ITMI20001995A1 - Dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali, in riferimento ad un piano fisso - Google Patents

Dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali, in riferimento ad un piano fisso Download PDF

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ITMI20001995A1
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Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali, in riferimento ad un piano fisso. Più particolarmente, il trovato riguarda un dispositivo misuratore gnato-cranio pasturale per il rilevamento e il trasferimento di dati cranio-facciali individuali, rispetto ad un piano fisso.
Come è noto, gli archi facciali attualmente utilizzati per il rilievo ed il successivo posizionamento in articolatore dell'arcata mascellare superiore utilizzano come riferimenti basilari i meati acustici ed un solo punto anteriore sottoorbitale destro o sinistro (piani di Francoforte) oppure, in alternativa, i meati acustici ed il punto anteriore riferito alla spina nasale (piano di Camper).
Questi archi facciali, durante i rilievi, sono sostenuti e trovano la loro stabilità e posizione per mezzo di un supporto nasale e rilevano per mezzo di una forchetta snodabile la posizione spaziale dell'arcata dentaria superiore.
I rilevamenti eseguiti hanno quindi quale unico riferimento tre punti della scatola cranica del soggetto (che è mobile nello spazio), ma non hanno alcun riferimento con un piano o comunque un riferimento fisso universale.
In pratica, questi archi sono caratterizzati da due braccia laterali di uguale lunghezza, vincolati o scorrevoli simmetricamente in una traversa anteriore. Nel centro della traversa è disposto uno snodo che supporta e permette di orientare e posizionare tridimensionalmente la forchetta per il rilievo della arcata dentaria superiore.
E ' evidente che con questi metodi di rilevamento vengono completamente trascurate le variabili che riguardano le asimmetrie sui piani orizzontali e frontali, nonché la combinazione casuale ma morfologica delle asimmetrie sui piani sagittale, orizzontale e frontale.
In sostanza, i dati rilevati, proprio perché hanno un solo punto di riferimento anteriore, non tengono conto delle possibili asimmetrie fisiologiche proprio di ciascun soggetto, e non essendo riferite ad un piano fisso universale (ma unicamente a punti cranio-facciali del soggetto), vengono riportati su un asse fisso dettato dall'arco facciale e dall'articolatore in uso.
Appare sentita l'esigenza di trovare piani di riferimento fissi, determinati e confrontabili nel tempo, al fine di rilevare vizi di forma protesica (quali vizi mandibolari o posturali dovuti a traumi, usura dentale od errate interpretazioni dei movimenti mandibolari dovuti alle inevitabili e innaturali asimmetrie cranio-facciale). I dispositivi di tipo noto non soddisfano queste esigenze.
Compito precipuo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali di un individuo, utilizzando un riferimento fisso e costante nel tempo.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali, che consenta di rilevare con un'unica applicazione del dispositivo i piani sagittali auricolo-orbitali (piani di Francoforte) destro e sinistro .
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali che consenta di rilevare, con un'unica applicazione del dispositivo, le eventuali asimmetrie verticali dei punti sottoorbitali e di spostamenti orizzontali degli stessi sul piano sagittale.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali che consenta di rilevare, con un'unica applicazione del dispositivo, il piano auricolo-nasale (piano di Camper).
Ancora un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali che consenta di determinare con un'unica applicazione del dispositivo la posizione sagittale frontale e orizzontale dei condili e delle cavità glenoidee (asimmetrie craniali e mandibolari).
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali che consenta di determinare misure che permettano di calcolare gli angoli caratteristici individuali tra piano occlusale superiore e qualsiasi altro piano bilaterale caratteristico rispetto ad un piano universale fisso quale il piano di terra.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo par il rilevamento di dati cranio-facciali che consenta di misurare asimmetrie e angoli riferiti ad un qualsiasi punto significativo presente su ambedue i lati craniali.
Ancora un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali che consenta di misurare l'asimmetria tra la spina nasale e l'asse degli incisivi superiori.
