ITMC980068A1 - Coadiuvante nelle operazioni e nei trattamenti di lavaggio e pulitura esterna di tutti i prodotti freschi di origine vegetale destinati - Google Patents

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ITMC980068A1
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Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo “COADIUVANTE NELLE OPERAZIONI E NEI TRATTAMENTI DI LAVAGGIO E PULITURA ESTERNA DI TUTTI I PRODOTTI FRESCHI DI ORIGINE VEGETALE DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE UMANA"
TESTO DELLA DESCRIZIONE SCOPO DEL PRODOTTO
Coadiuvante nelle operazioni e nei trattamenti di lavaggio e pulitura esterna di tutti i prodotti freschi di origine vegetale destinati all’ alimentazione umana.
Il prodotto in esame è attivo nel facilitare la rimozione e l’eliminazione di residui, depositi e impurezze sia di natura organica che inorganica, compresi composti chimici naturali e di sintesi (tra i quali anche principi attivi e derivati fitofarmacologici e coformulanti), metalli pesanti e microrganismi dalla superficie esterna dei prodotti freschi di origine vegetale (ortaggi, frutta, verdura).
Nel prodotto sono presenti anche composti attivi nel prevenire, limitare ed ostacolare l’ossidazione e imbrunimento dei tessuti vegetali per ottenere una migliore conservabilità dei prodotti ortofrutticoli durante e dopo il trattamento di lavaggio e pulitura.
TIPO E CONSISTENZA DEL PRODOTTO, IN ESAME Prodotto in polvere o in microgranuli solubile in acqua.
COMPOSIZIONE DEL PRODOTTO IN ESAME COMPONENTI ATTIVI:
(percentuali in peso sul prodotto)
1) SODIO CARBONATO BIBASICO ANIDRO: 0,1-80,1 % (in qualsiasi caso non deve mai superare una quantità pari a 1000 mg per litro di acqua di lavaggio).
Il sodio carbonato bibasico anidro ha la seguente formula bruta: Na2C03 2) SODIO CITRATO TRIBASICO ANIDRO (“E 331”): 0,1-40,1 % Il sodio citrato tribasico anidro ha la seguente formula bruta: C6H5O7Na3 3) SODIO L ASCORBATO ANIDRO (Έ 301 ): 0,1 -6, 1 %
Il sodio 1 ascorbato anidro ha la seguente formula bruta: C6H7O6Na COMPONENTI SECONDARI NON ATTIVI (RIEMPITIVI, COLORANTI):
(percentuali in peso sul prodotto)
1) SODIO SOLFATO BIBASICO ANIDRO / POTASSIO SOLFATO BIBASICO ANIDRO: 0,0-40,0 %
I due composti hanno le seguenti formule brute: Na2SO4 / K2SO4
2) CLOROFILLA IDROSOLUBILE POLVERE ( Έ 140”): 0,1-0, 5 % NOTE RELATIVE ALLA COMPOSIZIONE E AI SINGOLI COMPONENTI DEL PRODOTTO IN ESAME a) Per tutti i componenti (sia “ATTIVI”, sia “SECONDARI NON ATTIVI”) nella cui denominazione è compreso il termine “ANIDRO” si vuole indicare l’assenza di molecole di acqua di cristallizzazione.
La presenza o l’assenza di un determinato numero di molecole di acqua di cristallizzazione non influisce in alcun modo sulle caratteristiche chimiche di un composto però può variarne il peso molecolare e quindi di conseguenza mutare l’equilibrio ponderale e la percentuale del componente stesso nella formulazione.
Quindi la scelta di un componente nella sua forma anidra o idrata con acqua di cristallizzazione viene fatta generalmente in base a parametri economici (costo del prodotto anidro minore o maggiore rispetto a quello idrato).
Nel caso dei componenti sopra elencati si è voluto indicare il termine “ANIDRO” per maggiore semplicità e praticità.
Formulando un esempio pratico, utilizzando uno dei componenti presenti nel prodotto, si può dire che 100,00 grammi di “SODIO CITRATO TRIBASICO BIIDRATO” (vale a dire che per ogni molecola del composto sono presenti due molecole di acqua di cristallizzazione) corrispondono a 87,75 grammi di “SODIO CITRATO TRIBASICO ANIDRO”, fermo restando il fatto che la capacità complessante in soluzione è la medesima per le due quantità sopraindicate di composto idrato e anidro.
