ITMI20060775A1 - Dispositivo termostatico per risparmio idrico ed energetico - Google Patents

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ITMI20060775A1
ITMI20060775A1 IT000775A ITMI20060775A ITMI20060775A1 IT MI20060775 A1 ITMI20060775 A1 IT MI20060775A1 IT 000775 A IT000775 A IT 000775A IT MI20060775 A ITMI20060775 A IT MI20060775A IT MI20060775 A1 ITMI20060775 A1 IT MI20060775A1
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channel
shutter
temperature
piston
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IT000775A
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Marco Braga
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Sar Societa Semplice
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    • G05CONTROLLING; REGULATING
    • G05DSYSTEMS FOR CONTROLLING OR REGULATING NON-ELECTRIC VARIABLES
    • G05D23/00Control of temperature
    • G05D23/01Control of temperature without auxiliary power
    • G05D23/02Control of temperature without auxiliary power with sensing element expanding and contracting in response to changes of temperature
    • G05D23/021Control of temperature without auxiliary power with sensing element expanding and contracting in response to changes of temperature the sensing element being a non-metallic solid, e.g. elastomer, paste
    • G05D23/022Control of temperature without auxiliary power with sensing element expanding and contracting in response to changes of temperature the sensing element being a non-metallic solid, e.g. elastomer, paste the sensing element being placed within a regulating fluid flow
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16KVALVES; TAPS; COCKS; ACTUATING-FLOATS; DEVICES FOR VENTING OR AERATING
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    • F16K31/002Actuating devices; Operating means; Releasing devices actuated by temperature variation

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Description

Descrizione dell’invenzione avente per titolo:
“DISPOSITIVO TERMOSTATICO PER RISPARMIO IDRICO ED ENERGETICO”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo termostatico per risparmio idrico ed energetico.
Come è noto l’acqua calda negli impianti civili è fornita tramite uno scambiatore di calore collegato ad una sorgente di riscaldamento. Generalmente, quando l’utente apre un rubinetto dell’acqua calda, l’acqua in circolo nell’impianto di fornitura acqua calda impiega un certo tempo prima di raggiungere all’uscita del rubinetto la temperatura desiderata.
Conseguentemente, l’utente spesso lascia il rubinetto dell’acqua calda aperto per poter svolgere altri compiti e successivamente toma a controllare se l’acqua uscente ha raggiunto la temperatura desiderata, con il rischio di dimenticare il rubinetto dell’acqua calda aperto per lunghi periodi di tempo. Questo comportamento implica un grande spreco energetico e di acqua, infatti un grande quantitativo di acqua calda viene sprecata senza poter essere utilizzata.
Scopo della presente invenzione è di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo un dispositivo termostatico per risparmio idrico ed energetico, che sia efficiente, efficace, ed affidabile.
Altro scopo della presente invenzione è di fornire un tale dispositivo termostatico che sia versatile, atto ad essere applicato in vari tipi di fornitura di acqua calda e che nello stesso tempo sia realizzabile da un punto di vista industriale.
Questi scopi sono raggiunti in accordo all’invenzione con le caratteristiche elencate nell’ annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Il dispositivo termostatico secondo l’invenzione comprende:
- un corpo di contenimento destinato ad essere collegato ad una bocca di erogazione di acqua calda,
- un manicotto accoppiato a detto corpo ed atto ad essere collegato ad una tubatura di fornitura di acqua calda,
- una slitta montata scorrevole entro detto corpo e provvista di un canale per il passaggio dell’acqua,
- mezzi di sblocco atti a bloccare in posizione detta slitta e azionabili dall’ utilizzatore per sbloccarla,
- un otturatore montato scorrevole entro detta slitta per passare da una posizione chiusura in cui chiude il flusso dal manicotto verso il canale di detta slitta, ad un a posizione di apertura in cui consente il flusso dal manicotto verso il canale di detta slitta,
- mezzi sensibili alla temperatura atti a rilevare la temperatura dell’acqua entro detto manicotto, e
- mezzi attuatoli accoppiati a detto otturatore ed operativamente connessi a detti mezzi sensibili alla temperatura per portare detto otturatore nella sua posizione di chiusura, quando detti mezzi sensibili alla temperatura hanno rilevato una temperatura superiore ad un valore di soglia preimpostato.
