ITMI20101074A1 - Meccanismo di ritorno per maniglie o pomoli di porte - Google Patents

Meccanismo di ritorno per maniglie o pomoli di porte Download PDF

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ITMI20101074A1
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
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    • E05B3/065Fastening knobs or handles to lock or latch parts by means arranged in or on the rose or escutcheon with spring biasing means for moving the handle over a substantial distance, e.g. to its horizontal position
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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Description

DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
[1] La presente invenzione riguarda un meccanismo di ritorno che aiuta a sollevare maniglie o pomoli di porte riportandoli in posizione di riposo. L'invenzione riguarda anche una serratura per porte provvista di uno o più di tali meccanismi di ritorno.
Stato della tecnica
[2] Sono attualmente noti meccanismi di maniglie e serrature per porte, in particolare per porte interne a un'abitazione, provvisti di un meccanismo di ritorno che aiuta a sollevare la leva della maniglia per riportarla in una posizione di riposo di solito sostanzialmente orizzontale. Tali meccanismi di ritorno sono particolarmente utili se la leva della maniglia à ̈ pesante.
I meccanismi di ritorno noti comprendono una parte fissa, detta anche statore, e una parte mobile detta anche rotore. In particolare sono noti i meccanismi di ritorno descritti nella domanda di brevetto europeo EP1455035, dove lo statore e il rotore sono indicati rispettivamente con i riferimenti numerici 2, 16; quando la maniglia e la porta sono assemblati, il rotore e lo statore sono racchiusi e coperti da un coperchio estetico 4, chiamato solitamente nel settore "rosetta" oppure "rosetta di copertura".
Nei paesi di lingua tedesca i meccanismi di ritorno presentano dei perni di fissaggio cavi, che sporgono dalla faccia di fissaggio degli statori e si inseriscono in apposite sedi della scatola della serratura. Attraverso i fori assiali passanti dei perni di fissaggio cavi vengono introdotte delle viti di fissaggio che stringono a pacco i due meccanismi di ritorno e la scatola della serratura tra essi interposta, in modo da fissare i meccanismi di ritorno alla serratura con particolare robustezza. In Italia, Francia e altri paesi di lingua non germanica si usano per lo più meccanismi di ritorno sprovvisti dei suddetti perni di fissaggio. Pertanto un produttore di meccanismi di ritorno se vuole rifornire sia i paesi di lingua tedesca sia gli altri paesi à ̈ attualmente costretto a produrre almeno due versioni di statori, con e senza perni di fissaggio.
[3] Uno scopo della presente invenzione à ̈ pertanto fornire un meccanismo di maniglie e serrature per porte provvisto di un'unica versione di statore adatta sia al montaggio con perni di fissaggio sulla scatola della serratura, sia al montaggio senza perni di fissaggio.
Sommario dell’invenzione
[4] Tale scopo viene conseguito, secondo un primo aspetto della presente invenzione, con un meccanismo di ritorno per maniglie o pomoli di porte avente le caratteristiche secondo la rivendicazione 1.
I vantaggi conseguibili con la presente invenzione risulteranno più evidenti, al tecnico del settore, dalla seguente descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione particolare a carattere non limitativo, illustrato con riferimento alle seguenti figure schematiche.
