ITMI20070615A1 - Impianto di riscaldamento a integrazione di energia solare e metodo di riscaldamento attuabile mediante tale impianto - Google Patents

Impianto di riscaldamento a integrazione di energia solare e metodo di riscaldamento attuabile mediante tale impianto Download PDF

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ITMI20070615A1
ITMI20070615A1 IT000615A ITMI20070615A ITMI20070615A1 IT MI20070615 A1 ITMI20070615 A1 IT MI20070615A1 IT 000615 A IT000615 A IT 000615A IT MI20070615 A ITMI20070615 A IT MI20070615A IT MI20070615 A1 ITMI20070615 A1 IT MI20070615A1
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IT
Italy
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hot water
water
primary
heating
storage tank
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IT000615A
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Marco Corsini
Severino Corsini
Francesco Pennati
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Gruppo Imar S P A
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Description

Impianto di riscaldamento a integrazione di energia solare e metodo di riscaldamento attuabile mediante tale impianto
DESCRIZIONE
Slondo dell invenzione
La presente invenzione riguarda un impianto di riscaldamento a integrazione di energia solare per la produzione dì acqua calda primaria di riscaldamento ambienti e di acqua calda sanitaria.
Questa invenzione riguarda altresì un metodo di riscaldamento a integrazione di energia solare per la produzione di acqua calda primaria di riscaldamento ambienti e di acqua calda sanitaria attuabile mediante il suddetto impianto di riscaldamento.
Arte correlata
Nel campo degli impianti di riscaldamento in generale ed in particolare per quelli di tipo domestico, è sempre più sentita l’esigenza di produrre l’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti e l’acqua calda sanitaria sfruttando al massimo le cosiddette energie rinnovabili, come ad esempio l’energia solare, in modo da ridurre l’utilizzo di combustibili fossili ed il conseguente impatto ambientale.
Allo scopo di soddisfare almeno in parte questa esigenza sono stati proposti impianti dì riscaldamento a integrazione di energia solare comprendenti una caldaia del tipo cosiddetto combinato includente almeno una unità termica per la produzione di acqua calda primaria per il riscaldamento ambienti ed almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua per la produzione di acqua calda sanitaria, in cui una aliquota di acqua calda sanitaria dì pronto utilizzo viene accumulata in un apposito serbatoio di accumulo collegato al circuito idraulico secondario (quello appunto dell’acqua calda sanitaria) e riscaldata mediante almeno un pannello solare atto a captare la luce solare ed a convertirla in calore.
Gli impianti di riscaldamento a integrazione di energia solare di questo tipo presentano però una serie di inconvenienti ad oggi insuperati.
Un primo inconveniente, fortemente limitante nell’ottica della riduzione sempre più marcata delle volumetrie abitative in atto nel mercato edilizio, è correlato al fatto che il circuito idraulico secondario degli impianti di riscaldamento viene mantenuto a pressioni solitamente comprese tra 3 e 8 bar per cui il serbatoio di accumulo dell’acqua calda sanitaria deve essere progettato in modo da soddisfare agli stringenti requisiti che regolano la fabbricazione dei contenitori atti a resistere a pressioni di questo tipo. In conseguenza di ciò, la forma che può essere adottata è invariabilmente quella cilindrica con una grave limitazione del volume massimo del serbatoio che può essere installato in appartamento e che generalmente non supera i 60-80 litri.
Un secondo inconveniente è correlato al fatto che gli impianti di riscaldamento con accumulo di acqua calda sanitaria non consentono una agevole regolazione della temperatura di quest’ ultima, la quale può essere ottenuta variando la temperatura dell'acqua calda sanitaria immagazzinata nel serbatoio di accumulo, ed eventualmente miscelando quest'ultima con acqua fredda proveniente dalla rete idrica.
Se da un lato l'inerzia termica dell'acqua sanitaria accumulata non consente in assenza di miscelazione un rapido adeguamento al valore di temperatura voluto, dall’altro lato una efficace miscelazione di acqua calda e fredda può essere ottenuta soltanto predisponendo opportuni dispositivi che complicano rimpianto sanitario da un punto di vista strutturale e ne fanno aumentare i costi.
La flessibilità di tale regolazione è inoltre limitata dal fatto che la temperatura dell'acqua immagazzinata nel serbatoio di accumulo non può superare i 50-55°C: oltre tali valori, infatti, si ha la formazione di estesi depositi calcarei sui mezzi di riscaldamento previsti nel serbatoio di accumulo, generalmente un serpentino in cui circola un idoneo liquido termovettore riscaldato dal pannello solare.
Ulteriori inconvenienti e limitazioni di carattere strutturale degli impianti di riscaldamento con accumulo di acqua calda sanitaria sono inoltre correlati alla necessità di prevedere comunque una pulizia periodica del serbatoio e di garantire adeguate caratteristiche del serbatoio da un punto di vista funzionale e igienico-sanitario.
Per soddisfare queste necessità, i serbatoi di accumulo devono essere realizzati in materiali adatti - generalmente acciaio speciale porcellanato - di elevato costo, come più sopra citato devono essere opportunamente dimensionati per resistere alla pressione di collaudo del circuito sanitario deirimpianto che in taluni Paesi arriva fino a 22 bar, e devono infine prevedere coperchi flangiati per consentirne l'apertura in sede di pulizia.
Sommario dell’ invenzione
Il problema tecnico alla base della presente invenzione è pertanto quello di escogitare e mettere a disposizione un impianto ed un metodo di riscaldamento a integrazione di energia solare che consentano di sfruttare al meglio l’apporto dell’energia solare superando ai tempo stesso gli inconvenienti presentati dalla tecnica nota citata.
