ITMI20101555A1 - Pellicola cinematografica - Google Patents

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Description

“PELLICOLA CINEMATOGRAFICAâ€
DESCRIZIONE
SETTORE TECNICO
La presente invenzione riguarda una pellicola cinematografica ed un metodo per produrre la stessa. STATO DELLA TECNICA
Attualmente, pellicole cinematografiche distribuite per essere proiettate nei cinema comprendono una serie di bobine di pellicola da 35 mm. La società SMPTE (dall’acronimo inglese, Society of Motion Picture and Television Engineers, SMPTE) ha standardizzato le dimensioni per tali pellicole nel modo seguente:
. 16 fotogrammi al piede (passo lungo);
. 24 fotogrammi al secondo;
. trazione verticale; e
. 4 perforazioni al fotogramma.
Lo standard SMPTE specifica che ciascun fotogramma occupi un’area circa di 25 mm di larghezza e 19 mm di altezza, l’altezza del fotogramma corrispondendo alla distanza occupata da quattro (4) perforazioni nella pellicola. Per pellicole non destinate alla proiezione nei cinema, i fotogrammi possono avere un’altezza ridotta, corrispondente a tre (3) o persino due (2) perforazioni.
Una tipica pellicola cinematografica di lunghezza standard avrà una durata fino a due ore o più. Ad una velocità di 24 fotogrammi al secondo, un film di due ore comprende circa 3350 metri (10800 piedi) di pellicola. Una tipica bobina di pellicola contiene circa 500-600 metri di pellicola, per cui una pellicola cinematografica di lunghezza standard destinata all’uscita nei cinema richiede 6-7 bobine. Un grande studio cinematografico à ̈ in grado di produrre fino a dieci grandi pellicole cinematografiche, destinate all’uscita nei cinema, all’anno. Nei soli Stati Uniti, vi sono circa quattromila schermi, almeno altrettanti esistendo nel resto del mondo. Dunque, la distribuzione di una pellicola cinematografica di lunghezza standard per l’uscita in tutto il mondo comporta la spedizione di un gran numero di bobine di pellicola, un’impresa non indifferente.
Un numero crescente di schermi cinematografici sono passati al cinema digitale, ovviando alla necessità di distribuire bobine di pellicola. Invece, la distribuzione del contenuto avviene via satellite o tramite hard disk. La grande maggioranza degli schermi cinematografici non sono ancora passati al cinema digitale, per cui uno studio cinematografico che miri all’uscita in tutto il mondo di una pellicola cinematografica di lunghezza standard deve tuttora provvedere alla produzione e distribuzione di pellicole in bobine.
Pertanto, esiste l’esigenza di ridurre le risorse necessarie alla distribuzione di pellicola cinematografica in bobine.
BREVE SOMMARIO DELL’INVENZIONE
In breve, conformemente ad una forma di realizzazione preferita secondo i principi della presente invenzione, una pellicola cinematografica comprende una pluralità di fotogrammi, ciascuno comprendente un primo ed un secondo sottofotogramma. Il primo ed il secondo sottofotogramma racchiudono immagini di una prima e di una seconda sequenza di immagini successive, rispettivamente, che differiscono fra loro.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La Figura 1 raffigura un tratto di pellicola cinematografica in conformità ad una forma di realizzazione illustrativa secondo i principi della presente invenzione.
La Figura 2 raffigura, sotto forma di diagramma di flusso, le fasi di un processo per creare la pellicola cinematografica della Figura 1.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Tipiche pellicole cinematografiche comprendono una pluralità di fotogrammi, ciascun fotogramma racchiudendo un’immagine facente parte di una sequenza di immagini successive. La proiezione dei fotogrammi uno dopo l’altro in rapida successione (24 fotogrammi al secondo) consente ad uno spettatore di osservare oggetti in movimento, dal che il termine pellicola “cinematografica†. Una tipica pellicola cinematografica di lunghezza standard da due ore contiene fino a 120000-140000 fotogrammi, con conseguente consumo di circa 3350 metri (10800 piedi) di pellicola. La riduzione della quantità di pellicola associata ad una presentazione di lunghezza standard senza ridurre il numero totale di fotogrammi porterebbe ad un risparmio sui costi e ad una riduzione delle spese generali di distribuzione.
