ITMI20111680A1 - Composizioni di rivestimento per substrati cartacei. - Google Patents

Composizioni di rivestimento per substrati cartacei. Download PDF

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Description

COMPOSIZIONI DI RIVESTIMENTO PER SUBSTRATI CARTACEI
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una composizione per rivestimento (c.d. coating composition) da applicare su substrati cartacei per la realizzazione di uno strato barriera a composti del tipo idrocarburico saturi ed aromatici come ad esempio i composti comunemente denominati MOSH (Mineral Oil Saturated Hydrocarbons) e MOAH (Mineral Oil Aromatic Hydrocarbons). Dette composizioni sono caratterizzate dal fatto di comprendere amido destrutturato in forma complessata.
L’utilizzo di prodotti cartacei riciclati ha, nel corso degli ultimi anni, assunto sempre maggior importanza nel settore degli imballaggi alimentari. Infatti, oltre a ridurre i costi legati all’approvvigionamento delle materie prime, l’utilizzo di questi materiali consente, attraverso il riciclo dei rifiuti in carta e cartone, di diminuire le problematiche legate allo smaltimento di questi ultimi nonché di ridurre l’inquinamento da incenerimento.
Per essere efficacemente utilizzato nel settore degli imballaggi alimentari, tuttavia, i prodotti cartacei riciclati necessitano di trattamenti superficiali per creare uno strato barriera a diversi composti , ad esempio idrocarburi saturi ed aromatici.
I trattamenti superficiali consentono di preservare gli alimenti in sicurezza, evitandone la contaminazione.
È infatti noto che cibi secchi confezionati in imballaggi di cartone riciclato possono presentare tracce di idrocarburi saturi ed aromatici. La presenza di tali composti à ̈ dovuta principalmente al fatto che i rifiuti in carta/cartone utilizzati come materie prime nella produzione del cartone riciclato sono per larga parte costituiti da carta di giornale comunemente stampata con inchiostri che contengono detti composti, comunemente indicati come “Mineral Oil Saturated Hydrocarbons†(MOSH) e “Mineral Oil Aromatic Hydrocarbons†(MOAH).
Composizioni di rivestimento a base amido da applicare su substrati cartacei, sono attualmente note in letteratura e commercio.
Ad esempio, in Maxwell C.S. “Effect of Ethylene Copolymer-Starch Blends on Water Resistance of Paper", Tappi 53(8):1464-1466 (1970), dispersioni acquose contenenti amido gelatinizzato ed il sale di ammonio del poli(etilene-acido acrilico) vengono utilizzate per il rivestimento della carta. Tali dispersioni tuttavia sono estremamente viscose anche a basso contenuto di solidi con ciò limitando fortemente la possibilità di depositare in maniera omogenea quantità di composizione di rivestimento sufficientemente elevate così da consentire la formazione di uno strato che funga da barriera per i suddetti composti. Tali dispersioni presentano l’ulteriore svantaggio che l’amido gelatinizzato, essendo soggetto al fenomeno della retrogradazione, precipita sotto forma di geli rendendo notevolmente più complesso il processo di deposizione su carta.
Partendo dal problema tecnico sopra esposto si à ̈ ora sorprendentemente scoperto che, utilizzando una composizione comprendente amido destrutturato in forma complessata, à ̈ possibile realizzare dispersioni acquose stabili ed ad elevato contenuto di solidi in grado di realizzare strati barriera omogenei resistenti a composti idrocarburici saturi ed aromatici. La presente invenzione si riferisce infatti ad una composizione di rivestimento per substrati cartacei caratterizzata dal fatto di comprendere amido destrutturato in forma complessata con polimeri contenenti gruppi idrofilici intercalati con sequenze idrofobiche ed all’uso di questa per la realizzazione di strati barriera a composti idrocarburici saturi ed aromatici.
