ITMI20011066A1 - Interuttore elettrico magnetotermico scatolato - Google Patents

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ITMI20011066A1
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IT
Italy
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lever
switch
contacts
release
closing
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IT2001MI001066A
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Domenico Bosatelli
Augusto Contardi
Sergio Pianezzola
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Gewiss Spa
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
INTERRUTTORE ELETTRICO MAGNETOTERMICO SCATOLATO
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un interruttore elettrico magnetotermico scatolato.
La presente invenzione si riferisce in particolare ad interruttori scatolati per correnti comprese tra 125 Ampère e 1600 Ampère.
Gli interruttori elettrici magnetotermici scatolati utilizzano cinematismi che consentono di eseguire l'apertura e la chiusura di una pluralità contatti mobili in parallelo, in modo sincrono, tramite l'azionamento di una maniglia esterna accessibile dall'utilizzatore, nonché per l'intervento automatico dei dispositivi di protezione previsti all'interno.
I due problemi costanti nella progettazione di questi interruttori sono la complicazione dei meccanismi e le dimensioni .
É costantemente sentita l'esigenza di semplificare i cinematismi dal punto di vista costruttivo per rendere economica la produzione, ed in questo ambito è molto importante anche l'ottenimento di un assemblaggio semplice ed automatizzabile .
Un altro fondamentale problema è quello di migliorare le prestazioni degli interruttori scatolati pur mantenendo dimensioni contenute e comunque entro le norme standard.
Compito della presente invenzione è quello di realizzare un interruttore scatolato con migliorate caratteristiche elettriche e costruttive.
Uno scopo del trovato, è quello di realizzare un interruttore scatolato che presenti caratteristiche superiori rispetto ai modelli tradizionali per quanto concerne l'apertura dei contatti per repulsione magnetica in condizioni di corto circuito.
Un altro scopo del trovato, è quello di realizzare un interruttore scatolato che possa essere prodotto in maniera più economica di quelli tradizionali e che presenti nel contempo migliorate prestazioni.
Un altro scopo ancora è quello di realizzare un interruttore più affidabile nell'uso.
Questi scopi ed altri che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un interruttore elettrico magnetotermico scatolato comprendente un corpo di contenimento contenente una pluralità di contatti elettrici mobili in parallelo a movimento sincrono e di contatti fissi con relative celle spegni arco, un cinematismo di azionamento dei contatti elettrici mobili, un cinematismo di scatto per intervento termico ed un elemento di protezione elettrica associato ad un cinematismo di scatto per intervento magnetico, e mezzi di collegamento per i collegamenti elettrici esterni, caratterizzato dal fatto che detto cinematismo di azionamento consente a detti contatti elettrici mobili di raggiungere una posizione stabile estremamente ravvicinata a detti contatti fissi e successivamente da detta posizione di scattare su detti contatti fissi chiudendo detto interruttore, indipendentemente dalle forza e dalle velocità applicata sulla maniglia di azionamento.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, dell'invenzione, illustrate a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 è una vista prospettica dell'interruttore, secondo l'invenzione;
la figura 2 è una vista prospettica dell'interruttore, secondo l'invenzione, senza la maschera frontale, illustrante i cinematismi;
la figura 3 è una vista prospettica del supporto maniglia; la figura 4 è una vista in alzato ,laterale di una biella di chiusura;
La figura 5 è una vista in alzato laterale dei cinematismi in posizione di interruttore aperto;
La figura 6 è una vista in alzato laterale dei cinematismi in posizione,di interruttore chiuso;
La figura 7 è una vista in alzato laterale dei cinematismi in una fase di chiusura dell'interruttore;
La figura 8 è una vista in alzato laterale dei cinematismi, illustrante la spinta della leva di sgancio magnetico;
La figura 9 è una vista in alzato laterale dei cinematismi, in posizione di interruttore scattato per intervento termico;
La figura 10 è una vista in alzato laterale dei cinematismi, illustrante i contatti aperti per repulsione;
La figura 11 è una vista in alzato laterale dei cinematismi, in posizione di interruttore aperto, illustrante l'elemento di protezione elettrica regolato con il traferro massimo;
La figura 12 è una vista in alzato laterale dei cinematismi, in posizione di interruttore scattato per intervento magnetico;
La figura 13 è una vista in alzato laterale dei cinematismi, in posizione di interruttore aperto, illustrante l'elemento di protezione elettrica regolato con il traferro minimo ;
la figura 14 è una vista prospettica di un corpo di contenimento di una cella spegni arco;
la figura 15 è una vista in alzato laterale della guancia sinistra di un corpo di contenimento di una cella spegni arco;
la figura 16 è una vista prospettica in esploso di un corpo di contenimento di una cella spegni arco.