In accordo con un primo aspetto dell’invenzione, tale problema viene risolto da un impianto di riscaldamento per la produzione di acqua calda primaria di riscaldamento ambienti e di acqua calda sanitaria comprendente;
- una caldaia del tipo cosiddetto combinato comprendente almeno una unità termica per la produzione di acqua calda primaria di riscaldamento ambienti ed almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua per la produzione di acqua calda sanitaria selettivamente in relazione di scambio termico con detta almeno una unità termica; - un circuito idraulico primario per la circolazione dell’acqua primaria di riscaldamento ambienti tra detta unità termica per la produzione di acqua calda primaria, detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua ed almeno una utenza termica di riscaldamento ambienti;
- almeno un pannello solare per la captazione della luce solare e la conversione di essa in calore;
il quale si caratterizza per il fatto di comprendere ulteriormente in detto circuito idraulico primario almeno un serbatoio di accumulo dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti in relazione di scambio termico con detto almeno un pannello solare.
Nell'ambito della presente descrizione e delle successive rivendicazioni, con il termine di: caldaia del tipo cosiddetto combinato, si intende indicare una caldaia in grado di erogare sia acqua calda di riscaldamento ambienti o acqua primaria, sia acqua calda per uso sanitario.
NelPambito della presente descrizione e delle successive rivendicazioni, con il termine di: acqua primaria di riscaldamento ambienti, si intende indicare non solo acqua della rete idrica, ma anche un qualsiasi liquido termovettore (ad esempio acqua di rete includente idonei additivi) in grado di ricevere/cedere calore da/a una sorgente termica e di trasportare il calore in punti diversi di un impianto in cui tale liquido circola.
NelPambito della presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, con il termine di: unità termica, si intende indicare una unità comprendente almeno un combustore alimentato con un idoneo combustibile in fase gassosa o in fase liquida, ad esempio metano o gasolio, e dispositivi di scambio termico, ad esempio uno o più scambiatori di calore gas-liquido, atti a trasferire il calore della combustione all’acqua primaria di riscaldamento ambienti.
Nell' ambito della presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, con il termine di: utenza termica di riscaldamento ambienti, sì intende infine indicare un qualunque apparato atto a cedere calore ad un ambiente, come ad esempio un radiatore od un pannello radiante a pavimento.
In accordo con la presente invenzione, la capacità deirimpianto di riscaldamento di sfruttare al massimo l’energia solare così da ridurre il più possibile l' utilizzo dei combustibili fossili nell’unità termica della caldaia viene ottenuta immagazzinando energia termica di origine solare in una aliquota dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti accumulata in un serbatoio di accumulo collegato al circuito idraulico primario ed in relazione dì scambio termico con il suddetto almeno un pannello solare.
In tal modo, è vantaggiosamente possibile sfruttare l’energia termica di origine solare utilizzando quale "vettore" dell'energia solare accumulata, lo stesso fluido (l’acqua primaria dì riscaldamento ambienti) che viene impiegato quale fluido riscaldante nelle caldaie di tipo combinato e che viene fatto circolare in un circuito, quello primario, mantenuto a bassa pressione generalmente compresa tra 0,5 e 3 bar.
Grazie a tale caratteristica, il serbatoio di accumulo non deve più sottostare agli stringenti requisiti richiesti ai serbatoi ad alta pressione della tecnica nota, ma può essere dimensionato così da accumulare un volume decisamente maggiore di acqua calda (ad esempio da 150 a 300 litri) e conformato nel modo più appropriato per ridurre al minimo l’ingombro complessivo dell’impianto ed ottimizzare gii spazi.
In accordo con l’invenzione, risulta pertanto vantaggiosamente possibile accumulare volumi di acqua calda primaria in grado di consentire l’ammortamento in tempi ragionevoli delle maggiori spese di installazione di un impianto a integrazione di energia solare rispetto ad un impianto di riscaldamento dì tipo convenzionale.
Questa vantaggiosa caratteristica viene inoltre conseguita con un impianto molto compatto, che si presta ad essere inserito in una nicchia ricavata in un muro portante o divisorio di una abitazione dì limitata profondità (ad esempio circa 30 cm). Caratteristiche preferite dell’ impianto di riscaldamento secondo l' invenzione sono definite nelle allegate rivendicazioni dipendenti 2-12 il cui contenuto è qui integralmente incorporato per riferimento.
In accordo con un suo secondo aspetto, la presente invenzione riguarda un metodo di riscaldamento per la produzione di acqua calda primaria di riscaldamento ambienti e di acqua calda sanitaria comprendente le fasi di:
a) promuovere la circolazione dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti tra almeno una unità termica per la produzione di detta acqua calda primaria e almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua per la produzione di acqua calda sanitaria o almeno una utenza termica di riscaldamento ambienti; b) accumulare una aliquota di detta acqua calda primaria in almeno un serbatoio di accumulo;
c) riscaldare detta aliquota di acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio di accumulo mediante scambio tenni co con almeno un pannello solare atto a captare la luce solare ed a convertirla in calore;
d) inviare almeno una parte dell’aliquota di acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio di accumulo verso detta unità termica per la produzione di acqua calda primaria, verso detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua o verso detta almeno una utenza termica di riscaldamento ambienti ogniqualvolta la temperatura di detta aliquota di acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio è superiore alla temperatura dell’acqua calda primaria di ritorno verso detta unita termica da detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua o da detta almeno una utenza termica di riscaldamento ambienti.
Grazie al suddetto combinato di caratteristiche e come più sopra esposto, il metodo di riscaldamento dell'invenzione consente vantaggiosamente di sfruttare al massimo l’energia solare riducendo il più possibile l’utilizzo dei combustibili fossili immagazzinando energia termica di origine solare mediante l’accumulo di una aliquota dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti in un serbatoio collegato al circuito idraulico primario ed in relazione di scambio termico con il pannello solare.
Tale metodo, a fronte di una struttura di impianto sostanzialmente equivalente a quella delle caldaie e degli impianti di riscaldamento della tecnica nota, permette vantaggiosamente di conseguire il desiderato risparmio di combustibili fossili ammortizzando in tempi ragionevoli le maggiori spese di installazione di un impianto a integrazione di energia solare rispetto ad un impianto di riscaldamento di tipo convenzionale.
