ITMI20081073A1 - Un materiale ad elevata capacita' idroassorbente ed i suoi usi nella coltivazione di specie vegetali - Google Patents

Un materiale ad elevata capacita' idroassorbente ed i suoi usi nella coltivazione di specie vegetali Download PDF

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ITMI20081073A1
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Stefano Ricci
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“UN MATERIALE AD ELEVATA CAPACITA’ IDRO ASSORBENTE ED I SUOI USI NELLA COLTIVAZIONE DI SPECIE VEGETALI”
La presente invenzione ha per oggetto un materiale tessile del tipo tessuto non tessuto dotato di eccezionali capacità di assorbire e di rilasciare gradualmente l'acqua ed il suo uso nella coltivazione di specie vegetali, in vivaistica ed in orticoltura, in particolare, come pacciamante e/o come regolatore del grado di umidità del terreno e/o come isolante termico e/o per proteggere la specie vegetale dalle piante infestanti.
Il controllo e la regolazione della disponibilità dell'acqua sono requisiti essenziali per ottimizzare la crescita e la salute di semi, radici e piante. Problemi si verificano inevitabilmente se l'acqua viene razionata o se viene a mancare anche per brevi periodi. L'irrigazione manuale può richiedere tempi troppo lunghi e rivelarsi in certa misura inefficiente. Sistemi di irrigazione più complessi, in particolare, automatizzati, sono relativamente costosi e non sempre adattabili a molte applicazioni sia commerciali che domestiche,
Presso i vivai e le aziende florovivaistiche è diffuso l’utilizzo della pacciamatura per favorire la coltura in vaso e/o in terra delle piante e/o degli ortaggi. La pacciamatura consiste neU'apporre materiali di varia natura sullo strato di terriccio intorno alla piantina, con lo scopo, tra gli altri, di proteggere la coltura sia dall’eccessiva evaporazione di acqua sia dalla proliferazione di piante infestanti, sia dagli sbalzi di temperatura che si verificano nell'arco della giornata.
Allo stato attuale, per realizzare lo scopo sopra indicato, vengono prevalentemente utilizzati prodotti costituiti da fibre di varia natura, quali, ad esempio, agglomerati in fibre di cocco e/o juta, oppure anche film plastici. Dette fibre possono essere biodegradabili o non biodegradabili, a seconda che ne sia previsto il riutilizzo o meno.
Tuttavia, i prodotti a tutt'oggi comunemente impiegati non sono in grado di soddisfare completamente tutte le esigenze dei vivaisti e dei privati. In particolare, dette esigenze consistono nel:
- mantenere un grado di umidità sufficiente all’intemo del terreno nei periodi più siccitosi;
- proteggere l’apparato radicale, sviluppatosi nel vaso o nel terreno, dall’aumento della temperatura dovuto all 'irraggiamento solare;
- ridurre o eliminare la formazione di piante infestanti sulla superficie del terriccio circostante la pianta;
- favorire l’assorbimento ed il rilascio graduali di prodotti fertilizzanti, che potrebbero così essere dosati in basse quantità, riducendo sensibilmente il rischio che detti fertilizzanti percolino attraverso il terreno sottostante fino a raggiungere la falda acquifera;
- consentire l’applicazione di quantità molto più limitate di prodotti diserbanti (rispetto a quelle normalmente usate/necessarie in assenza di pacciamatura), dosandoli esattamente sulla superficie che ne richiede l’applicazione, evitando così l'inquinamento ambientale provocato da una loro applicazione in quantità incontrollata e con sistemi che non ne permettono il contenimento.
E' viva, quindi, nel settore la necessità di poter disporre di un prodotto in grado di dare una risposta adeguata alle necessità sopra elencate.
Scopo della presente invenzione è quello di fornire detta risposta.
La richiedente ha infatti inaspettatamente trovato che combinando almeno una fibra superassorbente con almeno un’altra fibra, biodegradabile e/o non biodegradabile, sia di origine naturale, sia di origine sintetica, è possibile ottenere un materiale tessile del tipo tessuto non tessuto in grado di fornire la desiderata risposta ai problemi precedentemente descritti.
Pertanto, forma un oggetto dell'invenzione detto materiale tessile comprendente le fibre sopra indicate, come descritto nella allegata rivendicazione indipendente.
