ITMI20100103A1 - Dispositivo di aggancio di sicurezza per ponteggi - Google Patents

Description

DISPOSITIVO DI AGGANCIO DI SICUREZZA PER PONTEGGI

La presente invenzione concerne un dispositivo di aggancio di sicurezza da utilizzare in ponteggi per impieghi in lavori edili. Detto dispositivo serve per collegare elementi mobili alla struttura del ponteggio stesso, in particolare per ponteggi mobili su ruote, definiti trabattelli.

I ponteggi impiegati nei lavori edili sono delle strutture, realizzate normalmente in tubi di acciaio, che hanno carattere provvisorio e permettono agli operai di raggiungere con facilità ed in sicurezza i luoghi in cui debbono essere eseguiti i lavori.

Il problema della sicurezza à ̈ di importanza fondamentale, in quanto il luogo in cui devono essere eseguiti i lavori à ̈ spesso la facciata di edifici e, quindi, situato anche a decine di metri di altezza. Detti ponteggi sono quindi dotati di dispositivi di sicurezza quali parapetti, da collegare saldamente alla struttura tubolare, che consentono al personale di transitare ed operare sugli stessi senza rischi di cadute.

Detti elementi di sicurezza sono a loro volta delle strutture mobili che devono poter essere posizionate, dove occorre, nel modo più semplice e rapido possibile. Allo scopo sono previsti dispositivi di aggancio rapido che consentono di assicurare detti elementi mobili alla struttura del ponteggio. Detti dispositivi comprendono normalmente una coppia di ganci a molla, azionabili manualmente, disposti alle due estremità di un’asta. L’operatore, vincendo la reazione elastica di una molla, apre un gancio che così può agganciare l’elemento mobile da assicurare alla struttura del ponteggio. Quindi, aprendo l’altro gancio, assicura la seconda estremità dell’asta alla struttura del ponteggio.

In pratica l’operatore apre un gancio agendo su una levetta, inserisce il gancio su un elemento tubolare dell’elemento mobile, quindi, rilasciando la levetta, questa si chiude per effetto della molla di richiamo e si serra su detto elemento tubolare. Successivamente l’operatore aziona allo stesso modo il secondo gancio, posto alla seconda estremità dell’asta, e lo serra su l'altro elemento da collegare. Il ritorno elastico della levetta avrà in questo modo provocato il collegamento dell'elemento mobile

Un grave inconveniente del dispositivo illustrato consiste nel fatto che l’operatore deve azionare in sequenza i due ganci. Questo inconveniente à ̈ particolarmente grave in termini di sicurezza in quanto l'asta che collega i due ganci à ̈ normalmente lunga più di tre metri, dovendo collegare tra loro elementi posti a distanza notevole. Questo significa che, dopo aver collegato la prima estremità dell'asta ad uno dei due elementi da collegare, ad esempio un parapetto, la seconda estremità dell'asta stessa va agganciata ad un punto della struttura del ponteggio che può essere anche in posizione difficile e pericolosa da raggiungere, prima che il parapetto stesso sia stato assicurato al ponteggio.

La presente invenzione propone un dispositivo di aggancio di sicurezza, conforme alla rivendicazione 1, da utilizzare in ponteggi per impieghi in lavori edili, atto a collegare elementi mobili, quali parapetti e simili, alla struttura di detti ponteggi, del tipo comprendente un'asta rigida alle cui estremità sono posizionati due ganci idonei a serrarsi su elementi tubolari facenti parte di detti ponteggi e di detti elementi mobili, ciascuno di detti due ganci comprendendo un elemento mobile, sottoposto alla spinta elastica di una molla, atto a serrare detti elementi tubolari, caratterizzato dal fatto di prevedere mezzi atti a comandare simultaneamente entrambi detti ganci, in modo che agendo manualmente sul primo di detti ganci, il secondo sia simultaneamente azionato.

In pratica alle due estremità di detta asta sono posizionati un primo ed un secondo gancio, i cui meccanismi sono collegati tra loro da una fune o filo metallico che, posto in trazione dal meccanismo del primo gancio, quando questo viene aperto, agisce sul secondo gancio provocandone l'apertura simultanea.

Per afferrare un elemento, al quale non ci si può avvicinare in sicurezza, non essendo ancora completato il montaggio degli elementi di sicurezza, l'operatore brandisce l'asta dalla parte del primo gancio, azionabile manualmente, e con il secondo gancio afferra l'elemento a lui distante. Quindi aggancia l’asta, con il primo gancio, alla struttura del ponteggio, azionando simultaneamente i due ganci agendo su uno solo di essi. Ciò consente in definitiva di effettuare l'operazione in sicurezza e, quindi, eliminare il pericolo di cadute.