Come più sopra esposto, questa vantaggiosa caratteristica viene conseguita con un impianto molto compatto, che si presta ad ottimizzare gli spazi a disposizione in una abitazione.
Caratteristiche preferite del metodo di riscaldamento secondo l’invenzione sono definite nelle allegate rivendicazioni dipendenti 14-24 il cui contenuto è qui integralmente incorporato per riferimento.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione di alcune forme di realizzazione preferite di essa, fatta qui di seguito, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni;
- la figura 1 mostra in vista prospettica una rappresentazione schematica di un impianto di riscaldamento ad integrazione di energia solare in accordo con una forma di realizzazione preferita della presente invenzione;
- la figura 2 mostra uno schema idraulico semplificato dell’ impianto di riscaldamento in accordo con la forma di realizzazione preferita di figura 1.
Descrizione dettagliata delle forme di realizzazione attualmente preferite
In tali figure, con 1 è complessivamente indicato un impianto di riscaldamento ad integrazione di energia solare per la produzione di acqua calda primaria di riscaldamento ambienti e di acqua calda sanitaria secondo una forma di realizzazione attualmente preferita dell’ invenzione.
L’impianto 1 comprende una caldaia 2 del tipo cosiddetto combinato, ad esempio una caldaia murale, comprendente un involucro 3, sostanzialmente parallelepìpedo, all'interno del quale sono convenzionalmente supportati i vari componenti della caldaia 2, schematizzati nelle figure 1 e 2, e comprendenti un pannello di comando 4 includente una centralina elettronica, di per sé nota, per il controllo e la regolazione della caldaia 2, almeno ima unità termica 5 per la produzione di acqua calda primaria per il riscaldamento ambienti ed almeno uno scambiatore di calore 6 acqua-acqua per la produzione di acqua calda sanitaria selettivamente in relazione di scambio termico con l’unità termica 5 come meglio apparirà nel seguito.
L’unità termica 5 comprende in modo di per sé noto non rappresentato in maggior dettaglio nelle figure, una camera di combustione nella quale si realizza per mezzo di un bruciatore la combustione di un idoneo combustibile, ad esempio gas metano, ed uno scambiatore di calore gas-liquido in corrispondenza dei quale avviene lo scambio termico tra i gas di combustione e l’acqua primaria di riscaldamento ambienti,
Il gas combustibile è alimentato al bruciatore tramite una linea di alimentazione munita di una valvola di regolazione della portata del combustibile, di per sé convenzionale, anch’essa non rappresentata.
Preferibilmente l' unità termica 5 è del tipo a condensazione, cioè in grado di recuperare il calore latente di condensazione dei gas dì combustione. Ciò permette di conferire alla caldaia 2 rendimenti più elevati rispetto a quelli tipici di unità termiche convenzionali. Preferibilmente, lo scambiatore di calore 6 acqua-acqua è uno scambiatore di calore del tipo a piastre, il quale ha una struttura particolarmente semplice, vantaggiosa per limitare le possibilità di rottura e per facilitare le operazioni di manutenzione, come ad esempio le operazioni di rimozione di eventuali depositi di fanghi nelle zone più basse dello scambiatore.
L'impianto 1 comprende inoltre un circuito idraulico primario, complessivamente indicato con 7 nelle figure, per la circolazione dell’acqua primaria di riscaldamento ambienti tra l'unita termica 5, lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 ed almeno una utenza termica U di riscaldamento ambienti, come ad esempio un radiatore di per sé convenzionale.
Il circuito idraulico primario 7 comprende un condotto 8 di ritorno verso l’unità termica 5 dell’acqua primaria proveniente da una sezione dell’impianto di riscaldamento I includente l’utenza termica U di riscaldamento ambienti ed un condotto di mandata 9 dalia suddetta unità termica 5 verso le utenze termiche (scambiatore di calore acquaacqua 6 o l’utenza termica U di riscaldamento ambienti).
Il condotto 9 è collegato a mezzi valvolari 10, ad esempio una valvola a tre vie, destinata ad instaurare un collegamento di fluido tra l’unità termica 5 e alternativamente lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o l’impianto di riscaldamento ambienti.
A tale scopo, il circuito idraulico primario 7 comprende rispettivi condotti 11 e 12.
Un ulteriore condotto 13 assicura il collegamento di fluido dello scambiatore di calore acqua-acqua 6 con almeno una pompa di circolazione 14, preferibilmente del tipo a portata variabile, atta a promuovere la circolazione dell’acqua calda primaria nel circuito idraulico primario 7 in modo tale da mantenere al valore più elevato possibile la differenza di temperatura tra l’acqua calda primaria in uscita ed in ingresso all’ unità termica 5 così da favorire al massimo in funzionamento in condensazione.
Nell’ambito della forma di realizzazione preferita illustrata in figura 2. il condotto 8 di ritorno dell'acqua primaria proveniente dalla sezione di riscaldamento ambienti dell' impianto 1 verso l’unità termica 5 si collega ai condotto 13 a monte della pompa di circolazione 14.
Nell’ambito della presente descrizione, i termini di: “a monte” e di: “a valle” si devono intendere con riferimento al verso di circolazione del l’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti , indicato dalle frecce in figura I .
Il circuito idraulico primario 7 comprende inoltre un vaso di espansione dell’acqua calda primaria ed una valvola di sfiato automatico per evacuare l’aria presente nel circuito durante la fase di riempimento, di per sé convenzionali non rappresentate, entrambi posizionati a valle del l’unità termica 5.
in modo di per sé convenzionale, lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 è in comunicazione di fluido con un circuito idraulico secondario 15, per il prelievo di acqua sanitaria fredda dalla rete idrica e l'invio di acqua sanitaria calda verso le utenze, comprendente un condotto di ingresso 16 ed un condotto di uscita 17 dallo scambiatore di calore 6.
