco cinematico è dato dal contatto dei mezzi di impegno 3, che a loro volta permettono di instaurare vincoli cinematici "tridimensionali" rispetto alle superfici di riferimento 2b degli elementi superficiali 1 affacciati tra loro.
Scendendo nei dettagli della presente invenzione, si deve notare che le linee direttrici 4b appartenenti ad un singolo cluster 4 possono convenientemente presentare un andamento mutuamente concentrico e/o parallelo: in tal modo possono definire, almeno dal punto di vista della mera geometria, un centro geometrico in comune per tutte le direttrici appartenenti ad un cluster (o anche, a seconda delle esigenze del momento, per una parte delle linee direttrici appartenenti ad un dato cluster) o una linea ideale definita dalla successione dei centri 4c.
La scelta della forma geometrica per ciascun gruppo di direttrici può essere variegata: ad esempio, le linee direttrici 4b possono essere composte da segmenti di cerchio e/o segmenti di ellisse e/o, più in generale, segmenti di coniche: inoltre, qualora si debbano soddisfare particolari esigenze tecniche e/o estetiche, le linee direttrici 4b possono comprendere segmenti di linee presentanti almeno un flesso e/o andamento ondulato (o addirittura linee spiraliformi e/o curve evolventi del tipo epicicloidale o ipocicloidale e così via).
Sempre in termini geometrico/funzionali, si può notare che le linee direttrici 4b di un singolo cluster 4 definiscono (idealmente) semispazi concavi e semispazi convessi sulla superficie di riferimento 2b: tali semispazi concavi e convessi sono divisi dalle linee direttrici 4b stesse, e sono sostanzialmente "orientati" con un dato "puntamento" verso punti qualsivoglia dei bordi perimetrali 2a.
Al fine di conferire capacità di blocco/interierenza cinematica più o meno spinte all'invenzione, è possibile scegliere opportunamente gli "orientamenti" dei semispazi concavi/convessi appartenenti a clusters diversi e separati: ad esempio, come visibile in figura 1 tali semispazi sono definiti da linee direttrici 4b disposte in modo tale da risultare affacciati verso un medesimo bordo di delimitazione 2a (per semplicità di definizione, si può anche parlare di convergenza dei semispazi concavi o convessi verso un medesimo bordo perimetrale 2a, pur senza essere orientati verso un centro in comune).
Alternativamente, come visibile in figura 2, è possibile che linee direttrici 4b di clusters 4 diversi definiscano rispettivamente semispazi concavi/convessi rispettivamente affacciati verso bordi perimetrali 2a adiacenti ma non coincidenti.
Ancora, con riferimento alla figura 4, è possibile che linee direttrici 4b di clusters 4 diversi definiscono rispettivamente semispazi concavi/convessi affacciati verso bordi perimetrali 2a opposti.
Dal punto di vista costruttivo, i più volte citati mezzi di impegno 3 possono essere realizzati in vari modi e/o materiali, purché atti a interferire gli uni con gli altri in condizioni di accostamento di almeno due elementi superficiali 1 secondo l'invenzione: ad esempio, i mezzi di impegno possono comprendere una molteplicità di protrusioni sostanzialmente puntiformi (ad esempio, aventi conformazione globulare o piramidale o tronco-piramidale o prismatica).
Tali protrusioni si estendono trasversalmente alla superficie di riferimento 2b e sono convenientemente disposte in sequenza lungo le linee direttrici 4b.
Alternativamente, è possibile che le protrusioni abbiano comunque estensione tridimensionale /fuoriuscente dalla superficie di riferimento 2b, ma che presentino un sostanziale sviluppo in lunghezza lungo le direttrici 4b: in alcuni casi è possibile che le protrusioni si estendano in continuità sulle linee direttrici 4b.
Rientra nella presente invenzione anche un qualsivoglia oggetto (come ad esempio un imballaggio riutilizzabile e/o ritornabile), il quale comprende un predeterminato numero di facce di delimitazione: vantaggiosamente, tale oggetto potrà essere dotato, su almeno una di tali facce di delimitazione, di un elemento superficiale di aumento dell'attrito 1 secondo quanto fin qui descritto e di seguito rivendicato.