L'invenzione verrà ora descritta, a scopo illustrativo e non limitativo, secondo una forma preferita di attuazione e con riferimento alle figure allegate, in cui:

le figure 1 (a, b) mostrano il dispositivo secondo l'invenzione con i ganci in posizione di apertura e di chiusura;

la figura 2 mostra in due viste il gancio, in posizione di chiusura, posto ad una prima estremità dell'asta di collegamento;

la figura 3 mostra in due viste il gancio, in posizione di chiusura, posto ad una seconda estremità dell'asta di collegamento;

le figure 4 (a, b) mostrano entrambi i ganci, in posizione di apertura.

Con riferimento alla fig. 1, con (1) à ̈ indicato un dispositivo di aggancio conforme all'invenzione, che comprende un'asta (2) alle cui estremità sono montati due ganci (10, 20).

In fig. 1a il dispositivo (1) secondo l'invenzione à ̈ mostrato nell'atto di agganciare due tubi (11, 21), facenti parte rispettivamente della struttura del ponteggio e dell'elemento da collegare (non rappresentati), mentre nella fig.

1b il dispositivo di aggancio (1) viene mostrato serrato su detti tubi (11, 21). Nelle figg.2 e 3, rispettivamente, vengono mostrati in dettaglio detti ganci (10, 20).

Il gancio (10) comprende un involucro (12) la cui parte inferiore (12a) à ̈ sagomata in modo da poter abbracciare detto tubo (11) per un angolo prossimo, ma non superiore a 180°. Detto involucro (12), che si collega con l'asta (2) a cui à ̈ solidale, funge da supporto per un perno (13) su cui ruota un elemento di forma semicircolare (14), sul quale agisce una molla (15) che preme detto elemento semicircolare (14) contro il tubo (11) in modo che questo, tra il bordo inferiore (12a) dell'involucro (12) e l'elemento semicircolare (14), sia abbracciato di un angolo superiore a 180°, ad esempio 130÷140°. In questo modo, quando l'elemento semicircolare (14) à ̈ nella posizione in cui lo spinge la molla (15), il tubo (11) risulta bloccato nel gancio (10).

Per sbloccare il gancio (10) in modo da liberare il tubo (11), à ̈ sufficiente premere sull'impugnatura (14a) dell'elemento (14) e farlo arretrare, vincendo la reazione elastica della molla (15), come mostrato in fig.4a. In questo modo il tubo (11) non à ̈ più abbracciato per un angolo superiore a 180° e, quindi, à ̈ possibile estrarlo. Ovviamente, per inserire il tubo (11) nel gancio (10) deve essere effettuata la stessa manovra sull'elemento semicircolare (14), in modo da consentire l'inserimento del tubo (11) stesso nella parte sagomata (12a) dell'involucro (12). Il successivo rilascio dell'elemento semicircolare (14), per effetto della reazione elastica della molla (15), provocherà il bloccaggio del tubo (11) all'interno del gancio (10).

Allo scopo di accedere all'interno del gancio (10) Ã ̈ preferibilmente previsto uno sportellino (12b) nella parte superiore dell'involucro (12).

L'involucro (12) funge da supporto anche ad un perno (16), sul quale ruota una puleggina (17) sulla quale scorre una fune o un filo metallico (18) collegato ad una prima estremità con detto elemento semicircolare (14). Agendo sull'impugnatura (14a) dell'elemento semicircolare (14), allo scopo di farlo arretrare, si esercita una trazione sulla fune (18), come mostrato nella fig. 4a.

Il gancio (20) comprende un involucro (22) la cui parte inferiore (22a) à ̈ sagomata in modo da poter abbracciare detto tubo (21) per un angolo prossimo, ma non superiore a 180°. Detto involucro (22), che si collega con l'asta (2) a cui à ̈ solidale, funge da supporto per un perno (23) su cui ruota un elemento di forma semicircolare (24), sul quale agisce una molla (25) che preme detto elemento semicircolare (24) contro il tubo (21) in modo che questo, tra il bordo inferiore (22a) dell'involucro (22) e l'elemento semicircolare (24), sia abbracciato di un angolo superiore a 180°, ad esempio 130÷140°. In questo modo, quando l'elemento semicircolare à ̈ nella posizione in cui lo spinge la molla (25), il tubo (21) risulta bloccato nel gancio (20).

