ITMI20020371U1 - Esemplare di porta-candele integrante un accendi-fiamma - Google Patents

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ITMI20020371U1
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21VFUNCTIONAL FEATURES OR DETAILS OF LIGHTING DEVICES OR SYSTEMS THEREOF; STRUCTURAL COMBINATIONS OF LIGHTING DEVICES WITH OTHER ARTICLES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F21V35/00Candle holders

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Fats And Perfumes (AREA)
  • Arrangement Of Elements, Cooling, Sealing, Or The Like Of Lighting Devices (AREA)

Description

Descrizione della domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo: "Esercì piare di porta-candele integrante un accendifìamma"
A nome: ELi} S.r.l.
DESCRIZIONE MI 2002 U 0 0 0 3 7 1 Il presente trovato si riferisce a un esemplare di porta-candele integrante un accendifìamma.
Più in partic Diare, il presente trovato si riferisce a un porta-candele, singolo o m ultiplo per accogliere due o più candele, comprendente un supporto nel quale sono integrati i mezzi di accensione a fiamma.
Come è noto, porta-candele o ceri di svariate forme e dimensioni sono tradizionalmente diffusi e utilizzati anche solo a scopo decorativo su tavoli e mobili di arredo; in determinate circostanze, le candele o ceri vengono accesi con la funzione di creare un effetto di luce localizzato e gradevole, che talvolta si accompagna all'ulteriore scopo di emanare nell'ambiente profumi con effetto deodorante.
I porta-candele generalmente usati a questo proposito comprendono un supporto tubolare, con un piattello di base per l'appoggio, che si prolunga verso l'alto a formare almeno una sede per l'inserimento e la stabilizzazione della candela o cero; frequentemente, il prolungamento superiore è articolato e diramato in più bracci per altrettanti ceri o candele e, in fase di utilizzo, detti ultimi vengono accesi meciante convenzionali fiammiferi o con accendisigari a fiamma. Qqesta operazione, in sé del tutto semplice, risulta a volte laboriosa, in quanto non sono sempre Immediatamente a disposizione: i mezzi di accensione, con la conseguenza di dover
?
attendere €i compiere in certi casi interventi complicati per l'accensione o per il suo riprìstino; sotto quest'ultimo aspetto, una situazione tii pica si verifica all'aperto, cioè quando candele o ceri sono ad esempio i>osti su tavole imbandite in un ambiente soggetto a facili spostamenti d'aria.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare all'inconveniente sopra lamentato.
Più in particolare, lo scopo del presente trovato è quello di provvedere un porta-candele, ceri o simili che permetta di avere costantemente e con immediatezza a disposizione i necessari mezzi per l'accensipne di dette candele o ceri.
Ulteriore sco po del trovato è quello di provvedere un porta-candele come sopra definito atto a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi ancora raggiunti dall'esemplare di porta-candele del presente trovato che, ottenuto in metallo o altro idoneo materiale e provvisto di una o più sedi per altrettante candele, ceri o simili, si caratterizza fondamentalmente per il fatto di comprendere almeno un primo corpo tubolare e un secondo corpo tubolare tra loro accoppiabili e separabili manualmente che delimitano detto accendifiamma disposto e stabilizzato nel primo corpo tubolare e sporgente dall'estremità superiore del medesimo.
Le caratterstiche costruttive e funzionali dell'esemplare di portacandele del presente trovato potranno essere meglio comprese dalla
descrizione che segue, in cui si fa riferimento alla allegata tavola di disegni che ne rappresentano una forma di realizzazione preferita e non limitativa e in cui
la figura 1 rappresenta una vista schematica laterale della parte inferiore provvista di base di appoggio dell'esemplare di portacandele del bresente trovato;
la figura ?. rappresenta una vista schematica laterale della complementare parte superiore dello stesso esemplare, secondo una forma di realizzazione esemplificativa che prevede una sola sede di innesto per una candela o cero;
la figura 3 i a p presenta una vista schematica esplosa dell'esemplare di porta-canpele del presente trovato;
la figura 4 rappresenta lo stesso esemplare in vista schematica prospettica e in condizione di utilizzo quanto ad accensione della candela o ce ro;
la figura 5 rappresenta una vista schematica dell'esemplare di portacandele de presente trovato secondo un'alternativa quanto ad accendifìamina e relativi mezzi di supporto;
la figura 6j rappresenta una vista schematica di detti mezzi di supporto di cui a figura 5.