Nel caso in cui l'oggetto appena presentato sia un imballaggio ritornabile/riutilizzabile, le sue facce di delimitazione possono convenientemente definire un volume di contenimento: tale imballaggio potrà quindi essere impiegato con grande profitto nelle manipolazioni basate su clamping, grazie alla generazione di notevoli forze di attrito sulle sue facce laterali in virtù della presenza dell'invenzione.
Sempre nell'ambito della presente invenzione rientra anche un impaccamento multiplo di oggetti, detti oggetti potranno essere imballaggi di tipo riutilizzabile e/o ritornabile, ed andranno a definire un insieme comprendente:
- un predeterminato numero di oggetti disposti in condizione di reciproco affiancamento o di reciproco impilamento lungo un asse di sviluppo (rispettivamente) orizzontale o verticale;
- un predeterminato numero facce di battuta appartenenti ad almeno due oggetti posti adiacentemente l'uno rispetto all'altro (tali facce di battuta sono quindi poste in condizioni di mutuo contatto); e
- mezzi di incremento dell'attrito attivi almeno tra le appena citate facce di battuta.
Vantaggiosamente, gli appena presentati mezzi di incremento dell'attrito comprenderanno almeno uno, e preferibilmente due (vale a dire: uno per faccia di battuta) elementi superficiali di aumento dell'attrito 1 associati ad almeno una, e preferibilmente a ciascuna, delle facce di battuta stesse.
Dal punto di vista realizzativo, gli elementi superficiali di aumento dell'attrito rintracciabili nell'impaccamento multiplo potranno essere integralmente ricavati in una e/o ciascuna faccia di battuta, o a seconda delle esigenze del momento potranno essere costituiti da un corpo autonomo (che in pratica avrà una conformazione laminare o "a foglio"), che a sua volta verrà associato esternamente a una o ciascuna faccia di battuta.
L'invenzione consegue numerosi vantaggi.
Infatti, grazie alla peculiare architettura costruttiva dell'elemento superficiale 1 (o, laddove richiesto dalle esigenze del momento, dell'oggetto e/o dell'imballaggio ritornabile/riutilizzabile che reca integralmente su almeno una delle sue facce l'elemento superficiale 1) è possibile generare un notevole valore di attrito radente anche con pressioni di contatto basse o nulle, ed al contempo è possibile annullare qualsiasi movimento (traslatorio o rotatorio) relativo tra le due facce a contatto: notevolmente, gli effetti appena elencati vengono ulteriormente amplificati qualora le due superficie a contatto sono dotate rispettivamente di elementi superficiali 1 sostanzialmente identici tra loro.
Inoltre, la possibilità di accostare ed allontanare le facce integralmente dotate dell'elemento superficiale 1 (o comunque, la possibilità di interporre tra due facce di oggetti accostabili tra loro uno o due di questi elementi superficiali, realizzati come fogli/lamine planari autonome rispetto alle strutture degli oggetti stessi), amplificano notevolmente sia la flessibilità operativa sia i campi di utilizzo in cui l'invenzione è impiegabile: ad esempio, tali elementi superficiali (in forma planare "autonoma" come da figura 6) possono essere usati in retro-fitting nelle operazioni di manipolazione tramite clamping di imballaggi tradizionali (riutilizzabili e non), addirittura non dotati di mezzi di incremento dell'attrito superficiale. Peraltro, la facilità di definizione e realizzazione delle varie parti che costituiscono l'elemento superficiale secondo l'invenzione permette di mantenere bassi costi di realizzazione, rapidi tempi di installazione e di impostazione, elevata affidabilità di funzionamento e notevole semplicità di uso e posizionamento: tutto ciò va evidentemente a vantaggio dell'economia globale di produzione, dell'ampliamento delle funzionalità offerte e del miglioramento del rapporto costi/benefici del prodotto o del processo in cui l'invenzione viene impiegata.