Le percentuali in peso precedentemente elencate e riferite a composti anidri che costituiscono il prodotto in esame possono risultare quindi suscettibili di variazioni (in relazione all’utilizzo degli stessi composti idrati) direttamente proporzionali al numero di molecole di acqua di cristallizzazione presenti in ognuno dei composti utilizzati.
b) Tutti i componenti in esame sia “ATTIVI”, sia “SECONDARI NON ATTIVI” devono risultare idonei ai requisiti di purezza relativi all’uso proprio del prodotto in esame secondo tutte le normative vigenti nel settore.
c) Per quanto riguarda i due composti denominati “SODIO SOLFATO BIBASICO ANIDRO” e “POTASSIO SOLFATO BIBASICO ANIDRO” presenti sotto l’indicazione “COMPONENTI NON ATTIVI”, la presenza di uno dei due composti, la presenza di entrambi o l’assenza di entrambi nel prodotto stesso è da ritenersi facoltativa in fase di formulazione dato che la loro unica funzione è quella di riempitivi non coadiuvanti nel facilitare la pulitura dei prodotti ortofrutticoli.
La loro presenza o la loro assenza può essere adottata in base a considerazioni pratiche e/o di carattere puramente economico dato il loro basso costo.
CONSIDERAZIONI GENERALI
I residui macroscopici che possono essere presenti sulla superficie del prodotto fresco di origine vegetale sono costituiti generalmente da materiali terrosi (minerali e organici) e detriti di varia natura depositativi si naturalmente o accidentalmente, a causa di eventi atmosferici, fisici o meccanici (concimazioni, lavorazioni, irrigazioni, ecc.), questi ultimi dovuti quasi esclusivamente all’intervento umano.
Questo genere di residui non risulta generalmente tossico per l’uomo e per asportarne una parte può essere sufficiente l’azione meccanica e la capacità solvente del l’acqua.
Questo procedimento spesso non è completamente valido e può risultare insufficiente specialmente se sulla superficie dei prodotti vegetali da pulire sono presenti residui organici o inorganici tra i quali spesso possiamo trovare anche residui di contaminanti potenzialmente nocivi per l’organismo umano.
La natura della contaminazione ambientale è normalmente riconducibile a due fattori, uno di tipo chimico e l’altro di tipo microbico.
Focalizzando l’attenzione sui cibi freschi di origine vegetale (quotidianamente consumati da milioni di persone) si può affermare che i principali fattori che possono caratterizzare una potenziale contaminazione presente su questo genere di cibi sono riconducibili a:
a) FITOFARMACI, che comprendono sostanze chimiche di varia natura, (composti organici clorurati, fosfati organici, carbammati, composti inorganici, ecc.) finalizzate a scopi diversi (antiparassitari, anticrittogamici, erbicidi, ecc.) ma aventi tutte in comune un livello di tossicità (da minima o blanda a molto alta) ed una certa difficoltà ad essere eliminate tramite metabolizzazione vegetale o per mezzo di una veloce biodegradazione. b) METALLI PESANTI, che comprendono il piombo (derivante in gran parte dalla combustione di carburanti contenenti come antidetonante piombo tetraetile), il mercurio, il rame, l’arsenico, (presenti in alcuni tipi di fitofarmaci inorganici come i sali dell’arsenico, il solfato di rame od organometallici nei quali può essere presente il mercurio), il cadmio, il cromo, il nichel, ecc. (derivanti dall’inquinamento industriale del luogo di coltivazione o da acque irrigue contaminate, data la loro presenza nei processi produttivi di concerie, galvaniche, industrie estrattive, di trasformazione) tutti elementi caratterizzati da una potenziale tossicità sia acuta, a determinate concentrazioni, sia cronica a causa della loro tendenza nel tempo a dare luogo a fenomeni di accumulo e di concentrazione nell’organismo.
c) CARICHE MICROBICHE, costituite da batteri, muffe, virus, non di rado patogeni, derivanti da concimazioni organiche, acque irrìgue contaminate ed inquinate, terreno, escrezioni e secrezioni fisiologiche di organismi di vario genere, come bruchi, lumache, ecc. o animali come ratti, felini, ecc.