Non ultimo scopo del presente trovato e quello di realizzare un dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali che sia di elevata affidabilità, di relativamente semplice realizzazione ed a costi competitivi.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali, particolarmente per la determinazione di asimmetrie facciali, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento piastriforme a cui è collegato in modo fisso un elemento di supporto per il posizionamento del dispositivo nella cavità orale di un paziente, detto elemento piastriforme essendo dotato di una pluralità di bracci regolabili nella loro posizione e atti a supportare mezzi di misura disposti in un piano verticale rispetto al piano in cui è definito detto elemento piastriforme, mezzi di definizione di un piano di riferimento essendo previsti per riferire le misure rilevate da detti mezzi di misura a detto piano di riferimento.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo a non limitativo negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 è una vista prospettica del cranio di un individuo con i diversi piani che lo intersecano ortogonalmente fra loro;
la figura 2 è una vista prospettica del dispositivo secondo il presente trovato con illustrato in esploso un telaio di supporto applicabile al dispositivo;
la figura 3 illustra in vista prospettica un particolare del dispositivo secondo il trovato;
la figura 4 illustra la modalità di misurazione di una asimmetria frontale mediante il dispositivo secondo il presente trovato;
la figura 5 illustra un particolare di bloccaggio del telaio al dispositivo secondo il presente trovato; e
la figura 6 illustra in vista in pianta i regoli utilizzati per i rilievi del piano di Camper e dei piani di Francoforte nel dispositiva secondo il trovato.
Con riferimento alle sopra citate figure, la figura 1 illustra il cranio di un soggetto con i piani che lo intersecano ortogonali l'uno al-1 'altro.
In particolare, il numero di riferimento 1 identifica un piano orizzontale definito da una coppia di assi X e Y, il numero di riferimento 2 identifica un piano frontale identificato da un asse verticale Z e dall'asse X e il numero di riferimento 3 identifica un piano sagittale definito dall'asse verticale Z e dall'asse Y.
La figura 2 illustra in vista prospettica, in esploso, il dispositivo secondo il presente trovato, in cui sono inoltre evidenziati gli assi X, Y e Z precedentemente definiti nella figura 1.
Il dispositivo secondo il trovato, globalmente indicato dal numero di riferimento 100, comprende un elemento piastriforme 10 a cui è fissato, in posizione centrale, un supporto 11, generalmente di tipo a forchetta, per il fissaggio del blocco occlusale superiore, necessario per la stabilizzazione del dispositivo rispetto all'arcata superiore di un soggetto.
Nell'elemento piastriforme 10 sono definite guide ad asola, 12, 13 e 14, rispettivamente alle estremità e centralmente rispetto all'elemento piastriforme 10. Le guide 12 e 14 consentono l'impegno con scorrimento e/o rotazione di una prima coppia di bracci 15 e 16 che supportano rispettivamente ciascuno almeno un regolo verticale, 17 e 18. L'elemento piastriforme 10 supporta inoltre una seconda coppia di bracci, 20 e 21, i quali supportano a loro volta una seconda coppia di regoli 22 e 23, anch'essi di tipo verticale.
I regoli 17, 18 e i regoli 22 e 23 possono scorrere lungo i rispettivi bracci in scanalature di guida 24 e 25, rispettivamente per la prima e la seconda coppia di bracci.
La posizione dei bracci 15, 16 nelle rispettive guide 12 e 14 è indicata da scale graduate, cosi come la posizione dei regoli verticali 17, 18 e 22, 23 è individuata da scale graduate definite lungo i rispettivi bracci, parallelamente alle scanalature di guida 24 e 25.
Una terza coppia di regoli, 26 e 27 è disposta verticalmente in una scanalatura di guida 28 definita centralmente rispetto all'elemento piastriforme 10, affacciata all'elemento di supporto a forchetta 11.
Anche la terza coppia di regoli comprende regoli 26 e 27 graduati e un ulteriore regolo centrale 29 è scorrevole nella scanalatura di guida 28 n cui scorrono la terza coppia di regoli 26 e 27.