Con riferimento alle figure citate, l'interruttore scatolato secondo l'invenzione, indicato globalmente con il numero di riferimento 100, comprende essenzialmente un corpo di contenimento 101 il quale presenta la classica conformazione standardizzata e definisce, in corrispondenza della faccia posteriore mezzi per 1'accoppiamento ad una guida omega (non illustrata), secondo norme DIN.
Il corpo di contenimento 101 presenta una maschera frontale 102 che consente di accedere ai componenti interni dell'interruttore e dalla quale si agisce su una maniglia di azionamento 103. L'interruttore scatolato 100 comprende contatti elettrici mobili 104 in parallelo a movimento sincrono e di altrettanti contatti fissi 105 con relative celle spegni 106 arco. Il corpo di contenimento 101 contiene un cinematismo di azionamento dei contatti elettrici mobili 107, un cinematismo di scatto per intervento termico 108, e per ciascuno dei contatti mobili 104, un elemento di protezione magnetica 109, associato ad un cinematismo di scatto per intervento magnetico 110, e elettrodi 111 per i collegamenti elettrici esterni. Sul corpo di Contenimento 101 sono applicati setti isolanti 112 di sicurezza per separare i morsetti adiacenti, mentre dalla maschera frontale 102 sono azionabili un pulsante prova 113, per la verifica meccanica del funzionamento dei cinematismi di scatto e i relativi mezzi di regolazione 114 e 115.
Secondo l'invenzione l'interruttore è dotato di un cinematismo di azionamento dell'interruttore 107 che consente ai contatti mobili 104, in fase di chiusura del circuito, di avvicinarsi progressivamente ai contatti fissi 105 fino ad una determinata distanza, tipicamente pochi millimetri, e successivamente da questa posizione di scattare sui contatti fissi 105 chiudendo l'interruttore, indipendentemente dalle forza e dalle velocità applicata sulla maniglia di azionamento 103.
Per realizzare questa particolare chiusura dei contatti, come apparirà evidente in seguito, descrivendo il cinematismo di azionamento dei contatti elettrici mobili 107, si utilizza un supporto maniglia 1 che per mezzo di opportune alette di azionamento 2 agisce su un profilo concavo 3 ricavato su due bielle di chiusura 4.
Il supporto maniglia 1 risulta conformato sostanzialmente a sella con una porzione di testata 5 e da due porzioni laterali 6 identiche. Sulla porzione di testata 5 è ricavata una coppia di fenditure e una coppia di fori (non illustrati), nei quali si inseriscono i ganci di due molle di sgancio 7, vincolandosi ad una porzione bombata in risalto, presente tra le fenditure e i fori, che funge da riscontro per tali molle. Le molle di sgancio 7 pertanto risultano all'interno delle due porzioni laterali 6. La porzione di testa 5 presenta inoltre una appendice di trascinamento 8 che si prolunga verso il basso. Le due porzioni laterali 6 presentano ciascuna una sporgenza di infulcramento 9, mediante le quali il supporto maniglia 1 è imperniato al corpo di contenimento 101. Una aletta centrale 10, opportunamente profilata, e la aletta di azionamento 2 completano la struttura di ciascuna porzione laterale 6, in modo tale da estendersi verso l'interno dell'insellamento del supporto maniglia 1. Le appendici di azionamento 2 agiscono simmetrieamente, durante la chiusura dell'interruttore, sulle due bielle di chiusura 4 determinando la particolare chiusura dei contatti mobili 104. In particolare contattano scorrevolmente un profilo concavo 3 ricavato in corrispondenza di una estremità di ciascuna biella 4 mediante una porzione sporgente a cuneo 11 che costituisce una sorta di camma.
Il profilo concavo 3 permette di azionare il cinematismo 107 tramite la maniglia 103, portandola a fine corsa, senza che i contatti mobili 104 si avvicinino ulteriormente ai contatti fissi rispetto alla posizione di minima distanza già raggiunta e contemporaneamente consente il caricamento di mezzi elastici atti a chiudere a scatto i contatti mobili 104.