Secondo una modalità di realizzazione preferita, detta composizione à ̈ applicabile come dispersione acquosa con contenuto di solidi fino a 55 % in peso. La composizione secondo la presente invenzione , infatti, si disperde omogeneamente in acqua formando una microdispersione di particelle aventi diametro medio inferiore a 5 micron, preferibilmente inferiore a 2 micron, più preferibilmente inferiore a 1 micron, ed ancor più preferibilmente inferiore a 0,7 micron, che mostra una notevole stabilità delle proprietà fisiche, in particolare per quanto riguarda la viscosità dinamica.
Sono oggetto dell’invenzione anche dette dispersioni acquose della composizione di rivestimento secondo la presente invenzione.
Ai sensi della presente invenzione, per notevole stabilità della viscosità dinamica si intende che la dispersione acquosa della composizione, dopo essere stata mantenuta in assenza di agitazione a 30°C per 20 giorni e riagitata per circa 10 secondi varia per meno del 30% la sua viscosità dinamica.
Tale caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa nel settore della patinatura della carta in cui le composizioni di rivestimento vengono generalmente depositate sotto forma di dispersioni acquose in quanto elimina la necessità di preparare la dispersione immediatamente prima dell’utilizzo.
Un aspetto di particolar rilievo della composizione secondo la presente invenzione risiede nel fatto che à ̈ possibile regolarne la viscosità dinamica sia variando il contenuto di solidi nell’intervallo sopra indicato sia diminuendo il peso molecolare dell’amido destrutturato mediante trattamento chimico, preferibilmente con acidi o basi, o mediante trattamento enzimatico, mantenendo la struttura submicronica della dispersione. Nel caso di trattamenti acidi, à ̈ particolarmente preferito l’utilizzo di acidi forti quali per esempio acido solforico.
La possibilità di regolare la viscosità dinamica delle dispersioni acquose contenenti le composizioni secondo la presente invenzione, ne consente l’impiego senza modifiche alle condizioni di utilizzo dei macchinari convenzionali.
Ad esempio, per l’applicazione su substrati cartacei particolarmente vantaggiosi sono valori di viscosità dinamica non superiori a 600 mPa*s.
Grazie alla combinazione di stabilità delle proprietà fisiche, omogeneità della dispersione di particelle e viscosità cinematica, la dispersione acquosa contenente la composizione secondo la presente invenzione à ̈ vantaggiosamente utilizzabile anche come filler biodegradabile in altri settori quali per esempio quello della produzione di gomme quali ad esempio SBR (styrene-butadiene rubber), polibutadiene, poliisoprene, gomme EPDM (ethylene propylene diene monomer), gomme naturali.
La dispersione acquosa contenente la composizione secondo la presente invenzione à ̈ inoltre vantaggiosamente utilizzabile come componente filmogeno per vernici, per esempio ad elevata traspirabilità al vapor d’acqua, nonché come veicolo (c.d. carrier) per principi attivi in vari campi quali ad esempio quello farmaceutico (farmaci), agronomico (insetticidi ed erbicidi), cosmetico, biotecnologico (immobilizzazione di enzimi o altre forme di catalizzatori o di microorganismi) o come microincapsulante di fragranze, pigmenti o sostanze labili (ad esempio idroperossidi) per aumentarne la vita utile.
In una forma di realizzazione preferita, la composizione secondo la presente invenzione comprende, rispetto al peso totale della composizione:
- 30 - 80 % di amido destrutturato;
- 20 - 70 % di polimeri contenenti gruppi idrofilici intercalati con sequenze idrofobiche; - 0 - 25 % di plastificanti;
- 0 - 20 % di acqua.
Ai sensi della presente invenzione, per amido destrutturato si intende un amido di qualsiasi tipo che ha sostanzialmente perso la sua struttura granulare nativa. Per quel che riguarda la struttura granulare nativa dell’amido, questa può essere vantaggiosamente individuata mediante microscopia ottica in contrasto di fase.
L’amido utilizzabile per la preparazione della composizione secondo la presente invenzione à ̈ amido nativo, quale per esempio di mais, di patata, di riso, di tapioca o amido fisicamente o chimicamente modificato quale per esempio amido etossilato, amido acetato o amido idrossipropilato, amido reticolato, amido ossidato, amido destrinizzato, destrine e miscele di questi.