L'elemento piastriforme 10 comprende inoltre, scorrevole nella scanalatura di guida centrale 13, un dispositivo centratore 30, il quale permette di rilevare su una scala dedicata 1'asimmetria tra l'asse degli incisivi superiori e l'asse facciale rilevato sulla spina nasale.
Una delle particolarità del trovato è data dal fatto che viene definito, al fine di rendere universalmente confrontabili i dati di misurazione, un piano universale comunemente chiamato "terra", sulla base del quale possono essere riportate tutte le misurazioni e quindi le inclinazioni rilevate dai regoli verticali precedentemente descritti.
Il piano universale sopra descritto è definito da elementi tubolari verticali, disposti secondo l'asse Z, e indicati rispettivamente dai numeri di riferimento 31, 32 per una prima coppia di elementi tubolari disposti solidali al braccio 15 e 33 e 34 per una seconda coppia di elementi tubolari disposti solidali al braccio 16.
Tali elementi tubolari sono opportunamente trasparenti e sono collegati fra loro da un tubo 36 il quale ne consente il collegamento reciproco. Gli elementi tubolari 31, 32, 33 e 34, come pure il tubo 36 sono riempiti da un liquido {acqua più o meno colorata, alcool diluito e colorato, eccetera) il cui pelo libero si dispone sempre al medesimo livello secondo la teoria dei vasi comunicanti.
La chiusura a tenuta stagna dei tubi impedisce ogni travaso di liquido da un vaso all'altro e quindi impedisce ogni variazione di livello, definendo quindi un piano universale chiamato "terra".
Al posto del livellamento a colonie d'acqua (vasi comunicanti V) può essere impiegato un livellamento a bolle d’aria disposte lungo le direttrici X e Y e quindi ortogonali tra loro. Oppure, o in aggiunta, possono essere utilizzati dispositivi automatici per la ricerca del piano di terra, quali raggi laser puntati sui riferimenti di livello, e simili.
Una volta rimosso dal paziente il dispositivo secondo il trovato, è sufficiente riposizionare il piano terra per avere esattamente le posizioni cranio-facciali misurate, nonché, se si è avuta l’accortezza di eseguire rilievi con il paziente in condizione di postura abituale statica e retta, l'inclinazione esatta che assume il cranio nei confronti delle vertebre cervicali.
Tutti i punti rilevati sono riferiti alle scale dedicate ai singoli spostamenti sui piani convenzionali orizzontale e verticale.
E’ poi possibile trasferire su un grafico i rilevamenti per la trasmissione dei dati caratteristici gnato-cranio-facciali al laboratorio protesico o per la conservazione della cartella clinica.
Il dispositivo secondo il trovato serve inoltre per predisporre le basi in gesso sulle quali possono essere riportate tutte le asimmetrie rispetto ai tre piani fondamentali 1-3 e ad eventuali piani diversi dai fondamentali, ma utili per studi anatomici.
Ciò è ottenuto mediante un telaio 40 nel quale è riportata in modo guidato e centrato una base 41 sulla quale eseguire una colata in gesso, resina, eccetera.
Nel telaio 40 sono ricavate guide 42, 43, 44 e 39, che consentono lo scorrimento o la rotazione di due coppie di bracci 45, 46 e 47, 48 del tutto simili a quelli applicati all’elemento piastriforme 10 del dispositivo, ed anch'essi asservite da scale graduate uguali.
Gli spostamenti dei bracci 45-48 devono ricalcare esattamente gli spostamenti dei bracci 15, 16 e 20, 21 e servono a centrare perfettamente gli assi X delle coppie di regoli laterali 17, 18 e 22, 23.
Sui regoli vengono avvitati {tutti della stessa quantità o misura rispetto allo "zero" che corrisponde al piano superiore dei regoli oppure al punto di emissione di raggi luminosi), dadi a calotta sferica 50, bloccati in posizione mediante opportuni controdadi 51, come illustrato in dettaglio nella figura 3.
Lo spostamento del piano orizzontale serve esclusivamente alla riduzione dello spessore della base in gesso, rispettando i dislivelli delle asimmetrie rilevate.