La manovra di chiusura dell'interruttore si svolge nel modo seguente.
Dalla posizione di interruttore scattato per intervento termico o magnetico, illustrata nelle figure 9, e 12, il cinematismo 107 viene riarmato, per poter successivamente chiudere i contatti. Per questa operazione il supporto maniglia 1 viene ruotato in senso orario attorno alle sporgenze di infulcramento 9, imperniate al corpo di contenimento 101, mediante la maniglia di azionamento 103 ad esso vincolata. Il supporto maniglia 1, nel suo moto, va in battuta mediante l'appendice di trascinamento 8 con un gradino di riscontro ricavato su una leva di apertura 12, ponendola in movimento. La leva di apertura 12, che risulta all'interno dell'insellamento del supporto maniglia 1, è sostanzialmente conformata a falce in modo da scorrere all'interno della scanalatura definita dalle due alette centrali 10. La leva di apertura 12 presenta una prima estremità imperniata al corpo di contenimento 101, attraverso un perno 13, e una seconda estremità libera di basculare. Le bielle di chiusura 4 vengono poste in movimento dalla rotazione della leva di apertura 12, essendo imperniate lateralmente a quest'ultima per mezzo di un perno 14 in corrispondenza di una prima estremità, mentre ciascuna seconda estremità è imperniata ad una leva di trascinamento 15 per mezzo di un unico perno di trazione 16, che funge da supporto per l'attacco dei ganci delle molle di sgancio 7 e che si trova in prossimità del profilo arcuato inferiore della leva di apertura 12. Il movimento di rototraslazione delle bielle di chiusura 4 pone in tensione le molle di sgancio 7, in quanto il perno di trazione 16 si allontana dalla porzione di testata 5 del supporto maniglia 1. Tale perno 16 quindi per la reazione delle molle di sgancio 7 fa resistenza al movimento di riarmo, e quindi alla rotazione della leva di apertura 12, opponendosi al spostamento delle bielle di chiusura 4. A fine corsa del supporto maniglia 1, nella fase di riarmo, come illustrato in figura 5, l'estremità basculante della leva di apertura 12 si inserisce in una fenditura ricavata su una leva di contrasto 17 e si aggancia ad un bordo superiore della fenditura stessa per rimane in posizione, in modo tale da contrastare l'azione delle molle di sgancio 7 che, scaricandosi, indurrebbero una brusca rotazione in senso antiorario della leva di apertura 12. La leva di contrasto 17 è imperniata ad una prima estremità tramite il perno 18, mentre con una seconda estremità è in battuta ad un nottolino 19 di una leva di sgancio 20 che funge da arpionismo per la leva di contrasto 17, impedendo la sua rotazione in senso antiorario e il conseguente sganciamento della leva di apertura 12. La sopracitata leva di sgancio 20 è responsabile dell'apertura a scatto del circuito all'insorgere di anomalie circuitali come apparirà chiaro nel seguito.
