ITFI20130019A1 - Un portarotoli per supportare una pila di rotoli di carta igienica - Google Patents

Un portarotoli per supportare una pila di rotoli di carta igienica

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ITFI20130019A1
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Roberto Baciocchi
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Architetto Baciocchi & Associati Sr L
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    • A47K10/32Dispensers for paper towels or toilet-paper
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Description

UN PORTAROTOLI PER SUPPORTARE UNA PILA DI ROTOLI DI CARTA
IGIENICA
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda il settore tecnico relativo agli accessori per il bagno.
In particolare l’invenzione si riferisce ad un innovativo porta rotoli per rotoli o rotoloni in carta ed in particolar modo per la carta igienica.
Brevi cenni alla tecnica nota
Sono noti da tempo i porta rotoli per carta igienica e ne esistono di varie forme.
Questi sono generalmente presenti sia nelle abitazioni private come anche nei bagni pubblici di uffici, esercizi commerciali in genere ecc.
Generalmente il porta rotoli si basa sulla predisposizione di un asse su cui viene infilata l’anima in cartone del rotolo. In questa maniera il rotolo à ̈ libero di ruotare rispetto all’asse per cui, durante lo svolgimento della carta, il rotolo gira liberamente consentendo all’utilizzatore di svolgere il quantitativo di carta desiderato.
L’asse può essere predisposto in parete, ad esempio interposto tra due supporti che si fissano in modo tale da risultare emergenti dalla parete stessa. L’asse à ̈ estraibile dai due supporti in quanto à ̈ formato da due parti tra loro connesse attraverso una molla.
In tal maniera può restringersi per l’estrazione dai due supporti e il posizionamento del rotolo per poi essere rilasciato e tornare alla sua lunghezza di riposo rimanendo interposto tra i due supporti.
In un altro caso l’asse può fare parte di una struttura che poggia in terra e la quale, all’occorrenza, può contenere altri articoli da bagno quali ad esempio lo spazzolone per il WC.
In tutti i casi descritti esiste però un inconveniente tecnico, particolarmente evidente nei bagni pubblici ma naturalmente presente anche in bagni privati.
I porta rotoli tradizionali sono in grado di sostenere un solo rotolo per volta per cui, al termine di questo, à ̈ necessario intervenire prelevando un nuovo rotolo e sostituendolo al precedente appena terminato. I porta rotoli tradizionali non prevedono dunque una struttura che consenta di contenere “a riserva†più rotoli.
Al termini di ogni rotolo, l’utilizzatore à ̈ costretto appositamente a prendere un nuovo rotolo che spesso à ̈ posto in un luogo a distanza dal bagno.
Inoltre, soprattutto nel caso di bagni pubblici, il controllo della presenza di saponi e carta igienica à ̈ generalmente affidata ad un operatore il quale però à ̈ in questa maniera continuamente costretto a controllare il quantitativo di rotolo presente in ogni porta rotoli. E’ evidente che questa operazione à ̈ poco agevole dato che i bagni pubblici hanno un numero di utenza elevatissimo per cui costringendo l’operatore ad una verifica di disponibilità del rotolo praticamente continua e spesso costringendolo a disseminare rotoli in maniera disordinata e igienicamente poco ortodossa. Diversamente vi à ̈ il rischio, come spesso accade, che l’utilizzatore sia costretto a utilizzare il bagno privo di carta igienica.
Sintesi dell’invenzione
È quindi scopo della presente invenzione fornire un porta rotoli che risolva i suddetti inconvenienti tecnici.
In particolare à ̈ scopo della presente invenzione fornire un porta rotoli che sia strutturato in modo tale da garantire la predisposizione di una riserva di rotoli da utilizzare al termine di ogni rotolo e che, al contempo, tale riserva risulti non solo a portata di mano ma anche impedita dal disseminarsi via dal porta rotoli stesso.
Inoltre à ̈ scopo della presente invenzione prevedere un porta rotoli in cui la predisposizione del nuovo rotolo risulti agevole e immediata.
Questi e altri scopi sono ottenuti con il presente porta rotoli in accordo alla rivendicazione 1.
Il porta rotoli (1), preferibilmente per rotoli di carta igienica, comprende:
− Un telaio (2) e;
− Un asse (40) per supportare e consentire in uso lo srotolamento del rotolo.
In accordo all’invenzione il telaio (2) forma un canale (3) entro cui poter impilare due o più rotoli l’uno sull’altro.
In questo modo il telaio stesso funge da contenitore per più rotoli.