Il telaio 40 viene quindi montato sui regoli verticali inferiori 17, 18 e 22, 23 mediante controdadi 54, a forma emisferica, che servono per il bloccaggio del telaio, che assume delle posizioni rispetto al piano orizzontale definite sempre da tre punti di appoggio, come illustrato nella figura 6.
La porzione di elemento piastriforme 10 che consente il supporto dei bracci 20 e 21 è dotata di una scala goniometrica 55 la quale consente di determinare l'angolazione dei rispettivi bracci 20 e 21.
Il regolo verticale 22, 23 è regolato nella rispettiva guida 25 mediante un dado di bloccaggio 57.
Per la definizione del piano di Camper, di Francoforte o dei piani studiati per l'analisi anatorao-patologiche vengono esclusi gli appoggi sui dadi inferiori 50 non direttamente interessati (dadi che riportano le posizioni degli assi Z) e viene bloccato il telaio superiore 40 con i soli dadi 50 interessati al piano preso in esame, ripreso comunque e sempre con il sistema della triangolazione, come illustrato nella figura 6.
E' importante sottolineare che dopo il rilievo di un piano è sempre possibile ripristinare l'altezza riferita agli assi Z per mezzo delle scale graduate riportate sui vari regoli.
Con riferimento alle sopra citate figure, il funzionamento del dispositivo secondo il trovato è come segue.
I punti caratteristici cranio-facciale sono riferiti all’appoggio occlusale del mascellare superiore. La posizione del dispositivo è ottenuta con il dispositivo di supporto a forchetta 11 sul quale viene centrato e fissato un blocco occlusale superiore (ad esempio in resina, materiale termoplastico o simile).
Appoggiato saldamente il blocca occlusale all'arcata superiore del soggetto si provvede a mantenere nella posizione con consueti metodi di fissaggio quali ad esempio cinghie, casco, blocco occlusale inferiore provvisorio, eccetera.
A questo punto si inizia il rilevamento vero e proprio del posizionamento spaziale lungo i tre assi geometrici fondamentali X-Y-Z dei punti caratteristici cranio-facciali sia del lato destro sia del lato sinistro.
I rilevamenti vengono eseguiti mediante i regoli a scorrimento oppure ruotanti sul piano orizzontale ed a regolazione micrometrica nel piano verticale (asse Z).
Ogni spostamento viene eseguito su scale graduate di cui sono prow isti i singoli regoli. E' importante sottolineare che:
ie misurazioni riguardanti l'asse X (convenzionalmente ritenuto disposto sul piano orizzontale 1) sono riferite alla spina nasale (cioè all’asse del viso) e danno misurazioni riguardanti le asimmetrie sul piano frontale 2;
le misurazioni riguardanti l'asse Y (anch'esso convenzionalmente ritenuto disposto sul piano orizzontale 1) danno valori riguardanti le asimmetrie sul piano sagittale 3;
le misurazioni riguardanti l'asse Z (convenzionalmente ritenuto quale piano verticale) danno valori riguardanti le asimmetrie rispetto al piano orizzontale .
Una volta che il dispositivo secondo il trovato è stato fissato come sopra descritto, le fasi necessarie per eseguire i rilievi spaziali del cranio consistono nel:
controllare la centratura della spina nasale (sull'asse X);
posizionare secondo le direttrici X-Y i singoli regoli, facendoli corrispondere ai punti caratteristici oggetto di rilievo ed esame;
bloccare le posizioni X e Y di ogni regolo con elementi di arresto previsti (dado 57) e regolare l’altezza dei singoli regoli secondo l'asse Z, facendo coincidere le estremità dei regoli con i punti caratteristici oggetto di rilievo ed esame;
bloccare inoltre le posizioni con gli arresti previsti oppure inviare la posizione raggiunta ad uno strumento elettronico di acquisizione dei dati.
Infine, con il soggetto in esame in posizione posturale normale statica eretta, allentare tappi 60 a chiudere ermeticamente gli elementi tubolari 31-34 e, a livelli stabilizzati di tali elementi tubolari, richiudere i suddetti tappi.