I suddetti condotti 8, 12 del circuito idraulico primario e 16, 17 del circuito idraulico secondario sono muniti di raccordi, di per sé convenzionali non rappresentati, per il collegamento con la parte del circuito idraulico primario 7 esterna alla caldaia 2 a sua volta munita di corrispondenti raccordi, anch'essi non illustrati, destinati ad essere innestati a tenuta su di essi.
In accordo con l’invenzione, l' impianto 1 comprende almeno un pannello solare 18, di per sé convenzionale, per la captazione della luce solare e la conversione di essa in calore ed almeno un serbatoio 19 di accumulo dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti in relazione di scambio termico con il pannello solare 18.
Il serbatoio 19 è collegato al circuito idraulico primario 7 con il quale è in comunicazione di fluido tramite mezzi valvolari 20 atti a consentire il prelievo dell’acqua calda primaria dal serbatoio stesso.
Grazie a tale caratteristica, il serbatoio 19 di accumulo può essere vantaggiosamente dimensionato così da accumulare un volume di acqua calda primaria (ad esempio 150 litri) sufficiente a garantire un ammortamento in tempi ragionevoli dell' impianto 1 e può essere vantaggiosamente conformato nel modo più appropriato per ridurre al minimo l’ingombro complessivo dell’ impianto 1 ed ottimizzare gli spazi.
A puro titolo di esempio, il serbatoio 19 di accumulo può essere di forma parallelepipeda, così come illustrato in figura 1, in modo tale da poter essere incassato assieme alla caldaia 2 in una nicchia di dimensioni molto contenute (ad esempio: altezza: 215 cm, larghezza: 150 cm, profondità: 24 cm) che può essere facilmente predisposta in una abitazione o in un appartamento.
Preferibilmente, i mezzi valvolari 20 comprendono una valvola miscelatrice, preferibilmente del tipo a tre vie, atta a mettere selettivamente in comunicazione di fluido il serbatoio 19 di accumulo con l’unità termica 5, lo scambiatore di calore acquaacqua 6 o con l’utenza termica U di riscaldamento ambienti.
A tale scopo, U circuito idraulico primario 7 comprende preferibilmente un primo condotto 21 per il collegamento della pompa 14 con la valvola miscelatrice a tre vie 20, un secondo condotto 22 esteso tra tale, valvola e una zona di fondo del serbatoio 19 di accumulo ed un terzo condotto 23 per il collegamento di fluido del serbatoio 19 di accumulo con l’unità termica 5.
Preferibilmente, il condotto 23 è provvisto di una apertura di ingresso posizionata in una zona superiore del serbatoio 19 così da sfruttare vantaggiosamente l' effetto di stratificazione dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio stesso.
Nell’ambito della forma dì realizzazione preferita illustrata in figura 2, la valvola miscelatrice a tre vie 20 consente inoltre di by-passare il serbatoio 19 di accumulo in funzione della temperatura dell’acqua primaria ivi accumulata, così come meglio apparirà nei seguito.
A tale scopo, il circuito idraulico primario 7 comprende preferibilmente un ulteriore condotto 24 esteso tra la valvola miscelatrice a tre vie 20 e il condotto 23 per il collegamento di fluido del serbatoio 19 con l’unità termica 5,
In tal modo, il condotto 23 risulta suddiviso in due porzioni 23a, 23b estese rispettivamente a monte ed a vaile dì un raccordo a T tra il condotto 23 ed il condotto 24 di collegamento con la valvola miscelatrice a tre vìe 20.
Nell’ ambito della forma di realizzazione preferita illustrata, il serbatoio 19 di accumulo risulta pertanto collegato nel circuito idraulico primario 7 in serie all’unità termica 5, allo scambiatore di calore acqua-acqua 6 ed all’utenza termica U di riscaldamento ambienti.
Nell’ambito della forma di realizzazione preferita illustrata, inoltre, il serbatoio 19 dì accumulo è mantenuto ad una pressione sostanzialmente pari alla pressione del circuito idraulico primario 7, la quale è generalmente compresa tra 0,5 e 3 bar.
Preferibilmente, il serbatoio 19 dì accumulo è in relazione di scambio termico con il pannello solare 18 tramite almeno uno scambiatore di calore 25 associato al serbatoio 19 in modo di per sé convenzionale.
Preferibilmente, lo scambiatore di calore 25 è del tipo a baionetta ed è posizionato in prossimità di una parete di fondo del serbatoio 19 di accumulo così da ottimizzare l' azione dì riscaldamento dell acqua primaria di riscaldamento ambienti accumulata innescando il suddetto effetto di stratificazione.
Nell’ambito della forma di realizzazione preferita illustrata, rimpianto di riscaldamento 1 comprende ulteriormente un terzo circuito idraulico chiuso, complessivamente indicato con 26, per la circolazione di un idoneo liquido termovettore, ad esempio una miscela di acqua ed etilen glicol, tra il pannello solare 18 e lo scambiatore di calore 25 associato al serbatoio 19 di accumulo.
A tale scopo, il circuito idraulico 26 comprende un condotto 27 di mandata allo scambiatore di calore 25 del liquido termovettore proveniente dal pannello solare 18, un condotto 28 per il ritorno del liquido termovettore dal suddetto scambiatore di calore 25 verso il pannello solare 18, nonché una pompa 29 montata sul condotto 28 per la circolazione del liquido termovettore nel circuito idraulico 26.
Allo scopo di regolare in modo ottimale la gestione delie operazioni di riscaldamento, rimpianto 1 comprende preferibilmente una pluralità di sonde di temperatura, di per sé convenzionali, predisposte in punti opportuni del circuito idraulico primario 7.