Allo scopo di accedere all'interno del gancio (20) Ã ̈ preferibilmente previsto uno sportellino (22b) nella parte superiore dell'involucro (22).

L'involucro (22) funge da supporto anche ad un perno (26), sul quale ruota una puleggina (27) sulla quale scorre detta fune o detto filo metallico (18), proveniente dal gancio (10) e che attraversa tutta l'asta (2) ed à ̈ collegato ad una seconda estremità con detto elemento semicircolare (24).

Come si vede chiaramente dalle figg.3 e 4b, la trazione esercitata sulla fune (18) a seguito dell'azione sull'impugnatura (14a) dell'elemento semicircolare (14) provoca la rotazione dell'elemento semicircolare (24), vincendo la reazione elastica della molla (25), attorno al perno (23). In questo modo il tubo (21) non à ̈ più abbracciato per un angolo superiore a 180° e, quindi, à ̈ possibile estrarlo dal gancio (20).

Appare ora chiaro il funzionamento del dispositivo di bloccaggio (1).

L'operatore impugna l'asta (2) in prossimità del gancio (10) e, agendo sull'impugnatura (14a) dell'elemento semicircolare (14), provoca l'arretramento di entrambi gli elementi semicircolari (14, 24), rendendo possibile l'inserimento di entrambi i tubi (11, 21) nei rispettivi ganci (10, 20). Effettuati detti inserimenti, sarà sufficiente rilasciare l'impugnatura (14a) dell'elemento semicircolare (14) perché le molle (15, 25), agendo rispettivamente su detti elementi semicircolari (14, 24) ne provochino la rotazione, serrandoli sui rispettivi tubi (11, 21).

In definitiva basta agire su di un solo gancio per poterli manovrare entrambi.

È opportuno evidenziare che il vantaggio dell'uso di un dispositivo conforme all'invenzione non si esaurisce in una maggiore praticità d'uso, ma raggiunge un nuovo risultato, assai importante in termini di sicurezza dell'operatore, in quanto, restando in posizione di sicurezza, à ̈ possibile agganciare un elemento tubolare distante, che potrebbe altrimenti essere raggiunto solo recandosi materialmente in prossimità di esso, correndo rischi di infortuni anche molto gravi, se non sono state ancora montate le strutture di sicurezza. L'innovazione à ̈ stata descritta a scopo esemplificativo e non limitativo, secondo una forma di attuazione preferita. Il tecnico esperto del settore potrà trovare numerose altre forme di attuazione, tutte ricadenti nell'ambito di protezione delle rivendicazioni che seguono.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di aggancio di sicurezza, da utilizzare in ponteggi per impieghi in lavori edili, atto a collegare elementi mobili, quali parapetti e simili, alla struttura di detti ponteggi, del tipo comprendente un'asta rigida (2) alle cui estremità sono posizionati due ganci (10, 20), idonei a serrarsi su elementi tubolari (11, 21) facenti parte di detti ponteggi e di detti elementi mobili, ciascuno di detti due ganci comprendendo un elemento mobile (14, 24), sottoposto alla spinta elastica di una molla (15, 25), atto a serrare detti elementi tubolari (11, 21), caratterizzato dal fatto di prevedere mezzi atti a comandare simultaneamente entrambi detti ganci, in modo che agendo manualmente sul primo (10) di detti ganci, il secondo (20) sia simultaneamente azionato.
2. 2. Dispositivo di aggancio di sicurezza, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi mobili (14, 24), sottoposti alla spinta elastica di una molla (15, 25) ed atti a serrare detti elementi tubolari (11, 21) sono di forma semicircolare e, cooperando con la parte inferiore del gancio (10, 20), per effetto della spinta della molla corrispondente (15, 25), abbracciano detto elemento tubolare (11, 21) di un angoloï ¢ maggiore di 180°.
3. 3. Dispositivo di aggancio di sicurezza, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il valore di detto angoloï ¢ à ̈ di 130÷140°
4. 4. Dispositivo di aggancio di sicurezza, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi atti a comandare simultaneamente entrambi detti ganci, in modo che agendo manualmente sul primo (10) di detti ganci, il secondo (20) sia simultaneamente azionato, comprendono una fune o un filo metallico (18) che collega detti elementi semicircolari mobili (14, 24).
5. 5. Dispositivo di aggancio di sicurezza, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta fune o filo metallico (18) scorre su una coppia di pulegge (15, 25).
6. 6. Dispositivo di aggancio di sicurezza, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto di prevede uno sportellino (12b, 22b) sugli involucri (12, 22) dei due ganci (10, 20) atto a consentire l'ispezione di detti ganci (10, 20).