Nel caso in cui il dispositivo sia provvisto di livelle a bolla d'aria, occorre regolare il livellamento oppure ricercare il piano di terra se lo strumento è provvisto di dispositivi automatici di ricerca.
Con quest'ultima operazione si fissa un riferimento planare universale quale il "piano di terra” cui si potrà fare riferimento in qualsiasi momento per gli studi gnatologici e posturali del soggetto. Infine, si rimuove il dispositivo dal soggetto sotto esame.
In pratica, come ad esempio illustrato nella figura 6, per ottenere la definizione del piano di Camper e di Francoforte vengono esclusi appoggi su dadi 50 non direttamente interessati, e viene bloccato il telaio superiore 40 con i soli dadi 50 interessati al piano in esame, ripreso comunque e sempre con il sistema della triangolazione.
La figura 6 illustra il principio della triangolazione utilizzato per la definizione del piano di Camper, definito escludendo i regoli 22, 23, 26 e 27 e utilizzando esclusivamente i regoli 17, 18 e 29, effettuando quindi una triangolazione come illustrato in tratto in grassetto nella figura.
Per la definizione del piano di Francoforte sinistro, vengono esclusi i regoli 29, 23, 26 e 27, utilizzando invece i regoli 22, 18 e 17.
Il piano di Francoforte sinistro è quindi evidenziato dal tratteggio sottile nella figura 6.
Invece, il tratteggio in grassetto, sempre nella figura 6, evidenzia la triangolazione utilizzata per la definizione del piano di Francoforte destro, in cui vengono utilizzati regoli 23, 17 e 18, escludendo quindi i regoli 29, 22, 26 e 27.
I diversi regoli hanno i seguenti significati:
il regolo indicato dal riferimento 29 indica riferimento di spina nasale; i regoli 17 e 18 forniscono riferimenti auricolari, il regolo 22 fornisce un riferimento sottoorbitale sinistro e il regolo 23 fornisce un riferimento sottoorbitale destro.
I regoli 26 e 27 infine forniscono riferimenti per ulteriori punti significativi .
Ovviamente, quanto sopra descritto è unicamente un esempio e tutti i regoli possono essere usati per rilievi anatomici diversi da quelli indicati precedentemente.
Si è in pratica constatato come il dispositivo secondo il trovato assolva pienamente il compito nonché gli scopi prefissati, in quanto permette di effettuare misurazioni cranio-facciali utilizzando un piano di riferimento costante quale piano di terra, mediante mezzi atti a definire un. riferimento fisso, costituiti dagli elementi tubolari riempiti ad esempio con liquido, in modo da definire un piano universale al quale possono essere riportate tutte le misurazioni e le inclinazioni rilevate dai regoli.
II dispositivo così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Così, ad esempio, la posizione spaziale verticale dei regoli (asse Z) può corrispondere al posizionamento del terminale superiore del regolo al livello del punto da rilevare, oppure ad un punto inferiore rispetto al terminale, qualora la centratura dei punti craniali caratteristici venga eseguita con raggi luminosi (ad esempio trasportati in loco mediante fibre ottiche. raggi laser a bassa potenza, eccetera) concentrati su punti di riferimento ricercati e marcati in precedenza (punti di repere).
Le posizioni spaziali raggiunte dai regoli nelle direttrici X-Y-Z possono essere rilevate in modo visivo diretto, in modo analogico oppure inviate direttamente ad una unità elettronica di acquisizione e di elaborazione dati.
Il dispositivo secondo il trovato permette la possibilità di potere eseguire come un unico dispositivo ed in un'unica applicazione i rilevamenti bilaterali auricolo-orbitale (piani di Francoforte), auricolo-nasale (piani di Camper), rilevamenti bilaterali riguardanti l'asse cerniera, rilevamenti della linea sottoorbitale e qualsiasi rilevamento bilaterale ritenuto necessario per studi anatomici riguardanti il posizionamento spaziale dei punti cranici e gnatologici individuali caratteristici e comunque punti necessari per la determinazione delle asimmetrie delle torsioni craniche rispetto al "piano di terra" ed alla centratura del viso.