Più precisamente, l' impianto 1 comprende:
una sonda S1 atta a rilevare la temperatura del liquido termovettore in corrispondenza del pannello solare 18;
- una sonda S2 atta a rilevare la temperatura dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo,
- una sonda S3 atta a rilevare la temperatura dell’acqua calda sanitaria in uscita dallo scambiatore di calore acqua-acqua 6;
una sonda S4 atta a rilevare la temperatura dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti in uscita dall’unità termica 5; e
- una sonda S5 atta a rilevare la temperatura dell’acqua calda primaria di ritorno verso l’unità termica 5 e proveniente dallo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o dall’utenza termica U di riscaldamento ambienti.
Nella forma di realizzazione preferita illustrata, l' impianto di riscaldamento 1 comprende ulteriormente almeno un vaso di espansione 3I collegato al serbatoio 19 di accumulo in modo di per sé convenzionale, ad esempio tramite un condotto 32.
Preferibilmente, l’acqua di riscaldamento ambienti circolante nel circuito idraulico primario 7, è acqua di rete o acqua almeno in parte demineralizzata. L’acqua di rete è comunemente reperibile a costo molto basso, mentre l’acqua demineralizzata è più costosa ma ha il vantaggio di ridurre ulteriormente i summenzionati inconvenienti dovuti al deposito di calcare sulle pareti dello scambiatore dell’unità termica 5.
In una forma di realizzazione preferita, l’acqua di riscaldamento ambienti può comprendere ulteriormente idonei additivi, quali ad esempio sostanze antigelo, per consentire l' installazione della caldaia anche in ambienti freddi senza la necessità di dover comunque erogare calore per evitare il congelamento del liquido termovettore. Con riferimento all’impianto di riscaldamento 1 ed alla caldaia 2 sopra descritti ed alla Figura 2, verrà ora descritto un metodo di riscaldamento per la produzione di acqua calda primaria di riscaldamento ambienti e di acqua calda sanitaria secondo una forma attuazione preferita della presente invenzione.
Per semplicità di esposizione, il metodo verrà illustrato in una condizione di funzionamento a regime dell’ impianto 1 sia in modalità di riscaldamento invernale (modalità di riscaldamento ambienti e di produzione di acqua calda sanitaria) che estiva (produzione di sola acqua calda sanitaria).
In una prima fase, il metodo di riscaldamento prevede di promuovere la circolazione dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti tra l’unità termica 5 e lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o l’utenza termica U di riscaldamento ambienti nella modalità di riscaldamento invernale.
A tale scopo ed in funzione delle richieste termiche dell’ utenza, la centralina elettronica di comando piloterà in modo di per sé noto la valvola a tre vie 10 in modo tale da deviare selettivamente l’acqua calda primaria uscente dall’unità termica 5 verso lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o verso l’utenza termica U di riscaldamento ambienti.
Il metodo di riscaldamento dell’ invenzione prevede quindi di accumulare una aliquota di volume prefissato dell’acqua calda primaria, ad esempio circa 150 litri, nel serbatoio 19 di accumulo e di riscaldare l’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio mediante scambio termico con il pannello solare 18.
In una forma di attuazione preferita, la fase di riscaldare l’aliquota di acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo viene attuata mediante lo scambiatore di calore 25 associato al serbatoio il quale è in relazione di scambio termico con l’acqua calda primaria.
Preferibilmente, inoltre questa fase di riscaldamento dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo viene attuata promuovendo la circolazione del liquido termovettore nel circuito idraulico 26 tra il pannello solare 18 e lo scambiatore di calore 25 associato al serbatoio 19.
In una forma di attuazione preferita ed allo scopo di riscaldare l’aliquota di acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo, il metodo di riscaldamento dell’invenzione comprende ulteriormente le fasi di:
- rilevare la temperatura del liquido termovettore in corrispondenza del pannello 18 mediante la sonda SI;
- rilevare la temperatura dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo mediante la sonda S2; e
- promuovere la circolazione del liquido termovettore tra il pannello solare 18 e lo scambiatore di calore 25 associato al serbatoio 19 ogniqualvolta la temperatura del liquido termovettore rilevata dalla sonda S1 in corrispondenza del pannello 18 è superiore alla temperatura rilevata dalla sonda S2 dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo.
In accordo con l' invenzìone, il metodo di riscaldamento prevede quindi di inviare almeno una parte dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo verso l’unità termica 5, verso lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o verso l’utenza termica U di riscaldamento ambienti (nella modalità di riscaldamento invernale) ogniqualvolta la temperatura dell’ acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19, rilevata dalla sonda S2, è superiore alla temperatura, rilevata dalla sonda SS, dell’acqua calda primaria di ritorno verso l’unità termica 5 dallo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o dall’utenza termica U dì riscaldamento ambienti.
Quando tale condizione si verifica, infatti, è possibile cedere almeno una parte del calore posseduto dall’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 all’acqua calda primaria di ritorno verso l’unità termica 5 dalle utenze (scambiatore di calore acquaacqua 6 o dall’utenza termica U di riscaldamento ambienti).
Dal punto di vista operativo, questa fase di invio viene attuata dalla centralina elettronica di comando commutando la valvola a tre vie 20 in modo tale da deviare selettivamente una portata più o meno consistente dell’acqua calda primaria di ritorno proveniente dalla pompa 14 verso il serbatoio 19 di accumulo.
In tal modo, una corrispondente portata di acqua calda primaria più calda esce dal serbatoio 19 di accumulo tramite il condotto 23 a e viene quindi inviata all’ unità termica 5 dove verrà eventualmente nuovamente riscaldata con un minor consumo di gas combustibile.
ϊη una forma di attuazione preferita, il metodo di riscaldamento può comprendere ulteriormente la fase di miscelare l’acqua calda primaria uscente dal serbatoio 19 di accumulo inviata verso l’unità termica 5, verso lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o verso l’utenza termica U di riscaldamento ambienti, con una parte dell’acqua calda primaria di ritorno proveniente da detto scambiatore di calore acqua-acqua 6 o dall’utenza termica U di riscaldamento ambienti.