Con riferimento alle citate figure, l'esemplare di porta-candele del presente trovato, indicato nel complesso con 10 alia figura 3, comprende un primo corpo tubolare 12, in metallo o altro idoneo materiale, preferibilmente a sezione circolare e con diametro crescente dall'estremità superiore 14 verso l'opposta estremità o
imboccatura inferiore 16 che definisce la zona di appoggio sul piano; detto corpo tubolare 12 costituisce la sede di accoglimento per i mezzi di accensione, indicati con 18, di cui si dirà in seguito. Il portacandele 10 comprende, inoltre, un secondo corpo tubolare 20, avente conformazione analoga rispetto al precedente ma con orientamenti) opposto; il corpo 20, infatti, presenta diametro crescente dall'estremità inferiore 22 a quella superiore 24, che definisce la sede di inserimento e stabilizzazione per una candela 26. Detta sede, indicata con 28, è vantaggiosamente ottenuta su un piattello sagomato 30 accoppiato al corpo 20 in corrispondenza della sua estremità superiore 24 a diametro maggiore e ivi fissato con qualsivoglia mezzo idoneo. Anche il corpo 12 è di preferenza provvisto, in corrispondenza dell'estremità inferiore 16 a diametro maggiore, eli un piattello sagomato 32, fissato al corpo stesso a scatto, mediante filettatura o equivalenti mezzi; il piattello 32 presenta co nformazione sostanzialmente troncoconica ed è provvisto di un'apertura centrale passante 34. In alternativa, come schematizza o a figura 5, il piattello 32 può essere sostituito o associato a una flangia 36, ottenuta in materiale plastico o in metallo, formante una sede di stabilizzazione per i mezzi di accensione 18; detti ultimi sono vantaggiosamente costituiti da un'accendisibari di forma cilindrica, del tipo in sé noto, il cui diametro è pari o leegermente inferiore al diametro interno del primo corpo tubolare 12 nella sua parte centro-superiore rivolta all'estremità 14.
L'accendisigari 18 sporge da detta estremità 14 del corpo 12 per una quota esemplificativamente compresa fra 30 e 60 mm. e costituisce uno stelo di centratura e stabilizzazione del secondo corpo tubolare 20; detto ult mo, infatti, è calzato sulla parte dell'accendisigari 18 che sporge dall'elstremità 14 del corpo 12 e si stabilizza sull'accendisigari stesso allineandosi allo stesso corpo 12. —. 11 diametro interno di detto ultirpo è leggermente inferiore al diametro dell'accendisigari
da poter essere calzato agevolmente, e all'occorrenza
sfilato, dall'atcendisigari stesso. Quest'ultimo, come sopra precisato, è vantaggiosamente di forma cilindrica e può essere di tipo piezoelettrico o elettronico a pila, con pulsante o tasto di azionamento posto in corrispondenza della sua estremità inferiore oppure, prefèribilmente, lungo la superfìcie laterale da cui sporge per una quota limitata. Nel primo caso il pulsante, indicato con 38 alla figura 4, sporge dal piattello 32 attraverso il foro 34; l'accendisigari 18 è stabilizzato in posizione nel primo corpo tubolare 12 per interferenza meccanica, essendo il suo diametro equivalente al diametro interno di una parte del corpo stesso, salve le tolleranze di accoppiamento. Nel secondo caso, corrisponde alla soluzione schematizzata a figura 5, il pulsante di attivazione dell'accendisigari 18 è disposto lungo la superficie laterale del corpo, dal quale sporge per una quata limitata; detto pulsante, tipicamente in forma di cursore 40 a scorrimento assiale, è attestato in corrispondenza di una finestratura 42 realizzata lungo il primo corpo tubolare 12 nella sua parte centro-superiore, prossima all'estremità 14. L'accendisigari
18 è stabilizzato in posizione nel citato corpo 12 attraverso la flangia 36, la quale: è fissata nel corpo stesso in prossimità dell'imboccatura inferiore 16; tale vincolo della flangia 36 è vantaggiosamente realizzato per mezzo di due o più risalti elastici o linguette 46, fissate con qualsivoglia mezzo idoneo all'interno del primo corpo tubolare 12 lungo la sua parte prossima all'imboccatura inferiore 16. La stessa flangia è provvista di un'apertura centrale passante 48, di forma e dimensione corrispondenti a quelle dell'accendisigarì 18, che in essa è inserito e bloccato a pressione con l'eventuale aggiunta di un piattello antisfìlamento 50 o equivalenti mezzi, riportati sulla base inferiore de l'accendisigari stesso e fissati in modo noto.
In fase di utilizzo, l'esemplare di porta candele o ceri del presente trovato consente all'utilizzatore di effettuare in modo agevole e immediato l'accensione della o delle candele stesse, porto che al suo interno è alloggiato l'accendisigari 18. Sfilando il secondo corpo tubolare 20, che porta nella sede 28 la candela 26, si espone l'accendisigari stesso, che viene attivato con il cursore 40 col pulsante 38; come rappresentato alla figura 4, l'utente regge con una mano i secondo corpo tubolare 20, mentre con l'altra impugna il primo corpo tubolare 12 e attiva l'accendisigari 18, piezoelettrico o elettronico, per accendere il cero 26. A operazione ultimata, i due complementari corpi tubolari 12 e 20 vengono tra loro di nuovo uniti; calzando il corpo 20 sulla parte dell'accendisigarì 18 che sporge superiormehte dal corpo 12 e ricomponendo quindi il porta-candele.