Il porta rotoli (1) prevede ulteriormente mezzi (21) per mantenere distanziata la pila di rotoli sovrastante dal rotolo sottostante in uso.
In questo modo il rotolo in uso, che l’utilizzatore srotola, non à ̈ ostacolato dalla pila sovrastante.
In aggiunta il telaio forma una apertura (50) arrangiata per consentire la fuoriuscita del nastro di carta proveniente dallo srotolato progressivo del rotolo in uso.
Infine l’asse (40) à ̈ connesso al telaio (2) in maniera amovibile.
In tal maniera, vantaggiosamente, l’utilizzatore o l’operatore ha possibilità di rimuovere l’asse, estrarre l’anima del rotolo terminato dal canale e vincolare nuovamente l’asse al telaio dopo averlo inserito nell’anima di un nuovo rotolo della pila.
Ulteriori vantaggi sono desumibili dalle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente porta rotoli, secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di alcune sue forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui: − La figura 1 mostra una vista laterale del telaio facente parte del porta rotoli in accordo all’invenzione; − La figura 2 mostra una vista posteriore ed evidenzia i mezzi di attacco in parete e la linguetta che sostiene la pila di rotoli in modo tale che questa risulti sollevata rispetto al rotolo in fondo in uso;
− La figura 3 mostra il solo asse che si inserisce entro l’anima del rotolo e, in tale figura, separato dal resto del telaio;
− La figura 4 mostra il telaio fissato in parete e l’asse da esso separato e predisposto al suolo;
− La figura 5 mostra il porta rotoli assemblato, ovvero il telaio fissato in parete con l’asse inserito nella guida a fine corsa della guida stessa;
− La figura 6 mostra come infilare/sfilare l’asse nella/dalla guida e l’asse inserito entro l’anima del rotolo;
− La figura 7 mostra un dettaglio dell’asse montato nella guida in posizione operativa con il rotolo inserito sull’asse e l’asse a fine corsa della guida; La figura evidenzia la distanza tra la pila sovrastante e tale ultimo rotolo provvisto dell’asse per poterlo srotolare in uso;
− La figura 8 à ̈ una ulteriore vista assonometrica che mostra il rotolo con l’asse e un rotolo superiore distanziato dal sottostante grazie all’azione di supporto della linguetta;
− La figura 9 à ̈ una vista posteriore che evidenzia meglio l’azione di contatto della linguetta con il rotolo sovrastante;
− La figura 10 mostra una vista dall’alto per evidenziare il canale 3.
Descrizione di alcune forme realizzative preferite La figura 5 mostra un porta rotoli 1 in accordo alla presente invenzione.
Il porta rotoli, oggetto dell’invenzione, prevede dunque un telaio 2 il quale à ̈ strutturato in modo tale da formare un canale 3 entro cui vengono alloggiati i rotoli.
La vista dall’alto di figura 10 bene evidenzia questo canale entro cui vengono predisposti, in maniera impilata l’uno sull’altro, i rotoli della carta igienica.
Il canale à ̈ dunque conformato in modo tale che, come ad esempio mostrato nella figura 8, i rotoli risultano distesi orizzontalmente, ovvero con il loro asse di rotolamento ortogonale ai lati del canale verso cui si affacciano.
La figura 10 mostra dunque molto bene in vista dall’alto tale canale il quale à ̈ dunque dimensionato per consentire di impilare un rotolo sull’altro in una posizione tale per cui il rotolo può rotolare intorno alla sua anima in cartone.
La sezione trasversale del canale 3 à ̈ preferibilmente rettangolare e tale da lasciare gioco intorno al rotolo in modo tale che il rotolo possa liberamente scorrere lungo il canale e oltretutto rotolare liberamente rispetto al canale stesso entro cui à ̈ alloggiato.
Naturalmente forme diverse di tale sezione trasversale possono essere realizzate senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo.
Il telaio, sebbene realizzabile ad esempio assemblando lastre continue, Ã ̈ preferibilmente realizzato attraverso dei tubolari metallici ripiegati opportunamente che definiscono gli elementi di seguito descritti.
Il vantaggio à ̈ certamente quello di una elevata leggerezza strutturale. I materiali possono essere diversi tra cui, solo per esempio, si riportano leghe leggere quali l’alluminio, oppure materiali quali il ferro, acciaio e similari.
Il telaio forma una guida 10 la cui funzione viene subito di seguito descritta (vedi ad esempio la figura 4, la figura 10 o la figura 1).