Lista delle Figure
[5] Figura 1 mostra una vista esplosa di un meccanismo di ritorno per maniglie di porte secondo una forma di realizzazione particolare della presente invenzione;
Figura 2 mostra una vista laterale, parzialmente in sezione, del meccanismo di ritorno di Figura 1 montato su una porta;
le Figure 3 e 4 mostrano rispettivamente una prima e una seconda vista prospettica di uno statore del meccanismo di ritorno di Figura 1;
le Figure 5 e 6 mostrano rispettivamente una vista laterale in sezione e una vista frontale, secondo la direzione A, di una prima boccola di fissaggio del meccanismo di ritorno di Figura 1;
le Figure 7 e 8 mostrano rispettivamente una vista laterale in sezione e una vista frontale, secondo la direzione B, di una seconda boccola di fissaggio del meccanismo di ritorno di Figura 1;
Figura 9 mostra una prima vista laterale, parzialmente in sezione, di due meccanismi di ritorno di Figura 1 montati su una porta nella configurazione per paesi di lingua tedesca;
Figura 10 mostra una seconda vista laterale, parzialmente in sezione, di due meccanismi di ritorno di Figura 1 montati su una porta nella configurazione per paesi di lingua non germanica; Figura 11 mostra una vista frontale, parzialmente in sezione, del meccanismo di ritorno di Figura 1; le Figure 12 e 13 mostrano due viste prospettiche del rotore del meccanismo di ritorno di Figura 1; Figura 14 mostra una vista laterale in sezione, della leva di una maniglia per porte predisposta per essere montata sul meccanismo di ritorno di Figura 1;
Figura 15 mostra una vista prospettica della spina di bloccaggio del meccanismo di ritorno di Figura 1.
Descrizione dettagliata
[6] Le Figure 1-15 sono relative a un meccanismo di ritorno per maniglie di porte secondo una forma di realizzazione particolare della presente invenzione. Tale meccanismo, indicato con il riferimento complessivo 1, comprende un primo 3 e un secondo statore 5, un rotore 7 e una molla di ritorno maniglia 9. Il primo 3 e il secondo statore 5 possono avere ciascuno sostanzialmente la forma di un semiguscio a forma di disco o cilindro circolare, aperto su una delle due facce maggiori, e sono predisposti per essere reciprocamente accostati in modo da sovrapporli e racchiudere in mezzo a esse il rotore 7 (Figura 2). Il primo 3 e il secondo statore 5, come anche il rotore 7, hanno ciascuno un foro passante 30, 50, 70 attraverso cui può essere infilato l'albero 110 della leva della maniglia 11.
[7] La molla di ritorno maniglia 9 può essere una molla di flessione a spirale come quella mostrata nelle Figure 1, 11, avente un numero di spire relativamente basso e per esempio compreso tra 1 e 4 spire. Preferibilmente la molla di ritorno maniglia 9, come mostrato nelle Figure 1, 11, à ̈ bidirezionale e può sollevare una maniglia di porta 11 ruotandola sia in senso orario sia antiorario, contribuendo a dimezzare o comunque ridurre il numero di meccanismi di ritorno 1 finiti che un fornitore deve tenere a magazzino.
[8] Secondo un aspetto dell’invenzione il meccanismo di ritorno 1 à ̈ provvisto di un sistema di ancoraggio 19 tramite il quale il meccanismo 1 stesso può essere fissato permanentemente al pannello della porta P o dell'anta di destinazione.
[9] Il sistema di ancoraggio 19 comprende:
-almeno una boccola di fissaggio 190; e
-almeno una sede boccola 192 ricavata sul primo 3 o sul secondo statore 5 e predisposta per accogliere sostanzialmente senza forzamento e vincolare la boccola di fissaggio 190 (Figure 3-8).
Vantaggiosamente sistema di ancoraggio 19 comprende due diversi tipi di boccole di fissaggio:
-una o più boccole di fissaggio 190, provviste di un foro assiale filettato 196 e per brevità indicate anche, nella presente descrizione, come "prime boccole di fissaggio 190"; e
-una o più boccole di fissaggio 194, provviste di un foro assiale filettato 198 e per brevità indicate anche, nella presente descrizione, come "seconde boccole di fissaggio 194".
Come nelle Figure 5-10 le prime 190 e le seconde boccole di fissaggio 194 possono per esempio essere complessivamente quattro, due di un tipo e due dell'altro.
[10] Sia le prime 190 sia le seconde boccole di fissaggio 194 possono comprendere un tronco tubolare 200, 202 e una flangia 204, 207 situata a un'estremità del tronco tubolare 200, 202.
Ciascuna sede boccola 192 comprende un foro passante 206 e una sede flangia 208 (Figure 3, 4, 9, 10); quest'ultima à ̈ sostanzialmente una rientranza o bassofondo predisposta per ricevere una flangia 204, 207 delle prime 190 o seconde boccole di fissaggio 194.
