ITMI20100448A1

ITMI20100448A1 - Rotolo di carta con scanalatura laterale di controllo ed erogatore atto ad utilizzare tale rotolo

Info

Publication number: ITMI20100448A1
Application number: IT000448A
Authority: IT
Inventors: Cassia Antonio Macchi
Original assignee: Cassia Antonio Macchi
Priority date: 2010-03-18
Filing date: 2010-03-18
Publication date: 2011-09-19
Also published as: DK2366316T3; ES2446367T3; IT1398950B1; PT2366316E; PL2366316T3; EP2366316A1; EP2366316B1

Description

ROTOLO DI CARTA CON SCANALATURA LATERALE DI CONTROLLO ED EROGATORE ATTO AD UTILIZZARE TALE ROTOLO

La presente invenzione riguarda un rotolo di carta ed un relativo erogatore che utilizza tale rotolo, ed in particolare un rotolo provvisto di una scanalatura laterale diametrale ed un erogatore specificamente studiato per funzionare solo con un simile rotolo. Nel seguito si farÃ specifico riferimento ad un rotolo di carta usato per ottenere asciugamani di carta, ma Ã ̈ chiaro che quanto detto si applica anche a rotoli di carta igienica, carta assorbente da cucina e simili.

I normali rotoli di carta per uso domestico consistono semplicemente in un nastro continuo di carta, eventualmente con linee trasversali di pre-taglio, arrotolato di solito su un'anima cilindrica ma talvolta anche privo di anima. Questi rotoli sono spesso usati senza alcun erogatore oppure inseriti in erogatori molto semplici che accettano rotoli di qualsiasi marca fintantochÃ© sono della misura giusta (diametro e larghezza).

Per l'uso in posti pubblici quali ristoranti, uffici, ospedali e simili, i rotoli di carta sono solitamente inseriti in erogatori molto piÃ¹ sofisticati e costosi che possono anche comprendere un meccanismo di alimentazione e taglio e/o un meccanismo di innesco di un rotolo di scorta. Esempi di tali erogatori e meccanismi ideati dallo stesso inventore della presente domanda possono essere trovati in WO 2005/006932, EP1053712 ed EP 0930039.

Questi erogatori sono solitamente forniti agli utenti a prezzi molto bassi, se non addirittura gratuitamente, dai produttori dei rotoli di carta con l'accordo che gli utenti usino solo i rotoli di tali produttori negli erogatori, ma talvolta gli utenti trovano piÃ¹ comodo e/o economico acquistare parte o tutti i rotoli da un altro produttore. Per evitare ciÃ², sono stati ideati degli erogatori "personalizzati" con una o piÃ¹ sporgenze di controllo in corrispondenza dei mezzi di supporto del rotolo in modo che possano ricevere solo rotoli con una o piÃ¹ corrispondenti scanalature laterali anulari.

In altre parole, se almeno uno dei bracci di supporto del rotolo presenta una sporgenza interna quale un piolo di diametro "d" posto ad una distanza "x" dall'asse di rotazione del rotolo, solo un rotolo che presenta sulla faccia laterale una scanalatura anulare di diametro "x" e larghezza pari a "d" potrÃ essere correttamente montato sui bracci di supporto e ruotare liberamente senza che il piolo sporgente lo fermi.

Un esempio di un tale rotolo Ã ̈ descritto in US 2008/0099593 che rivendica specificamente un rotolo in cui la scanalatura anulare Ã ̈ ricavata non per asportazione di materiale come nella tecnica nota ma per deformazione del rotolo mediante un apposito punzone sagomato.

Indipendentemente dal fatto che la scanalatura laterale anulare sia ricavata per asportazione o deformazione di materiale, il semplice fatto che la scanalatura abbia un profilo chiuso attorno all'asse di rotazione del rotolo rende la produzione del rotolo piÃ¹ complessa e costosa. Infatti Ã ̈ necessario che la scanalatura sia formata con una sufficiente precisione poichÃ© anche una piccola eccentricitÃ rispetto all'asse di rotazione puÃ² rendere il funzionamento dell'erogatore meno scorrevole, e se il rotolo Ã ̈ privo di anima il punzone non ha neppure il foro centrale dell'anima come riferimento.

