ITMI20090407A1 - Sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata e relativo metodo di montaggio - Google Patents

Sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata e relativo metodo di montaggio Download PDF

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ITMI20090407A1
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wall
substructure
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IT000407A
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Paolo Giovanni Valera
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Description

SISTEMA DI ANCORAGGIO E DI SUPPORTO PER PANNELLI DI RIVESTIMENTO DI UNA PARETE VENTILATA E RELATIVO METODO
DI MONTAGGIO
La presente invenzione si riferisce ad un sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata, nonché ad un metodo di montaggio di tali pannelli sulla parete.
Nel settore dell’edilizia è sempre più diffuso l’utilizzo di pannelli di rivestimento vincolati ad una sottostruttura di supporto, a sua volta resa solidale alla parete perimetrale esterna di un edificio. In altre parole, nelle cosiddette facciate o pareti ventilate, il materiale di rivestimento non viene installato direttamente in aderenza alla parete da rivestire, ma viene ancorato ad una sottostruttura, generalmente metallica, in modo tale da creare un’intercapedine tra la parete di supporto ed il rivestimento stesso.
Le pareti ventilate vengono oggigiorno realizzate non solo su edifici di nuova costruzione, ma anche durante la ristrutturazione di edifici di vecchia costruzione, in quanto esse consentono di ottenere un’ottima coibentazione termoacustica e, al tempo stesso, di rivestire in modo rapido e duraturo le pareti perimetrali degli edifici. Altri vantaggi derivanti dall’impiego di pareti ventilate risiedono principalmente nella capacità di proteggere la sottostante struttura muraria dall’irraggiamento solare, oltre che dalle intemperie, assicurando inoltre una corretta ventilazione della struttura stessa, con la possibilità di scegliere tra un’ampia gamma di materiali di rivestimento da impiegare.
Il materiale di rivestimento è contraddistinto da una conformazione lastriforme, generalmente di contorno rettangolare o quadrangolare, presentante una faccia espositiva, che compone la superficie esterna dell’edificio, ed una faccia posteriore, rivolta verso la sottostruttura di supporto e la parete perimetrale dell’edificio stesso. Il materiale di rivestimento può essere costituito da lastre in materiale naturale, come ad esempio pietra, marmo, granito e altro ancora, oppure da lastre in materiale sintetico, come ad esempio fibrocemento, ricomposti resinosi, ceramica, vetro o altro.
La sottostruttura di supporto e di ancoraggio prevede generalmente un’intelaiatura, definita da una pluralità di montanti verticali e traverse orizzontali, alla quale viene preferibilmente fissata una serie di elementi di supporto, ciascuno sostanzialmente conformato a gancio, che servono per vincolare le lastre all’intelaiatura.
L’operazione di fissaggio dell’intelaiatura alla parete retrostante e, soprattutto, la successiva operazione di applicazione del rivestimento all’intelaiatura possono presentare qualche difficoltà per il personale addetto. Conseguentemente, per evitare imprecisioni nel prodotto installato ed eventuali rotture, è bene che le suddette operazioni vengano effettuate da personale specializzato, con un evidente aumento dei costi di installazione.
Molti dei sistemi di fissaggio attualmente in commercio prevedono la posa della sottostruttura di supporto strettamente legata alla posa delle lastre e viceversa. Ad esempio, nei sistemi cosiddetti a profilo-piastra, i montanti verticali devono essere posati in corrispondenza delle fughe delle lastre. Allo stesso modo, i sistemi di posa già in commercio prevedono che una singola piastra reggilastra sorregga più lastre contemporaneamente, rendendo così impossibile la posa indipendente di ogni lastra. Questo comporta l’impossibilità di sostituire una o più lastre senza dover intervenire anche sulle lastre vicine, così come l’impossibilità di inserire, in una seconda fase, lastre non posate in fase di installazione della facciata, quali ad esempio lastre di nuova produzione, lastre rotte o danneggiate, zone occupate dai fissaggi dei ponteggi, ecc.
Esistono poi in commercio sistemi di ancoraggio e di supporto che permettono lo smontaggio ed il montaggio delle lastre, ma questi sistemi sono generalmente vincolati a specifiche forme delle lastre stesse, che possono essere riprodotte solo per estrusione con materiali tipo il cotto o la ceramica. Inoltre questi sistemi non sono affatto versatili in quanto, per ogni specifica tipologia di lastra, è necessario l’impiego di una specifica sottostruttura e viceversa.
Nell’ambito delle pareti di rivestimento ventilate è dunque molto sentita l’esigenza di disporre di un sistema di ancoraggio e di supporto per i pannelli di semplice e rapida installazione, avente caratteristiche tali da scongiurare il più possibile eventuali errori di posizionamento dei singoli pannelli di rivestimento. Contemporaneamente deve essere altresì assicurata la possibilità di smontaggio dei pannelli danneggiati, deteriorati dal tempo o non correttamente posizionati rispetto all’intelaiatura.
Uno scopo della presente invenzione è pertanto quello di realizzare un sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata che consenta un’elevata versatilità e flessibilità applicativa.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare un sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata in grado di garantire velocità e semplicità di posa ad un costo contenuto.
Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di realizzare un sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata tale da semplificare gli interventi di manutenzione sulla parete stessa.
Ancora un altro scopo dell’invenzione è infine quello di realizzare un sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata in grado di garantire la massima sicurezza operativa per il personale addetto all’installazione.
Questi scopi secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando un sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata, nonché un metodo di montaggio di tali pannelli sulla parete, come esposto nelle rivendicazioni indipendenti.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate dalle rivendicazioni dipendenti, che sono parte integrante della presente descrizione.
Le caratteristiche ed i vantaggi di un sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 è una vista in prospettiva di un sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata realizzato secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista in sezione trasversale di un primo componente del sistema di ancoraggio e di supporto di figura 1;
la figura 3A è una vista in alzata laterale che illustra una prima forma di realizzazione di un secondo componente del sistema di ancoraggio e di supporto di figura 1;
la figura 3B è una vista in alzata laterale che illustra una seconda forma di realizzazione di un secondo componente del sistema di ancoraggio e di supporto di figura 1;
le figure 4A e 4B sono viste che illustrano un terzo componente del sistema di ancoraggio e di supporto di figura 1;
la figura 5 è una vista in sezione verticale che illustra il sistema di ancoraggio e di supporto di figura 1 abbinato ad una sottostruttura di supporto e a lastre di rivestimento;
le figure 6A-6C illustrano le fasi di montaggio delle lastre di rivestimento utilizzando il sistema di ancoraggio e di supporto secondo l’invenzione; e
le figure 7A-7C rappresentano l’applicazione del sistema di ancoraggio e di supporto secondo l’invenzione rispettivamente ad una sottostruttura in alluminio, ad una sottostruttura in acciaio e direttamente sulla parete di un edificio.
Con riferimento alle figure, viene mostrato un sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata realizzato secondo la presente invenzione, indicato complessivamente con il numero di riferimento 10.
Il sistema di ancoraggio e di supporto 10 è configurato per essere vincolato, mediante mezzi di fissaggio di tipo noto quali ad esempio bulloni 36, ad una sottostruttura di supporto 12 (figura 5) costituita da un’intelaiatura, generalmente metallica, definita da una pluralità di montanti verticali. L’intelaiatura 12 è destinata a sua volta ad essere fissata ad una generica parete W da rivestire, come mostrato ad esempio nelle figure 7A-7B.
In alternativa, il sistema di ancoraggio e di supporto 10 potrà essere direttamente applicato ad una parete W, come mostrato in figura 7C, senza l’interposizione dell’intelaiatura 12.
Il sistema di ancoraggio e di supporto 10 è altresì configurato per sostenere una struttura di rivestimento costituita da una pluralità di lastre o pannelli 14, 14’, disposti in affiancamento tra loro per formare una superficie sostanzialmente continua, ad eccezione delle linee di fuga tra pannelli 14 e 14’ contigui, come mostrato in figura 5.
Nel dettaglio, il sistema di ancoraggio e di supporto 10 secondo l’invenzione è composto essenzialmente da un insieme di tre elementi distinti e reciprocamente accoppiabili (figure 1 e 5): una pluralità di primi elementi 16, costituiti ciascuno da un profilato di supporto continuo disposto orizzontalmente, realizzato in alluminio estruso ed avente forma in sezione sostanzialmente ad L, in grado di essere operativamente accoppiato ad un prima pluralità di pannelli 14 della struttura di rivestimento, una pluralità di secondi elementi 18, costituiti ciascuno da una piastrina in alluminio preforata, che collegano e vincolano, lungo una direzione sostanzialmente orizzontale, ciascun profilato 16 ad uno dei montanti verticali dell’intelaiatura 12 oppure direttamente alla parete W, tale profilato 16 configurandosi quindi come elemento orizzontale di supporto dell’intelaiatura 12 stessa in sostituzione delle comuni traverse orizzontali, ed una pluralità di terzi elementi 20, costituiti ciascuno da un gancio o clip realizzato in materiale elasticamente deformabile, ad esempio acciaio inox armonico, che si agganciano a scatto nella porzione inferiore del profilato 16 e sono in grado di essere operativamente accoppiati ad un seconda pluralità di pannelli 14’ posizionati immediatamente al di sotto di detta prima pluralità di pannelli 14.
In particolare, il profilato 16 assolve le funzioni portanti e di controvento del sistema di ancoraggio e di supporto 10 ed è inoltre sede e alloggiamento dei ganci 20 a scatto di sostegno delle lastre 14, 14’. Il profilato 16 è composto essenzialmente da tre parti (figura 2) con tre specifiche funzioni.
La porzione inferiore 22 di ciascun profilato 16 è la porzione dedicata all’alloggiamento dei ganci 20 a scatto. Si concentrano in questa porzione inferiore 22 le forze di compressione e trazione delle lastre 14, 14’. La porzione inferiore 22 di ciascun profilato 16 presenta un’estremità sagomata con un dente 24 appositamente realizzato per facilitare l’inserimento dei ganci 20 e per mantenere tali ganci 20 in posizione operativa, o di supporto delle relative lastre 14’, anche se sottoposti a forze di estrazione. Questa porzione inferiore 22, grazie alle numerose nervature di cui è provvista, collabora efficacemente alla resistenza meccanica e torsionale del profilato 16.