Ai sensi della presente invenzione, per amido destrutturato in forma complessata si intende un amido destrutturato che, allo spettrometro ai raggi X, presenta una o più forme cristalline associabili ad uno o più picchi di diffrazione elencati qui di seguito.
Forma VHVAEH
cristallina (2Î ̧ ) (2Î ̧) (2Î ̧)
7.4 (±0.3) 7.7 (±0.3) 7.0 (±0.2)
12.8 (±0.2) 13.5 (±0.4) 12.0 (±0.3)
16.7 (±0.2) 15.7 (±0.1) 13.1 (±0.3)
18.3 (±0.2) 17.6 (±0.1) 18.2 (±0.4)
19.7 (±0.3) 19.3 (±0.2) 24.9 (±0.2)
22.2 (±0.2) 20.8 (±0.2)
24.9 (±0.2) 23.7 (±0.1)
26.4 (±0.1)
27.5 (±0.1)
28.6 (±0.1)
Per quanto concerne i polimeri contenenti gruppi idrofilici intercalati con sequenze idrofobiche, questi sono preferibilmente insolubili in acqua. Ciò consente alle composizioni di rivestimento secondo la presente invenzione di rendere i substrati cartacei resistenti all’acqua. Detti polimeri sono vantaggiosamente scelti tra:
- copolimeri dell’etilene con vinilalcol, vinil acetato, acido acrilico, acido metacrilico, acido crotonico, acido itaconico, anidride maleica, glicidilmetacrilato e miscele di questi;
- copolimeri vinilacetato/vinilacol;
- poliammidi alifatiche 6-6, 6-9 o 12, poliuretani alifatici, poliesteri alifatici e alifatico/aromatici, copolimeri random o a blocchi poliuretano/poliammide, poliuretano/polietere, poliuretano/poliestere, poliammide/poliestere, poliammide/polietere, poliestere/polietere, poliurea/poliestere, poliurea/polietere, acido polilattico, acido poliglicolico, policaprolattone/uretano, in cui il peso molecolare dei blocchi di policaprolattone à ̈ compreso tra 300 e 3000.
Possono inoltre essere utilizzate miscele di detti polimeri.
Tra i polimeri contenenti gruppi idrofilici intercalati con sequenze idrofobiche, preferiti sono i copolimeri dell’etilene con vinilalcol, vinilacetato, acido acrilico, acido metacrilico, acido crotonico, acido itaconico, anidride maleica e miscele di questi.
Tra questi, particolarmente preferiti sono i copolimeri dell’etilene con vinilalcol e con acido acrilico.
Nel caso di copolimeri dell’etilene con vinilalcol, questi preferibilmente contengono 20-50 % in moli di unità etilene.
Nel caso di copolimeri dell’etilene con acido acrilico, questi preferibilmente contengono 70-99% in peso di unità etilene.
I plastificanti sono preferibilmente scelti tra i polioli aventi da 2 a 22 atomi di carbonio, tra questi essendo particolarmente preferiti i polioli aventi da 1 a 20 gruppi idrossile contenenti da 2 a 6 atomi di carbonio, loro eteri, tioetieri ed esteri organici ed inorganici.
Esempi di plastificanti sono glicerina,diglicerolo, poliglicerolo, pentaritritolo, poliglicerolo etossilato, etilene glicole, polietilene glicole, 1,2-propandiolo, 1,3-propandiolo, 1,4-butandiolo, neopentilglicole, sorbitolo monoacetato, sorbitolo diacetato, sorbitolo monoetossilato, sorbitolo dietossilato, e miscele di questi.
La composizione secondo la presente invenzione può inoltre contenere additivi, ad esempio filler, agenti disperdenti, agenti ramificanti (crosslinking agents) tensioattivi, agenti antischiuma, agenti sospensivanti, agenti addensanti, agenti preservanti, pigmenti e coloranti. Per quanto concerne i filler, essi possono essere inorganici e/o organici. Esempi di filler inorganici particolarmente preferiti sono: talco, argille, silice, mica, caolino, diossido di titanio e wollastonite. I filler organici preferiti sono derivanti da materie prime di origine rinnovabile quali ad esempio fibre di cellulosa.
