ITMI20070516A1 - Composizione pulen te per sistemi di riscaldamento - Google Patents

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ITMI20070516A1
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Massimo Facco
Sergio Villa
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Facco Giuseppe & C S P A
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DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne una composizione pulente per sistemi di riscaldamento.
In particolare, la presente invenzione si inserisce nel settore tecnico che affronta la problematica della pulizia di sistemi di riscaldamento alimentati a legna o con altri combustibili di tipo vegetale quali mais, cereali, gusci di frutta secca e bio-combustibili come le farine animali o vegetali e, più specificamente, la problematica della pulizia delle camere di combustione, delle canne fumarie, degli scambiatori di calore e di tutte le condutture in cui fluiscono i fumi di combustione dei sistemi di riscaldamento.
I sistemi di riscaldamento di tipo domestico si basano sulla combustione di metano, legno, carbone, kerosene, ecc. Fra questi, l'utilizzo del legno vergine e degli scarti di legno o di altre varietà vegetali si sta diffondendo in misura sempre maggiore per via dei vantaggi che questi offrono sia dal punto di vista ecologico sia economico. Infatti, il legno e gli scarti di legno e di vegetali, oltre ad essere una fonte di energia rinnovabile, sono ampiamente disponibili a basso costo. Tipicamente, il legno proviene da piantagione o dalla pulizie dei boschi mentre gli scarti di legno e vegetali provengono dall'industria, dall'agricoltura, dalla coltivazione e dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
Per utilizzare questi scarti come combustibile sono oggi disponibili sistemi di riscaldamento in cui detti scarti sono alimentati e bruciati sotto forma di pellet.
La "pellettizzazione" del combustibile risponde ad esigenze di praticità d'uso. I pellet sono essenzialmente segatura pressata (nel caso del legno e degli scarti di legno) oppure polveri pressate nel caso degli scarti di altra natura vegetale.
Generalmente, i pellet sono privi di collanti o additivi chimici e sono commercializzati sotto forma di cilindretti o tavolette delle dimensioni di qualche centimetro. Tuttavia, i pellet (in particolare, i pellet ottenuti dagli scarti provenienti dall'industria del mobile), non di rado comprendono anche sostanze chimiche quali colle, resine o vernici.
Il formato a "pellet" facilita il trasporto e lo stoccaggio del combustibile, limitando al tempo stesso la dispersione nell'ambiente e l'accumulo nei locali di stoccaggio di polveri potenzialmente infiammabili .
Per motivi di sicurezza e di efficienza, i sistemi di riscaldamento a pellet sono progettati in modo tale che non è possibile alimentare i pellet dall'esterno direttamente nella camera di combustione. Generalmente, i pellet sono introdotti nel sistema di riscaldamento attraverso un'apertura separata dalla camera di combustione e stipati in un apposito contenitore all'interno del sistema di riscaldamento (camera di carico). Dalla camera di carico, sono trasferiti in modo automatico, alla camera di combustione per mezzo di una vite senza fine o altro sistema idoneo, che evita il trascinamento nella camera di combustione di materiale in forma di polvere. Il trasferimento ed il dosaggio dei pellet alla camera di combustione sono regolati tramite un sistema di termostati che garantiscono il mantenimento della temperatura del sistema di riscaldamento richiesta dall'utilizzatore.
Nella camera di combustione i pellet sono depositati sul braciere di combustione. Questo è normalmente forato per consentire sia l'afflusso di aria comburente dal basso sia l'allontanamento per caduta dei residui non volatili della combustione (cenere).
In tutti i processi di combustione di combustibili di origine naturale (es. legno, carbone, kerosene, ecc.) la produzione di calore è accompagnata dalla formazione di residui di combustione di natura carboniosa. Nella combustione di pellet di legno, oltre ai suddetti residui carboniosi, si formano anche ulteriori residui sporcanti che derivano dalla combustione delle impurezze organiche eventualmente presenti (colle, resine, vernici, ecc.).