In questo modo quando la temperatura dell’acqua raggiunge un valore di soglia preimpostato, i mezzi sensibili alla temperatura comandano i mezzi attuatori che spingono l’otturatore spostandolo nella posizione di chiusura in cui interrompe il flusso di acqua calda, con il risultato di un notevole risparmio sia energetico che di acqua.
Quando Γ utilizzatore deve usare l’acqua calda aziona i mezzi di sblocco. Come risultato la slitta si sposta per la pressione dell’acqua e i mezzi otturatori non interrompono più il flusso. Quindi l’acqua calda può fluire attraverso il dispositivo termostatico.
Quando Γ utilizzatore chiude il rubinetto dell’acqua, il dispositivo viene resettato, vale a dire la slitta rientra nella posizione di partenza, i mezzi di sblocco bloccano la slitta e i mezzi attuatori rientrano nella posizione di partenza assieme all’otturatore. Quindi il dispositivo termostatico è pronto per un nuovo ciclo.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a una sua forma di realizzazione puramente esemplificativa e quindi non limitativa, illustrata nei disegni annessi, in cui:
La Fig. 1 è una vista in prospettiva e in esploso di un dispositivo termostatico secondo l’invenzione;
la Fig. 2 è una vista laterale dispositivo di Fig. 1 assemblato;
la Fig. 3 è una vista dal retro presa nel verso della freccia A di Fig. 2;
la Fig. 4 è una vista in sezione assiale ingrandita presa secondo il piano di sezione IV-IV di Fig. 3;
la Fig. 5 è una vista in sezione assiale del corpo del dispositivo termostatico di Fig. 1;
la Fig. 6 è una vista frontale del manicotto di chiusura del dispositivo termostatico;
la Fig. 7 è una vista in sezione assiale presa lungo il piano di sezione VII-VII di Fig. 6;
la Fig. 8 è una vista laterale, parzialmente in sezione assiale, del manicotto di Fig. 7;
la Fig. 9 è una vista laterale dell’elemento attuatore sensibile alla temperatura del dispositivo termostatico di Fig. 1;
la Fig. 10 è una vista in prospettiva del filtro del dispositivo termostatico di Fig. 1
la Fig. 11 è una vista in sezione assiale della slitta del dispositivo termostatico di Fig. 1;
la Fig. 12 è una vista in sezione trasversale presa lungo il piano di sezione XII-XII di Fig. 11;
la Fig. 13 è una vista laterale del pistone otturatore del dispositivo termostatico di Fig. 1;
la Fig. 14 è una vista in sezione assiale, presa lungo il piano di sezione XIV-XIV di Fig. 13;
la Fig. 15 è una vista laterale dell’asta di sblocco del dispositivo termostatico di Fig. 1; e
la Fig. 16 è una vista in sezione assiale presa lungo il piano di sezione XVI-XVI di Fig. 15.
Con l’ausilio delle Figure viene descritto il dispositivo termostatico secondo l’invenzione indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 1.
Per ora con riferimento alle Figg. 1 - 4, il dispositivo termostatico 1 comprende un corpo di contenimento 2 ed un raccordo di chiusura 3 che si accoppia al corpo di contenimento 2. Entro il raccordo 3 è montato un elemento attuatore sensibile alla temperatura 4 atto ad azionare un otturatore 5 montato scorrevole entro una slitta 6. La slitta 6 è montata scorrevole entro il corpo 2 ed è bloccata in posizione da un’asta di sblocco 7. L’asta di sblocco 7 è collegata ad una leva (non mostrata) destinata ad essere azionata manualmente dall’utente per sbloccare la slitta 6.
Con riferimento a Fig. 4, bisogna considerare che il flusso di acqua entra nel raccordo 3 nel verso della freccia I ed esce dal corpo 2 nel verso della freccia O. In seguito i termini anteriore e posteriore si riferiranno rispettivamente alla direzione di uscita O e alla direzione di ingresso I.
Con riferimento a Fig. 5, il corpo 2 ha una forma sostanzialmente cilindrica con un canale assiale comprendente un canale centrale 20, un canale anteriore 120 di minore diametro e un canale posteriore 25 di maggiore diametro.