Inoltre, un rotolo con una scanalatura laterale anulare non puÃ² essere usato in un erogatore con un rotolo di scorta poichÃ© il montaggio del rotolo sul supporto con il piolo sporgente richiede un intervento manuale di un operatore, cosicchÃ© l'innesco automatico del rotolo di scorta all'esaurimento del primo rotolo non Ã ̈ possibile.

Scopo della presente invenzione Ã ̈ quindi quello di fornire un rotolo ed un relativo erogatore che superano i suddetti inconvenienti.

Tale scopo viene conseguito per mezzo di un rotolo provvisto su almeno una faccia laterale di una scanalatura di controllo diametrale, ovvero una scanalatura diritta passante per il centro del rotolo, e di un erogatore che comprende una o piÃ¹ sporgenze di controllo corrispondenti. Altre vantaggiose caratteristiche del rotolo e dell'erogatore sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.

Un primo vantaggio costruttivo del presente rotolo consiste nella maggiore semplicitÃ di realizzazione della scanalatura laterale diametrale, sia che sia ricavata per asportazione o deformazione di materiale, cosicchÃ© il costo del rotolo Ã ̈ minore. Inoltre, la precisione di lavorazione Ã ̈ meno critica per una scanalatura lineare rispetto ad una scanalatura anulare, cosicchÃ© il corrispondente erogatore puÃ² funzionare scorrevolmente anche in presenza di maggiori tolleranze di lavorazione.

Un secondo vantaggio di utilizzo del rotolo secondo la presente invenzione deriva dal fatto che poichÃ© la scanalatura si estende attraverso tutto il diametro del rotolo fino al bordo essa consente alla sporgenza di controllo di impegnare e disimpegnare il rotolo anche senza l'intervento di un operatore. CiÃ² risulta nella possibilitÃ di utilizzare tale rotolo anche in un erogatore con innesco automatico del rotolo di scorta, diversamente dai rotoli con scanalatura laterale anulare di tecnica nota.

Questi ed altri vantaggi e caratteristiche del rotolo e del corrispondente erogatore secondo la presente invenzione risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla seguente dettagliata descrizione di alcune forme realizzative con riferimento agli annessi disegni in cui:

la Fig.1 Ã ̈ una vista prospettica laterale del rotolo provvisto di scanalatura laterale diametrale;

la Fig.2 Ã ̈ una vista prospettica schematica degli elementi principali di una prima forma realizzativa di un erogatore che utilizza il rotolo di Fig.1, in particolare un erogatore con innesco automatico di un rotolo di scorta;

la Fig.3 Ã ̈ una vista laterale schematica dell'erogatore di Fig.2 all'inizio del funzionamento;

la Fig.4 Ã ̈ una vista frontale schematica dell'erogatore di Fig.2 all'inizio del funzionamento;

la Fig.5 Ã ̈ una vista laterale schematica dell'erogatore di Fig.2 nella fase di innesco del rotolo di scorta;

la Fig.6 Ã ̈ una vista prospettica schematica degli elementi principali di una seconda forma realizzativa di un erogatore che utilizza il rotolo di Fig.1, in particolare un erogatore con un singolo rotolo;

la Fig.7 Ã ̈ una vista frontale di un dettaglio dei mezzi di supporto del rotolo dell'erogatore di Fig.6;

la Fig.8 Ã ̈ una vista laterale del dettaglio di Fig.7;

la Fig.9 Ã ̈ una vista dall'alto del dettaglio di Fig.7; e

la Fig.10 Ã ̈ una vista in sezione lungo la linea A-A di Fig.8.

Con riferimento alla Fig.1, si vede che un rotolo R secondo la presente invenzione presenta su almeno una faccia laterale F una scanalatura G che si estende linearmente lungo un diametro di detto rotolo R, detta scanalatura G avendo una sezione preferibilmente ad U. Se il rotolo R Ã ̈ ottenuto mediante avvolgimento di un nastro di carta B attorno ad un'anima centrale C, come Ã ̈ spesso il caso, la scanalatura G interessa ovviamente anche detta anima C.