I residui più leggeri (es. fuliggine e altro materiale pulverulento) sono trasportati dai fumi di combustione verso il camino di espulsione. Nel loro percorso verso l'esterno, però, i residui tendono a depositarsi sulle superfici del sistema di riscaldamento e in particolare, sulle superfici della camera di combustione e degli elementi ad essa connessi (condotti, raccordi, scambiatori di calore, canne fumarie, camini, ecc.).
II deposito dei residui di combustione comporta diversi problemi. Il deposito sulla superficie delle canne fumarie e dei camini, ad esempio, provoca l'intasamento dei condotti e delle tubature destinate all'espulsione dei fumi con il conseguente rischio di esplosioni, a causa di sovrappressioni, e incendi, a causa della natura infiammabile dei depositi.
L'intasamento dei condotti in cui fluisce l'aria comburente influisce negativamente, invece, sulle condizioni di combustione, causando una diminuzione del rendimento nella produzione di calore, ossia nella capacità di sfruttare il potere calorifico del combustibile, e l'aumento della quantità di residui che si formano.
Per utilizzare questi sistemi di riscaldamento in condizioni di sicurezza e di performance ottimale, è necessaria quindi, una regolare attività di pulizia dei suoi componenti e, in particolare, dei condotti in cui fluiscono i fumi.
Sono noti dallo stato dell'arte metodi di pulizia dei sistemi di riscaldamento di tipo domestico.
I metodi di tipo meccanico si basano sulla rimozione dei residui di combustione per mezzo di spazzole o altri strumenti abrasivi in grado di asportare i residui dalle superfici su cui sono depositati. L'applicazione di questi metodi però presenta lo svantaggio di dovere periodicamente interrompere l'esercizio del sistema di riscaldamento per potere procedere alla pulizia, con conseguente raffreddamento dell'ambiente riscaldato e aumento dei consumi di combustibile. La pulizia manuale, di tipo meccanico, è sempre necessaria, non soltanto prima di rimettere in funzione una stufa dopo lunghi periodi di pausa, a causa delle ceneri e residui di natura catramosa che si attaccano dopo il raffreddamento delle condutture e si fissano sulle parti interne alla camera di combustione, bruciatori, scambiatori e soprattutto canne fumarie, ma anche quando la stufa è mantenuta in funzionamento in continuo per lunghi periodi di tempo..
Alternativamente, la pulizia dei sistemi di riscaldamento è eseguita con metodi di tipo chimico. Tra le formulazioni chimiche commercialmente disponibili le più utilizzate sono quelle contenenti un agente chimico pulente solido in forma di polvere. Questi agenti chimici pulenti sono posti direttamente nella camera di combustione del sistema di riscaldamento in esercizio, dove per effetto del calore possono espletare la loro azione pulente.
I metodi chimici tradizionali basati su formulazioni in polvere non possono essere utilizzati in tutti i sistemi di riscaldamento e, in modo particolare, non possono essere utilizzati per la pulizia dei sistemi di riscaldamento che usano combustibili a pellet. Come detto, a causa del particolare sistema di carico, le composizioni pulenti in polvere non possono raggiungere la camera di combustione. Anche laddove ci fossero delle aperture verso l'esterno della camera di combustione, le formulazioni in polvere cadrebbero attraverso i fori del braciere, senza realizzare così alcuna azione pulente.
Un altro aspetto importante nella pulizia dei sistemi di riscaldamento è l'efficacia delle formulazioni chimiche nella rimozione dei depositi dei residui di combustione e l'impatto che queste possono avere sull'ambiente.