La porzione centrale 26 di ciascun profilato 16 è la porzione dedicata al sostegno delle lastre 14 collocate superiormente rispetto al profilato 16 stesso. Si concentrano in questa porzione centrale 26 le forze di carico statico delle lastre 14 sostenute dal profilato 16. La particolare forma ad L della porzione centrale 26, vale a dire con una base di appoggio 28 sostanzialmente orizzontale unita ad un risalto continuo 30 orientato verticalmente, presuppone che per permettere l’inserimento delle lastre 14 queste presentino, sul proprio bordo inferiore, un intaglio fresato 32 continuo (figura 5). Attualmente il sistema a fresatura continua è già utilizzato in diverse tipologie di lastre di rivestimento (lapidee, estrusi in ceramica, estrusi in cotto, ricomposti lapidei, ricomposti in calcestruzzo, ecc.) e non presenta quindi particolari problemi di realizzazione. Una nervatura trasversale 34, formante un angolo di circa 45° rispetto al piano della parete W, permette di scaricare con maggiore efficacia i carichi verticali provenienti dalla struttura di rivestimento 14, 14’ direttamente ai mezzi di fissaggio (bulloni 36, figura 5) che uniscono il profilato 16 all’intelaiatura 12. Si viene così a creare, sulla porzione centrale 26, una sezione chiusa triangolare che fornisce al profilato 16 una considerevole rigidità torsionale.
La porzione superiore 38 di ciascun profilato 16, avente forma in sezione sostanzialmente a C, è infine quella dedicata all’inserimento scorrevole delle piastrine di fissaggio 18. Grazie all’inserimento scorrevole delle piastrine di fissaggio 18, il profilato 16 può essere ancorato all’intelaiatura 12 in qualsiasi posizione, senza vincoli di allineamenti o di modularità dell’intelaiatura 12 stessa. Nel fissaggio con intelaiatura 12 a montanti verticali in alluminio è possibile utilizzare questa porzione superiore 38 del profilato 16 per avvitare direttamente tale profilato 16 ai montanti verticali 12 stessi.
Il materiale utilizzato di preferenza per la realizzazione del profilato 16 e della piastrina 18 è la lega di Alluminio EN AW-6060. Questa lega da estrusione è la più diffusa sul mercato europeo per le sue doti di alta velocità di deformazione a caldo. Viene utilizzata principalmente in edilizia, trasporti e arredamento, ed in generale in tutte quelle applicazioni dove non sono richieste elevate caratteristiche meccaniche. Essa consente la realizzazione di profilati 16 aventi sezione trasversale anche molto complessa, comprendente molteplici cavità e scanalature. Inoltre ha un’ottima attitudine all’anodizzazione. Di seguito, a puro titolo di esempio, se ne riportano le caratteristiche principali per un profilato 16 di dimensioni 35x50 e spessore 2 mm:
Caratteristiche fisiche Alluminio EN AW-6060
<3>Massa volumica 2,7 g/cm Punto di fusione 605 °C Calore specifico 890 J/Kg°K Modulo di elasticità lineare E 69000 N/mm<2>Modulo di elasticità tangenziale G 26000 N/mm<2>Coefficiente di dilatazione termica lineare 23x10<-6>1/°K
Composizione chimica Alluminio EN AW-6060 Si Fe Cu Mn Mg Cr Zn Ti Al 0,3-0,6 0,1-0,3 0,1 max 0,1 max 0,35-0,6 0,05 max 0,15 max 0,10 max resto
Proprietà meccaniche minime per profilati estrusi Stato fisico Carico a rottura Carico limite di elasticità Rp 0,2 T4 120 Mpa 60 Mpa
T5 160 Mpa 120 Mpa
T6 190 Mpa 150 Mpa
T64 180 Mpa 120 Mpa
T66 215 Mpa 160 Mpa
Dati geometrici sezione profilato
<2>Area 298,5 mm Perimetro 265,7 mm x: 9,61 mm Baricentro
y: 20,13 mm 4<x: 28085 mm>Momenti di inerzia rispetto al baricentro
y: 64652 mm<4>Prodotti di inerzia 44418 mm<4>
4<24,54 mm>Raggi di girazione
14,34 mm<4>Peso 805 g/ml
Con un profilato 16 di tali dimensioni è possibile sostenere strutture di rivestimento 14, 14’ aventi peso fino a 49 Kg per metro lineare, mantenendo un passo fra i mezzi di fissaggio 36 a parete pari a 1 metro. Con un tale profilato 16 è possibile utilizzare lastre di rivestimento 14, 14’ con spessori fino a 3 cm e contenere lo spessore complessivo del pacchetto rivestimento-sottostruttura di supporto in soli 5 cm. Resta inteso che, secondo necessità, è possibile dimensionare il profilato 16 in funzione delle specifiche esigenze di progetto, come ad esempio le dimensioni e lo spessore delle lastre 14, 14’, oppure il peso dell’intera struttura di rivestimento. E’ inoltre possibile prevedere una verniciatura del profilato 16 in modo da renderlo meno visibile nelle fughe tra le lastre 14, 14’ della struttura di rivestimento.