La guida à ̈ formata da una prima asola 10’ e da una seconda asola 10’’ ricavate su due lati contrapposti del telaio (vedi figura 9, 10 o la figura 1).
Le asole (10’, 10’’) sono ricavate sui due lati contrapposti del telaio tale per cui queste si affaccino ogni una rispettivamente verso una base del cilindro dalla parte di passaggio dell’anima in cartone del rotolo (vedi ad esempio la figura 8), quando il rotolo à ̈ predisposto nel canale. La distanza dunque tra le due guide (e dunque tra i due lati comprendenti tali guide) à ̈ tale da consentire di inserire appunto il rotolo nella posizione di figura 8, ovvero con l’asse di rotazione che intercetta tali guide.
Come bene evidenziato in figura 4 ed in figura 1 le asole (10’, 10’’) sono realizzate ripiegando un tubolare (pieno o vuoto à ̈ indifferente) a forma rettangolare con i due lati minori (il superiore 12 e l’inferiore 13) stondati, ovvero che si ripiegano ad U. Entrambi le due asole si collegano ad una parte anteriore 15 del telaio attraverso due ulteriori tubolari (16, 17) di connessione che si diramano dalle asole verso detta parte anteriore.
La parte anteriore 15, come ad esempio mostrato in figura 5, Ã ̈ un tubolare ripiegato in forma chiusa.
Sempre come evidenziato in figura 5, le asole si collegano poi alla stessa maniera dalla parte opposta alla parte posteriore 20 del telaio (vedi anche figura 1).
Tale parte posteriore prevede mezzi di attacco 30 che consentono di fissare il telaio in parete.
Tali mezzi di attacco possono ad esempio prevedere una piastrina solidale al tubolare che costituisce la parte posteriore e forata per il passaggio di viti o bulloneria.
Continuando sempre nella descrizione strutturale dell’invenzione, sempre tale parte posteriore prevede poi una appendice 21 che si dirama verso l’interno del canale 3 (vedi ad esempio figura 8, 9 o figura 4).
La funzionalità di questa appendice à ̈ quella di tenere sollevata, e dunque separata, la parte della pila di rotoli predisposta al di sopra di detta appendice rispetto ai rotoli sottostanti (dunque rispetto al rotolo in uso). In questa maniera il rotolo in uso può ruotare liberamente senza essere frenato o impedito nel rotolare dai rotoli sovrastanti.
La figura 4 e la figura 3 mostrano dunque un asse 40 che à ̈ quello destinato ad accogliere il rotolo e, più precisamente, ad inserirsi entro il canale formato dall’anima in cartone del rotolo.
L’asse prevede una parte centrale 41 di forma in pianta sostanzialmente rettangolare. Le due estremità 42 si collegano ogni una alla parte centrale 41 attraverso due gola 43’ e 43’’.
L’asse à ̈ anche esso un tubolare richiuso su se stesso per cui risultando un elemento piano. Nella presente descrizione si intende dunque per elemento piano un elemento che se visto attraverso una sezione trasversale, forma sostanzialmente una superficie superiore ed inferiore piana tale per cui, ad esempio, risulta stabile quando appoggiato al suolo come in figura 4.
La stessa soluzione a tubolare richiuso può essere sostituita con una variante formata da una superficie continua di predeterminato spessore, ad esempio in metallo, il cui perimetro à ̈ conformato in modo tale da formare la parte centrale 41 e le due estremità 42.
Le gole (vedi dettaglio di figura 7) hanno una curvatura tale da accogliere in maniera complementare il diametro del tubolare che costituisce l’asola (10’, 10’’) entro cui à ̈ inserito l’asse 40. L’asola, essendo ripiegata ad U nella sua parte inferiore, forma in questa maniera un percorso continuo per le gole (43’, 43’’) che consente la rotazione dell’asse 40. Come dunque evidenziato in figura 5 o 7, quando l’asse 40 si trova in corrispondenza del fine corsa 13 dell’asola (fine corsa ripiegato ad U), grazie alle suddette gole, esso à ̈ libero di ruotare ed à ̈ contestualmente impedito dallo sfilarsi dalla asola stessa.