Nel caso in cui la scanalatura G Ã ̈ ricavata per asportazione di materiale, Ã ̈ chiaro che uno stesso utensile (ad es. una fresa) puÃ² asportare in una singola semplice lavorazione sia il materiale cartaceo del nastro B che il materiale dell'anima C (di solito cartone o plastica). Se, al contrario, la scanalatura G Ã ̈ ricavata per deformazione di materiale, allora l'estremitÃ dell'anima C puÃ² essere deformata insieme al nastro B solo se l'anima C Ã ̈ di cartone o altro materiale analogamente deformabile.

Quando l'anima C Ã ̈ di plastica rigida, la sua estremitÃ sarÃ giÃ sagomata con due rientranze diametralmente opposte che fungeranno da riferimento per l'utensile deformatore che deve formare la scanalatura G ad esse allineata. Si noti inoltre che sebbene una singola scanalatura laterale G sia sufficiente per lo scopo dell'invenzione, nulla vieta di ricavare tale scanalatura G su entrambe le facce laterali F nel qual caso dovranno essere ricavate in un medesimo piano diametrale.

Facendo ora riferimento alle figure da 2 a 5, viene illustrata una prima forma realizzativa di un erogatore di asciugamani di carta ideato per funzionare solo con i rotoli di Fig.1, in particolare con un rotolo provvisto di una sola scanalatura laterale G.

A tale scopo, l'erogatore Ã ̈ provvisto di una sporgenza di controllo 1 disposta alla sommitÃ della faccia interna del suo fianco sinistro, tale sporgenza 1 avendo una larghezza sostanzialmente pari a quella della scanalatura G in modo da fungere anche da guida ed essendo preferibilmente provvista di una sommitÃ a cuneo per facilitarne l'inserimento nella scanalatura G.

Lo spessore della sporgenza 1 definisce un passaggio di larghezza A rispetto all'opposto fianco destro dell'erogatore, per cui un rotolo privo di scanalatura non puÃ² avere una larghezza maggiore di A per poter essere inserito nell'erogatore. Questa larghezza A corrisponde anche alla distanza tra due leve 2 disposte nella parte inferiore dell'erogatore ed imperniate su un asse orizzontale. Ciascuna leva 2 Ã ̈ provvista nella parte superiore di un dente 3 disposto in una posizione piÃ¹ centrale, cosicchÃ© la distanza tra i due denti 3 Ã ̈ minore della larghezza A, ed Ã ̈ mantenuta sollevata da un elemento elastico 11.

In questo modo, se nell'erogatore viene inserito dall'alto un rotolo avente una larghezza maggiore di A (ed ovviamente minore della distanza tra i due fianchi) ma provvisto della scanalatura G, esso puÃ² scendere verticalmente verso la posizione di erogazione guidato dalla sporgenza 1 ed arrivare a premere entrambe le leve 2 cosicchÃ© i denti 3 vengono abbassati. Al contrario, un rotolo della stessa larghezza ma privo di scanalatura diametrale non puÃ² passare attraverso il passaggio di larghezza A mentre un rotolo di larghezza minore di A puÃ² passare attraverso il passaggio ma non puÃ² premere contemporaneamente entrambe le leve 2. Di conseguenza, almeno uno dei due denti 3 resta in posizione sollevata ed impegna il rotolo impedendone la rotazione e quindi l'erogazione degli asciugamani di carta, cosicchÃ© solo un rotolo della larghezza giusta e con la scanalatura G puÃ² essere utilizzato nel presente erogatore.

Questa prima forma realizzativa di erogatore prevede anche la presenza di un rotolo di scorta che viene innescato automaticamente quando il primo rotolo Ã ̈ quasi esaurito. Il meccanismo che controlla tale innesco comprende una camma 4 ad asse orizzontale sulla quale poggia un rullino 5 disposto alla estremitÃ di un braccio orizzontale ad L imperniato al fondello dell'erogatore, un fermo 6 inclinato verso l'alto essendo solidale al lato di imperniamento di detto braccio ad L.

Come mostrato chiaramente nelle figure 3 e 4, all'inizio del suo funzionamento l'erogatore viene caricato con un primo rotolo R1 che grazie alla sua scanalatura G oltrepassa la sporgenza di controllo 1 e scende fino alla posizione di erogazione nella parte inferiore dell'erogatore poggiando su una coppia di rulli posteriori 7 ed una coppia di rulli anteriori 9, ed allo stesso tempo preme entrambe le leve 2 abbassando pertanto entrambi i denti 3.