La Figura 1 raffigura una porzione di una pellicola cinematografica 10 in conformità ad una forma di realizzazione preferita secondo i principi della presente invenzione che garantiscono una lunghezza ridotta della pellicola senza riduzione del numero di fotogrammi. La pellicola 10 comprende una base della pellicola 12 avente una pluralità di fotogrammi, nella Figura 1 essendo raffigurati solo il fotogramma 141ed una porzione del fotogramma 142. Una prima ed una seconda serie di perforazioni 161e 162corrono lungo la base della pellicola 12 all’esterno dei margini dei fotogrammi. In pratica, ciascun fotogramma, quale ad esempio il fotogramma 141nella Figura 1, ha un’altezza corrispondente alla lunghezza occupata da quattro perforazioni, dal che il termine “fotogramma da 4 perforazioni†(in inglese, “4 Perf Frame†). Oltre ai fotogrammi che recano informazioni visive, come discusso in seguito, la base della pellicola 12 reca anche una o più piste sonore. Come illustrato nella Figura 1, la base della pellicola reca una serie di piste sonore, fra cui la pista sonora audio digitale Dolby® 182, la pista sonora analogica 183e la pista sonora DTS 184.
Nella tecnica antecedente, ciascun fotogramma di una pellicola cinematografica racchiudeva una singola immagine in una sequenza di immagini successive. Viceversa, ciascun fotogramma della pellicola cinematografica 10 secondo i principi della presente invenzione comprende un primo ed un secondo sottofotogramma 201e 202(immagine speculare), tipicamente disposti con il primo sottofotogramma che sta sopra il secondo sottofotogramma, rispetto alla direzione di movimento della pellicola evidenziata dalla freccia 21. Il primo ed il secondo sottofotogramma 201e 202di un dato fotogramma, diciamo il fotogramma 141, contengono rispettivamente immagini 22 e 24 di una prima e una seconda sequenza di immagini successive che sono indipendenti fra loro. Le immagini della prima sequenza non sono in sequenza con quelle della seconda sequenza. Come verrà meglio compreso in seguito, le immagini della prima sequenza di immagini successive vengono visualizzate in successione in un momento differente, tipicamente prima della visualizzazione in successione delle immagini della seconda sequenza di immagini successive.
Come mostrato nella Figura 1, immagini successive della prima e della seconda sequenza di immagini successive sono intercalate fra i fotogrammi della pellicola 10. Per esempio, il primo sottofotogramma 201di un primo fotogramma, diciamo il fotogramma 141, racchiude una prima immagine della prima sequenza di immagini successive, mentre il primo sottofotogramma di un secondo fotogramma della pellicola, diciamo il fotogramma 142, racchiude l’immagine successiva nella prima sequenza, e così via. In maniera analoga, il secondo sottofotogramma 202del fotogramma 141racchiude una prima immagine della seconda sequenza di immagini successive, mentre il secondo sottofotogramma del secondo fotogramma della pellicola 142conterrà l’immagine successiva nella seconda sequenza, e così via.
Come discusso, la prima e la seconda sequenza di immagini successive differiscono in termini di ordine di visualizzazione, per cui immagini della prima sequenza passano in successione prima della visualizzazione in successione delle immagini della seconda sequenza. Dunque, al fine di visualizzare le immagini racchiuse dal primo e dal secondo sottofotogramma, la pellicola 10 subisce una doppia proiezione. Durante una prima proiezione della pellicola 10, le immagini della prima sequenza di immagini successive appariranno in successione. Durante una seconda proiezione della pellicola 10, le immagini della seconda sequenza di immagini successive appariranno in successione. Al fine di visualizzare la seconda sequenza di immagini successive, le bobine devono essere riavvolte e caricate con emulsione sul lato rivolto verso la lente del proiettore. Al fine di evitare la visualizzazione contemporanea del primo e del secondo sottofotogramma, il proiettore della pellicola (non mostrato) richiederà una modifica del suo quadruccio in modo tale che la luce dal proiettore illumini solo uno dei due sottofotogrammi di ciascun fotogramma al passare della pellicola attraverso il proiettore.
La creazione della pellicola 10 in modo tale che ciascun fotogramma della pellicola racchiuda immagini della prima e della seconda sequenza di immagini successive richiede che la pellicola abbia due serie indipendenti di piste audio. La prima serie di piste audio (tipicamente comprendente le piste audio 182-184) corrisponde alla prima sequenza di immagini successive, mentre la seconda serie di piste audio corrisponde alla seconda sequenza di immagini successive. Dato che la prima e la seconda sequenza vengono visualizzate in momenti distinti, le corrispondenti prime e seconde piste audio sono dunque indipendenti fra loro e recano distinte informazioni audio. A questo riguardo, i proiettori esistenti riproducono unicamente le piste audio alla sinistra del fotogramma.