Durante la rotazione, quando detto asse 40 à ̈ posto in corrispondenza del fine corsa 13, il tubolare dell’asola si trova sempre a cavallo delle gole 43’ e 43’’. In particolare la figura 7 mostra una posizione in cui l’asse 40 à ̈ parallela al suolo. In questa posizione l’asse à ̈ impedita dallo sfilarsi perché le gole 43’ e 43’’ sono entrambe contestualmente a cavallo del tubolare dell’asola e la testa allargata 42 ne impedisce la fuoriuscita. In tal senso tale testa allargata 42 va a contrasto contro l’asola e impedisce all’asse 40 di sfilarsi nella direzione orizzontale rappresentata dal doppio verso di freccia di figura 7.
Immaginando ora di ruotare tale asse 40 a partire dalla posizione di figura 7 ad esempio in senso orario, (ad esempio perché l’utilizzatore sta svolgendo il rotolo) si evince come in ogni posizione, durante detta rotazione, l’asse 40 sia impedito dallo sfilarsi dall’asola. Questo perché la gola 43’ di destra sarà in presa andando verso la posizione 13’ (estremità bassa della U) per poi oltrepassare detta posizione. Continuando nella rotazione la gola 43’ raggiungerà la posizione diametralmente opposta (posizione della gola 43’’ in figura 7) mentre la gola 43’’ che non era in presa durante questa rotazione di 180° riaggancia adesso l’asola nella posizione che apparteneva inizialmente alla gola 43’. Per cui durante la rotazione tale configurazione di asse à ̈ tale per cui vi à ̈ sempre almeno una gola entro cui si impegna il tubolare dell’asola, e dunque vi à ̈ sempre un punto di presa che impedisce all’asse 40 di sfilarsi. Per come à ̈ strutturato l’asse, dunque, una possibile posizione di sfilamento si ha solo quando si solleva l’asse facendolo scorrere lungo l’asola verso l’alto. Ad esempio la figura 6 mostra come, in questa posizione sollevata generica, sia possibile sfilare l’asse 40 dall’asola se questa viene ruotata in modo tale che le gole non siano a contatto con il perimetro delimitante l’asola stessa.
Da quanto descritto à ̈ evidente che per consentire l’estrazione dalle asole à ̈ essenziale che almeno le due estremità 42 siano sostanzialmente piane, e non necessariamente la parte centrale, la quale potrebbe anche essere con sezione trasversale circolare.
In questa maniera, quando l’asse à ̈ sollevato rispetto alla U del fine corse, la rotazione porta l’estremità in una posizione libera risetto alla asola e tale da consentirne il passaggio dell’asse attraverso di essa.
L’asse 40 ha una larghezza tale da inserirsi entro l’anima di cartone del rotolo di carta con un predeterminato grado di interferenza meccanica tale per cui, quando in uso si srotola la carta dal rotolo, la rotolazione del rotolo trascina solidalmente con se in rotazione l’asse 40.
Come detto, naturalmente, altre configurazioni similari di asse possono essere realizzate. Ad esempio la parte centrale 40 potrebbe essere cilindrica e tale da inserirsi con interferenza meccanica nell’anima del rotolo e le sue estremità 42 essere piane come quelle descritte nelle figure 3, 4 o 5 indifferentemente.
In inserimento, dunque, l’asse 40 viene forzato dentro l’anima (attraverso la cedevolezza dell’asse stesso) in modo tale che la sua larghezza naturale crei interferenza meccanica con l’anima di cartone.
Continuando nella descrizione strutturale dell’invenzione, la figura 5 bene evidenzia la apertura 50 anteriore attraverso cui fuoriesce il lembo di carta durante lo srotolamento del nastro di carta dal rotolo.
Tale apertura à ̈ ottenuta separando il lato anteriore 15 da quello posteriore 20 (vedi ad esempio la figura 1). La parte posteriore 20 termina in basso con una culla a profilo circonferenziale in modo tale da ricalcare il diametro esterno del rotolo che accoglie e favorire la sua rotazione. Il rotolo, appoggiato su detta culla, avrà il suo lembo di carta che fuoriesce dalla apertura 50.
In uso, dunque, l’utilizzatore predispone la pila di rotoli entro il canale 3 ed inserisce l’asse 40 entro il primo rotolo in basso sollevando leggermente il rotolo in modo tale da poter inserire l’asse di traverso attraverso le asole (vedi figura 6). A questo punto il rotolo può essere spinto sulla culla ed à ̈ pronto per l’uso mentre i sovrastanti sono distanziati da esso attraverso la linguetta. L’utilizzatore srotola la carta richiesta e il rotolo si consuma progressivamente grazie alla rotazione dell’asse 40. In questa configurazione l’asse 40 à ̈ impedito dal fuoriuscire via e trattiene il rotolo basso in posizione. Essendo l’asse 40 inserito con interferenza, quando l’utilizzatore tira il nastro il rotolo ruota solidalmente alla rotazione dell’asse 40 che fa da asse di rotazione. Quando il rotolo à ̈ consumato, allora, si procedere con la sostituzione del rotolo estraendo l’asse 40, rimuovendo l’anima dalla apertura 50 e inserendo l’asse 40 nel nuovo rotolo sovrastante che viene spinto in fondo.