Forma un altro oggetto dell’invenzione l’uso di dette fibre per realizzare un materiale tessile del tipo tessuto non tessuto dotato di eccezionali capacità di assorbire e di rilasciare gradualmente l'acqua, come descritto nella allegata rivendicazione indipendente.
Forma poi un ulteriore oggetto dell'invenzione l’uso di detto materiale nella coltivazione di specie vegetali, in particolare, come pacciamante e/o come regolatore del grado di umidità del terreno e/o come isolante termico e/o per proteggere la specie vegetale dalle piante infestanti, come descritto nella allegata rivendicazione indipendente.
Realizzazioni preferite dell'invenzione sono descritte nelle allegate rivendicazioni dipendenti.
Il materiale del tipo tessuto non tessuto oggetto dell’invenzione comprende preferibilmente un insieme di fibre tessili, opportunamente selezionate e dosate, fra loro miscelate o meno, e può essere prodotto in vari spessori ed in varie grammature per metro quadro ed utilizzato per la preparazione di prodotti differenti a seconda del tipo di applicazione scelta per la coltura di piante e di ortaggi.
Detto insieme di fibre comprende almeno una opportuna fibra superassorbente in combinazione con almeno un’altra fibra di origine naturale e/o sintetica, biodegradabile e/o non biodegradabile.
Per quanto riguarda le fibre superassorbenti, di norma vengono utilizzate fibre tessili sintetiche, adatte a dare un tessuto non tessuto, caratterizzate da una elevatissima capacità di assorbimento e ritenzione idrica. Tra queste, preferite sono quelle biodegradabili.
Dette fibre sono in grado di assorbire, trattenendola e rilasciandola poi gradualmente, acqua in quantità uguale o superiore al 100% del proprio peso; preferibilmente, in quantità uguale o superiore al 250%; più preferibilmente, in quantità uguale o superiore al 500%.
In una realizzazione particolarmente preferita dell'invenzione, vengono impiegate fibre superassorbenti in grado di assorbire acqua in quantità uguale o superiore al 1000% del proprio peso.
Tra le fibre superassorbenti particolarmente preferite si sono rivelate quelle a base di polimeri dell'acido acrilico (poliacrilati), preferibilmente reticolati tridimensionalmente (cross-linked) .
A solo titolo di esempio, assolutamente non limitativo, in una realizzazione preferita dell'invenzione viene utilizzato un terpolimero cross-linkato di acido acrilico (AA), metacrilato (MA) ed una piccola quantità di un monomero acrilato/metacrilato (SAMM), in cui l'acido acrilico è parzialmente neutralizzato a sale sodico dell'acido acrilico (AANa). I legami intercatena ( cross-links ) tra le catene polimeriche della fibra sono ottenuti tramite formazione di gruppi estere per reazione tra i gruppi acidi dell'acido acrilico ed i gruppi idrossile del monomero acrilato/metacrilato.
Detto terpolimero non fonde, ma comincia a decomporsi molto lentamente a temperature superiori a 200 °C. La densità delle fibre è di circa 1,4 g/ml.
Le altre fibre vengono selezionate tra un numero di fibre tessili, ciascuna delle quali è adatta a conferire al materiale particolari caratteristiche specifiche, quali, ad esempio:
- fibre tessili di origine vegetale, con caratteristiche morfologiche e fisiche (finezza, lunghezza, tenacità) adatte a svolgere una funzione di legante, isolante termico, schermo ai raggi solari UV e, contemporaneamente, adatte a biodegradarsi in tempi compatibili con il ciclo di vita previsto per i manufatti da realizzare (esempi preferiti di dette fibre: canapa naturale raffinata; kenaf naturale raffinato, juta naturale raffinata);
- fibre tessili di origine animale, con caratteristiche morfologiche e fisiche (finezza, lunghezza, tenacità) adatte a svolgere una funzione di legante, isolante termico, concimante, pacciamante e, contemporaneamente, adatte a biodegradarsi in tempi compatibili con il ciclo di vita previsto per i manufatti da realizzare (esempio preferito di dette fibre: lana da vello di pecora con finezze da 23 a 30 micron o maggiori);
- fibre tessili sintetiche chimicamente stabili, cioè non biodegradabili o parzialmente biodegradabili, con caratteristiche morfologiche chimiche e fisiche (finezza, lunghezza, tenacità) adatte a svolgere una funzione di legante, isolante termico, schermante ai raggi solari UV e, contemporaneamente, capaci di resistere all'azione di agenti biologici e climatici in modo tale da conferire stabilità e lunga durata nel tempo, allo scopo di favorire il riutilizzo dei manufatti per molte stagioni dopo il primo impianto (esempi preferiti, fra le fibre parzialmente stabili: fibre di rayon viscosa di origine cellulosica; fra quelle non biodegradabili: fibre in fiocco di poliestere con titolo preferibilmente da 3,3 a 12 dtex e taglio compreso fra 40 e 80 mm; fibre in fiocco di polipropilene di titolo da 4,4 a 18 dtex e taglio fra 40 e 80 mm);
- fibre tessili sintetiche chimicamente autocompostabili (quali, ad esempio, le fibre in PLA, acido polilattico) con caratteristiche morfologiche chimiche e fisiche (finezza, lunghezza, tenacità) adatte a svolgere una funzione di legante, isolante termico, schermante ai raggi solari UV e, contemporaneamente, adatte all'autocompostaggio, per conferire ai manufatti sia biodegradabilità che capacità fertilizzanti.