[11] Vantaggiosamente le flange 204, 207 e le corrispondenti sedi flangia 208 hanno bordi perimetrali non circolari in modo da impedire la rotazione assiale delle flange 204, 209 nelle sedi flangia 208; per esempio i bordi perimetrali delle flange 204, 207 e delle corrispondenti sedi flangia 208 possono essere a forma di rettangolo con le estremità arrotondate ("obround" in inglese), genericamente oblunghe o lobate, ovali, ellittiche, poligonali.
[12] Grazie ai suddetti bordi perimetrali non circolari à ̈ possibile avvitare una vite 209 in una seconda boccola di fissaggio 194, agendo sulla testa della vite 209 situata sulla faccia della porta P interna a un'abitazione mentre la seconda boccola di fissaggio 194 si trova sul lato esterno della porta P; la sede flangia 208 impedisce alla flangia 208 di ruotare su se stessa come se fosse una chiave inglese. Essendo situata sulla faccia della porta interna all'abitazione, la testa della vite 209 non à ̈ accessibile a eventuali scassinatori che si trovano all'esterno dell'abitazione (Figure 9, 10).
[13] Eventualmente, come mostrato nelle Figure 9, 10, la suddetta vite può attraversare il foro passante non filettato 198 della seconda boccola di fissaggio 194 e serrare a pacco quest'ultima assieme alla prima boccola 190 e ai due statori 3, 5.
Le prime 190 e le seconde boccole di fissaggio 194 possono essere montate e smontate reversibilmente sugli statori e orientate in modo che i tronchi tubolari 200, 202:
a) in una prima configurazione di fissaggio, sporgano verso l'esterno del pacco formato dal primo 3 e dal secondo statore 5 e si inseriscano, almeno parzialmente, in fori di fissaggio passanti 211 presente sulla scatola della serratura 213 in modo da impedire la rotazione su se stesso del pacco stesso (Figura 9); oppure
b) in una seconda configurazione di fissaggio, siano completamente contenuti nel foro passante 206 e nel pacco formato dagli statori 3, 5 in modo da non sporgere all'esterno degli statori 3, 5 e non impegnarsi con i suddetti fori di fissaggio passanti 211 della scatola della serratura 213 (Figura 10).
[14] La configurazione di fissaggio a) à ̈ particolarmente adatta per realizzare meccanismi di maniglie destinati ai paesi di lingua tedesca (vedasi quanto più sopra esposto relativamente allo stato della tecnica), mentre la configurazione di fissaggio b) à ̈ adatta per realizzare meccanismi di maniglie destinati all'Italia o ad altri paesi di lingua non tedesca.
Pertanto un meccanismo di ritorno 1 secondo l'invenzione, e in particolare le forme non circolari delle flange 204, 207 e delle corrispondenti sedi flangia 208 e i rapporti dimensionali delle boccole di fissaggio e delle relative sedi flangia, consentono di dimezzare, o comunque di ridurre il numero di voci da tenere a magazzino per realizzare meccanismi di ritorno per maniglie destinati di tipi assai diversi.
[15] La leva della maniglia della porta 15 nel meccanismo delle Figure 1-12 della domanda EP1455035 à ̈ bloccata assialmente dal seeger 21, mentre nel meccanismo delle Figure 13-17 della stessa domanda à ̈ bloccata assialmente dalla molla speciale 24.
[16] L'autore della presente invenzione ha notato che lo smontaggio dei meccanismi di ritorno della domanda EP1455035, e lo smontaggio e la rimozione della maniglia 15 della domanda EP1455035 potrebbero essere migliorati, con riferimento alla difficoltà o alla scomodità di smontarli: infatti per smontare il meccanismo delle Figure 1-12 à ̈ necessario disporre di una speciale pinza per aprire le estremità del seeger 21, mentre per smontare il meccanismo delle Figure 13-17 à ̈ necessario disporre della chiave speciale 28 (cfr Figure 15, 16 della domanda EP1455035). Ora può accadere che le suddette pinza speciale e chiave speciale 28 non siano a portata di mano dell'operatore, sia perchà ̈ la pinza speciale à ̈ un attrezzo relativamente insolito per falegnami, fabbri, serramentisti, installatori e manutentori di porte, sia perchà ̈ la chiave speciale 28 à ̈ un attrezzo di forma molto particolare ed à ̈ molto probabile che, dopo il primo montaggio della porta, venga buttato via o perso. Anche altri meccanismi noti di maniglie e serrature per porte, per vari motivi, possono risultare assai difficoltosi o scomodi da smontare dopo che la porta à ̈ stata montata per la prima volta.