Per la chiusura dei contatti, dalla posizione di cinematismo riarmato, figura 5, la maniglia di azionamento viene spostata in avanti ruotando quindi in senso antiorario il supporto maniglia 1. Durante la rotazione, la leva di apertura 12 rimane ferma bloccata dalla leva di contrasto 17 così come rimane ferma la prima estremità delle bielle di chiusura 4, mentre la loro seconda estremità viene posta in rotazione oraria per effetto del contatto delle alette di azionamento 2 del supporto maniglia 1, in rotazione, sul profilo concavo 3 in corrispondenza della seconda estremità delle bielle di chiusura 4. In tal modo il perno di trazione 16 viene spostato verso l'estremità imperniata della leva di apertura 12, traslando poco al sotto del profilo arcuato inferiore delle leva di apertura 12, ponendo in rototraslazione le bielle di trascinamento 15 che, a loro volta, pongono in rotazione antioraria, mediante un perno di collegamento 21, un supporto dei contatti mobili 22, infulcrato al corpo di contenimento 102 tramite un perno di cinematismo. Contemporaneamente, per il movimento del perno di trazione 16 rispetto alla porzione di testata 5 del supporto maniglia 1, le molle di sgancio 7 vengono ulteriormente poste in trazione. Il perno di collegamento 21, in spostamento, agisce sul supporto dei contatti mobili 22, in modo tale da ruotare la leva 25, imperniata nello stesso, in senso antiorario avvicinando progressivamente il contatto mobile 104 a quello fisso 105 fino ad una distanza di pochi millimetri (circa 6 min), come illustrato in figura 7. Continuando la rotazione del supporto maniglia 1 fino a fine corsa, le alette di azionamento 2 scorrono lungo il profilo concavo 3 delle bielle di chiusura 4 fino all'apice del cuneo 11, ruotando la seconda estremità delle bielle di chiusura 4 fino all'estremità imperniata della leva di apertura 12. Il movimento indotto sulle bielle di trascinamento 15 fa sì che il perno di collegamento 21 descriva una traiettoria semicircolare senza far ruotare ulteriormente la leva di contatto mobile 25 rispetto alla posizione già raggiunta. La contemporanea rotazione antioraria del supporto contatti mobili 22, provocata dal perno di collegamento 21, pone in trazione una molla di aggancio 26, fissata ad un perno 27 presente sul supporto contatti mobili 22, e ad un profilo ad uncino ricavato sulla leva di contatto mobile 25. Tale trazione nasce dal fatto che il perno di collegamento 21 nella nuova posizione raggiunta contrasta la porzione circolare 24 impedendo la rotazione antioraria della leva di contatto mobile 25 che per il vincolo della molla di aggancio 26 dovrebbe seguire la rotazione della leva di aggancio 22. A fine corsa del supporto maniglia 1, l'azione di richiamo delle molle di aggancio 26, ormai in completa trazione, consente alla porzione circolare 24 di scorrere sul perno di collegamento 21, vincendo la sua resistenza, e consente alla leva di contatto mobile 25 di scattare verso il contatto fisso 105, chiudendo il circuito.
Lo scatto di emergenza, per intervento termico, illustrato in figura 9, è assicurato da elementi bimetallici 28 uguali ma indipendenti, di per sé noti, che piegandosi parzialmente verso l'interno del corpo di contenimento 101 urtano con un proprio rinvio termico 29 un prolungamento superiore della leva di sgancio 20. La conseguente rotazione antioraria indotta sulla leva di sgancio 20 libera la leva di contrasto 17 dal nottolino di arresto 19. La leva di contrasto 17 ruotando in senso antiorario, libera l'estremità oscillante della leva di apertura 12 che quindi non può contrastare l'azione delle molle di sgancio 7 che scattano tirando verso la porzione di testa 5 del supporto maniglia 1 il perno di trazione 16. Quest'ultimo fa ruotare in senso antiorario la leva di apertura 12 e in senso orario, mediante le bielle di trascinamento 15, la leva di aggancio 22 la quale attraverso un profilo in risalto 30 va in battuta ad un bordo di contrasto della leva contatto mobile 25 facendola ruotare di scatto in senso orario aprendo quindi il circuito.
La leva di sgancio 20 viene riporta nelle posizione iniziale di reciproca battuta con la leva di contrasto 17 mediante un molla di contrasto.
La leva di sgancio può essere azionata anche a circuito aperto, ovviamente con il meccanismo riarmato, per verificare lo sgancio corretto della leva di apertura 12 per mezzo del pulsante prova 113.
Tramite una vite di regolazione azionabile dalla maschera frontale del corpo di contenimento dell'interruttore è possibile modificare la posizione dei bimetallici 28 variando la posizione tra il rinvio termico 29 e il prolungamento superiore della leva di sgancio 20 regolando l'intervento di sgancio termico.
In caso di intervento magnetico, illustrato in figura 8, uno spintore magnetico 32 orizzontale azionato dall'elemento di protezione elettrica 109 in modo di per sé noto, sospinge una leva di sgancio magnetico 33 infulcrata al corpo di contenimento facendola ruotare in senso antiorario in modo che un suo nasello 34 vada in battuta con il fronte di un insellamento 35 della leva di contatto mobile 25, che trascinata in rotazione oraria, apre il circuito. Lo spintore magnetico 32 provoca l'allontanamento del contatto mobile 104 da quello fisso 105 di alcuni millimetri, tipicamente 4-5 millimetri, prima che l'elemento di protezione elettrica 109 azioni il cinematismo di scatto termico 108, precedentemente descritto, in modo da aprire completamente i contatti, come verrà in seguito descritto.