Preferite, tra le fibre naturali di origine vegetale, si sono rivelate le fibre a base di: cellulosa, kenaf, juta, lino, canapa.
Preferite, tra le fibre naturali di origine animale, si sono rivelate le fibre a base di: lana di pecora o di capra o di altri ovini a vello tosabile.
Preferite, tra le fibre sintetiche non biodegradabili, si sono rivelate le fibre a base di: poliolefine, quali polipropilene o polietilene; poliesteri aromatici, ad esempio, polietilentereftalato; poliammidi.
Preferite, tra le fibre sintetiche biodegradabili, si sono rivelate le fibre a base di: poliesteri alifatici, acido poliglicolico (PGA), acido polilattico (PLA), acido polibutirrico (PHB); policaprolattone (PCL); copoliesteri; poliesterammidi; particolarmente preferite, si sono rivelate le fibre a base di acido polilattico (PLA).
Dette fibre di cui sopra sono note e commercialmente reperibili. In alternativa, le medesime sono ottenibili tramite processi sintetici comunemente usati e ben noti al tecnico del settore.
Le fibre componenti il materiale del tipo tessuto non tessuto secondo la presente invenzione vengono scelte e dosate dal tecnico, in base alle sue conoscenze del settore, in modo da raggiungere i requisiti tecnici desiderati per il tipo di materiale che si vuole realizzare.
Per quanto riguarda detta almeno una fibra superassorbente, questa è presente in una quantità compresa da 20% a 60% in peso, preferibilmente da 25% a 55% in peso, più preferibilmente da 28% a 45% in peso, rispetto al peso complessivo del materiale.
Per quanto riguarda detta almeno un'altra fibra, diversa da detta almeno una fibra superassorbente, questa è presente in quantità compresa da 40% a 80% in peso, preferibilmente da 45% a 75% in peso, più preferibilmente da 55% a 72% in peso, rispetto al peso complessivo del materiale.
Il materiale tessuto non tessuto secondo l'invenzione ha la capacità di assorbire l’acqua in misura uguale o superiore al 100% del proprio peso; preferibilmente, uguale o superiore al 250%; più preferibilmente, uguale o superiore al 500%. Il materiale della presente invenzione comprende almeno uno strato di tessuto non tessuto.
In una realizzazione preferita dell'invenzione, il materiale tessuto non tessuto viene prodotto tramite coesionatura meccanica di una miscela delle fibre tessili desiderate. Detto materiale è preferibilmente ottenuto tramite un processo di agugliatura, previa intima miscelazione e cardatura delle desiderate tipologie di fibre tessili. Il materiale che si ottiene ha l’aspetto e la morfologia di un feltro. In un'altra realizzazione preferita, il materiale dell'invenzione viene prodotto tramite coesionatura meccanica di differenti strati di materiale tessuto non tessuto, ciascuno preparato in precedenza, ad esempio, senza premiscelare intimamente tutte le fibre componenti oppure preparando diverse miscele di fibre. Anche in questo caso, il materiale è preferibilmente ottenuto tramite un processo di agugliatura, previa cardatura delle desiderate tipologie di fibre tessili. Il materiale che si ottiene è un materiale multistrato composto da strati di materiale tessuto non tessuto diversi tra di loro, avente l’aspetto e la morfologia di un feltro.