Tornando ora ai ganci 20 a scatto, realizzati di preferenza in acciaio inox, essi sono predisposti per essere inseriti nella fresatura superiore 32’ di ciascuna lastra 14, 14’. La funzione di ciascun gancio 20 è quella di fissare le lastre 14, 14’ ai profilati 16 in alluminio, sostenerle in posizione verticale e resistere alle tensioni di compressione ed estrazione.
Ciascun gancio 20 è composto essenzialmente da due porzioni (figura 3). Una prima porzione anteriore 40 è conformata per essere inserita a pressione nella fresatura superiore 32’ delle lastre 14, 14’. Tale prima porzione anteriore 40 presenta un labbro 42 leggermente aperto a forma di V e realizzato in modo tale da adattarsi all’ampiezza delle fresature superiori 32’ delle lastre 14, 14’. La seconda porzione posteriore 44 di ciascun gancio 20 è invece sagomata per essere accoppiata a scatto con la porzione inferiore 22 del profilato 16, mediante impegno con il relativo dente 24.
Per ogni lastra 14, 14’ da sostenere è preferibile l’utilizzo di almeno due ganci 20. In particolari condizioni, per materiali particolarmente fragili o sollecitazioni di compressione ed estrazione particolarmente elevate, può essere utilizzato un numero maggiore di ganci 20. Grazie all’elasticità della porzione a forma di V costituita dal labbro 42 e dal segmento anteriore di ciascun gancio 20, nonché all’angolo di circa 45° tra il corpo principale del gancio 20 e la sua porzione posteriore 44, che ottimizza la resistenza ad estrazione, è possibile ottenere un effetto di smorzamento delle vibrazioni delle lastre di rivestimento 14, 14’. Inoltre, lo spazio vuoto che viene a crearsi tra la porzione posteriore 44 di ciascun gancio 20 e la porzione inferiore 22 del profilato 16 consente di sganciare ciascun gancio 20 stesso tramite una sottile leva sagomata ad L (non mostrata) da inserire nel giunto orizzontale tra le lastre 14, 14’.
Il terzo e ultimo elemento del sistema di ancoraggio e di supporto 10 secondo l’invenzione, vale a dire la piastrina di fissaggio 18, è realizzato in alluminio ed è provvisto di un profilo di guida 46 configurato per inserirsi lateralmente e scorrevolmente nella porzione superiore 38 sagomata a C di ciascun profilato 16. Grazie all’inserimento scorrevole, la piastrina di fissaggio 18 può essere fissata in qualsiasi posizione lungo il profilato 16, in modo da potersi adattare a qualsiasi modularità della sottostruttura di supporto 12. L’utilizzo della piastrina 18 per il bloccaggio del profilato 16 evita di pre-forare il profilato 16 stesso, operazione questa che porterebbe a due significativi svantaggi: un’ulteriore lavorazione sul profilato 16 dopo la sua fabbricazione, con relativo aumento dei costi, ed un forte vincolo sul posizionamento della sottostruttura di supporto 12. Il fissaggio deve essere realizzato ad interasse inferiore ad 1 metro ed è comunque da dimensionarsi in funzione del carico al quale è soggetto il profilato 16. La piastrina di fissaggio 18 è infine provvista di almeno un foro passante 48 destinato ad accogliere i mezzi di fissaggio 36 che vincolano l’intero sistema di ancoraggio e di supporto 10 alla sottostruttura 12.
Con riferimento ora alle figure 6A-6C, verranno illustrate le fasi di montaggio delle lastre di rivestimento 14, 14’ utilizzando il sistema di ancoraggio e di supporto 10 secondo l’invenzione. Come precedentemente menzionato, il sistema 10 ha la funzione di ancorare ad una sottostruttura metallica 12 lastre 14, 14’ delle più svariate nature (lapidee, estrusi in ceramica, estrusi in cotto, ricomposti lapidei, ricomposti in calcestruzzo, ecc.).