La discesa del rotolo R1 Ã ̈ resa possibile dall'operatore che manualmente ruota il braccio ad L in modo che il fermo 6 sia in battuta sul fondello e non interferisca, e provvede anche a far passare il lembo iniziale del nastro di carta B attorno ad una coppia di rulli di rinvio 8 disposti davanti ad un gruppo di alimentazione e taglio/strappo 10 situato sotto al rotolo R1 in corrispondenza della bocca di erogazione degli asciugamani di carta.

Una volta che il primo rotolo R1 Ã ̈ stato posizionato ed Ã ̈ pronto all'uso, il braccio ad L puÃ² tornare nella sua posizione operativa con il fermo 6 che sporge al di sopra del rotolo R1 ed il rullino 5 che poggia sulla camma 4, la quale Ã ̈ imperniata sullo stesso albero dei rulli anteriori 9 e sporge nel passaggio tra questi ultimi ed i rulli di rinvio 8. Il secondo rotolo R2, ovvero il rotolo di scorta, puÃ² quindi essere inserito nell'erogatore nello stesso modo del primo rotolo R1 e resta in una posizione di attesa nella parte superiore essendo trattenuto tra il fermo 6 e la sporgenza di controllo 1 che impegna la sua scanalatura G.

Il diametro del primo rotolo R1 diminuisce progressivamente con l'uso fino ad arrivare ad un valore minore della larghezza del passaggio tra i rulli 8 e 9, cosicchÃ© per gravitÃ cade verso una posizione di eliminazione nella parte anteriore dell'erogatore come mostrato in Fig.5. Mentre passa tra i rulli 8 e 9, il rotolo R1 provoca una rotazione della camma 4 (in senso orario nelle figure 3 e 5) che a sua volta provoca un sollevamento del rullino 5 e quindi una rotazione verso l'alto del braccio ad L che dÃ luogo ad un arretramento del fermo 6, il che consente la caduta del rotolo di scorta R2 nella posizione di erogazione precedentemente occupata dal rotolo R1.

Si noti che in questa fase di sostituzione del rotolo, l'innesco automatico del rotolo di scorta R2 Ã ̈ reso possibile dal fatto che esso si disimpegna dalla sporgenza 1 grazie alla scanalatura G che si estende fino al bordo. Il lembo iniziale del rotolo R2 si inserisce automaticamente nel gruppo di alimentazione e taglio/strappo 10 venendo trascinato dal nastro del rotolo R1, e per alcuni cicli l'erogatore erogherÃ un asciugamano doppio. Quando il rotolo R1 Ã ̈ esaurito, un nuovo rotolo di scorta puÃ² essere caricato nell'erogatore rimuovendo al contempo l'eventuale anima del rotolo esaurito, tornando cosÃ¬ alla situazione illustrata in Fig.3.

Infine le figure da 6 a 10 illustrano una seconda forma realizzativa di erogatore a rotolo singolo, ovvero senza rotolo di scorta, provvisto di specifici mezzi di supporto del rotolo per consentire l'utilizzo solo di un rotolo secondo la presente invenzione.

Questo erogatore ha una struttura molto semplice con due bracci laterali 12 di supporto del rotolo R fissati o imperniati al fondello e provvisti alla estremitÃ distale di dischi girevoli 13. Al di sotto di questi mezzi di supporto Ã ̈ previsto solo il gruppo di alimentazione e taglio/strappo 10 con i relativi rulli di rinvio 8.

Come mostrato in dettaglio nelle figure da 7 a 10, il disco 13 di sinistra Ã ̈ dotato sulla sua faccia interna di due nervature diritte 14, allineate lungo un diametro e dimensionate per impegnare la scanalatura G, e di un mozzo centrale 15 che ha la stessa altezza delle nervature 14 ed un diametro tale da entrare nell'anima del rotolo R.

Grazie alla presenza delle nervature 14, un rotolo privo della scanalatura G anche se ha una larghezza pari alla distanza tra le facce interne dei dischi girevoli 13 ed un'anima dimensionata per ricevere il mozzo 15 non puÃ² essere montato sui bracci 12 a causa della interferenza di dette nervature 14. Ovviamente l'altezza del mozzo 15 puÃ² anche essere leggermente minore o maggiore dell'altezza delle nervature 14, le quali hanno preferibilmente la stessa larghezza della scanalatura G in modo tale da fornire una migliore presa del rotolo R.