La leva di sgancio magnetico 33 viene riportata in posizione da una molla di contatto, mentre il riposizionamento dello spintore è ottenuto tramite una molla magnetica che si carica durante la chiusura del magnetico dell'elemento di protezione elettrica.
Una porzione esterna del magnetico risulta agganciata ad una leva di movimento 36 imperniata tramite un perno 37 al corpo di contenimento la quale presenta una estremità di contatto 38 e un gradino sporgente 39. Alla chiusura del magnetico la leva di movimento 12 viene trascinata in rotazione oraria andando in battuta tramite il gradino sporgente 39 con un prolungamento inferiore della leva di sgancio 20, facendola ruotare in senso antiorario e attivando in tal modo la sequenza di sgancio che conduce all'apertura completa dei contatti già descritta a proposito dell'intervento termico, come illustrato in figura 12.
Vantaggiosamente l'interruttore è fornito di un meccanismo di regolazione che permette di posizionare il magnetico in modo da variare il traferro dell'elemento di protezione elettrica 109, come illustrato nelle figure 11 e 13 e quindi conseguentemente di regolare la soglia di intervento dello stesso, secondo le modalità descritte precedentemente. Particolarmente sulla maschera frontale 102 del corpo di contenimento 101 è prevista una vite a camma 40 azionabile tramite un utensile che agisce su un primo braccio di una leva di regolazione 41 imperniata al corpo di contenimento 101 facendola ruotare in senso antiorario in modo regolabile fino ad un angolo massimo. Un secondo braccio della leva di regolazione 41 agisce sull'estremità di contatto 38 della leva di movimento 36 azionandola. Il magnetico, spostato dalla leva di movimento 36, varia quindi il traferro tra un valore massimo in corrispondenza sostanzialmente della posizione verticale della leva di movimento e un valore minimo in corrispondenza della posizione di massima inclinazione della leva di movimento 36 consentita dalla leva di regolazione 41. Si sottolinea il fatto che nella posizione di traferro minimo la leva di movimento 36 porta il proprio gradino sporgente 39 praticamente a ridosso del prolungamento inferiore della leva di sgancio 20 per un più pronto azionamento.
Ciascun contatto fisso 105 con relativo elettrodo 111 e cella spegni arco è contenuto in un corpo di contenimento 50 amovibile dal vano di alloggiamento in cui trova posto all'interno dell'interruttore. Tale corpo di contenimento è costituito da una guancia sinistra 51 e da una guancia destra 52, vantaggiosamente in materiale plastico termoindurente, che si accoppiano lungo bordi di chiusura corrispondenti e fissate tramite opportuni rivetti 53, in modo tale da costituire una sorta di corpo scatolare che presenta posteriormente una scanalatura verticale attraverso la quale scorre il contatto mobile 104 durante le fasi di apertura e chiusura dell'interruttore. La guancia sinistra 51 presenta inferiormente una sede 54 in cui trova posto un elettrodo 111 per i collegamenti elettrici esterni sulla cui porzione terminale superiore è fissata la pastiglia del contatto fisso 105 che chiude inferiormente la scanalatura verticale. Un elettrodo di scorrimento 55 trasferisce l'arco voltaico ad una pluralità lamelle arcuate spegni arco 56 disposte parallelamente lungo guide 57 ricavate sulle superfici laterale interne delle guance 51, 52. Entrambe le guance presentano posteriormente degli alloggiamenti 58 in cui vengono inserite lamelle di rinforzo magnetico 59 che complessivamente abbracciano il contatto fisso 105 per incrementare il campo magnetico che respinge il contatto mobile da quello fisso quando l'interruttore è in corto circuito in modo da accelerare il distacco dei contatti, prima ancora dell'intervento dell'elemento di protezione elettrica.
Tale repulsione magnetica risulta ancora più efficace quando in presenza di corto circuito si chiudono i contatti. Infatti la chiusura a scatto dell'interruttore, come descritto in precedenza, avviene con i contatti mobili molto prossimi ai contatti fissi e quindi per essere effettuata necessità di una ridotta forza d'urto. Ciò consente alla repulsione magnetica, di accelerare più prontamente il distacco del contatto mobile quando si chiude l'interruttore in presenza di corto circuito, prima ancora che intervenga il magnetico. Inoltre la disposizione delle molle di aggancio non ostacola l'apertura dell'interruttore per repulsione magnetica consentendo alla leva di contatto mobile di ruotare in senso orario nonostante che il supporto contatti mobili rimanga fermo senza che la trazione esercitata dalle molle si opponga.