Per comodità la distanza tra il rotolo in uso e la pila sovrastante à ̈ tale da consentire non solo la libera rotazione ma anche di poter sfilare agevolmente l’asse 40. L’anima viene rimossa attraverso l’apertura 50 e un nuovo rotolo può essere riportato in fondo alla culla.
Una variante dell’invenzione potrebbe prevedere un asse 40 che non si inserisce con interferenza nell’anima. In tal caso l’anima del rotolo ruota liberamente intorno all’asse 40 ove predisposto. In questo caso, per avere maggiore stabilità, sarebbe preferibile che l’asse 40 si inserisce nelle asole, sempre attraverso le gole, con una certa interferenza meccanica, ovvero che l’asse 40 possa scorrere lungo l’asola ma che non possa ruotare rispetto ad essa. In tal senso, l’asse 40 essendo fisso, non à ̈ necessario che risulti posto esattamente a fine corsa per un corretto funzionamento. Al termine dell’uso del rotolo, al solito, si fa scorrere l’asse verso l’alto e si forza la sua rotazione per rimuoverlo dall’asola.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un porta rotoli (1), preferibilmente per rotoli di carta igienica, e comprendente: − Un telaio (2) e; − Un asse (40) per consentirne in uso lo srotolamento del rotolo; − Caratterizzato dal fatto che: − Il telaio (2) forma un canale (3) entro cui poter impilare due o più rotoli l’uno sull’altro; − Il porta rotoli (1) prevedendo ulteriormente mezzi (21) per mantenere distanziata la pila di rotoli sovrastante dal rotolo sottostante in uso; − Il telaio formando una apertura (50) arrangiata per consentire la fuoriuscita del nastro di carta proveniente dallo srotolato progressivo del rotolo in uso; − ed in cui l’asse (40) à ̈ connesso al telaio (2) in maniera amovibile.
  2. 2. Un porta rotoli (1), secondo la rivendicazione 1, in cui il telaio prevede una guida (10) entro cui si impegna scorrevolmente l’asse (40), la guida avendo un fine corsa (13’) a forma di U su cui poggia l’asse (40), l’asse (40) essendo configurato in modo tale da risultare inamovibile dalla guida quando poggia su detta U e estraibile dalla guida quando sollevato dal fine corsa (13’) e ruotato di un predeterminato angolo.
  3. 3. Un porta rotoli (1), secondo la rivendicazione 2, in cui l’asse (40) à ̈ ulteriormente configurato in modo tale da risultare girevole rispetto alla guida quando poggia su detto fine corsa (13’) ad U.
  4. 4. Un porta rotoli (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui l’asse (40) à ̈ un elemento piano.
  5. 5. Un porta rotoli (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui l’asse (40) à ̈ formato da un elemento tubolare ripiegato ad anello chiuso.
  6. 6. Un porta rotoli (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui l’asse (40) prevede una parte centrale (41) e due estremità (42) connesse alla parte centrale attraverso una gola (43’, 43’’) che si impegna con la guida (10).
  7. 7. Un porta rotoli (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui la dimensione dell’asse (40) à ̈ tale da potersi impegnare entro l’anima del rotolo con un predeterminato grado di interferenza meccanica, in modo tale che la rotazione dell’asse (40) trascini in rotazione il rotolo.
  8. 8. Un porta rotoli (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi (21) per mantenere distanziata la pila di rotoli sovrastante dal rotolo sottostante in uso prevedono una linguetta (21) che si proietta entro il canale (3) del telaio.
  9. 9. Un porta rotoli (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti dalla 2 alla 8, in cui la giuda prevede una prima guida (10’) ed una seconda guida (10’’) tra loro contrapposte.
  10. 10. Un porta rotoli (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui il telaio prevede una parte anteriore (15) e una parte posteriore (20) connessa alla parte anteriore attraverso due parti laterali provviste della guida (10), la parte posteriore (20) formando una culla di appoggio per il rotolo in uso, l’apertura (50) essendo interposta tra la culla di appoggio e la parte anteriore (15).
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