CONSIDERAZIONI SUI CONTAMINANTI DI NATURA
CHIMICA
I fitofarmaci, a seconda del tipo di principi attivi contenuti, possono venire assorbiti in varia misura dagli organismi vegetali entrando cosi a far parte del metabolismo della pianta e di conseguenza subendo una certa trasformazione e/o degradazione in un periodo di tempo più o meno lungo. II prodotto in esame non è attivo nei confronti delle sostanze chimiche già assorbite dalla pianta al momento dell’uso del prodotto stesso, vale a dire che non può agire a livello di contaminazione interna ma soltanto come coadiuvante nel trattamento di pulitura esterna.
L'unico modo per limitare in parte l’effetto più o meno tossico di eventuali contaminanti assorbiti dal prodotto ortofrutticolo consiste nel lasciar intercorrere un certo perìodo di tempo (da alcuni giorni a qualche settimana) tra (a raccolta o l’acquisto ed il consumo.
In una certa misura il dilavamento atmosferico può asportare i principi attivi fitofarmacologici ma spesso nelle formulazioni di tali prodotti vengono aggiunte sostanze e coformulanti di varia natura che facilitano un più completo e persistente contatto con la superficie fogliare, corticale, del tubero o del frutto allo scopo di aumentarne l’efficacia.
CARATTERISTICHE E MODALITÀ’ DI AZIONE DEI COMPONENTI ATTIVI PRESENTI NEL PROROTTO Il sodio carbonato è un composto alcalino in soluzione acquosa e grazie a questa sua caratteristica può avere, in generale, una certa capacità sgrassante anche nei confronti di sostanze chimiche (fitofarmaci e loro coformulanti, ecc.) e residui di natura organica eventualmente presenti sulla superfìcie dei prodotti ortofrutticoli.
Per la maggior parte dei batteri il pH ottimale per l’accrescimento è intorno alla neutralità, compreso tra 6.5 e 7.5, con limiti minimi e massimi generalmente inclusi tra pH 4.0 e pH 9.0 mentre per le muffe l’optimum di pH è intorno a 5.6, con un campo di variazione idoneo all’accrescimento compreso tra pH 2.0 e pH 9.0.
Il sodio carbonato in soluzione acquosa (alle concentrazioni previste per il prodotto) può determinare un pH compreso tra 10.0 e 11.0, un ambiente alcalino abbastanza inospitale per la maggior parte dei microrganismi eventualmente presenti pur non risultando deleterio nei confronti dei prodotti vegetali da pulire.
Il sodio carbonato in polvere può risultare irritante se ne viene fatto un uso improprio, vale a dire inalato, ingerito o se viene in contatto con gli occhi. L’uso corretto del prodotto invece, rispettando cioè tutte le indicazioni eventualmente presenti sulla confezione, non può essere causa di nessun tipo di fenomeno irritativo e non espone assolutamente ad alcun genere di pericolo per l’uomo.
Lo ione citrico, derivante dalla solubilizzazione del sodio citrato, è caratterizzato da un potere sequestrante abbastanza buono nei confronti della maggior parte dei metalli pesanti come piombo, cadmio, rame, cromo, nichel, ecc., formando con essi dei complessi solubili abbastanza stabili in soluzione acquosa e impedendo così la loro potenziale rideposizione (spesso sotto forma di sali insolubili) sulla superficie dei prodotti ortofrutticoli da pulire.
Il sodio citrato risulta innocuo per l’organismo umano essendo un sale alcalino derivante dall’acido citrico, contenuto, ad esempio in quantità relativamente grande (4-6 %) negli agrumi (limoni, arance, mandarini, ecc.). Il sodio citrato esplica inoltre una certa azione antiossidante nei confronti di alcuni tipi di prodotti vegetali ed è presente nella lista degli additivi alimentari consentiti con la sigla “E 331”.
Il sodio 1 ascorbato, sale sodico dell’acido 1 ascorbico, è uno dei migliori e più innocui antiossidanti utilizzati in campo alimentare, attivo in soluzione acquosa anche a concentrazioni molto basse.
E’ spesso utilizzato in molti prodotti alimentari (succhi di frutta, bibite, ecc.) perché aiuta a prevenire il precoce imbrunimento in presenza di ossigeno, di enzimi naturali, catalizzatori metallici, ecc.
Nel caso del prodotto in esame l’acido 1 ascorbico presente nella formulazione è attivo nei confronti dei tessuti vegetali superficiali più delicati o eventualmente danneggiati limitando e prevenendo l’ossidazione e l imbrunimento durante e dopo il trattamento di lavaggio.