Si è in pratica constatato come l'invenzione raggiunga il compito e gli scopi prefissati avendo realizzato un interruttore scatolato con migliorate caratteristiche elettriche .
L'interruttore presenta il vantaggio di ottenere una più rapida apertura dei contatti in presenta di corto circùito grazie alle lamelle di rinforzo magnetico e ad una particolare disposizione delle molle aggancio.
Un altro vantaggio dell'interruttore e di presentare un cinematismo di chiusura che consente di chiudere i contatti con una ridotta forza d'urto in modo da rendere particolarmente efficace la repulsione magnetica degli stessi quando l'interruttore viene chiuso con un corto circuito già in atto.
Un altro vantaggio dell'interruttore è di presentare un meccanismo di regolazione della soglia di intervento dell'elemento di protezione elettrica variando il traferro del magnetico.
Un altro vantaggio dell'interruttore è di presentare una cella spegni arco in corpo unico amovibile comprendente il contatto fisso con relativo elettrodo per i collegamenti esterni e lamelle di rinforzo magnetico.
Vantaggiosamente le guance che costituiscono l'involucro di contenimento delle cella spegne arco sono realizzate in plastica termoindurente mentre il resto del corpo di contenimento dell'interruttore viene realizzato in materiale termoplastico.
Il dispositivo secondo l'invenzione, è suscettibile di numerose modifiche è varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Naturalmente i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Interruttore elettrico magnetotermico scatolato comprendente un corpo di contenimento contenente contatti elettrici mobili in parallelo a movimento sincrono e di altrettanti contatti fissi con relative celle spegni arco, un cinematismo di azionamento dei contatti elettrici mobile, un cinematismo di scatto per intervento termico un elemento di protezione elettrica associato ad un cinematismo di scatto per intervento magnetico, e mezzi di collegamento per i collegamenti elettrici esterni, caratterizzato dal fatto che detto cinematismo di azionamento consente a detti contatti elettrici mobili di raggiungere una posizione stabile estremamente ravvicinata a detti contatti fissi e successivamente da detta posizione di scattare su detti contatti fissi chiudendo detto interruttore, indipendentemente dalle forza e dalle velocità applicata sulla maniglia di azionamento.
  2. 2. Interruttore, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto cinematismo di azionamento utilizza un supporto maniglia che per mezzo di alette di azionamento agisce su un profilo a camma ricavato su due bielle di chiusura.
  3. 3. Interruttore, secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto supporto maniglia risulta conformato sostanzialmente a sella con una porzione di testata e da due porzioni laterali identiche, Su detta porzione di testata è ricavata una coppia di fenditure e una coppia di fori, nei quali si inseriscono i ganci di due molle di sgancio, dette molle vincolandosi ad una porzione bombata in risalto, presente tra dette fenditure e detti fori, detta porzione fungendo da riscontro per tali molle, detta porzione di testa presentando una appendice di trascinamento, dette due porzioni laterali del supporto maniglia presentando ciascuna una sporgenza di infulcramento mediante le quali detto supporto maniglia è imperniato al corpo di contenimento, ciascuna porzione laterale comprendendo aletta centrale ed una aletta di azionamento estendentesi verso l'interno dell'insellamento di detto supporto maniglia.
  4. 4. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto tali appendici di azionamento agiscono simmetricamente, durante la chiusura dell'interruttore, su dette due bielle di chiusura, contattando scorrevolmente un profilo concavo ricavato in corrispondenza di una estremità di ciascuna biella mediante una porzione sporgente a cuneo che costituisce una sorta di camma, detto profilo concavo permettendo che detti contatti mobili non si avvicinino ulteriormente ai contatti fissi rispetto a detta posizione stabile e contemporaneamente consentendo il caricamento di mezzi elastici atti a chiudere a scatto detti contatti mobili.