Si noti inoltre che il mozzo 15 ha una sezione sostanzialmente a T, con il gambo verticale della T che si estende esternamente oltre il disco 13 per il montaggio sul braccio 12 ed il braccio orizzontale della T raccordato alla faccia interna del disco 13 (Fig.10). In questo modo non Ã ̈ neppure possibile per l'utente inserire nel mozzo 15 un pezzo di tubo o simili che funga da prolunga per sostenere un rotolo piÃ¹ stretto che non interferisce con le nervature 14.

Ãˆ chiaro che per ottenere l'effetto desiderato Ã ̈ sufficiente che uno solo dei due dischi 13 sia dotato delle nervature 14 mentre l'altro disco 13 puÃ² avere solo il mozzo 15, ma nulla impedisce di avere le nervature 14 su entrambi i dischi 13 se il rotolo R Ã ̈ provvisto di scanalatura G su entrambi i lati..

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Rotolo di carta (R) consistente in un nastro continuo (B) arrotolato, preferibilmente avvolto su un'anima cilindrica (C), caratterizzato dal fatto di essere provvisto su almeno una faccia laterale (F) di una scanalatura (G) che si estende linearmente lungo un diametro di detto rotolo (R).
2. Rotolo (R) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la scanalatura laterale (G) ha una sezione ad U
3. Rotolo (R) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che quando detto rotolo (R) Ã ̈ ottenuto mediante avvolgimento del nastro continuo (B) attorno ad un'anima cilindrica (C) la scanalatura laterale (G) interessa anche detta anima (C).
4. Erogatore di fogli di carta ricavati da un rotolo (R) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una sporgenza di controllo (1) che definisce un passaggio di introduzione del rotolo (R), detto passaggio avendo una larghezza (A) pari alla distanza tra due leve (2) provviste nella parte superiore di denti (3) disposti in una posizione piÃ¹ centrale cosicchÃ© la distanza tra detti denti (3) Ã ̈ minore di detta larghezza (A), dette leve (2) essendo mantenute sollevate da rispettivi elementi elastici (11) in una posizione in cui i denti (3) interferiscono con la rotazione del rotolo (R) quando esso Ã ̈ nella posizione di erogazione.
5. Erogatore secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una camma (4) ad asse orizzontale sulla quale poggia un rullino (5) disposto alla estremitÃ di un braccio orizzontale ad L imperniato al fondello dell'erogatore, un fermo (6) inclinato verso l'alto essendo solidale al lato di imperniamento di detto braccio ad L e cooperando con la sporgenza di controllo (1) per sostenere un rotolo di scorta (R2) in una posizione di attesa al di sopra della posizione di erogazione, detta camma (4) estendendosi in un passaggio attraversato dal rotolo (R) quando esso raggiunge un diametro minimo e cade verso una posizione di eliminazione, il passaggio del rotolo (R) attraverso detto passaggio provocando una rotazione della camma (4) ed un conseguente sollevamento di detto rullino (5) e di detto fermo (6) sufficiente a causare la caduta di detto rotolo di scorta (R2) nella posizione di erogazione.
6. Erogatore di fogli di carta ricavati da un rotolo (R) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, comprendente due bracci laterali (12) di supporto del rotolo (R) che sono provvisti alla estremitÃ distale di un disco girevole (13) dotato sulla sua faccia interna di un mozzo centrale (15) avente un diametro tale da entrare nell'anima (C) del rotolo (R), caratterizzato dal fatto che sulla faccia interna di almeno uno di detti dischi girevoli (13) sono inoltre previste due nervature diritte (14) allineate lungo un diametro e dimensionate per impegnare la scanalatura laterale (G) del rotolo (R), l'altezza del relativo mozzo centrale (15) essendo sostanzialmente uguale all'altezza di dette nervature (14).
7. Erogatore secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la larghezza delle nervature (14) Ã ̈ pari alla larghezza della scanalatura laterale (G).
8. Erogatore secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che il mozzo centrale (15) ha una sezione sostanzialmente a T, con il gambo verticale che si estende esternamente oltre il disco girevole (13) per il montaggio sul braccio di supporto (12) ed il braccio orizzontale raccordato alla faccia interna del disco girevole (13).