Un esempio di agente chimico in polvere utilizzabile per la pulizia dei sistemi di riscaldamento è descritto nella domanda di brevetto FR2554458. Sebbene questa formulazione sia potenzialmente utilizzabile nei sistemi di riscaldamento a pellet, la presenza di leganti nella formulazione crea lo sviluppo di sostanze inquinanti indesiderate a causa dell'ossidazione termica del legante, le quali vengono disperse in atmosfera. Inoltre, la presenza nella composizione di agenti chimici a base di cromati e la loro conseguente dispersione nell'ambiente, è altrettanto indesiderata per via della riconosciuta tossicità di questi composti per la salute umana e per l'ambiente.
Un secondo esempio di formulazione chimica utilizzabile per la pulizia delle canne fumarie è descritto in EP0837121. La formulazione prevede, quale elemento essenziale, l'impiego di un legante a base di cera paraffinica. In questo caso, oltre agli svantaggi già illustrati dovuti alla presenza di sostanze leganti anche in elevata percentuale, si presenta un ulteriore problema legato alle dimensioni del prodotto pronto all'uso che non sono compatibili con l'impiego in un sistema di riscaldamento a pellet. L'agente combustibile in una sua applicazione preferita è, infatti, prodotto in tronchetti di dimensioni 10-40 cm. Pellet decisamente più piccoli, di dimensioni analoghe a quelle dei pellet combustibili reperibili in commercio (lunghezza: 0,5-2 cm; diametro: 0,5-0,7 cm), non sarebbero comunque realizzabili con questa formulazione: infatti a causa della natura collante della cera paraffinica e del basso peso dei pellet, questi tenderebbero ad agglomerarsi in masse solide di dimensioni tali da non consentirne l'uso nella pulizia di stufe a pellet.
Pertanto, alla luce dello stato della tecnica, l'unico modo per pulire efficacemente gli elementi di un sistema di riscaldamento a pellet rimane ad oggi quello di smontarlo e pulirne manualmente i singoli elementi.
Lo scopo della presente invenzione è quello di individuare una composizione pulente che superi i suddetti inconvenienti nella pulizia dei sistemi di riscaldamento alimentati con pellet di legna e di altri combustibili vegetali e, in modo particolare nella pulizia delle camere di combustione, delle canne fumarie, degli scambiatori di calore e di tutte le condutture in cui fluiscono i fumi di combustione dei sistemi di riscaldamento.
Scopo della presente invenzione è anche quello di individuare composizioni pulenti che presentano una formulazione migliorata che le rende adatte ad un loro utilizzo nei sistemi di riscaldamento a pellet e, in generale, nei sistemi di riscaldamento in cui non è utilizzabile una formulazione chimica pulente in forma di polvere.
Scopo della presente invenzione è inoltre quello di migliorare l'efficacia delle composizioni nella rimozione dei residui di combustione, quali fuliggine e altro materiale pulverulento, dalle superfici dei sistemi di riscaldamento, che superi gli inconvenienti dello stato dell'arte.
E' oggetto della presente invenzione una composizione pulente costituita da una miscela intima di:
A. un componente pulente comprendente:
i) almeno un cloruro di un metallo alcalino e/o di un metallo alcalino-terroso e/o un sale di ammonio in percentuali variabili tra 30 e 75% in peso rispetto al peso totale del componente A;
ii) almeno un nitrato e/o nitrito di un metallo alcalino e/o di un metallo alcalino-terroso in percentuali variabili tra 10 e 50% in peso rispetto al peso totale del componente A; iii) almeno un composto in una percentuale variabile tra 5 e 30% in peso rispetto al peso totale del componente A, scelto tra:
iiia) rame metallico e/o un sale di rame (I) e/o di rame (II) o un metallo di transizione scelto tra ferro, manganese, nichel, zinco o vanadio e i relativi sali; oppure
iiib) zolfo elementare o un sale di zolfo scelto tra solfato, solfuro, solfito, polisolfuro di un metallo alcalino, alcalino-terroso e/o di ammonio; e B. una base combustibile cellulosica la cui percentuale in peso rispetto al peso totale della miscela è pari al complemento a 100 del peso del componente A.