Di norma, i materiali sopra descritti vengono prodotti sotto forma di un telo tessile in rotoli o in fogli.
A questo punto, il materiale secondo l'invenzione può essere inoltre trattato con piccole dosi di prodotti ad azione antigerminativa e/o fertilizzante e/o fitofarmaceutica, che restano efficaci sul materiale anche dopo ripetute innaffiature.
Il materiale oggetto della presente invenzione si è dimostrato un coadiuvante straordinariamente utile nella coltivazione di specie vegetali, ad esempio, in florovivaistica ed in orticoltura, grazie, in particolare, alle sue seguenti caratteristiche:
- per la sua elevata capacità di assorbimento e di ritenzione dell’acqua, ne impedisce l’evaporazione troppo veloce e costituisce una riserva idrica utile per favorire l’accrescimento delle piante anche in condizioni siccitose, consentendo un risparmio idrico, sperimentalmente valutato, compreso dal 40% al 60%;
- per le sue caratteristiche pacciamanti, costituisce un elemento protettivo contro la nascita, la crescita e la diffusione delle erbe infestanti indesiderate sulla superficie dei vasi o sul terreno circostante le piante;
- per le sue capacità di isolamento termico e schermatura dai raggi solari UV costituisce una protezione delle piante, in particolare, quelle in vaso, contro gli effetti negativi delle punte estreme del caldo estivo.
Detto materiale può essere utilizzato come tale, cioè, in forma di rotoli o fogli, per effettuare la ricopertura di tratti anche estesi di terreno.
Inoltre, detto materiale è utilizzato per la realizzazione di diversi manufatti da utilizzare nelle applicazioni florovivaistiche (sia di tipo industriale che hobbi stiche/domesti che) .
A solo titolo di esempio assolutamente non limitativo, alcuni dei manufatti vantaggiosamente ottenibili dal materiale di cui sopra sono:
- dischi pacciamanti, a diametro variabile, da inserire sopra i vasi di cultura delle piante, ornamentali e non;
- fodere di rivestimento interno per vasetteria da applicare a modo di "guscio" o “calza” interna al vaso/conteniture di cultura;
- dischi/cuscinetti-fondo vaso da posizionare sul fondo del vaso/contenitore prima della deposizione del terriccio;
- teli o spezzoni di teli, di varie forme e misure, da applicare sotto le piantine per la coltura in piena terra.
La Figura 1 allegata illustra schematicamente, a titolo esemplificativo, un disco pacciamante (a) (in visione dall’alto) ed una "calza" di rivestimento interno per vaso (b) (in visione laterale) realizzati con il materiale della presente invenzione. Tramite un'opportuna selezione delle fibre componenti, il materiale dell'invenzione ed i suoi manufatti applicativi possono essere progettati per risultare:
- biodegradabili, ovvero compostabili, destinati a venir assorbiti completamente dal terriccio/terreno di cultura senza dover ricorrere alla rimozione o allo smaltimento del prodotto stesso (particolarmente utili per uso domestico); oppure
- non biodegradabili, destinati al riuso in stagioni successive a quella di primo impianto (particolarmente utili per uso vivaistico e colturale industriale).
A titolo di esempio non limitante viene qui di seguito descritta nei dettagli la preparazione di alcuni materiali preferiti dell'invenzione.
ESEMPIO 1
La preparazione descritta in questo esempio è di applicabilità generale e può essere vantaggiosamente utilizzata, mutatis mutandis, dal tecnico esperto per preparare anche gli altri tessuti dell’invenzione.
Tutte le varianti possibili del procedimento descritto fanno comunque parte della comune conoscenza del tecnico del settore e possono essere applicate dallo stesso alla realizzazione dei vari tessuti dell’ invenzione, a seconda delle necessità realizzative della medesima.
Realizzazione di un feltro agugliato avente le seguenti caratteristiche:
2
Peso: circa 750 g/m
Spessore: circa 6 mm
Assorbimento acqua: circa 1500% p/p
- Prima fase:
realizzazione, con metodi tradizionali, di una miscela di fibre così composta: 30% fibra di kenaf
30% fibra superassorbente tipo SAF 122/52/10
40% lana di pecora Moretto.