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. elemento superficiale di aumento dell'attrito associabile ad almeno una superficie di un oggetto, detto oggetto essendo preferibilmente accostabile a e mettibile in contatto con almeno un'altra superficie di un altro oggetto, detto elemento superficiale (1) comprendendo: - una porzione di giacitura (2) delimitata da un predeterminato numero di bordi perimetrali (2a) connessi sequenzialmente tra loro e definente una superficie di riferimento (2b); e - mezzi di impegno (3) estendentisi e/o rientranti rispetto a detta superficie di riferimento (2b) e preferibilmente atti ad interiacciarsi con corrispondenti mezzi di impegno di un elemento superficiale di aumento dell'attrito, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un predeterminato numero di clusters (4) di detti mezzi di impegno definiti da rispettivi bordi di delimitazione (4a) e distribuiti sulla porzione di giacitura (2), e caratterizzato dal fatto che in ciascuno di detti clusters (4) i mezzi di impegno (3) sono disposti lungo linee direttrici (4b) aventi almeno una predeterminata curvatura ed un corrispondente centro di curvatura, centri di curvatura (4c) di linee direttrici (4b) appartenenti a clusters (4) separati tra loro non essendo coincidenti. 2. elemento secondo la rivendicazione 1, in cui linee direttrici (4b) appartenenti ad un singolo cluster (4) presentano andamento mutuamente parallelo e/o concentrico. 3. elemento secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui le linee direttrici (4b) comprendono segmenti di cerchio e/o segmenti di ellisse e/o segmenti di coniche. 4. elemento secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui le linee direttrici (4b) comprendono segmenti di linee presentanti almeno un flesso e/o andamento ondulato. 5. elemento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui linee direttrici (4b) di un singolo cluster (4) definiscono rispettivamente semispazi concavi e semispazi convessi sulla superficie di riferimento (2b), detti semispazi concavi e convessi essendo divisi dalle linee direttrici (4b) stesse. 6. elemento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui semispazi concavi o convessi definiti da linee direttrici (4b) appartenenti a clusters (4) separati e distinti sono affacciati verso un medesimo bordo perimetrale (2a). 7. elemento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 5, in cui semispazi concavi o convessi definiti da linee direttrici (4b) appartenenti a clusters (4) separati e distinti essendo rispettivamente affacciati verso bordi perimetrali (2a) adiacenti ma non coincidenti. 8. elemento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 5, in cui semispazi concavi o convessi definiti da linee direttrici (4b) appartenenti a clusters (4) separati e distinti essendo affacciati verso bordi perimetrali (2a) opposti. 9. elemento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di impegno (3) comprendono una molteplicità di protrusioni sostanzialmente puntiformi, aventi preferibilmente conformazione globulare o piramidale o tronco-piramidale o prismatica ed estendentisi trasversalmente alla superficie di riferimento (2b), dette protrusioni essendo disposte in sequenza lungo le linee direttrici (4b). 10. oggetto, preferibilmente imballaggio riutilizzabile e/o ritornabile, comprendente un predeterminato numero di facce di delimitazione atte a definire un volume di contenimento, caratterizzato dal fatto che almeno una di dette facce di delimitazione comprende un elemento superficiale di aumento dell'attrito (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti. 11. impaccamento multiplo di oggetti, detti oggetti essendo preferibilmente imballaggi di tipo riutilizzabile e/o ritornabile, comprendente: - un predeterminato numero di oggetti disposti in condizione di reciproco affiancamento o di reciproco impilamento lungo un asse di sviluppo orizzontale o verticale; - un predeterminato numero facce di battuta appartenenti ad almeno due di detti oggetti posti adiacentemente l'uno rispetto all'altro e poste in condizioni di mutuo contatto; e - mezzi di incremento dell'attrito attive almeno tra dette coppie di facce di battuta, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di incremento dell'attrito comprendono almeno uno, e preferibilmente due elementi superficiali di aumento dell'attrito (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 9, detti elementi superficiali di aumento dell'attrito (1) essendo associati ad almeno una, e preferibilmente a ciascuna, di dette facce di battuta, detto/i elemento/i superi iciale/i di aumento dell'attrito (1) essendo integralmente ricavato in una e/o ciascuna faccia di battuta o essendo un corpo autonomo associato esternamente a una o ciascuna faccia di battuta.
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