Il montaggio dell’intero rivestimento tramite il sistema di ancoraggio e di supporto 10 può essere suddiviso nelle seguenti fasi:
1) fase di posa della sottostruttura verticale 12, che consiste nel fissare alla parete W da rivestire dei profili metallici in alluminio o acciaio in posizione verticale (montanti) a interassi stabiliti secondo le indicazioni di progetto. La posa avviene generalmente tramite piastre portanti e di controventatura. La sottostruttura verticale 12 deve essere registrata verificando la piombatura verticale e deve essere in perfetto allineamento orizzontale. L’utilizzo di una sottostruttura verticale 12 permette di adattarsi alle eventuali irregolarità della parete W, ottenendo di conseguenza un rivestimento finito perfettamente piano. Grazie alle piastrine di fissaggio 18 scorrevoli sul profilato 16 orizzontale è importante rimarcare che la posa dei montanti verticali 12 non è vincolata a moduli e permette maggiori tolleranze di posa. Inoltre, a differenza del sistema profilo-piastra reggilastra, la posa dei montanti verticali 12 nel sistema a telaio non è vincolata dalle dimensioni delle lastre 14, 14’. Si noti, tuttavia, che questa fase preliminare può non essere effettuata nel caso di applicazione del sistema 10 direttamente sulla parete W da rivestire (figura 7C);
2) fase di posa dei profilati 16, che consiste nel fissaggio, tramite i bulloni 36, di tali profilati 16 all’intelaiatura della sottostruttura di supporto 12. I profilati 16 devono essere posati e regolati in perfetto allineamento orizzontale. Lo spazio fra un profilato 16 e quello sottostante o sovrastante dovrà essere sostanzialmente pari all’altezza della lastra 14, 14’. Il sistema con profilato 16 continuo permette quindi, in un’unica operazione, la regolazione dell’allineamento orizzontale, in quanto non è necessario regolare piastra per piastra o le singole lastre 14, 14’ mano a mano che esse vengono posate. Inoltre il profilato 16 risulta svincolato dalle dimensioni longitudinali delle lastre 14, 14’ e dalla tipologia del rivestimento a fughe allineate o disallineate;
3) fase di posa delle lastre di rivestimento 14, 14’ una volta installata e registrata in ogni suo allineamento la sottostruttura di supporto 12 ed i profilati 16 ad essa vincolati. Le lastre 14, 14’ vengono posate appoggiando la parte inferiore di ciascuna lastra 14, 14’ con la fresatura inferiore 32 in impegno con il risalto 30 del profilato 16. A questo punto, nella fresatura superiore 32’ vengono applicati i ganci 20 a scatto mediante inserimento della relativa porzione anteriore 40. Una volta posizionati i ganci 20, la lastra 14, 14’ può essere spinta energicamente in posizione verticale fino a far scattare i ganci 20 stessi nell’apposito incavo 22 del profilato 16. La posa delle lastre 14, 14’ non prevede l’utilizzo di nessuno strumento come chiavi inglesi o livelle, guadagnando in semplicità, velocità e sicurezza.
Grazie all’utilizzo del sistema di ancoraggio e di supporto 10 secondo l’invenzione è quindi possibile effettuare un’installazione del rivestimento in due tempistiche differenti. In una prima fase si potrà procedere all’installazione di tutti componenti di supporto e di ancoraggio, ivi compresi i correnti verticali 12 ed i profilati orizzontali 16, e in seguito alla posa delle lastre di rivestimento 14, 14’. Questa opportunità prevista dal sistema 10 permette una notevole flessibilità del calendario lavori e una facilitazione nella gestione delle sovrapposizioni delle attività di cantiere. A struttura posata è di fatto possibile procedere con lavorazioni che altrimenti sarebbero vincolate dalla facciata ventilata, come ad esempio la posa di serramenti, soglie, impermeabilizzazioni ed elementi impiantistici. E’ oltretutto possibile prevedere una posa dall’alto verso il basso.
Con riferimento ora alle tipologie di rivestimento, come accennato in precedenza, per poter utilizzare il sistema di ancoraggio e di supporto 10 secondo l’invenzione è sufficiente disporre di lastre 14, 14’ dotate di fresatura continua inferiore e superiore. Superiormente sarebbero addirittura sufficienti dei piccoli intagli per l’inserimento dei ganci 20. La caratteristica di avere un profilato continuo inferiore 16 a sostegno delle lastre 14, 14’ e la possibilità di poter aumentare il numero di ganci superiori 20 hanno come conseguenza la possibilità di distribuire uniformemente i punti di fissaggio su ciascuna lastra 14, 14’. In questo modo, l’utilizzo di una fresatura continua non risulta troppo penalizzante per la lastra 14, 14’, anche nel caso di materiali particolarmente fragili e disomogenei.
E’ quindi possibile utilizzare lastre lapidee, dai marmi più teneri e disomogenei (come il travertino) fino ai graniti più resistenti. Inoltre, la distribuzione delle forze lungo tutte le lastre 14, 14’ e la ridotta dimensione della fresatura (sono infatti necessari soli 3 mm) permette di utilizzare spessori variabili da 2 a 3 cm. Similmente alle lastre lapidee, anche le lastre ricomposte lapidee, grazie alle loro elevate e uniformi caratteristiche meccaniche, non presentano alcuna controindicazione all’abbinamento con il sistema 10. Altro materiale utilizzabile è il cotto, appositamente trafilato in lastre con fresatura continua superiore ed inferiore. Queste tipologie di lastre vengono generalmente prodotte in piccole dimensioni. In questo caso quindi, utilizzando un sistema classico che prevede dei profili verticali e le piastre reggilastra posizionate in corrispondenza delle fughe verticali e orizzontali, si avrebbe la necessità di posare un elevato numero di correnti verticali. L’utilizzo del profilato continuo orizzontale 16 permette invece di evitare questa problematica, diventando inoltre un valido supporto per un materiale dalle caratteristiche meccaniche non eccelse, quale è appunto il cotto. Ragionamento simile al cotto può essere effettuato sul materiale ceramico, che presenta però caratteristiche meccaniche nettamente superiori a quelle del cotto e che, pertanto, incontra minori problematiche di utilizzo.