- Seconda fase:
miscelazione intima delle fibre di cui sopra tramite stratificazione orizzontale in apposite camere di miscelazione e successivo prelievo per falde verticali.
- Terza fase:
cardatura della fibre, in appositi macchinari “ carde” per la miscelazione intima e realizzazione di un doppio velo di peso compreso da 10 a 30 g/m .
- Quarta fase:
faldatura dei veli cardati e loro stratificazione su nastro trasportatore.
- Quinta fase:
agugliatura della falda suddetta tramite passaggio in sequenza attraverso 4 macchine agugliatrici, che realizzano la legatura/compattatura meccanica della falda stessa fino ad ottenere un telo tessile tessuto non tessuto; in questa fase si applicano da 200 a 350 punti di legatura per cm di manufatto, in relazione allo spessore ed alla consistenza finale da raggiungere.
Alla fine di questa fase il materiale ha la consistenza di un telo tessile ed è reso disponibile in rotoli.
- Sesta fase (opzionale):
il materiale così realizzato viene ulteriormente trattato con una soluzione acquosa di fitofarmaci, ad esempio antigerminativi, con lo scopo di esaltare la capacità di inibire l’insorgenza e lo sviluppo di erbe infestanti.
Preferibilmente, il trattamento consiste in una spruzzatura superficiale di una soluzione acquosa, fortemente diluita di diserbanti.
Un esempio di detta soluzione è fornito dalla seguente miscela:
- un erbicida a base di Ossidiazolinone (5-tert-butyl-3-(2,4-dichloro-5-isopropoxyphenyl)-l,3,4-oxadiazol-2(3H)-oné), in quantità compresa da 0,1% a 0,5% in peso, rispetto al peso complessivo della soluzione;
- un erbicida a base di Isoxabene (N-[3-(l-ethyl-l-methylpropyl)-J2-oxazol-5 -ylJ-2,6-dimethoxybenzamide), in quantità compresa da 0,2% a 1%, rispetto al peso complessivo della soluzione;
- acqua in quantità compresa da 99,7% a 98,5 %.
(le dosi possono variare da caso a caso a seconda del/dei fitofarmaci usati ed alla loro concentrazione originale).
La soluzione così preparata viene spruzzata sul materiale in rotoli in una quantità compresa da 50 a 100 g/m .
Ad esempio, nel caso di un disco da 20 cm di diametro, si applicano da 1,6 a 3,2 g della soluzione precedente, corrispondenti, mediamente, a 0,02 grammi di fitofarmaco per disco.
Il dato risulta particolarmente vantaggioso se paragonato ai 2-5 grammi vaso usualmente dosati dal vivaista da 1 a 3 volte a stagione, con un risparmio di oltre il 90% di fitofarmaco utilizzato.
- Settima fase: taglio e confezionamento
il materiale ottenuto con il procedimento sopra descritto (trattato o meno con fitofarmaci) viene fustellato in forme opportune, a seconda della sua destinazione d’uso, per preparare, ad esempio:
- copri-vaso (quali, dischi di vario diametro con finalità prevalentemente pacciamanti ed antierbacce);
- camicie/"calze" per rivestimento interno del vaso (con finalità di riserva idrica e isolamento daH’irraggiamento estivo);
- dischi/cuscinetti fondo-vaso (con finalità di riserva idrica).
ESEMPIO 2
Seguendo la procedura dell'esempio 1 è stato realizzato un feltro agugliata avente le seguenti caratteristiche:
Peso: circa 900 g/m<2>
Spessore: circa 8 mm
Assorbimento acqua: circa 750% p:p,
da una miscela di fibre così composta:
66% fiocco di Poliestere 6,6 dtex x 60 mm
34% fibra superassorbente SAF 122/52/10, costituita da catene polimeriche di acrilati e metacrilati salificati con sali di sodio.
ESEMPIO 3
Seguendo la procedura dell'esempio 1 è stato realizzato un feltro agugliato avente le seguenti caratteristiche:
Peso: circa 600 g/m
Spessore: circa 5 mm
Assorbimento acqua: circa 1500 % p:p,
da una miscela di fibre così composta:
20% fiocco di Polipropilene 6,6 dtex x 60 mm
20 % fiocco di Polipropilene 3,3 dtex x 60 mm
10 % fiocco di Poliestere coestruso tipo Poliestere/Copoliestere coassiale 4,2 dtex x 52 mm
50% fibra superassorbente SAF 122/52/10, costituita da catene polimeriche di acrilati e metacrilati salificati con sali di sodio.