I tensioattivi sono vantaggiosamente scelti tra i tensioattivi anionici, cationici e non ionici. I tensioattivi cationici generalmente consistono di un catione ingombrante spesso contenente una lunga catena alchilica (ad esempio un ammonio quaternario, un sale di fosfonio o solfonio). Nella maggior parte dei casi l’anione à ̈ lo ione cloruro, solfato, o nitrato. I tensioattivi anionici sono costituiti generalmente da alchil, aril, alchil aril, stiril, di o tristiril solfonati, solfati, fosfati, fosfonati, ditiocarbamati,carbossilati neutralizzati generalmente da metalli alcalini o alcalino terrosi, ammine, alcanolammine.
Esempi di tensioattivi non ionici sono costituiti dai prodotti appartenenti alle classi degli esteri ed eteri polietossilati, alchilpoliglucosidi, derivati del sorbitolo e del saccarosio, esteri o ammidi di acidi grassi, mono e digliceridi di ammine grasse, alchil fenoli etossilati, di o tristirilfenolietossilati , copolimeri a blocchi eto-propossilati
Esempi di agenti antischiuma includono gli antischiuma siliconici, e sali di acidi grassi.
Pigmenti e coloranti o stabilizzanti del colore possono essere anche aggiunti se necessario, ad esempio biossido di titanio, argille, calcio carbonato, talco, mica, silice, silicati, ossidi e idrossidi di ferro, nerofumo e ossido di magnesio.
La composizione secondo la presente invenzione à ̈ ottenibile tramite processi di estrusione di un fuso comprendente amido e polimeri contenenti gruppi idrofilici intercalati con sequenze idrofobiche e fornendo, durante detta estrusione, un energia specifica maggiore di 0,15 Kw.h/kg.
La preparazione per estrusione della composizione avviene ad esempio a temperature comprese tra 120-210 °C e preferibilmente tra 140 e 190 °C. Estrusori adatti ad essere utilizzati per la realizzazione della composizione secondo la presente invenzione sono estrusori sia mono che bi-vite preferibilmente dotati di viti aventi un profilo “reverse†.
La composizione secondo la presente invenzione può essere applicata sui substrati cartacei secondo uno qualsiasi dei processi noti all’esperto del ramo. Preferibilmente, la composizione viene applicata in forma di dispersione acquosa utilizzando le metodiche di patinatura della carta a lama o a film.
Il laminato cartaceo comprende almeno un supporto di tipo cartaceo ed almeno uno strato che comprende amido destrutturato in forma complessata con polimeri contenenti gruppi idrofilici intercalati con sequenze idrofobiche. Grazie alle caratteristiche della composizione secondo l’invenzione, detto laminato mostra uno strato di rivestimento omogeneo ed elevate proprietà barriera a composti idrocarburici saturi ed aromatici con ciò risultando particolarmente utile per la realizzazione di imballaggi nel settore alimentare.
Detto laminato cartaceo può inoltre essere vantaggiosamente sottoposto a ulteriori trattamenti di extrusion coating e/o extrusion lamination con materiali polimerici biodegradabili quali ad esempio i poliesteri descritti nella domanda di brevetto WO 2009/118377, così da realizzare uno strato barriera particolarmente efficace nei confronti dell’acqua che renda detto laminato adatto anche per l’imballaggio di liquidi e di vari tipi di cibi quali fra gli altri, carne, gelato, yogurt e cibi particolarmente sensibili all’ossidazione e/o all’umidità come biscotti, caffà ̈ e patatine fritte.
Ai sensi della presente invenzione, con l’espressione “substrato cartaceo†vengono qui ricompresi tutti i materiali costituiti da materie prime fibrose vegetali, ad esempio fibre di cellulosa.
In una forma di realizzazione preferita la composizione di rivestimento à ̈ biodegradabile con ciò risultando particolarmente adatta alla realizzazione di prodotti laminati cartacei biodegradabili in compostaggio ai sensi della Norma EN 13432.
La presente invenzione à ̈ ora illustrata con riferimento ad un esempio non limitante della stessa.