È ulteriore oggetto della presente invenzione l'uso di detta formulazione in forma di pellet come agente pulente dei sistemi di riscaldamento.
Detti componenti sono miscelati in rapporti ponderali relativi variabili. Il componente A è presente nella miscela (A B) in una quantità che varia dal 5 al 40% in peso rispetto al peso totale della miscela, preferibilmente in una quantità uguale al 15% circa rispetto al peso totale della miscela.
Preferibilmente, il componente i) è presente nel componente pulente A in una percentuale uguale a circa il 60% in peso rispetto al peso totale del componente A.
Preferibilmente, il componente ii) è presente nel componente pulente A in una percentuale uguale al 25% in peso rispetto al peso totale del componente A.
Preferibilmente, il componente iii) è presente nel componente pulente A in una percentuale uguale al 15% in peso rispetto al peso totale del componente A. Preferibilmente, il componente i) è scelto tra cloruro di sodio o cloruro di ammonio.
Nelle componenti i) e ii) della composizione pulente secondo la presente invenzione i metalli alcalini e/o alcalino-terrosi sono preferibilmente e, indipendentemente uno dall'altro, sodio, potassio, calcio e/o magnesio.
Nella componente iiia) della composizione pulente secondo la presente invenzione i sali di rame (I) e/o rame (II) e/o i sali di un metallo di transizione scelto tra ferro, manganese, nichel, zinco o vanadio sono scelti preferibilmente, e indipendentemente uno dall'altro, tra cloruro, solfato, fosfato o fosfati acidi.
In una composizione preferita, il componente iiia) è nitrato di rame.
In una composizione preferita, il componente iiib) è scelto tra zolfo elementare o solfato di ammonio.
In una composizione pulente preferita secondo la presente invenzione, il componente pulente A comprende cloruro d'ammonio, cloruro di sodio, nitrato di rame e nitrato di sodio o in alternativa comprende cloruro di sodio, nitrato di sodio e zolfo elementare .
La base combustibile di tipo cellulosico è costituita da: scarti di legno di qualunque specie di piante, compresi gli scarti di legno di provenienza industriale; legno in forma di trucioli, segatura, frammenti; bio-combustibili quali le farine di tipo vegetale (per esempio farine di grano e mais) o animale.
Per l'uso quale composizione pulente della composizione pulente secondo la presente invenzione, la miscela solida è preferibilmente prodotta in forma di pellet. I pellet si preparano per compattazione della miscela o del solo agente chimico. Strumenti e modalità di compattazione sono quelli tipicamente noti e utilizzati nel settore. Per i pellet prodotti a partire dalla composizione pulente secondo la presente invenzione, il materiale cellulosico che costituisce la base combustibile è essiccato per rimuovere l'umidità residua (preferibilmente sino ad ottenere un'umidità residua inferiore al 5% in peso) e successivamente macinato e ridotto in polvere o a dimensioni compatibili con il processo di compattazione. Ai fini della presente invenzione l'unica limitazione della forma geometrica e delle dimensioni dei pellet è rappresentata dalla loro compatibilità con il sistema di alimentazione alla camera di combustione dei sistemi di riscaldamento.
In una applicazione secondo la presente invenzione, la polvere ottenuta è posta in un macchinario per la compattazione (estrusore) da cui la miscela esce compressa in forma di pellet cilindrici del diametro variabile tra 0,5 e 0,7 cm, preferibilmente tra 0,6 e 0,7 cm, e con una lunghezza variabile da 1 cm a 3 cm, preferibilmente uguale a circa 2 cm.
I pellet estrusi sono successivamente lasciati raffreddare prima di essere utilizzati.
L'uso della composizione pulente in forma di pellet per la pulizia dei sistemi di riscaldamento oggetto della presente invenzione è compatibile con qualsiasi sistema di riscaldamento che può utilizzare i pellet come combustibile.
Per esplicare la propria azione pulente è necessario che la composizione chimica sia posta sul braciere di combustione a caldo.