Inoltre, il dispositivo consente la possibilità di potere riprodurre fedelmente le posizioni spaziali dei regoli e quindi dei punti caratteristici gnato-cranio-posturali, basandosi esclusivamente sul "piano di terra" e sui rilevamenti spaziali X-Y-Z riportati secondo le scale graduate dedicate ad ogni singolo regolo.
Ancora ulteriormente, il dispositivo consente di rilevare le asimmetrie della spina nasale rispetto all'asse degli incisivi superiori e di potere eseguire direttamente sul medesimo dispositivo delle basi in gesso primitiva", ciascuna riportante un piano caratteristico (di Francoforte, di Camper, o piani particolari per studi anatomici) che permettono lo studio comparato delle asimmetrie.
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il rilevamento di dati cranio-facciali, particolarmente per la determinazione di asimmetrie facciali, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento piastriforme a cui è collegato in modo fisso un elemento di supporto per il posizionamento del dispositivo nella cavità orale di un paziente, detto elemento piastriforme essendo dotato di una pluralità di bracci regolabili nella loro posizione e atti a supportare mezzi di misura disposti in un piano verticale rispetto al piano in cui è definito detto elemento piastriforme, mezzi di definizione di un piano di riferimento essendo previsti per riferire le misure rilevate da detti mezzi di misura a detto piano di riferimento.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di definizione di un piano di riferimento comprendono una pluralità di elementi tubolari solidali a detta pluralità di bracci collegati a detto elemento piastriforme, detta pluralità di elementi tubolari essendo riempiti con un liquido ed ermeticamente chiusi, detta pluralità di elementi tubolari essendo fra loro collegati per una distribuzione di detto liquido secondo il principio dei vasi comunicanti.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento piastriforme è dotato di scanalature di guida atte a consentire il posizionamento in traslazione di una prima coppia di detta pluralità di bracci, una seconda coppia di detta pluralità di bracci essendo collegata a detto elemento piastriforme in modo da ruotare.
  4. 4. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di dette pluralità di bracci è dotato di scanalature per il posizionamento in traslazione di detti mezzi di misura.
  5. 5. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di misura comprendono aste graduate .
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette aste graduate sono fissate a detti bracci, entro le rispettive scanalature di guida, mediante dadi.
  7. 7. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette aste di misura sono regoli.
  8. 8. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere, in corrispondenza di una regione centrale di detto elemento piastriforme, una scanalatura di guida per un dispositivo centratore atto a rilevare l'asimmetria tra l'asse degli incisivi superiori e l’asse facciale rilevato sulla spina nasale del soggetto.
  9. 9. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto atto ad essere inserito nella cavità orale del soggetto e posizionato centralmente rispetto a detto elemento piastriforme.
  10. 10. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un telaio superiore atto a supportare un elemento di base, detto telaio superiore essendo collegabile in modo solidale a dette aste di misura.
  11. 11. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto telaio comprende una prima e una seconda coppia di bracci rispettivamente posizionabili in corrispondenza di detta prima e seconda coppia di bracci collegati a detto elemento piastriforme .
  12. 12. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima e seconda coppia di bracci di detto telaio superiore corrispondono a detta prima e seconda coppia di bracci collegati a detto elemento piastriforme, rispettivamente.
  13. 13. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto telaio superiore è collegato a detta pluralità di aste di misura mediante un dado a calotta emisferica atto ad attestarsi contro un dado con relativo controdado a calotta emisferica avvitato su ciascuna di dette aste di misura.
  14. 14. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima e seconda coppia di bracci di detto telaio superiore sono ciascuna dotate di una scanalatura atta a consentire l'inserimento di una rispettiva di dette aste di misura.
  15. 15. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di misura comprendono trasduttori.
  16. 16. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di definizione di un piano di riferimento comprendono mezzi di livellamento a bolle d’aria.
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