Esempio 1
56,3 parti di amido nativo di mais (contenente 12% in peso di acqua), 24,8 parti di polietilene acido acrilico contenente 20 % peso di acido acrilico, 7,9 parti di glicerina, 10,1 parti di acqua sono state alimentate ad un estrusore bivite OMC impostato secondo le seguenti modalità operative:
Profilo Termico
Zona di alimentazione (°C): 60
Zona di estrusione (°C) :145-170-180x4-150x2
Portata (kg/h) = 40
SME (Energia specifica) (kWh/kg)=0.232
La composizione così ottenuta à ̈ stata macinata a 25 °C e setacciata a granulometria < 250 mm ed analizzata allo spettrometro a Raggi X Philips X’Pert q/2q con geometria Bragg-Brentano, utilizzando radiazione X Cu Kacon l=1.5416 Ã… e potenza 1.6 kW. Il range angolare utilizzato à ̈ da 5 a 60° (2q) con passi di 0.03° (2q) e tempo di acquisizione pari a 2 secondi per passo.
L’analisi dello spettro ha evidenziato la presenza di picchi di diffrazione a 2q = 6.8-11.8-13.1-18.1-20.7 indicanti la formazione del complesso dell’amido con il polietilene acido acrilico (forme EHe VA).
Detta composizione à ̈ stata dispersa in acqua secondo la seguente metodologia.
40 g della composizione, 100 ml di acqua deionizzata e 2 ml di una soluzione acqua/acido solforico al 50% (m/m) sono stati posti alla temperatura di 25 °C in un contenitore del volume di 250 cc.. La miscela à ̈ stata quindi sottoposta ad una vigorosa agitazione mediante un omogeneizzatore Ika Ultra-Turrax T25 (a velocità di rotazione crescenti da 6500 a 24000 rpm) per 20 minuti.
La dispersione ottenuta à ̈ stata neutralizzata con una soluzione di idrossido di sodio al 40% m/m.
La dispersione ottenuta appariva lattescente e priva di aggregati e mostrava un valore di viscosità dinamica (misurata mediante un viscosimetro rotazionale Haake VT 500 – rotore MV1 a 45 rpm) di 235 mPa*s.
Dopo essere stata mantenuta in assenza di agitazione a 30°C per 20 giorni e riagitata per circa 10 secondi, la dispersione mostrava un valore di viscosità dinamica di 216 mPa*s.
Detta dispersione à ̈ stata inoltre analizzata al microscopio ottico in contrasto di fase mod Leitz Wetzlar Orthoplan impostato secondo i seguenti parametri:
Ingrandimenti 400X
Obiettivo EF 40/0.65 Phaco 2
Anello di fase n.5
La composizione non mostra la presenza di residui di struttura granulare riconducibile all’amido, con ciò evidenziando la natura destrutturata dell’amido.
La dispersione à ̈ stata diluita 1:1000 con acqua milliQ ed analizzata mediante spettroscopia a correlazione di fotoni (Photon Correlation Spectroscopy) al granulometro Malvern mod. Zetasizer Nano S per determinare la dimensione delle particelle. Lo strumento era impostato secondo le seguenti condizioni operative:
Sorgente: laser He/Neon da 4mW a 633 nm;
Angolo di misura: 173° (back scattering)
Temperatura (°C): 25;
Indice di rifrazione amido: 1.34; assorbimento: 0.001
Indice di rifrazione acqua : 1.33; viscosità:0.8992 cP
N° di ripetizioni per misura: 6
La dispersione mostrava un diametro medio delle particelle (calcolato dalla distribuzione in volume) di 1050 nm.
Il prodotto laminato metallizzato con oro mediante un metallizzatore Agar B7341 a 40 mA di intensità di corrente per 40 secondi, à ̈ stato inoltre analizzato al microscopio elettronico a scansione ZEISS SUPRA 40 impostato secondo i seguenti parametri:
Ingrandimenti: 150÷1000X (riferito allo standard Polaroid 545)
Tensione di accelerazione= 10 kV
Working distance = ca.5 mm
Il prodotto laminato mostra una superficie omogenea con una copertura sostanzialmente completa delle fibre cellulosiche superficiali.