In un esempio di applicazione preferita, la composizione pulente secondo la presente invenzione è usata per pulire un sistema di riscaldamento a pellet nel seguente modo. Ad esaurimento del normale combustibile a pellet, la camera di carico è riempita per almeno un quinto del suo volume con i pellet pulenti secondo la presente invenzione (carica minima). Il restante volume della camera di carico è riempito con il normale combustibile a pellet e il sistema di riscaldamento è avviato per iniziare il ciclo di pulizia. Il ciclo termina quando si esaurisce la combustione di tutto il contenuto della camera di carico. L'efficacia pulente dei pellet è massima se la carica minima è alimentata alla camera di combustione in un unico carico, ossia se i pellet pulenti secondo la presente invenzione non sono dispersi all'interno della massa del normale combustibile a pellet.
Il ciclo di pulizia del sistema di riscaldamento è ripetuto periodicamente, ad esempio oqni 3-4 settimane oppure ad inizio e fine di una staqione di utilizzo, se la stufa è alimentata con continuità per tutta la staqione.
La composizione pulente secondo la presente invenzione realizzata in forma di pellet può anche essere impieqata come unico combustibile del sistema di riscaldamento in alternativa al combustibile costituito dai pellet tradizionali. In questo modo si esercita costantemente un'azione pulente e preventiva nei confronti del deposito e dell'accumulo dei residui di combustione.
Un secondo esempio di applicazione prevede la miscelazione della composizione pulente secondo la presente invenzione con altri combustibili in polvere per formare i pellet da alimentare al sistema di riscaldamento .
In alternativa i pellet pulenti secondo la presente invenzione possono essere miscelati con altri pellet combustibili da alimentare contemporaneamente al sistema di riscaldamento.
L'uso della composizione pulente secondo la presente invenzione, oltre che per le stufe a pellet, ben si adatta anche ai recenti inserti a pellet, cioè a camini aperti vecchio tipo riadattati a soluzioni chiuse alimentate a pellet.
L'uso della composizione pulente secondo la presente invenzione in forma di pellet permette di rimuovere i residui di combustione dalle superfici del sistema di riscaldamento e di allungare conseguentemente i periodi di esercizio tra una manutenzione e l'altra. Un altro vantaggio della presente invenzione è quello di allungare la vita del sistema di riscaldamento e di ridurre i rischi di esplosione e incendio legati all'intasamento causato dal deposito dei residui.
I vantaggi dell'uso della formulazione oggetto della presente invenzione risulteranno più evidenti dai seguenti esempi di applicazione.
Esempio 1.
L'efficacia della composizione pulente secondo la presente invenzione è stata verificata su una stufa a pellet di tipo domestico avente una camera di carico del combustibile della capacità di 25 kg di pellet.
Nell'arco di un periodo di funzionamento di 24 settimane, una stufa a pellet con le suddette caratteristiche, se alimentato per 14 ore/giorno consecutive consuma complessivamente circa 15 kg/giorno di normale pellet combustibile e necessita di una pulizia manuale all'incirca ogni 25 giorni.
La composizione chimica del componente pulente impiegato nel presente esempio è:
nitrato di rame in quantità pari al 15% in peso rispetto al peso totale della composizione pulente;
nitrato di sodio in quantità pari al 25% in peso rispetto al peso totale della composizione pulente;
cloruro di sodio in quantità pari al 60% in peso rispetto al peso totale della composizione pulente .
Il componente pulente è stato miscelato con una base combustibile costituita da una miscela essiccata di segatura di legno vergine e farine di grano e mais secondo un rapporto in peso "componente pulente/base combustibile" pari a 15%. La miscela componente pulente/base combustibile è stata estrusa in forma di pellet cilindrici delle dimensioni di 2 cm di lunghezza e 0,7 cm di diametro.