Il sistema 10 può quindi essere utilizzato per qualsiasi rivestimento che presenti la possibilità di realizzare, sulle coste della lastra, delle scanalature inferiori e superiori continue, il che si traduce in un’ampissima possibilità di utilizzo. Anche nel caso di lastre non fresabili, come ad esempio lastre molto sottili, è sempre possibile pensare di creare artificialmente degli incavi per poter applicare il sistema 10, ricreando sul retro della lastra la fresatura continua tramite dei profili metallici.
In figura 7A viene illustrata l’applicazione del sistema di ancoraggio e di supporto 10 secondo l’invenzione ad una sottostruttura 12 in alluminio. Nell’applicazione con sottostruttura verticale 12 in alluminio, come montanti verticali possono essere utilizzati dei profilati con sezione a T oppure a L, o addirittura dei tubolari di forma quadrata dimensionati in funzione delle sollecitazioni in opera. I profilati metallici da utilizzare come montanti verticali 12 sono del tipo normalmente reperibile in commercio, il che garantisce al sistema 10 la massima snellezza di gestione ed economicità. Ai montanti verticali 12 vengono fissati i profilati orizzontali 16 tramite delle viti auto perforanti 36, anche senza l’utilizzo delle piastrine di fissaggio scorrevoli 18. L’utilizzo della sottostruttura 12 in alluminio può essere effettuata per rivestimenti particolarmente leggeri, come ad esempio cotto e ceramica.
Per rivestimenti dall’elevato peso specifico è preferibile sostituire alla sottostruttura in alluminio una sottostruttura in acciaio (figura 7B). In questo caso i montanti verticali 12 sono realizzati con dei profili in acciaio che vengono fissati allo strato portante W tramite apposite piastre. I profili possono essere zincati oppure in acciaio inox, in funzione dell’aggressività atmosferica (smog, salsedine) del luogo di istallazione. Nel caso dei montanti 12 in acciaio, i profilati orizzontali 16 in alluminio del sistema 10 vengono fissati tramite le apposite piastrine di fissaggio scorrevoli 18. La possibilità di regolazione del sistema 10 è massima sia sul piano orizzontale, potendo far scorrere le piastrine di fissaggio 18 nell’incavo 38 del profilato 16, sia sul piano verticale, potendo fissare il profilato 16 stesso lungo tutto il montante 12 in acciaio.
Infine, per rivestimenti di piccole superfici e in casi limite in cui non possono essere previste grosse sporgenze del rivestimento finito rispetto al muro grezzo, è possibile applicare i profilati 16 direttamente a muro (figura 7C). Le possibilità di regolazione del sistema 10 sono tuttavia più limitate rispetto ai casi precedenti ed è pertanto necessario che lo strato di supporto W sia realizzato in perfetto piano.
Si è così visto che il sistema di ancoraggio e di supporto per pannelli di rivestimento di una parete ventilata secondo la presente invenzione realizza gli scopi in precedenza evidenziati. L’aggancio a scatto delle lastre alla struttura portante permette di installare le lastre stesse in modo indipendente le une dalle altre, offrendo inoltre la possibilità di montare le lastre con i profilati in alluminio già installati e regolati in posizione definitiva sulla facciata. Inoltre viene garantita la l’estrema facilità di manutenzione del rivestimento, permettendo di togliere e reinserire ogni singola lastra in qualsiasi momento. Si ottengono così i seguenti vantaggi:
- flessibilità applicativa e versatilità: a differenza del sistema profilo-piastra, la posa dei montanti verticali non è vincolata al casellario delle lastre. Inoltre il sistema può essere utilizzato indistintamente per rivestimenti con disposizione delle lastre a fughe allineate o sfasate. La posa della sottostruttura e del rivestimento può essere separata in due fasi. Il dimensionamento delle lastre può quindi essere effettuato a sottostruttura installata e le lastre stesse possono essere regolate in opera in funzione di allineamenti vincolanti, come serramenti già posati, soglie e parapetti. La possibilità di avere in opera una struttura già posata a piombo, sulla quale fare riferimento per la produzione dei casellari delle lastre, evita errori quali l’errata valutazione dei fuori piombi e inutili adattamenti delle lastre in opera. Notevoli sono i vantaggi cantieristici, come la possibilità di non posare intere parti di rivestimento vincolate da lavorazioni interferenti, posa isolanti, posa membrane impermeabilizzanti, posa scossaline. Inoltre è possibile operare senza eliminare i fissaggi dei ponteggi e addirittura è pensabile posare il rivestimento dalla cima alla base dell’edificio in modo da procedere mano a mano che si posano i rivestimenti con lo smontaggi dei ponteggi. Il sistema con profilato orizzontale continuo permette di essere utilizzato con una grande varietà di tipologie di materiali, indipendentemente dallo spessore e indipendentemente dalle dimensioni delle lastre, purché queste possano essere fresate sopra e sotto;
- velocità di posa: grazie alla struttura a telaio si ottiene una diminuzione dei fissaggi a muro, anche per lastre di piccole dimensioni, con significativi benefici di aumento della velocità di posa e di riduzione dei ponti termici localizzati nelle posizioni delle piastre portanti. La regolazione di verticalità e allineamento avviene sfruttando ancoraggi meccanici su profili metallici. La messa a livello dei profilati orizzontali evita di regolare l’allineamento per ogni singola lastra installata. L’installazione delle lastre, una volta che la sottostruttura orizzontale è fissata in posizione, avviene rapidamente e senza l’utilizzo di chiavi o strumenti elettrici. La possibilità di inserire le lastre in più fasi permette di proseguire nell’installazione anche in caso di mancanza di parte del materiale;