L’acido 1 ascorbico possiede anche un certa attività detossificante nei confronti di eventuali contaminanti di natura chimica.
E’ presente nella lista degli additivi alimentari tra gli antiossidanti con la sigla “E 301” e nel caso specifico del prodotto in esame svolge anche il ruolo secondario di concorrere alla conservazione della clorofilla idrosolubile presente nella formulazione come colorante.
NOTA RIGUARDANTE IL COMPONENTE SECONDARIO NON ATTIVO PRESENTE NEL PRODOTTO COME COLORANTE
La clorofilla e le clorofilline magnesiache sono tra i pochi coloranti alimentari di origine naturale sicuramente innocui ricavati direttamente da prodotti vegetali e presenti nella lista degli additivi alimentari ammessi con la sigla “E 140”.
EFFETTI DEL PRODOTTO SUI TESSUTI VEGETALI E SULLE PROPRIETÀ’ ORGANOLETTICHE INTRINSECHE
L’uso del prodotto in esame non altera in alcun modo il colore, l’aspetto, l’odore o il sapore tipici dei vegetali, (anche se danneggiati esternamente) anzi, ne migliora la conservabilità durante e dopo le operazioni di pulitura, a differenza di un lavaggio effettuato solo con acqua o con una soluzione di sodio bicarbonato.
COMPOSIZIONE E DOSI OTTIMALI DEL PRODOTTO IN ESAME
Il prodotto in esame, a seconda del formato e della dose indicata, può essere impiegato ad uso familiare, per comunità (mense, ristoranti, ecc.) o in operazioni di lavaggio e pulitura su scala industriale nelle aziende agroalimentari di trasformazione, confezionamento e distribuzione.
Per elaborare una formulazione ottimale del prodotto occorre :
a) tenere presente che la tipologia (chimica, microbiologica) e la quantità dei contaminanti presenti non sono omogenee e costanti e spesso possono variare in maniera rilevante da zona a zona.
b) considerare che la super ,ficie del prodotto ortofrutticolo può influire, in 0 8 una certa parte, sul livello di efficacia del trattamento di lavaggio e pulizia, sia da un punto di vista quantitativo (maggiore o minore superficie fogliare, corticale, del tubero, del frutto) sia per le caratteristiche della superficie stessa (più o meno rugosa, più o meno increspata ed irregolare, questo vale specialmente per i vegetali a foglia larga come lattughe, insalate, ecc. ed ortaggi a tubero come patate, carote, ecc.).
Tenendo conto di questo (a parte peculiari esigenze specifiche) la composizione ottimale del prodotto, riferita a valori ponderali, potrebbe essere la seguente:
1) SODIO CARBONATO (ambiente basico): 2,500-3,500 g
2) SODIO CITRATO (complessante): 0,500-1,000 g.
3) SODIO L ASCORBATO (antiossidante, antimbrunim.): 0,100-0,200 g 4) SODIO SOLFATO / POTASSIO SOLFATO (riempitivo): fino a raggiungere il peso finale voluto.
5) CLOROFILLA IDROSOLUBILE (colorante): 0,012-0,014 g
Per ognuno dei componenti presenti nella precedente formulazione la quantità in grammi si riferisce ad ogni singolo composto anidro.
La dose di prodotto costituita dai componenti sopra elencati, nelle quantità sopra indicate, risulterebbe idonea ad essere disciolta in 5 litri circa d’acqua allo scopo di coadiuvare le operazioni di lavaggio e pulitura di una quantità di prodotti vegetali relativa al volume di liquido impiegato.
MODALITÀ’ D’USO DEL PRODOTTO
Dopo aver sistemato in un recipiente chiuso la frutta o i vegetali da pulire, vi si deposita il contenuto di una dose (polvere o microgranuli) del prodotto e poi vi si aggiunge la quantità d’acqua indicata, relativa alla dose utilizzata. Una volta a contatto con l’acqua il prodotto si solubilizza facilmente ma l’operazione può risultare ancora più rapida per mezzo di una minima agitazione meccanica, utilizzando acqua corrente, ad esempio, per portare al volume indicato la soluzione di lavaggio.
A questo punto si lascia il tutto a bagno per alcuni minuti (5- 15) e poi si risciacqua accuratamente ed abbondantemente con acqua corrente i prodotti ortofrutticoli.