All'inizio del periodo di funzionamento in cui è stata effettuata la prova di efficacia della composizione pulente del presente esempio (24 settimane), una volta esaurito il normale combustibile, 5 kg di pellet pulenti sono stati caricati nella camera di carico e sono stati combusti ininterrottamente per circa 4 ore. Terminato il ciclo di pulizia, è iniziata l'alimentazione del normale pellet combustibile secondo il regime di funzionamento sopra descritto. Per tutto il periodo di prova di 24 settimane non è stata eseguita alcuna pulizia manuale del sistema di riscaldamento.
Al termine del periodo di prova il sistema di riscaldamento è stato ispezionato, constatando che il deposito dei residui di combustione sugli elementi della stufa era avvenuto in misura molto contenuta.
In particolare, dopo un periodo di funzionamento di 24 settimane, la quantità di residui di combustione depositatisi sugli elementi della stufa, in particolare nei condotti quali canne fumarie, era così ridotto, o addirittura assente, da non rendere necessaria la pulizia manuale, a conferma dell'efficacia pulente del trovato.
Le prove hanno così dimostrato che l'uso della composizione pulente secondo la presente invenzione all'inizio di un lungo periodo di funzionamento di un sistema di riscaldamento a pellet consente di evitare le operazioni di pulizia manuale dei suoi componenti.
Esempio 2.
In una seconda prova, la stessa composizione dell'Esempio 1 è stata impiegata in cicli di pulizia periodici nell'arco di un periodo di funzionamento di 24 settimane. All'inizio di tale periodo di prova, 2 kg di pellet pulenti sono stati caricati all'esaurimento del normale combustibile nella camera di carico e sono stati combusti ininterrottamente per circa 2 ore. Terminato il ciclo di pulizia, è iniziata l'alimentazione del normale pellet combustibile secondo il regime di funzionamento sopra descritto. Il ciclo di pulizia è stato ripetuto con le stesse modalità ogni 4 settimane (28 giorni) durante tutto il periodo di sperimentazione, per complessivi 6 cicli di pulizia. Durante il periodo di prova non è stata eseguita alcuna pulizia manuale del sistema di riscaldamento.
Al termine del periodo di prova, si è osservato che anche in questo caso il deposito di residui carboniosi era così ridotto da non rendere necessaria la pulizia manuale del sistema di riscaldamento.
Questa prova ha dimostrato, oltre all'efficacia pulente del prodotto, anche che con cicli di pulizia periodici è stata consumata una quantità ridotta di composizione pulente, rispetto a quella consumata nell'impiego ad inizio e fine del periodo di sperimentazione a parità di condizioni di pulizia della stufa a pellet.
Esempio 3.
La composizione chimica del componente pulente impiegato nel presente esempio è:
cloruro di sodio in quantità pari al 50% in peso rispetto al peso totale della composizione pulente;
nitrato di sodio in quantità pari al 25% in peso rispetto al peso totale della composizione pulente;
zolfo elementare in quantità pari al 25% in peso rispetto al peso totale della composizione pulente .
Le modalità di fabbricazione dei pellet pulenti, quelle di esecuzione del ciclo di pulizia ed il sistema di riscaldamento impiegato sono le stesse già descritte nell'Esempio 1.
Anche per questa seconda composizione pulente in forma di pellet, al termine di un periodo di prova della durata di 24 settimane, si è osservato che il deposito di residui carboniosi era così ridotto da non rendere necessaria la pulizia manuale del sistema di riscaldamento.
Esempio 4.
L'efficacia pulente della composizione pulente dell'Esempio 3 è stata sperimentata in periodici cicli di pulizia, effettuati nell'arco di un periodo di funzionamento di 24 settimane, secondo le modalità descritte nell'Esempio 2. Anche in questo caso, l'efficacia pulente è stata confermata dall'ispezione visiva dei componenti della stufa al termine del periodo di sperimentazione che ha evidenziato la non necessità di procedere ad una loro pulizia manuale. Anche per questa composizione pulente in pellet, l'impiego in cicli di pulizia periodici ha comportato il consumo di quantità di prodotto inferiori rispetto all'impiego ad inizio e fine del periodo di sperimentazione a parità di condizioni di pulizia del sistema di riscaldamento.