[17] Pertanto, vantaggiosamente i l meccanismo di ritorno 1 può comprendere una spina di bloccaggio 13 predisposta per bloccare assialmente l'albero 110 della leva della maniglia 11; tale spina di bloccaggio 13 à ̈ provvista di una zona di azionamento 130 predisposta per essere agganciata, tirata e/o spinta con un comune attrezzo manuale UT quale per esempio un comune cacciavite a lama piatta o a croce, un gancio, un punteruolo, un chiodo, un ago per cucire, punte di forbici, una spilla da balia, e a tale scopo può essere ricavata sostanzialmente su una sola estremità o su una sola sporgenza o lembo della spina di bloccaggio 13. La spina di bloccaggio 13 à ̈ inoltre conformata in modo tale da poter essere impegnata al o disimpegnata dall'albero 110 della leva della maniglia 11, in modo da bloccare o svincolare assialmente quest'ultimo, agendo sulla sola zona di azionamento 130 con il suddetto attrezzo manuale comune UT, e in particolare su una sola estremità, sporgenza o lembo della spina di bloccaggio.
[18] Come nelle Figure 1, 15 la zona di azionamento 130 può comprendere vantaggiosamente un incavo, cieco o passante, predisposto per essere agganciato e/o tirato con un perno, chiodo o con la punta di un punteruolo o cacciavite, la cui sezione trasversale utile a tale scopo ha un diametro o una larghezza massima Dmax pari o maggiore a 1 mm, preferibilmente pari o maggiore a 2 mm, e più preferibilmente pari o maggiore a 4 mm. A tale scopo, vantaggiosamente la larghezza minima LMin della bocca di ingresso dell'incavo cieco o passante della zona di azionamento 130 à ̈ pari o maggiore a 1 mm, preferibilmente pari o maggiore a 2 mm, e più preferibilmente pari o maggiore a 4 mm.
[18] Una larghezza minima LMin compresa tra 4 e 7 mm à ̈ un compromesso ottimale per i meccanismi di ritorno per le maniglie delle porte interne alle abitazioni, poichà ̈ à ̈ sufficientemente ampia da permettere di azionare la spina 13 con un'amplissima gamma di attrezzi e oggetti normalmente a portata di mano –per esempio con cacciaviti a lama piatta e di larghezza Dmax pari o minore di 4-7 mm- e allo stesso tempo sufficientemente piccola da permettere di realizzare meccanismi di ritorno poco ingombranti. Preferibilmente l'altezza HS dell'incavo cieco o passante della zona di azionamento 130 à ̈ maggiore della larghezza minima Lmin, ed à ̈ preferibilmente pari o superiore a due volte la larghezza minima Lmin, e ancor più preferibilmente pari o superiore a tre volte la larghezza minima Lmin. Tali valori dell'altezza HS contribuiscono ad ampliare la gamma di utensili di uso comune utilizzabili per sganciare la spina 13 dal perno maniglia 110.
[19] Sempre a tale scopo, la spina di bloccaggio 13 può essere costituita o comprendere una striscia di lamiera metallica o di altro materiale sufficientemente resistente, ripiegata a U come mostrato nelle Figure 1, 15; in tal caso la zona di azionamento 130 comprende la zona del gomito della U, e la spina di bloccaggio 13 può essere ricavata per tranciatura e piegatura a freddo da un foglio di lamiera metallica, per esempio avente spessore di circa 0,6 mm.