  5. 5. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dalla posizione di interruttore scattato per intervento termico o magnetico detto supporto maniglia viene ruotato in senso orario attorno alle sporgenze di infulcramento, imperniate al corpo di contenimento, mediante una maniglia di azionamento ad esso vincolata, detto supporto maniglia, andando in battuta mediante l'appendice di trascinamento con un gradino di riscontro ricavato su una leva di apertura ponendola in movimento, detta leva di apertura scorrendo all'interno della scanalatura definita da dette due alette di azionamento.
  6. 6. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta leva di apertura presenta una prima estremità imperniata a detto corpo di contenimento e una seconda estremità libera di basculare, detta leve di apertura, in rotazione, ponendo in movimento dette bielle di chiusura, dette bielle essendo imperniate lateralmente a detta leva di apertura per mezzo di un perno in corrispondenza di una prima estremità, mentre ciascuna seconda estremità essendo imperniata ad una leva di trascinamento per mezzo di un unico perno di trazione che funge da supporto per l'attacco dei ganci di dette molle di sgancio.
  7. 7. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette bielle di chiusura in movimento di rototraslazione pongono in tensione dette molle di sgancio allontanando detto perno di trazione da detta porzione di testata di detto supporto maniglia, detto perno opponendosi al spostamento di dette bielle di chiusura per la reazione di dette molle di sgancio, e quindi alla rotazione di detta leva di apertura.
  8. 8. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che a fine corsa di detto supporto maniglia, detta estremità basculante di detta leva di apertura si inserisce in una fenditura ricavata su una leva di contrasto e si aggancia ad un bordo superiore della fenditura stessa per rimane in posizione, in modo tale da contrastare l'azione di dette molle di sgancio.
  9. 9. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto detta leva di contrasto è imperniata al corpo di contenimento con una prima estremità, mentre con una seconda estremità è in battuta ad un nottolino di una leva di sgancio che funge da arpionismo per detta leva di contrasto impedendo la sua rotazione in senso antiorario e il conseguente sganciamento di detta leva di apertura.
  10. 10. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto Per la chiusura dei contatti, dalla posizione di cinematismo riarmato detta maniglia di azionamento viene spostata in avanti ruotando in senso antiorario detto supporto maniglia, durante detta rotazione detta leva di apertura rimanendo bloccata da detta leva di contrasto, detta seconda estremità di dette bielle di chiusura essendo posta in rotazione oraria per effetto del contatto di dette alette di azionamento di detto supporto maniglia, in rotazione, su detto profilo concavo in corrispondenza di detta seconda estremità di dette bielle di chiusura.
  11. 11. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto detto perno di trazione viene spostato verso l'estremità imperniata di detta leva di apertura ponendo in rototraslazione dette bielle di trascinamento che a loro volta pongono in rotazione antioraria mediante un perno di collegamento una leva di aggancio infulcrata al corpo di contenimento tramite un perno di cinematismo.
  12. 12. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto detto perno di collegamento, in spostamento, agisce sul supporto dei contatti mobili in modo tale da ruotare detta leva di contato mobile, imperniata in detto supporto dei contatti mobili, in senso antiorario avvicinando progressivamente il contatto mobile a quello fisso fino a detta posizione stabile; continuando la rotazione di detto supporto maniglia fino a fine corsa dette alette di azionamento scorrendo lungo detto profilo concavo di dette bielle di chiusura fino all'apice del cuneo ruotando la seconda estremità di dette bielle di chiusura fino ali'estremità imperniata della leva di apertura.
  13. 13. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette bielle di trascinamento spostano detto perno di collegamento, detto perno di collegamento descrivendo una traiettoria circolare senza far ruotare ulteriormente detta leva di contatto mobile rispetto a detta posizione stabile; la contemporanea rotazione antioraria di detto supporto dei contatti mobili, provocata da detto perno di collegamento, ponendo in trazione una molla di aggancio, fissata ad un perno presente su detta leva di aggancio e ad un profilo ad uncino ricavato su detta leva di contatto mobile, detto perno di collegamento contrastando la rotazione antioraria di detta leva di contatto mobile; a fine corsa del supporto maniglia, l'azione di richiamo delle molle di aggancio, consentendo a detta leva di contatto mobile di scattare verso detto contatto fisso, chiudendo il circuito.