Il risciacquo finale serve ad allontanare in maniera definitiva i residui eventualmente rimossi dalla superficie dei prodotti vegetali e dispersi in soluzione.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI BREVETTUALI 1) “COADIUVANTE NELLE OPERAZIONI E NEI TRATTAMENTI DI LAVAGGIO E PULITURA ESTERNA DI TUTTI I PRODOTTI FRESCHI DI ORIGINE VEGETALE DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE UMANA” caratterizzato dal fatto di essere attivo nel facilitare la rimozione e l’eliminazione di residui, depositi e impurezze sia di natura organica che inorganica, compresi composti chimici naturali e di sintesi (tra i quali anche principi attivi e derivati fitofarmacologici e coformulanti), metalli pesanti e microrganismi dalla superficie esterna dei prodotti freschi di origine vegetale (ortaggi, frutta, verdura). 2)‘ ‘COADIUVANTE NELLE OPERAZIONI E NEI TRATTAMENTI DI LAVAGGIO E PULITURA ESTERNA DI TUTTI I PRODOTTI FRESCHI DI ORIGINE VEGETALE DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE UMANA” secondo la rivendicazione sub 1) caratterizzato dal fatto di essere costituito anche da componenti attivi (sodio citrato e sodio 1 ascorbato) nel prevenire, limitare ed ostacolare l’ossidazione e l’imbrunimento dei tessuti vegetali per ottenere una migliore conservabilità dei prodotti ortofrutticoli (e specialmente delle loro parti eventualmente danneggiate esternamente) durante e dopo il trattamento di lavaggio e pulitura. 3)“COADIUVANTE NELLE OPERAZIONI E NEI TRATTAMENTI DI LAVAGGIO E PULITURA ESTERNA DI TUTTI I PRODOTTI FRESCHI DI ORIGINE VEGETALE DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE UMANA” secondo le rivendicazioni sub 1) e 2) caratterizzato dal fatto di essere costituito dai seguenti componenti attivi nelle quantità percentuali (in peso) e ponderali (non percentuali) che seguono: a) SODIO CARBONATO BIBASICO ANIDRO: 0,1-80,1 % (in qualsiasi caso non deve mai superare una quantità pari a 1000 mg per litro di acqua di lavaggio). Il sodio carbonato bibasico anidro ha la seguente formula bruta: Na2C03 b) SODIO CITRATO TRIBASICO ANIDRO (“E 331): 0,1-40,1 % Il sodio citrato tribasico anidro ha la seguente formula bruta: C6H5O7Na3 c) SODIO L ASCORBATO ANIDRO (“E 301”): 0,1 -6,1 % Il sodio 1 ascorbato anidro ha la seguente formula bruta: C6H7O6Na 4)“COADIUVANTE NELLE OPERAZIONI E NEI TRATTAMENTI DI LAVAGGIO E PULITURA ESTERNA DI TUTTI I PRODOTTI FRESCHI DI ORIGINE VEGETALE DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE UMANA” secondo le rivendicazioni sub 1), 2) e 3) caratterizzato dal fatto che l’uso del prodotto in esame non altera in alcun modo il colore, l’aspetto, l’odore o il sapore tipici dei vegetali, anche se danneggiati esternamente. 5)“COADIUVANTE NELLE OPERAZIONI E NEI TRATTAMENTI DI LAVAGGIO E PULITURA ESTERNA DI TUTTI I PRODOTTI FRESCHI DI ORIGINE VEGETALE DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE UMANA” secondo le rivendicazioni sub 1), 2), 3) e 4) caratterizzato dal fatto che il prodotto può presentarsi sotto forma di polvere solubile o di microgranuli solubili in acqua. 6)”COADIUVANTE NELLE OPERAZIONI E NEI TRATTAMENTI DI LAVAGGIO E PULITURA ESTERNA DI TUTTI I PRODOTTI FRESCHI DI ORIGINE VEGETALE DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE UMANA” secondo le rivendicazioni sub 1), 2), 3), 4) e 5) caratterizzato dal fatto che, a seconda del formato e della dose indicata, può essere impiegato ad uso familiare, per comunità (mense, ristoranti, ecc.) o in operazioni di lavaggio e pulitura su scala industriale nelle aziende agro-alimentari di trasformazione, confezionamento e distribuzione.
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