[20] Vantaggiosamente, come nella forma di realizzazione delle Figure allegate, la spina di bloccaggio 13 può scorrere in sedi 72 ricavate sul -e in particolare scavate nel- rotore 7; in particolare la U della spina di bloccaggio 13 à ̈ inserita a cavallo dello spessore del rotore 7 (Figura 12).
Come mostrato nelle Figure 2, 15 le zone della spina di bloccaggio 13 che si impegnano con l'albero 110 della leva della maniglia 11 possono essere una o entrambe le estremità libere 132 della U. Come nella forma di realizzazione di Figura 2, una o entrambe le estremità libere 132 si possono inserire in un foro 138 perpendicolare o comunque trasversale all'asse dell'albero della leva della maniglia 11, impedendo al rotore la rotazione relativa tra rotore 7 e albero 110.
[21] Vantaggiosamente la spina di bloccaggio 13 à ̈ vincolata a una molla di ritorno spina 134 che à ̈ preferibilmente una molla a lamina e a flessione (Figure 1, 11); come nel presente esempio di realizzazione, un'estremità della molla di ritorno spina 134 à ̈ inserita in una relativa fessura o altra sede del rotore 7, mentre l'altra estremità della molla 134 può appoggiarsi contro una sporgenza laterale 136 della spina 13 (Figura 15).
[22] La molla di ritorno spina 134 Ã ̈ predisposta per richiamare la spina 13 verso l'interno dei due statori 3, 5 se deformata.
Come mostrato nelle Figure 11,13, la molla di ritorno maniglia 9 può essere alloggiata in una cavità anulare 78 ricavata all'interno del rotore.
[23] Vantaggiosamente se il rotore 7 à ̈ realizzato in un materiale metallico, quale per esempio zama, gli statori 3, 5 sono realizzati in un materiale non metallico, per esempio in poliammide, politetrafluoroetilene (PTFE) o altre resine sintetiche a coefficiente di attrito relativamente basso e resistenza all'usura relativamente elevata. Viceversa se gli statori 3, 5 sono realizzati in un materiale metallico, quale per esempio zama, il rotore 7 à ̈ realizzato in un materiale non metallico, per esempio in poliammide, politetrafluoroetilene (PTFE) o altre resine sintetiche a coefficiente di attrito relativamente basso e resistenza all'usura relativamente elevata. Ciò elimina o comunque riduce notevolmente i cigolii durante il funzionamento, in particolare i cigolii che nei meccanismi di ritorno di tipo noto sono causati da scarsa lubrificazione e usura delle parti in movimento causate dall'invecchiamento dei meccanismi stessi. Preferibilmente sono gli statori 3, 5 a essere realizzati in resina sintetica, in modo da poter ricavare integralmente su di essi delle linguette elastiche di bloccaggio 51, sulle quali piantare con leggero forzamento la rosetta 4 (Figure 3, 4, 11).
[24] Viene ora descritto il montaggio, il funzionamento e lo smontaggio del meccanismo di ritorno finora descritto.
Per montare una coppia di meccanismi di ritorno 1 su un assieme serratura 2 adatto a mercati di lingua tedesca, le boccole di fissaggio 190, 194 vengono montate sugli statori 5 nella configurazione di Figura 9; per montare invece la stessa coppia di meccanismi di ritorno 1 su un assieme serratura 2' adatto al mercato italiano francese o ad altri mercati di lingua non tedesca, le boccole di fissaggio vengono girate e montate sugli statori 5 nella configurazione di Figura 10.
Per smontare il meccanismo di ritorno maniglia 1 una volta che à ̈ stato montato sulla porta, à ̈ sufficiente introdurre un attrezzo di uso comune quale per esempio un punteruolo, un comune cacciavite o anche un pezzo di filo di ferro nell'apertura 42 della rosetta di copertura 4 e nelle aperture di accesso 32, 52 degli statori 3, 4, 6 (Figura 15).