Preferibilmente, questa fase di miscelazione viene attuata mediante la valvola mi sodatrice 20 predisposta a monte del serbatoio 19 di accumulo che devia parte dell'acqua calda primaria proveniente dalla pompa 14 verso il condotto 24 così da definire una zona di miscelazione M in corrispondenza del raccordo a T tra i condotti 23 e 24.
L’acqua calda primaria così riscaldata dall’ apporto energetico fornito dall’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 viene quindi inviata verso l’unità termica 5 dove può essere eventualmente ulteriormente riscaldata prima di essere nuovamente avviata alle utenze termiche (scambiatore di calore acqua-acqua 6 o l’utenza termica U di riscaldamento ambienti nella modalità di riscaldamento invernale).
In accordo con il metodo dell’ invenzione, l’eventuale miscelazione dell’acqua calda primaria più fredda proveniente dalla pompa 14 con l’acqua calda primaria più calda proveniente dal serbatoio 19 di accumulo e/o l’eventuale riscaldamento ulteriore dell’acqua calda primaria nell’unità termica 5 vengono effettuate in funzione dell’apporto energetico richiesto dall’utenza e della temperatura dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19.
Così, ad esempio, in modalità di riscaldamento invernale tutta l’acqua calda primaria proveniente dalla pompa 14 potrà essere inviata verso il serbatoio 19 di accumulo con una successiva attivazione dell’unità termica 5, mentre in modalità di riscaldamento estivo l 'acqua calda primaria proveniente dalla pompa 14 potrà essere inviata verso il serbatoio 19 di accumulo e parte potrà essere inviata verso la zona di miscelazione M quando si ha richiesta di acqua calda sanitaria e la temperatura dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 ha raggiunto valori particolarmente elevati (80-90°C).
In una forma di realizzazione preferita, il metodo dell’invenzione comprende ulteriormente le fasi di:
- rilevare la temperatura dell’acqua calda primaria di ritorno verso l’unità termica 5 dallo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o dall’ utenza termica U di riscaldamento ambienti mediante la sonda S5;
- rilevare la temperatura dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo mediante la sonda S2; e
- regolare la quantità di acqua calda primaria inviata dal serbatoio 19 di accumulo verso l’unità termica 5 in funzione della differenza tra la temperatura dell’acqua calda primaria di ritorno e la temperatura dell’acqua calda primaria accumulata nel suddetto serbatoio 19 di accumulo.
In tal modo, la fase di inviare almeno una parte dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo verso l’unità termica 5, verso lo scambiatore dì calore acqua-acqua 6 o verso l’utenza termica U di riscaldamento ambienti può essere attuata sfruttando in modo ottimale il calore accumulato nel serbatoio 19 e proveniente dall’energia solare captata dal pannello solare 18.
Nell’ ambito della forma di attuazione preferita qui illustrata e qualora la temperatura dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19, rilevata dalla sonda S2, è inferiore alla temperatura, rilevata dalla sonda S5, dell’acqua calda primaria di ritorno verso l’unità termica 5 dallo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o dall’utenza termica U di riscaldamento ambienti, il metodo di riscaldamento dell’invenzione prevede di attuare la fase di cortocircuitare temporaneamente il percorso dell' acqua calda primaria in un percorso di liquido includente il condotto 21, la valvola miscelatrice a tre vie 20, il condotto 24 e la porzione 23b del condotto 23 in modo tale da by-passare il serbatoio 19 di accumulo.
In tal modo, il serbatoio 19 di accumulo viene escluso dalla circolazione delPacqua calda primaria fino a che viene nuovamente accumulata una quantità di energia termica sufficiente a ridurre il consumo di combustibile nelPunità termica 5.
In una ulteriore forma di realizzazione preferita, il metodo dell’ invenzione comprende le fasi di:
- rilevare la temperatura delPacqua calda sanitaria in uscita dallo scambiatore di calore acqua-acqua 6 mediante la sonda S3;
- rilevare la temperatura delPacqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo mediante la sonda S2; e
- regolare la quantità di acqua calda primaria inviata dal serbatoio 19 di accumulo verso lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 in funzione della differenza tra la temperatura delPacqua calda sanitaria in uscita dallo scambiatore di calore acqua-acqua 6 e la temperatura dell' acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 dì accumulo.
In tal modo, la fase di inviare almeno una parte delPacqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo verso lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 in modalità di funzionamento estivo può essere attuata sfruttando in modo ottimale il calore accumulato nel serbatoio 19 e proveniente dall’energia solare captata dal pannello solare 18.
Anche in questo caso, qualora la temperatura dell' acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19, rilevata dalla sonda S2, è inferiore alla temperatura, rilevata dalla sonda S3, dell' acqua calda sanitaria in uscita dallo scambiatore di calore acqua-acqua 6, il metodo di riscaldamento dell’ invenzione prevede di attuare la fase di cortocircuitare temporaneamente il percorso dell’acqua calda primaria in un percorso di liquido includente il condotto 21, la valvola miscelatrice a tre vie 20, il condotto 24 e la porzione 23b del condotto 23 in modo tale da by-passare il serbatoio 19 di accumulo escludendo in prelievo dell’acqua calda primaria da quest’ultimo.
Nell’ambito del metodo di riscaldamento dell’invenzione, la temperatura dell’acqua di riscaldamento ambienti in uscita dall’unità termica 5 e rilevata dalla sonda di temperatura S4, è preferibilmente regolata ad un valore compreso tra 25°C e 85°C.
Nell’ambito del metodo di riscaldamento dell’ invenzione, inoltre, la temperatura dell’acqua sanitaria in uscita dallo scambiatore dì calore acqua-acqua 6 e rilevata dalla sonda di temperatura S3, è preferibilmente regolata ad un valore compreso tra 35°C e 55°C.