- facilità di posa: le maestranze che operano oggigiorno in cantiere sono sempre meno preparate e formate sulle metodologie e tecniche da utilizzare in cantiere. Questa scarsa preparazione non deve compromettere la sicurezza del rivestimento, che quindi deve essere necessariamente basato su un sistema semplice e in grado di ridurre al minimo la possibilità di errore. Il sistema a telaio e il fissaggio a scatto rispondono a queste esigenze. Operare su sottostrutture realizzate con profili metallici agevola inoltre la fase di messa in piombo della sottostruttura, per un’ottimale verticalità e orizzontalità del rivestimento. La possibilità di avere un profilato continuo orizzontale e delle piastre scorrevoli di fissaggio permette grosse tolleranze sulla posa della sottostruttura verticale. Il sistema di aggancio delle lastre a scatto è un’operazione di massima semplicità e con pochi margini di errore;
- sicurezza: la posa delle lastre con ganci presuppone che in questa fase non sia necessario l’utilizzo di chiavi o strumenti elettrici, evitando così la caduta dall’alto delle attrezzature di lavoro ed evitando il rischio di folgorazione. Anche in fase di installazione l’eventuale caduta del singolo gancio, viste le piccole dimensioni, non è fonte di rischi;
- facilità di manutenzione: la possibilità di posare ogni lastra in modo indipendente dalle lastre adiacenti permette lo smontaggio e il ri-montaggio del rivestimento. E’ quindi possibile sostituire lastre rotte, intervenire su lastre danneggiate o cromaticamente non uniformi, smontare porzioni di rivestimento per intervenire su condotti impiantistici e pluviali posati dietro ai rivestimenti, oppure smontare porzioni di rivestimento per ripristinare impermeabilizzazioni. Le operazioni di manutenzione con l’utilizzo di sistemi di ancoraggio e di supporto secondo la tecnica nota impongono a differenza un impiego di diverse ore di lavoro e lo smontaggio di ampie porzioni di rivestimento;
- riduzione dei costi: la velocità di posa già evidenziata si traduce direttamente in un risparmio sui costi di manodopera, che incidono in maniera rilevante sull’economicità di realizzazione di una facciata ventilata. L’utilizzo di materiali come l’alluminio permette da un lato di realizzare in un unico prodotto tutte le funzioni necessarie e richieste dal sistema, senza l’utilizzo di ulteriori elementi e viterie. Il peso contenuto si traduce dall’altro lato in un risparmio in termini di costi di trasporto. La possibilità installare il rivestimento dall’alto verso il basso permette lo smontaggio dei ponteggi in successione al montaggio del rivestimento, con una notevole diminuzione delle tempistiche di noleggio delle impalcature. In ultimo, la possibilità di smontaggio e montaggio delle lastre diminuisce i costi di manutenzione.
Il sistema di ancoraggio e di supporto della presente invenzione così concepito è suscettibile in ogni caso di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
L’ambito di tutela dell’invenzione è pertanto definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di ancoraggio e di supporto (10) per una pluralità di lastre di rivestimento (14, 14’) disposte in affiancamento tra loro per formare una superficie sostanzialmente continua, detto sistema (10) essendo configurato per essere vincolato ad una sottostruttura di supporto (12), destinata a sua volta ad essere fissata ad una parete (W) da rivestire, oppure per essere direttamente vincolato a detta parete (W) da rivestire, detto sistema (10) comprendendo: - una pluralità di profilati di supporto continui (16) disposti orizzontalmente, aventi ciascuno forma in sezione sostanzialmente ad L, in grado di essere operativamente accoppiati a detta pluralità di lastre di rivestimento (14, 14’); - una pluralità di piastrine di fissaggio (18) che collegano e vincolano, tramite mezzi di fissaggio (36) e lungo una direzione sostanzialmente orizzontale, ciascuno di detti profilati (16) a detta sottostruttura di supporto (12) oppure direttamente a detta parete (W), detto profilato (16) configurandosi quindi come elemento orizzontale di supporto di detta sottostruttura di supporto (12) o di detta parete (W); e - una pluralità di ganci (20) realizzati in materiale elasticamente deformabile, che si agganciano a scatto nella porzione inferiore di detto profilato (16) e sono in grado di essere operativamente accoppiati a detta pluralità di lastre di rivestimento (14, 14’), caratterizzato dal fatto che detto profilato (16) comprende una prima porzione superiore (38) avente forma in sezione sostanzialmente a C, dedicata all’inserimento scorrevole di dette piastrine di fissaggio (18), e che ciascuna di dette piastrine di fissaggio (18) è provvista di un profilo di guida (46) configurato per inserirsi lateralmente e scorrevolmente in detta porzione superiore (38), l’inserimento scorrevole consentendo a ciascuna di dette piastrine di fissaggio (18) di essere fissata in qualsiasi posizione lungo detto profilato (16), in modo da potersi adattare a qualsiasi modularità della sottostruttura di supporto (12) e/o della parete (W).