[25] Con tale attrezzo si aggancia l'incavo della zona di azionamento 130 formato dalla piega a U della spina di bloccaggio 13, si tira la spina 13 verso il basso estraendola dal foro 138 della maniglia 11, e la maniglia 11 può quindi essere sfilata dagli statori 3, 5. Lo smontaggio dalla porta del meccanismo di ritorno maniglia 1 à ̈ cioà ̈ molto veloce e, a differenza per esempio dei meccanismi descritti nella domanda EP1455035, non richiede l'uso di attrezzi speciali ma solo di attrezzi o oggetti UT di uso del tutto comune come quelli più sopra elencati. La lavorazione della maniglia 11 risulta semplificata poichà ̈ la realizzazione del foro 138 à ̈ più semplice, veloce e meno costosa della realizzazione del taglio assiale e della gola anulare dell'estremità 15a della maniglia della domanda EP1455035, almeno se le lavorazioni sono effettuate, come quasi sempre avviene, per asportazione di truciolo.
La spina di bloccaggio 13, grazie al fatto di avere forma a U e di essere inserita a cavallo dello spessore del rotore 7, à ̈ meno ingombrante, in direzione assiale con riferimento all'asse di rotazione della maniglia 11, per esempio della molla 24 della Figura 14 della domanda EP1455035. Considerando che solitamente si cerca di limitare l'altezza assiale di una rosetta 4 a non più di 10 mm, il minore ingombro assiale della spina di bloccaggio 13 consente di adottare una molla 9 con più spire, per esempio a 2-3 spire contro l'unica spira della molla 17 di Figura 13 della domanda EP1455035. Il maggior numero di spire aumenta la resistenza a fatica della molla 9, la quale si rompe pertanto dopo un maggior numero di cicli.
[26] Gli esempi di realizzazione precedentemente descritti sono suscettibili di diverse modifiche e variazioni pur senza fuoriuscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.
[27] Gli esempi ed elenchi di possibili varianti della presente domanda sono da intendersi come elenchi non esaustivi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Meccanismo di ritorno (1) per maniglie o pomoli di porte, comprendente: -almeno uno statore (3, 5) predisposto per essere fissato all'anta di una porta (P); -almeno un rotore (7) predisposto per ruotare su se stesso rispetto allo statore (3, 5) attorno a un asse di rotazione predeterminato (AR); -almeno una molla di ritorno maniglia (7) predisposta per ruotare una leva di maniglia (11) di una porta riportandola in una posizione di riposo predeterminata dopo che utilizzatore l'ha allontanata da tale posizione di riposo per azionare un chiavistello (215) collegato alla leva di maniglia (11); caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una boccola di fissaggio (190, 194) tramite la quale lo statore (3, 5) può essere fissato al resto della porta o anta (P), e dove: -la boccola di fissaggio comprende un tronco tubolare (200, 202) e una flangia (204, 207) situata a un'estremità del tronco tubolare; -il tronco tubolare (200, 202) forma al suo interno un foro passante sostanzialmente parallelo all'asse del tronco tubolare e predisposto per accogliere il gambo di una vite di fissaggio a sua volta predisposta per fissare lo statore (3, 5) al resto della porta o anta (P); -lo statore (3, 5) forma almeno una sede boccola (192) comprendente una sede flangia (208) predisposta per accogliere la flangia (204, 207) impedendo alla boccola di fissaggio (190, 194) di ruotare sul suo asse; -la boccola di fissaggio (190, 194) può essere reversibilmente montata in una prima configurazione di fissaggio, nella quale la flangia (204, 207) à ̈ inserita nella sede flangia (208) e il tronco tubolare (200, 202) sporge almeno parzialmente fuori dallo statore (3, 5), e in una seconda configurazione di fissaggio, nella quale la flangia (204, 207) à ̈ inserita nella sede flangia (208) e il tronco tubolare (200, 202) à ̈ completamente inserito nella sede boccola (192).