Nell’ambito del metodo di riscaldamento dell’invenzione, infine, le suddette fasi di promuovere la circolazione dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti tra l’unità termica 5 e lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o l’utenza termica U di riscaldamento ambienti e di inviare almeno una parte dell’acqua calda primaria accumulata nel serbatoio 19 di accumulo verso l’unità termica 5, lo scambiatore di calore acqua-acqua 6 o l’utenza termica U di riscaldamento ambienti, vengono preferibilmente attuate mantenendo l’acqua primaria di riscaldamento ambienti ad una pressione compresa tra 0,5 e 3 bar, che è la pressione a cui viene solitamente mantenuto il circuito idraulico primario di una caldaia e di un impianto di riscaldamento convenzionale.
Vantaggiosamente, l'impianto ed il metodo di riscaldamento sopra descritti consentono quindi di sfruttare al meglio l’energia rinnovabile di origine solare in modo molto flessibile, commisurato alle esigenze termiche contingenti ed alla quantità di calore disponibile al momento pur conseguendo una rilevante riduzione degli spazi necessari ad accogliere la caldaia ed il serbatoio di accumulo.
Regolando la portata di acqua calda prelevata dal serbatoio di accumulo tramite la valvola miscelatrice a tre vie 20, si consegue l'ulteriore vantaggio di uno sfruttamento graduale e comunque ridotto al minimo indispensabile del calore ivi immagazzinato. L’impianto dell'invenzione consente pertanto un ottimale sfruttamento del calore accumulato nel serbatoio 19, il quale può essere dosato per far fronte in modo estremamente flessibile e duraturo alle più varie esigenze termiche dell’utenza.
Poiché l'accumulo di calore avviene per mezzo dell'acqua primaria, inoltre, il valore della temperatura raggiungibile nel serbatoio 19 (fino a 85-90°C) e quindi la quantità di energia termica immagazzinata, sono di gran lunga superiori a quelli massimi consentiti dalle caldaie ad accumulo di tipo noto, dove tale temperatura è limitata per i noti problemi di formazione dei depositi calcarei.
L'accumulo di calore per mezzo dell'acqua primaria, che percorre un circuito a pressione relativamente bassa, consente inoltre il conseguimento di importanti ulteriori vantaggi anche da un punto di vista strutturale.
Il serbatoio 19 di accumulo, infatti, può avere sostanzialmente una qualsiasi forma opportuna, è sostanzialmente esente da manutenzione ed è del tutto svincolato da tutti quei requisiti strutturali ed igieni co-sani tari che le normative impongono ai serbatoi di accumulo di acqua calda sanitaria delle caldaie dì tipo noto.
Tale serbatoio può essere pertanto realizzato in acciaio al carbonio e nelle forme più svariate così da sfruttare al meglio lo spazio a disposizione.
L’impianto dell' invenzione comprende infine elementi di estrema semplicità costruttiva realizzabili in grande serie ed a basso costo unitario.
Naturalmente, all’impianto ed al metodo di riscaldamento sopra descritti un tecnico del ramo potrà apportare ulteriori modifiche e varianti allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze applicative, in particolare relative al numero e alla tipologia di circuiti idraulici utilizzatori oppure al numero e alla tipologia delle unità termiche della caldaia. Tali modifiche e varianti rientrano comunque nell’ambito di protezione quale definito dalle successive rivendicazioni.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto di riscaldamento (1) per la produzione di acqua calda primaria di riscaldamento ambienti e di acqua calda sanitaria comprendente: - una caldaia (2) del tipo cosiddetto combinato comprendente almeno una unità termica (5) per la produzione di acqua calda primaria di riscaldamento ambienti ed almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) per la produzione di acqua calda sanitaria selettivamente in relazione di scambio termico con detta almeno una unità termica (5); - un circuito idraulico primario (7) per la circolazione dell’ acqua primaria di riscaldamento ambienti tra detta unità termica (5) per la produzione di acqua calda primaria, detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) ed almeno una utenza termica (U) di riscaldamento ambienti; - almeno un pannello solare (18) per la captazione della luce solare e la conversione di essa in calore; caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente in detto circuito idraulico primario (7) almeno un serbatoio di accumulo (19) dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti in relazione di scambio termico con detto almeno un pannello solare (18).
  2. 2. Impianto di riscaldamento (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un serbatoio di accumulo (19) dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti è in comunicazione di fluido con il circuito idraulico primario (7) tramite mezzi valvolari (20) atti a consentire il prelievo di acqua calda primaria da detto almeno un serbatoio di accumulo (19).
  3. 3. Impianto di riscaldamento (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi valvolari (20) comprendono una valvola miscelatrice atta a mettere selettivamente in comunicazione di fluido detto almeno un serbatoio di accumulo (19) con detta unità termica (5) per la produzione di acqua calda primaria, detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) o detta almeno una utenza termica (U) di riscaldamento ambienti.
  4. 4. Impianto di riscaldamento (l) secondo la rivendicazione I, in cui detto almeno un serbatoio di accumulo ( 39) è collegato nel circuito idraulico primario (7) in serie a detta unità termica (5) per la produzione di acqua calda primaria, a detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) e a detta almeno una utenza termica (U) di riscaldamento ambienti.
  5. 5. Impianto di riscaldamento (l) secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un serbatoio di accumulo (19) è in relazione di scambio termico con detto almeno un pannello solare (18) tramite almeno uno scambiatore di calore (25) associato a detto serbatoio (19).
  6. 6. Impianto di riscaldamento (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detto almeno uno scambiatore di calore (25) è del tipo a baionetta ed è posizionato in prossimità di una parete di fondo di detto almeno un serbatoio di accumulo (19).
  7. 7. Impianto di riscaldamento (1) secondo la rivendicazione 5 o 6, comprendente ulteriormente un terzo circuito idraulico (26) chiuso per la circolazione di un liquido termovettore tra detto almeno un pannello solare (18) e detto almeno uno scambiatore di calore (25) associato al serbatoio di accumulo (19).