Claims (11)

  1. Rivendicazioni 1. Composizione pulente costituita da una miscela intima di: A. un componente pulente comprendente: i) almeno un cloruro di un metallo alcalino e/o di un metallo alcalino-terroso e/o un sale di ammonio in percentuali variabili tra 30 e 75% in peso rispetto al peso totale del componente A; ii) almeno un nitrato e/o nitrito di un metallo alcalino e/o di un metallo alcalino-terroso in percentuali variabili tra 10 e 50% in peso rispetto al peso totale del componente A; iii) almeno un composto in una percentuale variabile tra 5 e 30% in peso rispetto al peso totale del componente A, scelto tra: iiia) rame metallico e/o un sale di rame (I) e/o di rame (II) o un metallo di transizione scelto tra ferro, manganese, nichel, zinco o vanadio e i relativi sali; oppure iiib) zolfo elementare o un sale di zolfo scelto tra solfato, solfuro, solfito, polisolfuro di un metallo alcalino, alcalino-terroso e/o di ammonio; e B. una base combustibile cellulosica la cui percentuale in peso rispetto al peso totale della miscela è pari al complemento a 100 del peso del componente A.
  2. 2. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il componente i) è presente nel componente pulente A in una percentuale uguale a circa il 60% in peso rispetto al peso totale del componente A.
  3. 3. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il componente ii) è presente nel componente pulente A in una percentuale uguale al 25% in peso rispetto al peso totale del componente A.
  4. 4. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il componente iii) è presente nel componente pulente A in una percentuale uguale al 15% in peso rispetto al peso totale del componente A.
  5. 5. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il componente A è presente nella miscela (A B) in una quantità che varia dal 5 al 40% in peso rispetto al peso totale della miscela.
  6. 6. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il componente A è presente nella miscela (A B) in una quantità uguale al 15% circa rispetto al peso totale della miscela.
  7. 7. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il componente i) è scelto tra cloruro di sodio o cloruro di ammonio.
  8. 8. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i metalli alcalini e/o alcalino-terrosi nelle componenti i) e ii) sono preferibilmente e, indipendentemente uno dall'altro, sodio, potassio, calcio e/o magnesio.
  9. 9. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che nella componente iiia) i sali di rame (I) e/o rame (II) o di un metallo di transizione scelto tra ferro, manganese, nichel, zinco o vanadio nella componente iii) sono scelti, indipendentemente uno dall'altro, tra cloruro, solfato, fosfato o fosfati acidi.
  10. 10. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il componente iiia) è nitrato di rame.
  11. 11. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il componente iiib) è scelto tra zolfo elementare o solfato di ammonio. 13. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il componente pulente A comprende cloruro d'ammonio, cloruro di sodio, nitrato di rame e nitrato di sodio. 14. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il componente pulente A comprende cloruro di sodio, nitrato di sodio e zolfo elementare. 15. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la base combustibile di tipo cellulosico B è scelta tra: a. scarti di legno di qualunque specie di piante, compresi gli scarti di legno di provenienza industriale; b. legno in forma di trucioli, segatura, frammenti; c. bio-combustibili quali le farine di tipo vegetale o animale. 16. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la miscela è compattata in forma di pellets. 17. Composizione secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che i pellet sono cilindrici con un diametro variabile da 0,5 a 1,5 cm, preferibilmente da 0,6 a 0,7 cm, e con una lunghezza variabile da 1 cm a 3 cm, preferibilmente uguale a 2 cm. 18. Uso della composizione pulente secondo una qualunque delle rivendicazioni 1-17 per la pulizia dei sistemi di riscaldamento. 19. Uso secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che i sistemi di riscaldamento sono sistemi alimentabili con combustibili in forma di pellet.
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