  2. 2. Sistema (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto profilato (16) comprende una seconda porzione inferiore (22) dedicata all’alloggiamento di detti ganci (20) e su cui si concentrano le forze di compressione e trazione di dette lastre di rivestimento (14, 14’), detta seconda porzione inferiore (22) essendo provvista di un’estremità sagomata con un dente (24) appositamente realizzato per facilitare l’inserimento di detti ganci (20) e per mantenere detti ganci (20) in posizione operativa, o di supporto delle relative lastre di rivestimento (14’), anche se sottoposti a forze di estrazione.
  3. 3. Sistema (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione inferiore (22) è provvista di nervature per collaborare efficacemente alla resistenza meccanica e torsionale di detto profilato (16).
  4. 4. Sistema (10) secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto profilato (16) comprende una terza porzione centrale (26) dedicata al sostegno delle lastre di rivestimento (14) collocate superiormente rispetto a detto profilato (16) e su cui si concentrano le forze di carico statico delle lastre di rivestimento (14) sostenute da detto profilato (16), detta terza porzione centrale (26) essendo sagomata ad L con una base di appoggio (28) sostanzialmente orizzontale unita ad un risalto continuo (30) orientato verticalmente, detto risalto (30) essendo configurato per inserirsi in un intaglio fresato (32) previsto sul bordo inferiore di ciascuna di dette lastre di rivestimento (14, 14’).
  5. 5. Sistema (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta terza porzione centrale (26) è provvista di almeno una nervatura trasversale (34), formante un angolo di circa 45° rispetto al piano di detta parete (W), che permette di scaricare con efficacia i carichi verticali provenienti da dette lastre di rivestimento (14, 14’) direttamente a detti mezzi di fissaggio (36) che uniscono detti profilati (16) a detta sottostruttura di supporto (12) o a detta parete (W).
  6. 6. Sistema (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che detto gancio (20) comprende una prima porzione anteriore (40) conformata per essere inserita a pressione in un intaglio fresato (32’) previsto sul bordo superiore di ciascuna di dette lastre di rivestimento (14, 14’).
  7. 7. Sistema (10) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione anteriore (40) presenta un labbro (42) leggermente aperto a forma di V e realizzato in modo tale da adattarsi all’ampiezza di detto intaglio fresato (32’) previsto sul bordo superiore di ciascuna di dette lastre di rivestimento (14, 14’).
  8. 8. Sistema (10) secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che detto gancio (20) comprende una seconda porzione posteriore (44) sagomata per essere accoppiata a scatto con detta prima porzione inferiore (22) di detto profilato (16), mediante impegno con il relativo dente (24).
  9. 9. Sistema (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta piastrina di fissaggio (18) è provvista di almeno un foro passante preformato (48) destinato ad accogliere detti mezzi di fissaggio (36) che uniscono detti profilati (16) a detta sottostruttura di supporto (12) o a detta parete (W).
  10. 10. Sistema (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto profilato (16) e detta piastrina di fissaggio (18) sono fabbricati in lega di alluminio da estrusione EN AW-6060.
  11. 11. Sistema (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti ganci (20) sono fabbricati in acciaio inox armonico.
  12. 12. Metodo per il montaggio di una pluralità di lastre di rivestimento (14, 14’), disposte in affiancamento tra loro per formare una superficie sostanzialmente continua, su una sottostruttura di supporto (12) oppure su una parete (W) utilizzando un sistema di ancoraggio e di supporto (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, il metodo comprendendo le fasi di: - posa e fissaggio dei profilati (16) sulla sottostruttura di supporto (12) o sulla parete (W), tramite una pluralità di piastrine di fissaggio (18) scorrevoli lungo detti profilati (16) e mezzi di fissaggio (36) che vincolano dette piastrine di fissaggio (18) alla sottostruttura di supporto (12) o alla parete (W), e regolazione in perfetto allineamento orizzontale di detti profilati (16), lo spazio fra un profilato (16) e quello sottostante o sovrastante essendo impostato come sostanzialmente pari all’altezza di ciascuna lastra di rivestimento (14, 14’); - posa di ciascuna lastra di rivestimento (14, 14’) mediante appoggio della parte inferiore della lastra di rivestimento (14, 14’) con il relativo intaglio fresato inferiore (32) in impegno con il risalto (30) previsto su detto profilato (16); - applicazione, nell’intaglio fresato (32’) previsto sul bordo superiore della lastra di rivestimento (14, 14’) di uno o più ganci (20); e - spinta in posizione verticale della lastra di rivestimento (14, 14’) fino a far scattare detti uno o più ganci (20) nell’apposito incavo (22) previsto su detto profilato (16).
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