  8. 8. Impianto di riscaldamento (l) secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un serbatoio di accumulo (19) è mantenuto ad una pressione sostanzialmente pari alla pressione del circuito idraulico primario (7).
  9. 9. Impianto di riscaldamento (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente ulteriormente almeno un circuito idraulico secondario (15) per la circolazione dell’acqua calda sanitaria.
  10. 10. Impianto di riscaldamento (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente ulteriormente almeno un vaso di espansione (31) collegato a detto almeno un serbatoio di accumulo (19).
  11. 11. Impianto di riscaldamento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui detta acqua calda primaria di riscaldamento ambienti è scelta tra acqua di rete e acqua almeno in parte demineralizzata.
  12. 12. Impianto di riscaldamento (1) secondo la rivendicazione 11, in cui detta acqua calda primaria di riscaldamento ambienti comprende ulteriormente idonei additivi.
  13. 13. Metodo di riscaldamento per la produzione di acqua calda primaria di riscaldamento ambienti e di acqua calda sanitaria comprendente le fasi di: a) promuovere la circolazione dell’acqua calda primaria di riscaldamento ambienti tra almeno una unità termica (5) per la produzione di detta acqua calda primaria e almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) per la produzione di acqua calda sanitaria o almeno una utenza termica (U) di riscaldamento ambienti; b) accumulare una aliquota dì detta acqua calda primaria in almeno un serbatoio di accumulo (19); c) riscaldare detta aliquota di acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio di accumulo (19) mediante scambio termico con almeno un pannello solare (18) atto a captare la luce solare ed a convertirla in calore; d) inviare almeno una parte dell’aliquota di acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio di accumulo (19) verso detta unità termica (5) per la produzione di acqua calda primaria, verso detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) o verso detta almeno una utenza termica (lì) di riscaldamento ambienti ogniqualvolta la temperatura di detta aliquota di acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio (19) è superiore alla temperatura dell’acqua calda primaria di ritorno verso detta unità termica (5) da detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) o da detta almeno una utenza termica (U) di riscaldamento ambienti.
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, comprendente ulteriormente la fase di miscelare detta almeno una parte della aliquota di acqua calda primaria inviata da detto almeno un serbatoio (19) di accumulo verso detta unità termica (5), verso detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) o verso detta almeno una utenza termica (U) di riscaldamento ambienti, con una parte dell’acqua calda primaria di ritorno da detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) o da detta almeno una utenza termica (U) di riscaldamento ambienti.
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui detta fase di miscelazione viene attuata mediante una valvola mi sodatrice (20) predisposta a monte di detto almeno un serbatoio (19) di accumulo.
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui detta fase c) di riscaldare l’aliquota di acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio (19) di accumulo viene attuata mediante almeno uno scambiatore di calore (25) associato a detto serbatoio (19) ed in relazione di scambio termico con l’aliquota accumulata di acqua calda primaria
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 16, in cui detto almeno uno scambiatore di calore (25) è del tipo a baionetta ed è posizionato in prossimità di una parete di fondo di detto almeno un serbatoio (19) di accumulo.
  18. 18. Metodo secondo la rivendicazione 16, in cui detta fase c) di riscaldare l’aliquota di acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio (19) di accumulo viene attuata promuovendo la circolazione di un liquido termovettore tra detto almeno un pannello solare (18) e detto almeno uno scambiatore di calore (25) associato a detto serbatoio (19).
  19. 19. Metodo secondo la rivendicazione 18, comprendente ulteriormente te fasi di: - rilevare la temperatura del liquido termovettore in corrispondenza di detto almeno un pannello solare (18); - rilevare la temperatura di detta aliquota di acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio (19) di accumulo; e - promuovere la circolazione del liquido termovettore tra detto almeno un pannello solare (18) e detto almeno uno scambiatore dì calore (25) associato a detto serbatoio (19) ogniqualvolta la temperatura del liquido termovettore in corrispondenza di detto almeno un pannello (18) è superiore alla temperatura di detta aliquota di acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio (19) di accumulo.
  20. 20. Metodo secondo la rivendicazione 13, comprendente ulteriormente le fasi di: - rilevare la temperatura dell’acqua calda primaria di ritorno verso detta unità termica (5) da detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) o da detta almeno una utenza termica (U) di riscaldamento ambienti; - rilevare la temperatura dell’acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio (19) di accumulo; e - regolare la quantità di acqua calda primaria inviata da detto almeno un serbatoio (19) di accumulo verso detta unità termica (5) per la produzione di acqua calda primaria in funzione della differenza tra la temperatura dell’acqua calda primaria di ritorno e la temperatura dell’acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio (19) di accumulo.
  21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 13, comprendente ulteriormente le fasi di: - rilevare la temperatura dell’acqua calda sanitaria in uscita da detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6); - rilevare la temperatura dell’acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio (19) di accumulo: e - regolare la quantità dì acqua calda primaria inviata da detto almeno un serbatoio (19) di accumulo verso detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) in funzione della differenza tra la temperatura dell’acqua calda sanitaria in uscita da detto almeno uno scambiatore di calore acqua-acqua (6) e la temperatura dell’acqua calda primaria accumulata in detto almeno un serbatoio (19) di accumulo.
  22. 22. Metodo secondo la rivendicazione 13, comprendente ulteriormente la fase di riscaldare l’acqua primaria di riscaldamento ambienti ad una temperatura compresa tra 25°C e 85°C.
  23. 23. Metodo secondo la rivendicazione 13, comprendente ulteriormente la fase di riscaldare l’acqua sanitaria ad una temperatura compresa tra 35°C c 55°C.
  24. 24. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui dette fasi a) e d) vengono attuate mantenendo l’acqua primaria di riscaldamento ambienti ad una pressione compresa tra 0,5 e 3 bar.
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