Come si pup rilevare da quanto precede, sono evidenti i vantaggi che il trovato co fisegue.
L'esemplare di porta-candele del presente trovato permette di effettuare o :{>n immediatezza l'accensione della o delle candele per il fatto di ir ιι corporare l'accendisigari 18; quest'ultimo, ove non utilizzato, noi n è visibile e quindi non altera l'estetica del complesso, ma nel conti empo funge da elemento di centratura e stabilizzazione dello stesso porta-candele. Il fatto di avere costantemente a disposizione i mezzi di accensione evita palesemente gli inconvenienti che si verif) iicario soprattutto nel caso in cui i porta-candele sono disposti all' 'i^sterno, in luoghi facilmente soggetti a flussi d'aria che determinanti lo spegnimento della fiamma.
11 trovato, o :f>sì come sopra descritto e più avanti rivendicato, è stato tuttavia prci] posto a puro titolo esemplificativo e non limitativo, intendendosi che lo stesso potrà essere suscettibile di modifiche e varianti, tutt ei peraltro rientranti nell'ambito del concetto innovativo, Ad esempio, nella soluzione di cui alla figura 5 il primo corpo tubolare 12 potrà es∑e ri e privo della feritoia 42 per il cursore 40, prevedendosi che per l'a ittvaz ioi ne di quest'ultimo sia realizzato all'interno del corpo stesso un ri: salto di accoppiamento; in questa ipotesi potrà essere movimentato assialmente l'accendisigari 18 rispetto a detto corpo 12 o viceversa
Lo stesso cpi rpo 12, inoltre, potrà eventualmente essere realizzato in due o più baiti tra loro accoppiabili a pressione, con filettatura o equivalenti Astemi.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un esemplare di porta-candele (10) integrante un accendifìamma (18), ottenuto in metallo e/o plastica o altro idonelo materiale, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un primo corpo tubolare (12) e un secondo corpo tubolare (20) tra loro accoppiabili e separabili manualmente, che delimitano detto accendifìamma disposto e stabilizzato nel prime corpo tubolare (12) e sporgente dall'estremità superiore (14) del medesimo.
  2. 2. L'esemplare di porta-candele secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo corpo tubolare (12) presenta sezione circolare con diametro crescente dall'estremità superiore (14) verso l'opposta estremità o imboccatura (16) che definisce la zona di appoggio sul piano.
  3. 3. L'esemplare di porta-candele secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo corpo tubolare (20) presenta sezione circolare con diametro crescente dall'estremità inferiore (22) a quella superiore (24) che reca un piattello sagomato (30) in cui è realizzata almeno una sede (28) di inserimento e stabilizzazione di una candela (26).
  4. 4. L'esemplare di porta-candele secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo corpo tubolare (12) è provvisto, in corrispondenza o in prossimità di detta imboccatura (16), di una flangia (36) e/o di un piattello
    sago i)nato (32) provvisti rispettivamente di un foro o apertura centi passante (48), (34).
  5. 5. L'ese mplare di porta-candele secondo una qualsiasi delle riventi icazioni precedenti , caratterizzato dal fatto che detta flang a (36) presenta conformazione complementare a quella della superfìcie interna del primo corpo tubolare (12) nella sua parte prossima all'imboccatura (16), il foro (48) costituendo la sede di innesto e stabilizzazione dell'accendifìamma (18).
  6. 6. L'ese mplare di porta-candele secondo una qualsiasi delle riventi icazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'acci ejndifìamma (18) è costituito da un accendisigari piezofe! lettrico o elettronico, di forma cilindrica con diametro leggìi irniente inferiore al diametro interno dei corpi tubolari (12- 20) nelle loro parti rispettivamente prossime all'estremità supeif iiiore (14) e all'imboccatura (16).
  7. 7. L'ese {mplare di porta-candele secondo una qualsiasi delle riventì icazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la flangia (36) è stabilizzata nel primo corpo tubolare (12) attraverso due più risalti elastici o linguette (46) solidali al corpo stesso lungc| la superfìcie interna in prossimità dell'imboccatura (16).
  8. 8. L'ese {mplare di porta-candele secondo una qualsiasi delle riventì licazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il foro (38) del piattello (32) accoglie un pulsante (38) di azionamento dell'accendifìamma o accendisigari (18).
    L'ese iimplare di porta-candele secondo una qualsiasi delle rivendi licazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo corpo tubolare (12) è provvisto di una finestratura (42) da cui sporg le un cursore di azionamento deiraccendifìamma (18).
    Dr. Luigi Magistns DOTT. GIOVANNI LECCE & C. S.r.l. Via F.lli Ruffini, 9 20123 MILANO
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