Il corpo 2 presenta alle sue estremità una filettatura esterna posteriore 21 destinata all’accoppiamento con il raccordo 3 e una filettatura esterna anteriore 22 destinata all’accoppiamento con un elemento di rubinetteria (non mostrato), quale una bocca o canna di erogazione di una doccia, vasca da bagno, lavello o lavabo.
Tra il canale centrale 20 e il canale anteriore 120 è previsto un restringimento o collare 23 che sporge radialmente verso l’interno definendo una superficie di battuta radiale 23’ e una sede circolare 24 atta ad accogliere una guarnizione di tipo OR 8 (Fig. 4).
Tra il canale centrale 20 e il canale posteriore 25 è definita e una superficie di battuta radiale 25’.
Dal corpo 2 sporge radialmente verso Γ esterno un attacco cilindrico 26 provvisto di un canale radiale 27 atto ad accogliere Tasta di sblocco 7. Il canale radiale 27 prosegue con un canale di minore diametro 28 che comunica con il canale assiale posteriore 25 e definisce una superficie di battuta 28’ entro Tattacco radiale 26. L’estremità dell’attacco radiale 26 presenta internamente una sede allargata 29 che definisce una superficie di battuta radiale 29’.
Con riferimento alle Figg. 6, 7 e 8, il manicotto 3 ha una forma sostanzialmente cilindrica con un canale assiale comprendente un canale posteriore 30 e un canale anteriore 130 di maggiore diametro. Il manicotto 3 presenta, ad una sua estremità, una filettatura interna anteriore 31 terminante in una superficie di battuta 3 Γ. La filettatura interna anteriore 31 è atta ad accoppiarsi con la filettatura esterna posteriore 21 del corpo 2. All’atra estremità del manicotto 3 è prevista una filettatura interna posteriore 35 atta ad accoppiarsi con un raccordo filettato di un tubo per la fornitura di acqua calda.
In posizione centrale, tra il canale posteriore 30 e il canale anteriore 130 è previsto un collare 37 che sporge verso l’interno definendo una superficie di battuta anulare 37’. Dal collare 37 sporgono verso l’interno due ponticelli 32 in posizioni diametralmente opposte. I ponticelli 32 supportano una ghiera circolare 33 provvista di una filettatura interna 34.
Dalla ghiera 33 sporge anteriormente un codolo cilindrico coassiale 33’ che definisce attorno ad esso una superficie di battuta anulare 36 disposta allo stesso livello della superficie di battuta 37’.
Sulla superficie esterna del manicotto 3 sono previste delle sporgenze circonferenziali 39 per facilitare P avvitamento e due tacche 38 disposte in posizioni diametralmente opposte per facilitare l’avvitamento del manicotto 3 sul tubo di fornitura dell’acqua calda.
Come mostrato in Fig. 9, l’elemento attuatore sensibile alla temperatura 4 comprende, nella sua parte centrale, una filettatura esterna 40 atta ad impegnarsi con la filettatura interna 34 della ghiera 33. Una flangia di battuta 41 dell’elemento sensibile alla temperatura 4 va in battuta contro la superficie posteriore della ghiera 33.
Dietro la flangia di battuta 41 è previsto un corpo cilindrico posteriore 42 che contiene un materiale sensibile alla temperatura, collegato ad un pistone 44 di un attuatore lineare 43 disposto anteriormente rispetto alla filettatura centrale 40.
Il materiale sensibile alla temperatura può essere, ad esempio un termodilatabile come una miscela di cere paraffmiche che si dilata o estrude, quando raggiunge ima certa temperatura, azionando in questo modo il pistone 44 dell’attuatore 43 che si sposta assialmente in avanti. Chiaramente al posto della paraffina può essere utilizzato qualsiasi elemento sensibile alla temperatura, quale una termocoppia, un termistore, un termometro o simili. Quando l’elemento sensibile alla temperatura rileva che è stata raggiunta la temperatura preimpostata, invia un segnale di comando ad opportuni mezzi di azionamento che azionano il pistone 44 dell’attuatore 43.