Determinazione dell’effetto barriera a composti idrocarburi saturi ed aromatici della composizione secondo l’Esempio 1
Alcuni fogli di cartone di dimensione A4 e grammatura 320 g/m2 (peso 20 g) sono stati immersi per 30 secondi in una soluzione di 1000 ppm di fenantrene in CH2Cl2
I fogli di cartone sono stati poi asciugati tramite gentile flusso d’aria a temperatura ambiente fino a peso costante e analizzati tramite Gascromatografia per determinare il contenuto di fenantrene. La quantità di fenantrene misurata su ciascun foglio à ̈ risultata essere fra 50 e 200 ppm in peso rispetto al cartone.
Successivamente, circa 8 g della dispersione acquosa secondo l’Esempio 1 sono stati depositati omogeneamente sul cartoncino impregnato di fenantrene utilizzando una racla. Il cartone così trattato viene poi asciugato a 200°C per 30 secondi e lasciato condizionare fino a peso costante per 24 ore ottenendo un incremento della grammatura pari a circa 15 g/m<2>. Con il prodotto laminato così ottenuto à ̈ stato quindi rivestito un contenitore del volume di 1 l che à ̈ stato poi riempito con riso. Il contenitore à ̈ stato quindi ermeticamente sigillato e posto a 40 °C per 2 settimane.
Successivamente, il riso à ̈ stato sottoposto ad analisi gascromatografica per determinare il contenuto di fenantrene. L’analisi non ha evidenziato tracce quantificabili di fenantrene nel riso.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Composizione di rivestimento per substrati cartacei caratterizzata dal fatto di comprendere amido destrutturato in forma complessata con polimeri contenenti gruppi idrofilici intercalati con sequenze idrofobiche.
  2. 2. Composizione secondo la rivendicazione 1 comprendente, rispetto al peso totale della composizione: - 30 - 80 % di amido destrutturato;20 - 70 % di polimeri contenenti gruppi idrofilici intercalati con sequenze idrofobiche; - 0 -25 % di plastificanti; - 0 -20 % di acqua.
  3. 3. Composizione secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti polimeri contenenti gruppi idrofilici intercalati con sequenze idrofobiche sono scelti fra: - copolimeri dell’etilene con vinilalcol, vinil acetato, acido acrilico, acido metacrilico, acido crotonico, acido itaconico, anidride maleica, glicidilmetacrilato e miscele di questi; - copolimeri vinilacetato/vinilacol; - poliammidi alifatiche 6-6, 6-9 o 12, poliuretani alifatici, poliesteri alifatici e alifatico/aromatici, copolimeri random e a blocchi poliuretano/poliammide, poliuretano/polietere, poliuretano/poliestere, poliammide/poliestere, poliammide/polietere, poliestere/polietere, poliurea/poliestere, poliurea/polietere, acido polilattico, acido poliglicolico, policaprolattone/uretano, in cui il peso molecolare dei blocchi di policaprolattone à ̈ compreso tra 300 e 3000.
  4. 4. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detti polimeri sono copolimeri dell’etilene con vinil acol e con acido acrilico.
  5. 5. Composizione secondo la rivendicazione 4, in cui i copolimeri dell’etilene con vinil alcol contengono 20-50 % in moli di unità etilene.
  6. 6. Composizione secondo la rivendicazione 4, in cui i copolimeri dell’etilene con acido acrilico contengono 70-99 % in peso di unità etilene.
  7. 7. Dispersione acquosa contenente la composizione secondo ciascuna delle rivendicazioni 1-6.
  8. 8. Dispersione acquosa secondo la rivendicazione 7 avente contenuto di solidi fino al 55 % in peso
  9. 9. Uso della composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-6 o della dispersione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 e 8 per rivestire substrati cartacei.
  10. 10. Laminato cartaceo comprendente almeno uno strato che comprende amido destrutturato in forma complessata con polimeri contenenti gruppi idrofilici intercalati con sequenze idrofobiche.
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