Esistono varie tecniche per dotare la pellicola 10 di due serie di piste sonore corrispondenti alla prima ed alla seconda sequenza di immagini successive. Per esempio, ciascun lato della pellicola 10 reca una separata fra le due serie di piste sonore. Al fine di riprodurre il relativo audio, un proiezionista caricherebbe la pellicola 10 nel proiettore con l’emulsione rivolta verso la lampada del proiettore una prima volta per visualizzare la prima sequenza di immagini successive 201e con l’emulsione rivolta verso la lente del proiettore per visualizzare la seconda sequenza di immagini successive 202, in modo tale che l’appropriata serie di piste sonore compaia sulla destra del fotogramma proiettato.
Esiste una seconda opzione che evita la necessità di riavvolgere la bobina al termine della proiezione del fotogramma superiore. Durante la produzione della pellicola 10, l’immagine che occupa il secondo sottofotogramma 202in ciascun fotogramma, diciamo il fotogramma 141, verrebbe stampata rovesciata e in ordine di movimento invertito rispetto all’immagine nel primo sottofotogramma 202. Questa tecnica consente al proiezionista di caricare la bobina di pellicola dall’estremità di coda anziché dall’estremità di testa, con conseguente risparmio di tempo. Le due metà vengono combinate assieme e tradotte in un singolo fotogramma da 4 perforazioni. Questo approccio, per entrambe le opzioni, offre il vantaggio di ovviare alla necessità di modifiche meccaniche durante l’operazione di proiezione e richiedere solo modifiche di poco conto in termini di cammino ottico.
La Figura 2 raffigura, sotto forma di diagramma di flusso, un metodo 200 per produrre la pellicola 10 della Figura 1 con le sue immagini intercalate della prima e della seconda sequenza di immagini successive e la sua doppia pista sonora. Il metodo 200 include una prima serie di fasi 202 associate all’elaborazione delle immagini ed una seconda serie di fasi 204 associate alla creazione delle piste sonore. L’esecuzione delle serie di fasi 202 e 204 può aver luogo in simultanea o in momenti differenti. La prima fase 206 nell’ambito della prima serie di fasi 202 associate al processo di elaborazione delle immagini comprende l’ingestione (ad esempio, ricevere ed immagazzinare) di dati immagine digitali da una sorgente di immagini digitali 208, per esempio uno scanner di pellicole. Successivamente all’ingestione, i dati immagine vengono sottoposti a composizione, ridimensionamento e/o modifica durante la fase 210. Dopo la fase 210, ha luogo la fase 212 durante la quale ha luogo la renderizzazione (in inglese, rendering) in fotogrammi così da creare i sottofotogrammi 201, 202della Figura 1, per cui il primo ed il secondo sottofotogramma racchiudono immagini della prima e della seconda sequenza di immagini successive, rispettivamente, disposte nella maniera descritta sopra. Dopo la fase 212 ha luogo la fase 214 durante cui ha luogo il trasferimento della pellicola in modo da creare una stampa internegativa che viene sviluppata durante la fase 216.
La serie di fasi 204 associate alla creazione di due piste sonore indipendenti comincia con le fasi 217, 218 durante cui ha luogo il trasferimento delle piste sonore destra e sinistra, rispettivamente (le fasi 217 e 218 possono aver luogo in simultanea o in tempi differenti). Le fasi 220 e 222 seguono rispettivamente le fasi 217 e 218, e durante esse ha luogo lo sviluppo delle piste sonore sinistra e destra, rispettivamente.
Una volta completate le serie di fasi 202, 204 associate all’elaborazione delle immagini ed alla creazione delle piste sonore, durante la fase 224 ha luogo la stampa della pellicola tramite l’uso di una macchina di stampa (non mostrata) avente due serie di testine audio, ciascuna creando una distinta fra le due piste sonore indipendenti sulla pellicola. La pellicola stampata durante la fase 224 viene sviluppata durante la fase 226 in modo da creare un positivo composito ai fini dell’uscita nei cinema. Il processo ha termine nella fase 228.
Quanto precede descrive una pellicola cinematografica, e un metodo per produrre la stessa, che ottiene una ridotta lunghezza della pellicola senza che ciò vada a scapito del numero di fotogrammi della pellicola.