Con riferimento a Fig. 10, il dispositivo termostatico 1 comprende anche un filtro 100 per evitare l’ingresso entro il corpo 2 di impurità e calcare che potrebbero danneggiare e deteriorare gli organi interni del dispositivo 1. Il filtro 100 è ad esempio un filtro a griglia in acciaio Inox ed ha una forma sostanzialmente discoidale con foro centrale 101.
Con riferimento anche alle Figg. 4 e 7, il filtro 100 viene posizionato sulle superficie anulari di battuta 36, 33’ del manicotto 3, in modo che il codolo 33’ della ghiera 32 del manicotto entri nel foro 101 del filtro 100; il bloccaggio del filtro in detta posizione avviene, per esempio, tramite cianfrinatura a svasare del codolo 33’.
Con riferimento alle Figg. 11 e 12, la slitta 6 comprende un corpo sostanzialmente cilindrico con un canale assiale 60. Nella parte posteriore della slitta è prevista una flangia cilindrica di maggiore diametro 61 che sporge radialmente verso l’esterno dal corpo della slitta. Nella superficie esterna della flangia 61 è prevista una sede anulare 62 atta ad accogliere una guarnizione di tipo OR 80 (Fig. 4).
Con riferimento a Fig. 5, il diametro esterno del corpo della slitta 6 è leggermente inferiore del diametro definito dal collare 23 e dal canale anteriore 120 del corpo 2. Invece il diametro esterno dalla flangia 61 è leggermente inferiore rispetto al diametro del canale posteriore 25 del corpo 2. In questo modo, come mostrato in Fig. 4, la slitta 6 può scorrere assialmente e a tenuta, grazie alle guarnizioni 8 e 80, entro il corpo 2.
Una molla 9 viene disposta entro il canale 20 del corpo 2 attorno alla slitta 6. Un’estremità della molla 9 si attesta contro la superficie di battuta 23’ del collare 23 e l’altra estremità della molla 9 si attesta contro la superficie di battuta radiale della flangia 61 della slitta. In questo modo la slitta 6 viene spinta verso dietro dall’azione della molla 9.
Tornando alle Figg. 11 e 12, all’estremità posteriore della flangia 61 sono previsti quattro ponticelli 63 disposti equidistanziati tra loro e in posizioni diametralmente opposte. I ponticelli 63 supportano una testa troncoconica 64. In questo modo tra i ponticelli 63 si generano quattro fessure 65 atte a consentire il passaggio dell’acqua.
Nell’ estremità anteriore della slitta 6 è previsto un collare 66 rivolto verso Tintemo che genera una superficie di battuta 66’.
Con riferimento alle Figg. 13 e 14 il pistone otturatore 5 comprende uno stelo centrale 50 che supporta uno stantuffo anteriore 52 e uno stantuffo posteriore 53. Lo stelo 50 è costituito da una staffa sostanzialmente ad “U ” in modo da generare una fessura 51 comunicante con un canale assiale 56 ricavato entro lo stantuffo anteriore. In questo modo l’acqua può passare dalla fessura 51 e fluire in avanti attraverso il canale 56.
Gli stantuffi anteriore e posteriore 52 e 53 hanno un diametro esterno leggermente inferiore del diametro del canale 60 della slitta e sono provvisti di rispettive sedi anulari 54 e 55 atte ad accogliere rispettive guarnizioni OR 81 e 82 (Fig. 4). In questo modo il pistone otturatore 5 può scorrere a tenuta entro la slitta 6.
Quando l’otturatore 5 viene sospinto in avanti dall’attuatore 44, l’OR 82 si sposta a sua volta in avanti lungo il canale 60 della slitta, facendo tenuta su detto canale, ed arriva nella posizione in cui ostruisce il flusso di acqua proveniente dalle fessure 65 della slitta, interrompendo in questo modo il flusso dell’acqua calda attraverso il dispositivo 1.
Lo stantuffo posteriore 53 presenta posteriormente una flangia o diametro 57 che assieme ad una flangia o diametro dello stantuffo anteriore 52 servono a guidare l’otturatore 5, evitando eccessivi disassamenti rispetto al canale 60 che potrebbero portare a bloccaggi meccanici dell’ otturatore stesso.