Con l’utilizzo dei dischi, “calze”, teli, cuscinetti fondo-vaso realizzati con il materiale tessuto non tessuto della presente invenzione è stato dimostrato sperimentalmente che la resa produttiva del vivaio migliora di oltre il 10 %. Contemporaneamente, si sono ottenuti consumi ridotti di acqua e di antigerminativo, come già in precedenza indicato, mantenendo inoltre più costante la temperatura aH’intemo del vaso.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un materiale del tipo tessuto non tessuto comprendente almeno una fibra superassorbente in combinazione con almeno un’altra fibra di origine naturale e/o sintetica, biodegradabile e/o non biodegradabile, caratterizzato da un’elevata capacità di assorbire e di rilasciare gradualmente l’acqua.
  2. 2. Il materiale secondo la rivendicazione 1, in cui detta fibra superassorbente è in grado di assorbire acqua in quantità uguale o superiore al 100% del proprio peso; preferibilmente, in quantità uguale o superiore al 250%; più preferibilmente, in quantità uguale o superiore al 500%.
  3. 3. Il materiale secondo la rivendicazione 2, in cui detta fibra superassorbente è in grado di assorbire acqua in quantità uguale o superiore al 1000% del proprio peso.
  4. 4. Il materiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta fibra superassorbente è presente in una quantità compresa da 20% a 60% in peso, preferibilmente da 25% a 55% in peso, più preferibilmente da 28% a 45% in peso, rispetto al peso complessivo del materiale.
  5. 5. Il materiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta fibra superassorbente è biodegradabile.
  6. 6. Il materiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta fibra superassorbente è una fibra a base di polimeri dell'acido acrilico reticolati tridimensionalmente; preferibilmente, detta fibra è un terpolimero cross-linkato di acido acrilico, metacrilato ed un monomero acrilato/metacrilato, in cui l'acido acrilico è parzialmente neutralizzato a sale sodico dell'acido acrilico.
  7. 7. Il materiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno una altra fibra è selezionata tra: - fibre tessili di origine vegetale biodegradabili; - fibre tessili di origine animale biodegradabili; - fibre tessili sintetiche non biodegradabili o parzialmente biodegradabili; - fibre tessili sintetiche chimicamente autocompostabili biodegradabili.
  8. 8. Il materiale secondo la rivendicazione 7, in cui dette fibre sono selezionate tra: - fibre naturali di origine vegetale a base di: cellulosa, kenaf, juta, lino, canapa; - fibre naturali di origine animale a base di: lana di pecora o di capra o di altri ovini a vello tosabile; - fibre sintetiche non biodegradabili a base di: poliolefine, polipropilene o polietilene; poliesteri aromatici, polietilentereftalato; poliammidi; - fibre sintetiche biodegradabili a base di: poliesteri alifatici, acido poliglicolico, acido polilattico, acido polibutirrico; policaprolattone; copoliesteri; poliesterammidi.
  9. 9. Il materiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 e 8, in cui detta almeno un'altra fibra è presente in una quantità compresa da 40% a 80% in peso, preferibilmente da 45% a 75% in peso, più preferibilmente da 55% a 72% in peso, rispetto al peso complessivo del materiale.
  10. 10. Il materiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto materiale è in grado di assorbire e ritenere acqua in quantità uguale o superiore al 100% del proprio peso; preferibilmente, in quantità uguale o superiore al 250%; più preferibilmente, in quantità uguale o superiore al 500%.
  11. 11. Il materiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto materiale è composto da uno o più strati di materiale tessuto non tessuto uguali o diversi tra di loro.
  12. 12. Il materiale secondo la rivendicazione 11, in cui ogni strato è costituito da una singola fibra o da più fibre intimamente miscelate tra di loro.
  13. 13. Uso di un materiale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in vivaistica e/o in orticoltura.
  14. 14. L'uso secondo la rivendicazione 13, come pacciamante e/o come regolatore del grado di umidità del terreno e/o come isolante termico e/o per proteggere le specie vegetali dalle piante infestanti.
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