  2. 2) Serratura per porta, comprendente: a) almeno un meccanismo di ritorno (1) secondo la rivendicazione 1; b) un assieme serratura (2, 2') a sua volta comprendente: b.1) una scatola serratura (213); b.2) un chiavistello (215) predisposto per fuoriuscire dalla e rientrare reversibilmente nell'assieme serratura (2, 2') azionato da una chiave o da una leva di maniglia (11) o da un pomolo, e per bloccare reversibilmente l'apertura di un'anta di porta (P) su cui l'assieme serratura (2, 2') Ã ̈ montato; e dove -l'assieme serratura (2, 2') Ã ̈ provvisto di almeno un foro di fissaggio passante (211) predisposto per accogliere almeno parte del tronco tubolare boccola (200, 202) e una vite di fissaggio che attraversa l'intera scatola di serratura (213), quando l' almeno un meccanismo di ritorno (1) e la scatola di serratura (213) sono montate e operative sull'anta di porta (P) di destinazione, e la boccola di fissaggio (190, 194) Ã ̈ almeno parzialmente inserita nella sede boccola (192) dello statore (3, 5).
  3. 3) Meccanismo (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente una spina di bloccaggio (13) predisposta per impedire la rotazione e/o lo scorrimento assiale tra la leva della maniglia (11) e il rotore (7) impegnandosi con la leva della maniglia (11) e il rotore (7), dove la spina di bloccaggio (13) Ã ̈ provvista di una zona di azionamento (130) predisposta per essere agganciata e/o tirata e/o spinta con un utensile (UT) agendo con tale utensile su un solo lembo, sporgenza o rientranza della zona di azionamento (130), in modo da disimpegnare la spina di bloccaggio (13) dalla leva della maniglia (11) e/o dal rotore (7).
  4. 4) Meccanismo (1) secondo la rivendicazione 3, dove la zona di azionamento (130) comprende un incavo cieco o passante predisposto per accogliere almeno parte dell'utensile ed essere da esso agganciato e/o tirato con un utensile, e l'incavo cieco o passante à ̈ delimitato da una bocca d'ingresso avente una larghezza minima (Lmin) pari o maggiore a 1 mm, eventualmente pari o maggiore a 2 mm, eventualmente pari o maggiore a 4 mm.
  5. 5) Meccanismo (1) secondo la rivendicazione 4, dove la spina di bloccaggio (13) comprende una lamina piegata a U, e il gomito della U forma almeno parte dell'incavo cieco o passante della zona di azionamento (130).
  6. 6) Meccanismo (1) secondo la rivendicazione 3, dove il rotore (7) comprende una sede contenente la spina di bloccaggio (13) all'interno della quale la spina di bloccaggio (13) può scorrere per vincolare e svincolare tra loro il rotore (7) e la leva di maniglia (11).
  7. 7) Meccanismo (1) secondo la rivendicazione 3, comprendente una molla di ritorno spina (134) predisposta per richiamare la spina di bloccaggio (13) verso l'interno del rotore (7) in modo che la spina vincoli tra loro il rotore (7) e la leva di maniglia (11).
  8. 8) Meccanismo (1) secondo la rivendicazione 3, dove l'utensile (UT) con cui à ̈ possibile agganciare e/o spingere e/o tirare la zona di azionamento (130) à ̈ scelto dal seguente gruppo: un cacciavite, un cacciavite a lama piatta, un cacciavite a croce, un punteruolo, un chiodo, un ago per cucire, un paio di forbici con almeno una punta aguzza, una spilla da balia.
  9. 9) Meccanismo (1) secondo la rivendicazione 3, dove: -la spina di bloccaggio (13) à ̈ almeno parzialmente inserita nel rotore (7); -il rotore (7) à ̈ almeno parzialmente contenuto nello statore (3, 5); -lo statore (3, 5) à ̈ provvisto di una prima apertura di accesso (32, 52) nella quale à ̈ possibile introdurre l'utensile e agganciare e/o tirare e/o spingere la zona di azionamento (130) in modo da vincolare tra loro il rotore (7) e la leva di maniglia (11).
  10. 10) Meccanismo (1) secondo la rivendicazione 3, dove lo statore (3, 5) à ̈ realizzato in metallo se il rotore (7) à ̈ realizzato in materiale non metallico, e lo statore (3, 5) à ̈ realizzato in materiale non metallico se il rotore (7) à ̈ realizzato in metallo, dove il materiale metallico può essere per esempio zama e il materiale non metallico può essere poliammide o politetrafluoroetilene (PTFE).
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