Entro il canale 60 della slitta 6 viene disposta una molla 90. Un’estremità della molla 9 si attesta contro la superficie di battuta 66’ del colare anteriore 66 della slitta e l’altra estremità della molla 90 si attesta contro l’estremità anteriore dello stantuffo anteriore 52 dell’otturatore 5. Come risultato, tramite la spinta della molla 90, l’otturatore 5 è sollecitato verso dietro e la slitta 6 è sollecitata in avanti, ovvero tende a mantenere aperto le fessure 65 per il passaggio dell’acqua .
Lo stantuffo posteriore 53 presenta una sede circolare 58 aperta posteriormente e terminate in un foro cieco 59. In questo modo, l’attuatore 43 dell’elemento sensibile alla temperatura 4 si impegna con gioco entro la sede circolare 58 dello stantuffo posteriore e l’estremità del pistone 44 dell’attuatore 43 si impegna con gioco entro il foro cieco 59 dell’ otturatore 5.
Questa disposizione, in cui il pistone 44 dell’attuatore è separato dall’ otturatore 5, consente u perfetto centraggio del pistone 44 e nello stesso tempo una perfetta guida dell’otturatore 5.
Con riferimento alle Figg. 15 e 16, l’asta di bloccaggio 7 comprende un corpo sostanzialmente cilindrico provvisto di una zona di maggiore diametro 70 dalla quale sporge radialmente verso l’esterno una flangia di battuta 71 delimitando una porzione inferiore 72 dell’asta. L’asta presenta un foro 73 con filettatura interna 74 aperto superiormente per accogliere una leva di azionamento azionabile manualmente dall’utilizzatore.
Come mostrato in Fig. 4, l’asta di sblocco 7 viene disposta entro il canale 27 dell’attacco radiale 26 del corpo 2, finché la flangia 71 dell’asta va in battuta contro la superficie di battuta 28’. In questo modo, la parte inferiore 72 dell’asta passa attraverso il canale 28 e si dispone nel canale 25 in modo da andare in battuta contro la flangia 61 della slitta 6, bloccando in posizione la slitta 6.
Una molla 91 viene disposta nel canale radiale 27 dell’attacco 26 attorno alla parte di maggiore diametro 70 dell’asta 7. Un’estremità della molla 91 va in battuta contro la flangia 71 dell’asta 7 e l’altra estremità della molla 91 viene pressata da una rondella 200 che va in battuta contro la superficie 29’ della sede d’estremità 29. A questo punto il bordo di estremità superiore dell’attacco 26 viene rivettato verso l’este in modo da bloccare in posizione la rondella 200.
Questa soluzione che prevede di bloccare la rondella 200 mediante la rivettatura del bordo superiore dell’attacco 26, consente in modo agevole e meccanizzato l’assemblaggio della molla 91, che altrimenti sarebbe stato estremamente complesso.
Come risultato la molla 91 spinge verso il basso l’asta di sblocco 7. Bisogna considerare che l’asta di sblocco 7 è collegata ad una leva di azionamento tramite un sistema a camma che consente il sollevamento dell’asta di sblocco contro l’azione della molla 91, per sbloccare la slitta 6.
In seguito, con particolare riferimento a Fig. 4, viene descritto il funzionamento del dispositivo termostatico 1.
Quando viene aperto il rubinetto dell’acqua calda, l’acqua entra nel manicotto 3, nella direzione della freccia I, investendo la parte posteriore 42 dell’elemento sensibile alla temperatura 4.
Quindi l’acqua passa attraverso il filtro 100 e fluisce, attraverso le fessure 65 entro il canale 60 della slitta 6. Quindi l’acqua passa attraverso la fessura 51 dello stelo del pistone e attraverso il canale 56 dello stantuffo anteriore 52 per fluire nella parte anteriore del canale 60 della slitta. Infine l’acqua esce dal canale 60 della slitta, passa attraverso il canale anteriore 120 del corpo 2 e fuoriesce dal dispositivo termostatico 1 nella direzione della freccia O per essere erogata da una bocca di erogazione di un elemento di rubinetteria.