TRADUZIONE DELLE DICITURE RIPORTATE NEI DISEGNI
Figura 2
DIGITAL SOURCE DATA = sorgente dati digitali FILMOUT LEFT (RIGHT) SOUNDTRACK = trasferimento della pista sonora sinistra (destra)
DEVELOP = sviluppo
INGESTION = ingestione
COMPOSITING / RESIZING / EDITING = composizione / ridimensionamento / modifica
4 PERFORATIONS FRAME RENDER (DOUBLE FRAME) = renderizzazione in fotogrammi da 4 perforazioni (doppio fotogramma)
FILMOUT ON INTERNEGATIVE = trasferimento su internegativo
PRINT FILM = stampa della pellicola
DEVELOP COMPOSITE POSITIVE = sviluppo del positivo composito END = fine

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una pellicola cinematografica avente una pluralità di fotogrammi, ciascun fotogramma comprendendo: - un primo sottofotogramma che occupa una prima porzione del fotogramma, il primo sottofotogramma racchiudendo un’immagine di una prima sequenza di immagini successive; - un secondo sottofotogramma che occupa una seconda porzione del fotogramma, il secondo sottofotogramma racchiudendo un’immagine di una seconda sequenza di immagini successive, indipendenti dalla prima sequenza di immagini successive.
  2. 2. La pellicola cinematografica secondo la rivendicazione 1, comprendente ulteriormente una prima ed una seconda serie indipendenti di piste sonore, associate alla prima e alla seconda sequenza di immagini successive.
  3. 3. La pellicola cinematografica secondo la rivendicazione 1, in cui la prima e la seconda serie di piste sonore si trovano su lati opposti della pellicola.
  4. 4. La pellicola cinematografica secondo la rivendicazione 2, in cui la prima e la seconda serie di piste sonore includono piste sonore digitale ed analogica.
  5. 5. La pellicola cinematografica secondo la rivendicazione 1, in cui l’immagine della seconda sequenza di immagini successive racchiude il secondo sottofotogramma di un’immagine speculare.
  6. 6. La pellicola cinematografica secondo la rivendicazione 1, in cui l’immagine della seconda sequenza di immagini successive racchiude il secondo sottofotogramma di un fotogramma che ha un’orientazione rovesciata ed in ordine di movimento invertito rispetto all’immagine della prima sequenza di immagini successive racchiusa dal primo sottofotogramma di detto fotogramma.
  7. 7. Un metodo per proiettare una pellicola cinematografica avente una pluralità di fotogrammi, ciascun fotogramma avendo un primo ed un secondo sottofotogramma che occupano rispettivamente una prima ed una seconda porzione del fotogramma, il primo sottofotogramma ed il secondo sottofotogramma racchiudendo immagini rispettivamente delle sequenze prima e seconda di immagini successive, la prima e la seconda sequenza essendo indipendenti fra loro, il metodo comprendendo le fasi di: - proiettare la pellicola una prima volta per visualizzare in sequenza, unicamente, immagini della prima sequenza di immagini successive; e - proiettare la pellicola una seconda volta con l’emulsione della pellicola al contrario per visualizzare unicamente immagini della seconda sequenza di immagini successive.
  8. 8. Il metodo secondo la rivendicazione 7, comprendente ulteriormente le fasi di: - riprodurre una prima pista sonora durante la prima proiezione della pellicola; e - riprodurre una seconda pista sonora, indipendente dalla prima pista sonora, durante la prima proiezione della pellicola.
  9. 9. Il metodo secondo la rivendicazione 7, in cui la prima fase di proiettare comprende proiettare la pellicola cinematografica da un’estremità di testa ad un’estremità di coda.
  10. 10. Il metodo secondo la rivendicazione 9, in cui la prima fase di proiettare comprende proiettare la pellicola cinematografica dall’estremità di coda all’estremità di testa. 12. Una pellicola cinematografica, comprendente: - almeno una prima pista sonora associata ad una prima sequenza di immagini successive; e - almeno una seconda pista sonora associata ad una seconda sequenza di immagini successive, indipendente dalla prima sequenza di immagini successive. 13. Un metodo per produrre una pellicola cinematografica avente una pluralità di fotogrammi, il metodo definendo per ciascun fotogramma un’immagine di ciascuna fra una prima e duna seconda sequenza di immagini successive, la prima e la seconda sequenza essendo indipendenti fra loro, in cui le immagini della prima e seconda sequenza di immagini sono sistemate in modo da essere visualizzate a differenti intervalli. 14. Il metodo secondo la rivendicazione 13, comprendente ulteriormente la fase di formare, sulla pellicola, una prima ed una seconda serie di piste sonore associate alla prima e alla seconda sequenza di immagini. 15. Il metodo secondo la rivendicazione 14, in cui la prima e la seconda serie di piste sonore si trovano su lati opposti della pellicola. 16. Il metodo secondo la rivendicazione 14, in cui la prima e la seconda serie di piste sonore includono piste sonore digitale ed analogica.
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