  14. 14. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto lo scatto di emergenza per intervento termico, è assicurato da elementi bimetallici uguali ma indipendenti, che piegandosi parzialmente verso l'interno di detto corpo di contenimento urtano con un proprio rinvio termico un prolungamento superiore di detta leva di sgancio, detta leva di sgancio ruotando in senso antiorario libera detta leva di contrasto da detto nottolino di arresto, detta leva di contrasto ruotando in senso antiorario liberando l'estremità oscillante di detta leva di apertura, detta leva di apertura non potendo contrastare l'azione di dette molle di sgancio, dette molle di sgancio trascinando detto perno di trazione verso la porzione di testa di detto supporto maniglia, detto perno di trazione facendo ruotare in senso antiorario detta leva di apertura e in senso orario, mediante dette bielle di trascinamento, detta leva di aggancio, detta leva di aggancio attraverso un profilo in risalto andando in battuta ad un bordo di contrasto di detta leva di contatto mobile facendola ruotare di scatto in senso orario aprendo quindi il circuito.
  15. 15. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in caso di intervento magnetico, uno spintore magnetico orizzontale azionato da detto elemento di protezione elettrica sospinge una leva di sgancio magnetico infulcrata a detto corpo di contenimento facendola ruotare in senso antiorario in modo che un suo nasello vada in battuta con il fronte di un insellamento di detta leva di contatto mobile, che trascinata in rotazione oraria, apre il circuito.
  16. 16. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una porzione esterna del magnetico dell'elemento di protezione elettrica risulta agganciata ad una leva di movimento imperniata al corpo di contenimento, detta leva di movimento comprendendo una estremità di contatto e un gradino sporgente; alla chiusura del magnetico detta leva di movimento viene trascinata in rotazione oraria andando in battuta tramite il gradino sporgente con un prolungamento inferiore di detta leva di sgancio, facendola ruotare in senso antiorario e attivando lo sgancio per intervento termico.
  17. 17. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'interruttore è fornito di un meccanismo di regolazione che permette di posizionare il magnetico in modo da variare il traferro dell'elemento di protezione elettrica e quindi conseguentemente di regolare la soglia di intervento dello stessa.
  18. 18. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di regolazione è costituito da vite a camma azionabile tramite un utensile che agisce su un primo braccio di una leva di regolazione imperniata al corpo di contenimento facendola ruotare in senso antiorario in modo regolabile fino ad un angolo massimo, detta leva di regolazione agisce mediante un secondo braccio su detta estremità di contatto di detta leva di movimento azionandola, detta leva di movimento spostando detto magnetico per variare il traferro tra un valore massimo in corrispondenza sostanzialmente della posizione verticale di detta leva di movimento e un valore minimo in corrispondenza della posizione di massima inclinazione di detta leva di movimento consentita da detta leva di regolazione, in detta posizione di traferro minimo detta leva di movimento portando il proprio gradino sporgente a ridosso di detto prolungamento inferiore della leva di sgancio.
  19. 19. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun contatto fisso con relativo elettrodo e cella spegni arco è contenuto in un corpo di contenimento amovibile dal vano di alloggiamento in cui trova posto all'interno dell 'interruttore.
  20. 20. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo di contenimento essendo costituito da una guancia destra e da una guancia sinistra, dette guance si accoppiano lungo bordi di chiusura corrispondenti tramite opportuni rivetti, in modo tale da costituire una sorta di corpo scatolare che presenta posteriormente una scanalatura verticale attraverso la quale scorre detto contatto mobile durante le fasi di apertura e chiusura dell'interruttore.
  21. 21. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto detta guancia sinistra comprende inferiormente una sede in cui trova posto un elettrodo di connessione per i collegamenti elettrici esterni sulla cui porzione terminale superiore è fissata la pastiglia del contatto fisso che chiude inferiormente detta scanalatura verticale, detta sede contenente un elettrodo di scorrimento per trasferisce l'arco voltaico ad una pluralità lamelle arcuate spegni arco disposte parallelamente lungo guide ricavate sulle superfici laterale interne delle guance.
  22. 22. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che entrambe dette guance comprendono posteriormente degli alloggiamenti atti a contenere lamelle di rinforzo magnetico, dette lamelle abbracciando detto contatto fisso per incrementare il campo magnetico che respinge detto contatto mobile da detto contatto fisso quando l'interruttore va in corto circuito in modo da accelerare il distacco di detti contatti, prima ancora dell'intervento di detto elemento di protezione elettrica.
  23. 23. Interruttore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate,
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