Quando la temperatura dell’acqua raggiunge un valore preimpostato, ad esempio un valore compreso tra 30 - 40° C, la paraffina contenuta nella parte posteriore 42 dell’elemento sensibile alla temperatura si estrude spingendo in avanti il pistone 44 dell’attuatore 43. Come risultato il pistone 44 spinge in avanti l’otturatore 5 contro l’azione della molla 90 che si comprime.
Conseguentemente, l’OR 82 viene portato oltre alle fessure 65 della slitta 6, impedendo all’acqua di fluire entro il canale 60 della slitta e uscire dal dispositivo 1. Come risultato non viene sprecata acqua calda. Infatti l’acqua calda si arresta nel canale 130 del manicotto 3. In questa condizione, la pressione dell’acqua non sposta la slitta 6, perché essa è bloccata dall’asta di sblocco 7.
Quando l’ utilizzatore desidera usare l’acqua calda, aziona la leva di azionamento del dispositivo termostatico 1, sollevando l’asta di sblocco 7. Quindi la parte inferiore 72 dell’asta di sblocco non interferisce più con la flangia 61 della slitta. Come risultato, la slitta 6 viene spinta in avanti, contro l’azione della molla 9, sia per la pressione dell’acqua che per la spinta della molla 90 (che contemporaneamente tende a spingere verso dietro l’otturatore 5).
Conseguentemente la slitta 6 e quindi le sue fessure 65 si spostano, disponendosi anteriormente all’OR 82, ripristinando la condizione di flusso di acqua attraverso il dispositivo 1.
Quando l’ utilizzatore chiude il rubinetto dell’acqua calda, viene a mancare la pressione dell’acqua contro la flangia 61 della slitta. Come risultato, la slitta 6 viene spinta verso dietro per azione della molla 9. Quindi la leva di sblocco 7 viene spinta verso il basso per azione della molla 91 e la parte inferiore 72 della leva di sblocco blocca nuovamente la flangia 61 della slitta.
Quando la paraffina si raffredda entro la parte posteriore 42 dell’elemento sensibile al calore e scende al di sotto della temperatura preimpostata, il pistone 44 si ritrae entro l’attuatore 43 e quindi l’otturatore 5 viene spinto verso dietro per azione della molla 90 in modo da resettare il dispositivo termostatico 1 che è pronto per un nuovo ciclo di funzionamento.
Gli elementi destinati ad andare a contatto con l’acqua, quali il manicotto 3, il corpo 2, la slitta 6 e l’otturatore 5 o loro porzioni sono trattati mediante un processo di rivestimento con cromo e/o teflon e/o nickel o simili, per diminuire gli attriti e/o aumentare la resistenza all’usura e/o diminuire la deposizione di calcare e simili.
Alla presente forma di realizzazione dell’invenzione possono essere apportate numerose variazioni e modifiche di dettaglio, alla portata di un tecnico del ramo, rientranti comunque entro l’ambito dell’invenzione, espresso dalle rivendicazioni annesse.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo termostatico ( 1 ) comprendente : - un corpo di contenimento (2) destinato ad essere collegato ad una bocca di erogazione di acqua calda, - un manicotto (3) accoppiato a detto corpo (2) ed atto ad essere collegato ad una tubatura di fornitura di acqua calda, - una slitta (6) montata scorrevole entro detto corpo (2) e provvista di un canale (60) per il passaggio dell’acqua, - mezzi di sblocco (7) atti a bloccare in posizione detta slitta (6) e azionabili dall’ utilizzatore per sbloccarla, - un otturatore (5) montato scorrevole entro detta slitta (6) per passare da una posizione chiusura in cui chiude il flusso dal manicotto (3) verso il canale (60) di detta slitta, ad un a posizione di apertura in cui consente il flusso dal manicotto (3) verso il canale (60) di detta slitta, - mezzi sensibili alla temperatura (42) atti a rilevare la temperatura dell’acqua entro detto manicotto (3), e - mezzi attuatori (43, 44) accoppiati a detto otturatore (5) ed operativamente connessi a detti mezzi sensibili alla temperatura (42) per portare detto otturatore nella sua posizione di chiusura, quando detti mezzi sensibili alla temperatura (42) hanno rilevato una temperatura superiore ad un valore di soglia preimpostato.
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sensibili alla temperatura (42) comprendono materiali termodilatabili, come ad esempio miscele di cere paraffìniche.
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi attuatori comprendono un pistone (44) che agisce in una sede (59) di detto otturatore (5).
  4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto manicotto (3) comprende ponticelli radiali (32) che supportano una ghiera filettata internamente (33) per accogliere una filettatura esterna (40) di detti mezzi attuatori (43), in modo che il pistone (44) dei mezzi attuatori agisca assialmente rispetto al dispositivo (1).
  5. 5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto otturatore (5) comprende uno stelo (50) che supporta alle sue estremità uno stantuffo anteriore (52) e uno stantuffo posteriore (53) provvisti di guarnizioni (81, 82) rispettivamente per guidare lo stantuffo anteriore (52) e per interrompere il flusso d’acqua entro il canale (60) della slitta.
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto stelo (50) dell’otturatore presenta una fessura (51) comunicante con un canale assiale (56) entro detto stantuffo anteriore (52) che comunica con il canale (60) della slitta.
  7. 7. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta slitta (6) comprende una flangia di maggiore diametro (61) atta ad essere bloccata da detti mezzi di sblocco (7) che comprendono un’asta montata scorrevole in un condotto radiale (26) di detto corpo (2).
  8. 8. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che all’estremità di detta flangia (61) della slitta sono previsti dei ponticelli (63) che supportano una testa (64) in modo tale da definire delle fessure (65) per il passaggio dell’acqua da detto raccordo a detto canale (60) della slitta.
  9. 9. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che all’estremità posteriore dello stantuffo posteriore (52) dell’ otturatore è prevista una flangia (57) che assieme ad una controparte posta aH’estremità anteriore dello stantuffo anteriore (52) contribuiscono a guidare l’otturatore (5) nel suo movimento entro il canale (60) della slitta (6) prevenendo puntature e quindi bloccaggi per disassamento tra l’asse dell’ otturatore (5) e l’asse del canale (60) della slitta (6).
  10. 10. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, caratterizzato dal fatto che detto corpo (2) comprende un canale assiale comprendente un canale centrale (20), un canale anteriore di minore diametro (120) ed un canale posteriore di maggiore diametro (25), in cui tra il canale centrale (20) ed il canale anteriore (120) è previsto un collare (23) ed una guarnizione (8) per guidare a tenuta la parte anteriore della slitta (6), una seconda guarnizione (80) essendo disposta attorno alla flangia (61) della slitta per guidare a tenuta lo scorrimento della flangia (61) della slitta entro il canale posteriore (25) del corpo (2).
  11. 11. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto di comprendere una molla (9) della slitta disposta attorno alla slitta (6) nel canale centrale (20) del corpo, in cui un’estremità della molla è in battuta contro detto collare (23) del corpo e l’altra estremità della molla è in battuta contro detta flangia (61) della slitta.
  12. 12. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 11, caratterizzato dal fatto di comprendere una molla dell’ otturatore (90) disposta entro detta slitta (6) e avente un’estremità attestata su un collare anteriore (66) della slitta e l’atra estremità attestata sullo stantuffo anteriore (52) dell’otturatore.
  13. 13. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 12, caratterizzato dal fatto di comprendere una molla (91) dell’asta di sblocco disposta entro detto raccordo radiale (26) del corpo attorno all’asta di sblocco (7), in cui un’estremità della molla è attestata su una flangia (71) dell’asta di sblocco e l’altra estremità della molla è attestata su una rondella (200) bloccata in detto raccordo radiale (26) mediante rivettatura del bordo d’estremità del raccordo.
  14. 14. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un filtro (100) disposto in detto manicotto (3) attorno a detti mezzi attuatori (43) per filtrare il calcare e le impurità.
  15. 15. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli elementi destinati ad andare a contatto con l’acqua sono trattati totalmente od in parte mediante un processo di rivestimento di cromo e/o teflon e/o nickel e/o altri trattamenti superficiali atti ad aumentare la resistenza all’usura e/o diminuire l’attrito tra gli organi in moto relativo e/o rallentare/ridurre il processo della deposizione di calcare .
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